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2020-01-10

La moda del Ramen

Sicuramente avete sentito almeno nominare il Ramen, la zuppa orientale ricca di sapori e profumi, un piatto antico ed estremamente sostanzioso di cui esistono innumerevoli versioni, un cibo di conforto che dal lontano Giappone è arrivato fino a noi ed ha preso piede in molti locali alla moda. La base è un profumatissimo brodo arricchito con zenzero, salsa di soia e miso, che si completa con carne, uova, noodles (i sottili spaghetti orientali di farina e acqua) e cipollotto fresco. Io l'ho preparato a casa ed ho aggiunto anche del funghi, i cardoncelli coltivati che mi ricordano i funghi cinesi, mancava qualcosina nel brodo ma il risultato finale è piaciuto a tutti e allora ve lo racconto.
Ingredienti per 4  
1 l di brodo di manzo
300 g di noodles
4 uova 
2 cipollotti freschi
200 g di filetto di bovino o maiale
200 g di funghi cardoncelli
1 cucchiaio di miso
1 cucchiaino di maizena
2-3 cucchiai di salsa di soia
olio di oliva
1 pezzettino di radice di zenzero
Tagliate la carne a fettine sottilissime e marinatela con olio, un cucchiaio di salsa di soia e la maizena.
versate in una pentola il brodo, unite lo zenzero grattugiato, il miso e un cucchiaio di soia. 
Bollite a parte le uova non più di cinque minuti il tuorlo deve restare leggermente cremoso. 
Saltate la carne in un wok e tenetela in caldo, saltate anche i fughi a fettine con un filo d'olio e l'altro cucchiaio di soia. Cuocete i noodles a parte e divideteli nelle ciotole, aggiungete il brodo filtrato, la carne i funghi e l'uovo tagliato a metà, infine il cipollotto fresco tritato al momento, sentirete che sapore.

2019-10-29

Cuscus di mare sognando Capri


Mi chiedevano da dove viene fuori l'idea di un piatto, per me ogni piatto è una suggestione, un ricordo o un desiderio...lo devo in qualche modo sentire dentro perché venga fuori bene. Qualche giorno fa leggevo la bellissima e insolita guida romanzata Ischia Capri Procida di Alessandro Rubinetti edita da Iacobelli e mi è venuta voglia di mare e sole allora ho creato questo piatto in cui ho cercato di mettere il profumo del mare utilizzando i suoi frutti e il colore del sole con lo zafferano. A voi la ricetta e intanto leggetevi anche cosa dice l'editore del libro.
 Io di mio posso aggiungere che se avete voglia di conoscere un po' meno superficialmente questi meravigliosi luoghi, magari in vista di un bel viaggio o perché ci siete già stati vi dico che questa guida con i suoi continui rimandi al web è davvero indispensabile, anche per chi ha visitato i luoghi decine di volte. Sono certa scoprirete quello che ancora non sapevate.

Ingredienti per 4 persone: 
2 bicchieri di cuscus precotto 
800 g di calamaretti
800 g di cozze 
2 pomodori
2 zucchine verdi
2 bustine di zafferano
la scorza di un limone
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
peperoncino
prezzemolo
In una pentola con coperchio aprire le cozze già pulite, togliere il guscio e tenerle da parte insieme al liquido filtrato. In un tegame capace versare un filo d'olio, un peperoncino, qualche rametto di prezzemolo, i pomodori e le zucchine a tocchetti, unire i calamaretti tagliati a rondellee  le cozze già aperte in precedenza, un po' della loro acqua e lo zafferano. A fuoco spento unire una grattugiata di scorza di limone e prezzemolo tritato. Gonfiare il cus cus come da istruzioni sostituendo parte dell'acqua con il liquido delle cozze restante. Sgranare il cuscus con l'olio e servirlo con l'intingolo di mare sopra.

Appunti di Stile
Lo stile caprese è nato negli anni 50 prendendo a modello la libertà di cui si poteva godere sull'isola, mixando materiali pregiati e diversi tra loro per uno stile semplice e chic al contempo.
Parlando di moda caprese ci vengono in mente i pantaloni bianchi al polpaccio e i sandali bassi in cuoio alla Haudrey Hapburn, la camicia e il fazzoletto legato al collo. 
Ma è possibile parlare di moda caprese nel periodo più freddo? Perché no, alcune case di moda hanno proposto qualcosa in tema richiamandosi al mare in tempesta (i blu, i rossi, i colori naturali) con materiali pregiati come il cashmere o altri filati d'eccellenza, richiamando nelle stampe dei tessuti temi marini.
Io ci sto provando, magari riusciamo a non far entrare in noi il grigiore della stagione fredda e sappiamo quanto è importante disporsi bene, n'est pas?

