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2013-05-23

Ravioli al vapore con tofu un piatto sano e creativo

Tovaglioli GreenGate
Quando utilizzo prodotti vegan mi sento in vena salutista, se poi preparo dei ravioli al vapore con tofu e tante belle verdurine mi sento leggera come una farfalla e penso che oltre che far bene a me stessa sto pensando a tutta l'umanità. Ma non è una rondine che fa la primavera! Restare in salute mangiando in modo appropriato si può e mi fa rabbia a volte non riuscire a tenere il giusto stile a tavola cedendo troppo spesso alla gola ed ai piatti super elaborati, mi fa rabbia soprattutto quando scopro che dei piatti sani e leggeri sono però tanto buoni.
La cottura a vapore è un validissimo aiuto per mangiare leggero cuocendo i cibi nel modo forse più salutare, a questa meravigliosa tecnica di cottura tanto rispettosa dell'alimento è dedicato un utilissimo manuale di Tecniche Nuove. Cucina a vapore di Giuseppe Capano raccoglie i  suggerimenti, le tecniche e le ricette dello chef per imparare a cuocere a vapore e/o utilizzando tutte le tecniche che sfruttano il vapore come il bagnomaria, il cartoccio e il microonde. Impareremo in un centinaio di ricette che quasi tutto si può cuocere servendoci del vapore e mantenendo inalterati sapori, profumi e contenuti naturali.
Mangiare sano e in modo appropriato aiuta anche a prevenire diverse patologie. Prevenire il cancro a tavola è un altro manuale di Tecniche Nuove, in cui gli autori Bruno Brigo e Giuseppe Capano ci parlano del legame diretto tra molti tipi di tumore e l'alimentazione seguita. La prevenzione, ormai in molti lo sappiamo, si fa soprattutto a tavola e quindi il libro dopo averci bene illustrato i principi che sono alla base di uno stile di vita preventivo ci suggerisce menu e ricette in grado di aiutarci a prevenire questi tremendi mali senza dover rinunciare ai piaceri della buona tavola.
La dieta più antica del mondo, di recente pubblicato da Baldini Castoldi e Dalai ci parla del segreto della "vera" dieta mediterranea: il digiuno intermittente che avrebbe il potere di farci vivere meglio e più a lungo. Secondo Fabio Piccini, autore del libro nonché medico e psicoanalista esperto in disturbi del comportamento alimentare,  si può ritrovare la salute oltre che la linea seguendo questo regime alimentare che ci illustra alla perfezione nelle pagine del libro.
Una volta effettuata la nostra difficile scelta di darci ad un più sano regime alimentare ci occorre poi qualche manuale per imparare magari a realizzare dei dolci golosissimi con ingredienti sani e naturali. Senza zucchero bianco, farine raffinate, proteine animali e grassi saturi (che traduco in uova e burro) si possono ottenere risultati davvero sbalorditivi anche in pasticceria. Pasticceria naturale è il titolo del libro di Anna Maria Marconato ed Emanuela Sacconago pubblicato da RED! in cui possiamo apprezzare, anche attraverso le bellissime foto poste a corredo del volume una cinquantina di dolci naturali sani e genuini da riprodurre nella nostra cucina imparando ad utilizzare frutta secca, malto ricavato dai cereali, latte di mandorla e tanti aromi naturali.
Spesso bombardati da messaggi pubblicitari mendaci e prodotti offerti in bella mostra, a buon mercato e senza alcuna difficoltà di approvvigionamento in ogni supermercato ci viene difficile abbandonare la vecchia via per darci ad una  nuova più difficile e tortuosa.
Per non scoprirlo mangiando... pubblicato da Instar Libri parla della sicurezza (o dovremmo dire della mancanza di sicurezza) alimentare nel nostro Paese. Varie e molteplici sono le insidie nascoste negli alimenti e partendo dal presupposto il rischio zero non esiste e non possiamo escluderlo totalmente da alcun cibo, il libro di Maria Caramelli ci porta a scoprire il vasto mondo delle malattie alimentari attraverso l'analisi dei principali casi che negli ultimi anni sono stati oggetto  dell'attenzione mediatica nazionale ed estera. Troveremo risposta su molti degli interrogativi che ci affliggono sul caso Mucca pazza piuttosto che sulla Mozzarella blu o il Germoglio Killer. Informazioni utili a capire che se mangiare è un'attività a rischio importante è tutelarsi seguendo i buoni consigli che il libro dispensa. Dopo averlo letto non sarà facile tornare all'alimentazione di prima...
Ecco i miei ravioli con tofu, leggerissimi preparati con tanta cura e cotti nella mia nuova verde vaporiera in silicone Lékué una vera comoda chicca che si adatta ad ogni pentola e si ripone con facilità anche nelle cucine superpiene come la mia.
Ravioli al vapore con tofu
Ingredienti
per la pasta:
150 g di farina 00
75 g c.a. di acqua
per il ripieno:
a cipolla
1 carota
1/4 di cespo di lattuga iceberg o verza 
150 g di tofu al naturale
salsa di soia
Tritare le verdure ed il tofu condirli con salsa di soia ed asciugarli in padella senza altri condimenti. Impastare la farina con l'acqua e ricavarne una sfoglia sottilissima, tagliare dei dischi farcirli con una cucchiaiata di ripieno e chiuderli a fagotto. Poggiarli nel cestello della vaporiera ben distanziati e cuocerli a vapore per 20-25 minuti circa. Servire irrorando a piacere con salsa di soia.
Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato tofu naturale e salsa di soia Sapore di Sole Effegi Food

