2010-04-16
Gnocchi di semola al cacao con crema di CaRuBlù
Gnocchi di semola al cacao con crema di CaRuBlù
2009-12-21
Gnocchi ripieni di fontina con salsa di noci e fiammiferi di speck.
Ingredienti:
per gli gnocchi:
500 g di patate a pasta gialla
150 g di farina 00
1 pizzico di sale
1 pezzo di fontina
farina per la spianatoia
per completare:
Salsa di noci Cascina San Cassiano
Olio extravergine d'oliva
Fiammiferi di speck
Prepariamo gli gnocchi: lessiamo le patate poi peliamole e schiacciamole ancora calde, uniamo la farina ed un pizzico di sale. Raccogliamo un po' d'impasto tra le mani infarinate, schiacciamolo formando un incavo nel quale collocheremo un cubettino di formaggio, sigilliamo bene e passiamo nella farina per evitare che l'umidità della patata faccia attaccare lo gnocco alla spianatoia. Procediamo così fino ad esaurimento del composto.
Intanto prepariamo il condimento:
Saltiamo in padella i fiammiferi di speck con un filo d'olio ed uniamo qualche cucchiaiata di salsa di noci. Lessiamo gli gnocchi e quando vengono a galla trasferiamoli nella padella del condimento, mescoliamo e serviamo con del parmigiano grattugiato a piacere.
Gnocchi ripieni di fontina con salsa di noci e fiammiferi di speck.
Ingredienti:
per gli gnocchi:
500 g di patate a pasta gialla
150 g di farina 00
1 pizzico di sale
1 pezzo di fontina
farina per la spianatoia
per completare:
Salsa di noci Cascina San Cassiano
Olio extravergine d'oliva
Fiammiferi di speck
Prepariamo gli gnocchi: lessiamo le patate poi peliamole e schiacciamole ancora calde, uniamo la farina ed un pizzico di sale. Raccogliamo un po' d'impasto tra le mani infarinate, schiacciamolo formando un incavo nel quale collocheremo un cubettino di formaggio, sigilliamo bene e passiamo nella farina per evitare che l'umidità della patata faccia attaccare lo gnocco alla spianatoia. Procediamo così fino ad esaurimento del composto.
Intanto prepariamo il condimento:
Saltiamo in padella i fiammiferi di speck con un filo d'olio ed uniamo qualche cucchiaiata di salsa di noci. Lessiamo gli gnocchi e quando vengono a galla trasferiamoli nella padella del condimento, mescoliamo e serviamo con del parmigiano grattugiato a piacere.
2009-10-07
Canederli in brodo
In attesa di ritornarci appena possibile cerco intanto di rinfrescarne il ricordo con dei piatti tipici anche se diventa a volte un'impresa reperire degli ingredienti. Con Esperya l'impresa si semplifica e così avendo tra le mani il Salamino affumicato di maiale e camoscio, preparato dal sig. Berardi secondo tradizione con carne di camoscio e pancetta di suino, non ho potuto che pensare ai canederli che adoro. Li ho preparati con metà salamino e metà speck li ho cucinati e serviti in un ricco brodo di carne bovina. Il piatto è bello sostanzioso ma per la stagione appena iniziata è l'ideale.
Riduciamo a cubetti il pane e rosoliamolo in una padella dove avremo lasciato appassire la cipolla con un po' di olio e burro. Trasferiamolo poi in una ciotola, mescoliamolo con le uova, il latte e i salumi e lasciamolo ammorbidire per mezz'ora circa. Uniamo al composto la farina e formiamo delle palline. Lessiamo i canederli in un ricco brodo di carne per 2-3 minuti da quando vengono a galla. Serviamo con il brodo e del grana, oppure scoliamoli e serviamoli con burro scuro e grana.
P.S. con questa ricetta partecipo alla raccolta di Roxy dal titolo Sapore di Vacanza
Canederli in brodo
In attesa di ritornarci appena possibile cerco intanto di rinfrescarne il ricordo con dei piatti tipici anche se diventa a volte un'impresa reperire degli ingredienti. Con Esperya l'impresa si semplifica e così avendo tra le mani il Salamino affumicato di maiale e camoscio, preparato dal sig. Berardi secondo tradizione con carne di camoscio e pancetta di suino, non ho potuto che pensare ai canederli che adoro. Li ho preparati con metà salamino e metà speck li ho cucinati e serviti in un ricco brodo di carne bovina. Il piatto è bello sostanzioso ma per la stagione appena iniziata è l'ideale.
