2008-11-20

Crocchette di polenta alla Toma blu

Per noi meridionali la polenta è quasi qualcosa di "esotico" per dire che raramente la mangiamo o almeno ci sarà pure chi ne fa largo uso ma la cosa non è particolarmente diffusa.
Io personalmente è difficile che la utilizzi così rovesciata sul classico tagliere e condita con un ricco sugo, seppure non nascondo che quando la mangio da qualche parte mi dico sempre "la devo rifare è fantastica". Poi però mi ritrovo a fare con la farina da polenta biscotti, stuzzichini, etc. e mai un piatto vero e proprio.
Stavolta ho preparato delle golose crocchette che, se non bastava già la panatura e il fritto a rendere appetibili, ci ha pensato il ripieno di formaggio per il quale non ho utilizzato un formaggio qualsiasi ma dell'ottima Toma blu proveniente dalla bottega Esperya.
Un formaggio formidabile cremosissimo, l'unica toma erborinata attualmente in commercio, che mi son dovuta togliere davanti a forza per riuscire a ricavarne la ricetta di oggi, l'avrei mangiato così cubetto dopo cubetto con le pere e l'uva, delizioso. Il suo sapore è meno marcato del gorgonzola, è quasi come un gorgonzola cremoso con la consistenza del gorgonzola più stagionato.
Crocchette di polenta alla Toma blu
200 g di farina di mais gialla
500 ml di latte
500 ml di acqua
sale
250 g di Toma blu
2 uova
2 mezzi gusci di latte
farina bianca
pangrattato
olio extravergine d'oliva
Portiamo a bollore l'acqua con il latte e un cucchiaio circa di sale grosso.
Uniamo la farina a pioggia, lasciamo addensare mescolando, poi abbassiamo la pentola al minimo coprendola con un canovaccio umido e il coperchio e lasciamo cuocere per 40 minuti circa. Uniamo due cucchiai di olio e versiamola in una teglia unta, allargandola in uno strato spesso 1-1,5 cm. Copriamo con la pellicola e lasciamo raffreddare. Poi tagliamola a quadratini. Inseriamo all'interno di ciascun quadratino un cubetto di formaggio e modelliamoli a palline grandi poco più di una noce. Passiamole nella farina, poi nell'uovo sbattuto con il latte e ancora nel pangrattato. Friggiamole in abbondante olio e serviamole caldissime.

11 commenti:

Micaela ha detto...

che ricetta originale!! ne terrò conto! baci

Lo ha detto...

mamma mia che golosità...sai che ho cotto la prima polenta della mia vita proprio sulla mia cucina solare...potrei riprovare e usare la parte che avanza per queste crocchette! Qui invece siamo polentoni...infatti l'unica farina veramente prodotta localmente è quella di mais! :)

Günther ha detto...

è una bella idea quella di farci le crocchette con la polenta, me la segno perche è molto interessante

CoCò ha detto...

@Micaela considera che dato il gusto "neutro" della polenta per il ripieno si possono sperimentare infinite varianti
@Lo con che frequenza la mangiate? Sono curiosa
@Gunther crostini crocchette sandwiches e tant'altro si possono fare con la polenta

Manuela e Silvia ha detto...

E si vede che non la mangiate come qui al nord..farci delle crocchettte sarebbe quasi un sacrilegio!! anche se a noi, che amiamo sperimentare le novità, piacciono mooltissimo..soprattutto così formaggiose!!
bacioni

Michela cake designer ha detto...

ma che belle queste crocchette...me le segno anche io.
ciao

Saretta ha detto...

ciao Cocò!Io sonouna polentona DOC(bresciana, figurati), ho anche dedicato un post alla polenta!
Questa tua idea è davvero stuzzicanete, come sempre utilizzi dei prodotti magnifici!
Buon we e complimentoni!
saretta ;)

Eleonora ha detto...

Adoro la polenta ma non conoscevo assolutamente la toma blu, devo assolutamente acculturarmi sui formaggi, complimenti

CoCò ha detto...

@Manu e Silvia vi prego non punitemi per queste crocchette
@Michela menomale che approvi
@Saretta i prodotti buoni sono alla base della buona cucina vero?
@Anicestellato se fai un giro nel mio arhivio nella sezione Esperya ne trovi tanti sono una patita e li cerco ovunque

Lo ha detto...

bhe noi in famiglia proprio poco, ma insomma qualcuno anche una volta a settimana...ma quando lavoravo presso un centro anziani i vecchieti mi raccontavano che era veramente il piatto di tutti i giorni..ora è il piatto della domenica..

CoCò ha detto...

@Lo la cucina si evolve nel tempo e questo ne è un esempio