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2025-10-12

Piazze suggestive, nettare di Bacco e Stroncatura conquistano la folla a Vicoli diVini


La nona edizione di Vicoli diVini è stata un successo, perfino Bacco avrebbe voluto partecipare. L'evento, promosso dall'Associazione Saturnalia, ha trasformato il centro storico di Vibo Valentia in una gigantesca enoteca a cielo aperto. 35 Cantine, perlopiù calabresi, hanno sfidato la sete del pubblico con i loro nettari, trasformando le piazze cittadine in un percorso di estasi alcolica. 
 Ovviamente dove si beve bene non si può non mangiare altrettanto bene. 
 Dimenticate l'haute cuisine, il vero plus della serata è stato l'assalto, pacifico e molto gradito, allo stand di ELITE
La mitica stroncatura Cozzolino, preparata dal team di chef ELITE, capitanato da Simonluca Barbieri con i complici del gusto Giorgio Lo Giudice, Orazio Lupia e Giacomo Gigliotti ha conquistato tutti a suon di carboidrati e peperoncino, piazzandosi strategicamente in Largo Antico Collegio tra un sorso e una nota musicale. 
Un fiume di gente si è riversato nei vicoli di Vibo in una gradevolmente mite serata ottobrina. 
Tra spettacoli musicali, DJ set e performance artistiche, non c'era angolo non "diVino". Immancabile la sosta d'obbligo al Social Garden, c'era la fila per i selfie del ricordo e i divertenti giochi proposti. 
 La Masterclass tenutasi in Piazza Diaz è stata un viaggio eno-culturale guidato da figure di spicco come Gennaro Convertini (divulgatore Arsac, grande esperto di vitivinicoltura), Rocco Catalano (il cantastorie del vino), Guglielmo Gigliotti e Rachele Grandinetti, entrambi giornalisti e sommelier oltre che membri insostituibili del Social Garden. Abbiamo esplorato il territorio calabro attraverso una degustazione mirata di cinque vini che ne caratterizzano le diverse aree. Una storia in ogni bicchiere direi. 
 Rosella Ruggiero (Direttore Artistico) si conferma la regina indiscussa dell'evento, con la sua accoglienza calorosa che ha reso Vibo Valentia meta imprescindibile per i cultori del vino. ​
Insomma, tra vino, cibo e movida dei vicoli, la nona edizione di Vicoli diVini è andata in archivio con un solo obiettivo: prepararsi al decennale del 2026

2025-10-03

Con ELITE esploriamo radici e tradizioni, dalla Liquirizia Amarelli alla Vendemmia Arbëreshë dell'Azienda Stamati

 

In ELITE ci piace conoscerci tutti, ecco perché le visite agli associati le organizziamo. Sono visite in cui abbiamo occasione di conoscerci personalmente e conoscere le realtà nelle quali i nostri partner operano e in cui mettiamo insieme le basi per nuovi progetti da sviluppare insieme.

In occasione dell'arrivo in Italia di Daniela Sfara, ambasciatrice del gusto italiano a Toronto nonché rappresentante ELITE per il Canada, abbiamo fatto una sorta di staffetta per accompagnarla a conoscere alcuni dei nostri associati. 

Sicuramente delle tappe nel dettaglio troverete nei canali di Daniela. Io mi sono unita a una piccola parte del Tour e quello di venerdì scorso è stato un pomeriggio intenso e pieno di attività da raccontare. 


Il nostro obiettivo era raggiungere l'Azienda Agricola Stamati su a Plataci per assistere a una parte della vendemmia e per degustare i prodotti tipici del territorio, ma prima di avventurarci tra le bellissime colline che portavano alla nostra meta abbiamo fatto "giusto qualche chilometro in più" per arrivare a Rossano a conoscere un altro tassello importante della Calabria, la liquirizia, e se dici liquirizia non puoi non andare da Amarelli, un pezzo di storia della nostra Calabria.

La visita all'azienda Amarelli a Rossano (oggi Corigliano-Rossano) è un viaggio nella memoria. 