Riduciamo a cubetti il pane e rosoliamolo in una padella dove avremo lasciato appassire la cipolla con un po' di olio e burro. Trasferiamolo poi in una ciotola, mescoliamolo con le uova, il latte e i salumi e lasciamolo ammorbidire per mezz'ora circa. Uniamo al composto la farina e formiamo delle palline. Lessiamo i canederli in un ricco brodo di carne per 2-3 minuti da quando vengono a galla. Serviamo con il brodo e del grana, oppure scoliamoli e serviamoli con burro scuro e grana.
P.S. con questa ricetta partecipo alla raccolta di Roxy dal titolo Sapore di Vacanza
2009-06-23
Spaetzle al gratin
Ho scoperto che oltre che con la panna o i formaggi stanno divinamente anche col sughetto al pomodoro. Certo non è un piatto che posso condividere con mio marito, che tutto ciò che vagamente ricorda gli gnocchi lo evita in modo accurato, però la ricettina che ho sperimentato è facilmente adattabile anche ad una sola ricca porzione ed il metodo di preparazione è così veloce che non vedo alcun motivo per rinunciarci.
Insomma stavolta li ho fatti al gratin, una via di mezzo tra lo spaetzle e lo gnocco alla romana. Mi resta da provarli verdi a ricordo di quelli gustati in un noto ristorante di Merano. Ah! La mia ricetta prevede il latte nell’impasto, ho sentito però che anche con l’acqua son buoni, il fatto è che vengono così gustosi che non mi decido a provare la versione leggera all’acqua. Se provate voi fatemi sapere.
Ingredienti
Per ogni porzione di spaetzle:
1 uovo
100 g di farina
50 g di latte
sale pepe e noce moscata
Per condire:
panna fresca
prosciutto crudo
piselli freschi lessati
cipolla
olio extravergine d’oliva
burro
parmigiano grattugiato
sale e pepe
Amalgamiamo con una frusta l’uovo con la farina, uniamo il latte freddo ottenendo una densa pastella ed insaporiamo con sale, pepe e noce moscata.
Intanto rosoliamo un po’ di cipolla tagliata fine, in olio e burro, uniamo il prosciutto crudo a striscioline e i piselli, versiamo un po’ di panna e lasciamo addensare, regoliamo di sale e pepe. Portiamo ad ebollizione abbondante acqua salata e, attraverso i fori del “Spaetzle Hobel” facciamo cadere in pentola il composto. Quando gli spaetzle risalgono a galla raccogliamoli con un mestolo forato e versiamoli nella padella del condimento, uniamo del parmigiano e versiamo in una pirofila. Cospargiamo la superficie di parmigiano e fiocchetti di burro ed inforniamo fino a doratura.
Spaetzle al gratin
Ho scoperto che oltre che con la panna o i formaggi stanno divinamente anche col sughetto al pomodoro. Certo non è un piatto che posso condividere con mio marito, che tutto ciò che vagamente ricorda gli gnocchi lo evita in modo accurato, però la ricettina che ho sperimentato è facilmente adattabile anche ad una sola ricca porzione ed il metodo di preparazione è così veloce che non vedo alcun motivo per rinunciarci.
Insomma stavolta li ho fatti al gratin, una via di mezzo tra lo spaetzle e lo gnocco alla romana. Mi resta da provarli verdi a ricordo di quelli gustati in un noto ristorante di Merano. Ah! La mia ricetta prevede il latte nell’impasto, ho sentito però che anche con l’acqua son buoni, il fatto è che vengono così gustosi che non mi decido a provare la versione leggera all’acqua. Se provate voi fatemi sapere.
Ingredienti
Per ogni porzione di spaetzle:
1 uovo
100 g di farina
50 g di latte
sale pepe e noce moscata
Per condire:
panna fresca
prosciutto crudo
piselli freschi lessati
cipolla
olio extravergine d’oliva
burro
parmigiano grattugiato
sale e pepe
Amalgamiamo con una frusta l’uovo con la farina, uniamo il latte freddo ottenendo una densa pastella ed insaporiamo con sale, pepe e noce moscata.
