2010-11-08

Il gelato mantecato: una ricetta a prova di scimmia

Suvvia chi di voi non si sofferma mai a guardare almeno un po' La prova del cuoco? Io penso che tutti sentiamo Antonella Clerici e i suoi collaboratori quasi come gente di famiglia ed anche se in effetti pensiamo che la simpatica Antonella non abbia alcuna competenza in fatto di cucina quasi non possiamo fare a meno di sentirci attratti dal suo ultimo (che poi sarebbe in pratica il primo dal momento che gli altri portavano la sua firma ma non avevano nulla di suo) libro di cucina.
Le riceette di Casa Clerici - edito da Rizzoli con Rai Eri - invoglia all'acquisto sin dalla copertina, quadrettata come una tovaglia col sorriso di Antonella in primo piano e il rosso che fa subito cucina. Poi la curiosità cresce se si inizia a sfogliare il volume, scritto in corsivo come un diario o un vecchio quaderno di ricette, pieno di foto personali dell'autrice oltre che dei piatti presentati, infarcito di note e post-it. 
Insomma siamo sinceri se l'avesse scritto un anonimo il libro non credo sarebbe ai vertici delle classifiche di vendita, pur se ricco di buone ricette (in particolare quelle "regalate" all'autrice dagli chef della prova del cuoco) ma dal momento che è scritto da lei, personaggio pubblico amato dai più non può non mancare nella nostra libreria e tra una ricetta e l'altra, alcune veramente invitanti e originali oltre che facili, non mancano le ricette che Antonella osa definire simpaticamente "a prova di scimmia" e, vi sembrerà strano, proprio una di quelle superfacili ho voluto provare per dimostrare a chi non sa cucinare e si nasconde dietro questo baluardo che per far sentire accolti i propri ospiti a volte basta poco e se un dolce non lo sappiamo proprio fare compriamo pure del semplice gelato ma presentiamolo con un tocco di ricercatezza, sarà comunque un successo.
Il gelato al fior di latte a casa mia non manca mai proprio perché consente innumerevoli manipolazioni, risultando alla presentazione sempre diverso (nelle crepes con il cioccolato, sulle mele al forno, sulla macedonia di frutta, fra due biscotti di pan di spagna etc. etc.) e dopo aver provato questa semplice ricetta diciamo che invece di una vaschetta ne terrò due di scorta.
Gelato mantecato
Ingredienti:
1 vaschetta di gelato fior di latte
2 cucchiai di caffè macinato (io ho usato quello solubile perché si amalgama meglio)
2 cucchiai di cognac
linge di gatto (o altri biscottini a piacere)
Far ammorbidire qualche minuto il gelato poi versarlo in una ciotola unire il caffé e il cognac e lavorarlo con un cucchiaio di legno finché diventa spumoso. Servirlo in coppette guarnito con un paio di biscottini.
Se non è a prova di scimmia questa!

Il gelato mantecato: una ricetta a prova di scimmia

Suvvia chi di voi non si sofferma mai a guardare almeno un po' La prova del cuoco? Io penso che tutti sentiamo Antonella Clerici e i suoi collaboratori quasi come gente di famiglia ed anche se in effetti pensiamo che la simpatica Antonella non abbia alcuna competenza in fatto di cucina quasi non possiamo fare a meno di sentirci attratti dal suo ultimo (che poi sarebbe in pratica il primo dal momento che gli altri portavano la sua firma ma non avevano nulla di suo) libro di cucina.
Le riceette di Casa Clerici - edito da Rizzoli con Rai Eri - invoglia all'acquisto sin dalla copertina, quadrettata come una tovaglia col sorriso di Antonella in primo piano e il rosso che fa subito cucina. Poi la curiosità cresce se si inizia a sfogliare il volume, scritto in corsivo come un diario o un vecchio quaderno di ricette, pieno di foto personali dell'autrice oltre che dei piatti presentati, infarcito di note e post-it. 
Insomma siamo sinceri se l'avesse scritto un anonimo il libro non credo sarebbe ai vertici delle classifiche di vendita, pur se ricco di buone ricette (in particolare quelle "regalate" all'autrice dagli chef della prova del cuoco) ma dal momento che è scritto da lei, personaggio pubblico amato dai più non può non mancare nella nostra libreria e tra una ricetta e l'altra, alcune veramente invitanti e originali oltre che facili, non mancano le ricette che Antonella osa definire simpaticamente "a prova di scimmia" e, vi sembrerà strano, proprio una di quelle superfacili ho voluto provare per dimostrare a chi non sa cucinare e si nasconde dietro questo baluardo che per far sentire accolti i propri ospiti a volte basta poco e se un dolce non lo sappiamo proprio fare compriamo pure del semplice gelato ma presentiamolo con un tocco di ricercatezza, sarà comunque un successo.
Il gelato al fior di latte a casa mia non manca mai proprio perché consente innumerevoli manipolazioni, risultando alla presentazione sempre diverso (nelle crepes con il cioccolato, sulle mele al forno, sulla macedonia di frutta, fra due biscotti di pan di spagna etc. etc.) e dopo aver provato questa semplice ricetta diciamo che invece di una vaschetta ne terrò due di scorta.
Gelato mantecato
Ingredienti:
1 vaschetta di gelato fior di latte
2 cucchiai di caffè macinato (io ho usato quello solubile perché si amalgama meglio)
2 cucchiai di cognac
linge di gatto (o altri biscottini a piacere)
Far ammorbidire qualche minuto il gelato poi versarlo in una ciotola unire il caffé e il cognac e lavorarlo con un cucchiaio di legno finché diventa spumoso. Servirlo in coppette guarnito con un paio di biscottini.
Se non è a prova di scimmia questa!

