2025-10-03

Con ELITE esploriamo radici e tradizioni, dalla Liquirizia Amarelli alla Vendemmia Arbëreshë dell'Azienda Stamati

 

In ELITE ci piace conoscerci tutti, ecco perché le visite agli associati le organizziamo. Sono visite in cui abbiamo occasione di conoscerci personalmente e conoscere le realtà nelle quali i nostri partner operano e in cui mettiamo insieme le basi per nuovi progetti da sviluppare insieme.

In occasione dell'arrivo in Italia di Daniela Sfara, ambasciatrice del gusto italiano a Toronto nonché rappresentante ELITE per il Canada, abbiamo fatto una sorta di staffetta per accompagnarla a conoscere alcuni dei nostri associati. 

Sicuramente delle tappe nel dettaglio troverete nei canali di Daniela. Io mi sono unita a una piccola parte del Tour e quello di venerdì scorso è stato un pomeriggio intenso e pieno di attività da raccontare. 


Il nostro obiettivo era raggiungere l'Azienda Agricola Stamati su a Plataci per assistere a una parte della vendemmia e per degustare i prodotti tipici del territorio, ma prima di avventurarci tra le bellissime colline che portavano alla nostra meta abbiamo fatto "giusto qualche chilometro in più" per arrivare a Rossano a conoscere un altro tassello importante della Calabria, la liquirizia, e se dici liquirizia non puoi non andare da Amarelli, un pezzo di storia della nostra Calabria.

La visita all'azienda Amarelli a Rossano (oggi Corigliano-Rossano) è un viaggio nella memoria. 


La famiglia Amarelli estrae e lavora il succo dalle radici della Glycyrrhiza Glabra che cresce spontanea in Calabria sin dal 1731, quando venne fondato il primo "concio" (opificio) per la lavorazione. La Calabria, grazie al suo clima e terreno, è da sempre una terra d'elezione per questa pianta, producendo una liquirizia particolarmente dolce e aromatica.

Oggi Amarelli è rinomata a livello internazionale e ospita il Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli". Questo museo non è solo una vetrina, ma un vero e proprio archivio storico che custodisce attrezzi agricoli, macchinari d'epoca, documenti, abiti e oggetti di vita quotidiana legati alla raccolta e alla lavorazione della liquirizia nel corso dei secoli. È una tappa fondamentale per comprendere l'importanza economica e culturale che questa "radice nera" ha avuto per la nostra regione.

Dopo la sosta "dolce" a Rossano, ci siamo avventurati verso l'obiettivo principale: l'Azienda Agricola Stamati. L'azienda si trova nell'alto Jonio Cosentino, nel comune di Plataci.

Da Rossella  è d'obbligo il giro in vigna, una bellezza che non ha eguali: i vigneti sui pendii che guardano al mare, e poi in cantina ad osservare il lavoro certosino e tutto manuale di Pietro e Cosimo, instancabili. L'Azienda Stamati è una realtà dedita alla viticoltura, con una particolare attenzione ai vitigni autoctoni calabresi, e alla produzione di specialità enogastronomiche locali, offrendo anche ospitalità nel suo accogliente B&B. È un esempio virtuoso di come la tradizione agricola possa evolversi mantenendo saldi i legami con il territorio.

Il comune di Plataci è uno dei centri della Calabria dove si è insediata e ha prosperato la comunità arbëreshë (o albanese d'Italia). Gli arbëreshë sono le popolazioni di origine albanese che si stabilirono nell'Italia meridionale tra il XV e il XVIII secolo, fuggendo dall'invasione ottomana dei Balcani.

A Plataci, la cultura arbëreshë è ancoraviva e tangibile,  gli abitanti mantengono viva la loro identità attraverso la lingua (arbëresh), un antico dialetto albanese parlato quotidianamente, e nelle tradizioni, i costumi tradizionali, i riti religiosi e ovviamente la gastronomia. In questo contesto ricco di storia e multiculturalità, l'ospitalità e i sapori dell'Azienda Stamati acquistano un valore ancora più profondo e Daniela ne è rimasta favorevolmente colpita.

Dopo il racconto dell'azienda, lo stappo beneaugurante e le relative chiacchiere per sciogliere il ghiaccio, la serata è proseguita nell'annessa Piccola Bottega del Gusto, il ristorante di casa Stamati, a degustare insieme cruschi, salumi, formaggi, le shtrihëlë (striglie arbëreshë) con i fagioli e tante altre prelibatezze. La difficoltà è stata tornare a casa e lasciare la gradevole compagnia di Rossella, Daniela e Chef Simonluca che hanno avuto il piacere di restare a riposare nelle bellissime camere del B&B di casa Stamati.

Nessun commento: