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2013-05-27

La creme brulée del Peccato

Piatto e cucchiaino EasyLifeDesign, americano e tovagliolo Busatti
La mia creme brulée del peccato trae origine dal Peccato di Partenope, un particolare dolce napoletano che nasce per celebrare la fondazione della città e il mito della dea Partenope, e di cui vi ho già detto attraverso un libro
Il dolce avrebbe, secondo il mito incantato, la sirena Partenope facendola cadere tra le braccia del fiume Sebeto. Un abbraccio di sapori che armonizza ed esalta ogni singolo ingrediente. Un guscio di pasta frolla disposta in cerchi concentrici racchiude un profumato ripieno a base di vino e amarene.
Il Peccato di Partenope è un dolce preparato artigianalmente dall'Antica Pasticceria Vincenzo Bellavia, che da ben quattro generazioni rappresenta a Napoli il crocevia tra l'arte dolciaria napoletana e quella siciliana, tra il luogo d'arrivo e quello d'origine del suo fondatore Antonio. 
Tante le specialità dolci e salate della pasticceria, tra cui spiccano torte sopraffine, gustosi babà gastronomici e inarrivabili taralli napoletani ; ma il Peccato di Partenope è diventato il simbolo di questa pasticceria e me ne sono servita per rendere speciale la mia creme brulée che, finalmente caramellata con l'apposita torcia e non con i consueti mezzi di fortuna, in omaggio al leggendario dolce non potevo non chiamare
Creme brulée del Peccato
Teglia rettangolare GP&me

Ingredienti per 6 piccole porzioni:
2 fette di torta Peccato di Partenope
150 g di panna fresca
150 g di latte intero
75 g di zucchero semolato
1 uovo e 2 tuorli
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di liquore all'arancia
zucchero di canna per caramellare
Portare a bollore il latte con la panna e i semi di vaniglia.
Lavorare l'uovo e i tuorli con lo zucchero, versarvi il liquido caldo mescolando, profumare con il liquore e suddividere la crema negli appositi stampini nei quali avremo prima suddiviso la torta a pezzetti. Infornare a bagnomaria a 160° per 30-35 minuti circa. Lasciar raffreddare la crema negli stampi prima di cospargere la superficie di zucchero di canna e caramellare con la torcia.


4 commenti:

Unknown ha detto...

questo dolce del "peccato" è tanto goloso che questo nome è azzeccato direi!
baci

Mila ha detto...

L'unico peccato che ci trovo in questo dolce è se uno non lo mangia!!!!
Un abbracciotto

Unknown ha detto...

ma che buona!! mi piace questa variante ^_^ un abbraccio!

Luca and Sabrina ha detto...

Il peccato, dopo averla vista, è non annotarsi la ricetta e non prepararla, a noi ci hai conquistati con questa delice!
Baciotti da Sabrina&Luca