2025-02-17

Sanremo Top Chef: la Calabria brilla anche con i suoi talenti culinari


Il Festival di Sanremo non è solo musica infatti nella settimana dedicata all'evento la città ligure diventa teatro di innumerevoli iniziative, tra queste ce n'è una dedicata all'alta cucina. 

Durante la kermesse, si è svolta la competizione culinaria Sanremo Top Chef, dove la Calabria si è distinta grazie a due giovani e talentuosi professionisti del cosentino, portacolori dell'Associazione Italiana Cuochi delegazione Calabria: Antonio Otranto e Francesca Marino. Entrambi hanno tenuto alto il nome della Calabria utilizzando per i loro piatti eccellenze del territorio di note aziende partner di Associazione Italiana Cuochi.
Antonio Otranto, rossanese, ha conquistato il primo posto assoluto nella categoria Dessert al cucchiaio, presentando un dolce realizzato con Pikrò Elixirio, un elisir di erbe mediterranee di alto livello. Un trionfo che testimonia la sua creatività e la sua capacità di valorizzare le eccellenze calabresi.

Francesca Marino, invece, già medaglia d'argento ai Campionati Italiani a Siderno categoria Woman chef, si è guadagnata il quarto posto assoluto a Sanremo confermando il suo talento e la sua passione per la cucina. 
La performance della chef cassanese è stata particolarmente apprezzata, ha realizzato un curatissimo piatto con alla base una salsa ricavata da tre brodi di pesce uniti e bilanciati con della bieta e una tartelletta salata con della ricciola, foie gras e finger lime rosso dell'azienda Vincent Citrus, nel piatto ha utilizzato peraltro l'eccellente e ruffiano rosato Donnada di Poderi Greco Wine azienda vinicola di Spezzano Albanese, partner dell'associazione.  
Risultati importanti quelli raggiunti dai nostri giovani chef che rendono orgogliosa la Calabria anche nel campo culinario e non solo musicale.

2025-02-09

Confraternita degli Zafarani Cruski del Pollino: festeggiamenti ad Altomonte

 

Sabato ad Altomonte si è celebrato il debutto ufficiale della Confraternita degli Zafarani Cruski del Pollino. 

Potevo non esserci?


È stato un evento all'insegna del gusto, della cultura e della storia per esaltare un'icona della gastronomia calabrese: il peperone crusco, chiamato in zona "zafarano".


La Confraternita, presieduta dal Priore Michele Barbieri, nasce con l'obiettivo di preservare, valorizzare e promuovere la cultura e le tradizioni legate a questo prodotto unico, eccellenza calabrese conosciuta ormai a livello nazionale ed internazionale.
Un successo di pubblico oltre le aspettative dell'organizzatore, ideatore e Gran Priore della Confraternita, lo chef Enzo Barbieri.
La  manifestazione ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il sindaco di Altomonte Giampietro Coppola, il presidente della F.I.C.E. (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici) Marco Porzio, l'assessore Regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo, il prof. Ottavio Cavalcanti, Michela Caligiuri direttore generale Arsac, Elisabetta Santoianni presidente Associazione Italiana Coltivatori  Cosenza, il maestro Gerardo Sacco, oltre a una folta rappresentanza di produttori, chef e appassionati gourmet, accorsi da ogni dove per celebrare questo croccante tesoro locale.
La giornata è iniziata con un convegno interessante e ricco di spunti presso il Salone Razzetti nel bellissimo centro storico di Altomonte, durante il quale è stato ufficializzato il debutto della Confraternita nel mondo della F.I.C.E. con il titolo “Una Tradizione Croccante nella Federazione”.
A seguire una visita guidata all'annesso Museo Civico situato nello stesso complesso e un aperitivo nel suggestivo Chiostro dei Monaci Domenicani, dove è stato possibile assistere ad uno show cooking dello Chef Enzo Barbieri, coadiuvato dalla figlia Laura, con degustazione degli "Zafarani Cruski del Pollino" fritti a vista, accompagnati da un ottimo vino bianco locale.

