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2019-01-09

Zuppa saporita più buona che bella

 In queste fredde serate invernali non c'è nulla di più buono di una saporita zuppa che al ritorno dal lavoro sia in grado di scaldarci. Una zuppa corroborante e sana che di sicuro è più buona che bella, non fermatevi alle apparenze e preparatela secondo le mie indicazioni resterete stupiti da tanta bontà.
Ingredienti per 4 persone:
100 g di prosciutto cotto
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 ciuffetto di prezzemolo
2 carote
1 manciata di spinaci
2 foglie d'alloro
2 funghi porcini
2 pomodori pelati
olio extravergine d'oliva
1/2 tazza di piselli spezzati cotti
1 tazza di lenticchie lessate
3-4 cucchiai a piacere di grano saraceno o farro
4-6 cucchiai di riso integrale
sale e pepe

Fare un battuto sottile di cipolla aglio e prezzemolo, tagliare a pezzettini il cotto e porre tutto in un tegame di coccio abbastanza capace, aggiungere un filo d'olio e lasciar scaldare, unire i pomodori e schiacciarli con la forchetta, aggiungere le carote a fettine, gli spinaci a striscioline e le foglie d'alloro. Aggiungere i porcini a fettine e lasciar insaporire, salare e pepare, unire poi il riso integrale e il grano saraceno, i piselli e le lenticchie andranno aggiunte solo verso la fine perché già lessati. Regolare di sale e pepe e servire ben calda in fondine di coccio.

2016-07-06

La zuppa estiva di lenticchie

Matrimoni, matrimoni e ancora matrimoni. In questo periodo una festa dietro l'altra e tutte di famiglia per cui impossibile rinunciare. Il risultato è una dieta disordinata che mi costringe a tirare la cinghia nei giorni ordinari, comunque mi sono accorta che le diete più povere possono essere alquanto gustose e se prima all'arrivo dell'estate bandivo i legumi perché abituata a consumarli secondo le ricette di tradizione, decisamente troppo pesanti in estate, adesso mi ritrovo a scoprire nuovi e gustosi modi per preparare ceci, fagioli e lenticchie. Ed eccoci alle lenticchie che preparate come sto per suggerirvi sono perfette anche d'estate, profumate, appetitose e davvero facili da preparare. Io vi consiglio di scegliere lenticchie piccole, quelle di Mormanno e del Pollino tutto sono fantastiche e non hanno nulla da invidiare alle più prestigiose colleghe di Norcia e Castelluccio.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di lenticchie
2 pomodori
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio d'aglio
origano
basilico
sale q.b.
Lessare le lenticchie senza disfarle. Imbiondire l'aglio con un filo d'olio,i capperi (se grossi tritati altrimenti interi) e i filetti di acciughe. Unire due pomodori a tocchetti privati della pelle e qualche foglia di basilico. Lasciar cuocere qualche minuto e aggiungere le lenticchie già lessate, lasciare insaporire nel condimento, regolare di sale e insaporire con origano prima di servire la zuppetta tiepida con un filo di olio a crudo e una fresella integrale.

La zuppa estiva di lenticchie

Matrimoni, matrimoni e ancora matrimoni. In questo periodo una festa dietro l'altra e tutte di famiglia per cui impossibile rinunciare. Il risultato è una dieta disordinata che mi costringe a tirare la cinghia nei giorni ordinari, comunque mi sono accorta che le diete più povere possono essere alquanto gustose e se prima all'arrivo dell'estate bandivo i legumi perché abituata a consumarli secondo le ricette di tradizione, decisamente troppo pesanti in estate, adesso mi ritrovo a scoprire nuovi e gustosi modi per preparare ceci, fagioli e lenticchie. Ed eccoci alle lenticchie che preparate come sto per suggerirvi sono perfette anche d'estate, profumate, appetitose e davvero facili da preparare. Io vi consiglio di scegliere lenticchie piccole, quelle di Mormanno e del Pollino tutto sono fantastiche e non hanno nulla da invidiare alle più prestigiose colleghe di Norcia e Castelluccio.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di lenticchie
2 pomodori
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio d'aglio
origano
basilico
sale q.b.
Lessare le lenticchie senza disfarle. Imbiondire l'aglio con un filo d'olio,i capperi (se grossi tritati altrimenti interi) e i filetti di acciughe. Unire due pomodori a tocchetti privati della pelle e qualche foglia di basilico. Lasciar cuocere qualche minuto e aggiungere le lenticchie già lessate, lasciare insaporire nel condimento, regolare di sale e insaporire con origano prima di servire la zuppetta tiepida con un filo di olio a crudo e una fresella integrale.