2010-11-05

Antipasto di zucca e Canestrato Sardo Saraceno

Le ricette con la zucca tra ottobre e novembre di ogni anno invadono il web e penso che ne abbiate ormai abbastanza, tuttavia non posso non parlarvi di questo particolare antipasto in cui il dolce della zucca, semplicemente arrostita sulla piastra, sposa alla perfezione il carattere del Canestrato Sardo Saraceno, un formaggio realizzato con latte di pecora impreziosito da un 10% di latte caprino, che ho reperito su Esperya e ho voluto panare con nocciole e friggere, giusto per non farci mancare niente, prima di servirlo con la zucca e un tocco di Cotognetta una confettura di mele cotogne e zafferano prodotta da Croco e Smilace, un antipasto insolito che potete reinventare come più vi aggrada, con un formaggio diverso, con pere al posto della zucca, con confetture e mostarde a vostro piacere.
Ingredienti per 4 persone:
8 fettine di zucca
8 fette di Canestrato Sardo Saraceno
2 cucchiai di farina bianca
4 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di granella di nocciole
1 uovo
sale dolce di Cervia
pepe
olio extravergine d'oliva
Cotognetta o confettura di mele cotogne con zafferano

Arrostire la zucca sulla piastra appena oleata, salare, pepare e tenere da parte.Passare le fette di formaggio nella farina, poi nell'uovo battuto con un pizzico di sale e un po' di pepe nero e infine nel pangrattato mescolato alla granella di nocciole. Dorare le fette di formaggio panato in un fondo d'olio e servirle ancora calde, con l zucca e la confettura di mele cotogne e zafferano.

Antipasto di zucca e Canestrato Sardo Saraceno

Le ricette con la zucca tra ottobre e novembre di ogni anno invadono il web e penso che ne abbiate ormai abbastanza, tuttavia non posso non parlarvi di questo particolare antipasto in cui il dolce della zucca, semplicemente arrostita sulla piastra, sposa alla perfezione il carattere del Canestrato Sardo Saraceno, un formaggio realizzato con latte di pecora impreziosito da un 10% di latte caprino, che ho reperito su Esperya e ho voluto panare con nocciole e friggere, giusto per non farci mancare niente, prima di servirlo con la zucca e un tocco di Cotognetta una confettura di mele cotogne e zafferano prodotta da Croco e Smilace, un antipasto insolito che potete reinventare come più vi aggrada, con un formaggio diverso, con pere al posto della zucca, con confetture e mostarde a vostro piacere.
Ingredienti per 4 persone:
8 fettine di zucca
8 fette di Canestrato Sardo Saraceno
2 cucchiai di farina bianca
4 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di granella di nocciole
1 uovo
sale dolce di Cervia
pepe
olio extravergine d'oliva
Cotognetta o confettura di mele cotogne con zafferano

Arrostire la zucca sulla piastra appena oleata, salare, pepare e tenere da parte.Passare le fette di formaggio nella farina, poi nell'uovo battuto con un pizzico di sale e un po' di pepe nero e infine nel pangrattato mescolato alla granella di nocciole. Dorare le fette di formaggio panato in un fondo d'olio e servirle ancora calde, con l zucca e la confettura di mele cotogne e zafferano.

