Runner e piatto collezione Opera Prima di Wald |
Intanto, sempre più vicina alla risoluzione del problena dominio vi ricordo che è possibile continuare a leggere il mio blog collegandosi ahttp://saleepepequantobasta.blogspot.it.
Ora vi chiederete di cosa voglio parlarvi visto che il titolo del post di oggi è tutto un programma, il fatto è che ho avuto il finesettimana per pensarci e quindi è venuto carino. Il calabrese è un bel moro piastrato, in realtà il formaggio di cui vi ho già parlato qualche pagina indietro che ho grigliato e servito con una golosa caponata alla siciliana.
E visto che di verdure si parla colgo l'occasione per parlarvi di un bel libro di Editrice Compositori che raccogne ben 70 ricette a base di vedure. Cavolo che design è il suo originale titolo che trova ragione nel fatto che pur trattandosi di semplici piatti a base di verdure sono raccontati graficamente da esperti designer che si sono messi in gioco per realizzare questo splendido libro impreziosito da una introduzione di Filippo La Mantia in cui si legge"Il cibo ...ti deve dare la sensazione che sia replicabile, ti deve divertire come un bambino, lo devi guardare, annusare, inghiottire e soprattutto ti deve lasciare un buon ricordo dentro". Riporto questa frase perché è esattamente la sensazione che ho provato nel realizzare questo piatto, è una ricetta semplice e replicabile, mi ha divertito la preparazione delle verdure e il suo sapore mi ha lasciato un buon ricordo dentro. Le ricette di caponata sono tante, anzi immagino che ogni famiglia abbia la sua, nel libro di cui vi ho detto c'è la caponata Italia di Playdesign, che racchiude in se ingredienti provenienti da tutta Italia e la trovata mi pare geniale ma nella mia ho mantenuto fede alla tradizione, o almeno tale era l'intento, e non ho aggiunto peperoni.
E visto che di verdure si parla colgo l'occasione per parlarvi di un bel libro di Editrice Compositori che raccogne ben 70 ricette a base di vedure. Cavolo che design è il suo originale titolo che trova ragione nel fatto che pur trattandosi di semplici piatti a base di verdure sono raccontati graficamente da esperti designer che si sono messi in gioco per realizzare questo splendido libro impreziosito da una introduzione di Filippo La Mantia in cui si legge"Il cibo ...ti deve dare la sensazione che sia replicabile, ti deve divertire come un bambino, lo devi guardare, annusare, inghiottire e soprattutto ti deve lasciare un buon ricordo dentro". Riporto questa frase perché è esattamente la sensazione che ho provato nel realizzare questo piatto, è una ricetta semplice e replicabile, mi ha divertito la preparazione delle verdure e il suo sapore mi ha lasciato un buon ricordo dentro. Le ricette di caponata sono tante, anzi immagino che ogni famiglia abbia la sua, nel libro di cui vi ho detto c'è la caponata Italia di Playdesign, che racchiude in se ingredienti provenienti da tutta Italia e la trovata mi pare geniale ma nella mia ho mantenuto fede alla tradizione, o almeno tale era l'intento, e non ho aggiunto peperoni.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di melanzane violette
500 g di cipolle
500 g di pomodori maturi
2 coste di sedano
100 g olive verdi in salamoia
1 cucchiaio di capperi sotto sale
½ bicchiere di aceto di vino bianco
1 cucchiaino di zucchero
olio extravergine d'oliva
4 foglie di basilico
sale
4 fette di formaggio moro per accompagnare
Tagliare le melanzane a cubetti , cospargerle di sale e lasciarle nello scolapasta per mezz'ora, poi friggerle in olio abbondante. Intanto lasciare appassire in poco olio le cipolle pulite e affettate finemente, unire i pomodori sbucciati, privati dei semi e tagliati a dadini, aggiungere il sedano a striscioline e poi le olive denocciolate e affettate e i capperi dissalati e strizzati. Lasciar cuocere finché il pomodoro risulta disfatto, unire il basilico e poi le melanzane fritte e scolate dall'olio. Irrorare con l'aceto e spolverizzare con lo zucchero, mescolare e lasciar sfumere l'aceto, servire tiepida con le fette di formaggio grigliate da ambo le parti.
* per tagliare le verdure ho utilizzato coltelli Arcos della linea Alessandro Circiello, per la cottura una padella in alluminio con rivestimento antiaderente linea Hotel di BergHOFF Italia
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