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2024-09-13

Pasta estiva con fagioli borlotti, pesto e pomodorini semi dry


Se vi dico pasta e fagioli a cosa pensate? Si lo so, al camino acceso e al tepore domestico, ma se vi dico fagioli, pesto e pomodorini essiccati al forno non sentite subito un sapore più fresco?
Che fagioli, ceci e legumi in generale abbiano proprietà benefiche è innegabile ma che siano di aiuto nel controllo del peso e fondamentali come scudo per tante patologie apportando nutrienti essenziale al mantenimento di un buono stato di salute, lo stiamo apprendendo negli ultimi anni.
Leggevo recentemente su Cucina naturale che la qualità del nostro modo di alimentarci dipende anche dalla frequenza con la quale mettiamo i legumi nel piatto. Ne consumiamo pochi rispetto a quanto suggerito dalle linee guida di sana alimentazione del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), che per i non vegetariani è di due-quattro volte alla settimana.
Nello stesso articolo veniva riportato che secondo David Jenkins, ideatore dell’indice glicemico, una tazza di legumi al giorno (circa 200 g di legumi cotti) riusciva a migliorare il controllo glicemico e a ridurre il rischio cardiovascolare arrivando perfino a far perdere peso senza bisogno di tagliare le calorie.
Il problema quando si parla di legumi è che, nell'immaginario collettivo, pensiamo alla zuppa o a tutti quei piatti di tradizione che sono per loro stessa natura relegati all'immagine della nonna, del camino e del calore domestico come dicevo in apertura, ottimi esempi pasta e fagioli  o lagane e ceci. Svincolandosi da questa idea possiamo trovare soluzioni alternative per apprezzare in ogni stagione alimenti versatili come fagioli & co.
Una fresca pasta e fagioli estiva con aggiunta di pesto e pomodorini semi dry è la mia proposta di fine estate, provatela e venitemi a raccontare cosa ne pensate e se i fagioli non li amate provatela coi ceci, non vi deluderà.
Pasta estiva con fagioli borlotti, pesto e pomodorini semi dry
Ingredienti per 4 persone:
400 g di caserecce o sedanini
1 tazza di fagioli borlotti lessati
1 barattolino di pomodorini confit o semi-dry
2 cucchiaiate di pesto di basilico, meglio se fatto in casa
olio evo q.b.
Il punto di partenza sono i fagioli, io ne metto a bagno 3-400 g di quelli secchi la sera prima e poi li lesso nella pentola  a pressione salando solo alla fine. L'avanzo lo metto via per una prossima ricetta si possono congelare o conservare sottovuoto facendogli una breve vasocottura in microonde.
Non utilizzo i fagioli comprati nei barattoli, salvo rarissime eccezioni, perché non li trovo di grande qualità.
Il pesto si può anche comprare se se ne sceglie uno eccellente io utilizzo quando posso quello della mamma, un super pesto.

I pomodorini semi dry o confit li preparo da me:
Vanno benissimo anche i  San Marzano che taglio a rondelle e dispongo in teglia  dopo averli cosparsi di sale, zucchero un po' di aglio peperoncino e basilico, non metto olio, lo aggiungo solo alla fine. Li inforno nel forno caldissimo e spengo lasciando accesa la ventola per almeno mezz'ora poi quando il forno si raffredda accendo a bassissima temperatura per ancora un'oretta poi lascio raffreddare e condisco con olio e foglie di basilico fresco.
Lessate la pasta conditela con il pesto di basilico, unite i fagioli e arricchite con i pomodorini e un filo d'olio, potete consumarla calda o anche fredda è ottima in entrambe le versioni.
Se vi avanzano  pomodorini, provateli in un bel panino con prosciutto crudo e semplici funghi champignon crudi tagliati a fettine sottili e conditi con olio limone sale e pepe, sentirete che delizia.

2021-10-06

I fusilli Bologna il piatto dell'estate appena trascorsa



C'è un primo piatto che nell'estate trascorsa è stato un must a casa mia, il piatto dei pranzi speciali e veloci, quello da proporre agli ospiti più golosi che si vogliono favorevolmente impressionare senza assolutamente privarli della nostra compagnia perché dobbiamo restare in cucina a preparare.
Insomma come ben sapete nelle migliori pizzerie va molto la pizza Bologna con mortadella e pistacchi, questa ricetta mi ha ispirato e io ve la propongo in versione primo con l'aggiunta della deliziosa burrata o stracciatella a dare sapore, cremosità e ricchezza al piatto.
Ingredienti per 4 persone:
500 g di fusilli o strozzapreti freschi
200 g di mortadella in unica fetta
150 g di stracciatella o burrata di mozzarella
3-4 cucchiai di granella di pistacchio
olio extravergine d'oliva
Tagliare a dadini la mortadella e dorarli con poco olio in un capace tegame, intanto lessare pasta e mantecarla nel tegame della mortadella aggiungendo la stracciatella tagliuzzata, completare con la granella di pistacchi e servire caldissimo.

2020-12-20

Un piatto per Natale: tagliolini al tartufo con crudo di gamberi su vellutata di cavolfiore



E Natale è arrivato! Tra mille difficoltà e imprevisti il 2020 volge al termine e, seppure con tante restrizioni, ci prepariamo alla festività. 
Saremo in pochi a tavola è vero e non potremo neppure avere il conforto di qualche uscita per locali. 
Ma noi siamo gente piena di risorse e sono certa che riusciremo, anche quest'anno, a sentire l'aria di festa soprattutto a tavola.
Via libera a qualche speciale piatto, quando si è in pochi a tavola si può fare tranquillamente.
Vi consiglio questo delizioso tagliolino al tartufo con crudo di gamberi su vellutata di cavolfiore, un piatto che ha il sapore e l'aspetto della festa ma che rimane semplice da realizzare. Io ho utilizzato i tagliolini al tartufo ma se riuscite a reperire il vero tartufo potete utilizzare anche semplici taglioli all'uovo e arricchire il piatto con scaglie di tartufo.