Intanto rosoliamo un po’ di cipolla tagliata fine, in olio e burro, uniamo il prosciutto crudo a striscioline e i piselli, versiamo un po’ di panna e lasciamo addensare, regoliamo di sale e pepe. Portiamo ad ebollizione abbondante acqua salata e, attraverso i fori del “Spaetzle Hobel” facciamo cadere in pentola il composto. Quando gli spaetzle risalgono a galla raccogliamoli con un mestolo forato e versiamoli nella padella del condimento, uniamo del parmigiano e versiamo in una pirofila. Cospargiamo la superficie di parmigiano e fiocchetti di burro ed inforniamo fino a doratura.
2008-07-24
Gnocchi ripieni di Piacentinu Ennese alla crema di peperoni
1 peperone rosso grande
1/4 di cipolla rossa
olio extravergine d'oliva
basilico fresco
Gnocchi ripieni di Piacentinu Ennese alla crema di peperoni
1 peperone rosso grande
1/4 di cipolla rossa
olio extravergine d'oliva
basilico fresco
2008-04-28
Il mio piatto della consolazione? Gli gnocchi di patate
Gnocchi al sugo di coda in cestino di parmigiano
Per il sugo:
coda di bovino adulto
passata di pomodoro
cipolla, carota e sedano
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Per gli gnocchi:
1 kg di patate
300 g di farina 00
1 uovo
Per i cestini e per condire:
Parmigiano grattugiato in abbondanza
Iniziamo dal sugo, per fare le cose per bene non bisogna aver fretta, per questo tipo di sugo ci vuole una lenta cottura.
Per gli gnocchi: lessiamo le patate, passiamole con l'apposito attrezzo ottenendo una purea, aggiungiamo la farina e l'uovo e poi stendiamo l'impasto con le mani in un filoncino sottile da cui ricaveremo tanti tocchetti che caveremo con la punta delle dita. Versiamoli in acqua bollente e tiriamoli su man mano che vengono a galla. Condiamoli con il sugo preparato.
Prepariamo i cestini di parmigiano versando tre - quattro cucchiaiate di formaggio in una padella calda antiaderente, quando il formaggio si rapprende versiamo il disco ottenuto cu una ciotola rovesciata sul piano di lavoro facendogli prendere la forma di una ciotola nella quale serviremo (subito prima che si sciolga) i nostri gnocchi.
Il mio piatto della consolazione? Gli gnocchi di patate
Gnocchi al sugo di coda in cestino di parmigiano
Per il sugo:
coda di bovino adulto
passata di pomodoro
cipolla, carota e sedano
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Per gli gnocchi:
1 kg di patate
300 g di farina 00
1 uovo
Per i cestini e per condire:
Parmigiano grattugiato in abbondanza
Iniziamo dal sugo, per fare le cose per bene non bisogna aver fretta, per questo tipo di sugo ci vuole una lenta cottura.
Per gli gnocchi: lessiamo le patate, passiamole con l'apposito attrezzo ottenendo una purea, aggiungiamo la farina e l'uovo e poi stendiamo l'impasto con le mani in un filoncino sottile da cui ricaveremo tanti tocchetti che caveremo con la punta delle dita. Versiamoli in acqua bollente e tiriamoli su man mano che vengono a galla. Condiamoli con il sugo preparato.
Prepariamo i cestini di parmigiano versando tre - quattro cucchiaiate di formaggio in una padella calda antiaderente, quando il formaggio si rapprende versiamo il disco ottenuto cu una ciotola rovesciata sul piano di lavoro facendogli prendere la forma di una ciotola nella quale serviremo (subito prima che si sciolga) i nostri gnocchi.
2008-03-02
Fiori di semolino con Speck e Puzzone di Moena
Fiori di semolino con Speck e Puzzone di Moena
2008-01-14
Gnocchi alla romana arricchiti
A prescindere dalla zona d'origine sembra che questi gnocchi siano dei raffinati discendenti dei medievali maccheroni di Bengodi, descitti nel Decamerone dal Boccaccio. La ricetta che io utilizzzo è quella della scuola di La Cucina Italiana con una leggera variante, aggiungo all'impasto 50 g di prosciutto cotto a piccolissimi dadini ed il risultato è un piatto con una marcia in più, provate e poi mi direte.
