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2025-08-27

Con ELITE sulla Costa dei Gelsomini: seconda tappa al Damì di Marina di Gioiosa Ionica

 


Pochi chilometri di costa separano Siderno da Marina di Gioiosa Ionica, la mia seconda tappa del tour ELITE alla scoperta nei nostri associati. 

Ci vado volentieri perché so già che non resterò delusa, ci vado per incontrare Simona Procopio la chef ELITE, responsabile della provincia di Reggio Calabria, e per scoprire il nuovo ristorante dove da poco lavora, il Damì. Un locale elegante, moderno e assai garbato che dà la misura dello spirito imprenditoriale del suo titolare  Giuseppe Scali e di tutta la sua famiglia. 

Il Damì ha sede in un vecchio palazzo di famiglia e il nome del locale si ispira proprio al capostipite Domenico (Mimmo) e, in un gioco di parole, Da Mimmo diventa Damì.  L'atmosfera del locale, come dicevo poc'anzi, è elegante e accogliente, con un'attenzione ai dettagli che si percepisce in ogni angolo, dal design curato all'illuminazione soffusa. L'accoglienza è impeccabile e tutto l'ambiente sembra fatto apposta per accogliere la buona cucina della chef Procopio. 
La cantina parte dal territorio ma si estende anche altrove. Ciò che distingue il Damì è però la filosofia della chef Simona Procopio: una cucina che rispetta la tradizione, ma che non ha paura di sperimentare. 
I suoi piatti sono un equilibrio perfetto tra innovazione e radicamento al territorio. Cucina audace ma non presuntuosa, raffinata ma non snob.
Decido di assaggiare l'antipasto misto di pesce e rimango colpita dalla varietà delle portate: l'lnsalata di polpo e seppia è impreziosita da cocco e sferette al mango, le alici marinate sono adagiate su una foglia di pane all'aglio, il cocktail di gambero trova una nota particolare nella paprika, il pesce spada affumicato si scioglie in bocca e il salmone è marinato allo spritz e servito con cipolla.
Nella trilogia al forno trovo una deliziosa millefoglie di pesce spada, alici a beccafico e un delizioso bocconcino di rana pesatrice avvolto in pancetta ma sono ancora i caldi a rendere speciale l'antipasto con una polpetta  di spada adagiata in un sughetto alla Corte d'Assise e una zuppetta di fagioli e cozze che scalda l'anima. Tra i primi assaggio un gustoso e ben bilanciato risotto alla zucca e gamberi rossi con olio al tartufo e delle esagerate linguine spiaggiate  agli agrumi con il pescato del giorno e una polvere di limone bruciato, un piatto che sono certa non potranno mai togliere dalla carta. 
Non ho - ahimè - spazio per altro ma accetto volentieri qualche fresco fruttino di Lancusi (dolce che di certo non ha bisogno di presentazione), tornerò però per scoprire i dolci della chef che di certo sono all'altezza della sua cucina.

Il Damì è un ristorante da non perdere se si visita la Costa dei Gelsomini, è un luogo dove, grazie alla maestria della chef Simona Procopio, si può assaporare il vero gusto della regione in un ambiente elegante e con un servizio impeccabile.

2025-08-25

Con ELITE sulla Costa dei Gelsomini: prima tappa Rocky Beach

 


Agosto volge al termine e le località di mare calabresi sono al pieno del loro splendore. 

Ne ho approfittato per fare un salto nella Costa dei Gelsomini a godere le bellezze naturali e artistiche di luoghi che raccontano la nostra storia, ma anche a degustare la buona cucina che il territorio ha da offrire.

 Se dico buona cucina dico ELITE e se dico ELITE non posso prescindere da uno dei suoi ideatori e fondatori, Simonluca Barbieri, di cui tutti quest'estate parlano come dello chef che ha reso il Rocky Beach di Locri meta ambita per gli amanti della buona cucina. 
Ho deciso quindi, dopo averne già ampiamente parlato attraverso i miei canali, di fare anch'io una sosta rilassante in questo delizioso ed accogliente lido locrese dove l'ottima cucina fa la differenza. 

