Segnaposto in tessuto damascato con fodera impermeabile Creativitàvola |
Ho iniziato già da giorni a sfogliare e leggere libri a tema natalizio per cercare, come è mia consuetudine, di aggiungere qualcosa di nuovo e sorprendente alle tradizioni che fedelmente si ripetono ogni anno.
E se il calendario dell'avvento per Giulio è già pronto da una settimana, come vedete in foto, ed i sacchettini rossi hanno iniziato a rivelare ogni giorno la loro dolce e giocosa sorpresina non così è ancora per l'addobbo della tavola delle feste.
Certo belle idee le ho trovate nel pratico manuale di Polly Pinder Decorazioni per la tavola di Natale edito da Il Castello, da dove certamente ruberò l'idea dei portatovaglioli intrecciati, spiegati perfettamente e passo passo sarà divertente realizzarli.
Certo belle idee le ho trovate nel pratico manuale di Polly Pinder Decorazioni per la tavola di Natale edito da Il Castello, da dove certamente ruberò l'idea dei portatovaglioli intrecciati, spiegati perfettamente e passo passo sarà divertente realizzarli.
Ma se la tavola non è un problema, che di idee ce ne sono tante, ancor più non lo sarà cosa metterci sopra. Mi piacerebbe fare qualcosa d'insolito, seguendo le mie teorie d'innovazione e a tal proposito mi sto ben documentando sulle tradizioni festive e culinarie degli altri paesi.
Ho trovato in materia un delizioso libricino Il Natale è servito. Pranzi natalizi nel mondo, Edizioni La Linea, un delizioso racconto itinerante in cui l'autrice e blogger Marina Emanuelli, viaggiatrice per amore e cuoca per passione, come ama definirsi, ci porta a scoprire il Natale degli altri paesi per permetterci di dare un sapore diverso al giorno più festeggiato dell'anno.
E se ogni nazione ha i suoi riti e le sue usanze per le feste, non fa certo eccezione la nostra variegata penisola che, regione per regione, ha simboli e tradizioni differenti. Partendo proprio dalle feste religiose delle quali il Natale è principe, Pierluigi Ceolin, noto ed apprezzato chef, nel suo Il cibo delle Feste edito da Marcianum Press ci porta a scoprire le tradizioni culinarie della regione Veneto e di Venezia in particolare. Storia, riti, ricordi e immagini si intrecciano a formare un singolare documento impreziosito da tipiche ricette ben eseguite e ottimamente ritratte.
Anch'io oggi ho deciso di portarvi alla scoperta di un sapore diverso invitandovi a stupire i vostri ospiti con un amtipasto a base di panettone. Ho scelto il panettone ai fichi di Loison che ho deciso di servire con del prosciutto crudo e una fondutina di formaggi in una posa un po' "chicchettosa" come al Natale conviene. Un abbinamento che ho trovato particolarmente riuscito.
Ho trovato in materia un delizioso libricino Il Natale è servito. Pranzi natalizi nel mondo, Edizioni La Linea, un delizioso racconto itinerante in cui l'autrice e blogger Marina Emanuelli, viaggiatrice per amore e cuoca per passione, come ama definirsi, ci porta a scoprire il Natale degli altri paesi per permetterci di dare un sapore diverso al giorno più festeggiato dell'anno.
E se ogni nazione ha i suoi riti e le sue usanze per le feste, non fa certo eccezione la nostra variegata penisola che, regione per regione, ha simboli e tradizioni differenti. Partendo proprio dalle feste religiose delle quali il Natale è principe, Pierluigi Ceolin, noto ed apprezzato chef, nel suo Il cibo delle Feste edito da Marcianum Press ci porta a scoprire le tradizioni culinarie della regione Veneto e di Venezia in particolare. Storia, riti, ricordi e immagini si intrecciano a formare un singolare documento impreziosito da tipiche ricette ben eseguite e ottimamente ritratte.
Anch'io oggi ho deciso di portarvi alla scoperta di un sapore diverso invitandovi a stupire i vostri ospiti con un amtipasto a base di panettone. Ho scelto il panettone ai fichi di Loison che ho deciso di servire con del prosciutto crudo e una fondutina di formaggi in una posa un po' "chicchettosa" come al Natale conviene. Un abbinamento che ho trovato particolarmente riuscito.
Dischi di panettone ai fichi con crudo e fonduta
Ingredienti per 4 persone:
8 dischetti spessi 1 cm di panettone ai fichi
8 fette di prosciutto crudo
50 g di parmigiano grattugiato
50 g di pecorino toscano fresco
100 g di ricotta vaccina fresca
100 ml di latte
100 ml di panna
1 tuorlo
Dopo aver grattugiato il pecorino con una grattugia a fori larghi, fondere a bagnomaria i formaggi con la panna ed il latte, una volta raggiunta la consistenza di una crema, unire la ricotta e poi il tuorlo d'uovo. Praticare un taglio su metà dei dischetti partendo dal bordo esterno ed arrivando al centro, lungo il raggio. Ricavare dalle fette di crudo 16 dischi delle stesse dimensioni del panettone e praticare sulla metà lo stesso taglio effettuato sul panettone. Tostare i dischetti di panettone e foderarli da ambo i lati di prosciutto (come fosse un panino al contrario). Agganciare ogni dischetto farcito tagliato ad un altro dischetto farcito integro e posizionare il "nodo" così realizzato nel piatto sul quale sarà stata versata a specchio parte della fonduta. Procedere allo stesso modo per gli altri piatti.
*Il pecorino toscano da me utilizzato è il Pecora Nera Seggiano di Brunelli.
Ingredienti per 4 persone:
8 dischetti spessi 1 cm di panettone ai fichi
8 fette di prosciutto crudo
50 g di parmigiano grattugiato
50 g di pecorino toscano fresco
100 g di ricotta vaccina fresca
100 ml di latte
100 ml di panna
1 tuorlo
Dopo aver grattugiato il pecorino con una grattugia a fori larghi, fondere a bagnomaria i formaggi con la panna ed il latte, una volta raggiunta la consistenza di una crema, unire la ricotta e poi il tuorlo d'uovo. Praticare un taglio su metà dei dischetti partendo dal bordo esterno ed arrivando al centro, lungo il raggio. Ricavare dalle fette di crudo 16 dischi delle stesse dimensioni del panettone e praticare sulla metà lo stesso taglio effettuato sul panettone. Tostare i dischetti di panettone e foderarli da ambo i lati di prosciutto (come fosse un panino al contrario). Agganciare ogni dischetto farcito tagliato ad un altro dischetto farcito integro e posizionare il "nodo" così realizzato nel piatto sul quale sarà stata versata a specchio parte della fonduta. Procedere allo stesso modo per gli altri piatti.
*Il pecorino toscano da me utilizzato è il Pecora Nera Seggiano di Brunelli.
2 commenti:
che idea stuzzicante!!! ;)
particolare davvero!
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