2016-04-04

Paella di miglio e ceci con verdure e salmone

Voglio confessarvi che davanti ad un assortimento di legumi e cereali misti e vari come quello che vi mostro in foto mi prende una voglia incontrollabile di fare di quei semi piatti nuovi sperimentando le infinite possibilità che un legume secco o un cereale possono offrire oltre che gli innumerevoli accostamenti di gusto cui possono dare luogo. Anche al mercato non posso fare a meno di soffermarmi davanti a quei sacchi aperti e semi arrotolati da cui spuntano questi tesori della terra alla ricerca magari qualcosa di sconosciuto.
Insomma se mi regali dei legumi mi fai più felice che con un mazzo di fiori, ecco perché il mondo Schioppi rimane per me un universo da esplorare e degustare in diverse maniere, in ogni stagione e con qualsiasi clima.
Ceci e miglio sono la base del piatto che vi presento oggi, li ho arricchiti e sposati con salmone, funghi misti e zucchine, una nota di colore e profumo l'ho aggiunta con lo zafferano ed ecco a voi il risultato finale.
Paella di miglio e ceci con verdure e salmone

Ingredienti per 4 persone:
160 g di miglio
1 tazza di ceci ammollati e lessati
2 fette di salmone
200 g di funghi misti (anche congelati)
2 zucchine verdi
1 cipollotto
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale
1 bustina di zafferano
sale
Tagliare a cubetti il salmone e condirlo con aglio e olio. Tritare il cipollotto ed appassirlo in padella con poco olio, unire il miglio, tostarlo, sfumare con il vino e poi unire un mestolo di brodo, proseguire la cottura unendo i ceci, i funghi  e un po' alla volta il brodo. Verso la fine unire lo zafferano sciolto in poco brodo e  salmone e zucchine scottati in una padella a parte con pochissimo olio, lasciar asciugare e regolare di sale prima di servire con un bicchiere di Friulano Conte D'Attimis Maniago.

Paella di miglio e ceci con verdure e salmone

Voglio confessarvi che davanti ad un assortimento di legumi e cereali misti e vari come quello che vi mostro in foto mi prende una voglia incontrollabile di fare di quei semi piatti nuovi sperimentando le infinite possibilità che un legume secco o un cereale possono offrire oltre che gli innumerevoli accostamenti di gusto cui possono dare luogo. Anche al mercato non posso fare a meno di soffermarmi davanti a quei sacchi aperti e semi arrotolati da cui spuntano questi tesori della terra alla ricerca magari qualcosa di sconosciuto.
Insomma se mi regali dei legumi mi fai più felice che con un mazzo di fiori, ecco perché il mondo Schioppi rimane per me un universo da esplorare e degustare in diverse maniere, in ogni stagione e con qualsiasi clima.
Ceci e miglio sono la base del piatto che vi presento oggi, li ho arricchiti e sposati con salmone, funghi misti e zucchine, una nota di colore e profumo l'ho aggiunta con lo zafferano ed ecco a voi il risultato finale.
Paella di miglio e ceci con verdure e salmone

Ingredienti per 4 persone:
160 g di miglio
1 tazza di ceci ammollati e lessati
2 fette di salmone
200 g di funghi misti (anche congelati)
2 zucchine verdi
1 cipollotto
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale
1 bustina di zafferano
sale
Tagliare a cubetti il salmone e condirlo con aglio e olio. Tritare il cipollotto ed appassirlo in padella con poco olio, unire il miglio, tostarlo, sfumare con il vino e poi unire un mestolo di brodo, proseguire la cottura unendo i ceci, i funghi  e un po' alla volta il brodo. Verso la fine unire lo zafferano sciolto in poco brodo e  salmone e zucchine scottati in una padella a parte con pochissimo olio, lasciar asciugare e regolare di sale prima di servire con un bicchiere di Friulano Conte D'Attimis Maniago.