Ingredienti per 4 persone:
300 g di tagliolini al tartufo
500 g di cavolfiore
200 g di patate
1 scalogno
olio extravergine d'oliva
20 g di burro
brodo vegetale
500 g di gamberetti freschissimi
1 limone 
1 mazzetto di prezzemolo
aglio
sale e pepe q.b.
Tritare lo scalogno e appassirlo con due cucchiai d'olio e il burro, unire il cavolfiore a cimette piccole e la patata a cubetti, lasciar cuocere con brodo vegetale.
Intanto sgusciare i gamberetti e se troppo grandi tagliuzzarli un po', condire con succo di limone, scorza grattugiata, sale, pepe, olio e prezzemolo tritato.
Frullare a crema la minestra di cavolfiore.
Portare a cottura i tagliolini e condire con olio, insaporito con aglio.
Disporre nei piatti un po' di vellutata, mettere sopra i tagliolini e completare con il trito di gamberi.
Il calore della pasta cuocerà al punto giusto i gamberetti ma se non li amate così saltateli con i tagliolini prima di distribuirli nei piatti.
La vellutata di cavolfiori può essere servita anche in purezza completandola con i gamberi e dell'olio tartufato, o ancor meglio scaglie di tartufo. 
A piacere si può aggiungere qualche crostino di pane.




2020-02-14

Spaghetti all'assassina

Si tratta di un piatto tipico barese che ho conosciuto attraverso un libro dall'omonimo titolo. 
Un piatto semplice di cui si conoscono innumerevoli versioni,  spaghetti cotti nel sugo fino ad essere sbruciacchiati. 
La mia versione li vuole croccanti qua e là ma non proprio bruciati perché il neretto non fa bene alla salute e dal momento che anche i bambini ne sono ghiotti cerco di adeguarmi, aggiungo inoltre del grana che crea una gustosa e saporita crosticina. 
E' una ricetta conviviale e veloce un'alternativa più ricca e gustosa ad aglio olio e peperoncino e consente magari di utilizzare avanzi di sugo al pomodoro.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di spaghetti
1 barattolo di sugo al pomodoro e basilico
1 spicchio d'aglio
olio evo
peperoncino piccante
grana grattugiato a piacere
Porre a bollore l'acqua con il sale e al momento opportuno versarvi gli spaghetti giusto qualche minuto il tempo di ammollarsi un po'. 
Intanto in una padella capace (meglio antiaderente), scaldare l'olio con l'aglio e il peperoncino (se quest'ultimo è gradito a tutti altrimenti si può aggiungere alla fine), unire il sugo e un mestolo di acqua di cottura della pasta, unire gli spaghetti ancora mezzi crudi e proseguire la cottura nel sugo aggiungendo all'occorrenza altra acqua. 
Lasciare restringere il sugo e quasi attaccare al fondo gli spaghetti mescolando solo di tanto in tanto, quando incomincia formarsi una bella crosta unire il grana se piace e continuare a "sbruciacchiare" gli spaghetti secondo il grado di croccantezza desiderato, servire caldissimi.

2019-09-20

Trofie con fagioli, 'nduja e crema di melanzane arrosto

Sono diventata un po' pigra in cucina e in realtà preparo spesso le stesse cose, quelle collaudate che ormai sono i miei piatti. Ogni tanto però mi abbandono alla fantasia e ritornano in me gusti e sapore assaggiati qua e là. In questi momenti sono capace di creare davvero un buon piatto come quello che vi presento oggi che viene penalizzato dall'aspetto non esaltante in totale contrasto con il gusto che riesce a unire alla perfezione melanzane, 'nduja e fagioli...provate prima di dire no. Il punto di partenza di questa ricetta sono le melanzane, bisogna arrostirle e poi tolta la pelle frullarle con olio aglio sale e un ciuffetto di prezzemolo, ovviamente se avete la fortuna di cuocerle alla brace anziché in forno il gusto del piatto sarà di gran lunga superiore perché guadagneranno una nota di affumicato altrimenti non riproducibile, I fagioli scelti sono i cannellini che dopo essere stati lessati saranno ripassati un padella con un fresco sughetto di 'nduja e  pomodoro cui aggiungere la crema di melanzane preparata.
Ingredienti per 4 persone:
500 g di trofie fresche
1 tazza di fagioli cannellini lessati
2 cucchiai di 'nduja
1 spicchio d'aglio
1/4 di cipolla
2 cucchiai di passata di pomodoro
basilico
prezzemolo
1 melanzana arrostita
olio extravergine d'oliva
sale
Prelevare la polpa dalla melanzana e frullarla con olio, sale, una puntina d'aglio e un po' di prezzemolo fino ad ottenere una crema.In un tegame capace soffriggere la cipolla tritata, l'aglio restante intero con un po' d'olio e la 'nduja, togliere l'aglio e unire la passata di pomodoro ed i fagioli, lasciar insaporire aggiungendo il basilico, unire la crema di melanzana e ripassare dentro al sughetto la pasta, unendo qualche cucchiaio di acqua di cottura se dovesse risultare troppo asciutta.

