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2015-09-07

Tartellette Sangue di Giuda con rose e lamponi

Piatto La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
Come sapete mi piace innamorarmi di aziende produttrici di eccellenze e conoscere direttamente attraverso i loro prodotti un sogno che è diventato un mestiere. Piccole realtà produttive che tutte insieme formano il vasto panorama delle eccellenze italiane. Vi avevo già parlato dell'azienda agricola Quaquarini Francesco e per la mia ricetta di oggi utilizzo un loro vino di punta il Sangue di Giuda, fiore all’occhiello di Canneto Pavese, è il vino rosso dolce per eccellenza. 
Oggi però voglio lasciare spazio ad un'azienda agricola che ho conosciuto quasi per caso navigando nel web e che mi ha incuriosita per la particolarità dei prodotti, è l'azienda agricola I Dossi.
Rose, uva Isabella, more, lamponi, robinia e sambuco sono solo alcune delle piante spontanee che provengono dal bosco del parco naturalistico in Lomellina di Giovanni Bazzano, ingredienti originali trasformati in gustose confetture di eccellenza nel piccolo laboratorio aziendale.
La ricetta base di queste tartellette è quella delle famose ciambellette al vino, solo vino rosso, zucchero e farina per dei biscottini croccantissimi anche in versione tartelletta, una volta farcite per qualche ora l'involucro si mantiene croccante tanto che chi non ha denti buoni si lamenta ma poi cedono un po' creando un tutt'uno con la farcia. Davvero deliziose.
Tartellette Sangue di Giuda con rose e lamponi
Ingredienti
Per la base al vino:
1 dl di vino sangue di giuda (o altro vino rosso dolce)
1 bicchiere (da i dl) di zucchero
250 g circa di farina 00
zucchero di canna per completare
Per la panna cotta:
250 ml di panna fresca
60 ml di latte
2 cucchiai di zucchero
3 g di gelatina in fogli
Per completare:
confettura di rose
confettura di lamponi
Impastare zucchero farina e vino (le dosi della farina sono variabili perché dipende dagli altri ingredienti, deve venir fuori un impasto compatto che si stende con il matterello come una frolla. Steso l'impasto bisogna ricavarne 12 dischetti, passarli da un lato nello zucchero di canna e
sistemarli negli stampi da tartelletta con lo zucchero alla base, forare l'impasto e cuocere a 180° fino a che prendono colore e risultano cotti. Portare ad ebollizione la panna con il latte e lo zucchero, aggiungere la gelatina ammollata in acqua fredda e strizzata e riempire con il composto le tartellette. Lasciar solidificare la panna e completare con le due confetture. Servire con un bicchiere di Sangue di Giuda.

Tartellette Sangue di Giuda con rose e lamponi

Piatto La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
Come sapete mi piace innamorarmi di aziende produttrici di eccellenze e conoscere direttamente attraverso i loro prodotti un sogno che è diventato un mestiere. Piccole realtà produttive che tutte insieme formano il vasto panorama delle eccellenze italiane. Vi avevo già parlato dell'azienda agricola Quaquarini Francesco e per la mia ricetta di oggi utilizzo un loro vino di punta il Sangue di Giuda, fiore all’occhiello di Canneto Pavese, è il vino rosso dolce per eccellenza. 
Oggi però voglio lasciare spazio ad un'azienda agricola che ho conosciuto quasi per caso navigando nel web e che mi ha incuriosita per la particolarità dei prodotti, è l'azienda agricola I Dossi.
Rose, uva Isabella, more, lamponi, robinia e sambuco sono solo alcune delle piante spontanee che provengono dal bosco del parco naturalistico in Lomellina di Giovanni Bazzano, ingredienti originali trasformati in gustose confetture di eccellenza nel piccolo laboratorio aziendale.
La ricetta base di queste tartellette è quella delle famose ciambellette al vino, solo vino rosso, zucchero e farina per dei biscottini croccantissimi anche in versione tartelletta, una volta farcite per qualche ora l'involucro si mantiene croccante tanto che chi non ha denti buoni si lamenta ma poi cedono un po' creando un tutt'uno con la farcia. Davvero deliziose.
Tartellette Sangue di Giuda con rose e lamponi
Ingredienti
Per la base al vino:
1 dl di vino sangue di giuda (o altro vino rosso dolce)
1 bicchiere (da i dl) di zucchero
250 g circa di farina 00
zucchero di canna per completare
Per la panna cotta:
250 ml di panna fresca
60 ml di latte
2 cucchiai di zucchero
3 g di gelatina in fogli
Per completare:
confettura di rose
confettura di lamponi
Impastare zucchero farina e vino (le dosi della farina sono variabili perché dipende dagli altri ingredienti, deve venir fuori un impasto compatto che si stende con il matterello come una frolla. Steso l'impasto bisogna ricavarne 12 dischetti, passarli da un lato nello zucchero di canna e
sistemarli negli stampi da tartelletta con lo zucchero alla base, forare l'impasto e cuocere a 180° fino a che prendono colore e risultano cotti. Portare ad ebollizione la panna con il latte e lo zucchero, aggiungere la gelatina ammollata in acqua fredda e strizzata e riempire con il composto le tartellette. Lasciar solidificare la panna e completare con le due confetture. Servire con un bicchiere di Sangue di Giuda.