2010-11-02

Un anno di zuppe con Assaggenda 2011

Non so da voi ma qui il clima è proprio da 2 novembre, piove a dirotto, in casa è buio come fosse notte e se posso (vediamo come si mette la giornata) mi tengo Giulio al calduccio senza mettere il naso fuori di casa. In queste condizioni cosa c'è di meglio di una bella e calda zuppa. Normalmente le preparo con quello che ho sotto mano arricchendole di volta in volta secondo le disponibilità della dispensa. Stavolta però ho voluto per bene seguire una ricetta perchè mi aveva attratto particolarmente, l'ho tratta da Assaggenda 2011 di Anna Colarossi, la nuova agenda tascabile di Sinnos che ci propone zuppe dal mondo per tutto il prossimo anno oltre a curiosità e ricette tradizionali di feste italiane e non. Un'agenda diversa illustrata sapientemente da Monica Auriemma che ci fa compiere "l'assaggiro del mondo in  365 giorni", nel formato tascabile è comodissima da portare sempre con sè e tirar fuori anche per ingannare il tempo, magari quando si è in fila alle poste o dal medico, anche se non ha molto spazio per scrivere dato che i giorni della settimana trovano posto in un'unica pagina, del resto è l'agenda del tempo libero.
Insomma leggiucchiando le ricette ho trovato questa calda e cremosa minestra: e dato che mia madre aveva lessato i cannellini e me ne aveva riempito un contenitore ho deciso di non perdere tempo e di provarla subito.
Prima di darvi la ricetta devo aggiungere che da essa ho ricavato anche la pappa per Giulio, è bastato cuocere tutti gli ingredienti insieme senza soffritto iniziale e aggiungere alla fine la sua pastina e l'olio crudo per avere una ricettina for baby in linea con la stagione. 
Pasta e fagioli con broccoletti
Ingredienti per 4 persone:
240 g di maltagliati (io ho usato piccolissimi gnocchetti rigati)
800 g di fagioli cannellini già lessati
150 g di broccoletti
50 g di sedano
50 g di cartoa
50 g di cipolla
1 patata media
150 g di pomodoro a pezzi
aglio
salvia
rosmarino
1,5 l di brodo vegetale
olio extravergine d'oliva
Preparare un soffritto con sedano, carota e cipolla tritati, 2 cucchiai di olio e uno spicchio d'aglio, (io ho unito anche la salvia e il rosmarino). Aggiungere il pomodoro, unire la patata pelata e tagliata a cubetti, i broccoletti a cimette e metà dei fagioli, aggiungere il brodo e cuocere per 12 minuti dal bollore, frullare tutto e poi riportare ad ebollizione, aggiungere la pasta e far cuocere, unire i restanti fagioli e servire con salvia, rosmarino (se non li avete messi prima) e olio crudo.
Ora la versione baby
Pasta e fagioli con broccoletti for baby
Tritare un po' di cipolla con mezza carotina e una costina piccola di sedano, aggiungere un niente di aglio, una fogliolina di salvia e qualche ago di rosmarino tritato, un  pomodorino pelato e privato dei semi, una patatina pelata e ridotta a cubetti, due cimette di broccoletti e una bella cucchiaiata di fagioli cannellini lessati, coprire con acqua e lasciar cuocere per circa mezz'ora poi frullare tutto, unire due cucchiai di pastina e portare a cottura, servire con un cucchiaio di olio extravergine crudo e un cucchiaino colmo di parmigiano.

Un anno di zuppe con Assaggenda 2011

Non so da voi ma qui il clima è proprio da 2 novembre, piove a dirotto, in casa è buio come fosse notte e se posso (vediamo come si mette la giornata) mi tengo Giulio al calduccio senza mettere il naso fuori di casa. In queste condizioni cosa c'è di meglio di una bella e calda zuppa. Normalmente le preparo con quello che ho sotto mano arricchendole di volta in volta secondo le disponibilità della dispensa. Stavolta però ho voluto per bene seguire una ricetta perchè mi aveva attratto particolarmente, l'ho tratta da Assaggenda 2011 di Anna Colarossi, la nuova agenda tascabile di Sinnos che ci propone zuppe dal mondo per tutto il prossimo anno oltre a curiosità e ricette tradizionali di feste italiane e non. Un'agenda diversa illustrata sapientemente da Monica Auriemma che ci fa compiere "l'assaggiro del mondo in  365 giorni", nel formato tascabile è comodissima da portare sempre con sè e tirar fuori anche per ingannare il tempo, magari quando si è in fila alle poste o dal medico, anche se non ha molto spazio per scrivere dato che i giorni della settimana trovano posto in un'unica pagina, del resto è l'agenda del tempo libero.
Insomma leggiucchiando le ricette ho trovato questa calda e cremosa minestra: e dato che mia madre aveva lessato i cannellini e me ne aveva riempito un contenitore ho deciso di non perdere tempo e di provarla subito.
Prima di darvi la ricetta devo aggiungere che da essa ho ricavato anche la pappa per Giulio, è bastato cuocere tutti gli ingredienti insieme senza soffritto iniziale e aggiungere alla fine la sua pastina e l'olio crudo per avere una ricettina for baby in linea con la stagione. 
Pasta e fagioli con broccoletti
Ingredienti per 4 persone:
240 g di maltagliati (io ho usato piccolissimi gnocchetti rigati)
800 g di fagioli cannellini già lessati
150 g di broccoletti
50 g di sedano
50 g di cartoa
50 g di cipolla
1 patata media
150 g di pomodoro a pezzi
aglio
salvia
rosmarino
1,5 l di brodo vegetale
olio extravergine d'oliva
Preparare un soffritto con sedano, carota e cipolla tritati, 2 cucchiai di olio e uno spicchio d'aglio, (io ho unito anche la salvia e il rosmarino). Aggiungere il pomodoro, unire la patata pelata e tagliata a cubetti, i broccoletti a cimette e metà dei fagioli, aggiungere il brodo e cuocere per 12 minuti dal bollore, frullare tutto e poi riportare ad ebollizione, aggiungere la pasta e far cuocere, unire i restanti fagioli e servire con salvia, rosmarino (se non li avete messi prima) e olio crudo.
Ora la versione baby
Pasta e fagioli con broccoletti for baby
Tritare un po' di cipolla con mezza carotina e una costina piccola di sedano, aggiungere un niente di aglio, una fogliolina di salvia e qualche ago di rosmarino tritato, un  pomodorino pelato e privato dei semi, una patatina pelata e ridotta a cubetti, due cimette di broccoletti e una bella cucchiaiata di fagioli cannellini lessati, coprire con acqua e lasciar cuocere per circa mezz'ora poi frullare tutto, unire due cucchiai di pastina e portare a cottura, servire con un cucchiaio di olio extravergine crudo e un cucchiaino colmo di parmigiano.