La famiglia Amarelli estrae e lavora il succo dalle radici della Glycyrrhiza Glabra che cresce spontanea in Calabria sin dal 1731, quando venne fondato il primo "concio" (opificio) per la lavorazione. La Calabria, grazie al suo clima e terreno, è da sempre una terra d'elezione per questa pianta, producendo una liquirizia particolarmente dolce e aromatica.

Oggi Amarelli è rinomata a livello internazionale e ospita il Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli". Questo museo non è solo una vetrina, ma un vero e proprio archivio storico che custodisce attrezzi agricoli, macchinari d'epoca, documenti, abiti e oggetti di vita quotidiana legati alla raccolta e alla lavorazione della liquirizia nel corso dei secoli. È una tappa fondamentale per comprendere l'importanza economica e culturale che questa "radice nera" ha avuto per la nostra regione.

Dopo la sosta "dolce" a Rossano, ci siamo avventurati verso l'obiettivo principale: l'Azienda Agricola Stamati. L'azienda si trova nell'alto Jonio Cosentino, nel comune di Plataci.

Da Rossella  è d'obbligo il giro in vigna, una bellezza che non ha eguali: i vigneti sui pendii che guardano al mare, e poi in cantina ad osservare il lavoro certosino e tutto manuale di Pietro e Cosimo, instancabili. L'Azienda Stamati è una realtà dedita alla viticoltura, con una particolare attenzione ai vitigni autoctoni calabresi, e alla produzione di specialità enogastronomiche locali, offrendo anche ospitalità nel suo accogliente B&B. È un esempio virtuoso di come la tradizione agricola possa evolversi mantenendo saldi i legami con il territorio.

Il comune di Plataci è uno dei centri della Calabria dove si è insediata e ha prosperato la comunità arbëreshë (o albanese d'Italia). Gli arbëreshë sono le popolazioni di origine albanese che si stabilirono nell'Italia meridionale tra il XV e il XVIII secolo, fuggendo dall'invasione ottomana dei Balcani.

A Plataci, la cultura arbëreshë è ancoraviva e tangibile,  gli abitanti mantengono viva la loro identità attraverso la lingua (arbëresh), un antico dialetto albanese parlato quotidianamente, e nelle tradizioni, i costumi tradizionali, i riti religiosi e ovviamente la gastronomia. In questo contesto ricco di storia e multiculturalità, l'ospitalità e i sapori dell'Azienda Stamati acquistano un valore ancora più profondo e Daniela ne è rimasta favorevolmente colpita.

Dopo il racconto dell'azienda, lo stappo beneaugurante e le relative chiacchiere per sciogliere il ghiaccio, la serata è proseguita nell'annessa Piccola Bottega del Gusto, il ristorante di casa Stamati, a degustare insieme cruschi, salumi, formaggi, le shtrihëlë (striglie arbëreshë) con i fagioli e tante altre prelibatezze. La difficoltà è stata tornare a casa e lasciare la gradevole compagnia di Rossella, Daniela e Chef Simonluca che hanno avuto il piacere di restare a riposare nelle bellissime camere del B&B di casa Stamati.

2025-09-28

Wine Festival Art 2025, a Trebisacce anche ELITE trionfa con un risotto che parla del territorio