2018-09-07

Pasta e ceci fusion

Se pensiamo alla pasta e ceci ci viene in mente il colossale e mai dimenticato piatto di lagane della nonna con tutti i profumi del tempo andato, compreso l'olio fritto con la polvere di peperone. I ceci, come gli altri legumi, sono salute per il nostro organismo, ma le ricette di tradizione tanto leggere non sono e poi, diciamolo chiaramente, hanno tanti fans ma anche tanti detrattori. Si può aggirare l'ostacolo, anche quello legato alle calorie, e consumare più liberamente e frequentemente i ceci facendo ricorso alle culture estere e ad un pizzico di fantasia. Ho ridotto i ceci a crema con sesamo (nel mio caso nero) tostato, olio aglio e limone ed ho utilizzato questa bella cremina, simile all'hummus medio orientale per condire le italianissime pennette. Il risultato mi è piaciuto così tanto da avere voglia di condividerlo con voi.
Ingredienti per 4 persone:
380-400 g di pennette
1 tazza di ceci
olio evo
1/2 spicchio d'aglio
1/2 limone
2-3 cucciai di semi di sesamo
sale e pepe
Frullare i ceci con un po' della loro acqua, l'aglio, il succo di limone, un cucchiaio di semi di sesamo tostati in padella  e qualche cucchiaio di olio fino a formare una crema. Lessare la pasta e condirla con la crema preparata, guarnire con semi di sesamo tostati prima di servire.

Pasta e ceci fusion

Se pensiamo alla pasta e ceci ci viene in mente il colossale e mai dimenticato piatto di lagane della nonna con tutti i profumi del tempo andato, compreso l'olio fritto con la polvere di peperone. I ceci, come gli altri legumi, sono salute per il nostro organismo, ma le ricette di tradizione tanto leggere non sono e poi, diciamolo chiaramente, hanno tanti fans ma anche tanti detrattori. Si può aggirare l'ostacolo, anche quello legato alle calorie, e consumare più liberamente e frequentemente i ceci facendo ricorso alle culture estere e ad un pizzico di fantasia. Ho ridotto i ceci a crema con sesamo (nel mio caso nero) tostato, olio aglio e limone ed ho utilizzato questa bella cremina, simile all'hummus medio orientale per condire le italianissime pennette. Il risultato mi è piaciuto così tanto da avere voglia di condividerlo con voi.
Ingredienti per 4 persone:
380-400 g di pennette
1 tazza di ceci
olio evo
1/2 spicchio d'aglio
1/2 limone
2-3 cucciai di semi di sesamo
sale e pepe
Frullare i ceci con un po' della loro acqua, l'aglio, il succo di limone, un cucchiaio di semi di sesamo tostati in padella  e qualche cucchiaio di olio fino a formare una crema. Lessare la pasta e condirla con la crema preparata, guarnire con semi di sesamo tostati prima di servire.

2018-07-05

Linguine tonno e 'nduja

Quante volte vi sarà capitato di trovarvi con amici e di dover organizzare una spaghettata dell'ultimo minuto; è ovvio che a quel punto la scelta ricade su aglio olio e peperoncino, ma mi chiedo se non siete stanchi di questo piatto e se non avete piuttosto voglia di dare un tono gourmet e inaspettato alle vostre spaghettate dell'ultimo minuto.
Ho per voi un'idea formidabile da preparare davvero all'ultimo minuto e lasciare di sasso chi si aspettava la solita spaghettata improvvisata.
Aglio,olio, n'duja e tonno in scatola...vi leccherete i baffi. Se poi siete proprio dei gran gourmet con la dispensa sempre piena aggiungete pomodorini secchi e olivette nere tipo taggiasche. Vi dico che da casa vostra gli ospiti non se ne andranno più.
Vi lascio la versione arricchita
Ingredienti per 4-6 persone
500 g di linguine o spaghetti
8 pomodori secchi
3 cucchiaiate di 'nduja 
200 g di tonno sott'olio
2 cucchiaiate di olive taggiasche denocciolate
1 spicchio d'aglio
olio extravergine doliva
In un fondo d'olio soffriggere l'aglio, unire la 'nduja e i pomodorini secchi e lasciare insaporire, aggiungere il tonno e le olive giusto il tempo di amalgamare tutto, togliere l'aglio. Lessare le linguine o a piacere gli spaghetti e saltare in padella con il condimento e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.

Linguine tonno e 'nduja

Quante volte vi sarà capitato di trovarvi con amici e di dover organizzare una spaghettata dell'ultimo minuto; è ovvio che a quel punto la scelta ricade su aglio olio e peperoncino, ma mi chiedo se non siete stanchi di questo piatto e se non avete piuttosto voglia di dare un tono gourmet e inaspettato alle vostre spaghettate dell'ultimo minuto.
Ho per voi un'idea formidabile da preparare davvero all'ultimo minuto e lasciare di sasso chi si aspettava la solita spaghettata improvvisata.
Aglio,olio, n'duja e tonno in scatola...vi leccherete i baffi. Se poi siete proprio dei gran gourmet con la dispensa sempre piena aggiungete pomodorini secchi e olivette nere tipo taggiasche. Vi dico che da casa vostra gli ospiti non se ne andranno più.
Vi lascio la versione arricchita
Ingredienti per 4-6 persone
500 g di linguine o spaghetti
8 pomodori secchi
3 cucchiaiate di 'nduja 
200 g di tonno sott'olio
2 cucchiaiate di olive taggiasche denocciolate
1 spicchio d'aglio
olio extravergine doliva
In un fondo d'olio soffriggere l'aglio, unire la 'nduja e i pomodorini secchi e lasciare insaporire, aggiungere il tonno e le olive giusto il tempo di amalgamare tutto, togliere l'aglio. Lessare le linguine o a piacere gli spaghetti e saltare in padella con il condimento e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.