2010-10-29

Trick or Treat?

Un bonbon ou un coup de baton? Dolcetto o scherzetto? Ormai è d'obbligo anche in Italia festeggiare Halloween e allora che non manchino i dolcetti.
Non chiamatemi ripetitiva perché alla vista i dolcini sembrano gli stessi del post precedente, in effetti sono un po' diversi. Questi sono con cioccolato, rum, mandorle e uvette.Una vera delizia da preparare e regalare per Halloween con una bella confezione che la vostra fantasia saprà suggerirvi ma sicuramente nei classici colori di arancio e nero che tale festività fa suoi, l'arancio in ricordo della mietitura della trascorsa estate ed il nero a simboleggiare il buio dell'imminente inverno. I decori mi raccomando più macabri che mai...
Potete anche, con un po' di pazoenza confezionare singolarmente i biscotti e poi regalarli ai birbantelli che busseranno la sera del 31 alle vostre porte.
I dolcetti riportano la base di quelli fondenti della mitica Lory, ormai una tradizione per me ad Halloween, stavolta però  li ho arricchiti con due cucchiaiate d'uvetta ammollata nel rum ed ho lasciato le mandorle, quelle meravigliosamente gustose di Noberasco, con la pelle e un po' più grossolane.
Biscotti fondenti con cioccolato, mandorle, rum e uvetta
175 gr di cioccolato fondente
175 gr di farina di frumento 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
2 uova
150 gr di zucchero
60 gr di burro
125 gr di mandorle tritate
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di rum
60 gr di zucchero a velo
Fondere il cioccolato e il burro a bagnomaria, lasciarlo intiepidire. Montare le uova con lo zucchero per circa 2 minuti, continuando a sbattere incorporare il cioccolato, la miscela di farina e lievito, le mandorle, il liquore e l'uvetta precedentemente ammollata in acqua e rum. Coprire la terrina e lasciarla riposare in frigo per 30 minuti. Preriscaldare il forno a 170°, foderare due teglie con carta da forno. Formare con l'impasto tante palline (circa 40) e rotolarle nello zucchero a velo. Disporle sulle teglie e cuocerle per 12-15 minuti finchè l'esterno risulterà compatto e il centro ancora morbido. Lasciare raffreddare per 5 minuti e poi trasferire i biscotti su una gratella dove finiranno di asciugarsi.
P.S. nota del 31.10.2010
Poichè ho visto che siete interessati alle confezioni particolari ne aggiungo un'altra che ho realizzato questa mattina un cono di biscotti che riproduce un cappello da strega. Per realizzarla basta ricavare un cono da un cartoncino nero riempirlo di biscotti chiuderlo con un disco più grande di cartoncino e decorarlo con carta velina. Halloween è stanotte siete ancora in tempo...

Trick or Treat?