Ingredienti per 6 persone:
1 litro di latte
250 g di semolino
3 tuorli
50 g di prosciutto cotto
grana o parmigiano grattugiato
burro
sale, pepe e noce moscata
Portiamo ad ebollizione il latte con una grossa noce di burro e un pò di sale grosso, poi uniamo a pioggia il semolino, un pò di pepe e noce moscata e cuociamo per 7-8' sempre mescolando con una frusta. Togliamo dal fuoco ed uniamo il prosciutto cotto sminuzzato, il parmigiano, i tuorli ed ancora un pò di sale se occorre. Mescoliamo bene e stendiamo il composto su un foglio di carta da forno , copriamo con un altro foglio e con l'aiuto del matterello portiamo la pasta ad uno spessore di 1 cm circa (anche poco più se vogliamo). Quando l'impasto è freddo lo tagliamo a dischetti di 5 cm circa con un tagliapasta e disponiamo i dischetti in una pirofila imburrata. Li condiamo con abbondante (io mi sono un pò trattenuta a dire il vero) burro fuso e parmigiano grattugiato e li passiamo in forno caldissimo finchè non si forma una bella crosticina dorata.
Gnocchi alla romana arricchiti
A prescindere dalla zona d'origine sembra che questi gnocchi siano dei raffinati discendenti dei medievali maccheroni di Bengodi, descitti nel Decamerone dal Boccaccio. La ricetta che io utilizzzo è quella della scuola di La Cucina Italiana con una leggera variante, aggiungo all'impasto 50 g di prosciutto cotto a piccolissimi dadini ed il risultato è un piatto con una marcia in più, provate e poi mi direte.
Ingredienti per 6 persone:
1 litro di latte
250 g di semolino
3 tuorli
50 g di prosciutto cotto
grana o parmigiano grattugiato
burro
sale, pepe e noce moscata
Portiamo ad ebollizione il latte con una grossa noce di burro e un pò di sale grosso, poi uniamo a pioggia il semolino, un pò di pepe e noce moscata e cuociamo per 7-8' sempre mescolando con una frusta. Togliamo dal fuoco ed uniamo il prosciutto cotto sminuzzato, il parmigiano, i tuorli ed ancora un pò di sale se occorre. Mescoliamo bene e stendiamo il composto su un foglio di carta da forno , copriamo con un altro foglio e con l'aiuto del matterello portiamo la pasta ad uno spessore di 1 cm circa (anche poco più se vogliamo). Quando l'impasto è freddo lo tagliamo a dischetti di 5 cm circa con un tagliapasta e disponiamo i dischetti in una pirofila imburrata. Li condiamo con abbondante (io mi sono un pò trattenuta a dire il vero) burro fuso e parmigiano grattugiato e li passiamo in forno caldissimo finchè non si forma una bella crosticina dorata.
2007-09-29
Quando il Raschera Dop incontra la zucca e i porcini
me la sono guardata, fotografata e studiata per quasi una settimana pensando a cosa farne e rimandando forse un poco il momento della decisione per tenerla lì ancora un poco finchè non è arrivato a casa mia un bel pezzo di Raschera dop della bottega Esperya allora non ho avuto più esitazioni.
Il Raschera è un antico formaggio piemontese, precisamente del cuneese prende il nome dall'omonimo lago, ha una forma particolare quasi a parallelepipedo con pasta morbida a occhiature irregolari che si scioglie in bocca. Quello di Esperya viene dal Caseificio Persia, tra Saluzzo e Bra, ha sapore solido e persistente con una gradevole tendenza al mandorlaceo. Questo tipo di formaggio ben si presta alla preparazione di gustose e sapide fondute.Così ho pensato perchè non unire le due cose arricchendo la preparazione con un altro ingrediente tipico dell'autunno il porcino.
Ne è venuto fuori un meraviglioso primo di cui vi lascio la ricetta
Gnocchi di zucca ai porcini su fonduta di Raschera Dop
Per gli gnocchi occorrono:
600 g di zucca cotta al vapore, 200 g di patate lesse, 200 g di farina 00, 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato, 1 pizzico di noce moscata
Per il condimento ai porcini:
2 funghi porcini freschi (o in mancanza una manciata di porcini essiccati), 1 spicchio d'aglio, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 foglia d'alloro, vino bianco, pepe nero, sale aromatico di Cervia, un rametto di prezzemolo, 20 g di burro
Per la fonduta di Raschera Dop:
200 g di formaggio Raschera privo della crosta, 150 ml di latte, 20 g di burro, un tuorlo d'uovo, 2 cucchiai di acqua fredda
Prepariamo gli gnocchi impastando tutti gli ingredienti, raccogliamo poi il composto in una sacca da pasticcere fino al momento di cuocerli.