Ravioli al vapore con tofu un piatto sano e creativo

Tovaglioli GreenGate
Quando utilizzo prodotti vegan mi sento in vena salutista, se poi preparo dei ravioli al vapore con tofu e tante belle verdurine mi sento leggera come una farfalla e penso che oltre che far bene a me stessa sto pensando a tutta l'umanità. Ma non è una rondine che fa la primavera! Restare in salute mangiando in modo appropriato si può e mi fa rabbia a volte non riuscire a tenere il giusto stile a tavola cedendo troppo spesso alla gola ed ai piatti super elaborati, mi fa rabbia soprattutto quando scopro che dei piatti sani e leggeri sono però tanto buoni.
La cottura a vapore è un validissimo aiuto per mangiare leggero cuocendo i cibi nel modo forse più salutare, a questa meravigliosa tecnica di cottura tanto rispettosa dell'alimento è dedicato un utilissimo manuale di Tecniche Nuove. Cucina a vapore di Giuseppe Capano raccoglie i  suggerimenti, le tecniche e le ricette dello chef per imparare a cuocere a vapore e/o utilizzando tutte le tecniche che sfruttano il vapore come il bagnomaria, il cartoccio e il microonde. Impareremo in un centinaio di ricette che quasi tutto si può cuocere servendoci del vapore e mantenendo inalterati sapori, profumi e contenuti naturali.
Mangiare sano e in modo appropriato aiuta anche a prevenire diverse patologie. Prevenire il cancro a tavola è un altro manuale di Tecniche Nuove, in cui gli autori Bruno Brigo e Giuseppe Capano ci parlano del legame diretto tra molti tipi di tumore e l'alimentazione seguita. La prevenzione, ormai in molti lo sappiamo, si fa soprattutto a tavola e quindi il libro dopo averci bene illustrato i principi che sono alla base di uno stile di vita preventivo ci suggerisce menu e ricette in grado di aiutarci a prevenire questi tremendi mali senza dover rinunciare ai piaceri della buona tavola.
La dieta più antica del mondo, di recente pubblicato da Baldini Castoldi e Dalai ci parla del segreto della "vera" dieta mediterranea: il digiuno intermittente che avrebbe il potere di farci vivere meglio e più a lungo. Secondo Fabio Piccini, autore del libro nonché medico e psicoanalista esperto in disturbi del comportamento alimentare,  si può ritrovare la salute oltre che la linea seguendo questo regime alimentare che ci illustra alla perfezione nelle pagine del libro.
Una volta effettuata la nostra difficile scelta di darci ad un più sano regime alimentare ci occorre poi qualche manuale per imparare magari a realizzare dei dolci golosissimi con ingredienti sani e naturali. Senza zucchero bianco, farine raffinate, proteine animali e grassi saturi (che traduco in uova e burro) si possono ottenere risultati davvero sbalorditivi anche in pasticceria. Pasticceria naturale è il titolo del libro di Anna Maria Marconato ed Emanuela Sacconago pubblicato da RED! in cui possiamo apprezzare, anche attraverso le bellissime foto poste a corredo del volume una cinquantina di dolci naturali sani e genuini da riprodurre nella nostra cucina imparando ad utilizzare frutta secca, malto ricavato dai cereali, latte di mandorla e tanti aromi naturali.
Spesso bombardati da messaggi pubblicitari mendaci e prodotti offerti in bella mostra, a buon mercato e senza alcuna difficoltà di approvvigionamento in ogni supermercato ci viene difficile abbandonare la vecchia via per darci ad una  nuova più difficile e tortuosa.
Per non scoprirlo mangiando... pubblicato da Instar Libri parla della sicurezza (o dovremmo dire della mancanza di sicurezza) alimentare nel nostro Paese. Varie e molteplici sono le insidie nascoste negli alimenti e partendo dal presupposto il rischio zero non esiste e non possiamo escluderlo totalmente da alcun cibo, il libro di Maria Caramelli ci porta a scoprire il vasto mondo delle malattie alimentari attraverso l'analisi dei principali casi che negli ultimi anni sono stati oggetto  dell'attenzione mediatica nazionale ed estera. Troveremo risposta su molti degli interrogativi che ci affliggono sul caso Mucca pazza piuttosto che sulla Mozzarella blu o il Germoglio Killer. Informazioni utili a capire che se mangiare è un'attività a rischio importante è tutelarsi seguendo i buoni consigli che il libro dispensa. Dopo averlo letto non sarà facile tornare all'alimentazione di prima...
Ecco i miei ravioli con tofu, leggerissimi preparati con tanta cura e cotti nella mia nuova verde vaporiera in silicone Lékué una vera comoda chicca che si adatta ad ogni pentola e si ripone con facilità anche nelle cucine superpiene come la mia.
Ravioli al vapore con tofu
Ingredienti
per la pasta:
150 g di farina 00
75 g c.a. di acqua
per il ripieno:
a cipolla
1 carota
1/4 di cespo di lattuga iceberg o verza 
150 g di tofu al naturale
salsa di soia
Tritare le verdure ed il tofu condirli con salsa di soia ed asciugarli in padella senza altri condimenti. Impastare la farina con l'acqua e ricavarne una sfoglia sottilissima, tagliare dei dischi farcirli con una cucchiaiata di ripieno e chiuderli a fagotto. Poggiarli nel cestello della vaporiera ben distanziati e cuocerli a vapore per 20-25 minuti circa. Servire irrorando a piacere con salsa di soia.
Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato tofu naturale e salsa di soia Sapore di Sole Effegi Food