Si è appena conclusa la dodicesima edizione del Wine Festival Art 2025 - Il Vino nell'arte l'arte nel vino che, come ogni anno, ha trasformato il Miramare Palace Hotel di Trebisacce nel palcoscenico dell'eccellenza vinicola del Mezzogiorno. L'evento, che unisce la degustazione di alta qualità alla promozione culturale,  celebra la ricchezza e la diversità dei vini autoctoni del Sud Italia, sotto l'abile direzione artistica di Francesco Pingitore. Il concorso ha visto la partecipazione di oltre 20 selezionate cantine provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, che hanno presentato le loro etichette più rappresentative a un pubblico di esperti, sommelier e appassionati. Il momento culminante dell'evento è stata la cerimonia di premiazione di ieri sera, basata sul giudizio espresso direttamente dal pubblico attraverso le preferenze espresse durante le precedenti degustazioni.
Un premio speciale è stato assegnato all'etichetta giudicata più originale e innovativa da una giuria tecnica, un riconoscimento che ha sottolineato l'importanza del packaging come espressione d'arte e narrazione del territorio. 
 Durante la serata abbiamo potuto apprezzare le opere d'arte di un laboratorio di ceramica trebisaccese, I sogni di Minù di Roberta Proto, le sue teste saracene dedicate ai comuni del territorio hanno catalizzato l'attenzione dei presenti.
Altro elemento che ha pregevolmente arricchito la serata è stata la degustazione proposta dall'Associazione ELITE che si è così resa partner dell'evento. 

Lo Chef Simonluca Barbieri, coadiuvato dallo Chef Giorgio Lo Giudice, ha reso omaggio al Riso Carnaroli Riserva dell'Azienda Magisa preparando un risotto che si è rivelato espressione di alta cucina unendo in esso sapori decisi e ingredienti d'eccellenza, tipici della Calabria.

Il Risotto Carnaroli Riserva Magisa al brodo di Parmigiano con  Maialino nero d'Aspromonte brasato al Magliocco e mantecato  al burro di Olio Extravergine d'oliva  è stato dallo chef ulteriormente impreziosito con le note aromatiche della polvere di liquirizia Amarelli e quelle docli e aspre di una salsa di lamponi.
Elementi di contrasto che hanno sorpreso per il perfetto  bilanciamento ottenuto a piatto finito.  Una ricetta che ho particolarmente apprezzato anche grazie all'originale ed azzeccato pairing proposto dal Sommelier Piero Bruni con un Moscato di Terracina Lampione D.O.P. dell'Azienda Valle Marina.

2025-09-05

Festa del Peperone Roggianese, anche ELITE ha dato il suo gustoso contributo

Mentre scrivo è ancora in Corso a Roggiano Gravina la  XXV edizione della Festa del Peperone Roggianese, una tre giorni dedicata al peperone locale noto anche come "pipazza", una varietà dal colore rosso, disponibile sia dolce che leggermente piccante, inserito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat) della Calabria. 
Un ingrediente versatile in cucina, utilizzato fresco o essiccato in ricette della tradizione o in piatti innovativi.  
Durante la prima serata dell'evento abbiamo avuto prova della versatilità di questo ingrediente durante il "2° Concorso Gastronomico di piatti a base di peperone Roggianese" ideato da Gina Santagata, presidente dell'associazione Mongolfiera, che ha visto coinvolte  tante associazioni attive sul territorio che hanno voluto partecipare presentando un loro piatto a base di peperone. Da giurata del concorso insieme agli chef Francesco Luci e  Adriano Mandato, posso dire di essere rimasta colpita dalla varietà degli utilizzi di questo camaleontico prodotto che abbiamo potuto apprezzare sia nelle ricette che rimandano maggiormente alla tradizione come il peperone 'mprigatorio, i ripieni, le crespelle etc, sia in originali e innovative preparazioni nelle quali lo abbiamo amato sia in versione cruda - particolarmente rispettosa peraltro di tutte le proprietà benefiche del prodotto - in un delizioso crostino con melanzana, che in versione dolce nell'originale Tiramisù con cioccolato e peperone crusco. Il concorso ha reso davvero difficile stilare una classifica finale vista la varietà e la prelibatezza di ogni portata presentata.
Nel Convegno di apertura, che ha registrato notevole partecipazione, alla presenza del sindaco del comune ospitante e della presidente ARSAC Fulvia Caligiuri, si è parlato delle grandi proprietà salutiste dei peperoni ben illustrate dai dottori presenti, tra cui il Dott. Ivano Schito, che da tempo si spende in merito. La capsaicina presente nel peperoncino e anche nel peperone rosso, possiede proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, oltre a contribuire ad accelerare il metabolismo. È stato inoltre evidenziato, da uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research, e condotto da un team di ricercatori del Samuel Oschin Comprehensive Cancer Institute del Cedars-Sinai Medical Center in collaborazione con l’UCLA, che la capsaicina contribuisce a uccidere le cellule tumorali.
La serata di festa ieri è proseguita amabilmente in un clima gioioso con musica di tradizione a fare da sfondo al ricco show cooking messo in piedi dagli chef dell'associazione ELITE che mi fregio di presiedere per la nostra regione. 
Con i prodotti messi a disposizione dall'amministrazione ospitante gli chef presenti, che ringrazio pubblicamente per l'impegno, le capacità e lo spirito collaborativo mostrato: Andreas Barbato e Orazio Lupia coadiuvati da Francesco Luci e Giacomo Gigliotti hanno realizzato due primi eccellenti a base di peperone che, nemmeno a dirlo, hanno mandato in visibilio il pubblico presente. I partecipanti hanno molto gradito anche gli eccellenti e particolari prodotti che Giacomo Gigliotti ha voluto offrire in degustazione: pastrami di punta di petto di manzo e capocollo di maiale cotto a bassa temperatura.
L'evento come dicevo va avanti fino a sabato  con tante altre attività da scoprire perché, come ama dire chef Luci, Vivere di Calabria è meraviglioso.