 
Il momento conviviale si è poi spostato presso il ristorante dell'Hotel Barbieri per un pranzo  cui hanno preso parte oltre duecento invitati.
Il ricchissimo menu con iniziale buffet della tradizione a base di piatti quasi dimenticati come la Schicculiata al baccalà, la Tamarrata, la Zuppa Contadina "Muttateddra" e poi cotiche, cicoria, fagioli e zafarani cruschi, i tradizionali pani scavati e farciti con peperoni e uova, broccoli uova e salsiccia, peperoni e patate e tanto altro ancora, è proseguito con rascatieddri della tradizione con ricotta salata, soffritto di maiale e verza saltata in padella, grigliata mista di salsiccia e pancetta e si è concluso con pasticceria secca della tradizione Barbieri, chiacchiere con panna accompagnati dal vino Passito e Torta  della Confraternita. 
Momenti di festa, canti di tradizione, balli e convivialità hanno intervallato il pranzo durante il quale è stato siglato altresì gemellaggio della neonata Confraternita con quella della frittola calabrese "La Quadara" di San Fili.
L'evento è stato un successo sotto tutti i punti di vista, con un'atmosfera gioiosa che ha coinvolto tutti i partecipanti. 
Palese la soddisfazione della famiglia Barbieri e degli amministratori locali per l'ottima riuscita di questo evento, la Confraternita sarà attiva sul territorio nazionale e anche oltre con l'obiettivo di far conoscere sempre più questo prodotto eccezionale, che rappresenta una vera e propria eccellenza del nostro territorio.
Appuntamento al prossimo evento.

2025-02-06

Biscotti da inzuppo al cioccolato


"I biscotti al cioccolato piacciono a tutti, sia nella versione classica a frollino sia nella versione morbida e più avvolgente" leggevo questo l'altro giorno su
Cucina Italiana e riflettevo sl fatto che se pure io amo biscotti semplici e spesso con frutta secca all'interno, quelli che a casa spariscono nel giro di un battito di ciglia restano sempre quelli al cioccolato. 
Di ricette valide ne conosco a iosa e non saprei dire quanti ne ho realizzati, i più originali nel gusto forse quelli con le erbe mediterranee di qualche tempo fa, tra  le versioni migliori restano a mio parere quelli fondenti o i classici cookies americani, ma dio buonino quanto burro e zucchero contengono!
Volevo farli alla mia cucciola che li adora ma poi ho optato per un biscottone altrettanto rustico e goloso ma contenente di certo meno grassi e soprattutto velocissimo da fare.
Ah stavo per dimenticare di aggiungere che è l'ennesima mia fissazione per una ricetta che modifico e vario fino alla nausea, è quella che l'altra volta ho presentato in versione cognac, canditi e pistacchi.
Biscotti da inzuppo al cioccolato
Metti in un frullatore 250 g di farina, 90 g di zucchero, 90 g di burro morbido a tocchetti, una bustina di zucchero vanigliato, mezza di lievito in polvere per dolci, un uovo e due cucchiai di liquore tipo Baileys. Alla frolla ottenuta aggiungi 120 g di gocce di cioccolato. Stendi a uno spessore di 6-7mm tradue fogli di carta forno e ricava dei bastocini, spolverizza di zucchero di canna. Tieni in frigo per mezz'ora poi inforna a 175° finchè risulteranno dorati. Nel latte o nel the sono eccellenti, ma anche sgranocchiati in solitudine.
E tu quali biscotti al cioccolato preferisci?

2025-01-27

Ristorante Vincent a Rossano: ogni piatto è un viaggio sensoriale


La cucina fatta con passione la riconosco senza alcuna esitazione. La ricerca della materia prima, l'innovazione negli accostamenti, la mano sicura nell'esecuzione, l'accuratezza dell'impiattamento. Tutto da Vincent farebbe presumere di trovarsi davanti a uno chef di lungo corso, con formazione alle spalle fatta di studi alberghieri e cucine sparse per il mondo e invece il percorso di Fedele Cristiano è stato tutt'altro e la passione pura ha reso possibile questo miracolo in cucina. 
Studi di medicina, perché chef Fedele è medico, profonda conoscenza della botanica e tanta tanta passione hanno reso possibile la nascita di Vincent.