2018-05-03

Insalata di fave salmone e quinoa

A maggio non posso non parlarvi di fave, i campi ne sono pieni e poi così fresche, leggere e gustose si prestano alla realizzazione di tanti piatti. 
Le fave fresche, povere di grassi, sono fonti di vitamine, soprattutto la C e molte del gruppo B, di vitamina A ed E; sono ricche di minerali, contengono ferro, potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio, rame, selenio.
Ve le presento in modo estremamente semplice, cotte al vapore e condite in insalata con cipollotto fresco, olio, sale e pepe, prezzemolo, succo e scorza di limone servite con salmone affumicato e quinoa rossa e bianca. Un piatto che mi ha conquistato per gusto e leggerezza. La quinoa potete sostituirla con riso, farro, orzo o anche pasta a seconda del vostro gusto.
Ingredienti per 4 persone:
3 tazze di quinoa mista già lessata (si vende anche già pronta come il mais)
2 tazze di fave sgusciate e cotte al vapore 
120 g di salmone affumicato
1 cipollotto fresco
1 limone
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Mescolare fave e quinoa, tagliare a striscioline il salmone e a fettine sottili il cipollotto, condire con poco succo di limone emulsionato con olio, scorza di limone grattugiata, prezzemolo tritato, sale e pepe.

Insalata di fave salmone e quinoa

A maggio non posso non parlarvi di fave, i campi ne sono pieni e poi così fresche, leggere e gustose si prestano alla realizzazione di tanti piatti. 
Le fave fresche, povere di grassi, sono fonti di vitamine, soprattutto la C e molte del gruppo B, di vitamina A ed E; sono ricche di minerali, contengono ferro, potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio, rame, selenio.
Ve le presento in modo estremamente semplice, cotte al vapore e condite in insalata con cipollotto fresco, olio, sale e pepe, prezzemolo, succo e scorza di limone servite con salmone affumicato e quinoa rossa e bianca. Un piatto che mi ha conquistato per gusto e leggerezza. La quinoa potete sostituirla con riso, farro, orzo o anche pasta a seconda del vostro gusto.
Ingredienti per 4 persone:
3 tazze di quinoa mista già lessata (si vende anche già pronta come il mais)
2 tazze di fave sgusciate e cotte al vapore 
120 g di salmone affumicato
1 cipollotto fresco
1 limone
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Mescolare fave e quinoa, tagliare a striscioline il salmone e a fettine sottili il cipollotto, condire con poco succo di limone emulsionato con olio, scorza di limone grattugiata, prezzemolo tritato, sale e pepe.

2016-11-24

Anche Jamie a dieta?



 Anche Jamie a dieta? Sfogliando le pagine di Superfood, appetitose fin dalle immagini come ogni libro dell'autore, non si direbbe. In effetti però leggendo quel che vi è scritto si capisce che un mutamento di rotta lo ha compiuto anche Jamie Oliver come ognuno sano di mente alla soglia dei quarant'anni. Per continuare ad avere una vita sana e felice in piena salute occorre fare pulizia nella dispensa e comporre i pasti giornalieri in modo più sensato ed obiettivo. 

I migliori esperti di salute e nutrizione hanno aiutato Jamie Oliver a comporre Superfood, l'ultimo delizioso lavoro, il più personale, edito da TEA che non potrà di certo mancare nella vostra libreria, specie se amate lo chef inglese quanto me.Jamie ha sempre il dono di rendere appetitoso tutto quel che prepara. Anche il nutrizionalmente corretto a casa Oliver è sinonimo di gusto ed io non ho che da farmi ispirare dalle ricette del libro. Ricette belle e sane che non contengono cibi trasgressivi volendo limitare l'uso degli stessi, tutti racchiusi nel precedente Comfort food, al week-end o alle occasioni di festa, come suggerisce l'autore.
Per quanto riguarda i pasti principali settimanali bisogna consumare  due porzioni di pesce a settimana (uno dei quali oleoso come salmone, sgombro o trota) e poi poca carne rossa, pollame e pasti vegetariani in equilibrio tra loro cercando sempre di bilanciare  gli ingredienti per avere un apporto ideale di nutrimenti, ovviamente bisogna limitare i cibi grassi e gli zuccheri.
Secondo il medico nutrizionista Alberto Vanni, autore di Mangiare Bere e Dimagrire edito da IBISKOS, il nostro corpo è una grande orchestra e ogni organo uno strumento musicale. Se non abbiamo cura degli strumenti l'orchestra non può perfettamente funzionare, non si può raggiungere la massima armonia. Se vogliamo suonare la meravigliosa sinfonia della vita non ci resta che affidarci ai consigli del dott. Vanni e imparare a comportarci a tavola per nutrire a dovere il nostro corpo e recuperare il massimo da ogni alimento che ingeriamo consapevolmente. Se genetica, comportamento e casualità sono i tre fattori che condizionano la nostra esistenza, è chiaro che solo sul secondo di essi possiamo influire. Nel libro ho trovato conferma di quanto già pensavo, ovvero che vitamine e minerali supplementari cui troppo spesso si ricorre, al di là di casi specifici, servono solo a sostenere logiche commerciali estranee al vero benessere dell'individuo.
Ora vi presento un piatto sano e molto molto buono, solo che avevo troppa fretta di mangiare e l'ho fotografato male altrimenti sarebbe anche bello da vedere con i suoi rossi e verdi più o meno accesi.
E' un cuscus (che vi consiglio di prendere integrale) con gustosissimi polpetti in umido e peperoni arrostiti.
Polpetti saporiti
Ingredienti per 4 persone 
800 g di polpetti già puliti
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio colmo di capperi
4 filetti d'acciuga
1 spicchio d'aglio
2 pomodori maturi 
origano
prezzemolo
peperoncino
1 bicchiere di vino bianco
peperoni arrostiti 
In un tegame porre un filo d'olio, l'aglio, le acciughe, il peperoncino e i polpi puliti, lasciar soffriggere un po' aggiungere i capperi e i pomodori a pezzi, i gambi del prezzemolo e il vino bianco, lasciar cuocere per 30-40 minuti, aggiungere origano e peperoni arrostiti. Servire l'umido con il cuscus cotto e ben sgranato.