2016-05-31

Pasta agli asparagi per caprette giramondo




Quando arriva la primavera mi trasformo in una capretta giramondo. Mi prendono due desideri in modo compulsivo. Il primo è girare per campagne alla ricerca di erbe selvatiche commestibili o aromatiche  per arricchire i miei piatti. Resto sempre attratta da quelle non note ma alla fine raccolgo solo quelle conosciute per paura d'incappare in una intossicazione. L'altro desiderio è quello di andarmene in giro a zonzo per paesi noti e meno noti esplorando la mia regione e quelle limitrofe. Domenica me ne sono finita a Valsinni sulle tracce della poetessa Isabella Morra vissuta cinquecento anni fa. 
Per quanto invece riguarda le campagne ho dovuto un po' accantonare questo desiderio perché fare percorsi impervi coi bambini diventa difficile ma mio marito almeno gli asparagi selvatici quando è stagione non me li fa mancare ed abbiamo scoperto che, visto il loro sapore intenso, meno si elaborano in cucina e più buoni sono. La pasta per eccellenza di questa primavera che volge ormai al termine è proprio questa con gli asparagi di campo arricchita solo da una spolverata di parmigiano grattugiato. I piccoli di casa non gradiscono ma noi facciamo festa soprattutto con le tagliatelle fresche di grano duro un po' più spesse che ne fanno un piatto prelibato. 
Per quanto riguarda i viaggi anche se i borghi più belli qua in zona li abbiamo visti ci ritorniamo volentieri per una passeggiata, una sagra o un evento ma non ci limitiamo solo a quelli scoprendo anche bellezze non note in altri piccoli borghi ormai quasi disabitati del nostro territorio (una piccola puntatina domenica l'abbiamo fatta pure a Canna dove vivono solo 400 anime). Basta avere la curiosità del viaggiatore e imparare ad amare il bello anche nelle sue piccole manifestazioni.
La guida per eccellenza di questo andarsene a zonzo è per noi La Guida dei Borghi più belli d'Italia 2015-2016, la guida della Società Editrice Romana che non ha certo bisogno di presentazione.
 Le “schede” dei singoli borghi sono organizzate per regioni, collocate all’interno di tre aree geografiche: nord, centro e sud/isole. Ogni regione è preceduta da una “copertina” che riproduce una cartina che illustra l’ubicazione dei borghi nell’area regionale.
 Diverse sono le informazioni per comprendere l’essenza intima del borgo, il nome, la storia e il genius loci, vale a dire l’“aura” del borgo, l’atmosfera sentimentale e poetica che solo quel luogo esprime ed è frutto di stratificazioni secolari. Vi è poi la sezione da vedere per conoscere castelli, chiese, palazzi, piazze, opere d’arte e panorami.
La sezione Piaceri e sapori  aiuta invece a conoscere quanto c’è di “bello e buono” nel borgo. Quindi il prodotto caratteristico e il piatto tipico che è possibile richiedere nei ristoranti del posto.
 La sezione eventi riporta le principali manifestazioni, sagre, feste, etc. che si svolgono nel borgo. Presenti anche le schede con le indicazioni di musei e i divertimenti. Arricchisce la Scheda del Borgo anche la presenza di piccoli annunci di produttori, ristoratori e strutture ricettive. 
Alla fine del volume c'è anche l’elenco completo degli artigiani e dei negozi tipici. Davvero il fascino dell'Italia nascosta.
 Ancora più nascosto è però il tesoro di erbe e piante che spontaneamente nascono nell'area del Pollino. Un modo per scoprire anche quelle sconosciute l'ho trovato con un libro che è già stato riposto tra i miei tesori: Piante alimurgiche ed officinali dell'area del Pollino di Luigi Troccoli edito da  Prometeo179 piante che spontaneamente crescono nell'area del Pollino e che possono rappresentare una risorsa per le loro virtù officinali ed i loro usi alimentari. Ben 40 ricette per utilizzare le erbe buone arricchiscono il volume.
Importantissimo il fatto che le foto delle piante sono precise ed accurate (impossibile sbagliare) e che in appendice al libro c'è una sezione dedicata alle piante tossiche o velenose da evitare. Insomma questo libro rappresenta quel che sognavo per imparare una volta per tutte le virtù delle piante spontanee del territorio in cui vivo. 
Una volta che anche voi vi sarete improvvisate caprette giramondo e avrete raccolto i vostri asparagi per questa pasta vi basterà soffriggere uno spicchietto d'aglio in un fondo d'olio buono (senza essere avari), aggiungere gli asparagi puliti dalle parti legnose e tagliati a tocchetti, un pizzico di sale e un bicchiere d'acqua, lasciar restringere il fondo, lessare la pasta ed amalgamarla a cotanta delizia non prima però di aver dato una parziale frullata al condimento. Una nuvoletta di parmigiano sopra farà di questo piatto una vera delizia. Non vi do le dosi perché tutto dipenderà dal vostro raccolto, dal vostro gusto e ovviamente dal vostro buon senso. A presto amici.