La mano preziosa dello chef Barbieri, che al Rocky ha trovato un valido aiuto in  una eccellente brigata di giovani talenti,  la riconosco fin dall'entrée dove la creatività e il rispetto della materia prima eccellente rendono un piccolo assaggio molto di più, il mare gioca con la terra e l'anguria fa da base ad un gambero rosso, il frutto della passione è la culla perfetta per un freschissimo tartufo di mare.
Per l'antipasto mi affido allo chef, il misto mare caldo soprende per la sua intensità:
cotolette di alici panko, mini stecco di baccalà, scampi con panure alle olive e cozze al mojito, tutto perfettamente in linea con la freschezza dell'ambiente e del calice di Roverella Tenuta Macchione che ci viene servito.
I primi sono strepitosi, sta stregando tutti con la sua stroncatura Cozzolino alla polvere di pane e olive e ne comprendo la ragione, un piatto di tradizione gustoso ed al contempo estremamente fresco ed appropriato. Il piatto che sconvolge le mie papille gustative è lo spaghetto aglio olio e peperoncino con bisque di gamberi e tartare di gambero crudo, è un rincorrersi di piccantezza e dolcezza sul palato in un gioco piacevole e ardito di contrasti. L'essenza del mare la si ritrova nei mezzi paccheri al riccio di mare, bottarga di muggine e lime. I tonnarelli  con scampi e sua bisque, burrata e tartufo silano Sassone completano un poker di primi che di certo non si dimentica facilmente.

I dolci dello chef sono quello che non ti aspetti, io rinuncio al secondo per poterli assaggiare tutti: la cheese cake al frutto della passione deliziosa, la panna cotta al basilico con salsa alle fragole è assolutamente da provare  con il suo gusto fresco e insolito che ti fa dire estate e poi ancora trilogia di cioccolato servita su un croccante crumble e un tartufo gelato dello chef che dà la misura dell'abilità di chi lo ha realizzato. Avete ancora una settimana per correre a degustare queste e altre delizie giornaliere al Rocky, a settembre la cucina strepitosa e innovativa dello chef Simonluca Barbieri la troveremo altrove, per cui seguitemi per saperne di più. 
La giornata ELITE è proseguita per me con lo chef Simonluca Barbieri. Da Locri a Siderno sono due passi e una sosta da Mimmo Racco di Casamica era imprescindibile, il suo negozio è il regno per chef, ristoratori e appassionati di cucina e casa in generale. Non c'è richiesta che non possa soddisfare Casamica, dal più piccolo barattolino per la conserva di fine estate alle attrezzature di cucina più elaborate, oltre agli arredi per il ristorante, stoviglie e suppellettili, da Casamica c'è tutto, ma dico proprio tutto. Siderno, se consideriamo anche le divise che escono dalla sartoria Gruppo Romano, altro associato  ELITE che non ho purtroppo avuto il tempo di visitare, è tappa imprescindibile per chi gravita attorno al mondo del food.
Dopo quattro chiacchiere e una piacevole sosta presso Azulejos, accogliente e multifunzionale locale del lungomare, nobilitato dalla squisita accoglienza dell'amico Domenico Filippone, lascio Siderno per fare altra interessante tappa che vi racconterò a brevissimo, con la consapevolezza che qui dovrò tornare presto per nuove golose soste presso gli altri nostri associati ELITE.

2025-08-11

Cirò Wine Festival: la DOCG ha impreziosito la decima edizione



Il Cirò Wine Festival 2025 anche quest'anno si è fatto notare.

Dal 7 al 10 agosto, Cirò e Cirò Marina hanno acceso le luci ed alzato i calici, non solo per celebrare la decima edizione del festival, ma anche per un traguardo storico che si attendeva da tempo: l'ottenimento della DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) per il Cirò Classico.

È stata una vera e propria consacrazione, un riconoscimento che porta il Cirò nell'Olimpo del vino italiano e ne sottolinea il valore identitario, storico e qualitativo, la DOCG non è solo un sigillo di qualità, ma il risultato di un lavoro collettivo e di decenni di impegno.
Il calendario era ricco di eventi interessanti, quattro giorni di incontri belli, approfondimenti, visite in cantina, masterclass, feste al tramonto e calici colmi di territorio.