Anche Jamie a dieta?



 Anche Jamie a dieta? Sfogliando le pagine di Superfood, appetitose fin dalle immagini come ogni libro dell'autore, non si direbbe. In effetti però leggendo quel che vi è scritto si capisce che un mutamento di rotta lo ha compiuto anche Jamie Oliver come ognuno sano di mente alla soglia dei quarant'anni. Per continuare ad avere una vita sana e felice in piena salute occorre fare pulizia nella dispensa e comporre i pasti giornalieri in modo più sensato ed obiettivo. 

I migliori esperti di salute e nutrizione hanno aiutato Jamie Oliver a comporre Superfood, l'ultimo delizioso lavoro, il più personale, edito da TEA che non potrà di certo mancare nella vostra libreria, specie se amate lo chef inglese quanto me.Jamie ha sempre il dono di rendere appetitoso tutto quel che prepara. Anche il nutrizionalmente corretto a casa Oliver è sinonimo di gusto ed io non ho che da farmi ispirare dalle ricette del libro. Ricette belle e sane che non contengono cibi trasgressivi volendo limitare l'uso degli stessi, tutti racchiusi nel precedente Comfort food, al week-end o alle occasioni di festa, come suggerisce l'autore.
Per quanto riguarda i pasti principali settimanali bisogna consumare  due porzioni di pesce a settimana (uno dei quali oleoso come salmone, sgombro o trota) e poi poca carne rossa, pollame e pasti vegetariani in equilibrio tra loro cercando sempre di bilanciare  gli ingredienti per avere un apporto ideale di nutrimenti, ovviamente bisogna limitare i cibi grassi e gli zuccheri.
Secondo il medico nutrizionista Alberto Vanni, autore di Mangiare Bere e Dimagrire edito da IBISKOS, il nostro corpo è una grande orchestra e ogni organo uno strumento musicale. Se non abbiamo cura degli strumenti l'orchestra non può perfettamente funzionare, non si può raggiungere la massima armonia. Se vogliamo suonare la meravigliosa sinfonia della vita non ci resta che affidarci ai consigli del dott. Vanni e imparare a comportarci a tavola per nutrire a dovere il nostro corpo e recuperare il massimo da ogni alimento che ingeriamo consapevolmente. Se genetica, comportamento e casualità sono i tre fattori che condizionano la nostra esistenza, è chiaro che solo sul secondo di essi possiamo influire. Nel libro ho trovato conferma di quanto già pensavo, ovvero che vitamine e minerali supplementari cui troppo spesso si ricorre, al di là di casi specifici, servono solo a sostenere logiche commerciali estranee al vero benessere dell'individuo.
Ora vi presento un piatto sano e molto molto buono, solo che avevo troppa fretta di mangiare e l'ho fotografato male altrimenti sarebbe anche bello da vedere con i suoi rossi e verdi più o meno accesi.
E' un cuscus (che vi consiglio di prendere integrale) con gustosissimi polpetti in umido e peperoni arrostiti.
Polpetti saporiti
Ingredienti per 4 persone 
800 g di polpetti già puliti
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio colmo di capperi
4 filetti d'acciuga
1 spicchio d'aglio
2 pomodori maturi 
origano
prezzemolo
peperoncino
1 bicchiere di vino bianco
peperoni arrostiti 
In un tegame porre un filo d'olio, l'aglio, le acciughe, il peperoncino e i polpi puliti, lasciar soffriggere un po' aggiungere i capperi e i pomodori a pezzi, i gambi del prezzemolo e il vino bianco, lasciar cuocere per 30-40 minuti, aggiungere origano e peperoni arrostiti. Servire l'umido con il cuscus cotto e ben sgranato.

