Stavolta nel mio peregrinare in nome del gusto ho scovato davvero una chicca. La recensione è stata pubblicata oggi su Diritto di Cronaca.
Raffinatezza, gentilezza e cura per chi
entra caratterizzano questo piccolo locale nel centro di Cosenza.
All'Antica Locanda dal povero Enzo si lavora con serietà,
organizzazione e dedizione come in una danza dell'accoglienza della
quale si ha presagio prima di varcare la soglia.
Chi arriva deve
bussare per essere degnamente accolto in un ambiente elegante e caldo
dove l'ospitalità è la prima cosa che ti colpisce, sottofondo
musicale di jazz, sorriso del personale e qualche coccola di
benvenuto (un calice di vino e un piccolo amuse-bouche) ti mettono
subito a tuo agio quale preludio di una serata che si farà
ricordare.
La carta è ricca tanto da farci venir
voglia di assaggiare quasi tutto e varia al mutare delle stagioni. Ed
i effetti i piatti che ci vengono presentati hanno il sapore, i
profumi e i colori dell'autunno. Iniziamo con un tortino di patate e
porcini adagiato su una crema di primosale.
Proseguiamo con un
carpaccio di manzo con generosa grattugiata di tartufo del Pollino,
segue un tortino di porcini con cuore di patate viola su crema di
cicorietta selvatica e dressing di pomodoro.
Ma quel che ci scalda
davvero il cuore è un piatto che nel menù viene chiamato Transumanza
e di cui sembra davvero un ricordo: un piccolo hamburger di podolica
al dolce latte con uovo di quaglia e tartufo nero del Pollino.
Concludiamo gli antipasti con un crostone al lardo di Colonnata con
miele di fico dottato. Anche ai vini viene riservata grande cura ed
attenzione ed in effetti scegliamo di farci guidare dal personale
nell'accostare i vini ai piatti degustati, del resto qui si può
visto che il servizio al calice va per la maggiore.
Le lune ripiene alla zucca rossa
mantecate al burro chiarificato di liquirizia e impreziosite da
croccantezze di guanciale e primosale con polvere di patate
vitellotte sembrano un quadro d'autore che quasi si ha dispiacere di
rovinare, ma il dispiacere dura poco per lasciare spazio alla voluttà
visto il gusto pieno, rotondo e insolito, in cui il dolce e il salato
si rincorrono in un gioco d'amore.
La tagliata di razza podolica
accompagnata da perfette patate 'mpacchiuse profumate d'origano e una
fetta di poricno grigliato sono l'esempio perfetto di un piatto ben
equilibrato.
Il petto d'oca è servito con con
arancia e condito con un sale particolare (tanti sono i sali diversi
in carta) e germogli e la guancia stracotta alla liquirizia con le
patate sottocenere sembra un piatto d'altri tempi vestito di nuovi
abiti quasi a volerci ricordare la buona cucina di una volta.
I dessert sono ben costruiti. Stupisce
il marshmallow ghiacciato con chantilly alla nocciola e velluto di
ananas, originale nel gusto e nella presentazione e poi la
pasticceria intelligente che sfrutta il dolce naturale presente negli
ingredienti come la mousse di marroni senza zucchero con gelato
all'alloro, crumble ai tre cioccolati, gelatina al magliocco e spugna
al pistacchio. Ma non è da meno neppure la piramide ai fichi con
bignè farcito e crumble al cioccolato.
Al termine della cena si ha la certezza
che tutto, dall'ambiente al personale passando per i piatti (i veri
protagonisti) siano i tasselli di un mosaico ben incastrati tra loro.
Si raccomanda solo di prenotare al resto pensano loro.
Antica Locanda dal Povero Enzo
Via Montesanto 42 – 87100 Cosenza
Tel 098428861 pikkiogroup@libero.it861
2 commenti:
questi piatti hanno un aspetto delizioso!!!
un bacione,Patrizia
Patrizia lo sono ed è davvero emozionante degustarli nel luogo giusto
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