La location è perfetta, un locale rustico, accogliente ed estremamente romantico presso la Tenuta Santa Caterina immersa nelle campagne di Rossano, un posto eccezionalmente bello in ogni stagione dell'anno. L'accoglienza di Valentino in sala ha il potere di metterti a tuo agio fin dall'arrivo. La cucina dello chef fa poi il resto. Accogliamo con curiosità e con un calice di rosato l'entrée vegetariana che ci viene proposta all'arrivo, un bellissimo broccolo panato alla quinoa servito con maionese alle nocciole e nocciole croccanti.
Un piatto che ci stuzzica e ci dispone all'assaggio dei successivi antipasti, un tacos con tartare di spigola marinata all'arancia e pistacchio con fiori gialli di broccolo.
La caponata di mare è così ricca di sapore che sembra avere poteri magici. Sono piatti apparentemente semplici che stupiscono per l'equilibrio che denota competenza e continua ricerca. Ogni piatto è una vera e propria opera d'arte, presentata con cura e attenzione ai dettagli.
La pasta mista risottata con bisque di gamberi, acqua di baccalà, cozze, crostacei e olio al basilico, ti fa dimenticare il tempo e lo spazio perché ti assorbe in un vortice di gusto.
Elegante nell'aspetto e altrettanto gustoso lo spaghettone alla rana pescatrice con zafferano, limone e polvere di foglie di limone.

Il polpo piastrato in doppia cottura con crostini di pane si scioglie letteralmente in bocca ma non è da meno il baccalà cotto a bassa temperatura servito su pappa al pomodoro con Chips di topinambur, piatti deliziosi.
E i dolci? Dopo un cioccolatino fondente alle arachidi ci viene servita una vera coccola: la crema inglese con pandoro tostato e mandorle croccanti. Ma quello che non riesco a dimenticare è la burrosa frolla al lemon curd con meringa. Un dolce così emoziona, ve l'assicuro.

Lasciamo Vincent con la voglia di tornare ad assaggiare nuovi piatti del menù in continua evoluzione.
Ristorante Vincent
Contrada Santa Caterina, 80
87067 Corigliano-Rossano CS
Telefono: 3204493253

2025-01-20

Riflessioni di blue monday con ricetta di biscotti anti tristezza

La settimana scorsa è stata dura a parte tutti gli impegni mi sono messa in testa di cambiare l'host del dominio di questo mio blog per motivazioni che non sto a raccontare ma ho fatto tutto da sola e l'assenza di un tecnico mi ha fatto perdere il sonno prima di arrivare al risultato che volevo, pare però che nelle cose di mio interesse difficilmente io mi arrenda, tante cose si scoprono su noi stessi vivendo.
Ieri mi sono rilassata almeno per due ore al cinema a guardare Diamanti di Ozpetek. Sono rimasta colpita dalla coralità dell'opera, di ogni personaggio s'intravede l'anima, su ognuno di loro si potrebbe narrare una storia a sé ed io che amo le serie tv dall'inizio alla fine pensavo a come sarebbe azzeccato realizzarne un'intera serie, del resto lo hanno fatto anche con Le fate ignoranti. 
Ieri si, mi sono meritata ritmi più lenti, da domenica proprio. 
Ho passato un sabato in cucina, sembravo spinta da una forza superiore, sono stata una macchina tutto il giorno fino a sera. 
Ho preparato freselle alla curcuma con farina integrale e di segale, mandorle, noci, semi di lino e semi vari, ho pulito e lessato broccoli e poi preparato un primo con broccoli e pancetta per metà famiglia, per l'altra metà ( tra cui io) una golosa pasta con patate e provola, il clima fuori me la chiamava proprio. 
Ho preparato i cookies ai miei tesori ma siccome avevo voglia di biscotti ho fatto anche dei biscotti con cognac, canditi e granella di pistacchi. 
Nel frattempo ho messo su i fagioli, ho dedicato un paio d'ore a questioni di lavoro e poi ho preparato per cena una zuppa di verdure con i fagioli appena cotti. Ho arrostito un paio di salsicce al fuoco ma nel frattempo i figli hanno deciso di restare fuori con gli amici e va bene, impariamo a gestire anche i no dei nostri adolescenti. 
Dopo cena ho messo a cuocere un bel brodo di carne per il pranzo della suocera del giorno dopo e siccome avevo una piccola confezione di mascarpone ho fatto una crema e preparato dei bicchierini tiramisù. Poi mi sentivo un po' stanca, chissà perchè? 
Ieri ho preso tutto con lentezza e in cucina ci sono entrata solo per scaricare la lavastoviglie, mettere via le stoviglie della colazione e affettare le arance fresche da seccare, ho un nuovo giocattolino, l'essiccatore appunto, e sono in fase di sperimentazione.
In settimana mangerò cibi pronti . Vabbé, per venerdì mi tocca solo organizzare la cena di compleanno del marito, torta inclusa.