2016-11-09

Come non morire di ipertensione, diabete e varie mangiando con gusto

Ho sentito dire che spendiamo più per dimagrire che per mangiare...aggiungerei che spendiamo molto di più per curarci. Molte sono le patologie che comunemente affliggono la nostra società, ma pochi sanno che basterebbe imparare a mangiare meglio vivendo una vita più sana per risolvere molti disturbi cronici ed evitare fastidiose patologie che se non ci uccidono nell'immediato certamente peggiorano ed accorciano la nostra vita. 
Io ho deciso di cambiare e sto facendo un grande lavoro su me stessa, anche per questo pubblico di meno su questo blog, gli sgarri sono costanti certo e le tentazioni sempre presenti ma se mangio meglio sto meglio e voglio stare meglio. 
Voglio debellare l'ipertensione non ricorrendo più ai farmaci e non voglio assolutamente ammalarmi di diabete come tutti i miei familiari, pensavo non fosse possibile ed ora invece inizio a credere che sia fattibile...Il merito è di diversi testi che si accumulano e si rincorrono sul mio comodino. Libri che vorrei stamparmi in testa e di cui vorrei ricordare ogni riga quando faccio la spesa, quando preparo da mangiare, quando vado a cena fuori o partecipo ad una festa (ma questo forse è troppo).
Voglio parlarvi di alcuni di essi e di qualche buon piatto sano che man mano prende vita nella mia cucina, che diventa così più sana e veloce ma certamente non meno creativa e gustosa.
Il primo libro di cui vi parlo è Sei quel che mangi di Michael Greger con Gene Stone edito da Baldini & Castoldi e dedicato al cibo che salva la vita, perché il corpo nelle giuste condizioni è in grado di guarire da solo. Noi dobbiamo solo aiutarlo ma nessuno ci insegna a farlo.
Ho scoperto che aiutano ad abbassare la pressione sanguigna il tè all'ibisco ma anche tante buone verdure a foglia verde in primis la rucola, che un maggiore utilizzo di cereali integrali e legumi sono in grado di tenere sotto controllo  il diabete oltre che difenderci da altre patologie correlate e non. Che un'alimentazione a base di cibi integrali e vegetali non solo può prevenire l'insorgere di problemi cardiovascolari, ma può anche arrestarne la degenerazione. Hos coperto allora come diventare più longevi non soffrendo ma vivendo addirittura meglio visto che i benefici del buon cibo sono tangibili fin da subito.
Ecco allora un piatto originale da cena veloce che ho arricchito (per amore di gusto) con dei gamberetti ma che può di volta in volta prendere altre facce variando questo solo ingrediente: perfetto il salmone, ma anche il petto di pollo o la bresaola o nel caso in cui vogliate utilizzare solo prodotti vegetali i pomodorini. Date voi a piacere nuova veste a questo piatto e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
Riso integrale con rucola gamberetti e maionese di ceci
Cuocere al vapore dei gamberetti e condirli con olio sale e succo di limone. Lessare il riso integrale e condirlo con i gamberetti.
Disporre la rucola lavata alla base dei piatti, disporvi sopra il riso ai gamberi a corona e mettere al centro una buona dose di maionese di ceci preparata secondo la ricetta che vi diedi un po' di tempo fa, cercando di lasciarla più consistente ed aromatizzandola con paprika affumicata che da colore e sapore.
Ho utilizzato paprika affumicata della linea Oro Spezie Cannamela.

Come non morire di ipertensione, diabete e varie mangiando con gusto

Ho sentito dire che spendiamo più per dimagrire che per mangiare...aggiungerei che spendiamo molto di più per curarci. Molte sono le patologie che comunemente affliggono la nostra società, ma pochi sanno che basterebbe imparare a mangiare meglio vivendo una vita più sana per risolvere molti disturbi cronici ed evitare fastidiose patologie che se non ci uccidono nell'immediato certamente peggiorano ed accorciano la nostra vita. 
Io ho deciso di cambiare e sto facendo un grande lavoro su me stessa, anche per questo pubblico di meno su questo blog, gli sgarri sono costanti certo e le tentazioni sempre presenti ma se mangio meglio sto meglio e voglio stare meglio. 
Voglio debellare l'ipertensione non ricorrendo più ai farmaci e non voglio assolutamente ammalarmi di diabete come tutti i miei familiari, pensavo non fosse possibile ed ora invece inizio a credere che sia fattibile...Il merito è di diversi testi che si accumulano e si rincorrono sul mio comodino. Libri che vorrei stamparmi in testa e di cui vorrei ricordare ogni riga quando faccio la spesa, quando preparo da mangiare, quando vado a cena fuori o partecipo ad una festa (ma questo forse è troppo).
Voglio parlarvi di alcuni di essi e di qualche buon piatto sano che man mano prende vita nella mia cucina, che diventa così più sana e veloce ma certamente non meno creativa e gustosa.
Il primo libro di cui vi parlo è Sei quel che mangi di Michael Greger con Gene Stone edito da Baldini & Castoldi e dedicato al cibo che salva la vita, perché il corpo nelle giuste condizioni è in grado di guarire da solo. Noi dobbiamo solo aiutarlo ma nessuno ci insegna a farlo.
Ho scoperto che aiutano ad abbassare la pressione sanguigna il tè all'ibisco ma anche tante buone verdure a foglia verde in primis la rucola, che un maggiore utilizzo di cereali integrali e legumi sono in grado di tenere sotto controllo  il diabete oltre che difenderci da altre patologie correlate e non. Che un'alimentazione a base di cibi integrali e vegetali non solo può prevenire l'insorgere di problemi cardiovascolari, ma può anche arrestarne la degenerazione. Hos coperto allora come diventare più longevi non soffrendo ma vivendo addirittura meglio visto che i benefici del buon cibo sono tangibili fin da subito.
Ecco allora un piatto originale da cena veloce che ho arricchito (per amore di gusto) con dei gamberetti ma che può di volta in volta prendere altre facce variando questo solo ingrediente: perfetto il salmone, ma anche il petto di pollo o la bresaola o nel caso in cui vogliate utilizzare solo prodotti vegetali i pomodorini. Date voi a piacere nuova veste a questo piatto e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
Riso integrale con rucola gamberetti e maionese di ceci
Cuocere al vapore dei gamberetti e condirli con olio sale e succo di limone. Lessare il riso integrale e condirlo con i gamberetti.
Disporre la rucola lavata alla base dei piatti, disporvi sopra il riso ai gamberi a corona e mettere al centro una buona dose di maionese di ceci preparata secondo la ricetta che vi diedi un po' di tempo fa, cercando di lasciarla più consistente ed aromatizzandola con paprika affumicata che da colore e sapore.
Ho utilizzato paprika affumicata della linea Oro Spezie Cannamela.

