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2009-01-22

Le Zeppole...deliziosamente fritte!

Vi è mai capitato di preparare qualcosa con l'intenzione di parlarne poi nel blog e di non riuscire poi a fare la foto prima che sparisse tutto dal tavolo? A me succede, specie quando siamo in tanti, magari l'impegno, magari la stanchezza, magari il non voler sembrare sempre quella che prima di mangiare fotografa...insomma per varie motivazioni mi è capitato e continua a capitarmi. Il caso emblematico è stato la vigilia di Capodanno quando con mia sorella, alla quale ho regalato il libro che vedete qui sopra, abbiamo deciso di servire come stuzzichino pre-cena i frittini che vedete in copertina. Mia sorella ha opportunamente, considerato il numero dei commensali, moltiplicato le dosi. Abbiamo poi disposto i diversi gusti di zeppole in cestini di vimini, carinissimi, e quando mi sono ricordata della foto era troppo tardi li avevamo già fatti fuori. Ovviamente ho intenzione di rifarli ma nel frattempo non mi andava di farvi aspettare, che il libro è uscito già da un po' e io vi dò la chicca di questa ricetta ma poi per le altre non vi resta che fare un salto da Bibliotheca Culinaria per acquistare il volume Deliziosamente Fritto di Umberto Zanassi che vi assicuro, come gli altri della serie Cartolina dalla cucina, già per le immagini di Stefania Sainaghi varrebbe tutto il suo prezzo (che tra l'altro è pure scontato del 20%).
La nostra società spesso demonizza il fritto perchè non proprio salutare, laborioso ed anche perchè ritenuto troppo popolare ma ditemi un po' voi se riuscite a matenervi fermi, senza perdere la bussola, davanti a una pietanza croccate e dorata...ogni resistenza va a farsi friggere! E allora iniziamo da queste deliziose
Zeppole (al basilico, salmone affumicato, naturali, al formaggio)
Ingredienti:
150 g di farina 00
1 cucchiaio di acqua frizzante
5 g di lievito di birra
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva
1 l di olio per friggere
Per le guarnizioni:
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
70 g di salmone affumicato
basilico tritato + 1 cucchiasio di olio extravergine d'oliva
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, unire la farina, il sale, l'olio, lavorare bene aggiungendo ancora un p0' d'acqua per ottenere un impasto omogeneo e morbido. Dividere l'impasto in tre parti, ad una aggiungere il salmone tagliato a listarelle, alla seconda il formaggio grattugiato ed alla terza il basilico frullato con l'olio, coprire le ciotole contenenti i tre impasti e lasciar lievitare per almeno due ore a temperatura ambiente al riparo da correnti d'aria.
Poi con la punta di un cucchiaio inumidita formare tante piccole palline e friggerle nell'oilio caldo a 160-170° per 4-5 minuti, finché riulteranno ben dorate e gonfie. Sgocciolarle su carta assorbente salarle in superficie e servirle calde.
Vi consiglio di moltiplicare almeno per tre le dosi, ne vale la pena.

12 commenti:

Castagna e Albicocca ha detto...

Avevo assggiato una cosa simile in una pizzeria napoletana...una sera in cui erano stati particolarmente lenti con le ordinazioni, ci hanno portato questi (o perlomeno ci assomigliavano molto!) stuzzichini come antipasto per l'attesa!
Mi sono molto piaciuti, certo è una cosa che va fatta ogni tanto, ma è veramente stuzzicante! :))

Castagna

emilia ha detto...

Adoro il fritto...devono essere ottime quelle aromatizzate.
A me capita spessissimo di saltare la parte della foto...preferisco quella della bocca....ahaahah.
Buona giornata :)

Micaela ha detto...

ciao cara, e come se mi è capitato!! mi capita spesso, soprattutto quando ho ospiti a casa non voglio fare la parte dell'ossessa che continua a fare foto! magari posso sembrare anche poco modesta quindi molte volte mi capita di preparare molti piatti carinissimi che a malincuore non lasciano traccia!!! la tua ricetta, anche se manca la foto dev'essere senza dubbio fantastica!!! un bacione.

CoCò ha detto...

@Castagna sono proprio le "zeppulille" napoletane arricchite nell'impasto da tanti ingredienti golosi
@Emilia tutti amiamo più quella però senza le foto il blog non sarebbe lo stesso vero?
@Micaela anche a me a volte da l'idea di mancanza di modestia mi dico e se poi assaggiano e fa schifo penseranno ah! è così purchè siano belle mette anche le schifezze nel blog invece la foto è preventiva sai quante ne ho non utilizzate?

Franceschina ha detto...

Che delizia devono essere questi frittini! Devo asslutamente provarli!

MilenaSt ha detto...

A Messina preparano questi stuzzichini incorporando nell'impasto le acciughe salate, ma in realtà si prestano a 1000 declinazioni, tutte sfiziosissime: non si può resitere ad un buon fritto.
L'esperienza delle ricette senza foto è comuine sicuramente a molte di noi, ma in determinate circostanze è del tutto fuori luogo fotografare, anche se poi il rammarico per non averlo potuto fare è grande.
ciao

Dolcienonsolo ha detto...

Anch'io adoro il fritto.
Buona giornata

Anonimo ha detto...

ciao cocò bella,
come al solito, tanti complimenti per le tue creazioni!
mi chiedevo se in futuro sarà possibile salvare le tue ricette in pdf per poi stamparle e metterle nel mio bel diario di cucina.
un bacio
Sari

Semidipapavero ha detto...

Bellissime queste zeppole, sarebbero sparite anche dalla mia tavola in un batter d'occhio!!

Anonimo ha detto...

Queste zeppoline sono un vero attentato alla mia linea perché, sicuramente, le tre dosi me le mangerò tutte ioooo!!!!Ciao Cò,un abbraccio
Rossella

Anonimo ha detto...

quelle che tu chiami zeppole da noi si chiamano -pettole-, mentre le zeppole sono dolci, si possono anche fare fritte, oltre che al forno e si preparano con l'impasto dei bignè.

CoCò ha detto...

@Cianfresca poi i effetti sono un buon punto di partenza si può arricchire l'impasto in ogni modo
@Lenny da noi li fanno pure con le acciughe a forma di ciambella e sono deliziose
@Francesca da bona calabrese ovviamente
@Sari hai ragione e mi sa che devo provvedere presto a questa esigenza dei lettori, ve lo meritate il pdf
@Elga mi puoi capire
@Anonimo anche per me le zeppole sono quelle dolci che si fanno a San Giuseppe ma qui ho riportato il nome usato dall'autore del libro la ricetta è sua e il nome mi sembrava giusto lasciarlo invariato