Buon blue monday a tutti, la tristezza passa quando hai troppo da fare.

Biscotti anti tristezza cognac canditi e pistacchi

Metti in un frullatore 250 g di farina, 90 g di zucchero, 90 g di burro morbido a tocchetti, una bustina di zucchero vanigliato, mezza di lievito in polvere per dolci, un uovo e due cucchiai di cognac. Alla frolla ottenuta aggiungi 60 g di granella di pistacchi e 90 g di canditi misti tagliati a cubetti piccoli. Dividi a due e fai due filoncini che compatterai avvolgendoli stretti in carta forno. Tieni in frigo per mezz'ora poi taglia a fettine di 0,5 mm e inforna a 175° finchè risulteranno dorati. 
Il sorriso tornerà solo a sentirne il profumo.

2025-01-07

Lode al brodo

Immagine creata con A.I.
Nei momenti di crisi metto su un brodo, lo faccio ricco e saporito, ma mai uguale a se stesso. A volte acquisto la carne e le verdure destinate al brodo, se prevedo di farlo, ma molto spesso lo preparo con quel che ho a disposizione. Un osso di bovino, del muscolo e una coscia di pollo, ma se ho in casa solo verdure e macinato lo preparo con le polpettine, magari con una crosta di grana. Il brodo è consolatorio, mi da pace già sentire la pentola a pressione che "pippìa" lenta restituendomi alla fine della sua missione quel liquido ambrato, caldo e gustoso pronto ad accogliere pastina, taglierini o delle uova da versare sopra una fetta di pane tostato e del grana grattugiato. 
Si, poi capita pure di non usarlo il brodo preparato e lo conservo in frigo per utilizzarlo nei giorni successivi ma se ho un problema, se fuori imperversa la tempesta, se qualche membro della famiglia non è in forma il brodo mi parte in automatico.
La mia ricetta di brodo parte sempre dividendo una cipolla bionda in due, la metto con la parte tagliata al fondo della pentola aggiungo un osso di bovino e faccio stufare senza condimenti, aggiungo altra carne (muscolo bovino e coscia di pollo),una crosta di grana, carote pelate, una costa di sedano, un pomodoro a due, prezzemolo, alloro, grani di pepe nero, un paio di litri d'acqua e un bel cucchiaino di sale, chiudo la pentola e lascio andare per circa due ore dal fischio.
Il brodo è la mia ancora di salvezza.