2015-05-07

Il piacere di essere mamma: l'ora del tè in miniatura e i dolcini alla crema e frutta senza lattosio

Stoviglie La Porcellana Bianca
Domenica è la festa della mamma ed il regalo più grande per me è davvero semplicemente esserlo. Con i bambini sto imparando tante cose, sto imparando sul campo ad essere genitore e soprattutto a capire che non siamo noi a dare a loro ma loro che quotidianamente ci danno e c'insegnano tanto, loro riflettono i nostri difetti inducendoci a migliorare anche come persone e non solo come genitori. Mi accorgo che davvero osservano tutto e mi conoscono più di quanto io conosca me stessa. I momenti educativi si mescolano a quelli ludici ed  è davvero ogni giorno un piacere sempre più grande essere la loro mamma.
Non sono una mamma con tanto tempo a disposizione ma sono molto presente e cerco sempre anche nel mio caotico da fare di introdurre in loro qualche "pilloletta" di amore per il sapere.
Continuano le nostre scoperte gioco con G-Baby del Gruppo Editoriale San Paolo, non solo il mensile, pur sempre ricco di spunti, ma anche gli speciali dedicati ai giochi. Fiabe in gioco stavolta è davvero "di stagione" con Jack e il fagiolo magico e La principessa sul pisello, due storie che già i miei figli amavano e ai cui personaggi hanno potuto finalmente dare un volto. Fiabe da leggere ascoltare, guardare, disegnare e anche colorare quelle di G-Baby Fiabe in gioco.
Ormai siamo diventati più fattivi...usiamo fogli, forbici e colori a tutto spiano. Giulio che è più grande ama moltissimo e sempre più disegnare (come me da piccola) ecco perché non potevamo proprio farci mancare Il mio primo libro pop up Costruisci il Circo pop up pubblicato da Effigi. Il nostro circo tra colori ed intagli sta prendendo vita pagina dopo pagina con giocolieri, clown, leoni e molto altro ancora!
E' bellissimo seguire con loro una storia per imparare magari le tradizioni di un luogo, lo stiamo facendo con La dolce strada di Veronica Grandetti e Nicola Natili pubblicato da Edizioni Il Leccio; una storia sui dolci tradizionali senesi raccontata attraverso gli occhi della piccola e curiosa Caterina, la nipote di una famiglia di mezzadri che in un percorso sentimentale fatto di famiglia, oggetti, luoghi, personaggi, costumi e modi di dire ci porta alla scoperta di del territorio senese e della sua tradizione dolciaria. Già immagino come sarà bello portarli magari in quei luoghi conosciuti attraverso il libro a scoprire dal vivo quei manicaretti di cui abbiamo letto e che magari abbiamo pasticciato nella nostra cucina con le ricette di cui il libro è fornito.
Non è tutto oro quel che luccica però e anch'io sono una mamma imperfetta che perde la pazienza e a volte viene tiranneggiata dai piccoli da cui non riesce sempre a farsi ascoltare.
Ai genitori stressati che si spazientiscono per nulla consiglio un bel libro edito da BUR Urlare non serve a nulla di Daniele Novara per imparare a gestire i conflitti con i figli, per farsi ascoltare e guidarli nella crescita. Io personalmente ho dei noduli alle corde vocali e dovrei stare in assoluto riposo vocale per cui ho fatto di necessità virtù cercando di imparare da Daniele Novara, uno dei maggiori pedagogisti italiani e massimo esperto di conflitti interpersonali che raccoglie in questo libro riflessioni e indicazioni pratiche per spiegare come imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Tante sono le storie vere raccolte nel suo lavoro di sostegno ai genitori – dai capricci dei piccoli ai dubbi sull’uso delle punizioni, dalla divisione dei ruoli tra madre e padre alle tipiche discussioni della prima adolescenza –da cui parte l’autore per mostrarci la strada per un’educazione basata su regole chiare, organizzazione e una buona comunicazione, che mette i genitori in grado di aiutare i figli a crescere, sviluppando tutte le loro risorse.
A parte l'educazione, argomento sempre spinoso, anche in cucina  penso si possano trovare dei punti di contatto per unire genitori e figli e trasformare l'esigenza dell'alimentarsi in gioco e divertimento.

Ho dei bambini sani, al momento senza intolleranze e/o allergie note, però stavolta ho voluto pensare a quai bambini  (tanti purtroppo) che non possono assumere lattosio ed ho ricreato la ricetta dei dolcetti alla crema e frutta privandoli del tutto di latte e grassi animali, il risultato un dolcino leggero che realizzato in piccolo formato permette di giocare con loro all'ora del tè ottenendo una merenda sana, gustosa e giocosa da condividere.
Le tazze del tè le ho sostituite con un modello largo da caffè per ottenere l'effetto miniatura.
Dolcetti alla crema e frutta senza lattosio
Ingredienti
Per la base:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di oliva leggero o di semi
130 g di acqua
una bustina di lievito per dolci
30 ml di limoncello
Per la crema all'acqua:
4 tuorli
 500 ml di acqua
100 g di zucchero
50 g di farina
la scorza di un limone
Per completare:
Fragole e Kiwi o altra frutta fresca
zucchero a velo
Montare le uova con lo zucchero aggiungere i liquidi e poi la farina setacciata con il lievito, versare il composto negli stampini (se si tratta di piccole formine ne verranno oltre 20)e infornare a 180° finché risulteranno dorati. Intanto preparare la crema, portare a bollore l'acqua con la scorza. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e l'acqua un po' alla volta continuando a mescolare. Addensare a fuoco dolce mescolando fino a che la crema risulterà di consistenza soda. Far raffreddare la crema farcire i dolcini e decorarli con la frutta e lo zucchero a velo.
Con la piccola Aurelia condividiamo spesso una tazza di tè o una tisana, con questi dolcini  abbiamo particolarmente apprezzato questa miscela di tè  di La via del Tè. La miscela Romeo e Giulietta è perfetta per i romantici e i sognatori, tè verde con papaya, fragola e petali di rosa dal profumo dolce e fruttato e dal sapore soave e delicato.
Se  l'idea di una merenda speciale vi alletta e  vi trovate magari a Milano approfittate dell'evento organizzato da Gallucci Editore   il prossimo 9 maggio alle ore 17  una presentazione/laboratorio del libro Facciamo merenda! di Miralda Colombo presso la Libreria dei Ragazzi di Milano (via Tadino, 53)
Un laboratorio di cucina durante il quale i bambini che parteciperanno prepareranno la loro merenda insieme a Miralda e a Cecilia Viganò (in arte Cevì, illustratrice del volume).

Il piacere di essere mamma: l'ora del tè in miniatura e i dolcini alla crema e frutta senza lattosio

Stoviglie La Porcellana Bianca
Domenica è la festa della mamma ed il regalo più grande per me è davvero semplicemente esserlo. Con i bambini sto imparando tante cose, sto imparando sul campo ad essere genitore e soprattutto a capire che non siamo noi a dare a loro ma loro che quotidianamente ci danno e c'insegnano tanto, loro riflettono i nostri difetti inducendoci a migliorare anche come persone e non solo come genitori. Mi accorgo che davvero osservano tutto e mi conoscono più di quanto io conosca me stessa. I momenti educativi si mescolano a quelli ludici ed  è davvero ogni giorno un piacere sempre più grande essere la loro mamma.
Non sono una mamma con tanto tempo a disposizione ma sono molto presente e cerco sempre anche nel mio caotico da fare di introdurre in loro qualche "pilloletta" di amore per il sapere.
Continuano le nostre scoperte gioco con G-Baby del Gruppo Editoriale San Paolo, non solo il mensile, pur sempre ricco di spunti, ma anche gli speciali dedicati ai giochi. Fiabe in gioco stavolta è davvero "di stagione" con Jack e il fagiolo magico e La principessa sul pisello, due storie che già i miei figli amavano e ai cui personaggi hanno potuto finalmente dare un volto. Fiabe da leggere ascoltare, guardare, disegnare e anche colorare quelle di G-Baby Fiabe in gioco.
Ormai siamo diventati più fattivi...usiamo fogli, forbici e colori a tutto spiano. Giulio che è più grande ama moltissimo e sempre più disegnare (come me da piccola) ecco perché non potevamo proprio farci mancare Il mio primo libro pop up Costruisci il Circo pop up pubblicato da Effigi. Il nostro circo tra colori ed intagli sta prendendo vita pagina dopo pagina con giocolieri, clown, leoni e molto altro ancora!
E' bellissimo seguire con loro una storia per imparare magari le tradizioni di un luogo, lo stiamo facendo con La dolce strada di Veronica Grandetti e Nicola Natili pubblicato da Edizioni Il Leccio; una storia sui dolci tradizionali senesi raccontata attraverso gli occhi della piccola e curiosa Caterina, la nipote di una famiglia di mezzadri che in un percorso sentimentale fatto di famiglia, oggetti, luoghi, personaggi, costumi e modi di dire ci porta alla scoperta di del territorio senese e della sua tradizione dolciaria. Già immagino come sarà bello portarli magari in quei luoghi conosciuti attraverso il libro a scoprire dal vivo quei manicaretti di cui abbiamo letto e che magari abbiamo pasticciato nella nostra cucina con le ricette di cui il libro è fornito.
Non è tutto oro quel che luccica però e anch'io sono una mamma imperfetta che perde la pazienza e a volte viene tiranneggiata dai piccoli da cui non riesce sempre a farsi ascoltare.
Ai genitori stressati che si spazientiscono per nulla consiglio un bel libro edito da BUR Urlare non serve a nulla di Daniele Novara per imparare a gestire i conflitti con i figli, per farsi ascoltare e guidarli nella crescita. Io personalmente ho dei noduli alle corde vocali e dovrei stare in assoluto riposo vocale per cui ho fatto di necessità virtù cercando di imparare da Daniele Novara, uno dei maggiori pedagogisti italiani e massimo esperto di conflitti interpersonali che raccoglie in questo libro riflessioni e indicazioni pratiche per spiegare come imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Tante sono le storie vere raccolte nel suo lavoro di sostegno ai genitori – dai capricci dei piccoli ai dubbi sull’uso delle punizioni, dalla divisione dei ruoli tra madre e padre alle tipiche discussioni della prima adolescenza –da cui parte l’autore per mostrarci la strada per un’educazione basata su regole chiare, organizzazione e una buona comunicazione, che mette i genitori in grado di aiutare i figli a crescere, sviluppando tutte le loro risorse.
A parte l'educazione, argomento sempre spinoso, anche in cucina  penso si possano trovare dei punti di contatto per unire genitori e figli e trasformare l'esigenza dell'alimentarsi in gioco e divertimento.

