Con Giovanni Mastroianni alla scoperta dell'incanto marinaro del Corallo Nero


Amo definirmi una cercatrice di gusto e sono disposta a fare anche chilometri per andare ad assaggiare una cucina della quale mi hanno parlato bene. In tal caso sapevo di non poter sbagliare perché chi mi ha accompagnato a scoprire il locale di cui vi parlerò oggi è qualcuno che del buon mangiare, ma soprattutto del buon bere, ne ha fatto una ragione di vita, divenendo per diverse aziende vinicole, non solo calabresi ma dell'intero territorio nazionale, un insostituibile punto di riferimento per entrare e farsi accogliere nei giusti contesti ed è, per diversi locali al contempo, l'uomo chiave per poter avere in cantina i vini giusti in grado di soddisfare la clientela più esigente. 
Giovanni Mastroianni ha tante passioni, in primis la caccia ma questa è una storia che vi racconterò successivamente e poi, lui dice perché le cose sono strettamente correlate, il bere bene e il cibo di qualità.
Quando Giovanni mi ha parlato del Corallo Nero di Belmonte Calabro mi ha detto innanzitutto di una location fronte mare in cui farsi cullare dalle onde, mi ha parlato poi di uno chef, Luigi Greco, giovane e molto preparato - un artista del gusto - ed allora ho voluto assolutamente conoscere questo posto che è riuscito ad impressionarmi in un giorno autunnale con il fascino del mare che lo accarezza, l'accoglienza impareggiabile di Erika  e Adriana (sorella e madre dello chef) e il gusto avvolgente dei piatti di  Luigi. 
Mi sono soffermata ad osservare i vini presenti, la Calabria ben rappresentata ma anche etichette di pregio di altre regioni.
Dopo aver stappato una bottiglia di Greco Bianco dell'azienda Stragolia di Davide Morrone e aver dato un morso alla focaccia al nero arricchita da gustosa polpa di pesce mantecata servita come entrée, ci siamo abbandonati alle chiacchiere e ai gusti prelibati del pescato giornaliero proposti dallo chef. 
L'antipasto ricchissimo è davvero un tripudio di mare: insalata di seppie con pomodorini e olive, cannolicchi arrosto, alici in saor, calamaretti fritti col nero e code di mazzancolle pastellate e fritte, tutto delizioso. A seguire una zuppetta di seppia al nero servita con crostino di pane al timo, un piatto col potere di riappacificarti con il mondo. 
Ottimi i primi, che sono ricchi e vari nelle proposte, dai classici spaghetti alle vongole ai più creativi risotti e gnocchi. Abbiamo assaggiato il risotto alla rapa rossa con calamari e fonduta di caciocavallo e gli gnocchi di zucca e patate  con mazzancolle e gorgonzola dolce, davvero strepitosi nei loro dolci contrasti. Nei secondi siamo rimasti sui classici: calamari e mazzancolle alla piastra decisamente perfetti, ma anche calamari e alici fritte, insuperabili. 

Anche nei dolci c'è un buon ventaglio di scelte, dal classico tiramisù, alle pere cotte al vino servite con una deliziosa crema di ricotta e una gradevole nota di timo che ho molto apprezzato. 

Tutto in questo locale parla di attenzione, impegno e tanta determinazione.

È uno di quei posti da godere di certo durante la bella stagione ma che gli amanti del mare e del buon cibo vorranno cercare anche d'inverno. 

Consiglio assolutamente  di andarci in questo periodo,  l'atmosfera è decisamente suggestiva con gli addobbi natalizi  che impreziosiscono la sala dagli arredi marini e rendono ancora più speciale lo sciabordio delle onde del mare antistante. Una volta entrati verrete via a fatica com'è successo a noi. 

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