Si può invecchiare in modo sano e intelligente? Pare di sì, e pare si possa farlo non solo prolungando la vita ma estendendo l'arco di salute (healthspan) e migliorando la qualità complessiva della vita che non deve a tutti i costi essere lunga ma deve esserlo come conseguenza del vivere bene ed in autonomia per il maggior tempo possibile.
Lo sostiene Raffaele Forgione il "longevity coach" del portale www.dopo50.com, che ha il suo canale Youtube dedicato alle persone over 50 che vogliono prendersi cura di sé. Il suo libro si intitola Longevity Intelligence: come vivere a lungo e bene partendo da oggi ed ha un approccio pratico che permette a chi lo legge di iniziare fin da subito a mettere in pratica i suoi insegnamenti.
Ho conosciuto libro e autore seguendo una trasmissione radiofonica e ne sono rimasta folgorata perché sembra che la cosa sia possibile imparando le buone abitudini dal punto in cui si parte. Mi piace l'idea ottimistica che sta alla base, quel dire non tutto è perduto e, poiché di anni ne ho ancora 48, mi avvantaggio e inizio a seguire le regole di Raffaele invitandovi a fare altrettanto.
L'alimentazione corretta è uno dei cinque pilastri della Longevity Intelligence ed è quello su cui mi soffermo dal momento che io stessa sono sempre combattuta tra l'abbandonarmi ai piaceri del palato senza freni o farlo con giusta misura ricordando sempre che "Siamo quello che mangiamo" e più di va avanti con gli anni più il risultato degli stravizi risulta evidente.
In effetti, poiché sto cercando anch'io di mettere a punto ricette buone ma che facciano anche bene per la mia rubrica Gusto e Benessere su Diritto di Cronaca mi sono molto soffermata sul capitolo del libro in cui si parla di alimentazione.
La dieta della Longevità si basa sul consumo di cibi vegetali e sulla riduzione di zuccheri, amidi e grassi nocivi, sostituendo la carne rossa con alternative più salutari come carne bianca, pesce grasso o fonti proteiche vegetali.
Consumare meno cibi ricchi di zuccheri e amidi, preferendo verdure, legumi e funghi.
Ridurre i grassi nocivi derivanti da oli e cibi fritti, privilegiando grassi salutari come quelli presenti in olive, avocado, noci e semi.
Seguire questo tipo di dieta può aiutare a rallentare l'invecchiamento, a ridurre il rischio di malattie e a migliorare il benessere generale.
"Se si segue una dieta per la longevità, non è necessario contare le calorie, fare jo-jo tra diete strane, mangiare grandi quantità di proteine (come nelle diete ad alto contenuto proteico) o grassi (come nelle diete cheto) o evitare completamente alimenti di origine animale (come con una dieta vegetariana o vegana)".
Ovviamente vi aggiungo subito che non ha senso mangiare bene se poi si dimenticano gli altri quattro pilastri. Possiamo cambiare il nostro futuro e possiamo farlo da oggi con la Longevity Intelligence di Raffaele Forgione che ci aiuta a sviluppare una nuova forma di intelligenza, quella che forse ci tornerà più utile in futuro.
Continuate a seguirmi perché, fortemente ispirata da questa lettura, vi proporrò a breve intriganti e salutari ricette.


Commenti