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2016-02-02

Idee per Carnevale: spiedini di biscotti, castagnole e tavole allegre

  Carnevale è prossimo e se tornate indietro nel mio blog qualche idea valida da proporre o riproporre la trovate sicuramente. Se vogliamo rifarci ai classici non devono mancare chiacchiere, castagnole e altre frittelle dolci.
La ricetta delle chiacchiere di Carnevale la trovate ovunque e io stessa ve la diedi in versione salata o dolce al forno. Quest'anno vi do la ricetta delle castagnole classiche.
Castagnole
500 g di farina 00
2 uova
150 g di zucchero semolato
50 g di burro
succo di arancia
zucchero a velo
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
olio per friggere*
Impstare farina, zucchero, uova, lievito, sale e burro ammorbidito, aggiungendo un po' di succo d'arancia, l'impasto dev'essere morbido ma non troppo molle. formare una palla e lasciar riposare un poco. Tagliare l'impasto a pezzetti e formare tante palline. Friggere le castagnole in olio bollente finché risulteranno gonfie e dorate. Asciugarle su carta assorbente e poi spolverizzarle di zucchero a velo prima di servire.
* Ho utilizzato olio Olita degli Oleifici Mataluni.
Ma siccome non si vive di soli classici vi do anche un'idea biscottosa per le feste dei bambini. Semplici frollini al cioccolato infilzati allo spiedo insieme gli adorati marshmallow (le caramelle a cuscino dice Aurelia).
Spiedini di biscotti
Ingredienti:
450 g di farina 00
50 g di cacao amaro
200 g di zucchero
100 g di burro morbido 
2 uova
1 cucchiaio di miele
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la glassa:
200 g c.a. di zucchero a velo
marshmallow per completare
Per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti tondo, a cuore o nelle forme desiderate tanti biscottini infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti. Amalgamare lo zucchero a velo con qualche cucchiaio di acqua per formare una glassa densa. Versare la glassa in un conetto di carta e decorare a piacere la superficie dei biscotti. Infilzare su ogni spiedo con il biscotto due o tre caramelle.
Ma se vi resta il dubbio su come apparecchiare per una serata tra amici suggerisco di dare vita a tutto quel che di colorato trovate in casa: piatti, bicchieri, tovaglie e tovaglioli non in tinta l'uno con l'altro formeranno un tutto armonico. 
Questa in foto è la tavola che ho allestito sabato in occasione di una pizzata con amici, nel mio caso il punto forte sono i piatti Mangiallegro di Ceramiche De Simone, del resto con un nome così sono perfetti per le tavole di Carnevale e ricordate comunque di dare spazio alla fantasia.
Non escludo qualche nuova chicca prima di Carnevale.

2015-12-22

Le tavole olandesi e la mia tavola per il Natale

Amo i libri d'arte anche se non ve ne ho mai parlato trattandosi di argomento non attinente al blog. Stavolta però devo fare un'eccezione con LA PITTURA OLANDESE DEL SECOLO D’ORO di Claudio Pescio edito da Giunti. Un libro fotografico, un racconto interamente dedicato alla pittura olandese del Secolo d’oro, un’arte fatta di altissima maestria tecnica messa al servizio esclusivo della realtà. Si legge nel comunicato: "I pittori del Secolo d'oro olandese, il Seicento, non le chiamavano nature morte ma direttamente "tavole imbandite" o "colazioni". Ed erano un trionfo della globalizzazione in arrivo: tacchini americani, pepe dall'India, spezie turche, limoni di Sicilia, olive toscane, uva spagnola, formaggi di Gouda, peltro milanese, porcellane cinesi, aringhe del Mare del Nord, cristalli di Boemia, vino del Reno, "roemer" da vino (tipici bicchieri olandesi) con la base resa ruvida per una presa migliore. Un manifesto della gioia di vivere, della festa, del desiderio di condividere con i commensali i piaceri di una bella tavola. E per chi a quel tavolo non c'era, un bel quadro che fissi per sempre e per tutti l'immagine di quel banchetto: quasi un anticipo della condivisione sui social della pizza sotto casa." Un’arte diversa dal Barocco sontuoso e artificioso che nel Seicento regnava sull’Europa intera.Una pittura realistica che suscita emozioni in quanto differente e a suo modo “moderna”, che ritrae le "piccole cose" del quotidiano. 
Un regalo perfetto sia per chi ma l'arte che per chi adora la tavola. 
E dalle tavole olandesi passiamo finalmente alla mia tavola di Natale. Poteva secondo voi mancare nel 2015 la mia tavola natalizia? Stavolta ho scelto il bianco e l'oro con qualche tocco di rosso per una mise en place elegante ma non eccessiva con qualche pennellata di natura nei rami di pino e abete veri che ho scelto per il mio centrotavola. Voi che ne dite?
Su questa tavola piatti della tradizione e magari qualche innovazione come amo fare io. 
Ispirata dalla forma di una zucca perfettamente cilindrica ho ricavato un contorno gustoso, facile facile ma estremamente scenico.
Zucca arrosto farcita
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di zucca spesse 10-12 mm
olio extravergine d'oliva
4 fette di pancetta tesa 
4 pezzetti di fontina
1/2 cipolla bionda
1 rametto di rosmarino fresco
sale
Disporre la zucca in una teglia oleata, oleare anche la superficie delle fette e salare appena. Infornare a 190° fino a quando inizierà a dorare. 
Intanto tritare insieme cipolla, pancetta e rosmarino, suddividere il trito sulle fette di zucca e infornare ancora quando la doratura diventa intensa mettere al centro di ogni fetta un pezzo di fontina, tenere un po' nel forno spento ma caldo e servire quando la fontina si scioglie.