 #festadeleperone #peperoneroggianese #roggianogravina #calabria #pipazza #elitecalabria #viveredicalabriaèmeraviglioso

2025-08-27

Con ELITE sulla Costa dei Gelsomini: seconda tappa al Damì di Marina di Gioiosa Ionica

 


Pochi chilometri di costa separano Siderno da Marina di Gioiosa Ionica, la mia seconda tappa del tour ELITE alla scoperta nei nostri associati. 

Ci vado volentieri perché so già che non resterò delusa, ci vado per incontrare Simona Procopio la chef ELITE, responsabile della provincia di Reggio Calabria, e per scoprire il nuovo ristorante dove da poco lavora, il Damì. Un locale elegante, moderno e assai garbato che dà la misura dello spirito imprenditoriale del suo titolare  Giuseppe Scali e di tutta la sua famiglia. 

Il Damì ha sede in un vecchio palazzo di famiglia e il nome del locale si ispira proprio al capostipite Domenico (Mimmo) e, in un gioco di parole, Da Mimmo diventa Damì.  L'atmosfera del locale, come dicevo poc'anzi, è elegante e accogliente, con un'attenzione ai dettagli che si percepisce in ogni angolo, dal design curato all'illuminazione soffusa. L'accoglienza è impeccabile e tutto l'ambiente sembra fatto apposta per accogliere la buona cucina della chef Procopio. 
La cantina parte dal territorio ma si estende anche altrove. Ciò che distingue il Damì è però la filosofia della chef Simona Procopio: una cucina che rispetta la tradizione, ma che non ha paura di sperimentare. 
I suoi piatti sono un equilibrio perfetto tra innovazione e radicamento al territorio. Cucina audace ma non presuntuosa, raffinata ma non snob.
Decido di assaggiare l'antipasto misto di pesce e rimango colpita dalla varietà delle portate: l'lnsalata di polpo e seppia è impreziosita da cocco e sferette al mango, le alici marinate sono adagiate su una foglia di pane all'aglio, il cocktail di gambero trova una nota particolare nella paprika, il pesce spada affumicato si scioglie in bocca e il salmone è marinato allo spritz e servito con cipolla.
Nella trilogia al forno trovo una deliziosa millefoglie di pesce spada, alici a beccafico e un delizioso bocconcino di rana pesatrice avvolto in pancetta ma sono ancora i caldi a rendere speciale l'antipasto con una polpetta  di spada adagiata in un sughetto alla Corte d'Assise e una zuppetta di fagioli e cozze che scalda l'anima. Tra i primi assaggio un gustoso e ben bilanciato risotto alla zucca e gamberi rossi con olio al tartufo e delle esagerate linguine spiaggiate  agli agrumi con il pescato del giorno e una polvere di limone bruciato, un piatto che sono certa non potranno mai togliere dalla carta. 
Non ho - ahimè - spazio per altro ma accetto volentieri qualche fresco fruttino di Lancusi (dolce che di certo non ha bisogno di presentazione), tornerò però per scoprire i dolci della chef che di certo sono all'altezza della sua cucina.