2016-03-30

Che zuppa! Tonno e piselli ricetta di tradizione riscoperta

Che zuppa! Ogni stagione ha le sue e se siete tra quelli che hanno sempre pensato alla zuppa come ad un piatto invernale cambierete sicuramente idea sfogliando le pagine di Che zuppa! il libro di Barbara Toselli pubblicato da Tecniche Nuove: 208 pagine illustrate e 80 gustose ricette per innamorarvi delle zuppe e portarle in tavola in tutte e quattro stagioni. Ricette facili dalle più leggere a quelle più complete, da quelle più tradizionali a quelle più curiose, passando dalle eleganti vellutate, alle fresche zuppe estive, alle minestre più confortevoli e genuine perfette per i mesi più freddi. Zuppe adatte a ogni tipo di occasione: per una cenetta intima, ideali da preparare in anticipo per una serata con molti ospiti, per il pranzo di tutti i giorni o per un’occasione speciale. 
Nel libro c'è proprio tutto e se guardiamo alle ricette di zuppe primaverili non mancano di certo piselli, fave, asparagi e anche carciofi, verdure che caratterizzano questa stagione. 
Oggi voglio proporvi una preparazione veloce e facile a base di piselli e tonno, non è una ricetta del libro ma è una ricetta tradizionale del sud della mia Calabria che ho conosciuto attraverso altri libri dal momento che nella tradizione del mio paese e di quelli che mi circondano il tonno, anche se in scatola, non è contemplato. Nei paesi dell'entroterra seppure non distanti affatto dal mare, nonostante ciò, il pescato fresco difficilmente arrivava, nelle zone costiere della regione il tonno è invece una costante visto che data la mole di questi pesci le mogli dei pescatori facevano di necessità virtù riuscendo a conservare sott'olio le eccedenze per i periodi di magra. Io ho scelto di abbinare a questa zuppa le orecchiette fresche ma vanno bene tubetti, gnocchetti o anche spaghetti spezzati.
Minestra di pasta tonno e piselli
Ingredienti per 4 persone:
200 g di pasta secca (300 se fresca)
1 tazza colma di piselli sgranati
1 cipollotto rosso
3 cucchiai di passata di pomodoro
150 g di tonno sott'olio
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino 
origano
Tritare la cipolla, appassirla in un tegame con olio e acqua, unire i piselli, la passata di pomodoro e portare a cottura.  Unire il tonno e la pasta e lasciar cuocere, a fine cottura profumare con l'origano.

Che zuppa! Tonno e piselli ricetta di tradizione riscoperta

Che zuppa! Ogni stagione ha le sue e se siete tra quelli che hanno sempre pensato alla zuppa come ad un piatto invernale cambierete sicuramente idea sfogliando le pagine di Che zuppa! il libro di Barbara Toselli pubblicato da Tecniche Nuove: 208 pagine illustrate e 80 gustose ricette per innamorarvi delle zuppe e portarle in tavola in tutte e quattro stagioni. Ricette facili dalle più leggere a quelle più complete, da quelle più tradizionali a quelle più curiose, passando dalle eleganti vellutate, alle fresche zuppe estive, alle minestre più confortevoli e genuine perfette per i mesi più freddi. Zuppe adatte a ogni tipo di occasione: per una cenetta intima, ideali da preparare in anticipo per una serata con molti ospiti, per il pranzo di tutti i giorni o per un’occasione speciale. 
Nel libro c'è proprio tutto e se guardiamo alle ricette di zuppe primaverili non mancano di certo piselli, fave, asparagi e anche carciofi, verdure che caratterizzano questa stagione. 
Oggi voglio proporvi una preparazione veloce e facile a base di piselli e tonno, non è una ricetta del libro ma è una ricetta tradizionale del sud della mia Calabria che ho conosciuto attraverso altri libri dal momento che nella tradizione del mio paese e di quelli che mi circondano il tonno, anche se in scatola, non è contemplato. Nei paesi dell'entroterra seppure non distanti affatto dal mare, nonostante ciò, il pescato fresco difficilmente arrivava, nelle zone costiere della regione il tonno è invece una costante visto che data la mole di questi pesci le mogli dei pescatori facevano di necessità virtù riuscendo a conservare sott'olio le eccedenze per i periodi di magra. Io ho scelto di abbinare a questa zuppa le orecchiette fresche ma vanno bene tubetti, gnocchetti o anche spaghetti spezzati.
Minestra di pasta tonno e piselli
Ingredienti per 4 persone:
200 g di pasta secca (300 se fresca)
1 tazza colma di piselli sgranati
1 cipollotto rosso
3 cucchiai di passata di pomodoro
150 g di tonno sott'olio
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino 
origano
Tritare la cipolla, appassirla in un tegame con olio e acqua, unire i piselli, la passata di pomodoro e portare a cottura.  Unire il tonno e la pasta e lasciar cuocere, a fine cottura profumare con l'origano.

