Bè spero di no perchè io ne ho chiamate due col nome del Santo di oggi, Sant'Antonio da Padova appunto. Mi chiederete cosa c'entro io con questo Santo nordico, che poi in effetti non era neppure padovano, e vi dirò che nel mio piccolo paese è uno dei Santi più amati, tanto che per oggi si celebra la sua memoria con la festa più grande del paese.
Da piccola adoravo questa festa perchè coicideva con il termine dell'anno scolastico e l'arrivo dell'agognata estate, il primo vero sole e la prima uscita coi sandali estivi. Oggi, in effetti abbiamo avuto anche un'acquazzone ma nessuno ha rinunciato, in ogni caso, a vestirsi a festa per la consueta visita al Santo e la passeggiata in fiera dove, oltre agli ormai onnipresenti venditori di bigiotteria ed altre inutilità, resta la tradizione delle cipolle, delle sarde e delle ciliegie.
Tutti vi dico, ma proprio tutti, tra ieri e oggi approvviggionano la propria dispensa di aglio e cipolle (venduti a mazzi), sarde e acciughe al peperone o sotto sale, rosamarina (ovvero novellame con il peperoncino) e ciliegie a volontà.
Noi facciamo altrettanto da sempre, quindi diciamo che nel menù di oggi non mancano gli ingredienti indicati ed io ho preparato dei crostini con la rosamarina condita, come tradizione vuole in molte località calabresi, con olio e cipolla cruda.
Crostini di Sant'Antonio
pane casereccio
novellame al peperoncino
olio extravergine d'oliva
cipolla rossa di Tropea
Tostiamo il pane, spalmiamolo di novellame, cospargiamo di cipolla affettata sottilmente e condiamo con un filo d'olio.Nulla di più appetitoso.
Visto che, come dicevo, sulla tavola di oggi non devono mancare le ciliegie, ho deciso di farne una crostata, che a dire il vero avevo già fatto sempre in occasione di questa festività ed ho voluto rifare per mia personale tradizione, una crostata della nonna in versione ciliegie.
Tutti vi dico, ma proprio tutti, tra ieri e oggi approvviggionano la propria dispensa di aglio e cipolle (venduti a mazzi), sarde e acciughe al peperone o sotto sale, rosamarina (ovvero novellame con il peperoncino) e ciliegie a volontà.
Noi facciamo altrettanto da sempre, quindi diciamo che nel menù di oggi non mancano gli ingredienti indicati ed io ho preparato dei crostini con la rosamarina condita, come tradizione vuole in molte località calabresi, con olio e cipolla cruda.
Crostini di Sant'Antonio
pane casereccio
novellame al peperoncino
olio extravergine d'oliva
cipolla rossa di Tropea
Tostiamo il pane, spalmiamolo di novellame, cospargiamo di cipolla affettata sottilmente e condiamo con un filo d'olio.Nulla di più appetitoso.
Visto che, come dicevo, sulla tavola di oggi non devono mancare le ciliegie, ho deciso di farne una crostata, che a dire il vero avevo già fatto sempre in occasione di questa festività ed ho voluto rifare per mia personale tradizione, una crostata della nonna in versione ciliegie.
La crostata di Sant'Antonio
Come vedete basta poco per dire festa ed ancor meno per fare tradizione. Buon fine settimana a tutti!
11 commenti:
Apprendo con stupore e curiosità di questa tradizione e ne immagino senza difficoltà, il clima di festa e partecipazione sentita.
Un dubbio: cos'è il novellame?
Presumo che si tratti della SARDELLA (bianchetto conservato sotto sale e pepe rosso) ...
che bella festa ci hai raccontato! La torta deve essere meravigliosa, ma io preferisco il salato e quelle bruschettone saporite! un bacio
Secondo me Sant'Antonio non si offende mica...e poi quei crostoni sono così buoni!
Ciaooo,
Aiuolik
Buoni quei crostoni cipollosi...Buon we
Sant'Antonio ne sarà felicissimo...ottimi i crostoni...buon fine settimana
Annamaria
non sapevo questa tradizione, complimenti e buon w.e.
gnam gnam
buoniiiii sia i crostini che la crostata... oggi tutto in crosta?
un bacione lalla
@Lenny proprio la sardella, buona eh?
@Lo in molti preferiscono il salato al dolce ma io vado controcorrente
@Aiulik si pure secondo me alla fine non potrebbe che esserne felice
@Francesca sono cipollosi veramente ma tanto gustosi
@Unika anche a te buona domenica
@Daniela almeno raccontiamo qualcosa dei nostri luoghi
@Lalla infatti sembra uno scioglilingua
è la crostata pefarita da mio suocero che, guarda caso, si chiama antonio!!! ;)
Ottime ricette ma quri crostini sono una vera e propria tentazione per chi come me è più di salato!!! Buona serata Laura
Queste tradizioni sanno davvero di buono... E' un periodo che preferisco il salato al dolce, per cui quei crostini, cosi' rustici, li trovo davvero invitanti...e tra l'altro anche semplici, quindi messi in nota.
Grazia
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