Pasta agli asparagi per caprette giramondo




Quando arriva la primavera mi trasformo in una capretta giramondo. Mi prendono due desideri in modo compulsivo. Il primo è girare per campagne alla ricerca di erbe selvatiche commestibili o aromatiche  per arricchire i miei piatti. Resto sempre attratta da quelle non note ma alla fine raccolgo solo quelle conosciute per paura d'incappare in una intossicazione. L'altro desiderio è quello di andarmene in giro a zonzo per paesi noti e meno noti esplorando la mia regione e quelle limitrofe. Domenica me ne sono finita a Valsinni sulle tracce della poetessa Isabella Morra vissuta cinquecento anni fa. 
Per quanto invece riguarda le campagne ho dovuto un po' accantonare questo desiderio perché fare percorsi impervi coi bambini diventa difficile ma mio marito almeno gli asparagi selvatici quando è stagione non me li fa mancare ed abbiamo scoperto che, visto il loro sapore intenso, meno si elaborano in cucina e più buoni sono. La pasta per eccellenza di questa primavera che volge ormai al termine è proprio questa con gli asparagi di campo arricchita solo da una spolverata di parmigiano grattugiato. I piccoli di casa non gradiscono ma noi facciamo festa soprattutto con le tagliatelle fresche di grano duro un po' più spesse che ne fanno un piatto prelibato. 
Per quanto riguarda i viaggi anche se i borghi più belli qua in zona li abbiamo visti ci ritorniamo volentieri per una passeggiata, una sagra o un evento ma non ci limitiamo solo a quelli scoprendo anche bellezze non note in altri piccoli borghi ormai quasi disabitati del nostro territorio (una piccola puntatina domenica l'abbiamo fatta pure a Canna dove vivono solo 400 anime). Basta avere la curiosità del viaggiatore e imparare ad amare il bello anche nelle sue piccole manifestazioni.
La guida per eccellenza di questo andarsene a zonzo è per noi La Guida dei Borghi più belli d'Italia 2015-2016, la guida della Società Editrice Romana che non ha certo bisogno di presentazione.
 Le “schede” dei singoli borghi sono organizzate per regioni, collocate all’interno di tre aree geografiche: nord, centro e sud/isole. Ogni regione è preceduta da una “copertina” che riproduce una cartina che illustra l’ubicazione dei borghi nell’area regionale.
 Diverse sono le informazioni per comprendere l’essenza intima del borgo, il nome, la storia e il genius loci, vale a dire l’“aura” del borgo, l’atmosfera sentimentale e poetica che solo quel luogo esprime ed è frutto di stratificazioni secolari. Vi è poi la sezione da vedere per conoscere castelli, chiese, palazzi, piazze, opere d’arte e panorami.
La sezione Piaceri e sapori  aiuta invece a conoscere quanto c’è di “bello e buono” nel borgo. Quindi il prodotto caratteristico e il piatto tipico che è possibile richiedere nei ristoranti del posto.
 La sezione eventi riporta le principali manifestazioni, sagre, feste, etc. che si svolgono nel borgo. Presenti anche le schede con le indicazioni di musei e i divertimenti. Arricchisce la Scheda del Borgo anche la presenza di piccoli annunci di produttori, ristoratori e strutture ricettive. 
Alla fine del volume c'è anche l’elenco completo degli artigiani e dei negozi tipici. Davvero il fascino dell'Italia nascosta.
 Ancora più nascosto è però il tesoro di erbe e piante che spontaneamente nascono nell'area del Pollino. Un modo per scoprire anche quelle sconosciute l'ho trovato con un libro che è già stato riposto tra i miei tesori: Piante alimurgiche ed officinali dell'area del Pollino di Luigi Troccoli edito da  Prometeo179 piante che spontaneamente crescono nell'area del Pollino e che possono rappresentare una risorsa per le loro virtù officinali ed i loro usi alimentari. Ben 40 ricette per utilizzare le erbe buone arricchiscono il volume.
Importantissimo il fatto che le foto delle piante sono precise ed accurate (impossibile sbagliare) e che in appendice al libro c'è una sezione dedicata alle piante tossiche o velenose da evitare. Insomma questo libro rappresenta quel che sognavo per imparare una volta per tutte le virtù delle piante spontanee del territorio in cui vivo. 
Una volta che anche voi vi sarete improvvisate caprette giramondo e avrete raccolto i vostri asparagi per questa pasta vi basterà soffriggere uno spicchietto d'aglio in un fondo d'olio buono (senza essere avari), aggiungere gli asparagi puliti dalle parti legnose e tagliati a tocchetti, un pizzico di sale e un bicchiere d'acqua, lasciar restringere il fondo, lessare la pasta ed amalgamarla a cotanta delizia non prima però di aver dato una parziale frullata al condimento. Una nuvoletta di parmigiano sopra farà di questo piatto una vera delizia. Non vi do le dosi perché tutto dipenderà dal vostro raccolto, dal vostro gusto e ovviamente dal vostro buon senso. A presto amici.

2016-03-30

Che zuppa! Tonno e piselli ricetta di tradizione riscoperta

Che zuppa! Ogni stagione ha le sue e se siete tra quelli che hanno sempre pensato alla zuppa come ad un piatto invernale cambierete sicuramente idea sfogliando le pagine di Che zuppa! il libro di Barbara Toselli pubblicato da Tecniche Nuove: 208 pagine illustrate e 80 gustose ricette per innamorarvi delle zuppe e portarle in tavola in tutte e quattro stagioni. Ricette facili dalle più leggere a quelle più complete, da quelle più tradizionali a quelle più curiose, passando dalle eleganti vellutate, alle fresche zuppe estive, alle minestre più confortevoli e genuine perfette per i mesi più freddi. Zuppe adatte a ogni tipo di occasione: per una cenetta intima, ideali da preparare in anticipo per una serata con molti ospiti, per il pranzo di tutti i giorni o per un’occasione speciale. 
Nel libro c'è proprio tutto e se guardiamo alle ricette di zuppe primaverili non mancano di certo piselli, fave, asparagi e anche carciofi, verdure che caratterizzano questa stagione. 
Oggi voglio proporvi una preparazione veloce e facile a base di piselli e tonno, non è una ricetta del libro ma è una ricetta tradizionale del sud della mia Calabria che ho conosciuto attraverso altri libri dal momento che nella tradizione del mio paese e di quelli che mi circondano il tonno, anche se in scatola, non è contemplato. Nei paesi dell'entroterra seppure non distanti affatto dal mare, nonostante ciò, il pescato fresco difficilmente arrivava, nelle zone costiere della regione il tonno è invece una costante visto che data la mole di questi pesci le mogli dei pescatori facevano di necessità virtù riuscendo a conservare sott'olio le eccedenze per i periodi di magra. Io ho scelto di abbinare a questa zuppa le orecchiette fresche ma vanno bene tubetti, gnocchetti o anche spaghetti spezzati.
Minestra di pasta tonno e piselli
Ingredienti per 4 persone:
200 g di pasta secca (300 se fresca)
1 tazza colma di piselli sgranati
1 cipollotto rosso
3 cucchiai di passata di pomodoro
150 g di tonno sott'olio
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino 
origano
Tritare la cipolla, appassirla in un tegame con olio e acqua, unire i piselli, la passata di pomodoro e portare a cottura.  Unire il tonno e la pasta e lasciar cuocere, a fine cottura profumare con l'origano.