Le tavole olandesi e la mia tavola per il Natale

Amo i libri d'arte anche se non ve ne ho mai parlato trattandosi di argomento non attinente al blog. Stavolta però devo fare un'eccezione con LA PITTURA OLANDESE DEL SECOLO D’ORO di Claudio Pescio edito da Giunti. Un libro fotografico, un racconto interamente dedicato alla pittura olandese del Secolo d’oro, un’arte fatta di altissima maestria tecnica messa al servizio esclusivo della realtà. Si legge nel comunicato: "I pittori del Secolo d'oro olandese, il Seicento, non le chiamavano nature morte ma direttamente "tavole imbandite" o "colazioni". Ed erano un trionfo della globalizzazione in arrivo: tacchini americani, pepe dall'India, spezie turche, limoni di Sicilia, olive toscane, uva spagnola, formaggi di Gouda, peltro milanese, porcellane cinesi, aringhe del Mare del Nord, cristalli di Boemia, vino del Reno, "roemer" da vino (tipici bicchieri olandesi) con la base resa ruvida per una presa migliore. Un manifesto della gioia di vivere, della festa, del desiderio di condividere con i commensali i piaceri di una bella tavola. E per chi a quel tavolo non c'era, un bel quadro che fissi per sempre e per tutti l'immagine di quel banchetto: quasi un anticipo della condivisione sui social della pizza sotto casa." Un’arte diversa dal Barocco sontuoso e artificioso che nel Seicento regnava sull’Europa intera.Una pittura realistica che suscita emozioni in quanto differente e a suo modo “moderna”, che ritrae le "piccole cose" del quotidiano. 
Un regalo perfetto sia per chi ma l'arte che per chi adora la tavola. 
E dalle tavole olandesi passiamo finalmente alla mia tavola di Natale. Poteva secondo voi mancare nel 2015 la mia tavola natalizia? Stavolta ho scelto il bianco e l'oro con qualche tocco di rosso per una mise en place elegante ma non eccessiva con qualche pennellata di natura nei rami di pino e abete veri che ho scelto per il mio centrotavola. Voi che ne dite?
Su questa tavola piatti della tradizione e magari qualche innovazione come amo fare io. 
Ispirata dalla forma di una zucca perfettamente cilindrica ho ricavato un contorno gustoso, facile facile ma estremamente scenico.
Zucca arrosto farcita
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di zucca spesse 10-12 mm
olio extravergine d'oliva
4 fette di pancetta tesa 
4 pezzetti di fontina
1/2 cipolla bionda
1 rametto di rosmarino fresco
sale
Disporre la zucca in una teglia oleata, oleare anche la superficie delle fette e salare appena. Infornare a 190° fino a quando inizierà a dorare. 
Intanto tritare insieme cipolla, pancetta e rosmarino, suddividere il trito sulle fette di zucca e infornare ancora quando la doratura diventa intensa mettere al centro di ogni fetta un pezzo di fontina, tenere un po' nel forno spento ma caldo e servire quando la fontina si scioglie.