Un bonbon ou un coup de baton? Dolcetto o scherzetto? Ormai è d'obbligo anche in Italia festeggiare Halloween e allora che non manchino i dolcetti.
Non chiamatemi ripetitiva perché alla vista i dolcini sembrano gli stessi del post precedente, in effetti sono un po' diversi. Questi sono con cioccolato, rum, mandorle e uvette.Una vera delizia da preparare e regalare per Halloween con una bella confezione che la vostra fantasia saprà suggerirvi ma sicuramente nei classici colori di arancio e nero che tale festività fa suoi, l'arancio in ricordo della mietitura della trascorsa estate ed il nero a simboleggiare il buio dell'imminente inverno. I decori mi raccomando più macabri che mai...
Potete anche, con un po' di pazoenza confezionare singolarmente i biscotti e poi regalarli ai birbantelli che busseranno la sera del 31 alle vostre porte.
I dolcetti riportano la base di quelli fondenti della mitica Lory, ormai una tradizione per me ad Halloween, stavolta però  li ho arricchiti con due cucchiaiate d'uvetta ammollata nel rum ed ho lasciato le mandorle, quelle meravigliosamente gustose di Noberasco, con la pelle e un po' più grossolane.
Biscotti fondenti con cioccolato, mandorle, rum e uvetta
175 gr di cioccolato fondente
175 gr di farina di frumento 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
2 uova
150 gr di zucchero
60 gr di burro
125 gr di mandorle tritate
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di rum
60 gr di zucchero a velo
Fondere il cioccolato e il burro a bagnomaria, lasciarlo intiepidire. Montare le uova con lo zucchero per circa 2 minuti, continuando a sbattere incorporare il cioccolato, la miscela di farina e lievito, le mandorle, il liquore e l'uvetta precedentemente ammollata in acqua e rum. Coprire la terrina e lasciarla riposare in frigo per 30 minuti. Preriscaldare il forno a 170°, foderare due teglie con carta da forno. Formare con l'impasto tante palline (circa 40) e rotolarle nello zucchero a velo. Disporle sulle teglie e cuocerle per 12-15 minuti finchè l'esterno risulterà compatto e il centro ancora morbido. Lasciare raffreddare per 5 minuti e poi trasferire i biscotti su una gratella dove finiranno di asciugarsi.
P.S. nota del 31.10.2010
Poichè ho visto che siete interessati alle confezioni particolari ne aggiungo un'altra che ho realizzato questa mattina un cono di biscotti che riproduce un cappello da strega. Per realizzarla basta ricavare un cono da un cartoncino nero riempirlo di biscotti chiuderlo con un disco più grande di cartoncino e decorarlo con carta velina. Halloween è stanotte siete ancora in tempo...

2010-10-26

Regali golosi e confezioni curiose

Come non parlarvi di quello che è per me il libro dell'anno? Si chiama Regali golosi ed è stato scritto da Sigrid Verbert per Giunti editore. Sigrid non ha certo bisogno di presentazioni nella blogosfera, ma se qualcuno non avvezzo all'ambiente capitasse qua per sbaglio dico solo che ha un che di mitico la "nostra" Cavoletto di Bruxelles. Potrei definirla la madre di molti bloggers perchè in tanti abbiamo amato, ammirato e tratto ispirazione dal suo blog. E che il libro è il suo, in pieno stile "cavoletto" lo si intuisce fin dalla prima pagina, foto accattivanti come solo lei sa fare, ricette fattibili e nella maggior parte semplici ma allo stesso tempo eleganti e tutte da poter essere confezionate e regalate tutto l'anno alle persone che ci stanno vicino perché un regalo fatto con le nostre mani ha un valore superiore ad uno scelto distrattamente in qualche anonimo negozio.
Non immaginate la classica raccolta di biscottini natalizi da confezionare in modo più o meno chiassoso, nel libro ci sono biscotti si, e tanti pure, ma anche dolcetti, conserve, stuzzichini salati, liquori e bibite oltre che spunti e idee per nuove originali creazioni da confezionare e ragalare con amore in ogni circostanza.
Ed io che già di mio sono solita preparare, confezionare e regalare golosità non posso che approvare in toto il contenuto del libro augurando a Sigrid di vendere almeno un milione di copie...(spero gli bastino per iniziare!)
Ho colto l'occasione di un regalino ad una collega per provare i suoi biscotti cioccolato e grappa che ho preparato però con la mia grappa alla cannella per un tocco personale. La confezione l'ho fatta a modo mio, adoro confezionare con la carta velina tant'è che non uso mai le classiche carte decorate per regali. Per questi biscotti ho scelto i toni del rosa che ben contrastano con il colore del cioccolato, se volete ripetere l'esperimento vi spiego in poche  mosse come fare.
Occorre un cartoncino A4 del colore che preferite, della carta velina in tinta o a contrasto e poi dei nastri e della carta da imballo per completare. I biscotti vanno avvolti uno sull'altro in carta da forno e poi collocati sul cartoncino nel senso della lunghezza,  bisogna avvolgere il cartoncino attorno ai biscotti a formare un cilindro e fissarlo con del nastro biadesivo. Il tubo va poi avvolto nella carta velina chiudendo le estremità a caramella con del filo di raffia o dello spago. Si può completare la confezione (e questa è un'idea di Sigrid) con una fascetta di carta da imballo su cui scrivere il nome della preparazione e il regalo è bello e pronto.
La ricetta dei biscotti sarà sicuramente anche nel blog di Sigrid ma io ve la lascio comunque.
Biscotti cioccolato e grappa (alla cannella)
Ingredienti:
225 g di cioccolato fondente (almeno al 60% di cacao)
100 g di farina
2 uova
65 g di zucchero
45 g di burro,
2 cucchiai di grappa (alla cannella)
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
Zucchero a velo per completare
Sciogliere a bagnomaria o al microonde il cioccolato con il burro e la grappa. Lavorare con la frusta le uova con lo zucchero finché diventano spumose, aggiungere il composto di cioccolato e poi la farina, il lievito e il sale. Porre l'impasto a rassodare in frigo, poi formare delle palline passarerle nello zucchero a velo e sistemarle su una placca ben distanziate. Infornare a 180° per 20 minuti.

