2008-09-29

C'è pasta e pasta...



Inizia così Un bel piatto di Pasta il libro dello chef pugliese Raffaele De Giuseppe che fa parte della collana Cartolina dalla Cucina di Bibliotheca Culinaria.Un libro che stupisce per la semplicità degli ingredienti utilizzati nelle preparazioni e per la bellezza delle immagini, realizzate da Stefania Sainaghi.
Come dice lo chef nell’introduzione al volume “tutte sono di facile e veloce esecuzione: la maggior parte delle salse di accompagnamento o di finitura dei piatti sono state realizzate durante la cottura della pasta in acqua”.
Considerate le premesse ed il periodo un pò “senza respiro” nel quale mi trovo, mi sembrava giusto iniziare a sperimentare qualcuno dei piatti contenuti nel volume.
Ho iniziato da una preparazione che ha una facilità disarmante, una preparazione a base di ingredienti all’apparenza poveri ma che poveri non sono se, come me e come lo chef stesso suggerisce, amate ricercare prodotti di prima qualità. Così la cipolla diventa la rossa di Tropea, i capperi sono quelli di Lampedusa, le olive rigorosamente taggiasche ed il guanciale e la pasta altrettanto eccellenti.
La ricetta utilizza i bucatini, ho sostituito con gli spaghetti (trafilati al bronzo) perché non avevo disponibile l’altro formato, il guanciale è ovviamente quello toscano di cui vi ho già parlato.
Bucatini (Spaghetti) alla cipolla di Tropea e guanciale croccante
Ingredienti per 6:
500 g di bucatini o spaghetti
200 g di guanciale stagionato
1 grossa cipolla di Tropea
1 foglia di alloro
1 dl di brodo vegetale
50 g di pecorino romano grattugiato
40 g di olive taggiasche
1 ciuffo di prezzemolo
10 g di capperi sotto sale (meglio se di Lampedusa)
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Tagliare il guanciale a fettine sottili e quindi a listarelle, rosolarlo in un filo d'olio in modo che risulti croccante. Sgocciolarlo e tenerlo da parte.
Spellare la cipolla e tagliarla a fettine non troppo sottili. Rosolarla dolcemente con l'alloro nella padella utilizzata per il guanciale per 7-8 minuti irrorando con il brodo vegetale. Unire le olive denocciolate e i capperi dissalati, spegnere.
Lessare la pasta al dente e trasferirla nella padella del sugo, unire due cucchiai di brodo caldo, il guanciale croccante e mescolare bene.
Servire spolverizzando con il pecorino, il pepe nero e il prezzemolo tritato.
Lo chef suggerisce, volendo, di guarnire con striscioline di peperone disidratato nel forno a 180° per 30 minuti.

8 commenti:

Micaela ha detto...

che buona che dev'essere!! io adoro la cipolla e ce la metterei ovunque quindi questo è il mio primo piatto ideale!

CoCò ha detto...

@Micaela è un periodo che anch'io la piazzo un pò dappertutto questo primo è molto gustoso, lo rifarò con i bucatini in versione originale

Cuocapercaso ha detto...

Beh, che dire? concordo pienamente: le ricette semplici con ottimi ingredienti alla base sono le migliori. Poi... visto il periodo frenetico anche per me la ricetta è doppiamente ben accetta!
Un bacio Coco'

Grazia

CoCò ha detto...

@Grazia periodo frenetico anche per te quindi???Ma dai non me n'ero accorta! Baci

Velia ha detto...

Cara Cocò,
le materie prime eccellenti sono alla base per un piatto ben fatto.
Effettivamente sono stanca di mangiare piatti anonimi per questo che quando faccio spesa faccio molta attenzione a quello che metto nel carrello.
Un piatto di semplice realizzazione e di gran gusto....brava!!! 10 cappelli

CoCò ha detto...

@Velia questa dev'essere la nostra filosofia di vita la maggioranza dei cancri viene dalle schifezze che ingurgitiamo, la spesa non si fa nei ritagli di tempo ma va fatta con cura scegliendo bene ciò che si compra

Velia ha detto...

Cara Cocò, la mia oltre ad essere una filosofia di vita e anche una battaglia che combatto tutti i giorni anche quando cerco di andare al Ristorante e trovo delle schifezze assurde della serie "tanto chi se ne accorge??".
Invece io me ne accorgo e finisco sempre per passare per quella con la puzzetta sotto il naso.
Lavorare in questo campo significa anche far ricerca e selezione perchè in fin dei conti noi siamo tutto ciò che ingurgitiamo....

CoCò ha detto...

@Velia odio anch'io chi pensa "tanto chi se ne accorge" ed odio anche chi non se ne accorge chi preferisce i grandi quantitativi di cibo piuttosto che il buon cibo