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2007-11-13

Bignè mandorlati alla crema

Premetto che io e la pasta choux abbiamo un rapporto particolare, come si suol dire di amore-odio ma nel senso che io la amo alla follia e lei mi odia in modo viscerale, per cui ogni volta che devo fare bignè, paris-brest, eclairs e quant'altro mi preparo sempre con doppia porzione di ingredienti che tanto so già che almeno una volta la sbaglio. Voi direte ma chi te la fa fare rinuncia o impara a farli come si deve prima di proporceli, io vi rispondo che, quando vengono, vengono bene sul serio solo che dovrei fare sempre la stessa ricetta senza dire continuamente proviamo se è meglio questa, vediamo con quest'altra come vengono etc. etc.
Avevo sentito dire che se fai pari acqua, burro e farina l'impasto viene fuori ben secco e resistente ma vi dirò questo è stato il mio tentativo andato male per cui mi pare inutile parlarne.
Allora dopo, armata di santa pazienza come solo per la pasta choux mi riesce, sono tornata sui miei passi, ho ripreso la vecchia ricetta del Paris-brest ed eccomi qua a raccontarvela
Ingredienti per 20 bignè circa:
250 g di acqua
100 g di burro
150 g di farina
1 pizzico di sale
3 uova
mandorle a lamelle
Per la crema:
2 tuorli
300 ml di latte
un pezzo di vaniglia
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di maizena
Mettiamo in una pentola l' acqua con il burro e un pizzico di sale, una volta sciolto il burro aggiungiamo la farina e facciamo addensare, il composto si staccherà da solo dalle pareti. Quando l’impasto si sarà raffreddato aggiungiamo le uova, amalgamandone uno alla volta.
Trasferiamo il composto in una sacca da pasticciere con bocchetta liscia e formiamo i bignè su una placca rivestita di carta da forno. Su ciascun bignè infilziamo delle lamelle di mandorle
Cuociamo a 190° finchè i bignè si alzano e si dorano.
A questo punto vi possso pure dire che per facilitare questa operazione c'è chi mette nell'impasto una puntina di lievito per dolci però secondo me non serve proprio a nulla perchè io l'ho messo e differenze con le altre volte non ne ho risontrate, insomma se il bignè deve venire bene non è certo merito del lievito.
Mentre i bignè si freddano prepariamo la crema: mettiamo a bollire il latte con la vaniglia, sbattiamo i tuorli con lo zucchero aggiungiamo la maizena e poi mescolando il latte, poniamo sul fuoco e facciamo addensare.
Il gioco è fatto dobbiamo solo attendere che la crema si freddi, farcire i nostri bignè e spolverizzarli di zucchero a velo prima di servire.
Quando ne vedo un piatto davanti non so controllarmi, amo i bignè!

21 commenti:

elisa ha detto...

infatti ci sono proprio quelle cose con cui si ha un rapporto conflittuale..io non ho nessuna ricetta particolare, diciamo che mi succede soprattutto quando devo fare bella figura con qualcuno e zac..ciofeca!!
Anche se al 2° tentativo
questi bignè ti sono usciti benissimo..

CoCò ha detto...

Elisa capisco bene l'ansia da prestazione io ce l'ho quando mia madre mi guarda lavorare in cucina, un disastro guarda

Lory ha detto...

Ecco appunto,io continuo a piangere!!!
Io con i dolci...li odio proprio e mio marito li ama da morire;-))
Ogni due giorni preparao qualcosa di nuovo ma,a parte le ciofeche,mi riescono proprio brutti più cerco di fare meglio è più loro mi afnno pernacchie,nn parliamo poi delle torte al cioccolato,le butterei tutte al muro !!!
Mi ostino a preparare cose alle volte elaborate, che poi nn mi soddisfano proprio per nulla ;-)
sarà perchè io nn amo i dolci?
Lo sai Coc.che mi succede anche con le piante?
Io nn ho il pollice verde,e più mi dimentico della loro esistenza e più loro crescono belle e rigogliose,ho un tronchetto che è diventato un troncone,arriva sino al soffitto e per farmi ancora più dispetto, ha messo foglie anche sotto alla base!!!
Dimmi te se questo nn è ammutinamento!!!
E dopo tutto sto scrivere...sono semplicemente una meraviglia i tuoi bignè ;-))

CoCò ha detto...

Lory: sicuramente il problema tuo è che non amando i dolci non ci metti quel desiderio che è fondamentale nella loro creazione, nel caso mio dei bignè è proprio dispetto come la tua pianta. Senti per tuo marito prova a fargli la torta morbida pere e cioccolato, ti deve uscire per forza e tutti quelli che la stanno provando dicono che è buona. Ciao cara parlare con te è sempre un piacere

Cuocapercaso ha detto...

Io ho questo rapporto di amore - odio con la pasta frolla! sono anni che ci odiamo e fasi alterne...
Concordo con Lory, i tuoi bignè sono una favola!
ciao
Grazia

CoCò ha detto...

