Cucina, libri, luoghi, moda, lifestyle

2007-05-09

Taralli


Lo so che ci prepariamo all’estate e dovremmo evitare i fuori pasto, ma un tarallino all’olio da sgranocchiare quando abbiamo il classico buco allo stomaco o da servire all’aperitivo magari con qualche bella olivetta o una fettina di salame buono non credo faccia poi tutto questo male.


Questa è un’altra ricetta della Lu, vi do una dose “esagerata”che tanto una volta fatti si mantengono a lungo e poi sinceramente tanto a lungo nemmeno ci arrivano per quanto sono buoni.


Mi hanno rimproverata che scrivo tutto insieme, per cui vi do gli ingredienti scritti per bene e poi il procedimento come nei ricettari


Ingredienti:

1 Kg di farina di grano tenero tipo 0

1 cucchiaio di sale

20 g di lievito di birra fresco

1 bicchiere (c.a. 200 g) di acqua tiepida

½ bicchiere di vino bianco

300 g di olio extravergine d’oliva.



Preparazione:

disponiamo la farina a fontana, inseriamo il sale in una buchetta laterale e poi al centro il lievito sciolto nell’acqua gli altri ingredienti.

Formiamo un impasto omogeneo e morbido. Lo lasciamo lievitare per un’oretta e poi formiamo dei bastoncini i cui lembi uniremo dando la classica forma dei taralli. Disponiamoli in una teglia appena unta lasciamoli riposare ancora un poco e poi inforniamoli a 180° C finché saranno belli dorati da ambo le parti.
A metà cottura ricordiamoci di girarli perché possano risultare uniformemente fragranti e dorati.



Dimenticavo se li volete un poco meno friabili basta diminuire la dose di olio.

3 commenti:

Tulip ha detto...

Cioè?
ti sei rimproverata da sola?

Vabbeh, comunque così è più carino leggere le ricette!

Baci

marinella ha detto...

Sei inarrestabile! una vera miniera, non ho mai fatto i taralli ma mi piacciono molto e visto che devo scegliere delle farine bio, ecco l'occasione di provaci. grazie

CoCò ha detto...

Tulip:Si diciamo che più o meno mi sono rimproverata da sola e poi è meglio fare le cose ordinate
Marinella: sono da provare i taralli questa è solo una ricetta ma si presta a mille varianti, si puù provare coi semi di anice col peperoncino, coi semi di papavero e chi più ne ha