Ho dei bambini sani, al momento senza intolleranze e/o allergie note, però stavolta ho voluto pensare a quai bambini  (tanti purtroppo) che non possono assumere lattosio ed ho ricreato la ricetta dei dolcetti alla crema e frutta privandoli del tutto di latte e grassi animali, il risultato un dolcino leggero che realizzato in piccolo formato permette di giocare con loro all'ora del tè ottenendo una merenda sana, gustosa e giocosa da condividere.
Le tazze del tè le ho sostituite con un modello largo da caffè per ottenere l'effetto miniatura.
Dolcetti alla crema e frutta senza lattosio
Ingredienti
Per la base:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di oliva leggero o di semi
130 g di acqua
una bustina di lievito per dolci
30 ml di limoncello
Per la crema all'acqua:
4 tuorli
 500 ml di acqua
100 g di zucchero
50 g di farina
la scorza di un limone
Per completare:
Fragole e Kiwi o altra frutta fresca
zucchero a velo
Montare le uova con lo zucchero aggiungere i liquidi e poi la farina setacciata con il lievito, versare il composto negli stampini (se si tratta di piccole formine ne verranno oltre 20)e infornare a 180° finché risulteranno dorati. Intanto preparare la crema, portare a bollore l'acqua con la scorza. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e l'acqua un po' alla volta continuando a mescolare. Addensare a fuoco dolce mescolando fino a che la crema risulterà di consistenza soda. Far raffreddare la crema farcire i dolcini e decorarli con la frutta e lo zucchero a velo.
Con la piccola Aurelia condividiamo spesso una tazza di tè o una tisana, con questi dolcini  abbiamo particolarmente apprezzato questa miscela di tè  di La via del Tè. La miscela Romeo e Giulietta è perfetta per i romantici e i sognatori, tè verde con papaya, fragola e petali di rosa dal profumo dolce e fruttato e dal sapore soave e delicato.
Se  l'idea di una merenda speciale vi alletta e  vi trovate magari a Milano approfittate dell'evento organizzato da Gallucci Editore   il prossimo 9 maggio alle ore 17  una presentazione/laboratorio del libro Facciamo merenda! di Miralda Colombo presso la Libreria dei Ragazzi di Milano (via Tadino, 53)
Un laboratorio di cucina durante il quale i bambini che parteciperanno prepareranno la loro merenda insieme a Miralda e a Cecilia Viganò (in arte Cevì, illustratrice del volume).