2015-11-29

Iniziano i regali: Food Issue in edicola

Arriva dicembre e ci prepariamo al Natale e ai regali, il primo lo riceveremo in edicola martedì primo dicembre con il Corriere della Sera. Si chiama Food Issue il nuovo progetto curato dalla redazione Cucina, attivo su tutte le piattaforme del sistema e dedicato alla grande tradizione del cibo, fatta di rito e sapienza, amore per gli ospiti, menù armoniosi e atmosfera. Contenuti ulteriori (ricettario completo, foto di backstage, storie dei fotografi) saranno via via pubblicati sul canale Cucina.corriere.it e sulla Digital edition del Corriere della Sera.
Tema di questo primo Food issue è il pranzo all’italiana.
Sei le tavole (più una sul cibo 3.0) scelte per rappresentare sei filosofie del “mangiare all’italiana” legate alla territorialità e immortalate da grandi fotografi (Beppe Brancato, Stefania Giorgi, Francesca Moscheni e Oddur Thorisson).
Ognuno di questi sei capitoli comprende: la tavola, una grande immagine della tavola imbandita con i piatti scelti a comporre il menù; il racconto, una storia d’autore densa di suggestioni e ricordi; il ricettario, con le indicazioni, illustrate da Felicita Sala, per preparare due dei piatti presentati nel menù; il commento dello chef, con l’interpretazione e i trucchi di cuochi come Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Alfonso ed Ernesto Iaccarino, Paolo Lopriore, Davide Oldani e Niko Romito. Chiude lo speciale la dispensa, un focus su alcuni degli ingredienti e dei prodotti utilizzati.
Tavola delle feste di Francesco Piccolo.
Tavola di campagna di Rosita Missoni.
Tavola di città dello scienziato appassionato gastronomo, Edoardo Boncinelli.
Tavola melting pot del regista Ferzan Özpetek.
Tavola del Sud del musicista Salvatore Accardo.
Tavola di montagna di Deborah Compagnoni.
In questo week-end del 28 e del 29 novembre, spazio alle foto dei lettori con le tavole imbandite: tutti sono invitati a partecipare, utilizzando l’hashtag #scattalatuatavola e raccontando a @Corriere.it e @CucinaCorriere il proprio pranzo all’italiana.
Io che sto già pensando alla prossima tavola natalizia vi lascio con una semplice immagine che rappresenta per me il pranzo di natale in famiglia quei pranzi in cui i commensali erano numerosi (zii, nonni, cugini, fidanzati e ospiti vari), in cui le sedie e i bicchieri di un unico servizio magari non bastavano per tutti ma si aggiungeva comunque qualcosa di diverso cercando di dare comunque alla tavola quell'aspetto ordinato che diventava immediatamente festoso con l'arrico dei commensali e delle tradizionali pietanze di festa . La foto che ho scelto risale a una vigilia di qualche anno fa ed è stata scattata a casa dei miei.