Regali golosi e confezioni curiose

Come non parlarvi di quello che è per me il libro dell'anno? Si chiama Regali golosi ed è stato scritto da Sigrid Verbert per Giunti editore. Sigrid non ha certo bisogno di presentazioni nella blogosfera, ma se qualcuno non avvezzo all'ambiente capitasse qua per sbaglio dico solo che ha un che di mitico la "nostra" Cavoletto di Bruxelles. Potrei definirla la madre di molti bloggers perchè in tanti abbiamo amato, ammirato e tratto ispirazione dal suo blog. E che il libro è il suo, in pieno stile "cavoletto" lo si intuisce fin dalla prima pagina, foto accattivanti come solo lei sa fare, ricette fattibili e nella maggior parte semplici ma allo stesso tempo eleganti e tutte da poter essere confezionate e regalate tutto l'anno alle persone che ci stanno vicino perché un regalo fatto con le nostre mani ha un valore superiore ad uno scelto distrattamente in qualche anonimo negozio.
Non immaginate la classica raccolta di biscottini natalizi da confezionare in modo più o meno chiassoso, nel libro ci sono biscotti si, e tanti pure, ma anche dolcetti, conserve, stuzzichini salati, liquori e bibite oltre che spunti e idee per nuove originali creazioni da confezionare e ragalare con amore in ogni circostanza.
Ed io che già di mio sono solita preparare, confezionare e regalare golosità non posso che approvare in toto il contenuto del libro augurando a Sigrid di vendere almeno un milione di copie...(spero gli bastino per iniziare!)
Ho colto l'occasione di un regalino ad una collega per provare i suoi biscotti cioccolato e grappa che ho preparato però con la mia grappa alla cannella per un tocco personale. La confezione l'ho fatta a modo mio, adoro confezionare con la carta velina tant'è che non uso mai le classiche carte decorate per regali. Per questi biscotti ho scelto i toni del rosa che ben contrastano con il colore del cioccolato, se volete ripetere l'esperimento vi spiego in poche  mosse come fare.
Occorre un cartoncino A4 del colore che preferite, della carta velina in tinta o a contrasto e poi dei nastri e della carta da imballo per completare. I biscotti vanno avvolti uno sull'altro in carta da forno e poi collocati sul cartoncino nel senso della lunghezza,  bisogna avvolgere il cartoncino attorno ai biscotti a formare un cilindro e fissarlo con del nastro biadesivo. Il tubo va poi avvolto nella carta velina chiudendo le estremità a caramella con del filo di raffia o dello spago. Si può completare la confezione (e questa è un'idea di Sigrid) con una fascetta di carta da imballo su cui scrivere il nome della preparazione e il regalo è bello e pronto.
La ricetta dei biscotti sarà sicuramente anche nel blog di Sigrid ma io ve la lascio comunque.
Biscotti cioccolato e grappa (alla cannella)
Ingredienti:
225 g di cioccolato fondente (almeno al 60% di cacao)
100 g di farina
2 uova
65 g di zucchero
45 g di burro,
2 cucchiai di grappa (alla cannella)
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
Zucchero a velo per completare
Sciogliere a bagnomaria o al microonde il cioccolato con il burro e la grappa. Lavorare con la frusta le uova con lo zucchero finché diventano spumose, aggiungere il composto di cioccolato e poi la farina, il lievito e il sale. Porre l'impasto a rassodare in frigo, poi formare delle palline passarerle nello zucchero a velo e sistemarle su una placca ben distanziate. Infornare a 180° per 20 minuti.