Il Damì è un ristorante da non perdere se si visita la Costa dei Gelsomini, è un luogo dove, grazie alla maestria della chef Simona Procopio, si può assaporare il vero gusto della regione in un ambiente elegante e con un servizio impeccabile.

2025-08-25

Con ELITE sulla Costa dei Gelsomini: prima tappa Rocky Beach

 


Agosto volge al termine e le località di mare calabresi sono al pieno del loro splendore. 

Ne ho approfittato per fare un salto nella Costa dei Gelsomini a godere le bellezze naturali e artistiche di luoghi che raccontano la nostra storia, ma anche a degustare la buona cucina che il territorio ha da offrire.

 Se dico buona cucina dico ELITE e se dico ELITE non posso prescindere da uno dei suoi ideatori e fondatori, Simonluca Barbieri, di cui tutti quest'estate parlano come dello chef che ha reso il Rocky Beach di Locri meta ambita per gli amanti della buona cucina. 
Ho deciso quindi, dopo averne già ampiamente parlato attraverso i miei canali, di fare anch'io una sosta rilassante in questo delizioso ed accogliente lido locrese dove l'ottima cucina fa la differenza. 

La mano preziosa dello chef Barbieri, che al Rocky ha trovato un valido aiuto in  una eccellente brigata di giovani talenti,  la riconosco fin dall'entrée dove la creatività e il rispetto della materia prima eccellente rendono un piccolo assaggio molto di più, il mare gioca con la terra e l'anguria fa da base ad un gambero rosso, il frutto della passione è la culla perfetta per un freschissimo tartufo di mare.
Per l'antipasto mi affido allo chef, il misto mare caldo soprende per la sua intensità:
cotolette di alici panko, mini stecco di baccalà, scampi con panure alle olive e cozze al mojito, tutto perfettamente in linea con la freschezza dell'ambiente e del calice di Roverella Tenuta Macchione che ci viene servito.
I primi sono strepitosi, sta stregando tutti con la sua stroncatura Cozzolino alla polvere di pane e olive e ne comprendo la ragione, un piatto di tradizione gustoso ed al contempo estremamente fresco ed appropriato. Il piatto che sconvolge le mie papille gustative è lo spaghetto aglio olio e peperoncino con bisque di gamberi e tartare di gambero crudo, è un rincorrersi di piccantezza e dolcezza sul palato in un gioco piacevole e ardito di contrasti. L'essenza del mare la si ritrova nei mezzi paccheri al riccio di mare, bottarga di muggine e lime. I tonnarelli  con scampi e sua bisque, burrata e tartufo silano Sassone completano un poker di primi che di certo non si dimentica facilmente.

I dolci dello chef sono quello che non ti aspetti, io rinuncio al secondo per poterli assaggiare tutti: la cheese cake al frutto della passione deliziosa, la panna cotta al basilico con salsa alle fragole è assolutamente da provare  con il suo gusto fresco e insolito che ti fa dire estate e poi ancora trilogia di cioccolato servita su un croccante crumble e un tartufo gelato dello chef che dà la misura dell'abilità di chi lo ha realizzato. Avete ancora una settimana per correre a degustare queste e altre delizie giornaliere al Rocky, a settembre la cucina strepitosa e innovativa dello chef Simonluca Barbieri la troveremo altrove, per cui seguitemi per saperne di più. 
La giornata ELITE è proseguita per me con lo chef Simonluca Barbieri. Da Locri a Siderno sono due passi e una sosta da Mimmo Racco di Casamica era imprescindibile, il suo negozio è il regno per chef, ristoratori e appassionati di cucina e casa in generale. Non c'è richiesta che non possa soddisfare Casamica, dal più piccolo barattolino per la conserva di fine estate alle attrezzature di cucina più elaborate, oltre agli arredi per il ristorante, stoviglie e suppellettili, da Casamica c'è tutto, ma dico proprio tutto. Siderno, se consideriamo anche le divise che escono dalla sartoria Gruppo Romano, altro associato  ELITE che non ho purtroppo avuto il tempo di visitare, è tappa imprescindibile per chi gravita attorno al mondo del food.
Dopo quattro chiacchiere e una piacevole sosta presso Azulejos, accogliente e multifunzionale locale del lungomare, nobilitato dalla squisita accoglienza dell'amico Domenico Filippone, lascio Siderno per fare altra interessante tappa che vi racconterò a brevissimo, con la consapevolezza che qui dovrò tornare presto per nuove golose soste presso gli altri nostri associati ELITE.