Iniziano i regali: Food Issue in edicola

Arriva dicembre e ci prepariamo al Natale e ai regali, il primo lo riceveremo in edicola martedì primo dicembre con il Corriere della Sera. Si chiama Food Issue il nuovo progetto curato dalla redazione Cucina, attivo su tutte le piattaforme del sistema e dedicato alla grande tradizione del cibo, fatta di rito e sapienza, amore per gli ospiti, menù armoniosi e atmosfera. Contenuti ulteriori (ricettario completo, foto di backstage, storie dei fotografi) saranno via via pubblicati sul canale Cucina.corriere.it e sulla Digital edition del Corriere della Sera.
Tema di questo primo Food issue è il pranzo all’italiana.
Sei le tavole (più una sul cibo 3.0) scelte per rappresentare sei filosofie del “mangiare all’italiana” legate alla territorialità e immortalate da grandi fotografi (Beppe Brancato, Stefania Giorgi, Francesca Moscheni e Oddur Thorisson).
Ognuno di questi sei capitoli comprende: la tavola, una grande immagine della tavola imbandita con i piatti scelti a comporre il menù; il racconto, una storia d’autore densa di suggestioni e ricordi; il ricettario, con le indicazioni, illustrate da Felicita Sala, per preparare due dei piatti presentati nel menù; il commento dello chef, con l’interpretazione e i trucchi di cuochi come Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Alfonso ed Ernesto Iaccarino, Paolo Lopriore, Davide Oldani e Niko Romito. Chiude lo speciale la dispensa, un focus su alcuni degli ingredienti e dei prodotti utilizzati.
Tavola delle feste di Francesco Piccolo.
Tavola di campagna di Rosita Missoni.
Tavola di città dello scienziato appassionato gastronomo, Edoardo Boncinelli.
Tavola melting pot del regista Ferzan Özpetek.
Tavola del Sud del musicista Salvatore Accardo.
Tavola di montagna di Deborah Compagnoni.
In questo week-end del 28 e del 29 novembre, spazio alle foto dei lettori con le tavole imbandite: tutti sono invitati a partecipare, utilizzando l’hashtag #scattalatuatavola e raccontando a @Corriere.it e @CucinaCorriere il proprio pranzo all’italiana.
Io che sto già pensando alla prossima tavola natalizia vi lascio con una semplice immagine che rappresenta per me il pranzo di natale in famiglia quei pranzi in cui i commensali erano numerosi (zii, nonni, cugini, fidanzati e ospiti vari), in cui le sedie e i bicchieri di un unico servizio magari non bastavano per tutti ma si aggiungeva comunque qualcosa di diverso cercando di dare comunque alla tavola quell'aspetto ordinato che diventava immediatamente festoso con l'arrico dei commensali e delle tradizionali pietanze di festa . La foto che ho scelto risale a una vigilia di qualche anno fa ed è stata scattata a casa dei miei.

2015-10-05

Ottobre: autunno con eleganza


Tovaglia in tessuto damascato uva Busatti
Ottobre, autunno, vendemmia, voglia di cose belle. Eccomi qui a proporvi una tavola sontuosa ed elegante con una tovaglia  e un centrotavola che richiamano la ricchezza delle vigne di inizio autunno, per celebrare la vendemmia uno degli eventi più belli che la natura nel corso dell'anno ci offre.
Bicchieri a calice rigorosamente in cristallo e per i piatti il bianco "sdrammatizzato" però accostando tra loro modelli diversi.
La tavola parla da sé e anche i piatti che su di essa si presentano devono essere adeguati alla circostanza.Il mio suggerimento di oggi è per un piatto d'apertura a base di polenta, formaggio e funghi porcini, proseguirei la cena con un piatto a base di carne: un arrosto, un brasato o uno stracotto al vino rosso e patate , piatti di una certa consistenza cui abbinare fiumi di vino rosso. Terminerei la cena con un dessert semplice e goloso magari a base di castagne o di nocciole, frutti tipici della stagione autunnale.
Ecco a voi la ricetta del piatto di apertura
Timballo di polenta alla fontina con crema di porcini
Ingredienti per 4 persone:
120 g di farina per polenta precotta
2 cucchiai di formaggio grana
40 g di burro
sale e pepe
4 cubetti di formaggio fontina
2 porcini
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
1 foglia di alloro
vino bianco
50 ml di panna
4 fette di pancetta tesa
Tagliare a fettine i funghi e saltarli in padella con olio aglio e alloro, salare pepare e sfumare con il vino, eliminare l'aglio e l'alloro e frullare a salsa con la panna regolando di sale e pepe.
Preparare la polenta secondo le indicazioni condire con il grana e suddividere negli stampini imburrati infilare al centro di ognuno un cubetto di fontina e porre sulla superficie un ricciolo di burro.
Passare i timballini in forno, a parte in una teglia asciugare anche le fette di pancetta finché risulteranno dorate e croccanti. Servire i timballini sulla crema di porcini decorando con la pancetta croccante.
Gli altri miei suggerimenti per la cena li trovate ai seguenti link:
Geretto brasato al vino e funghi
Arrosto di pancetta di suino con saba e miele
Minicharlottes per le mie sorelline