Ho avuto il piacere di partecipare alla masterclass del 9 agosto presso la Sala Consiliare di Cirò, tenuta dal giornalista enogastronomico Rocco Catalano, una masterclass che ha lasciato il segno per la profondità, l'originalità, la competenza e la ricchezza di spunti, poi ho concluso in bellezza con un evento speciale e suggestivo: "Calici al tramonto" presso Baroni Capoano, un luogo magico che avevo già visitato ma che per l'occasione si è trasformato nel palcoscenico dove il Vino Cirò, da vero protagonista è stato celebrato in ogni forma. Ottimo cibo, musica gradevole e un talk sulle nuove sfide per il Cirò hanno arricchito la serata di degustazione dei vini del Consorzio partecipanti all'evento.

Il festival si è concluso ieri con una grande festa ai Mercati Saraceni, con degustazioni, specialità gastronomiche e musica. Un brindisi collettivo, un'occasione per celebrare un traguardo che segna un nuovo inizio per il Cirò e per l'intera Calabria. La DOCG non è un punto d'arrivo, ma l'inizio di una nuova fase, che spinge a fare ancora meglio.

2025-08-08

Storie di "restanza" e calici di Cirò: un tramonto alla scoperta di Cantine Greco

Chi mi conosce sa che essendo d'estate piuttosto vicina al cirotano, amo organizzare con gli amici del mare delle visite in cantina con  aperitivo degustazione. 
Scelgo con cura le cantine da far conoscere a chi ama seguirmi e poi, un pomeriggio d'agosto si rinuncia al mare e ci avventuriamo nel magico mondo del vino ma ancor più ci rechiamo a conoscere quelle storie di "restanza" che tanto ci piacciono e rafforzano l'amore per la terra che ci ha dato i natali. 
Stavolta siamo andati da Cantine Greco a Torretta di Crucoli.
Innocenza Greco, da tutti conosciuta come Enza con le sue etichette suggestive aveva già attirato la mia attenzione ed ha dimostrato di essere ottima padrona di casa, accogliente, paziente e disponibile. Queste sue eccellenti doti hanno reso la nostra visita in cantina particolarmente piacevole.
Per decenni, la famiglia Greco si è dedicata alla coltivazione di vigne e uliveti, conferendo le proprie uve ad altre cantine. Una svolta decisiva si è verificata nel 2017, quando i figli di Natale (Cataldo, Donato, Tommaso e Enza) hanno deciso di onorare l'eredità del padre intraprendendo una nuova avventura: produrre e imbottigliare il proprio vino.Da quel momento, l'azienda è passata da semplice conferitore a produttore, lanciando la propria linea di vini Cirò DOC e Calabria IGP. Questa nuova fase ha visto un'attenta valorizzazione dei vitigni autoctoni come il Gaglioppo e il Greco Bianco. La filosofia aziendale coniuga un profondo rispetto per la tradizione e il passato con uno sguardo proiettato verso il futuro, anche grazie all'entusiasmo e all'innovazione portati dalla nuova generazione e da Enza in particolare. 
La nostra visita in cantina è stata arricchita da un aperitivo tipico in terrazza accompagnato da diverse etichette della produzione e dalla generosa accoglienza di Enza. 
Dovrò tornare a scarpinare nelle vigne che pare si trovino in una location piuttosto suggestiva ai piedi del piccolo  Santuario della Madonna di Manipuglia.

2025-08-03

Lux Home & Garden: Bellezza da mozzare il fiato, ospitalità e professionalità senza eguali

 


Ci sono posti che acquistano valore perché hanno una storia da raccontare, Lux Home & Garden a Lago (CS) ha decisamente una bella storia da raccontare. Da una famiglia di emigranti, la scelta della seconda generazione di vivere in Irlanda per realizzare i propri obiettivi lavorativi e il sogno al contrario di due fratelli, Guido e Betty, che hanno scelto di tornare nel borgo di origine per dare vita ad un'impresa che potesse racchiudere in sè l'impegno e i sacrifici delle generazioni che li hanno preceduti ma soprattutto il buon gusto che si è forgiato negli anni con la passione e gli studi di architettura.  Il Lux nasce come Pub, si rifà in toto ai veri pub irlandesi - del resto Guido gestisce in Irlanda un altro locale caratteristico- ma è anche ristorante e B&B; é un bellissimo giardino con piscina, é un luogo dove fermarsi a sorseggiare un buon irish whiskey e scoprire le bellezze della natura che lo circonda e lo racchiude come una preziosa perla in uno scrigno. 