2013-01-30

Riso alla cantonese con salmerino affumicato

riso cantonese con pesce
Piatti Ceramiche Maroso, tovagliolo Busatti
Ci sono alimenti "esotici" che sono diventati ormai di uso comune, ne è un caso il riso a chicco lungo. Il basmati, il thai o Jasmine ma anche patna  della cucina asiatica la fanno ormai da padrone nelle nostre dispense poiché perfetti per accompagnare i curry, i piatti della cucina cinese, thai e araba, ma anche per ripieni, sformati e insalate.
Giulia Visci, autrice del libro Il nuovo nel piatto, pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore Goloso, ha selezionato e catalogato ben 128 cibi "alieni". Il libro è in effetti una "piccola e agile enciclopedia della globalizzazione a tavola": cibi, bevande, frutta, verdura, sali, spezie, fiori, radici, formaggi e burro fai da te, cereali alternativi e tanti altri prodotti che negli ultimi decenni hanno varcato i confini nazionali entrando a pieno titolo nella nostra lista della spesa che si è quindi arricchita con notevole beneficio per la nostra dieta anche in caso di malattie o intolleranze. Per ogni alimento del libro l'autrice traccia un identikit fatto di storia e di scienza ma anche di favole e leggende, spesso chiarendo imprecisioni e inesattezze ancora molto frequenti. "Centoventotto compagni di viaggio con i quali intraprendere nuove avventure gastronomiche", non potevano mancare, e in effetti non mancano, ricette e suggerimenti sul loro uso in cucina e non solo per godere appieno delle proprietà di ognuno.
Per la cottura del riso basmati, ideale per la ricetta che vado a proporvi, vi consiglio di seguire le indicazioni del libro: Prima della cottura è necessario sciacquarlo sotto l’acqua per eliminare l’eccesso di amido, quindi tenerlo in ammollo da un minimo di 20 minuti a un massimo di 60 in acqua, per evitare che i chicchi si spezzino cuocendo. Mettete a bollire l’acqua in una pentola, nelle proporzioni di una tazza e mezza per ogni tazza di riso, e portate a ebollizione. Non appena l’acqua comincia a fare le prime bolle, aggiungete il riso scolato e alzate la fiamma finché non riprende il bollore. Riabbassate la fiamma al minimo, coprite con il coperchio lasciando una piccola apertura per far uscire il vapore e contate 10 minuti. Trascorsi questi, spegnete il fuoco, chiudete il coperchio completamente e lasciate riposare altri 10 minuti. Quindi servite il basmati dopo averlo sgranato con la forchetta.
Nel mio riso alla cantonese ho omesso l'utilizzo consueto del prosciutto ed ho conferito un gusto più ricercato con del salmerino alpino affumicato, un pesce dalla carne magra, compatta e delicata che TrotaOro lavora splendidamente.
Riso alla cantonese con salmerino affumicato
Ingredienti per 4 persone:
3 tazze di riso basmati
1 filetto di salmerino affumicato
1 tazza di piselli
2 uova
salsa di soia
olio
Cuocere il riso secondo le indicazioni di cui sopra, lessare i piselli e mescolare le uova con due cucchiai di salsa di soia. In una capace padella appena unta cuocere le uova ottenendo una frittatina che dovrà risultare sottilissima. Tagliarla a striscioline e saltare in padella il riso con un filo d'olio, i piselli e le striscioline di frittata, aggiungendo altra salsa di soia a piacere completare con il salmerino affettato sottile.

Riso alla cantonese con salmerino affumicato

riso cantonese con pesce
Piatti Ceramiche Maroso, tovagliolo Busatti
Ci sono alimenti "esotici" che sono diventati ormai di uso comune, ne è un caso il riso a chicco lungo. Il basmati, il thai o Jasmine ma anche patna  della cucina asiatica la fanno ormai da padrone nelle nostre dispense poiché perfetti per accompagnare i curry, i piatti della cucina cinese, thai e araba, ma anche per ripieni, sformati e insalate.
Giulia Visci, autrice del libro Il nuovo nel piatto, pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore Goloso, ha selezionato e catalogato ben 128 cibi "alieni". Il libro è in effetti una "piccola e agile enciclopedia della globalizzazione a tavola": cibi, bevande, frutta, verdura, sali, spezie, fiori, radici, formaggi e burro fai da te, cereali alternativi e tanti altri prodotti che negli ultimi decenni hanno varcato i confini nazionali entrando a pieno titolo nella nostra lista della spesa che si è quindi arricchita con notevole beneficio per la nostra dieta anche in caso di malattie o intolleranze. Per ogni alimento del libro l'autrice traccia un identikit fatto di storia e di scienza ma anche di favole e leggende, spesso chiarendo imprecisioni e inesattezze ancora molto frequenti. "Centoventotto compagni di viaggio con i quali intraprendere nuove avventure gastronomiche", non potevano mancare, e in effetti non mancano, ricette e suggerimenti sul loro uso in cucina e non solo per godere appieno delle proprietà di ognuno.
Per la cottura del riso basmati, ideale per la ricetta che vado a proporvi, vi consiglio di seguire le indicazioni del libro: Prima della cottura è necessario sciacquarlo sotto l’acqua per eliminare l’eccesso di amido, quindi tenerlo in ammollo da un minimo di 20 minuti a un massimo di 60 in acqua, per evitare che i chicchi si spezzino cuocendo. Mettete a bollire l’acqua in una pentola, nelle proporzioni di una tazza e mezza per ogni tazza di riso, e portate a ebollizione. Non appena l’acqua comincia a fare le prime bolle, aggiungete il riso scolato e alzate la fiamma finché non riprende il bollore. Riabbassate la fiamma al minimo, coprite con il coperchio lasciando una piccola apertura per far uscire il vapore e contate 10 minuti. Trascorsi questi, spegnete il fuoco, chiudete il coperchio completamente e lasciate riposare altri 10 minuti. Quindi servite il basmati dopo averlo sgranato con la forchetta.
Nel mio riso alla cantonese ho omesso l'utilizzo consueto del prosciutto ed ho conferito un gusto più ricercato con del salmerino alpino affumicato, un pesce dalla carne magra, compatta e delicata che TrotaOro lavora splendidamente.
Riso alla cantonese con salmerino affumicato
Ingredienti per 4 persone:
3 tazze di riso basmati
1 filetto di salmerino affumicato
1 tazza di piselli
2 uova
salsa di soia
olio
Cuocere il riso secondo le indicazioni di cui sopra, lessare i piselli e mescolare le uova con due cucchiai di salsa di soia. In una capace padella appena unta cuocere le uova ottenendo una frittatina che dovrà risultare sottilissima. Tagliarla a striscioline e saltare in padella il riso con un filo d'olio, i piselli e le striscioline di frittata, aggiungendo altra salsa di soia a piacere completare con il salmerino affettato sottile.