Che zuppa! Tonno e piselli ricetta di tradizione riscoperta

Che zuppa! Ogni stagione ha le sue e se siete tra quelli che hanno sempre pensato alla zuppa come ad un piatto invernale cambierete sicuramente idea sfogliando le pagine di Che zuppa! il libro di Barbara Toselli pubblicato da Tecniche Nuove: 208 pagine illustrate e 80 gustose ricette per innamorarvi delle zuppe e portarle in tavola in tutte e quattro stagioni. Ricette facili dalle più leggere a quelle più complete, da quelle più tradizionali a quelle più curiose, passando dalle eleganti vellutate, alle fresche zuppe estive, alle minestre più confortevoli e genuine perfette per i mesi più freddi. Zuppe adatte a ogni tipo di occasione: per una cenetta intima, ideali da preparare in anticipo per una serata con molti ospiti, per il pranzo di tutti i giorni o per un’occasione speciale. 
Nel libro c'è proprio tutto e se guardiamo alle ricette di zuppe primaverili non mancano di certo piselli, fave, asparagi e anche carciofi, verdure che caratterizzano questa stagione. 
Oggi voglio proporvi una preparazione veloce e facile a base di piselli e tonno, non è una ricetta del libro ma è una ricetta tradizionale del sud della mia Calabria che ho conosciuto attraverso altri libri dal momento che nella tradizione del mio paese e di quelli che mi circondano il tonno, anche se in scatola, non è contemplato. Nei paesi dell'entroterra seppure non distanti affatto dal mare, nonostante ciò, il pescato fresco difficilmente arrivava, nelle zone costiere della regione il tonno è invece una costante visto che data la mole di questi pesci le mogli dei pescatori facevano di necessità virtù riuscendo a conservare sott'olio le eccedenze per i periodi di magra. Io ho scelto di abbinare a questa zuppa le orecchiette fresche ma vanno bene tubetti, gnocchetti o anche spaghetti spezzati.
Minestra di pasta tonno e piselli
Ingredienti per 4 persone:
200 g di pasta secca (300 se fresca)
1 tazza colma di piselli sgranati
1 cipollotto rosso
3 cucchiai di passata di pomodoro
150 g di tonno sott'olio
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino 
origano
Tritare la cipolla, appassirla in un tegame con olio e acqua, unire i piselli, la passata di pomodoro e portare a cottura.  Unire il tonno e la pasta e lasciar cuocere, a fine cottura profumare con l'origano.

2016-03-08

Giallo mimosa o carbonara, ma senza uova

Oggi sono io che cerco idee per il menù di stasera...non sono mai andata fuori alla Festa della donna, salvo proprio qualche volta in cui non ho potuto dire no, ed onestamente non ci tengo ad uscire proprio in questa serata in cui molti locali mettono addirittura il divieto d'ingresso agli uomini...roba antica così come gli spettacolini per sole donne. 

Comunque oggi resta il fatto che è la Giornata internazionale della donna e io stasera voglio rendere la cena ordinaria speciale. 
Vorrei preparare qualcosa di giallo, tutto giallo come le mimose, dalla tavola al menù ma seppure io non abbia alcuna intolleranza non voglio ricadere nel classico eccesso di uova, zafferano e curcuma comunque aiutano molto per cui stasera cerco supporto in Uova in fuga. Ricette per intolleranti (e non solo) di Veronica Madonna, autrice del blog Peccati di dolcezze, pubblicato da Trenta Editore.
Nel libro le intolleranze diventano un'occasione per scoprire e sperimentare nuovi piatti. Resterete stupiti di quanti piatti anche tradizionali si possono realizzare senza quello che riteniamo uno degli ingredienti fondamentali...il tondo uovo. , come dice l'autrice, nessuno si accorgerà della differenza! Giuste dosi, quantitativi corretti di farina, latte, acqua, olio… Anche yogurt e formaggi, magari con una punta di zafferano per non rinunciare al colore giallo brillante che solo le uova possono dare, regalano, a tutti coloro che soffrono di intolleranze, il piacere di sedersi a tavola o di mettersi in cucina tra pentole e fornelli. Ricette semplici da fare e ingredienti facili da reperire così da invogliare i buongustai a mettersi all’opera. Per ogni stagione due menù differenti. Imperdibili nell'introduzione le pagine di carattere medicospecialistico curate dalla Dottoressa Chiara Ciancarelli, Farmacista e Docente in materia di ‘Igiene, Alimenti e Bevande’ presso la scuola di Alta Formazione Niko Romito per fare finalmente chiarezza sulla differenza tra Allergie e Intolleranze.
Via libera al giallo mimosa senza uova e che la festa abbia inizio.
Magari stasera proviamo una carbonara senza uova giusto per non appesantire la cena, vi riporto la ricetta originale tratta dal libro che poi è quella ritratta in copertina.
"Spaghetti alla carbonara
Questa è una delle ricette più amate e conosciute in tutto il mondo, un piatto della cucina romana nel quale le uova sono un ingrediente fondamentale. Qui sono state sostituite dallo zafferano mescolato alla ricotta, un modo per non rendere asciutta la pasta, preservando il gusto e il tipico colore giallo. Ingredienti per 4 persone 320 g di spaghetti 100 g di Pancetta di ottima qualità 200 g di Ricotta senza lattosio ½ bicchiere di latte senza lattosio 2 bustine di zafferano olio extravergine di oliva 1 macinata di pepe sale Mettete dell’acqua in una pentola a bollire; nel mentre in una casseruola fate insaporire la Pancetta con un po’ di olio e aggiungete, dopo qualche minuto, la Ricotta schiacciata grossolanamente. Sciogliete lo zafferano nel latte e unitelo al composto di Ricotta, lasciate cuocere per 3-4 minuti. Buttate gli spaghetti e teneteli un po’ al dente; conservate anche un mestolo dell’acqua di cottura. Versate gli spaghetti nella casseruola con il composto di Ricotta e amalgamate bene. Se dovesse servire mettete un po’ dell’acqua di cottura. Impiattate e, a piacere, aggiungete una macinata di pepe."