Ci sono stata in occasione dei festeggiamenti per  il primo anno dall'apertura e sono rimasta letteralmente stregata dal fascino e dall'eleganza di un luogo che racconta la storia della famiglia Cavaliere in ogni singolo dettaglio, da tutto trasuda cura e amore per il bello. Le stanze del B&B sono ampie e dotate di ogni comfort e offrono una vista impressionante sulle colline circostanti e da ospiti ci si sente letteralmente coccolati dal personale presente.

Ho festeggiato insieme a Guido e Betty il primo anno di apertura, eravamo in tanti e il sorriso degli ospiti era il chiaro segno della piacevolezza dell'evento. Abbiamo festeggiato in grande stile, con ottima musica dal vivo, un menù eccezionalmente di pesce in un locale dove i piatti di carne, in particolare il pregiato angus irlandese, normalmente la fanno da padroni e abbiamo brindato all'eccellenza  aggiungendo altra eccellenza con i vini di Alessandro Favaro Azienda Rivaluce  di Valdobbiadene che per l'occasione ha onorato i proprietari della sua presenza. Treviso brut e brut rosè, Valdobbiadene extra brut hanno accompagnato, bottiglia dopo bottiglia, i piatti dello chef, polpo e patate, alici marinate, fritte e imbottite, sautè di cozze, calamarata con gamberi, burrata e polvere di olive, frittura di pesce.
Piatto dopo piatto, la serata si è rivelata piacevole ed estremamente godibile sotto ogni aspetto, scaldata dagli scenografici fuochi sparsi per il giardino e dalle luci della piscina. Il LUX è davvero quello che non ti aspetti di trovare a Lago (CS). Bellezza da mozzare il fiato, ospitalità e professionalità senza eguali, è quello che definirei un sogno realizzato.

2025-07-15

Pollino Cocktail Camp: tra Spiriti del Territorio e Aromi Selvatici


Nel week-end appena trascorso il Parco Nazionale del Pollino si è trasformato ancora una volta nel palcoscenico vibrante del Pollino Cocktail Camp, un evento che ha celebrato in grande stile la biodiversità officinale e aromatica di questa magnifica area protetta.


Gli ingredienti del successo di questo evento giunto alla sua seconda edizione? Mixologist di fama nazionale, liquoristi innovativi, riscoperta del territorio a iniziare dalla location d'eccellenza Catasta Pollino, a Morano Calabro (Cosenza).

Catasta, l'hub turistico e bike point della Ciclovia dei Parchi, ha confermato la sua vocazione di promotore di un turismo lento e sostenibile, ospitando un format che è diventato punto di riferimento per l'innovazione nella valorizzazione del patrimonio botanico locale.

L'atmosfera sabato era carica di entusiasmo e di profumi inebrianti. Palpabili know-how e creatività tra addetti ai lavori, il pubblico assolutamente eterogeneo composto da comunità locali, visitatori, turisti, sportivi e veri e propri spirits lovers.

Il fulcro del Pollino Cocktail Camp è stata senza dubbio la sperimentazione collettiva con le botaniche del Pollino, gli spiriti e i liquori botanici.

Eccitante scoprire le mille sfumature e le caratteristiche gustative delle erbe autoctone in chiave drink, dalle creazioni signature alle audaci reinterpretazioni dei classici della miscelazione. In ogni sorso  un racconto, un viaggio nel cuore verde del Pollino.

Grande spazio è stato dedicato anche al mondo della liquoristica, un settore in forte fermento. Grazie alla formula del walk around tasting, si poteva interagire direttamente con liquoristi e produttori di spirits, assaggiando oltre ai liquori territoriali iconici come Ferrochina del Moro, Amaro del Capo in tutte le sue varianti, il Ginnnastic Gin  e tutta la produzione liquoristica di Vecchio Magazzino Doganale, anche le ultime novità come il Vernouth del Pellicano di Cataldo Calabretta, il Donna Brettia e le altre originalità di Enzo Serra Qual'Italy e ancora il Sea Amaro MZero e gli eccellenti Fusion Gin  ME, in un arricchente confronto sulle tendenze del settore.