2013-01-17

Vermicelli di soia con verdure e calamari alla Jamie

Piatti e tessuto GreenGate
Se parlo di Jamie il soggetto in questione può essere uno soltanto: Jamie Oliver ovviamente. Ci sono dei personaggi che non si sa per quale strana magia ti entrano nel cuore dalla prima volta che li vedi, ti sembra quasi di conoscerli da sempre e ogni cosa che vedi fare a loro ti sembra quella giusta. Se qualcuno critica il tuo mito vorresti farlo fuori, toccatemi tutto ma con Jamie non si scherza ragazzi. Quando Jamie Oliver pubblica un nuovo libro io vado in fibrillazione fino a quando non riesco a  sfogliarlo perché i suoi libri sono come lui: semplici, spontanei, sani, allegri, naturali. In linea con le mie aspettative è anche l'ultimo pubblicato dalla Casa Editrice TEA Le mie ricette da 15 minuti e se vi aspettate insulsi piatti da realizzare con prodotti da supermercato già pronti vi state sbagliando di grosso. Ogni piatto è un trionfo di colori e di salute, verdure dell'orto a go go, tanti cibi sani preparati con la creatività e la spontaneità che contraddistinguono Jamie Oliver, spiegati con dovizia di particolari e presentati con cura grazie a splendide foto che rendono giustizia ai contenuti del libro per fare speciale anche un pranzo o una cena di una comune giornata lavorativa. Piatti a base di diverse tipologie di carne, pesce, pasta, zuppe & panini, verdure oltre a tante appetitose ricette per ricche colazioni
Il piatto che vi presento oggi non appartiene al libro ma come quelli del libro è molto colorato, ha tante verdure e si completa con calamari che ho inciso all'interno alla maniera di Jamie con tagli a zig-zag di pochi millimetri per ottenere una sorta di gratella che in cottura ha dato luogo (essendo i miei calamari piuttosto piccoli) ai rotolini che vedete in foto.
Prima della ricetta una breve postilla sull'olio utilizzato, alla cucina d'ispirazione etnica mal si addice l'olio extravergine d'oliva soprattutto se ha un certo carattere ed aroma come quello che io normalmente utilizzo. Ho voluto per questa ricetta provare un'olio molto più leggero e ricco di VITAMINA D : ISIO 4, l’olio dell’azienda francese LESIEUR, che nasce da una combinazione unica di quattro oli vegetali (girasole, colza, vinaccioli e Oleisol®) complementari ed è ricco di nutrimenti indispensabili per tutto l’organismo: 
OMEGA 3: acidi grassi essenziali, indispensabili per il buon funzionamento del sistema cardiovascolare;
OMEGA 6: che contribuiscono a contrastare il colesterolo cattivo;
VITAMINA E: grazie alle sue proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere le cellule e a contrastare i radicali liberi.

Vermicelli di soia con verdure e calamari
Ingredienti per 4 persone:
400 g di vermicelli di soia
1 Kg di calamari medio-piccoli (da pulire)
2 carote
2 zucchine
1 cipolla
1 peperone rosso
1 peperoncino
salsa di soia
olio
Tagliare a spicchi la cipolla a fettine sottili le zucchine,le carote mondate e a striscioline il peperone. Pulire i calamari poi aprirli ed inciderli con piccoli tagli, tagliarne ognuno in tre parti e saltarli nel wok insieme ai propri tentacoli con un filo d'olio e il peperoncino tritato. Tenere in caldo i calamari e saltare le verdure affettate con qualche cucchiaio di olio, bagnare con salsa di soia. Cuocere i vermicelli di soia secondo le istruzioni della confezione e saltarli nel wok con la verdure i calamari, unendo se occorre altra salsa di soia.

