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2015-04-15

Un'acqua cotta da leccarsi i baffi

Canovaccio Busatti
Era davvero tanto tempo che non leggevo un libro tutto d'un fiato in poche ore, l'altro giorno complice un viaggio di qualche ora in pullman ho preso tra le mani Angela, Lucio e le erbe cattive di Paola Alberti pubblicato da Effigi e mi sono lasciata assorbire dalla trama ricca di accadimenti tra il misterioso e l'imprevedibile di questo giallo. Avvinta da questo caso di omicidio su cui indagano un investigatore privato e un geniale ragazzo con l'aiuto di una sensitiva sono arrivata all'ultima pagina senza quasi rendermene conto.  Non potevo non farmi ispirare per la realizzazione di una ricetta e siccome nel libro la signora Graziana parla di "un'acqua cotta da leccarsi i baffi" lo stimolo è stato insopprimibile ed ho preparato la mia acqua cotta di primavera con le erbe buone però non con quelle cattive. 
Di semplici piatti toscani si parla anche in Cucina toscana di Gustavo Pierotti della Sanguigna vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900, pubblicato dallo stesso editore Effigi. Nella lunghissima prefazione l'autore parlava della semplicità della cucina toscana, la vera forza di questa modesta cucina capace di raggiungere il massimo con il minimo dei mezzi, di esaltarsi con il poco e il buono che la natura mette a disposizione. "Cucina tutta robustezza e gentilezza, saporita, schietta, affabile, gioviale, anzi direi confidenziale; e, come tutte le arti veramente grandi, fatta per essere compresa in ogni ceto e in ogni luogo: universale!".
Ancora cucina toscana, pur senza nessuna ricetta di acqua cotta, nel libro-ricordo di Anna Marsigli  Mirabile Le mie ricette pubblicato da Sarnus. L'antica tradizione culinaria di una famiglia toscana accuratamente adattata ai fornelli moderni. Piatti sani e genuini alleggeriti secondo l'uso  moderno  per riassaporare il gusto inconfondibile di un'economia domestica quasi dimenticata.
I ricordi di una vita scanditi dal susseguirsi di tante ricette, una dietro l'altra infarcite di curiosità e foto che l'autrice ha recuperato dagli album di famiglia. Ricordi di famiglia e ricette uniti insieme quale patrimonio comune  fatto di beni preziosi da difendere e conservare.
Tornando a noi nella mia acquacotta ho messo i buonissimi asparagi selvatici di cui in questo periodo è ricca la mia terra, gli ultimi carciofi, i primi piselli, qualche carotina e un po' di bietolina. Cosa ne dite di provarla?
Acqua cotta di primavera
Ingredienti per 4 persone:
1 spicchio d'aglio
3-4 foglie di salvia
4 cucchiai di passata di pomodoro
1 mazzetto di asparagi selvatici
1 manciata di bietoline
2 carote novelle
2 carciofi
mezza tazza di piselli sgranati
4 uova biologiche
4 fette di pane casereccio
olio extravergine d'oliva
pecorino grattugiato
sale e pepe
Tritare l'aglio con la salvia soffriggerli in poco olio, unire la passata di pomodoro, sale e pepe, gli asparagi tagliati a pezzetti, le carote a rondelle, i carciofi a spicchi, i piselli e le bietoline tagliuzzate. Aggiungere acqua a coprire e lasciar cuocere le verdure. Regolare di sale e pepe ed aggiungere un uovo per persona. Tostare le fette di pane e disporle nelle scodelle suddividere la zuppetta in ogni scodella, completare con il formaggio. Sentirete che bontà!

1 commento:

Simona Nania ha detto...

Questa zuppa la mangerei anche ad agosto!