2016-01-12

Le cucine del ricordo e la mia spigola impazzita

Piatto Ceramiche De Simone
A volte la cucina è necessita ma molto spesso è invece ricordo, amore, passione che viene da lontano e ognuno di noi, sono certa, sarebbe in grado di raccontare qualcosa di originale magari legato alla cucina o alle cucine della propria infanzia. Molti li hanno scritti questi ricordi, facendone anche dei ricettari e io trovo che questi libri in cui si parla di vita vissuta valgano molto più di un romanzo avventuroso e spesso attingere ai ricordi altrui ci porta a fare un viaggio interiore anche in noi stessi scavando nel profondo e traendone magari ricordi che si credevano persi per sempre. 
Ci prova Barbieri a raccontarci le cucine della sua vita in Via Emilia Via da Casa edito da Rizzoli e mi sono divertita molto a leggerlo sempre più incuriosita pagina dopo pagina, grazie anche alle bellissime illustrazioni di Maria Cremonini ed alle fotografie che lo arricchiscono.
Dall’infanzia emiliana ai viaggi intorno al mondo fino al successo in tv: un’autobiografia per ricette e racconti di uno chef senza frontiere. “Cucinare per gli altri è un’emozione, significa farli entrare nella tua intimità: ai fornelli bisogna potersi sentire completamente a proprio agio". Le ricette che Bruno Barbieri ci mette a disposizione in questo libro sono le più significative della sua vita ma allo stesso tempo sono alla portata di tutti per preparare piatti davvero speciali. 
Per Contrasto Books è uscito  Storie in cucina  Ricordi, racconti e ricette di Caterina Stiffoni con fotografie in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin che immortalando fornelli, tavole imbandite e cibo conferiscono al libro il fascino di altri tempi.
Dalle vecchie cucine di famiglia alle ricette in tempo di guerra, dalla Parigi dei grandi chef alle medine del Marocco fino ai palazzi indiani: 40 storie, oltre 80 ricette e 10 menu raccontano la passione dell'autrice per la cucina. Un libro articolato come un lungo viaggio alla scoperta di nuovi sapori, dove ogni luogo diventa ancora più indimenticabile se legato a un piatto o a una ricetta speciale, oppure a fantasie e piccoli racconti ispirati al cibo. In tutto ciò l'autrice ha trovato spazio per  un prezioso manuale che raccoglie e suddivide le ricette in antipasti, primi piatti, secondi, contorni e dolci e propone 10 semplici e versatili menu tematici.
Invece Laura Bolgeri in La memoria del gusto Conversazioni sull'impronta del cibo edito da Cinquesensi ci racconta i ricordi culinari di cinquanta personaggi famosi, mettendoli insieme quasi come fossero davvero a tavola a raccontare di sé senza barriere di tempo e di spazio. Per capire la bellezza di questo libro vi trascrivo un estratto della prefazione di Antonio Bozzo che meglio non lo poteva spiegare:
"Facciamo finta di avere una bacchetta magica, o molta fantasia, e immaginiamo una grande tavolata di una cinquantina di persone, anzi di una cinquantina di personaggi. Non teniamo conto degli inganni del tempo: alla nostra tavola gigante saranno seduti uomini che mai hanno mangiato insieme, ce ne saranno addirittura alcuni che questa vita di gioie e dolori l’hanno già lasciata. Non importa, all’immaginazione la realtà fa un baffo. Eccoli tutti seduti, con lo sguardo felice: ognuno sta per assaporare il suo piatto della memoria, il cibo che ha lasciato dentro lo spirito un calco, un gusto che a ricordarlo, a riportarlo alla bocca, riaccende una storia personale, per tutti unica anche se qualche volta tipica di un periodo storico e di una parte d’Italia". Credo di aver acceso la vostra curiosità abbastanza.
Ora passiamo a un mio piatto, uno dei tanti che al momento di degustarlo ha riportato alla mia memoria ricordi sopiti. le zuppe della mia infanzia erano così semplici e assai gustose e non mancava mai un bel crostone di pane, magari abbrustolito al fuoco del camino.
In questo caso è una spigola all'acqua pazza un po' modificata ed arricchita ecco perché l'ho chiamata la spigola impazzita.
La spigola impazzita
Ingredienti per 4 persone:
2 spigole da 1/2 Kg circa
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di vino
2 patate
2 pomodori
1 cucchiaio di capperi
olio extravergine d'oliva
20 olive
1 rametto d'origano
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino
pane casereccio raffermo
In una capace padella versare il vino, due bicchieri di acqua, lo spicchio d'aglio schiacciato, un filo d'olio, i gambi di prezzemolo, il rametto di origano, le patate pelate a fette e i pomodori pelati e tagliati a pezzetti, portare a bollore e unire i pesci eviscerati e desquamati. A metà cottura unire le olive e i capperi e completare la cottura, Pulire i pesci dalle lische ricavandone solo la polpa, suddividerla nei piatti e unire anche il resto del fondo, completare con prezzemolo tritato e pane raffermo bruschettato.