2025-01-03

Panettone con gocce di cioccolato parte 2: Il riposo a testa in giù resterà un mistero


 Eh si! Alla fine ho atteso ed infornato i miei plum-cake panettone ieri sera alle dieci dopo aver infiocchettato con burro la superficie. Ho atteso che cuocessero e nel mentre le pensavo tutte per poter posizionarli a testa in giù all'uscita. Ho provato anche con legnetti da spiedino e forchette con esiti improbabili, alla fine ho mollato la presa e li ho lasciati asciugare ponendoli una volta su un fianco una volta sull'altro. Poi sono andata a dormire e stamattina non vedevo l'ora di fare colazione, il profumo è proprio quello del panettone, il gusto eccellente ma la consistenza non è proprio aerea come avrei voluto. 

Va bene la ricetta dell'amico Bimby ve la lascio di seguito, per il procedimento fate riferimento a qualsiasi ricetta di panettone.

2025-01-02

Panettone con gocce di cioccolato parte 1: Esperimenti di pazienza

 


Il nuovo anno si porta sempre dietro una certa voglia di migliorarsi, io sarei già felice se riuscissi una volta a portare a termine con successo un progetto. 

Sono un essere estremamente imperfetto che ama gli inizi e si entusiasma per ogni nuovo inizio ma sono (ahimè!) troppo incostante e nessun progetto riesco mai a portare a termine, nessuno davvero, ho tante cose iniziate e nessuna completa. 

Non scrivo molto sul blog dando l'idea di non essere più creativa ma la verità è solo che mi manca il tempo per documentare quello che produco dal momento che mi annoio facilmente anche semplicemente a volte a caricare una foto o a scrivere due righe e questo perché magari nel mentre ho iniziato altre dieci nuove cose che sul momento mi sembra siano degne di più attenzioni rispetto alle precedenti. 

Le diete? Ne ho iniziate tante ma nessuna con serietà perché in effetti al cibo non voglio rinunciare dovendo in tal caso rinunciare a una parte della vita che adoro, ma dovrei solo essere in grado di controllare ciò che assumo mi ripeto ed ecco un altro progetto che inizio e non termino. 

Stamattina i miei buoni propositi sono iniziati da un panettone, si proprio quello che prevede polish, riposo, poi primo impasto, lievitazione, secondo impasto, lievitazione lunga, cottura, riposo a testa in giù etc. Si ho iniziato ma nel mentre impastavo già pensavo a tutte le altre cose da fare e a come velocizzare la cosa e mi son detta, non avendo peraltro lo stampo apposito, che dividerò l'impasto in due e ne farò due plum-cake, e poi eviterò magari il riposo a testa in giù, la parte che più mi inquieta in realtà. 
Adoro gli impasti lievitati e mi vengono bene ma vorrei che venissero ancor meglio con quell'impasto che rimane soffice allo stesso modo anche il giorno dopo. 
Insomma perché non riesco a riprodurre fedelmente una ricetta dall'inizio alla fine? Le persone che vogliono imparare prima riproducono fedelmente poi apportano le modifiche. Io? Parto sempre immancabilmente dalle modifiche. 
In ogni caso voglio raccontarvi il mio pseudo panettone del 02/01/2025.
Non ho ammollato l'uvetta che adoro ma non metterò perché sto preparando il dolce per i miei figli che lo amano con le gocce di cioccolato.
Mi sono attenuta per il resto a tutte le fasi di preparazione del mio amico Bimby TM6 compreso aroma panettone home made con scorza d'arancia e di limone, miele, vaniglia (no non l'avevo ho messo vanillina ahi!) e rum bianco.
Non ho messo a lievitare nel varoma (e no non riesco a vedere tutta quell'impalcatura lì che riposa). Ho messo a lievitare in ciotola coperta.
Ho atteso il raddoppio e fatto il secondo impasto, ho pensato a questo punto di fare dei gusti diversi ma no mi sono detta che se pure metto frutta o uvetta alla metà alla fine figli e  marito mangeranno quello al cioccolato per cui che senso avrebbe farlo solo per me? Ho abbondato quindi con le gocce e diviso  in due stampi l'impasto, ora è a lievitare da diverse ore.

Ecco devo imparare la pazienza e l'attesa senza perdere la motivazione.
E io aspetto...Se viene bene vi do gli ingredienti.