 Oltre alle sessioni di miscelazione, il programma ha offerto, per chi ha saputo cogliere l'opportunità, diverse occasioni per vivere e scoprire il territorio. Foraging, grigliate e ciclopasseggiate nello spettacolare scenario di Masistro, visite guidate al Conservatorio Etnobotanica di Castelluccio Superiore, un'eccellenza italiana dedicata al repertorio botanico del Parco, tutto vissuto in uno scenario di festa unico e irripetibile culminato nelle serate di Dj set molto partecipate ed apprezzate.

L'evento mi ha ricordato la ricchezza della quale siamo circondati e il potenziale che abbiamo per vivere con sempre maggiore soddisfazione  in sinergia con la natura.

2025-05-01

Pizza e Vino? Oh si! Senza alcun dubbio



Gli eventi organizzati con intelletto e partecipati con cuore ti restano dentro ed a volte alcune serate che immaginavi nell'ordinario diventano memorabili per l'atmosfera creatasi, la condivisione non scontata e la qualità del menù proposto. 
La Masterclass sui vini Spadafora1915 in abbinamento ad un menu caratterizzato dall'utilizzo dell'impasto pizza di Luca Tudda di pizzeria A'mmasciata dall'antipasto al dolce con il contributo di Mimmo Rosselli che ha messo a disposizione Ingrediente - location d'eccezione dove s'insegna la qualità quale regola base del gusto - hanno reso l'impresa possibile. 
La serata era riservata a stampa e divulgatori e si è trasformata ben presto in una serata tra amici dove le chiacchiere scorrevano libere accompagnando calici di eccellenti vini, quelli di Ippolito Spadafora appunto, raccontati da un master sommelier del calibro di Guglielmo Gigliotti e deliziosi e insoliti sfizi di pizza di Luca Tudda. Prima della degustazione un momento di arricchente divulgazione con visita al museo delle Alici di Fuscaldo, all'orto didattico ed esperienziale e lezione di Luca Tudda con saluto in video di Antonella Amodio pioniera del connubio pizza-vino e autrice della prestigiosa guida Calici e Spicchi.
Il momento degli assaggi con gli abbinamenti di vino si è annunciato in modo magistrale con un Tacos ricavato da base pizza senza glutine Amonoglù ripieno di stracciatella, Alici di Fuscaldo e mollica croccante alla clorofilla di erba cipollina, un Cannolo di pizza ripieno di mousse di ricotta mista e impreziosito con fiocchi di 'nduja di Spilinga disidratati e un mini panino da impasto pizza cotto al vapore che si è rivelato aereo e super gustoso, aperto a mo' di buns e farcito con rape, salsiccia e provola affumicata silana sciolta al cannello, per questi assaggi  il Madreperla di Spadafora1915 - vino spiumante brut  da Greco Bianco e Chardonnay.
A seguire un trancio di pizza senza glutine Amonoglù, dal sapore inaspettato, con fiordilatte e tre cipolle (carpaccio di cipolle dell'orto di "INgrediente", cipolla caramellata di Tropea, fiocchi di cipolia blanca dried di Castrovillari e filetri di tonno abbinata ad un calice di Pandosia da Uve Pecorello in purezza.
La Pizza Napoletana Margherita Autentica con Pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala e basilico abbondante e olio evo calabrese è stata abbinata al Rosaspina un rosato in stile "provenzale" da greco nero in purezza creato per omaggiare e sostenere donne malate oncologiche.
Il Padellino bosco calabrese ripieno di crema di patate mpacchjuse e funghi porcini, arricchito all'esterno da colatura di caciocavallo e tartuto nero del pollino è stato davvero tanta roba ed ha trovato il suo perfetto connubio in un calice di eccellente Neropaco da uve Magliocco Dolce in purezza.
Il dolce ci ha sorpresi: Millefoglie di pizza con crema pasticciera al leggero sentore di cedro, fico dottato caramellato di Altomonte con il suo miele e arancia candita è stato abbinato al Solarys bianco passito naturale da raccolta tardiva. 
A chiudere ancora una chicca, un cioccolatino ripieno di grappa di Magliocco Neropaco Spadafora1915 e, prima di andare via, ancora chiacchiere, brindisi e saluti.