Ottobre: autunno con eleganza


Tovaglia in tessuto damascato uva Busatti
Ottobre, autunno, vendemmia, voglia di cose belle. Eccomi qui a proporvi una tavola sontuosa ed elegante con una tovaglia  e un centrotavola che richiamano la ricchezza delle vigne di inizio autunno, per celebrare la vendemmia uno degli eventi più belli che la natura nel corso dell'anno ci offre.
Bicchieri a calice rigorosamente in cristallo e per i piatti il bianco "sdrammatizzato" però accostando tra loro modelli diversi.
La tavola parla da sé e anche i piatti che su di essa si presentano devono essere adeguati alla circostanza.Il mio suggerimento di oggi è per un piatto d'apertura a base di polenta, formaggio e funghi porcini, proseguirei la cena con un piatto a base di carne: un arrosto, un brasato o uno stracotto al vino rosso e patate , piatti di una certa consistenza cui abbinare fiumi di vino rosso. Terminerei la cena con un dessert semplice e goloso magari a base di castagne o di nocciole, frutti tipici della stagione autunnale.
Ecco a voi la ricetta del piatto di apertura
Timballo di polenta alla fontina con crema di porcini
Ingredienti per 4 persone:
120 g di farina per polenta precotta
2 cucchiai di formaggio grana
40 g di burro
sale e pepe
4 cubetti di formaggio fontina
2 porcini
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
1 foglia di alloro
vino bianco
50 ml di panna
4 fette di pancetta tesa
Tagliare a fettine i funghi e saltarli in padella con olio aglio e alloro, salare pepare e sfumare con il vino, eliminare l'aglio e l'alloro e frullare a salsa con la panna regolando di sale e pepe.
Preparare la polenta secondo le indicazioni condire con il grana e suddividere negli stampini imburrati infilare al centro di ognuno un cubetto di fontina e porre sulla superficie un ricciolo di burro.
Passare i timballini in forno, a parte in una teglia asciugare anche le fette di pancetta finché risulteranno dorate e croccanti. Servire i timballini sulla crema di porcini decorando con la pancetta croccante.
Gli altri miei suggerimenti per la cena li trovate ai seguenti link:
Geretto brasato al vino e funghi
Arrosto di pancetta di suino con saba e miele
Minicharlottes per le mie sorelline

2015-09-18

La tavola e il piatto di fine estate 2015

Aspettando l'autunno e con la voglia di realizzare piatti che parlino della stagione che sta per arrivare, per me la più bella dell'anno, voglio salutare l'estate che se ne va con un tavola colorata e fiorita su cui degustare un piatto a base di carne, porcini e melanzane, frutti tipici di fine estate.
I colori del rosa e fuxia li ho abbinati al grigio e al giallo riprendendoli anche nel bouquet che ho realizzato come centrotavola.
Il piatto che vi propongo è di una semplicità estrema ma se amate la carne rossa e i funghi porcini sarà per voi irresistibile. E' una tartare scottata condita con porcini e melanzane alla griglia e arricchita da scaglie di grana.
Nastro a pois gialli IMBALLORegalo.com, posate Mori Italian Factory e bicchieri bassi La Porcellana Bianca
Tartare scottata con porcini e melanzane grigliate
Ingredienti per 4 persone:
600 g di carne magra bovina
2 porcini freschi sodi ed integri
1 melanzana
scaglie di grana
1 cucchiaio di aceto ai frutti di bosco
olio extravergine d'oliva*
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
sale e pepe
Tritare a coltello la carne e condirla con l'aceto, sale, pepe ed olio. Intanto pulire ed affettare i porcini, grigliarli e grigliare anche la melanzana a fette. Condire melanzane e porcini con olio, aglio, sale e prezzemolo tritato. Suddividere la carne in quattro parti e metterna in forma al centro dei piatti con un coppapasta. Passare i piatti nel forno caldissimo spento per un paio di minuti. Completare con porcini, melanzane grigliate, scaglie di grana e ancora un filo d'olio.

Per questa ricetta ho scelto un ottimo olio pugliese, un monovarietale da Ogliarola Salentina  Piana del Lentisco. Per il vino invece mi sono spostata più a nord abbinando un vino da uve Barbera Poggio Marino Marchese Adorno Wines, una scelta che si è rivelata azzeccata.