2015-01-27

L'ora del dolce: Soffici dolcini cioccolato e caffè

Piatti e vassoio La Porcellana Bianca
Quand'è l'ora giusta per il dolce? Per Gianluca Fusto ogni ora è buona purché si faccia corrispondere ad ogni ora il giusto dolce. In Le mie 24 ore dolci pubblicato da Gribaudo  Fusto, uno dei più grandi maestri pasticcieri al mondo, ci dà un esempio di come comporre una giornata dolce dalla colazione allo "sfizio notturno", senza tralasciare le grandi occasioni e il cioccolato.
Sono entusiasta di questo libro perché è forse la prima volta che riesco a comprendere un libro di un pasticciere professionista, la precisione è maniacale ma le ricette sono ripetibili in una comune cucina (un minimo attrezzata come quella di noi appassionati) perché il libro si rivolge proprio ai non esperti. Non mancano - come ai libri dei grandi si conviene- geometria, rigore, precisione, creatività, tecnica, innovazione, ricerca, sensazioni e passione, ma il tutto sembra accessibile e quasi, dicevo, alla portata di tutti. Mi piace la sua regola del tre che vorrei fare mia, tre elementi a comporre ogni dolce, perché mi sembra che non renda l'insieme difficile da realizzare e nemmeno da degustare come spesso accade in dolci più strutturati che si rivelano essere solo un'accozzaglia male assortita di ingredienti vari. Mi piace questa sorta di essenzialità e in omaggio a Gianluca Fusto vi propongo un mio dolcino in cui non manca il cioccolato (la grande passione di Fusto) che ho tentato di strutturare anch'io attingendo alla regola del tre: base soffice al cacao (la base del ciambellone di Ady che non cambio per nulla al mondo), una crema al burro al gusto di caffè e un cioccolatino alla nocciola sopra per dare una nota croccante. Vi invito a sperimentare è un dolce che si realizza facilmente e il risultato è assicurato.
Soffici dolcini cioccolato e caffè
Ingredienti
Per la base:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di oliva*
130 g di acqua
una bustina di lievito per dolci
30 ml di liquore al caffè
4 cucchiai di cacao amaro
Per la crema al burro e caffè:
4 uova
100 g di zucchero
250 g di burro
1 pizzico di sale
2 cucchiai di caffè solubile in polvere
Per completare:
ovetti alla nocciola
cacao amaro 
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, l'acqua, il liquore, la farina ed infine il lievito setacciato e il cacao.Versare l'impasto negli stampini da savarin (con queste dosi ne verranno 24). Cuocere in forno caldo a 180° per 15- 20 minuti (dipende dal forno) provate comunque con lo stecchino.
Per la crema: frullare le uova intere con uno sbattitore per un paio di minuti. Aggiungere lo zucchero e il pizzico di sale continuando a frullare, mettere il composto sul fuoco a bagnomaria e sbattere sempre finché non risulterà cremoso e facendo attenzione a non far bollire l'acqua.
Levare dal fuoco e continuare a sbattere fino a far raffreddare la crema. A parte montare il burro ammorbidito per 15 minuti fino a renderlo spumoso, aggiungere il caffè solubile e poi unirvi con una frusta a mano la crema di uova preparata in precedenza. Versare la crema in una sac à poche e farcire con essa i dolcini, completare con mezzo ovetto o una nocciola ricoperta di cioccolato
*per il dolce ho scelto un semplice e delicato Olio di Oliva Dante  e il lievito Ar.Pa. Lieviti.

L'ora del dolce: Soffici dolcini cioccolato e caffè

Piatti e vassoio La Porcellana Bianca
Quand'è l'ora giusta per il dolce? Per Gianluca Fusto ogni ora è buona purché si faccia corrispondere ad ogni ora il giusto dolce. In Le mie 24 ore dolci pubblicato da Gribaudo  Fusto, uno dei più grandi maestri pasticcieri al mondo, ci dà un esempio di come comporre una giornata dolce dalla colazione allo "sfizio notturno", senza tralasciare le grandi occasioni e il cioccolato.
Sono entusiasta di questo libro perché è forse la prima volta che riesco a comprendere un libro di un pasticciere professionista, la precisione è maniacale ma le ricette sono ripetibili in una comune cucina (un minimo attrezzata come quella di noi appassionati) perché il libro si rivolge proprio ai non esperti. Non mancano - come ai libri dei grandi si conviene- geometria, rigore, precisione, creatività, tecnica, innovazione, ricerca, sensazioni e passione, ma il tutto sembra accessibile e quasi, dicevo, alla portata di tutti. Mi piace la sua regola del tre che vorrei fare mia, tre elementi a comporre ogni dolce, perché mi sembra che non renda l'insieme difficile da realizzare e nemmeno da degustare come spesso accade in dolci più strutturati che si rivelano essere solo un'accozzaglia male assortita di ingredienti vari. Mi piace questa sorta di essenzialità e in omaggio a Gianluca Fusto vi propongo un mio dolcino in cui non manca il cioccolato (la grande passione di Fusto) che ho tentato di strutturare anch'io attingendo alla regola del tre: base soffice al cacao (la base del ciambellone di Ady che non cambio per nulla al mondo), una crema al burro al gusto di caffè e un cioccolatino alla nocciola sopra per dare una nota croccante. Vi invito a sperimentare è un dolce che si realizza facilmente e il risultato è assicurato.
Soffici dolcini cioccolato e caffè
Ingredienti
Per la base:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di oliva*
130 g di acqua
una bustina di lievito per dolci
30 ml di liquore al caffè
4 cucchiai di cacao amaro
Per la crema al burro e caffè:
4 uova
100 g di zucchero
250 g di burro
1 pizzico di sale
2 cucchiai di caffè solubile in polvere
Per completare:
ovetti alla nocciola
cacao amaro 
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, l'acqua, il liquore, la farina ed infine il lievito setacciato e il cacao.Versare l'impasto negli stampini da savarin (con queste dosi ne verranno 24). Cuocere in forno caldo a 180° per 15- 20 minuti (dipende dal forno) provate comunque con lo stecchino.
Per la crema: frullare le uova intere con uno sbattitore per un paio di minuti. Aggiungere lo zucchero e il pizzico di sale continuando a frullare, mettere il composto sul fuoco a bagnomaria e sbattere sempre finché non risulterà cremoso e facendo attenzione a non far bollire l'acqua.
Levare dal fuoco e continuare a sbattere fino a far raffreddare la crema. A parte montare il burro ammorbidito per 15 minuti fino a renderlo spumoso, aggiungere il caffè solubile e poi unirvi con una frusta a mano la crema di uova preparata in precedenza. Versare la crema in una sac à poche e farcire con essa i dolcini, completare con mezzo ovetto o una nocciola ricoperta di cioccolato
*per il dolce ho scelto un semplice e delicato Olio di Oliva Dante  e il lievito Ar.Pa. Lieviti.