2010-10-24

Ad ognuno la sua quattro quarti

Sono diventata improvvisamnete nottambula? No, in realtà è che non potevo aspettare domani per scrivere questo post, è quasi una settimana che voglio scriverlo e solo adesso trovo un attimo per farlo. Ho avuto dei giorni travagliati, il lavoro, i primi raffreddori del piccolo e inviti vari, comunque sia adesso sono qui. Volevo scrivere questo post al venerdi per darvi un compitino per il fine settimana ovvero sperimentare la vostra quattro quarti preferita e parlarmene nei commenti a questo post. Adesso visto il mio ritardo voglio essere più generosa e darvi tutta la settimana per propormi le vostre varianti, non è un contest e non si vince nulla, non dovete farla per forza sta torta e se la fate non dovete stressarvi a farmi la foto, postarla da qualche parte etc. Vi chiedo solo di dirmi la vostra in merito, due righe nei commenti per dirmi come voi modifichereste questo dolce perché sono sicura di varianti ne possiamo trovare all'infinito. La torta morbida della Parodi è stata la mia base di partenza, ho fatto due conti e vi ho detto subito che si trattava di una quattro quarti. Ora sta quattro quarti cui ho aggiunto un po' di lievito che la rende più soffice, si fa in meno di dieci minuti, ed in realtà è diventata la mia colazione quotidiana. La preparo veramente in un baleno mentre do da mangiare a Giulio, mentre preparo il pranzo o la cena, mentre lavo i piatti, insomma mai che mi metto lì concentrata a fare la torta eppure ogni volta è deliziosa, mai uguale a sè stessa perchè la arricchisco in tutti i modi possibili, e il più delle volte il cacao non manca. Quella della foto oltre al cacao aveva una dose generosa di gocce di cioccolato e invece della marmellata delle cucchiaiate di  meravigliosa Mousse al moscato d'Asti (uno zabaione in pratica) di Cascina San Cassiano, è la versione preferita da mio marito, ma non è da meno con marmellata d'arance e gocce di cioccolato o con crema di cacao e fichi.
E voi di che quattro quarti siete?
Vi ricordo al volo gli ingredienti e il procedimento, poi aspetto i vostri suggerimenti, li voglio provare tutti.
Ingredienti:
2 uova (120 g)
120 g di farina (o per la versione al cacao 100 g di farina e 20 g di cacao amaro)
120 g di zucchero
120 g di burro
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 pz di sale
Marmellata, confettura o crema a piacere
granella di zucchero, o gocce di cioccolato a piacere
Montare il burro con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungere le uova, il sale e poi la farina eventualmente con il cacao e il lievito. Versare il composto nella teglia imburrata e infarinata e distribuire sulla superficie del dolce generose cucchiaiate di marmellata o confettura o crma a piacere. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti, dopo 15 minuti di cottura distribuire sulla superficie la granella di zucchero o gocce di cioccolato.

Ad ognuno la sua quattro quarti

Sono diventata improvvisamnete nottambula? No, in realtà è che non potevo aspettare domani per scrivere questo post, è quasi una settimana che voglio scriverlo e solo adesso trovo un attimo per farlo. Ho avuto dei giorni travagliati, il lavoro, i primi raffreddori del piccolo e inviti vari, comunque sia adesso sono qui. Volevo scrivere questo post al venerdi per darvi un compitino per il fine settimana ovvero sperimentare la vostra quattro quarti preferita e parlarmene nei commenti a questo post. Adesso visto il mio ritardo voglio essere più generosa e darvi tutta la settimana per propormi le vostre varianti, non è un contest e non si vince nulla, non dovete farla per forza sta torta e se la fate non dovete stressarvi a farmi la foto, postarla da qualche parte etc. Vi chiedo solo di dirmi la vostra in merito, due righe nei commenti per dirmi come voi modifichereste questo dolce perché sono sicura di varianti ne possiamo trovare all'infinito. La torta morbida della Parodi è stata la mia base di partenza, ho fatto due conti e vi ho detto subito che si trattava di una quattro quarti. Ora sta quattro quarti cui ho aggiunto un po' di lievito che la rende più soffice, si fa in meno di dieci minuti, ed in realtà è diventata la mia colazione quotidiana. La preparo veramente in un baleno mentre do da mangiare a Giulio, mentre preparo il pranzo o la cena, mentre lavo i piatti, insomma mai che mi metto lì concentrata a fare la torta eppure ogni volta è deliziosa, mai uguale a sè stessa perchè la arricchisco in tutti i modi possibili, e il più delle volte il cacao non manca. Quella della foto oltre al cacao aveva una dose generosa di gocce di cioccolato e invece della marmellata delle cucchiaiate di  meravigliosa Mousse al moscato d'Asti (uno zabaione in pratica) di Cascina San Cassiano, è la versione preferita da mio marito, ma non è da meno con marmellata d'arance e gocce di cioccolato o con crema di cacao e fichi.
E voi di che quattro quarti siete?
Vi ricordo al volo gli ingredienti e il procedimento, poi aspetto i vostri suggerimenti, li voglio provare tutti.
Ingredienti:
2 uova (120 g)
120 g di farina (o per la versione al cacao 100 g di farina e 20 g di cacao amaro)
120 g di zucchero
120 g di burro
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 pz di sale
Marmellata, confettura o crema a piacere
granella di zucchero, o gocce di cioccolato a piacere
Montare il burro con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungere le uova, il sale e poi la farina eventualmente con il cacao e il lievito. Versare il composto nella teglia imburrata e infarinata e distribuire sulla superficie del dolce generose cucchiaiate di marmellata o confettura o crma a piacere. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti, dopo 15 minuti di cottura distribuire sulla superficie la granella di zucchero o gocce di cioccolato.