Intanto affettiamo sottilmente i funghi (o ammolliamo quelli secchi in acqua e latte), in una capace padella scaldiamo l'olio con l'aglio, aggiungiamo l'alloro ed i funghi, sfumiamo con del vino bianco, saliamo e pepiamo. Quando i funghi saranno cotti, spegnamo il fuoco ed aggiungiamo il burro e il prezzemolo.
Intanto prepariamo la fonduta sciogliendo a bagnomaria il Raschera con il latte e il burro. Togliamo dal fuoco ed amalgamiamo il tuorlo, rimettiamo sul fuoco per circa dieci minuti finchè la preparazione non si addensa, tolto il pentolino dal fuoco aggiungiamo due cucchiai di acqua fredda e teniamo in caldo la preparazione.
Mettiamo a bollire l'acqua per gli gnocchi che lasceremo scivolare nella pentola direttamente dalla sacca, come vengono a galla li prendiamo con un mestolo forato e li versiamo nella padella dei funghi, procediamo così fino alla fine.
Saltiamo poi gli gnocchi col condimento di funghi per due minuti a fuoco vivace.
Disponiamo in ciascun piatto un mestolino di fonduta, sistemiamo sopra gli gnocchi e completiamo con una manciata di prezzemolo tritato.
Esperienza da ripetere senza alcun dubbio!
Quando il Raschera Dop incontra la zucca e i porcini
me la sono guardata, fotografata e studiata per quasi una settimana pensando a cosa farne e rimandando forse un poco il momento della decisione per tenerla lì ancora un poco finchè non è arrivato a casa mia un bel pezzo di Raschera dop della bottega Esperya allora non ho avuto più esitazioni.
Il Raschera è un antico formaggio piemontese, precisamente del cuneese prende il nome dall'omonimo lago, ha una forma particolare quasi a parallelepipedo con pasta morbida a occhiature irregolari che si scioglie in bocca. Quello di Esperya viene dal Caseificio Persia, tra Saluzzo e Bra, ha sapore solido e persistente con una gradevole tendenza al mandorlaceo. Questo tipo di formaggio ben si presta alla preparazione di gustose e sapide fondute.Così ho pensato perchè non unire le due cose arricchendo la preparazione con un altro ingrediente tipico dell'autunno il porcino.
Ne è venuto fuori un meraviglioso primo di cui vi lascio la ricetta
Gnocchi di zucca ai porcini su fonduta di Raschera Dop
Per gli gnocchi occorrono:
600 g di zucca cotta al vapore, 200 g di patate lesse, 200 g di farina 00, 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato, 1 pizzico di noce moscata
Per il condimento ai porcini:
2 funghi porcini freschi (o in mancanza una manciata di porcini essiccati), 1 spicchio d'aglio, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 foglia d'alloro, vino bianco, pepe nero, sale aromatico di Cervia, un rametto di prezzemolo, 20 g di burro
Per la fonduta di Raschera Dop:
200 g di formaggio Raschera privo della crosta, 150 ml di latte, 20 g di burro, un tuorlo d'uovo, 2 cucchiai di acqua fredda
Prepariamo gli gnocchi impastando tutti gli ingredienti, raccogliamo poi il composto in una sacca da pasticcere fino al momento di cuocerli.
Intanto affettiamo sottilmente i funghi (o ammolliamo quelli secchi in acqua e latte), in una capace padella scaldiamo l'olio con l'aglio, aggiungiamo l'alloro ed i funghi, sfumiamo con del vino bianco, saliamo e pepiamo. Quando i funghi saranno cotti, spegnamo il fuoco ed aggiungiamo il burro e il prezzemolo.
Intanto prepariamo la fonduta sciogliendo a bagnomaria il Raschera con il latte e il burro. Togliamo dal fuoco ed amalgamiamo il tuorlo, rimettiamo sul fuoco per circa dieci minuti finchè la preparazione non si addensa, tolto il pentolino dal fuoco aggiungiamo due cucchiai di acqua fredda e teniamo in caldo la preparazione.
Mettiamo a bollire l'acqua per gli gnocchi che lasceremo scivolare nella pentola direttamente dalla sacca, come vengono a galla li prendiamo con un mestolo forato e li versiamo nella padella dei funghi, procediamo così fino alla fine.
Saltiamo poi gli gnocchi col condimento di funghi per due minuti a fuoco vivace.
Disponiamo in ciascun piatto un mestolino di fonduta, sistemiamo sopra gli gnocchi e completiamo con una manciata di prezzemolo tritato.
Esperienza da ripetere senza alcun dubbio!