2014-11-28

Progettando le prossime feste: Dolcini pere e cioccolato

Piatto La Porcellana Bianca
Arriva Dicembre e per me è già Natale, ogni anno in effetti anticipo di qualche giorno in linea con il trend generale che vede ormai luci e addobbi presenti ovunque già da metà novembre. Il fatto è che l'attesa e la preparazione sono in effetti più emozionanti di qualsiasi evento e così propongo di utilizzare l'ultimo week-end di novembre  per pianificare decorazioni, regali, ricette e tutto quanto potrà rendere speciale il Natale.
Un dolcino casalingo si presta ad accompagnare un "grigio" fine settimana di passaggio, pomeriggi di studio ed organizzazione in cui trovare attraverso i giusti libri l'idea che stavamo cercando.
Perfetti i libri di Caterina Balivo risultato della trasmissione Detto Fatto pubblicati da Rizzoli.
Del volume dedicato alla casa vi avevo già parlato e ve lo richiamo perché vi sono ottimi spunti per decorazioni e regali home made.
Nel secondo volume Detto Fatto Il Look giorno per giorno troverete il modo per valorizzarvi in ogni occasione, anche e soprattutto nelle serate delle prossime festività. Moda, beauty, make-up, hair stylist e nail art adatti ad ogni occasione e inoltre tanti progetti per realizzare collanine, colletti, cerchietti e anche cosmetici fai da te per i regalini alle amiche.
Nel terzo volume Detto Fatto La cucina ricetta per ricetta sfiziose ed originali preparazioni direttamente dalla cucina di Detto Fatto, oltre 60 ricette alla portata di tutti per ricevere in modo perfetto, con i consigli dei tutor della trasmissione e anche qualche curiosità su Caterina e la sua famiglia.
Ma dicembre si sa è anche periodo di mercatini, soprattutto di quelli dedicati al Natale che fioccano ormai ovunque. Ma se solo l'idea di non saperne abbastanza vi scoraggia e vi fa perdere la voglia di mettervi in macchina alla ricerca di quella fiera dell'antiquariato o di quel mercatino vintage di cui avete sentito parlare in Mercati e Mercatini d'Italia di Simonetta Bosso pubblicato da Gribaudo troverete il dettaglio di oltre 1000 mercatini nazionali, appuntamenti da non perdere dislocati durante il corso dell'anno e su tutto il territorio nazionale per divertirsi, visitare bei posti e trovare articoli di ogni genere a prezzi imbattibili. E se siete di quelli che i mercatini li evitano per paura di non essere bravi a fare affari vi sono anche tanti consigli per concludere buoni affari. "Di bancarella in bancarella, tra piccoli ogge tti e grandi occasioni, acquisti e scambi in un viaggio nel tempo tra presente e passato".
Per il momento questi input possono bastare eccovi allora i miei dolcini pere e cioccolato che sfruttano come al solito la base del Ciambellone della mitica Ady, perfetta davvero in ogni variante.
Per profumarli Ratafià di pera Picciola di Lombardi &Visconti e succo di frutta dello stesso frutto e per arricchirli all'interno dell'ottima Fiordifrutta alla pera Rigoni di Asiago. Come olio ho scelto un semplice e delicato Olio di Oliva Dante  che non caratterizza il dolce nel gusto e il lievito Ar.Pa. Lieviti qualità Elefante. Sentirete che bontà! Se poi volete strafare completate i dolcini con crema di mascarpone montato con panna e zucchero a velo e una spolverata di cacao amaro, diventeranno irresistibili.
Dolcini pere e cioccolato
Ingredienti
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di semi o di oliva
130 g di succo di frutta alla pera
una bustina di lievito per dolci
30 ml di ratafià di pera (o altro liquore a piacere)
100 g di cioccolato extrafondente
Confettura di pere
Per completare:
250 g di mascarpone
125 g di panna
3 cucchiai di zucchero a velo
un cucchiaio di cacao amaro
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, il succo, il liquore, la farina ed infine il lievito setacciato e il cioccolato tritato.
Versare l'impasto negli stampini da muffin (poco più della metà) e aggiungere in ognuno un cucchiaino di confettura. Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti circa(dipende dal forno) provate comunque con lo stecchino.
All'uscita servire con zucchero a velo o con la crema di mascarpone e panna (montare insieme allo zucchero a velo panna e mascarpone) completata da un velo di cacao amaro.