2025-03-27

Amorosi e il Premio 5 Stelle d'oro della Cucina, successo per AIC Calabria

Mentre scrivo occhieggio di tanto in tanto l'onorificenza ricevuta martedì ad Amorosi, il premio 5 Stelle d'Oro della Cucina 2025 ricevuto per il contributo dato in questo periodo all'AIC nella mia Regione.
Il 5 Stelle d'Oro della Cucina è un riconoscimento di altissimo valore che non viene conferito solo agli chef ma anche ai divulgvatori dell'arte culinaria perché è un simbolo di impegno, passione e talento, un premio che riconosce e valorizza talenti e contributi all’eccellenza culinaria italiana.
L’Hotel La Piana di Amorosi lo scorso 24 e 25 marzo ha ospitato il prestigioso evento organizzato da
Maria Grazia Celella food blogger e consigliera nazionale AIC e Vincenzo Cenamme responsabile Regione Campania AIC con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Amorosi.
Evento riuscitissimo che ha riunito chef rinomati, junior chef, food creator e influencer oltre a innumerevoli personalità di spicco del settore.
La prima giornata me la sono fatta raccontare.
Dopo l’assemblea mondiale dell’AIC, che ha offerto ai professionisti della cucina un’opportunità unica di scambio e condivisione, il contest dedicato agli aspiranti chef degli istituti alberghieri ha visto tra i giudici di gara il Consigliere Nazionale nonché nostro Responsabile Regione Calabria AIC Chef Simonluca Barbieri.
Il momento dedicato alla Cena di gala, cui gli chef partecipanti hanno contribuito con piatti e prodotti della loro Regione, è stato quello in cui la Calabria si è messa in luce con un piatto primordiale la tradizionale stroncatura realizzata per l'occasione dal pastificio partner Cozzolino di Acri, preparata da chef Barbieri con l'ausilio degli chef Francesca Marino e Pasquale Virardi. 
La ricetta prevedeva l'utilizzo del vino Donnada dell'azienda spezzanese Poderi Greco che ormai amiamo tutti definire "Ruffiano" per la sua incontestabile gradevolezza al palato, con il suo bouquet intenso e il suo sapore avvolgente è un vino che conferma la qualità eccelsa dei vini calabresi.
La giornata successiva è iniziata all'insegna della promozione del territorio ospitante, gli chef partecipanti in divisa bianca sono stati accompagnati in un interessante tour del territorio tra bellezze locali, cantine e produttori di eccellenze.

Io, arrivata a destinazione fuori tempo massimo, mi sono nel frattempo deliziata tra gli stands allestiti da chef e produttori, nel giardino dell'hotel dove ho potuto conoscere ed assaggiare prelibatezze provenienti da tutte le regioni presenti. Un bellissimo momento di convivialità cui si sono uniti anche gli chef di ritorno dal tour.

L'innovazione del "Black babà fish" del nostro pizza chef Alex Viscomi ha incantato tutti, si tratta di un babà salato con impasto al carbone farcito per l'occasione con salmone marinato e salsa guacamole.

Il nostro maestro pasticciere Antonio Otranto (Pasticceria Toffee), già premiato a Sanremo, ha catturato i palati presenti con la sua colomba artigianale realizzata con il lievito madre che la sua famiglia cura da tempo immemore, che ha attraversato indenne guerre, carestie e pandemie e che si rivela essenziale per produrre un dolce dalle qualità straordinarie che Antonio arricchisce con i suoi impareggiabili canditi d'arancia calabrese.
Il momento clou dell'evento è stato la premiazione degli chef e divulgatori che si sono aggiudicati il Premio 5 Stelle d'Oro della Cucina.
Tanti i volti noti intervenuti e tanti i premi tributati in un'atmosfera festosa e anche se non sono molto brava a riconoscerli ho visto molti scatti ammirati attorno a loro: la cantante Nancy Coppola, il food blogger Eugenio “Gegè” Valentino, Amedeo Palumbo, Simone Iodice, Nicky Brian, Alfonso Discepolo e tanti altri.
Per quanto mi riguarda ho avuto il piacere di ricevere il premio da Maurizio Varriano, giornalista, addetto stampa ed autore televisivo di programmi noti, con il quale mi sono piacevolmente intrattenuta a confrontarmi su temi attuali.
Il Premio 5 Stelle d'Oro della Cucina si è concluso con grande successo, lasciando un segno indelebile nei cuori dei partecipanti e rendendoci orgogliosi della Calabria che ancora una volta si è resa protagonista nel panorama enogastronomico italiano.