2016-10-02

Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello

Una pasta che non è pasta, che è anzi l'anti pasta  con pochi carboidrati e tante proteine, esiste e si chiama Legù
Non è pasta ripeto, sono SOLO ceci, fagioli e piselli che hanno  facilità e modalità di consumo di un piatto di pasta pronto in 3 minuti. Grazie ai legumi, che ridotti in farina sono prima cotti dolcemente a vapore, Legù è ricca di proteine vegetali, un’alternativa alle proteine animali, adatta a chi vuole mangiare la pasta senza avere il problema della linea perché povera di carboidrati, ma ideale anche per vegani, sportivi, diabetici e celiaci. 
Io mi sono lasciata attrarre e l'ho voluta sperimentare nella mia cucina. Ora vi dico il risultato di questo esperimento: se la penso come pasta preferisco la pasta tradizionale ma se la penso come un prodotto diverso vi dirò che ha davvero un suo perché, e se poi per un attimo immagino di non poter più mangiare la pasta la ripenso come pasta e dico che in fondo Legù male non è anzi #LegùMiPiaciTu.
In questa preparazione ho accostato i gigli Legù ad un gustosissimo sauté di vongole e seppia ed ho servito il tutto con una calda e profumata cremina di fagioli bianchi scelti nella locale varietà poverello dell'area del Pollino, una sorta di tondino locale dalla buccia sottile.
Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello
Ingtredienti per 4 persone:
120 g di Gigli Legù
1 tazza di fagioli bianchi qualità poverello lessati
400 g di vongole
1 seppia
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
10-12 pomodorini
1/2 bicchiere di vino bianco
prezzemolo 
peperoncino
In un tegame largo versare un filo d'olio, l'aglio schiacciato, il peperoncino, un po' di code di prezzemolo tritate e i pomodorini a metà lasciar insaporire a fuoco vivace, unire il vino bianco e una volta sfumato levare l'aglio e unire  le vongole. Coprire il tegame e lasciar aprire le vongole, togliere il coperchio ed unire la seppia tagliata sottile. tenere sul fuoco appena il tempo che la seppia cambi colore. Prelevare un po' del liquido di cottura delle vongole e unirlo ai fagioli, frullarli a crema e tenere in caldo la crema ottenuta. Lessare legù in acqua salata a cui avremo aggiunto un po' d'olio. 
Servire legù su una base di crema di fagioli e suddividervi sopra il condimento preparato completando con foglie di prezzemolo tritate.

Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello

Una pasta che non è pasta, che è anzi l'anti pasta  con pochi carboidrati e tante proteine, esiste e si chiama Legù
Non è pasta ripeto, sono SOLO ceci, fagioli e piselli che hanno  facilità e modalità di consumo di un piatto di pasta pronto in 3 minuti. Grazie ai legumi, che ridotti in farina sono prima cotti dolcemente a vapore, Legù è ricca di proteine vegetali, un’alternativa alle proteine animali, adatta a chi vuole mangiare la pasta senza avere il problema della linea perché povera di carboidrati, ma ideale anche per vegani, sportivi, diabetici e celiaci. 
Io mi sono lasciata attrarre e l'ho voluta sperimentare nella mia cucina. Ora vi dico il risultato di questo esperimento: se la penso come pasta preferisco la pasta tradizionale ma se la penso come un prodotto diverso vi dirò che ha davvero un suo perché, e se poi per un attimo immagino di non poter più mangiare la pasta la ripenso come pasta e dico che in fondo Legù male non è anzi #LegùMiPiaciTu.
In questa preparazione ho accostato i gigli Legù ad un gustosissimo sauté di vongole e seppia ed ho servito il tutto con una calda e profumata cremina di fagioli bianchi scelti nella locale varietà poverello dell'area del Pollino, una sorta di tondino locale dalla buccia sottile.
Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello
Ingtredienti per 4 persone:
120 g di Gigli Legù
1 tazza di fagioli bianchi qualità poverello lessati
400 g di vongole
1 seppia
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
10-12 pomodorini
1/2 bicchiere di vino bianco
prezzemolo 
peperoncino
In un tegame largo versare un filo d'olio, l'aglio schiacciato, il peperoncino, un po' di code di prezzemolo tritate e i pomodorini a metà lasciar insaporire a fuoco vivace, unire il vino bianco e una volta sfumato levare l'aglio e unire  le vongole. Coprire il tegame e lasciar aprire le vongole, togliere il coperchio ed unire la seppia tagliata sottile. tenere sul fuoco appena il tempo che la seppia cambi colore. Prelevare un po' del liquido di cottura delle vongole e unirlo ai fagioli, frullarli a crema e tenere in caldo la crema ottenuta. Lessare legù in acqua salata a cui avremo aggiunto un po' d'olio. 
Servire legù su una base di crema di fagioli e suddividervi sopra il condimento preparato completando con foglie di prezzemolo tritate.