Vermicelli di soia con verdure e calamari alla Jamie

Piatti e tessuto GreenGate
Se parlo di Jamie il soggetto in questione può essere uno soltanto: Jamie Oliver ovviamente. Ci sono dei personaggi che non si sa per quale strana magia ti entrano nel cuore dalla prima volta che li vedi, ti sembra quasi di conoscerli da sempre e ogni cosa che vedi fare a loro ti sembra quella giusta. Se qualcuno critica il tuo mito vorresti farlo fuori, toccatemi tutto ma con Jamie non si scherza ragazzi. Quando Jamie Oliver pubblica un nuovo libro io vado in fibrillazione fino a quando non riesco a  sfogliarlo perché i suoi libri sono come lui: semplici, spontanei, sani, allegri, naturali. In linea con le mie aspettative è anche l'ultimo pubblicato dalla Casa Editrice TEA Le mie ricette da 15 minuti e se vi aspettate insulsi piatti da realizzare con prodotti da supermercato già pronti vi state sbagliando di grosso. Ogni piatto è un trionfo di colori e di salute, verdure dell'orto a go go, tanti cibi sani preparati con la creatività e la spontaneità che contraddistinguono Jamie Oliver, spiegati con dovizia di particolari e presentati con cura grazie a splendide foto che rendono giustizia ai contenuti del libro per fare speciale anche un pranzo o una cena di una comune giornata lavorativa. Piatti a base di diverse tipologie di carne, pesce, pasta, zuppe & panini, verdure oltre a tante appetitose ricette per ricche colazioni
Il piatto che vi presento oggi non appartiene al libro ma come quelli del libro è molto colorato, ha tante verdure e si completa con calamari che ho inciso all'interno alla maniera di Jamie con tagli a zig-zag di pochi millimetri per ottenere una sorta di gratella che in cottura ha dato luogo (essendo i miei calamari piuttosto piccoli) ai rotolini che vedete in foto.
Prima della ricetta una breve postilla sull'olio utilizzato, alla cucina d'ispirazione etnica mal si addice l'olio extravergine d'oliva soprattutto se ha un certo carattere ed aroma come quello che io normalmente utilizzo. Ho voluto per questa ricetta provare un'olio molto più leggero e ricco di VITAMINA D : ISIO 4, l’olio dell’azienda francese LESIEUR, che nasce da una combinazione unica di quattro oli vegetali (girasole, colza, vinaccioli e Oleisol®) complementari ed è ricco di nutrimenti indispensabili per tutto l’organismo: 
OMEGA 3: acidi grassi essenziali, indispensabili per il buon funzionamento del sistema cardiovascolare;
OMEGA 6: che contribuiscono a contrastare il colesterolo cattivo;
VITAMINA E: grazie alle sue proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere le cellule e a contrastare i radicali liberi.

Vermicelli di soia con verdure e calamari
Ingredienti per 4 persone:
400 g di vermicelli di soia
1 Kg di calamari medio-piccoli (da pulire)
2 carote
2 zucchine
1 cipolla
1 peperone rosso
1 peperoncino
salsa di soia
olio
Tagliare a spicchi la cipolla a fettine sottili le zucchine,le carote mondate e a striscioline il peperone. Pulire i calamari poi aprirli ed inciderli con piccoli tagli, tagliarne ognuno in tre parti e saltarli nel wok insieme ai propri tentacoli con un filo d'olio e il peperoncino tritato. Tenere in caldo i calamari e saltare le verdure affettate con qualche cucchiaio di olio, bagnare con salsa di soia. Cuocere i vermicelli di soia secondo le istruzioni della confezione e saltarli nel wok con la verdure i calamari, unendo se occorre altra salsa di soia.

2013-01-07

Linguine alla cinese


Ciotolina Easy Life Design, Pinza Broggi, tovagliolo Busatti
Con l'inizio del nuovo anno si è più disposti a valutare ed eventualmente ad accettare cambiamenti anche drastici nel proprio stile di vita. Non è il mio caso, purtroppo, perché da curiosa del gusto quale sono ed impenitente amante delle cose "buone e non necessariamente sane" non ce la faccio proprio a rinunciare ad alcunché, tuttavia adoro conoscere quel che mi circonda e mi atteggio un po' a maestra perché le strade buone le conosco e se vi va di leggere oltre ve ne racconto una, poi sta a voi decidere se percorrerla.
Ananda è un centro di meditazione e yoga vicino ad Assisi ed è la felicità per i milioni di ospiti che ogni anno lo visitano. Il gusto della GIOIA è il libro di Mahiya Zoè Matthews che, ispirandosi  ai consigli del grande maestro dello yoga Paramhansa Yoganda, ci spiega in termini chiari e coinvolgenti il legame tra il cibo e lo spirito e ci insegna a creare abitudini alimentari sane e gustose per diventare più felici sfruttando gli effetti che il cibo ha sulla salute, la mente e lo spirito. Tra le più di 150 ricette del libro, vegetariane oltre che deliziose e nutrienti, ne ho trovata una che ho voluto riprodurre fedelmente nella quale ho potuto sperimentare l'utilizzo del Tofu naturale Biolab (dopo l'esperienza positiva con il Seitan mi pareva d'obbligo provarlo). 
Il Tofu si ottiene dalla soia e ricorda nell'aspetto e nella consistenza (non nel sapore) un formaggio primo sale, è un'eccellente fonte di proteine vegetali ed ha bassissimo contenuto di grassi saturi. Soffritto in padella con olio e salsa di soia, come nella ricetta che ho provato io, diventa tra l'altro gustosissimo.
Gli spaghetti alla cinese del libro di cui vi ho parlato sono diventati a casa mia linguine perché di quelle disponevo ma il gusto sono sicura è lo stesso. E' un piatto delizioso e veloce da preparare eccovene la ricetta
Ingredienti per 4 persone:
400 g di spaghetti
olio
300 g di tofu
4 cucchiai di salsa di soia
2 spicchi d'aglio
2 pezzi di radice di zenzero (grandi come un guscio di noce) tagliate fini
2 cipolle tagliate a piccole mezzelune
2 carote medie tagliate finemente in diagonale
2 gambi di sedano tagliati in diagonale
200 g di verza a striscioline
2 manciate di germogli di soia
100 ml di salsa di soia
3 cucchiai di semi di sesamo tostati
prezzemolo tritato
sale
Scaldare un po' d'olio in un wok e rosolare il tofu tagliato a striscioline con i 4 cucchiai di salsa di soia, finché sarà croccante all'esterno, tenerlo da parte. Lessare al dente gli spaghetti in acqua salata. Intanto nel wok rosolare a fuoco alto le verdure con l'aglio tritato  facendole restare croccanti, unire i germogli e poi la salsa di soia gli spaghetti e il tofu rosolato, facendoli saltare insieme. Unire i semi di sesamo tostati, il prezzemolo e altra salsa di soia a piacere.