Giallo mimosa o carbonara, ma senza uova

Oggi sono io che cerco idee per il menù di stasera...non sono mai andata fuori alla Festa della donna, salvo proprio qualche volta in cui non ho potuto dire no, ed onestamente non ci tengo ad uscire proprio in questa serata in cui molti locali mettono addirittura il divieto d'ingresso agli uomini...roba antica così come gli spettacolini per sole donne. 

Comunque oggi resta il fatto che è la Giornata internazionale della donna e io stasera voglio rendere la cena ordinaria speciale. 
Vorrei preparare qualcosa di giallo, tutto giallo come le mimose, dalla tavola al menù ma seppure io non abbia alcuna intolleranza non voglio ricadere nel classico eccesso di uova, zafferano e curcuma comunque aiutano molto per cui stasera cerco supporto in Uova in fuga. Ricette per intolleranti (e non solo) di Veronica Madonna, autrice del blog Peccati di dolcezze, pubblicato da Trenta Editore.
Nel libro le intolleranze diventano un'occasione per scoprire e sperimentare nuovi piatti. Resterete stupiti di quanti piatti anche tradizionali si possono realizzare senza quello che riteniamo uno degli ingredienti fondamentali...il tondo uovo. , come dice l'autrice, nessuno si accorgerà della differenza! Giuste dosi, quantitativi corretti di farina, latte, acqua, olio… Anche yogurt e formaggi, magari con una punta di zafferano per non rinunciare al colore giallo brillante che solo le uova possono dare, regalano, a tutti coloro che soffrono di intolleranze, il piacere di sedersi a tavola o di mettersi in cucina tra pentole e fornelli. Ricette semplici da fare e ingredienti facili da reperire così da invogliare i buongustai a mettersi all’opera. Per ogni stagione due menù differenti. Imperdibili nell'introduzione le pagine di carattere medicospecialistico curate dalla Dottoressa Chiara Ciancarelli, Farmacista e Docente in materia di ‘Igiene, Alimenti e Bevande’ presso la scuola di Alta Formazione Niko Romito per fare finalmente chiarezza sulla differenza tra Allergie e Intolleranze.
Via libera al giallo mimosa senza uova e che la festa abbia inizio.
Magari stasera proviamo una carbonara senza uova giusto per non appesantire la cena, vi riporto la ricetta originale tratta dal libro che poi è quella ritratta in copertina.
"Spaghetti alla carbonara
Questa è una delle ricette più amate e conosciute in tutto il mondo, un piatto della cucina romana nel quale le uova sono un ingrediente fondamentale. Qui sono state sostituite dallo zafferano mescolato alla ricotta, un modo per non rendere asciutta la pasta, preservando il gusto e il tipico colore giallo. Ingredienti per 4 persone 320 g di spaghetti 100 g di Pancetta di ottima qualità 200 g di Ricotta senza lattosio ½ bicchiere di latte senza lattosio 2 bustine di zafferano olio extravergine di oliva 1 macinata di pepe sale Mettete dell’acqua in una pentola a bollire; nel mentre in una casseruola fate insaporire la Pancetta con un po’ di olio e aggiungete, dopo qualche minuto, la Ricotta schiacciata grossolanamente. Sciogliete lo zafferano nel latte e unitelo al composto di Ricotta, lasciate cuocere per 3-4 minuti. Buttate gli spaghetti e teneteli un po’ al dente; conservate anche un mestolo dell’acqua di cottura. Versate gli spaghetti nella casseruola con il composto di Ricotta e amalgamate bene. Se dovesse servire mettete un po’ dell’acqua di cottura. Impiattate e, a piacere, aggiungete una macinata di pepe."