Le cucine del ricordo e la mia spigola impazzita

Piatto Ceramiche De Simone
A volte la cucina è necessita ma molto spesso è invece ricordo, amore, passione che viene da lontano e ognuno di noi, sono certa, sarebbe in grado di raccontare qualcosa di originale magari legato alla cucina o alle cucine della propria infanzia. Molti li hanno scritti questi ricordi, facendone anche dei ricettari e io trovo che questi libri in cui si parla di vita vissuta valgano molto più di un romanzo avventuroso e spesso attingere ai ricordi altrui ci porta a fare un viaggio interiore anche in noi stessi scavando nel profondo e traendone magari ricordi che si credevano persi per sempre. 
Ci prova Barbieri a raccontarci le cucine della sua vita in Via Emilia Via da Casa edito da Rizzoli e mi sono divertita molto a leggerlo sempre più incuriosita pagina dopo pagina, grazie anche alle bellissime illustrazioni di Maria Cremonini ed alle fotografie che lo arricchiscono.
Dall’infanzia emiliana ai viaggi intorno al mondo fino al successo in tv: un’autobiografia per ricette e racconti di uno chef senza frontiere. “Cucinare per gli altri è un’emozione, significa farli entrare nella tua intimità: ai fornelli bisogna potersi sentire completamente a proprio agio". Le ricette che Bruno Barbieri ci mette a disposizione in questo libro sono le più significative della sua vita ma allo stesso tempo sono alla portata di tutti per preparare piatti davvero speciali. 
Per Contrasto Books è uscito  Storie in cucina  Ricordi, racconti e ricette di Caterina Stiffoni con fotografie in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin che immortalando fornelli, tavole imbandite e cibo conferiscono al libro il fascino di altri tempi.
Dalle vecchie cucine di famiglia alle ricette in tempo di guerra, dalla Parigi dei grandi chef alle medine del Marocco fino ai palazzi indiani: 40 storie, oltre 80 ricette e 10 menu raccontano la passione dell'autrice per la cucina. Un libro articolato come un lungo viaggio alla scoperta di nuovi sapori, dove ogni luogo diventa ancora più indimenticabile se legato a un piatto o a una ricetta speciale, oppure a fantasie e piccoli racconti ispirati al cibo. In tutto ciò l'autrice ha trovato spazio per  un prezioso manuale che raccoglie e suddivide le ricette in antipasti, primi piatti, secondi, contorni e dolci e propone 10 semplici e versatili menu tematici.
Invece Laura Bolgeri in La memoria del gusto Conversazioni sull'impronta del cibo edito da Cinquesensi ci racconta i ricordi culinari di cinquanta personaggi famosi, mettendoli insieme quasi come fossero davvero a tavola a raccontare di sé senza barriere di tempo e di spazio. Per capire la bellezza di questo libro vi trascrivo un estratto della prefazione di Antonio Bozzo che meglio non lo poteva spiegare:
"Facciamo finta di avere una bacchetta magica, o molta fantasia, e immaginiamo una grande tavolata di una cinquantina di persone, anzi di una cinquantina di personaggi. Non teniamo conto degli inganni del tempo: alla nostra tavola gigante saranno seduti uomini che mai hanno mangiato insieme, ce ne saranno addirittura alcuni che questa vita di gioie e dolori l’hanno già lasciata. Non importa, all’immaginazione la realtà fa un baffo. Eccoli tutti seduti, con lo sguardo felice: ognuno sta per assaporare il suo piatto della memoria, il cibo che ha lasciato dentro lo spirito un calco, un gusto che a ricordarlo, a riportarlo alla bocca, riaccende una storia personale, per tutti unica anche se qualche volta tipica di un periodo storico e di una parte d’Italia". Credo di aver acceso la vostra curiosità abbastanza.
Ora passiamo a un mio piatto, uno dei tanti che al momento di degustarlo ha riportato alla mia memoria ricordi sopiti. le zuppe della mia infanzia erano così semplici e assai gustose e non mancava mai un bel crostone di pane, magari abbrustolito al fuoco del camino.
In questo caso è una spigola all'acqua pazza un po' modificata ed arricchita ecco perché l'ho chiamata la spigola impazzita.
La spigola impazzita
Ingredienti per 4 persone:
2 spigole da 1/2 Kg circa
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di vino
2 patate
2 pomodori
1 cucchiaio di capperi
olio extravergine d'oliva
20 olive
1 rametto d'origano
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino
pane casereccio raffermo
In una capace padella versare il vino, due bicchieri di acqua, lo spicchio d'aglio schiacciato, un filo d'olio, i gambi di prezzemolo, il rametto di origano, le patate pelate a fette e i pomodori pelati e tagliati a pezzetti, portare a bollore e unire i pesci eviscerati e desquamati. A metà cottura unire le olive e i capperi e completare la cottura, Pulire i pesci dalle lische ricavandone solo la polpa, suddividerla nei piatti e unire anche il resto del fondo, completare con prezzemolo tritato e pane raffermo bruschettato.

