Il Kasbar di Andreas Barbato a Spezzano Albanese è un locale che conosco bene e apprezzo particolarmente, è un'elegante "Pizza & Restaurant" che Andreas e sua moglie gestiscono con cura e attenzione e che frequento abitualmente per la deliziosa pizza di Andreas che, peraltro, è chef associato ELITE.
Da un po' di tempo mi ero ripromessa di andare a provare la cucina di Andreas e Roberto, il giovane chef che lo coadiuva in cucina. Quindi non potevo assolutamente farmi sfuggire l'occasione di andare a provare uno dei menù dedicati al tartufo che in questo periodo stanno proponendo al Kasbar che ha assunto le sembianze di un tempio del tartufo per i Truffle addict come me, offrendo un'atmosfera davvero speciale nelle serate degustazione di Tartufo Week & Gin.
Ci sono andata mercoledì alla serata iniziale della seconda settimana dedicata al Tartufo e Gin e, conoscendo Andreas, sapevo che non sarei rimasta delusa.
Il menù prevedeva un percorso degustazione di quattro portate incentrato sul tartufo, accompagnato da un ottimo Gin tonic con Whitley Neill e tonica Indian finale che , secondo il mio gusto, ho voluto però in apertura della cena per accompagnare il godurioso Crostino di pane con crema ai porcini (freschi eh!), fonduta di Parmigiano e tartufo previsto come antipasto. Un inizio che definirei avvolgente. Il crostino croccante faceva da base perfetta alla dolcezza della fonduta di Parmigiano, bilanciata dal sapore terroso dei porcini e sublimata dalle scaglie di tartufo. Sopra, la nota fresca di un germoglio di pisello di Microcil, un' azienda locale che propone delle piccole delizie. Un vero risveglio per le papille gustative.
Per accompagnare il resto della cena abbiamo scelto un calice di Magliocco e accolto con interesse il Risotto al taleggio, porcini e tartufo, il cuore del menu direi.
Un risotto mantecato alla perfezione con il Taleggio,con una nota acidula e complessa di salsa in superficie che armonizzava con i funghi porcini e le note boschive del tartufo del Pollino. Ancora germogli ad arricchire gustativamente oltre che visivamente il piatto.
Un grande classico il second: un filetto di maialino nero con fondo bruno intenso e saporito, un leggero sentore di tartufo e indivia al forno con quella giusta nota amara che puliva il palato. Nemmeno vi dico, che qui si dà per scontato ma non lo è, che il pane servito ai tavoli lo fa Andreas e lo serve ancora caldo e croccante.
Per finire in dolcezza il Tiramisù. Sebbene non fosse al tartufo, è stato un modo impeccabile per concludere con un tocco di tradizione italiana.
Una cena ben orchestrata che ha onorato il nostro tartufo. Non avevo dubbi su Andreas Barbato e il suo staff, sempre attenti agli ospiti in sala e ben vigili in cucina.
La prossima settimana un nuovo menù a base di tartufo attende chi vorrà fare questa gradevole esperienza che il clima natalizio presente in sala rende ancora più interessante.

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