2025-08-12

Domenica ELITE al Rocky Beach con l'olio EVO Ritacca e i vini Macchione

I nuovi associati sono linfa vitale per ELITE e noi vogliamo conoscerli tutti da vicino perché ELITE non è un nome vuoto ma è un'associazione fatta di persone, chef e aziende che credono nel territorio e nella bellezza ed importanza di fare rete. L'Azienda  Agricola Ritacca Marcella che ha sede a Firmo (CS) produce olio di altissima qualità  premiato, tra l'altro, recentemente nella categoria Fruttato Leggero al concorso l'Oro dei Bruzi della Camera di Commercio di Cosenza. Un fruttato leggero di oliva matura che racconta la terra attraverso sentori di verdure, mandorla ed erba di campo. Un olio che al gusto si distingue per l’equilibrio tra dolcezza vegetale e note erbacee. Amaro e piccante proprio come la Calabria.
 L'ingresso dell'Azienda in ELITE ha dato il via allo Chef Simonluca Barbieri per sperimentare l'utilizzo di questo fantastico olio in un menù tutto dedicato che è stato il perno del pranzo evento realizzato per l'occasione domenica scorsa presso il bellissimo lido Rocky Beach di Locri
Il Lido Rochy Beach, diretto con maestria da Vittorio Maiorana, sta spopolando durante l'estate in corso, oltre che per l'eccezionale offerta turistica e la cortesia del personale, tra cui Alessandro Staltari e il direttore di sala Francesco Maiorana, per la buona ed originale cucina dello Chef Simonluca Barbieri che lega i suoi piatti al territorio calabro pur riuscendo a conferire agli stessi sempre una nota di armoniosa originalità, com'è nel suo inconfondibile stile.
Per domenica lo chef Barbieri, coadiuvato dallo chef Christian Multari ha realizzato un menù a base di  olio EVO a tutto campo, dall'amuse-bouche al dessert, ed i partecipanti all'evento, tra cui anche il socio del Rocky John, ne sono rimasti entusiasti.  
Le portate includevano Martini all'olio EVO con bruschetta ai frutti di mare. 
Un antipasto dall'accostamento inconsueto: siccia, salsiccia e gazpacho all'olio EVO. 
Il primo era la straordinaria stroncatura del Pastificio Cozzolino, consolidata azienda di Acri (CS) partner ELITE, con  baccalà mantecato e perlage di olio EVO. 
Un'interessante millefoglie di pesce spada, broccoletti e patate viola con olio EVO è stata servita come secondo e per concludere un delizioso gelato all'olio EVO.
Per l'occasione sono stati utilizzati in abbinamento i vini di un'altra magnifica e giovane azienda, new entry ELITE, TENUTA MACCHIONE di Nocera Terinese (CZ), che ha conquistato tutti con i suoi MARE ROSA, rosato da uve greco nero e ROVERELLA bianco da uve greco e malvasia, entrambi assolutamente da provare.Le domeniche di ELITE sono così, ci si ritrova, ci si conosce, si testano i prodotti e la buona cucina degli associati, si diventa sempre più uniti nel progetto comune di crescita dell'associazione.