Progettando le prossime feste: Dolcini pere e cioccolato

Piatto La Porcellana Bianca
Arriva Dicembre e per me è già Natale, ogni anno in effetti anticipo di qualche giorno in linea con il trend generale che vede ormai luci e addobbi presenti ovunque già da metà novembre. Il fatto è che l'attesa e la preparazione sono in effetti più emozionanti di qualsiasi evento e così propongo di utilizzare l'ultimo week-end di novembre  per pianificare decorazioni, regali, ricette e tutto quanto potrà rendere speciale il Natale.
Un dolcino casalingo si presta ad accompagnare un "grigio" fine settimana di passaggio, pomeriggi di studio ed organizzazione in cui trovare attraverso i giusti libri l'idea che stavamo cercando.
Perfetti i libri di Caterina Balivo risultato della trasmissione Detto Fatto pubblicati da Rizzoli.
Del volume dedicato alla casa vi avevo già parlato e ve lo richiamo perché vi sono ottimi spunti per decorazioni e regali home made.
Nel secondo volume Detto Fatto Il Look giorno per giorno troverete il modo per valorizzarvi in ogni occasione, anche e soprattutto nelle serate delle prossime festività. Moda, beauty, make-up, hair stylist e nail art adatti ad ogni occasione e inoltre tanti progetti per realizzare collanine, colletti, cerchietti e anche cosmetici fai da te per i regalini alle amiche.
Nel terzo volume Detto Fatto La cucina ricetta per ricetta sfiziose ed originali preparazioni direttamente dalla cucina di Detto Fatto, oltre 60 ricette alla portata di tutti per ricevere in modo perfetto, con i consigli dei tutor della trasmissione e anche qualche curiosità su Caterina e la sua famiglia.
Ma dicembre si sa è anche periodo di mercatini, soprattutto di quelli dedicati al Natale che fioccano ormai ovunque. Ma se solo l'idea di non saperne abbastanza vi scoraggia e vi fa perdere la voglia di mettervi in macchina alla ricerca di quella fiera dell'antiquariato o di quel mercatino vintage di cui avete sentito parlare in Mercati e Mercatini d'Italia di Simonetta Bosso pubblicato da Gribaudo troverete il dettaglio di oltre 1000 mercatini nazionali, appuntamenti da non perdere dislocati durante il corso dell'anno e su tutto il territorio nazionale per divertirsi, visitare bei posti e trovare articoli di ogni genere a prezzi imbattibili. E se siete di quelli che i mercatini li evitano per paura di non essere bravi a fare affari vi sono anche tanti consigli per concludere buoni affari. "Di bancarella in bancarella, tra piccoli ogge tti e grandi occasioni, acquisti e scambi in un viaggio nel tempo tra presente e passato".
Per il momento questi input possono bastare eccovi allora i miei dolcini pere e cioccolato che sfruttano come al solito la base del Ciambellone della mitica Ady, perfetta davvero in ogni variante.
Per profumarli Ratafià di pera Picciola di Lombardi &Visconti e succo di frutta dello stesso frutto e per arricchirli all'interno dell'ottima Fiordifrutta alla pera Rigoni di Asiago. Come olio ho scelto un semplice e delicato Olio di Oliva Dante  che non caratterizza il dolce nel gusto e il lievito Ar.Pa. Lieviti qualità Elefante. Sentirete che bontà! Se poi volete strafare completate i dolcini con crema di mascarpone montato con panna e zucchero a velo e una spolverata di cacao amaro, diventeranno irresistibili.
Dolcini pere e cioccolato
Ingredienti
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di semi o di oliva
130 g di succo di frutta alla pera
una bustina di lievito per dolci
30 ml di ratafià di pera (o altro liquore a piacere)
100 g di cioccolato extrafondente
Confettura di pere
Per completare:
250 g di mascarpone
125 g di panna
3 cucchiai di zucchero a velo
un cucchiaio di cacao amaro
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, il succo, il liquore, la farina ed infine il lievito setacciato e il cioccolato tritato.
Versare l'impasto negli stampini da muffin (poco più della metà) e aggiungere in ognuno un cucchiaino di confettura. Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti circa(dipende dal forno) provate comunque con lo stecchino.
All'uscita servire con zucchero a velo o con la crema di mascarpone e panna (montare insieme allo zucchero a velo panna e mascarpone) completata da un velo di cacao amaro.

