I piatti sono memoria in molti casi, alcuni fanno parte della nostra vita da sempre, li ripetiamo quasi meccanicamente senza chiederci mai un perché e senza apportare mai modifiche, altri li perdiamo nel tempo e per poi recuperarli all'improvviso e, nell'onda del ricordo, riusciamo a riprodurli apportando quelle giuste modifiche che li rendono speciali e "nostri" per sempre. L'insalata di patate e tonno della mamma era quella ricetta alla quale a casa mia si ricorreva quando la mancanza di tempo o fantasia o le scorte in esaurimento non suggerivano altro e per molto tempo, forse quindici anni, io non l'ho più rifatta anche perchè avevo provato a rifarla qualche volta tale e quale a mamma ma il marito rifugge le patate lesse, la figlia non mangia tonno in scatola (come darle torto) e io, lesinando sull'olio e provando ad utilizzare aceti più evoluti del classico bianco di vino usato da mamma non riuscivo mai a trovare quel buon equilibrio che la rendesse un piatto da aspettare.
Ora ho capito che dovevo solo modernizzare a mio modo la ricetta per farla mia e riportare alla mente il buon ricordo del piatto di mamma (che come lo fa lei solo lei lo può continuare a fare). Io le patate non le lesso ma le porto a giusta cottura in vasocottura al microonde, perfette e tenerissime non si spappolano e non raccolgono acqua, ma rimane intatto tutto il sapore e sono pronte ad accogliere l'olio.
L'olio giusto per la ricetta io l'ho trovato, Olio DiNando mi ha fatto innamorare al primo assaggio olio extravergine 100% cultivar tondina o Roggianella che dir si voglia, appena franto e anche la ricetta più inutile trova il suo eccezionale perché. La cipolla inizialmente non la mettevo perché poi tutti a lamentarsi che si sente troppo e allora la lascio a bagno in acqua e aceto dopo averne fatto anelli sottili e così cambia tutto e sulle patate l'aceto non lo metto, aggiungo poi qualche olivetta qualità leccina qua e là che da sapidità. Indispensabile il tonno, ma scelgo dei bei filetti per arricchire il piatto, in ultimo l'origano di montagna da il suo contributo per rendere una ricetta da niente un piatto che sono certa anche i miei figli un domani riproporranno pensando a casa.
L'olio giusto per la ricetta io l'ho trovato, Olio DiNando mi ha fatto innamorare al primo assaggio olio extravergine 100% cultivar tondina o Roggianella che dir si voglia, appena franto e anche la ricetta più inutile trova il suo eccezionale perché. La cipolla inizialmente non la mettevo perché poi tutti a lamentarsi che si sente troppo e allora la lascio a bagno in acqua e aceto dopo averne fatto anelli sottili e così cambia tutto e sulle patate l'aceto non lo metto, aggiungo poi qualche olivetta qualità leccina qua e là che da sapidità. Indispensabile il tonno, ma scelgo dei bei filetti per arricchire il piatto, in ultimo l'origano di montagna da il suo contributo per rendere una ricetta da niente un piatto che sono certa anche i miei figli un domani riproporranno pensando a casa.
E una volta che ci siamo non la stappiamo una bottiglia di vino? Mi fermo ad alte quote, lì proprio dove l'origano è di casa e nascono le uve Trebbiano e Malvasia di Stamati viticoltori eroici ed abbino alla mia insalata un calice di Zìvit di Rossella e Prosit!



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