2010-10-19

Provate a dirlo con una cena

"...devo fare una cena con amici ma non ho assolutamente idea di cosa preparare. in cucina non sono proprio un asso e mi piacerebbe imparare... potresti suggerirmi qualche piatto semplice da preparare ma gustoso..." Proprio stamattina appena acceso il computer ho trovato questo commento nell'ultimo post del blog, mi è sembrata una coincidenza strana perché ieri sera ho avuto tra le mani un curioso libricino "Prova a dirlo con una cena 20 menu per dare una notizia" di Francesca Martinato per Trenta editore ed avevo giusto deciso di parlarvene oggi dal momento che il libro,  una raccolta di idee per stare insieme, divertirsi e dare un risvolto gustoso ad ogni circostanza, mi ha dato spunto per una novità nel blog. L'autrice  sostiene giustamente che per ogni circostanza esistono i piatti più appropriati, converrete tutti che non è la stessa cosa preparare una cena per chiedere alla vostra fidanzata di sposarvi o per  guardare la partita insieme agli amici, oltre ai piatti anche la tavola sarà apparecchiata in modo diverso a seconda della situazione, degli invitati e della cena che si andrà a servire.  Ad ogni occasione ha abbinato così un menù dandoci anche preziosi consigli su come apparecchiare la tavola e ricevere gli ospiti. Il tono è leggero così come il formato del volume, un tascabile arricchito da curiose vignette, da tenere sempre a portata di mano. Se poi considerate che parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'AIRC non avrete altre scuse per non acquistarlo.
Il libro , dicevo, ha offerto lo spunto per una nuova rubrica che vorrei inserire nel blog, dei menù che mettano insieme delle ricette già pubblicate che rispecchino il periodo e la circostanza che con il ricevimento (cena, pranzo o festa che sia) vogliamo rappresentare, una risposta ai tanti lettori che, come l'anonimo del messaggio di apertura, mi chiedono quotidianamente consiglio, via e-mail, su cosa presentare nella prossima cena che hanno in mente di realizzare. Nel volume della Martinato c'è una cena d'autunno e con essa l'autrice pensa di poter presentare la o il fidanzato ai propri genitori, il menù si compone così: Involtini di prugne e speck, Crepes di castagne con melanzane e salsiccia, Amaranto rosso ai funghi porcini e Crostata all'arancia profumata al timo.
Io voglio darvi invece le mie idee con un pensiero speciale per l'anonimo del messaggio, quindi un menù d'autunno per una cena con gli amici.
Premetto che per cena io indico normalmente quattro portate, un antipasto o un aperitivo ricco, un primo piatto, un secondo e un dolce. Non ritengo sia il caso di arricchire ulteriormente il menù eviterete così che i piatti restino colmi e non metterete gli invitati nella difficoltà di dovervi dire non mi va più...
Sappiamo poi di non essere professionisti della cucina così a seconda del numero di invitati sarà il caso di costruire un menù appropriato, se parliamo di cena servita con il numero di portate che vi ho indicato direi che il numero giusto di commensali non dovrebbe superare le 6-8 unità per evitare evidenti disastri e nervosismi da parte vostra, se il numero è superiore conviene organizzare un bel buffet, anche chi organizza ha il diritto di godersi la serata. E proprio per godervi la serata vi consiglio ancora di studiarvi i piatti in modo tattico, portate che possano essere preparate parzialmente in anticipo e che non vi costringano a restare in cucina ma vi permettano di sedervi con i vostri ospiti, che non vada tutto in forno e nemmeno tutto sul fornello, cercate di organizzarvi così e le cene diventeranno un gioco da ragazzi. Ma ora andiamo al menù che vi consiglio
Menù d'autunno per cena tra amici
Antipasto:
Insalata d'ottobre potete arricchirla ulteriormente con crostini di pane e servirla come antipasto con un buon vino
Primo:
Lasagne con funghi e speck ottima con i porcini o un semplice misto funghi, permette di essere preparata in anticipo e cotta all'ultimo momento senza star lì a calcolare tempi di cottura della psta, scolare, mantecare ed impiattare, una soluzione comodissima

Secondo:
Coniglio al curry e mela ottimo perchè non ha bisogno di contorno si presenta bene e si prepara velocemnte, per chi non dovesse amare il coniglio va bene anche la carne di pollo, o ancora lo spezzatino di vitello o maiale

Dessert:
Insalata di frutta e sorbetto autunnale il sorbetto di cachi è semplicissimo da realizzare ed arricchito con la frutta di stagione permette di risolvere in un solo colpo le portate di dolce e frutta chiudendo in modo fresco e leggero anche un pasto particolarmente ricco.
Per la tavola consiglio colori caldi nelle tonalità tipiche della stagione e per centrotavola un bel cesto di cachi, castagne coi loro ricci e foglie secche.
Alla prossima!