Cuocapercaso: la pastafrolla è un'altra di quelle cose che,diciamolo pure,facili non sono affatto seppure possano sembrarlo a chi le vede così.Una crostata? e che ci vuole dirà qualcuno eppure...io dico che è così perchè sono quegli impasti in cui tutto dipende dalla temperatura, dalla cottura etc.etc. ma il bello sta proprio lì

Anonimo ha detto...

Adoro i bigne! Alcune donne dopo aver partorito gradiscono un regalo importante..io ho sempre preteso un vassoio di bignè! Vedi tu! Un grosso bacio e sono meravigliosi!

CoCò ha detto...

Mamma3: sei mitica! Alora sei arrivata a tre vassoi?

Lory ha detto...

La farò di sicuro domenica,ogni volta che la guardo sbavo ;-))

Dolcetto ha detto...

Nonostante il rapporto conflittuale, questa volta ti sono usciti molto bene. Buona giornata

MilenaSt ha detto...

Ho provato una sola volta a preparare la pasta choux e ho dovuto rifarla subito dopo, raggiungendo un risultato accettabile, ma ho ancora molta strada da fare o forse dovrei dire bignè da fare ...
Però anche io li amo da impazzire

Anonimo ha detto...

è molto utile leggere anche delle prove che uno fa prima di approdare a quella che preferisce, chiarisce dei punti e dà la possibilità di scegliere. Anche io adoro i bignè, mia nonna li faceva sempre!

CoCò ha detto...

Dolcetto:"rapporto conflittuale" è dir poco cara
Lenny: riprova non deve averla vinta lei
Francesca: si se no il blog sembra finto, tutto perfetto al primo colpo non sarebbe reale no?

stelladisale ha detto...

sono bellissimi,
ecco una delle tremila cose che non ho mai fatto, però mi piacerebbe farli salati, perchè non amo molto i dolci...

CoCò ha detto...

Stelladisale: guarda nella sezione stuzzichini e finger food avevo postato dei bignè al formaggio venuti bene al primo colpo, potresti iniziare da quelli!

Anonimo ha detto...

Anche io ho postato dei bignè salati e ho usato una ricetta che non ha mai fallito un colpo e che va bene sia dolce che salata. Se li vuoi fare dolci aggiungi un cucchiaio (o due,a seconda dei gusti) all'acqua iniziale. Con lo zucchero vengono un po' più scuri e asciutti,io ci ho fatto anche il profitterolles!
Ultimo trucco: fai raffreddare ben bene la "polentina" prima di aggiungere le uova, altrimenti sapranno di frittatina!
P.S:finalmente ho iniziato il trasloco su blogspot...ho messo la prima ricetta!

CoCò ha detto...

Monica-mos cerino: lo sapevo io che appena mi rassegnavo ad usare una ricetta ne arrivava una nuova da provare, la tua, il fatto di aggiungere lo zucchero mi garba proprio provo così la prossima volta. Vado a vedere il tuo lavoro e sono contenta che traslochi così ti posso commentare con facilità

andrea matranga ha detto...

Ciao Cocò mi ha incuriosito la tua mail ,è cosi eccomi quà! ho letto le dosi dei tuoi meravigliosi bignè. Sono convinto che nella vita cosi come in cucina , non ci sono verità assolute,ma tutto e discutibile, sempre fino a prova contraria.Tu ne sei la prova . I tuoi bignè hanno un aspetto molto invitante, e sono sicuro che saranno anche buoni .
P.s. se posso darti un consiglio ...
per evitare che ti si brucino le lamelle di mandorla non le cuocere insieme i bignè.Ma mettile quando li hai usciti dal forno. riempi un piatto di scaglie di mandorla,prendi un bignè lo riempi di farcia, lo inumidisci leggermente con un pò di crema o con del glucosio e lo immergi nel piatto .Ciao a presto

CoCò ha detto...

@Andrea in effetti erano buoni veramente, ti ringrazio del consiglio circa le mandorle anche se penso che col tuo sistema sia un poco un'altra cosa, perchè nel mio caso le mandorle diventano un tutt'uno col bignè se le metto dopo sono invece una sorta di decorazione non esiste una via di mezzo?

andrea matranga ha detto...

Ciao .le lamelle di mandorla di solito non hanno grande sapore, per via della loro consistenza.Si usano a crudo in pasticceria proprio perchè sono precedentemente lavorati dalle aziende che le producono.proprio mentre ti scrivo Mi viene in mente una idea bizzarra:prova a sostituire una parte della farina tradizionale con quella di mandorla. E' aggiungi 2 gocce di amaro di mandorla ! che ne pensi? ci lavoriamo su? eventualmente se ci sono problemi apportiamo qualche modifica .

CoCò ha detto...

@Andrea mi piace questa idea ci proviamo? Magari esce la ricetta del secolo!