Biolab produce anche un ottimo Ragù di soia alla bolognese, molto gustoso e del tutto simile nell'aspetto all'originale a a base di carne. Per un piatto unico veloce e sano ve lo consiglio unito alle lenticchie semplicemente stufate con un po' di cipolla quale condimento del cuscus.
Piatti Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti

Linguine alla cinese


Ciotolina Easy Life Design, Pinza Broggi, tovagliolo Busatti
Con l'inizio del nuovo anno si è più disposti a valutare ed eventualmente ad accettare cambiamenti anche drastici nel proprio stile di vita. Non è il mio caso, purtroppo, perché da curiosa del gusto quale sono ed impenitente amante delle cose "buone e non necessariamente sane" non ce la faccio proprio a rinunciare ad alcunché, tuttavia adoro conoscere quel che mi circonda e mi atteggio un po' a maestra perché le strade buone le conosco e se vi va di leggere oltre ve ne racconto una, poi sta a voi decidere se percorrerla.
Ananda è un centro di meditazione e yoga vicino ad Assisi ed è la felicità per i milioni di ospiti che ogni anno lo visitano. Il gusto della GIOIA è il libro di Mahiya Zoè Matthews che, ispirandosi  ai consigli del grande maestro dello yoga Paramhansa Yoganda, ci spiega in termini chiari e coinvolgenti il legame tra il cibo e lo spirito e ci insegna a creare abitudini alimentari sane e gustose per diventare più felici sfruttando gli effetti che il cibo ha sulla salute, la mente e lo spirito. Tra le più di 150 ricette del libro, vegetariane oltre che deliziose e nutrienti, ne ho trovata una che ho voluto riprodurre fedelmente nella quale ho potuto sperimentare l'utilizzo del Tofu naturale Biolab (dopo l'esperienza positiva con il Seitan mi pareva d'obbligo provarlo). 
Il Tofu si ottiene dalla soia e ricorda nell'aspetto e nella consistenza (non nel sapore) un formaggio primo sale, è un'eccellente fonte di proteine vegetali ed ha bassissimo contenuto di grassi saturi. Soffritto in padella con olio e salsa di soia, come nella ricetta che ho provato io, diventa tra l'altro gustosissimo.
Gli spaghetti alla cinese del libro di cui vi ho parlato sono diventati a casa mia linguine perché di quelle disponevo ma il gusto sono sicura è lo stesso. E' un piatto delizioso e veloce da preparare eccovene la ricetta
Ingredienti per 4 persone:
400 g di spaghetti
olio
300 g di tofu
4 cucchiai di salsa di soia
2 spicchi d'aglio
2 pezzi di radice di zenzero (grandi come un guscio di noce) tagliate fini
2 cipolle tagliate a piccole mezzelune
2 carote medie tagliate finemente in diagonale
2 gambi di sedano tagliati in diagonale
200 g di verza a striscioline
2 manciate di germogli di soia
100 ml di salsa di soia
3 cucchiai di semi di sesamo tostati
prezzemolo tritato
sale
Scaldare un po' d'olio in un wok e rosolare il tofu tagliato a striscioline con i 4 cucchiai di salsa di soia, finché sarà croccante all'esterno, tenerlo da parte. Lessare al dente gli spaghetti in acqua salata. Intanto nel wok rosolare a fuoco alto le verdure con l'aglio tritato  facendole restare croccanti, unire i germogli e poi la salsa di soia gli spaghetti e il tofu rosolato, facendoli saltare insieme. Unire i semi di sesamo tostati, il prezzemolo e altra salsa di soia a piacere.