2015-11-17

Il comfort food di Jamie Oliver e il mio

La cucina di Jamie Oliver è per me essa stessa comfort food, anche i suoi piatti da 15 minuti per dirne una risultano alla fine piatti extra-golosi, vere coccole per il palato. Immaginate allora cosa può esser un libro scritto da Jamie sull'argomento.
Comfort food di Jamie Oliver è un libro bellissimo edito da TEA Libri che ti vien voglia quasi di addentare per le tantissime ricette gustose e molto soddisfacenti per il palato e l'anima. "Questo bel librone contiene, ve lo garantisco, le mie ricette più gustose e di maggiore soddisfazione legate al fantastico mondo del comfort food. L'ho scritto per celebrare il piacere del cibo e la gioia di preparare piatti superbuoni per dimostrare il proprio amore, per risvegliare un ricordo o riaccendere un'emozione, per concedersi una trasgressione ogni tanto, per riunire un gruppo di amici e portare in tavola un po' di felicità. Sono piatti famosi, classici delle cucine del mondo, carichi di buon umore e di sorrisi, compresi quei dolci pazzeschi e vergognosamente buoni... Spero con tutto il cuore che troverà un posto anche a casa vostra. Love, Jamie" 
Ho sempre sentito parlare ad esempio di Porridge ma quando penso che si tratta di una pappa dolce di fiocchi d'avena cotti nel latte me ne passa la voglia. Il porridge d'autore di Jamie (il suo primo ricordo culinario d'infanzia legato ai nonni) è goloso ed invitante quanto la torta al cioccolato delle grandi occasioni o il pollo fritto come al sud, per citare solo due delle invitanti ricette proposte nel libro. Questo del resto è il successo di Jamie Oliver e questo è quello che mi fa correre in libreria quando c'è un suo nuovo libro. Porta in tavola la felicità recita il sottotitolo di COMFORT FOOD e io vi dico regalate la felicità, un libro così è il regalo ideale per il prossimo Natale. 
I comfort food di Jamie li scoprirete nel libro, dei miei ne sapete qualcuno ma le zuppe sono a casa mia sempre e comunque cibo confortante ecco perché oggi ho scelto di ragalarvi questa gustosa ricetta di lenticchie. Resterete davvero stupiti. Io l'ho servita con un bocconcino di bufala e una piadina  condita con olio origano e polvere di peperone per richiamare il gusto della zuppa. Davvero un piatto mediterraneo e confortante. 
A Zuppe e minestre è dedicato anche il numero 9 della collana Le ricette di Unti e Bisunti raccontate da ChefRubio in edicola dalla scorsa settimana con il Corriere dello sport, un volume prezioso per conoscere le zuppe della tradizione Italiana presentate con la consueta succulenza che caratterizza ChefRubio.
Prima della ricetta mi rimane un ultimo appunto sul vino che ho scelto per questa mia preparazione. Continuo ad esplorare il Piemonte e mi fermo stavolta dai Fratelli Pavia dove scelgo un Grignolino d'Asti , un vino rosso DOC, molto apprezzato per le sue caratteristiche particolari e per il suo bouquet fine ed intenso, perfetto con ogni tipo di antipasto, ed in particolare con piatti leggeri, carni bianche e formaggi freschi.
L'Azienda dei Fratelli Pavia è un'azienda di tradizione essendo alla terza generazione di viticoltori, sin dal 1901 la famiglia Pavia coltiva vigneti all’estremo lato meridionale del Monferrato, nel comune di Agliano Terme nella zona definita come il triangolo d’oro della Barbera d’Asti. La conduzione di di tipo famigliare consente ancora oggi all'Azienda di controllare in modo completo il ciclo di produzione, dal vigneto alla cantina. L’intera lavorazione, dalla potatura alla vendemmia, è realizzata a mano. Questo garantisce una produzione limitata di vini di grande carattere e di altissima qualità, elementi che mantengono inalterata la centenaria tradizione di famiglia di esperienza e competenza nella produzione del vino.
Zuppa di lenticchie ai profumi mediterranei
Ingredienti per 4 persone:
350 g di lenticchie piccole
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di passata di pomodoro
50 g di prosciutto crudo magro
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaino di polvere di peperone rosso
1 cucchiaino d'origano
olio extravergine d'oliva
sale
Per completare:
4 bocconcini di bufala*
2 piadine**
olio extravergine d'oliva***
polvere di peperone rosso e origano
Tritare la cipolla e i capperi, ridurre a cubetti anche il prosciutto, schiacciare l'aglio e soffriggere il tutto con un filo d'olio, aggiungere la passata e le lenticchie, allungare con acqua e lasciar cuocere senza aggiungere sale. Alla fine aggiungere gli aromi (origano e polvere di peperone) e regolare di sale.
In una padella calda scaldare le piadine, condirle in superficie con olio, origano e polvere di peperone e tagliarle a striscioline. Servire la zuppa nelle ciotole con un bocconcino al centro e le striscioline di piadina calda.
*  Ho utilizzato bocconcini di latte di bufala del Caseificio Giordano
** Nel mio caso piadina fresca all'extravergine Artigianpiada
***Ho utilizzato olio extrevergine d'oliva Terre Antiche Dante