2016-09-20

Si fa presto a dire veg

Forchetta Mori Italian Factory, vaso Weck MCM Emballages
Quello che fino a poco tempo fa sembrava irrealizzabile sta avvenendo. Iniziamo a conoscere un nuovo modo di essere  un nuovo modo di alimentarsi. L'alimentazione vegana ma anche semplicemente la vegetariana iniziano a farsi strada nella nostra società. Solo che io un po' di paura ce l'ho, ho paura che si tratti semplicemente di una moda e che le industrie sfrutteranno il momento per propinare agli ignari acquirenti prodotti certamente non più sani di quelli tradizionali ma solo diversi e in egual misura (se non di più) artefatti e industriali.
Facile dire cornetto vegano ogni mattina al bar ma difficile capire se dietro quella parola si nasconda un prodotto davvero sano o pieno di sostanze grasse e nocive per la salute al pari di quello tradizionale. Facile reperire ormai tofu e seitan al supermercato sotto casa ma siamo sicuri che rispettano tutti i canoni di produzione e non includano conservanti che danneggiano la salute più degli alimenti industriali tradizionali? Certo non nascondo il piacere e la sorpresa di trovare ad un buffet in occasione di un matrimonio (uno di quelli della passate estate) un'isola dedicata ai piatti vegani tra i tanti colorate insalatine di quinoa, semi, frutta secca e germogli mischiati ad arte e con discreto gusto ma attenzione, ripeto. 
Io alle mode mi concedo sempre con un po' di parsimonia e prima di cedere alle tentazioni cerco di capire bene quello di cui parliamo. Leggo e mi documento instancabilmente ma se prima davanti a un libro di ricette vegane mi trovavo spersa tra le pagine senza sapere cosa in effetti poteva diventare fattibile nella mia cucina, oggi sono felice di piegare le pagine con l'intento di assaggiare questi nuovi gusti vista la facilità di reperimento degli ingredienti base e non mi lascio sfuggire le nuove pubblicazioni, fonti di idee gustose perfette per la salute ed il benessere de nostro organismo.
Ho imparato che anche la cambusa di un'imbarcazione può essere assolutamente vegetariana e che non necessariamente vivendo in mezzo al mare bisogna sacrificare chi il mare lo abita soprattutto se parliamo della cabusa di una delle navi di Sea Shepherd. Pensa mangia agisci! Sonda Edizioni ci racconta la cucina di Raffaella Tolicetti  capocuoca e attivista Sea Shepherd, una cucina sana senza sprechi e assutamente creativa e capace di tirar su il morale all'intero equipaggio anche durante una tempesta o mentre si viene speronati da una baleniera giapponese.
Dolce e salato di Alice Savorelli edito sempre da Sonda è una miniera di idee e piatti per chi ama i gusti dolci, per chi predilige il salato e per chi ama entrambi anche nello stesso piatto. 60 ricette vegane, naturali, sane ed intriganti che limitano o, in alcuni casi,  eliminano sia lo zucchero che il sale utlissime per scoprire nuovi sapori ed imparare nuovi modi per arricchire la nostra esperienza del dolce e del salato.
Della stessa autrice, che è anche la food-blogger di cottoecrudo.com, Gelati e sorbetti vegan di TerraNuova Edizioni. Per l'estate, ma non solo, gelati a tutto spiano, sorbetti, ghiaccioli e granite assolutamente tutti vegani (per davvero non come quelli che si trovano in giro) privi di latte e senza zucchero raffinato per concedersi a cuor leggero tante golose prelibatezze  senza rinunciare a uno stile alimentare etico.
E poi si va oltre. E se pensate che i crudisti vivano con sacrificio la stagione invernale vi sbagliate di grosso. Cucinare crudo d'inverno di Sara Cargnello e Valentina Dalla Pria per Sonda offre tante idee per assaporare anche nella stagione fredda ottime combinazioni di sapori. Tantissime ricette e proposte, tutte fotografate, che spaziano dalle colazioni agli antipasti, dai pani e focacce ai primi piatti, dalle zuppe ai piatti unici ai biscotti e alle torte golose. Con tutte le informazioni sui super cibi da utilizzare, sulle associazioni alimentari corrette e per iniziare a mangiare sano e crudo; tutte vegetali al 100% e irresistibili. 
Anche per me che vedo la scelta crudista estrema ci sono nel libro ottimi spunti anche per la presentazione dei piatti a base di vegetali.
Io i piatti vegetariani inizio ad amarli soprattutto quanto prevedono l'utilizzo di legumi e cereali e quindi vi presento un piatto perfetto per un pranzo quotidiano che si presta ad essere preparato in anticipo ed è anche facile da trasportare per chi la schiscetta della pausa pranzo se la prepara da solo.
Bulgur al curry di ceci, peperoni e zucchine
Ingredienti per 4 persone:
1 tazza di bulgur integrale
1 tazza di ceci lessati 
4 peperoni rossi e verdi
2 zucchine
1 cipolla
1 cucchiaio di polvere di curry extrapiccante
olio extravergine d'oliva
sale
Affettare la cipolla, le zucchine e i peperoni appassirli in un tegame con olio e sale finché risultano teneri ma non disfatti. Unire i ceci e il curry. Cuocere il bulgur e condirlo con le verdure preparate.