Biolab produce anche un ottimo Ragù di soia alla bolognese, molto gustoso e del tutto simile nell'aspetto all'originale a a base di carne. Per un piatto unico veloce e sano ve lo consiglio unito alle lenticchie semplicemente stufate con un po' di cipolla quale condimento del cuscus.
Piatti Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti

2012-12-12

Il seitan visto da me, prima puntata

Scaldavivande I Colorati di Ariete
Signore e signori ho il piacere di annunciarvi che ho scoperto il seitan, cioè non è che l'ho scoperto io è solo che l'ho mangiato per la prima volta e mi si è aperto un altro mondo. Sono carnivora e pure appassionata come sapere ma con il seitan è una cosa diversa ovvero se penso alla carne non riesco neppure ad assaggiarlo ma se penso che è, come giustamente è, un alimento diverso, lo mangio volentieri e mi piace pure anzi devo dire che mi sento ancora meglio perché si è allargato il mio orizzonte gastronomico.
Il seitan contiene sette degli otto amminoacidi essenziali e con l'aggiunta di alga kombu o salsa di soia in cottura diviene una fonte di proteine complete, si può tranquillamente realizzare a casa propria partendo dalla farina manitoba ma io mi sono affidata ad esperti ed ho provato quello biologico artigianale di Biolab, l'ho cucinato ispirandomi alla cucina cinese come fosse il pollo alle mandorle ma invece delle mandorle sole ho utilizzato un misto di mandorle, anacardi e noci brasiliane.
Si tratta di un piatto unico, specie se si aggiunge del riso pertanto mi viene in mente che può costituire un ottimo pasto da ufficio, ovviamente per trasportarlo e servirlo caldo ci vorrebbe un'idea e questa splendida idea l'ha avuta Ariete che nella collezione I Colorati ha creato lo Scaldì, un elegante ed utilissimo scaldavivande portatile che può costituire a mio dire, visto l'avvicinarsi del Natale, il regalo perfetto per chi è solito pranzare in ufficio portandosi da casa un piatto sano ed economico.
Seitan saltato con frutta secca e germogli
Ingredienti per 4 persone:
olio di semi
200 g di seitan precotto
100 g di frutta secca mista (mandorle, anacardi, noci del Brasile)
100 g di germogli di soia in salamoia
2 carote
1 grossa cipolla
1 cucchiaio di maizena
salsa di soia
zenzero
In un wok tostare in un filo d'olio la fritta secca, intanto tagliare il seitan a fettine e passarlo nella maizena.Togliere la frutta secca dal wok e rosolarvi il seitan. Tenerlo da parte e in un altro fondo d'olio stufare a fuoco vivace le cipolle a spicchi e le carote divise in due nel senso della lunghezza e poi affettate finemente, aggiungere una grattugiata di zenzero, i germogli, il seitan e condire con la salsa di soia (non occorre sale perché la salsa di soia è già saporita) aggiungere la frutta tostata in precedenza, mescolare tutto e servire caldo anche con del riso a chicco lungo lessato e poi ripassato in padella.
Tornate domani per un'idea chic a base di seitan.


Il seitan visto da me, prima puntata

Scaldavivande I Colorati di Ariete
Signore e signori ho il piacere di annunciarvi che ho scoperto il seitan, cioè non è che l'ho scoperto io è solo che l'ho mangiato per la prima volta e mi si è aperto un altro mondo. Sono carnivora e pure appassionata come sapere ma con il seitan è una cosa diversa ovvero se penso alla carne non riesco neppure ad assaggiarlo ma se penso che è, come giustamente è, un alimento diverso, lo mangio volentieri e mi piace pure anzi devo dire che mi sento ancora meglio perché si è allargato il mio orizzonte gastronomico.
Il seitan contiene sette degli otto amminoacidi essenziali e con l'aggiunta di alga kombu o salsa di soia in cottura diviene una fonte di proteine complete, si può tranquillamente realizzare a casa propria partendo dalla farina manitoba ma io mi sono affidata ad esperti ed ho provato quello biologico artigianale di Biolab, l'ho cucinato ispirandomi alla cucina cinese come fosse il pollo alle mandorle ma invece delle mandorle sole ho utilizzato un misto di mandorle, anacardi e noci brasiliane.
Si tratta di un piatto unico, specie se si aggiunge del riso pertanto mi viene in mente che può costituire un ottimo pasto da ufficio, ovviamente per trasportarlo e servirlo caldo ci vorrebbe un'idea e questa splendida idea l'ha avuta Ariete che nella collezione I Colorati ha creato lo Scaldì, un elegante ed utilissimo scaldavivande portatile che può costituire a mio dire, visto l'avvicinarsi del Natale, il regalo perfetto per chi è solito pranzare in ufficio portandosi da casa un piatto sano ed economico.
Seitan saltato con frutta secca e germogli
Ingredienti per 4 persone:
olio di semi
200 g di seitan precotto
100 g di frutta secca mista (mandorle, anacardi, noci del Brasile)
100 g di germogli di soia in salamoia
2 carote
1 grossa cipolla
1 cucchiaio di maizena
salsa di soia
zenzero
In un wok tostare in un filo d'olio la fritta secca, intanto tagliare il seitan a fettine e passarlo nella maizena.Togliere la frutta secca dal wok e rosolarvi il seitan. Tenerlo da parte e in un altro fondo d'olio stufare a fuoco vivace le cipolle a spicchi e le carote divise in due nel senso della lunghezza e poi affettate finemente, aggiungere una grattugiata di zenzero, i germogli, il seitan e condire con la salsa di soia (non occorre sale perché la salsa di soia è già saporita) aggiungere la frutta tostata in precedenza, mescolare tutto e servire caldo anche con del riso a chicco lungo lessato e poi ripassato in padella.
Tornate domani per un'idea chic a base di seitan.