2024-12-30

Biscottini salati per l'aperitivo di fine anno



E anche il 2024 lo stiamo accompagnando a destinazione, se vogliamo tirare le somme tra alti e bassi è stato un anno che definirei "intenso".
Domani è d'obbligo brindare già dall'aperitivo, ma bisogna pure accompagnarlo in qualche modo il calice di bollicine. Tra le tante idee in proposito ve ne lascio una semplice semplice
Biscottini salati da aperitivo
60 g di mandorle tritate
280 g farina 0
80 g fiocchi di avena
120 g di burro morbido
2 uova
10 g di sale
1 cucchiaino di erbe provenzali
50 g di grana grattugiato
Impasti tutto come una frolla e dividi l'impasto a due, a metà aggiungi circa 50 g di prosciutto di Praga tritato e all'altra metà qualche filetto di pomodoro secco tritato o delle olive tritate. Stendi tutto a mezzo centimetro di spessore e ritagli con le formine preferite. 
Spennella i biscotti con tuorlo e acqua e cuoci a 180° finché appariranno dorati e ricordati che rappresentano un ottimo regalo se abbinati a una bella bottiglia di vino.

2024-11-22

L'Acqua Pazza è tornata - pesce e pizza contemporanea a Montalto Uffugo (CS)

Nuova location a Montalto per Acqua Pazza, eccellente cucina di pesce e innovative pizze contemporanee sono le carte vincenti di questo locale. L'accogliente padrone di casa, Stefano Franco, è un amante del cibo buono e la sua missione è quotidianamente quella di ricercare materie prime di qualità e prodotti che favoriscono i piccoli e virtuosi produttori del nostro territorio. 
Il maestro pizzaiolo Angelo Garaglio, lo chef e tutto il team da cui sono coadiuvati trasformano in pizze e piatti prelibati i prodotti scelti con cura da Stefano. 
Attratta dalla freschezza del locale che ha i colori del mare e del sole, uno di quei posti da vivere quotidianamente per la pausa pranzo o da scegliere per un sabato sera tra amici o un pranzo in famiglia, sono rimasta molto colpita dalla qualità del cibo, oltre che dal servizio molto attento.
Al tavolo ci hanno accolto con una quenelle di baccalà mantecato con crosta croccante di pane sbriciolato e un graditissimo spritz al cedro, un benvenuto davvero gradito.
Il richiamo cui non abbiamo saputo resistere è stata la Viola d'Autunno una deliziosa e bellissima pizza contemporanea con crema di patate viola silane, fiordilatte, tentacoli di moscardino grigliati, pesto di datterino giallo confit, pesto di datterino rosso confit, finocchietto fresco e polvere di patata viola. Una pizza strepitosa con la quale Garaglio ha partecipato recentemente alla decima edizione dei Campionati Mondiali di Pizza DOC a Paestum.

Ma non ci siamo fermati alla pizza assaggiando anche una squisita Tartare di tonno con stracciatella di bufala e cialda croccante al nero di seppia.
Siamo poi passati all'assaggio dei padellini proposti, un vero viaggio gastronomico tra prodotti locali di eccellenza e che in alcuni casi rappresentano una scoperta come la salsa al mango realizzata con mango prodotto nel nostro territorio abbinata a una freschissima tartare di gambero del Mar Mediterraneo, stracciatella di bufala e datterino rosso confit.
Non da meno il padellino con Tentacolo di polpo del Mar Mediterraneo, datterino giallo al naturale, cipolla di Tropea bruciacchiata e menta fresca.
Indimenticabile il terzo trancio assaggiato con porchetta di suino nero d’Aspromonte, patate della Sila e crema di tartufo nero.
Dopo la viola d'Autunno e prima di passare al dessert abbiamo ancora un poco stimolato le nostre papille con una pizza davvero speciale: Il casaro e l’apicoltore, un connubio perfetto tra il piccante del pecorino crotonese, il gusto deciso delle scaglie di Roggianese e della provola affumicata, la delicatezza del fiordilatte e la dolcezza del miele alle clementine.