La tavola e il piatto di fine estate 2015

Aspettando l'autunno e con la voglia di realizzare piatti che parlino della stagione che sta per arrivare, per me la più bella dell'anno, voglio salutare l'estate che se ne va con un tavola colorata e fiorita su cui degustare un piatto a base di carne, porcini e melanzane, frutti tipici di fine estate.
I colori del rosa e fuxia li ho abbinati al grigio e al giallo riprendendoli anche nel bouquet che ho realizzato come centrotavola.
Il piatto che vi propongo è di una semplicità estrema ma se amate la carne rossa e i funghi porcini sarà per voi irresistibile. E' una tartare scottata condita con porcini e melanzane alla griglia e arricchita da scaglie di grana.
Nastro a pois gialli IMBALLORegalo.com, posate Mori Italian Factory e bicchieri bassi La Porcellana Bianca
Tartare scottata con porcini e melanzane grigliate
Ingredienti per 4 persone:
600 g di carne magra bovina
2 porcini freschi sodi ed integri
1 melanzana
scaglie di grana
1 cucchiaio di aceto ai frutti di bosco
olio extravergine d'oliva*
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
sale e pepe
Tritare a coltello la carne e condirla con l'aceto, sale, pepe ed olio. Intanto pulire ed affettare i porcini, grigliarli e grigliare anche la melanzana a fette. Condire melanzane e porcini con olio, aglio, sale e prezzemolo tritato. Suddividere la carne in quattro parti e metterna in forma al centro dei piatti con un coppapasta. Passare i piatti nel forno caldissimo spento per un paio di minuti. Completare con porcini, melanzane grigliate, scaglie di grana e ancora un filo d'olio.

Per questa ricetta ho scelto un ottimo olio pugliese, un monovarietale da Ogliarola Salentina  Piana del Lentisco. Per il vino invece mi sono spostata più a nord abbinando un vino da uve Barbera Poggio Marino Marchese Adorno Wines, una scelta che si è rivelata azzeccata.

2015-06-23

Passione Tajin tra Sicilia e Nordafrica


Tajin e posate Mori Italian Factory, piatti, bicchieri e brocca Ceramiche De Simone decoro Pantelleria
Ebbene mi sono innamorata di un tegame ma più che un tegame o la pietanza in essa cotta il Tajin o Tajine è una vera e propria filosofia. Con questo termine si indica infatti una preparazione di carne e/o verdure in umido di origine nordafricana, marocchina particolarmente, la pentola che da essa prende il nome è in terracotta e si caratterizza per il coperchio di forma conica con un forellino al vertice da cui fuoriesce il vapore durante la cottura. Ecco preparare un tajine è diventare un po' parte di una cultura, le carni vengono cotte a lungo con una miscela di spezie insieme alle verdure acquisendo una tenerezza ed un profumo impareggiabili, i ritmi sono lenti come quelli dei berberi e questo tipo di cottura non ha bisogno di particolari attenzioni, messo lì tutto insieme ci si può rilassare ritrovandosi con un'ottima pietanza dal sapore esotico. 
Io ho preparato un umido di tacchino con zucchine che ho poi accompagnato con del cuscus, un piatto unico e molto gustoso che ho servito su una tavola molto particolare realizzata con le splendide e colorate ceramiche siciliane De Simone su un tavolino basso con una tovaglia che ha il colore del mare.
Ho posto al centro il mio bellissimo tajin della linea Acqua Terre da Fuoco  Mori Italian Factory che ha il privilegio di mantenere anche il calore per diverso tempo, lasciando che ognuno se ne servisse a piacere. Con un piatto così ho scelto un grande Rosso Siciliano il Barone di Serramarrocco  prodotto dall'omonima azienda trapanese con uve pignatello, rara ed antica varietà del territorio trapanese.
"Colore rubino cupo, esaltato dai profumi di frutti rossi e maturi con note di liquirizia, tabacco, cioccolato vanigliato e profumi boisè. La ricchezza estrattiva e la complessità degli aromi balsamici di macchia mediterranea si esprimono al palato, con equilibrio ed armonia grazie ai tannini morbidi che sorreggono il bouquet fruttato in un lunghissimo finale".

