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2012-06-13

La pizza alla pera picciòla

Piatto pois e canovacci GreenGate
La pera picciòla è un frutto antico tipico del Monte Amiata anzi di quel limitato territorio
  che si estende dal comune di Abbadia San Salvatore (SI) al Vivo D'Orcia a circa 800 m s.l.m.
E' un frutto di cui fino a un paio di mesi fa ignoravo completamente l'esistenza ma che ho imparato a conocere grazie a un libro Pera picciòla Grande in cucina edito da Effigi a cura di Aurelio Visconti . Un libro la cui eleganza, cura e ricercatezza mi hanno folgorata. Ricette create nei ristoranti di quel territorio, splendidamente eseguite e presentate che mi hanno messo addosso la voglia di conoscere ed assaggiare questo piccolo frutto, particolare per forma, colore e consistenza. Ho appreso che la pera picciòla è un frutto immangiabile da crudo perché molto consistente e fibroso oltre che aspro e allappante, ma dopo la cottura ha sapore gradevole, particolare ed inconfondibile e mantiene un'adeguata consistenza, resiste alle alte temperature da forno e a tutte le manipolazioni.
La pera picciòla è utilizzabile in cucina in moltissime preparazioni poiché si conserva sciroppata ed ho scoperto che viene lavorata e trasformata da un'azienda del luogo la Lombardi & Visconti di Abbadia San Salvatore, che produce altre meravigliose squisitezze tipiche del Monte Amiata.
L'ho voluta provare la pera picciòla e me ne sono innamorata tanto da volerla anche inserire in Gente del Fud (pur ribadisco non essendo un prodotto della mia terra) e la pera picciòla mi ha ripagata con il suo formidabile gusto in questa meravigliosa pizza. Ho tratto ispirazione per la ricetta da una del libro realizzaa dalla Pizzeria Ponte del Prato di Abbadia San Salvatore che prevedeva una classica base di pasta per pizza, mozzarella, pecorino di Pienza, pera picciòla e gherigli di noce per completare.
 Io ho realizzato la mia speciale pizza utilizzando per l'impasto una miscela di farine di farro e grano saraceno e l'ho farcita con caciotta maremmana, pecorino affinato in grotta e pera picciòla.
Ingredienti:
500 g di miscela di farina di farro e grano saraceno
8 g di lievito di birra fresco
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
300 ml di acqua tiepida
caciotta maremmana
pecorino affinato in grotta
olio extravergine d'oliva
pera picciòla sciroppata
Preparare l'impasto mescolando la farina con il lievisto sciolto nell'acqua e l'olio. Lasciar lievitare l'impasto fino al raddoppio. Stenderlo in due capaci teglie distribuirvi sopra la caciotta a cubetti, scaglie di pecorino affinato in grotta, pere picciòle a fettine e un filo d'olio. Infornare alla massima temperatura per 15-20 minuti.
*La Miscela per pane di farro e grano saraceno è di Molino Spadoni, i formaggi utilizzati per la ricetta sono Il grotta e la Caciotta Altamaremma prodotti dal Caseificio Spadi Enzo

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