Si fa presto a dire veg

Forchetta Mori Italian Factory, vaso Weck MCM Emballages
Quello che fino a poco tempo fa sembrava irrealizzabile sta avvenendo. Iniziamo a conoscere un nuovo modo di essere  un nuovo modo di alimentarsi. L'alimentazione vegana ma anche semplicemente la vegetariana iniziano a farsi strada nella nostra società. Solo che io un po' di paura ce l'ho, ho paura che si tratti semplicemente di una moda e che le industrie sfrutteranno il momento per propinare agli ignari acquirenti prodotti certamente non più sani di quelli tradizionali ma solo diversi e in egual misura (se non di più) artefatti e industriali.
Facile dire cornetto vegano ogni mattina al bar ma difficile capire se dietro quella parola si nasconda un prodotto davvero sano o pieno di sostanze grasse e nocive per la salute al pari di quello tradizionale. Facile reperire ormai tofu e seitan al supermercato sotto casa ma siamo sicuri che rispettano tutti i canoni di produzione e non includano conservanti che danneggiano la salute più degli alimenti industriali tradizionali? Certo non nascondo il piacere e la sorpresa di trovare ad un buffet in occasione di un matrimonio (uno di quelli della passate estate) un'isola dedicata ai piatti vegani tra i tanti colorate insalatine di quinoa, semi, frutta secca e germogli mischiati ad arte e con discreto gusto ma attenzione, ripeto. 
Io alle mode mi concedo sempre con un po' di parsimonia e prima di cedere alle tentazioni cerco di capire bene quello di cui parliamo. Leggo e mi documento instancabilmente ma se prima davanti a un libro di ricette vegane mi trovavo spersa tra le pagine senza sapere cosa in effetti poteva diventare fattibile nella mia cucina, oggi sono felice di piegare le pagine con l'intento di assaggiare questi nuovi gusti vista la facilità di reperimento degli ingredienti base e non mi lascio sfuggire le nuove pubblicazioni, fonti di idee gustose perfette per la salute ed il benessere de nostro organismo.
Ho imparato che anche la cambusa di un'imbarcazione può essere assolutamente vegetariana e che non necessariamente vivendo in mezzo al mare bisogna sacrificare chi il mare lo abita soprattutto se parliamo della cabusa di una delle navi di Sea Shepherd. Pensa mangia agisci! Sonda Edizioni ci racconta la cucina di Raffaella Tolicetti  capocuoca e attivista Sea Shepherd, una cucina sana senza sprechi e assutamente creativa e capace di tirar su il morale all'intero equipaggio anche durante una tempesta o mentre si viene speronati da una baleniera giapponese.
Dolce e salato di Alice Savorelli edito sempre da Sonda è una miniera di idee e piatti per chi ama i gusti dolci, per chi predilige il salato e per chi ama entrambi anche nello stesso piatto. 60 ricette vegane, naturali, sane ed intriganti che limitano o, in alcuni casi,  eliminano sia lo zucchero che il sale utlissime per scoprire nuovi sapori ed imparare nuovi modi per arricchire la nostra esperienza del dolce e del salato.
Della stessa autrice, che è anche la food-blogger di cottoecrudo.com, Gelati e sorbetti vegan di TerraNuova Edizioni. Per l'estate, ma non solo, gelati a tutto spiano, sorbetti, ghiaccioli e granite assolutamente tutti vegani (per davvero non come quelli che si trovano in giro) privi di latte e senza zucchero raffinato per concedersi a cuor leggero tante golose prelibatezze  senza rinunciare a uno stile alimentare etico.
E poi si va oltre. E se pensate che i crudisti vivano con sacrificio la stagione invernale vi sbagliate di grosso. Cucinare crudo d'inverno di Sara Cargnello e Valentina Dalla Pria per Sonda offre tante idee per assaporare anche nella stagione fredda ottime combinazioni di sapori. Tantissime ricette e proposte, tutte fotografate, che spaziano dalle colazioni agli antipasti, dai pani e focacce ai primi piatti, dalle zuppe ai piatti unici ai biscotti e alle torte golose. Con tutte le informazioni sui super cibi da utilizzare, sulle associazioni alimentari corrette e per iniziare a mangiare sano e crudo; tutte vegetali al 100% e irresistibili. 
Anche per me che vedo la scelta crudista estrema ci sono nel libro ottimi spunti anche per la presentazione dei piatti a base di vegetali.
Io i piatti vegetariani inizio ad amarli soprattutto quanto prevedono l'utilizzo di legumi e cereali e quindi vi presento un piatto perfetto per un pranzo quotidiano che si presta ad essere preparato in anticipo ed è anche facile da trasportare per chi la schiscetta della pausa pranzo se la prepara da solo.
Bulgur al curry di ceci, peperoni e zucchine
Ingredienti per 4 persone:
1 tazza di bulgur integrale
1 tazza di ceci lessati 
4 peperoni rossi e verdi
2 zucchine
1 cipolla
1 cucchiaio di polvere di curry extrapiccante
olio extravergine d'oliva
sale
Affettare la cipolla, le zucchine e i peperoni appassirli in un tegame con olio e sale finché risultano teneri ma non disfatti. Unire i ceci e il curry. Cuocere il bulgur e condirlo con le verdure preparate.