Il comfort food di Jamie Oliver e il mio

La cucina di Jamie Oliver è per me essa stessa comfort food, anche i suoi piatti da 15 minuti per dirne una risultano alla fine piatti extra-golosi, vere coccole per il palato. Immaginate allora cosa può esser un libro scritto da Jamie sull'argomento.
Comfort food di Jamie Oliver è un libro bellissimo edito da TEA Libri che ti vien voglia quasi di addentare per le tantissime ricette gustose e molto soddisfacenti per il palato e l'anima. "Questo bel librone contiene, ve lo garantisco, le mie ricette più gustose e di maggiore soddisfazione legate al fantastico mondo del comfort food. L'ho scritto per celebrare il piacere del cibo e la gioia di preparare piatti superbuoni per dimostrare il proprio amore, per risvegliare un ricordo o riaccendere un'emozione, per concedersi una trasgressione ogni tanto, per riunire un gruppo di amici e portare in tavola un po' di felicità. Sono piatti famosi, classici delle cucine del mondo, carichi di buon umore e di sorrisi, compresi quei dolci pazzeschi e vergognosamente buoni... Spero con tutto il cuore che troverà un posto anche a casa vostra. Love, Jamie" 
Ho sempre sentito parlare ad esempio di Porridge ma quando penso che si tratta di una pappa dolce di fiocchi d'avena cotti nel latte me ne passa la voglia. Il porridge d'autore di Jamie (il suo primo ricordo culinario d'infanzia legato ai nonni) è goloso ed invitante quanto la torta al cioccolato delle grandi occasioni o il pollo fritto come al sud, per citare solo due delle invitanti ricette proposte nel libro. Questo del resto è il successo di Jamie Oliver e questo è quello che mi fa correre in libreria quando c'è un suo nuovo libro. Porta in tavola la felicità recita il sottotitolo di COMFORT FOOD e io vi dico regalate la felicità, un libro così è il regalo ideale per il prossimo Natale. 
I comfort food di Jamie li scoprirete nel libro, dei miei ne sapete qualcuno ma le zuppe sono a casa mia sempre e comunque cibo confortante ecco perché oggi ho scelto di ragalarvi questa gustosa ricetta di lenticchie. Resterete davvero stupiti. Io l'ho servita con un bocconcino di bufala e una piadina  condita con olio origano e polvere di peperone per richiamare il gusto della zuppa. Davvero un piatto mediterraneo e confortante. 
A Zuppe e minestre è dedicato anche il numero 9 della collana Le ricette di Unti e Bisunti raccontate da ChefRubio in edicola dalla scorsa settimana con il Corriere dello sport, un volume prezioso per conoscere le zuppe della tradizione Italiana presentate con la consueta succulenza che caratterizza ChefRubio.
Prima della ricetta mi rimane un ultimo appunto sul vino che ho scelto per questa mia preparazione. Continuo ad esplorare il Piemonte e mi fermo stavolta dai Fratelli Pavia dove scelgo un Grignolino d'Asti , un vino rosso DOC, molto apprezzato per le sue caratteristiche particolari e per il suo bouquet fine ed intenso, perfetto con ogni tipo di antipasto, ed in particolare con piatti leggeri, carni bianche e formaggi freschi.
L'Azienda dei Fratelli Pavia è un'azienda di tradizione essendo alla terza generazione di viticoltori, sin dal 1901 la famiglia Pavia coltiva vigneti all’estremo lato meridionale del Monferrato, nel comune di Agliano Terme nella zona definita come il triangolo d’oro della Barbera d’Asti. La conduzione di di tipo famigliare consente ancora oggi all'Azienda di controllare in modo completo il ciclo di produzione, dal vigneto alla cantina. L’intera lavorazione, dalla potatura alla vendemmia, è realizzata a mano. Questo garantisce una produzione limitata di vini di grande carattere e di altissima qualità, elementi che mantengono inalterata la centenaria tradizione di famiglia di esperienza e competenza nella produzione del vino.
Zuppa di lenticchie ai profumi mediterranei
Ingredienti per 4 persone:
350 g di lenticchie piccole
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di passata di pomodoro
50 g di prosciutto crudo magro
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaino di polvere di peperone rosso
1 cucchiaino d'origano
olio extravergine d'oliva
sale
Per completare:
4 bocconcini di bufala*
2 piadine**
olio extravergine d'oliva***
polvere di peperone rosso e origano
Tritare la cipolla e i capperi, ridurre a cubetti anche il prosciutto, schiacciare l'aglio e soffriggere il tutto con un filo d'olio, aggiungere la passata e le lenticchie, allungare con acqua e lasciar cuocere senza aggiungere sale. Alla fine aggiungere gli aromi (origano e polvere di peperone) e regolare di sale.
In una padella calda scaldare le piadine, condirle in superficie con olio, origano e polvere di peperone e tagliarle a striscioline. Servire la zuppa nelle ciotole con un bocconcino al centro e le striscioline di piadina calda.
*  Ho utilizzato bocconcini di latte di bufala del Caseificio Giordano
** Nel mio caso piadina fresca all'extravergine Artigianpiada
***Ho utilizzato olio extrevergine d'oliva Terre Antiche Dante

2015-09-11

Zuppa alla pavese: variazioni sul tema

C'è chi dice che a Milano si mangia male, che al di là dei pochi classici e noti piatti non ci sono queste grandi ricette di tradizione. Io onestamente non la penso affatto così, sarà che il burro nella cucina milanese e in quella lombarda in generale sta un po' ovunque e sarà che il burro a me piace tanto penso davvero che si tratti di una cucina appetitosa e converrete con me solamente sfogliando le pagine del libro Milano in cucina di SimeBooks a cura di William Dello Russo con fotografie di Massimo Ripani con testo a fronte in inglese.

