Per questa ricetta mi sono ispirata ad una ricetta vista in un programma su Alice, preciso anzi che l'involucro ed il condimento vengono da lì mentre per il ripieno l'ispirazione me l'hanno data Giuseppe Ursini e lo chef Ermanno Di Paolo con il loro meraviglioso Pestato di Zucchine con Zafferano ordinato dalla Bottega Esperya.
Non si tratta del solito patè o della solita salsetta da tartina ma di un condimento ottenuto con zucchine fresche, cipolla, grana padano, noci, pinoli, Zafferano Aquilano ed olio extravergine d'oliva, una salsa ideale anche per condire pasta o riso alla quale ho voluto però chiedere di più ottenendo un risultato straordinario, ancora di più di quanto mi aspettassi.
Le dosi del ripieno sono un pò approssimative perchè dipenderà dal vostro gusto personale il quantitativo di pestato che vorrete utilizzare. La sfoglia è eccezionalmente elastica e se ne possono ricavare anche maltagliati o tagliatelle da condire come più vi piace.
Le dosi del ripieno sono un pò approssimative perchè dipenderà dal vostro gusto personale il quantitativo di pestato che vorrete utilizzare. La sfoglia è eccezionalmente elastica e se ne possono ricavare anche maltagliati o tagliatelle da condire come più vi piace.
Per la pasta:
100 g di farina 00
100 g di farina di segale
1 uovo
70 ml di latte
1 cucchiaio di olio
Per il ripieno:
Pestato di Zucchine con Zafferano Aquilano Ursini
Per il condimento:
semi di papavero
burro
grana padano
Lavoriamo insieme gli ingredienti per la pasta e quando otterremo un impasto liscio ed omogeneo lasciamolo riposare un poco prima di stenderlo.
Intanto mescoliamo il pestato e la ricotta variando le dosi dei due ingredienti secondo il nostro gusto, comunque circa 200 g di ricotta per 2-3 cucchiaiate di pestato.
Stendiamo la sfoglia e ricaviamone dei dischetti di 12 cm circa, poniamo al centro di ognuno un cucchiaio colmo di farcia e poi richiudiamo a formare dei ravioli. Lessiamo la pasta in acqua bollente salata e poi saltiamola in un tegame nel quale avremo fatto sciogliere una noce di burro emulsionata con un pò di acqua di cottura della pasta e dei semi di papavero precedentemente tostati. prima di servire cospargiamo con altri semi e grana grattugiato.
Commenti
quella cremina poi deve essere eccezionale: è proprio vero quando gli ingredienti alla base sono autoctoni il sapore cambia totalmente!
Grazia
Il pesto di zucchine lo preparo anch'io, nn metto però la cipolla ma basilico,la prossima volta proverò ad aggiungerci lo zafferano,da qualche parte nel blog ci deve essere anche la ricetta.
Buona settimana
Francesca
@Lory ecco dove mi sembrava di averlo visto, lo zafferano da quel tocco in più
@Dolcienonsolo ma non esageriamo cara cerco solo di essere un pò innovativa che per la tradizione vera e propria ci sono le mamme e la mia è molto brava quindi non potrei competere
Il riciclo del pandoro ha avuto grandissimo successo. L'ha preparato anche mia madre che l'ha messo in uno stampo da colomba..:DDD
Mi e' piaciuto tantissimo e m'invento qualcosa per l'altra meta'..qualche cremina...vediamo..
Ancora grazie
sciopina
@Sciopina forte l'idea di tua madre alla fine è riuscita a trasformare un pandoro in una colomba roba da fare invidia a un mago
Bravissima cosa dire di più!
Bellissimo il tuo blog!! se non ti dispiace ti metto tra i preferiti!
Bacio
@Angy Benvenuta, io sono stata già a trovarti, aggiungimi pure ai preferiti se ti fa piacere
notavo nel blogroll la nascita della condotta slow...in bocca al lupo, e welcome on board!
F
@Dolcezza mi mancano un poco le tue chiacchiere passo da te a sentire cosa dici
@Anocesetllato avrei dovuto mettere un pò di colore nel piatto o più cremina ma io non sono uno chef bado alla concretezza del piatto
@Imma io ho pensato di farci dei maltagliati
@Fabrizio grazie, dimmi sei un esperto Slow food se si facciamo quattro chiacchiere voglio sapere qualcosa in più
@Tatiana infatti credo che il gusto di quel pestato con le sfogli integrali o semi-integrali si sposi alla perfezione, ti consiglio anche nella versione spaghetti il tocco del papavero tostato
@Roxy pensa che la mia farina l'avevo acquistata l'estate scorsa in Alto Adige ed era ancora intonsa