Cestino pane Nella Longari Home, americano e tovagliolo Busatti |
Uno dei momenti più golosi della giornata, a torto trascurato, è l'ora della merenda.
Nicola Santini e Tommaso De Mottoni, due maestri nell'arte del ricevere (che tutti certamente conoscete il primo per aver portato "il bon ton" a La prova del cuoco il secondo per la sua atipica e breve partecipazione al Grande Fratello) hanno dedicato all'argomento un libro L'ora della merenda Riti & ricette edito da Felici. La merenda, come la intendono gli autori del libro, diventa un momento da riscoprire per ricevere in spensieratezza attorno a una tavola trovando il tempo per volersi bene anche nel cuore della giornata. La merenda può diventare un momento speciale nell'arte del ricevere perché "non risente dell'ansia di prestazione degli altri pasti" è l'ora giusta per stare in compagnia degli amici in relax, quasi come il brunch ma senza problemi di sveglie.
Seguendo questa filosofia ogni piatto può fare al caso ed il libro è infatti un goloso ricettario che raccolgie le più varie ricette degli amici che nel corso del tempo hanno arricchito le merende degli autori ma tiene conto anche di chi per merenda intende un veloce panino o di chi è alle continue prese con la dieta.
Ritengo che i lievitati possano avere un ruolo speciale in questo pasto ed ho trovato tante idee golose nel libro Lievito e Coccole di Rita Monastero per Felici Editore. Pizze, Focacce, Pane, Panini, Grissini, Taralli, Torte salate, Fritti e Dolci in cui si compie la magia della lievitazione trovano posto nel ricco manuale dedicato all'Arte Bianca. Ricette tradizionali di ogni regione d'Italia sono affiancate da altrettanti inediti dell'autrice che spiega perfettamente e con linguaggio semplice e diretto come ottenere i più soddisfacenti risultati con il lievito.
Una vera e propria celebrazione della Focaccia, che è colazione, spuntino e persino cena del buongustaio che intende nutrirsi bene e col giusto numero di calorie è invece il libro di Vittorio Stagnani, autorità in materia di tradizioni e gastronomia, pubblicato da Progedit. La luna e la focaccia racconta storia, tradizioni e ricette per conoscere quello che può definirsi l'emblema di Bari la "f'cazz" e le sue sorelle, tradizionali o innovative che siano. Arricchiscono il libro i ricordi (ovviamente legati all'alimento protagonista del libro) di tanti personaggi e le bellissinme tavole di Michele Damiani che lo rendono un volume prezioso e oltremodo gradevole alla vista.
Vi propongo anch'io una coccola per la merenda di grandi e piccoli dei nodi di pasta brioche e sfoglia farciti di mortadella e caciocavallo, una ricetta gustosa e più semplice di quanto si possa immaginare. Ho realizzato un grande formato per chi arriva affamato a merenda, volendo se ne più fare uno grandissimo da condividere con gli altri o dei mignon per chi intende la merenda quale semplice spuntino non volendo rinunciare a nessuno dei pasti della giornata. Proprio per rendere queste brioche più digeribili le ho realizzate con Arifa una innovativa miscela di farine biologiche ad alta digeribilità. GranoTenero, Grano Duro, Farina di Farro, Farina di Mais sapientemente bilanciate per ottenere il massimo dei risultati in ogni preparazione e posso confermare di avere in precedenza preparato la stessa ricetta con farina di farro (400g) e manitoba(100 g) ma di avere assolutamenete trovato ancora migliore il risultato con Arifa.
Ingredienti per 10 grandi coccole, 20 piccole coccole o una gigante coccola
500 g di farina Arifa
250 ml
di latte
80 g di
burro morbido
40 g di
zucchero
15 g di
sale
15 g di
lievito di birra fresco
3
tuorli d'uovo
250 g di pasta sfoglia già stesa in rettangolo
150 g di mortadella*
150 g di caciocavallo silano poco stagionato
1 tuorlo e 2 cucchiai di latte per spennellare
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disporre la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungere il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amalgamare ed unire le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Porre l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Dividere in due in rettangolo di sfoglia nel senso della lunghezza. Adagiare sul primo rettangolo metà della mortadella e del caciocavallo, stendervi sopra l'impasto preparato dandogli la stessa forma, coprire con la restante mortadella e il formaggio, terminare con il secondo rettangolo di sfoglia. Tagliare il rettangolo ottenuto in 10 strisce e attorcigliare ognuna al centro prima di posizionarle in teglia ben distanziate.Pennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti e dopo altri 20 minuti di riposo infornare a 190° finché le brioche risulteranno gonfie, ben dorate e asciutte all'interno alla prova stecchino.
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disporre la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungere il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amalgamare ed unire le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Porre l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Dividere in due in rettangolo di sfoglia nel senso della lunghezza. Adagiare sul primo rettangolo metà della mortadella e del caciocavallo, stendervi sopra l'impasto preparato dandogli la stessa forma, coprire con la restante mortadella e il formaggio, terminare con il secondo rettangolo di sfoglia. Tagliare il rettangolo ottenuto in 10 strisce e attorcigliare ognuna al centro prima di posizionarle in teglia ben distanziate.Pennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti e dopo altri 20 minuti di riposo infornare a 190° finché le brioche risulteranno gonfie, ben dorate e asciutte all'interno alla prova stecchino.
*Ho utilizzato mortadella qualità Oro di Felsineo
2 commenti:
Davvero appetitose. Mamma mia.. quanto mi ci vorrebbe in questi giorni una coccola così... Sei stata brava davvero, complimenti sinceri
Eh sì, ogni tanto una coccola ci vuole. Mamma mia, queste sono fantastiche!
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