Il fichi festival è un appuntamento fisso per me ormai, e questa quarta edizione non ha deluso le aspettative. La sola idea di immergermi per due giorni nel mondo dei Fichi di Cosenza Dop mi metteva il buon umore e, come ogni anno, questo evento è riuscito a unire la tradizione contadina più autentica con le più moderne innovazioni.
La mia avventura è cominciata sabato mattina, con il Press Tour al centro sperimentale dell'ARSAC Caselle di San Marco Argentano.
Tra i filari, con l'aria fresca e il sole che scaldava, esperti dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria e del centro spertimentale ci hanno spiegato il loro lavoro di ricerca. Hanno parlato di come studiano nuove varietà, di come combattono i cambiamenti climatici e di come cercano di migliorare la qualità dei fichi e anche la vita di chi decide d'investire in questo settore di nuovo in espansione.
Con noi, Marco Di Buono di Rai 1, noto a tutti come inviato di Camper, che con il suo entusiasmo ha reso l'esperienza ancora più divertente. Il momento di approfondimento è stato arricchito con la Colazione del contadino. Pane fresco, taralli, formaggi e ricottine, patate e peperoni e, ovviamente, tantissimi fichi freschi, secchi e trasformati in melassa. C'era un'atmosfera così genuina e rilassata, che ti faceva sentire parte di una grande famiglia.
Nel pomeriggio di sabato al Palazzo della Provincia si è tenuto il convegno. "La filiera dei Fichi di Cosenza Dop tra tradizione e innovazione", un vero e proprio viaggio nella storia e nel futuro di questo prodotto. Esperti e rappresentanti del settore hanno parlato di tutto, dalle statistiche di mercato all'uso dell'intelligenza artificiale per il controllo della qualità, dimostrando che dietro la qualità di un piccolo frutto come il fico c'è tanta ricerca e tecnologia.
Domenica la suggestiva Villa Rendano ha fatto nuovamente da cornice a una serata irrinunciabile, apertasi con un dibattito molto stimolante in cui politici, ricercatori e operatori del settore si sono confrontati sulle nuove prospettive di sviluppo.
Durante l'evento in una delle sale del palazzo, indossando occhiali 3d, era possibile visionare un video a 360 gradi per entrare nel mondo dei fichi in un modo completamente nuovo.
La serata è proseguita nel modo più gustoso possibile. Durante lo show cooking il maestro pasticcere Paolo Caridi, lo chef Emanuele Lecce e il pluripremiato pizzaiolo Daniele Campana hanno realizzato delle vere e proprie opere d'arte nelle quali hanno impiegato i fichi in modio originale, dimostrando la loro incredibile versatilità.
Menzione speciale per la pizza arricchita da melassa di fichi firmata Campana e per il superlativo gelato ai fichi di Paolo Caridi servito con una bruschetta di pane di grani antichi. Non mancavano cullurielli e turdilli confettati con la melassa di fichi a ricordarci che il rapporto d'amore della nostra terra con i fichi ha radici molto profonde e antiche.
Gli ottimi vini di Masseria Falvo e la gradevole musica dal vivo, oltre alla compagnia piacevole, hanno fatto il resto.
Due giorni ricchi di dolcezza e speranza per la nostra Calabria in cui ho imparato, ho assaggiato e mi sono anche divertita.
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