BUONO COME IL PANE, ecco lo slogan forse non molto originale ma sempre efficace della prima edizione della Gran Festa del Pane, manifestazione di quattro giorni che si tiene fino a questa sera ad Altomonte in provincia di Cosenza.
Essendo Altomonte a due passi da casa mia non ho perso l’occasione per immergermi in questa gustosa ed originale manifestazione.
E così ieri sera, vestiti i panni dei turisti, io ed F. ci siamo avventurati alla volta del borgo, tra i più belli d’Italia.
Non ho potuto vedere tutto perché in quattro giorni di programma le iniziative erano davvero tante, tutte dedicate al più versatile degli alimenti, il Principe della Tavola, sua Maestà il pane.
Mi dispiace di non aver preso parte alle “Officine del gusto” le degustazioni guidate del pane in abbinamento ai sapori locali perché bisognava prenotarsi per tempo, ma ho potuto comunque vedere all’opera qualche fornaio nei forni antichi sparsi per il borgo e rimessi in funzione per l’occasione, vedere la produzione dei fornai di tutta Italia esposte per l’occasione nel Chiostro dei Domenicani e le opere di diversi artisti raccolte nella mostra “Amico pane” il pane che diventa massima forma d’arte.
E poi passeggiando per il paese - dove di tanto in tanto ci si imbatteva in qualche nobile con la sua dama in abiti storici - ho avuto il piacere di far sosta nei diversi stands collocati qua e là e di poter assaggiare tra le altre cose il torrone sardo, la birra artigianale calabrese (non avete capito male, è la birra MIDA di Mastro Birraio di Calabria S.r.l.), il pane di castagne, il liquore di fichi d’india, dell’ottimo formaggio dell’azienda agricola Biosila (del quale mi sono portata dietro una bella formina), il pane casereccio con la salsiccia arrostita al momento e un paio di buoni bicchieri di vino.
Per non dimenticare uno strano dolce a stecco, del quale purtroppo non ho foto, che all’apparenza sembrava un gelato ma era in effetti un grosso krapfen ricoperto di cioccolato caldo fuso e cosparso di granella di nocciole, una cosa non proprio leggera ma che dopo la bella passeggiata mi sono comunque concessa.
Dimenticavo, ho assistito alla splendida esibizione di un gruppo folckloristico, in foto la testimonianza.
Essendo Altomonte a due passi da casa mia non ho perso l’occasione per immergermi in questa gustosa ed originale manifestazione.
E così ieri sera, vestiti i panni dei turisti, io ed F. ci siamo avventurati alla volta del borgo, tra i più belli d’Italia.
Non ho potuto vedere tutto perché in quattro giorni di programma le iniziative erano davvero tante, tutte dedicate al più versatile degli alimenti, il Principe della Tavola, sua Maestà il pane.
Mi dispiace di non aver preso parte alle “Officine del gusto” le degustazioni guidate del pane in abbinamento ai sapori locali perché bisognava prenotarsi per tempo, ma ho potuto comunque vedere all’opera qualche fornaio nei forni antichi sparsi per il borgo e rimessi in funzione per l’occasione, vedere la produzione dei fornai di tutta Italia esposte per l’occasione nel Chiostro dei Domenicani e le opere di diversi artisti raccolte nella mostra “Amico pane” il pane che diventa massima forma d’arte.
E poi passeggiando per il paese - dove di tanto in tanto ci si imbatteva in qualche nobile con la sua dama in abiti storici - ho avuto il piacere di far sosta nei diversi stands collocati qua e là e di poter assaggiare tra le altre cose il torrone sardo, la birra artigianale calabrese (non avete capito male, è la birra MIDA di Mastro Birraio di Calabria S.r.l.), il pane di castagne, il liquore di fichi d’india, dell’ottimo formaggio dell’azienda agricola Biosila (del quale mi sono portata dietro una bella formina), il pane casereccio con la salsiccia arrostita al momento e un paio di buoni bicchieri di vino.
Per non dimenticare uno strano dolce a stecco, del quale purtroppo non ho foto, che all’apparenza sembrava un gelato ma era in effetti un grosso krapfen ricoperto di cioccolato caldo fuso e cosparso di granella di nocciole, una cosa non proprio leggera ma che dopo la bella passeggiata mi sono comunque concessa.
Dimenticavo, ho assistito alla splendida esibizione di un gruppo folckloristico, in foto la testimonianza.
P.S. nella prima foto l'esposizione di uno stand sardo, tutti gli oggetti sono stati realizzati con pasta di pane.
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