La Torta Pistocchi, che porta il nome del suo ideatore-produttore, è sul mercato da circa un ventennio e da allora ha generato un tam-tam mediatico sorprendente. I suoi ingredienti solo cioccolati fondenti di primissima qualità, provenienti da America centrale (Equador, Venezuela, Colombia), Africa centrale (Nigeria, Costa d'Avorio, Ghana, Camerun, Madagascar) e Papuasia (Papua Nuova Guinea, Indonesia, Sri Lanka), cacao amaro in polvere e pochissima crema di latte. Non contiene uova, burro, farina e zucchero ed è priva completamente di glutine. La torta Pistocchi è preparata ancora a mano come una volta, una per una. Confezionata sottovuoto si conserva per oltre 4 mesi nel frigo, conservando intatte le sue qualità organolettiche e sensoriali. In una ventina di anni i Pistocchi sono riusciti in una impresa titanica ovvero a dare “tipicità” ad un prodotto. Di solito ci vuole assai più tempo invece già da molto la Torta Pistocchi viene riconosciuta come un “dolce fiorentino”. Le varianti prodotte oltre alla classica sono la bianca con scorze di agrumi, quella alle pere, al peperoncino, al caffè, agli agrumi di Sicilia, alle Amarene e persino alle fragole.
Oggi la famiglia Pistocchi produce anche numerosi altri articoli di cioccolato, dal preparato per la cioccolata in tazza alle barrette e tavolette, dai dragees ai cioccolatini, dalle tavole alla frutta alla crema di nocciole, un'infinità di piccole cose di cioccolato che curano sempre con maniacale amore. Ma la torta rimane la loro storia…
E' un grande cioccolatino morbido e cremoso. Va gustata a temperatura ambiente con una leggera spolverata di cacao amaro, ma se siete creativi come me aggiungerete qualcosina nel piatto per rendere indimenticabile un'esperienza già di per sé da ricordare.
Quella che più si presta alla mia rielaborazione è la classica monoporzione perfetta per un dessert di fine pasto.
Ingredienti per 6 persone:
6 tortine Pistocchi classiche monoporzione
Per la crema:
250 ml di panna fresca
2 g di colla di pesce
2 cucchiai di zucchero a velo
50 g di confettura di lamponi*
1 cucchiaio di rum
Per le cialdine:
50 g di pistacchi tritati
50 g di zucchero
1 albume
25 g di burro
10 g di farina
Ammollare la gelatina in acqua fredda, strizzarla e scioglierla a bagnomaria. Montare la panna con lo zucchero e a metà lavoro unire la gelatina, la confettura e il liquore continuando a montare fino a neve ferma
Mescolare la farina con lo zucchero e i pistacchi tritati aggiungere l'albume leggermente montato e il burro fuso. Lasciare riposare l'impasto per un'ora poi prelevarlo con un cucchiaino e disporlo a mucchietti su una teglia foderata di carta forno. Cuocere a 180° per 12-15 o comunque finché l'esterno delle cialdine risulterà dorato.
Mettere al centro del piatto la tortina, rivestirne la superficie con ciuffetti di crema di panna ai lamponi e completare con una cialdina di pistacchi e una spolverata di cacao amaro.
*Ho utilizzato Fiordifrutta ai Lamponi Rigoni di Asiago.
Prima di chiudere il post vi ricordo che prosegue ancora per qualche giorno il Contest Fattorie Fiandino , tra le ricette pervenute questa settimana vi segnalo la Trilogia di patate di Staffetta in cucina, come non innamorarsi di una ricetta che prevede patate ripiene dall'antipasto al dolce...
4 commenti:
che belle!! poi sono senza glutine e non posso che apprezzare ;-) buona serata :-D
una versione della pistocchi molto interessante
che delizia!!
Grazie mille per il simpatico abbinamento,
Claudio
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