2010-11-29

Il Kalam polo persiano

Ammetto che se sento dire Persia la mia fantasia vola lontano alle fiabe di quando ero bimba, principesse, odalische coperte di veli, storie da Mille e una notte. Tutto sembra così lontano dall'odierna regione dell'Iran eppure quella era l'antica Persia, una terra ricca di tradizioni anche a tavola come ho potuto apprendere da La cucina persiana il libro di Chiara Riccarand edito da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore goloso. Da buona lettrice golosa mi sono fatta rapire da questo affascinante libro in cui si racconta la tavola delle antica tradizione classica senza dimenticare la cucina dell'odierno Iran che racchiude in sè secoli di storia. Una cucina raffinata, complessa, non eccessivamente speziata, che predilige cotture semplici in modo da esaltaree il valore e le caratteristiche di ogni singolo ingrediente. Ho voluto ovviamente provare anch'io una delle ricette proposte dal volume e la mia scelta è caduta su un piatto a base di riso.
L'utilizzo del riso nella Persia antica pare si debba a Dario il Grande che nel XVI secolo ne introdusse la coltivazione, oggi è uno degli alimenti più consumati dagli iraniani che lo abbinano a tantissime pietanze. Certo anche le varietà impiegate sono tante ed il più facile da reperire qui da noi è il basmati, prima di cucinarlo va lavato e fatto riposare in acqua tiepida salata per qualche ora.
Kalam polo (Riso con cavolo)
Ingredienti per 4 persone:
500 g di riso basmati
1 kg di cavolo cappuccio
olio
1 cipolla grossa
450 g di carne di manzo o agnello a dadini
1 cucchiaio di curcuma
1 cucchiaino raso di cannella
2 cucchiai di passata di pomodoro concentrata
sale e pepe
Affettate sottilmente il cavolo e fatelo appassire in un tegame con sufficiente olio. A parte soffriggete la cipolla affettata fnemente, unite la carne e quando sarà insaporita e avrà cambiato colore unite il cavolo, salate e speziate. Coprite con acqua calda e cuocete lentamente a fiamma bassissima con il coperchio finché la carne non è cotta. Nel frattempo lessate il riso a metà cottura. Poi disponete  in un tegame dal bordo alto uno strato di riso su un fondo d'olio, uno di carne e cavolo, poi ancora riso. Alternate gli ingredienti completando con uno strato di riso. Coprite il tegame e continuate la cottura a vapore per 40 minuti circa irrorando con un po' d'acqua se il riso dovesse seccarsi.
Note italiane: io ho usato carne di tacchino (quella avevo disponibile) e una volta preparato il tegame l'ho messo in forno coperto continuando lì la cottura. Comunque sia è un piatto fantastico che rifarò anche con altri tipi di carne e verdura.

Il Kalam polo persiano

Ammetto che se sento dire Persia la mia fantasia vola lontano alle fiabe di quando ero bimba, principesse, odalische coperte di veli, storie da Mille e una notte. Tutto sembra così lontano dall'odierna regione dell'Iran eppure quella era l'antica Persia, una terra ricca di tradizioni anche a tavola come ho potuto apprendere da La cucina persiana il libro di Chiara Riccarand edito da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore goloso. Da buona lettrice golosa mi sono fatta rapire da questo affascinante libro in cui si racconta la tavola delle antica tradizione classica senza dimenticare la cucina dell'odierno Iran che racchiude in sè secoli di storia. Una cucina raffinata, complessa, non eccessivamente speziata, che predilige cotture semplici in modo da esaltaree il valore e le caratteristiche di ogni singolo ingrediente. Ho voluto ovviamente provare anch'io una delle ricette proposte dal volume e la mia scelta è caduta su un piatto a base di riso.
L'utilizzo del riso nella Persia antica pare si debba a Dario il Grande che nel XVI secolo ne introdusse la coltivazione, oggi è uno degli alimenti più consumati dagli iraniani che lo abbinano a tantissime pietanze. Certo anche le varietà impiegate sono tante ed il più facile da reperire qui da noi è il basmati, prima di cucinarlo va lavato e fatto riposare in acqua tiepida salata per qualche ora.
Kalam polo (Riso con cavolo)
Ingredienti per 4 persone:
500 g di riso basmati
1 kg di cavolo cappuccio
olio
1 cipolla grossa
450 g di carne di manzo o agnello a dadini
1 cucchiaio di curcuma
1 cucchiaino raso di cannella
2 cucchiai di passata di pomodoro concentrata
sale e pepe
Affettate sottilmente il cavolo e fatelo appassire in un tegame con sufficiente olio. A parte soffriggete la cipolla affettata fnemente, unite la carne e quando sarà insaporita e avrà cambiato colore unite il cavolo, salate e speziate. Coprite con acqua calda e cuocete lentamente a fiamma bassissima con il coperchio finché la carne non è cotta. Nel frattempo lessate il riso a metà cottura. Poi disponete  in un tegame dal bordo alto uno strato di riso su un fondo d'olio, uno di carne e cavolo, poi ancora riso. Alternate gli ingredienti completando con uno strato di riso. Coprite il tegame e continuate la cottura a vapore per 40 minuti circa irrorando con un po' d'acqua se il riso dovesse seccarsi.
Note italiane: io ho usato carne di tacchino (quella avevo disponibile) e una volta preparato il tegame l'ho messo in forno coperto continuando lì la cottura. Comunque sia è un piatto fantastico che rifarò anche con altri tipi di carne e verdura.