L'azienda cui fa capo Marco di Serramarrocco è ubicata nel trapanese in zona particolarmente votata alla coltivazione dei vigneti. La “Vigna di Serramarrocco” con decreto n°61/2010 della Regione siciliana  risulta tutelata come prima vigna a Denominazione di Origine Protetta Erice e della provincia di Trapani. I pregiati vini prodotti dall'azienda sono sei e ognuno di essi ha una storia da raccontare.
Tajin di tacchino e zucchine
Ingredienti per 4 persone:
600 g di sovraccoscia di tacchino
2 -3 zucchine medie
1 cipolla 
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
spezie miste per tajine (paprika, cumino, zenzero, cannella, curcuma, menta, coriandolo)
sale e pepe
200 g di cuscus precotto
brodo vegetale
Tagliare la carne a pezzetti e condirla con l'aglio schiacciato e le spezie miste, Intanto nel tajin far appassire la cipolla a pezzi non piccoli, aggiungere la carne e alzare un po' la fiamma e quando la carne avrà preso un po' colore unire le zucchine a pezzi e un mestolo di brodo vegetale. Coprire il tegame e lasciar cuocere a fuoco lento per un'ora e mezza almeno, se si dovesse asciugare troppo si può aggiungere brodo. Regolare di sale e pepe e servire con il cuscus gonfiato con il pari peso di brodo e sgranato con altro olio.

Passione Tajin tra Sicilia e Nordafrica


Tajin e posate Mori Italian Factory, piatti, bicchieri e brocca Ceramiche De Simone decoro Pantelleria
Ebbene mi sono innamorata di un tegame ma più che un tegame o la pietanza in essa cotta il Tajin o Tajine è una vera e propria filosofia. Con questo termine si indica infatti una preparazione di carne e/o verdure in umido di origine nordafricana, marocchina particolarmente, la pentola che da essa prende il nome è in terracotta e si caratterizza per il coperchio di forma conica con un forellino al vertice da cui fuoriesce il vapore durante la cottura. Ecco preparare un tajine è diventare un po' parte di una cultura, le carni vengono cotte a lungo con una miscela di spezie insieme alle verdure acquisendo una tenerezza ed un profumo impareggiabili, i ritmi sono lenti come quelli dei berberi e questo tipo di cottura non ha bisogno di particolari attenzioni, messo lì tutto insieme ci si può rilassare ritrovandosi con un'ottima pietanza dal sapore esotico. 
Io ho preparato un umido di tacchino con zucchine che ho poi accompagnato con del cuscus, un piatto unico e molto gustoso che ho servito su una tavola molto particolare realizzata con le splendide e colorate ceramiche siciliane De Simone su un tavolino basso con una tovaglia che ha il colore del mare.
Ho posto al centro il mio bellissimo tajin della linea Acqua Terre da Fuoco  Mori Italian Factory che ha il privilegio di mantenere anche il calore per diverso tempo, lasciando che ognuno se ne servisse a piacere. Con un piatto così ho scelto un grande Rosso Siciliano il Barone di Serramarrocco  prodotto dall'omonima azienda trapanese con uve pignatello, rara ed antica varietà del territorio trapanese.
"Colore rubino cupo, esaltato dai profumi di frutti rossi e maturi con note di liquirizia, tabacco, cioccolato vanigliato e profumi boisè. La ricchezza estrattiva e la complessità degli aromi balsamici di macchia mediterranea si esprimono al palato, con equilibrio ed armonia grazie ai tannini morbidi che sorreggono il bouquet fruttato in un lunghissimo finale".

L'azienda cui fa capo Marco di Serramarrocco è ubicata nel trapanese in zona particolarmente votata alla coltivazione dei vigneti. La “Vigna di Serramarrocco” con decreto n°61/2010 della Regione siciliana  risulta tutelata come prima vigna a Denominazione di Origine Protetta Erice e della provincia di Trapani. I pregiati vini prodotti dall'azienda sono sei e ognuno di essi ha una storia da raccontare.
Tajin di tacchino e zucchine
Ingredienti per 4 persone:
600 g di sovraccoscia di tacchino
2 -3 zucchine medie
1 cipolla 
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
spezie miste per tajine (paprika, cumino, zenzero, cannella, curcuma, menta, coriandolo)
sale e pepe
200 g di cuscus precotto
brodo vegetale
Tagliare la carne a pezzetti e condirla con l'aglio schiacciato e le spezie miste, Intanto nel tajin far appassire la cipolla a pezzi non piccoli, aggiungere la carne e alzare un po' la fiamma e quando la carne avrà preso un po' colore unire le zucchine a pezzi e un mestolo di brodo vegetale. Coprire il tegame e lasciar cuocere a fuoco lento per un'ora e mezza almeno, se si dovesse asciugare troppo si può aggiungere brodo. Regolare di sale e pepe e servire con il cuscus gonfiato con il pari peso di brodo e sgranato con altro olio.