Dopo essere stata da Colavolpe a Belmonte Calabro posso dire di aver visitato un dolce regno incantato e di aver conosciuto la Fata Miranda che con il suo sorriso ammalia i visitatori ma nasconde in sé tutta la determinazione e preparazione della quarta generazione dei Colavolpe.
La storia dell'azienda Colavolpe è una "storia dolce" che affonda le sue radici nella tradizione calabrese e nell'intuizione di un commerciante amalfitano, è una storia che si evolve per oltre un secolo e attraversa quattro generazioni.
Nel 1910 a Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza Nicola Colavolpe che dalla Costiera Amalfitana si era stabilito in Calabria per i suoi commerci di derrate alimentari e spezie, rimase affascinato dal paesaggio e, in particolare, da un "frutto povero" all'epoca, il fico "Dottato" di Calabria di cui Nicola intuì le grandi potenzialità.
L'innovazione iniziale di Nicola Colavolpe fu quella di trasformare i fichi essiccati in un dolce raffinato che divenne subito iconico e che segnò l'inizio della storia aziendale: le "Crocette di fichi" realizzate sovrapponendo i fichi secchi a formare una tipica croce farciti con mandorle, noci e scorze di agrumi canditi (arance o cedro di Calabria). Sopra una glassa speziata che rendeva i fichi ancora più aromatici e unici.
La seconda generazione della famiglia Colavolpe portò avanti la tradizione, introducendo al contempo nuove specialità per ampliare la gamma di dolci.
A questa fase si deve la nascita dei celebri "Fioroni", fichi secchi farciti e poi ricoperti di cioccolato (fondente o bianco), consolidando il legame dell'azienda con la pralineria e il cioccolato, oltre che con il fico.
La terza generazione, rappresentata da Gerardo e Giulia Colavolpe (e in precedenza dal primogenito Nicola), ha portato un'impronta di modernizzazione pur preservando il metodo tradizionale e la selezione rigorosa delle materie prime.
In questo periodo, l'azienda ha ampliato significativamente la gamma, aggiungendo una serie di nuovi prodotti dolciari come torroni, praline e specialità a base di datteri e frutta candita, consolidando la reputazione del Made in Calabria a livello nazionale e internazionale.
Attualmente, l'azienda è guidata dalla quarta generazione della famiglia.
Miranda Colavolpe è una delle figure chiave in questa fase, con un ruolo cruciale nel settore del marketing e della comunicazione.
La quarta generazione, tutta al femminile, si pone obiettivi ambiziosi continuando tuttavia a portare avanti l'idea e la passione nate oltre un secolo fa con nonno Nicola, unendo la dolcezza della tradizione con le sfide dell'innovazione moderna.
Colavolpe è oggi un'eccellenza del Made in Calabria nel settore dolciario e ormai la gamma prodotti è vastissima.
Visitate lo shop di Belmonte Calabro in questo periodo natalizio, resterete assolutamente incantati dalla Magia del Natale che si respira in ogni angolo.
I fichi Colavolpe sono perfetti con il Moscato Passito di Saracena e io ho voluto realizzare una ricetta dolce che vada ad esaltarli entrambi.
Coppe di mascarpone allo zabaione di moscato passito e fioroni al cioccolato
Per la crema:
150 g di mascarpone
2 uova
4 cucchiai di moscato passito
4 cucchiai di zucchero
Per completare:
12 savoiardi
1 bicchierino di moscato
6 fichi fioroni alla mandorla ricoperti di cioccolato fondente
3 fioroni alla mandorla
Lavorare i tuorli con due cucchiai di zucchero finché diventano chiari e spumosi, unire i quattro cucchiai di moscato e portare sul fuoco a bagnomaria, mescolando lasciare addensare senza far arrivare al bollore. Lasciar raffreddare e unire al mascarpone, lavorando bene la crema. A parte montare a neve ferma gli albumi con i due cucchiai di zucchero restante e unire alla crema di mascarpone.
Tritare con il coltello i tre fichi alla mandorla. Al fondo di sei coppe disporre un savoiardo diviso in due, bagnare con il moscato e cospargere con il trito di fico, aggiungere sopra la crema. Tagliare a cubetti i restanti savoiardi e distribuirli sulle coppe di crema dopo averli irrorati di moscato. Completare ciascuna coppa con un fico ricoperto di cioccolato tagliato a fettine sottili. lasciare riposare almeno qualche ora (meglio l'intera notte) in frigo prima di servire.


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