2016-07-13

Le insalate di frutta e le alici

Piatto Ceramiche Maroso, runner Busatti
Oggi parliamo di alimenti che fanno tanto tanto bene alla salute, alla vista ed anche al gusto: la frutta e le alici. 
L'utilizzo della frutta nelle pietanze salate l'ho sempre apprezzato e sperimentato con successo soprattutto nelle insalate, ne ho lasciato prova nel blog nel corso degli anni, ecco perché mi sono esaltata quando ho visto questo libro.
Frutta e fiori in cucina di Antonio Zucco edito da Terra Nuova nella collana i Bioricettari è un bellissimo manuale di ricette fresche, gustose ed originali preparate con la frutta ed i fiori, quelli dei prati ma anche quelli delle erbe aromatiche che tutti abbiamo sul balcone, ricette che l'autore arricchisce anche spesso con germogli per avere ancora più gusto e nutrimento. Più di cento ricette vegetariane e vegane alcune anche senza glutine per valorizzare le varietà di frutta tradizionali nel rispetto della stagionalità. Un libro che è un mondo perché ogni ricetta è solo il punto di partenza per crearne e sperimentarne altre e quando c'è da sperimentare io non  mi lascio pregare affatto. A fine volume anche delle preparazioni base utilissime per dare un tocco originale ad ogni preparazione come l'aceto di mele ai lamponi, al miele, alle fragole e al dragoncello; l'aceto balsamico al miele; l'olio al basilico e alla vaniglia; la salsa ungherese alle ciliegie e il guazzetto di rucola.
Altro elemento de
l piatto che vi presento oggi sono le alici, tra i pesci più salutari e benefici oltre che tra quelli più a buon mercato ed a chilometri zero, quanto meno dalle mie parti. Qui il discorso per me è un po' diverso perché io di questi salutari pesci faccio uno scarso utilizzo visto che la mia dolce metà non li gradisce molto. Tuttavia c'è n modo in cui davvero mi fanno impazzire le "povere" alici, marinate ne mangerei quintali e poi in questo periodo si preparano davvero con tanta facilità non dovendo neppure accendere i fornelli.
Nel libro a cura di Andrea Zanfi e Franco Andaloro Sardine e Acciughe di Sicilia edito da Salvietti e Barabuffi si parte dal mito delle stelle trasformate in pesci  per scoprire tutto ma proprio tutto  di questi lucenti e blu abitanti del mare.Attraverso fotografie, racconti, tradizioni e  ricette d'autore per tutti i gusti vediamo sardine e alici svincolate dal ruolo a cui sono state relegate negli ultimi decenni per tornare ad essere protagoniste del mare e di quel dinamismo che oggi contraddistingue e anima il mondo della ristorazione in Sicilia. Restiamo affascinati ed avvinti tra le pagine di questo libro come ci ha abituato Zanfi con i suoi dettagliati e puntuali lavori.
Entrambi i libri in un periodo in cui la voglia di cucinare è poca hanno compiuto il miracolo dandomi nuovi stimoli ed ispirazioni per piatti anche belli da vedere.
Così  partendo dalle alici marinate, che come già dicevo adoro, ho costruito un accostamento con la frutta che mi ha davvero soddisfatta. Ho arricchito il piatto con i fiorellini di basilico, si proprio quelli che nascono in cima alle foglie e che fino a ieri scartavo...ho scoperto un mondo.
Insalata di belga, melone e pesca con alici marinate e briciole di frisella
Ingredienti per 4 persone:
500 g di alici
2 limoni
2 fette di melone 
2 cespi di belga
2 pesche tabacchiera ben sode
olio extravergine d'oliva
sale di Cervia
1 ciuffo di basilico con i fiori
1 frisella integrale
tabasco
Deliscare le alici e dopo averle abbattute il freezer (io le lascio 2-3 giorni) marinarle con sale e succo di limone finché cambiano colore (ci vorrà qualche ora). Scolare il liquido e condire con olio. Intanto affettare finemente la belga ridurre a cubetti il melone e a spicchi le pesche. Disporre frutta e verdura sul piatto, aggiungere qualche granello di sale, le alici e altro olio emulsionato con poche gocce di tabasco. Completare con foglie di basilico a striscioline, fiori di basilico e le briciole di frisella integrale.