2016-01-27

Dal digital marketing per la ristorazione alla mia carbonara con broccoli e prosciutto

Tessuto Busatti
Quando vado in giro per locali mi piace molto chiacchierare con chi ha scelto la cucina per mestiere. Con la mia rubrica I Percorsi del Gusto ne ho spesso occasione e vi dico che difficilmente me la lascio sfuggire; mi piace sentire le loro storie, i loro desideri e le strategie che mettono in campo per avere successo e se spesso trovo persone preparate che sanno il fatto loro altre volte mi capita di conoscere persone che hanno le mani fatate in cucina eppure non riescono ad applicare le giuste strategie digitali per avere il successo che meritano.
 Questi miei incontri hanno reso irresistibile per me Ingredienti di Digital Marketing per la ristorazione un libro di Luca Bove e Nicoletta Polliotto pubblicato da Dario Flaccovio, mi è venuta voglia di conoscere questo mondo e di trasmettere magari qualcosa di utile a chi incontro. Si tratta del primo libro in Italia dedicato al marketing nella ristorazione. Anche se il volume è stato scritto proprio per chef, ristoratori, pizzaioli e manager di catene ristorative trovo sia molto interessante per chiunque graviti attorno al mondo cucina per trovare consigli di comunicazione e scoprire idee e spunti di vendita e marketing.
Chi gestisce un ristorante e chi ci lavora frequentano probabilmente il web molto meno dei loro clienti, ecco perché agli autori, entrambi esperti nella materia, è  venuto in mente di fornire  gli strumenti per aggiornarsi, essere competitivi e diventare Digital Chef, proponendo la propria ricetta personale del successo online.
Astuzie per ottenere successo ne conosce di sicuro Chef Rubio, sempre sul pezzo davvero, del resto come possono non piacere la sua spontaneità e immediatezza.
Io continuo a restare affascinata da Le ricette di Unti e Bisunti  in edicola con La Gazzetta dello Sport. Siamo al termine delle uscite tematiche, sono in edicola i numeri dedicati a Uova e formaggi, e il ventesimo Dolci e biscotti ma si va oltre le previsioni con successivi otto numeri dedicati alla cucina regionale ed europea, davvero da non perdere.
Io intanto nella ricetta di oggi omaggio le uova e se non lo faccio con una frittata, lo faccio con una carbonara un po' sui generis a dire il vero con broccoli e prosciutto crudo invece della classica pancetta ma vi assicuro tanto gustosa.
Carbonara con broccoli e prosciutto
Ingredienti per 4 persone:
400 g di rigatoni
1 broccolo verde 
120 g di crudo in unica fetta
2 uova
100 ml di latte
4 cucchiai di grana
olio extravergine d'oliva
pepe nero
Dividere il broccolo a cimette e lavarlo per bene. Affettare il prosciutto a bastoncini e rosolarlo con un filo d'olio. Sbattere le uova con il latte, il pepe e il formaggio grattugiato. lessare i rigatoni aggiungendo in cottura le cime di broccolo. Scolare la pasta e saltarla nel tegame con il prosciutto e la crema di uova, aggiungendo un po' d'acqua di cottura della pasta per formare la cremina.

Dal digital marketing per la ristorazione alla mia carbonara con broccoli e prosciutto

Tessuto Busatti
Quando vado in giro per locali mi piace molto chiacchierare con chi ha scelto la cucina per mestiere. Con la mia rubrica I Percorsi del Gusto ne ho spesso occasione e vi dico che difficilmente me la lascio sfuggire; mi piace sentire le loro storie, i loro desideri e le strategie che mettono in campo per avere successo e se spesso trovo persone preparate che sanno il fatto loro altre volte mi capita di conoscere persone che hanno le mani fatate in cucina eppure non riescono ad applicare le giuste strategie digitali per avere il successo che meritano.
 Questi miei incontri hanno reso irresistibile per me Ingredienti di Digital Marketing per la ristorazione un libro di Luca Bove e Nicoletta Polliotto pubblicato da Dario Flaccovio, mi è venuta voglia di conoscere questo mondo e di trasmettere magari qualcosa di utile a chi incontro. Si tratta del primo libro in Italia dedicato al marketing nella ristorazione. Anche se il volume è stato scritto proprio per chef, ristoratori, pizzaioli e manager di catene ristorative trovo sia molto interessante per chiunque graviti attorno al mondo cucina per trovare consigli di comunicazione e scoprire idee e spunti di vendita e marketing.
Chi gestisce un ristorante e chi ci lavora frequentano probabilmente il web molto meno dei loro clienti, ecco perché agli autori, entrambi esperti nella materia, è  venuto in mente di fornire  gli strumenti per aggiornarsi, essere competitivi e diventare Digital Chef, proponendo la propria ricetta personale del successo online.
Astuzie per ottenere successo ne conosce di sicuro Chef Rubio, sempre sul pezzo davvero, del resto come possono non piacere la sua spontaneità e immediatezza.
Io continuo a restare affascinata da Le ricette di Unti e Bisunti  in edicola con La Gazzetta dello Sport. Siamo al termine delle uscite tematiche, sono in edicola i numeri dedicati a Uova e formaggi, e il ventesimo Dolci e biscotti ma si va oltre le previsioni con successivi otto numeri dedicati alla cucina regionale ed europea, davvero da non perdere.
Io intanto nella ricetta di oggi omaggio le uova e se non lo faccio con una frittata, lo faccio con una carbonara un po' sui generis a dire il vero con broccoli e prosciutto crudo invece della classica pancetta ma vi assicuro tanto gustosa.
Carbonara con broccoli e prosciutto
Ingredienti per 4 persone:
400 g di rigatoni
1 broccolo verde 
120 g di crudo in unica fetta
2 uova
100 ml di latte
4 cucchiai di grana
olio extravergine d'oliva
pepe nero
Dividere il broccolo a cimette e lavarlo per bene. Affettare il prosciutto a bastoncini e rosolarlo con un filo d'olio. Sbattere le uova con il latte, il pepe e il formaggio grattugiato. lessare i rigatoni aggiungendo in cottura le cime di broccolo. Scolare la pasta e saltarla nel tegame con il prosciutto e la crema di uova, aggiungendo un po' d'acqua di cottura della pasta per formare la cremina.