Milano non è solo risotto alla milanese, cotoletta e casoeula, nel libro troverete tantissime ricette della vasta e ricca tradizione culinaria lombarda presentate in chiave moderna grazie al contributo di alcuni tra i più celebrati chef del panorama gastronomico locale.   
L'editore ci ha abituato a volumi di pregio con immagini sorprendetemente belle, che parlano da sole, e neppure questa volta il libro fa eccezione del resto però se non è buono il soggetto neppure la foto può dire molto, per cui anche stavolta ho chiuso il libro con una voglia tale di mettermi in cucina da non sapervi dire.
Se andate a Milano per Expo approfittatene per immergervi nella cucina locale, in caso contrario affidatevi a questo libro non ne resterete delusi.
Tra le ricette lombarde che io calabrese preparo quando ho voglia di coccole c'è la zuppa alla pavese, che ho sempre preparato con brodo bovino. L'ho ritrovata nel libro con brodo di pollo e l'ho rifatta in doppia versione con brodo misto (pollo e bovino), in versione basic e in versione modificata aggiungendo il tocco in più di una grattugiata del nostro tartufo nero. Decidete voi se andare sul tradizionale o modificare un  po' la base, quel che è certo è che si tratta di una ricetta veloce, sana, sostanziosa e anche economica, perfetta per le serate autunnali.
Zuppa alla pavese a modo mio
Ingredienti per 4 persone:
1 l di brodo di carne (bovino e pollo)
4 uova
8 fette di pane casereccio
2 noci di burro
4 cucchiaiate di grana grattugiato
Tartufo a piacere
Imburrare il pane e tostarlo in forno. Suddividere le fette nelle fondine, aggiungere il brodo bollente e l'uovo appena scottato in acqua (il tempo di far rapprendere l'albume) o in camicia, aggiungere il grana e se volete il tartufo a scaglie.

Zuppa alla pavese: variazioni sul tema

C'è chi dice che a Milano si mangia male, che al di là dei pochi classici e noti piatti non ci sono queste grandi ricette di tradizione. Io onestamente non la penso affatto così, sarà che il burro nella cucina milanese e in quella lombarda in generale sta un po' ovunque e sarà che il burro a me piace tanto penso davvero che si tratti di una cucina appetitosa e converrete con me solamente sfogliando le pagine del libro Milano in cucina di SimeBooks a cura di William Dello Russo con fotografie di Massimo Ripani con testo a fronte in inglese.

Milano non è solo risotto alla milanese, cotoletta e casoeula, nel libro troverete tantissime ricette della vasta e ricca tradizione culinaria lombarda presentate in chiave moderna grazie al contributo di alcuni tra i più celebrati chef del panorama gastronomico locale.   
L'editore ci ha abituato a volumi di pregio con immagini sorprendetemente belle, che parlano da sole, e neppure questa volta il libro fa eccezione del resto però se non è buono il soggetto neppure la foto può dire molto, per cui anche stavolta ho chiuso il libro con una voglia tale di mettermi in cucina da non sapervi dire.
Se andate a Milano per Expo approfittatene per immergervi nella cucina locale, in caso contrario affidatevi a questo libro non ne resterete delusi.
Tra le ricette lombarde che io calabrese preparo quando ho voglia di coccole c'è la zuppa alla pavese, che ho sempre preparato con brodo bovino. L'ho ritrovata nel libro con brodo di pollo e l'ho rifatta in doppia versione con brodo misto (pollo e bovino), in versione basic e in versione modificata aggiungendo il tocco in più di una grattugiata del nostro tartufo nero. Decidete voi se andare sul tradizionale o modificare un  po' la base, quel che è certo è che si tratta di una ricetta veloce, sana, sostanziosa e anche economica, perfetta per le serate autunnali.
Zuppa alla pavese a modo mio
Ingredienti per 4 persone:
1 l di brodo di carne (bovino e pollo)
4 uova
8 fette di pane casereccio
2 noci di burro
4 cucchiaiate di grana grattugiato
Tartufo a piacere
Imburrare il pane e tostarlo in forno. Suddividere le fette nelle fondine, aggiungere il brodo bollente e l'uovo appena scottato in acqua (il tempo di far rapprendere l'albume) o in camicia, aggiungere il grana e se volete il tartufo a scaglie.