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2015-07-17

Le arancine al burro omaggio allo Street food palermitano

Piatto Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti
Che la cucina di strada sia sempre la migliore ovunque si vada non v'è dubbio ma che lo Street food palermitano sia il più buono d'Europa l'ho scoperto solo attraverso la carta stampata e non vedo l'ora di sperimentarlo di persona sul posto.
Panelle, cazzilli, arancine, guastedde ca meusa, frittola, rascature e biancomangiare compongono il variegato mondo del tradizionale mangiare di strada palermitano e l'ho scopriamo insieme a Gaetano Basile, palermitano, profondo studioso della storia dei cibi tipici isolani, nel suo Piaceri e misteri dello Street food palermitano pubblicato da Dario Flaccovio ci porta a scoprire tra le vie dei quartieri popolari - attraverso mille sapori, profumi e colori - l'identità gastronomica della città di Palermo. Storia del cibo, aneddoti, valori nutrizionali e consigli sul bere completano il volume, ricchissimo anche se di piccolo formato.
Si legge su come dev'essere l'arancina: "Bionda, per incominciare, e poi seducente già al primo impatto. Soda, ma cedevole al primo boccone, da cui deve sprigionarsi il profumo dello zafferano, lasciando intravedere le sue ricche intimità".
Vi dirò con le arancine non mi ero mai cimentata scoraggiata dal troppo lavoro e dl ripieno con i piselli che ai miei figli non piacciano, ho trovato nel libro la ricetta degli arancini al burro, la versione bianca degli arancini, più veloce dato che il ripieno è di cotto, mozzarella e burro. Sono quelle che fanno a forma di pera per distinguerle dalle altre, io le ho fatte tonde essendo unico il ripieno.  Ecco il lavoro ci va ma il risultato è davvero buono. 
Nella ricetta originale si partiva da un Kg di riso, ne ho cotto poco più di tre etti e ne sono venuti 15...menomale che non ho esagerato.
Arancine al burro
Ingredienti:
350 g di riso Arborio o Roma (per minestre)
100 g di prosciutto cotto
35 g di burro
100 g di fior di latte (nel mio caso scamorza)
70 g di farina
1 cucchiaio di caciocavallo grattugiato (nel mio caso grana)
120 g di pangrattato
1 bustina di zafferano
1 uovo (anche se nella ricetta del libro non c'è)
1/2 litro di brodo di carne
sale e pepe
olio per friggere
Tostare il riso con il burro, aggiungere brodo e zafferano e cuocere fino ad ottenere un risotto asciutto, aggiungere il formaggio grattugiato. Formare con le mani una mezza pallina mettervi al centro cotto, scamorza
e un po' di burro, richiudere la pallina passarla in una pastella di  farina e acqua salata e poi nel pangrattato. Friggere le arancine in olio bollente e servire tiepide, non calde.
Acqua minerale gassata si dice nel libro sia la compagna ideale dell'arancina al burro.

3 commenti:

speedy70 ha detto...

Quanto mi piacciono le arancine, una delizia, complimenti!!!!

Antro Alchimista ha detto...

Mamma mia che golosità! Devono essere proprio sublimi!

CoCò ha detto...

si anche se a me piacciono ancor più quelle con la carne e i piselli