Ha accompagnato questa deliziosa cena il rosato "Abbaruna" di uve Aglianico di Cantina La Peschiera (rinomata cantina locale) ma presso Acqua Pazza potete trovare una ricchissima selezione di birre ricercate, quelle del Birrificio Cala di Santa Maria del Cedro.
Il dessert non è stato da meno, il Padellino dolce con mousse di cioccolato fondente, caramello salato al peperoncino e scorza di arancia si fa ricordare per il contrasto tra l'aerea mousse e il croccante della base, senza tralasciare quella nota di piccante che sostiene gradevolmente la dolcezza del caramello salato.

Il maritozzo salato con mousse di ricotta di pecora, coulis di pere e scaglie di fondente è un grande classico ben rivisitato.
Insomma abbiamo trovato in Acqua Pazza un buon locale da godere appieno, per una sosta veloce a pranzo o una più lenta a cena certi che l'accoglienza del padrone di casa, il buon gusto, la qualità e la ricercatezza della materia prima li troveremo sempre in ogni boccone. 


Via San Giuseppe 2, Montalto Uffugo (CS)
Tel. 0984 1758057
info@ristoranteacquapazza.it

2024-11-20

Autunno in Calabria da A'mmasciata


Di Luca e delle sue pizze vi ho raccontato già tanto nei precedenti post. Gli ingredienti c'erano tutti già nelle premesse ma la quinta serata di A'mmasciata festival, organizzato per il decennio dell'attività, si è rivelata un successo al di sopra delle, già alte, aspettative.
Alle prelibatezze di A'mmasciata pensavamo di essere abituati e invece il padrone di casa Luca Tudda è riuscito a stupirci anche stavolta.
Insieme all'agrichef Enzo Barbieri ci ha portato l'autunno a tavola e così lunedì sera la pizzeria è diventata un laboratorio gastronomico.
Sarà che con la cucina calabrese di Barbieri non si sbaglia mai, sarà che per vini si sono rivolti a produttori locali di noto spessore, sarà poi che ormai da Luca ci sentiamo a casa, non potevamo certo desiderare di più e così semplicemente la serata di lunedì è stata piacevole da ogni punto di vista.
Autunno in Calabria, il menù della serata, ha avuto uno start d'eccezione:
una strepitosa zuppetta Contadina di Casa Barbieri con zucca gialla e fagiolo poverello bianco di Laino (Presidio Slow Food) completata da tocchetti di pizza crispy di Luca.
Scrigno d'Autunno l'evocativo nome scelto per il calzone ripieno in doppia cottura di verdure autunnali, o meglio di fine estate, servito con una fondutina di pecorino dell'azienda Dedoni.
Il Padellino 'Nduja e Fichi con n'duja di Spilinga, fichi dottati caramellati e pecorino erborinato Dedoni si è rivelato un delizioso e per me sempre gradito connubio tra sapori contrastanti.
Della Pizza Campagnola con crema di broccoli,fiordilatte, patate, pancetta silana croccante e peperone crusco sbriciolato posso solo dirvi che abbiamo tutti chiesto a Luca di lasciarla in menu.
Anche il dolce ci ha sorpreso, una deliziosa millefoglie di pizza con crema pasticcera al profumo di limone di Rocca Imperiale, frutti di bosco, ribes e mentuccia.
Ottimi i vini di Tenuta Celimarro serviti in abbinamento ai piatti in un crescendo di intensità Mantonico - Oltre tempo e Magliocco.
Piacevolissima conferma il Giramondo 2021 Malvasia de L'acino Vini e sempre azzeccato con il dessert il Moscato di Saracena Cantine Viola.
Insomma non ci resta che attendere la serata evento in programma prossimamente per concludere i festeggiamenti del decennale di questo locale, fieri del fatto che Luca ha investito molto e sta raccogliendo i suoi frutti.