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2007-04-07

Riganata



Per la Pasqua, come per ogni festa del resto, ogni regione d’Italia ha le sue usanze in fatto di cucina, quali recenti, quali invece tanto remote da non sapere più neppure da dove provengono.
In fatto di dolci dalle mie parti per Pasqua era usanza preparare dei biscotti tipo savoiardi con le codette di zucchero colorato sopra e delle ciambelle di pane dolce con le uova, il tutto da cuocere rigorosamente nel forno a legna. Ancora oggi in molte case per questa festa ci si ritrova con parenti ed amici a preparare i dolci secondo la tradizione accendendo il forno a legna (quasi ogni famiglia ne ha ancora uno almeno nelle case di campagna) con i rametti di ulivo derivanti dalle recenti potature degli alberi.
Vi sono poi altri dolci che, seppure non proprio di tradizione locale, hanno preso piede nel nostro territorio e vengono ormai preparati da tutti: mi riferisco ad esempio alla Pastiera Napoletana, di cui naturalmente ognuno ha la sua ricetta e che io amo particolarmente.



Un dolce che si prepara nel mio paese è la Riganata, è tipico dei paesi albanesi che ci circondano ma ormai nel mio paese non c’è chi non lo sappia preparare e non l’abbia preparato almeno una volta per la Pasqua. Anche questo andrebbe cotto nel forno a legna ma vi assicuro che viene benissimo anche nel forno elettrico.
Il nome del dolce deriva dall’origano che, nella ricetta originale albanese, veniva aggiunto all’uva passa nella farcia di questo dolce. Noi ovviamente non lo mettiamo ma siamo rimasti fedeli al nome del dolce pur apportando variazioni alla ricetta base.
Il dolce è particolare nella forma, composto da una pasta frolla (con l’olio) tirata sottile ripiena di uva passa ed arrotolata a spirale.
A casa mia oltre all’uva passa aggiungiamo al ripieno della marmellata a piacere e delle noci o mandorle tritate. Ognuno può aggiungere ciò che più piace ma l’uvetta non dovrebbe mancare.
Giovedì l’ho preparato insieme a mamma, le dosi che vi do non sono molto precise perché le ricette della tradizione non lo sono mai tutte fatte cossi sa di quanto basta, quanto occorre etc.
Per mezza dose (verranno circa cinque tortine tipo quella della foto) occorrono 5 uova, 200 g di zucchero, un bicchiere d’olio, una bustina di lievito chimico e farina quanta ne occorre (circa un kg) per un impasto omogeneo che si possa stendere bene con il matterello.
Per il ripieno occorre ½ Kg di uvetta sultanina ammollata, un barattolo di marmellata (noi abbiamo utilizzato quella di arance con le scorrette) e una manciata di noci o mandorle.
Dopo aver steso la pasta sottile ricaviamo delle strisce lunghe mettiamo al centro una stringa di ripieno e richiudiamo il salsicciotto avvolgendolo su se stesso a spirale.
Prima di cuocere i dolci nel forno ben caldo li spennelliamo con acqua e li cospargiamo di zucchero semolato.

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