2014-10-31

Eclair liquirizia e torrone per il Cremoncino

Piatto La Porcellana Bianca
Anche quest'anno a Cremona dal 15 al 23 novembre si tiene La Festa del Torrone. Ero stata invitata a partecipare personalmente ma ho dovuto, come ormai di consueto quando si tratta di mete "fuori mano", declinare l'invito limitandomi a partecipare virtualmente all'evento mediante la realizzazione di una ricetta a base di torrone.
Il torrone alle mandorle che Sperlari mi ha gentilmente fatto pervenire per l'occasione affinché io potessi dare il mio contributo, il torrone della mia infanzia aggiungo io, l'odore e il sapore delle mattine di Natale quando immancabilmente ne trovavo una stecca esagerata sotto l'albero.
Ma volevo che questo Cremoncino parlasse calabrese allora ho scelto come partner la liquirizia Amarelli ed ho realizzato dei golosissimi Eclair alla crema di liquirizia e torrone.
Perché gli eclair mi chiederete? Perché non ne possiamo più di cupcake e pasta di zucchero e perché tornare alle eleganti tradizioni di pasticceria a volte fa sentire più chic ed era questo il risultato che volevo.
Mi è stato di grande aiuto il nuovo e bellissimo manuale Eclair bignè e torte in pasta choux di Rudolf Rainer e Silvia Rabito pubblicato da Giunti Demetra. la pasticceria classica arricchita da creatività e gusto contemporanei. Un libro per mettere un po' in oblio il cake design che sembra aver assorbito l'attenzione di tutti facendoci dimenticare il gusto e la raffinatezza della "vera pasticceria" Ho mangiato con gli occhi ogni singola pagina soffermandomi con particolare interesse sul salato che coi bignè mi è sempre piaciuto. L'ho tenuto tra le mani dall'estate trascorsa ad oggi ammirando  e pregustando con lo sguardo le oltre quaranta ricette tra éclair, bignè torte in pasta choux, sia dolci che salate, fin quando ho deciso che doveva essermi d'aiuto in qualche modo e l'occasione mi si è presentata quando cercavo una ricetta di crema alla liquirizia per farcire i miei bignè. Alla liquirizia nel libro nulla davvero ma certo la crema al burro e tè matcha sarebbe stata perfetta da adattare essendo la liquirizia in polvere di consistenza simile al tè matcha, aggiustando di qua, ritoccando di là, modificando a modo mio la ricetta originale è uscito fuori il dessert che volevo.
La base degli éclair è quella del libro perfetta sia con ripieni dolci che salati.
Eclair alla crema di liquirizia e torrone
 

Ingredienti
Per la pasta choux:
250 ml di acqua
1 pizzico di sale
100 g di burro
150 g di farina 00
4 uova
Per la crema al burro e liquirizia:
4 uova
100 g di zucchero
250 g di burro
1pizzico di sale
1 cucchiaio di polvere di liquirizia
Per completare:
Torrone alle mandorle
Per gli éclair: Portare a bollore l'acqua con il burro e il sale mescolando con un mestolo di legno, quando il burro risulterà sciolto unire d'un colpo la farina e mescolare fino a sciogliere i grumi creando una polentina che cuocendosi si staccherà dalle pareti della pentola.
Fuori dal fuoco unire le uova uno per volta amalgamando bene il precedente prima di passare al successivo. Versare il composto che risulterà colloso in una sacca con bocchetta grande, liscia. Su due teglie foderate di carta forno formare delle strisce di circa 6 cm di lunghezza (ne verranno una ventina). Cuocere a 200° per 12-20 minuti (dipende dal forno). Quando saranno gonfi, dorate e asciutti (risulteranno leggeri)  i dolcetti sono pronti. Lasciarli riposare ancora un po'in forno e poi fuori a raffreddare prima di passare alla farcitura.
Per la crema: frullare le uova intere con uno sbattitore per un paio di minuti. Aggiungere lo zucchero e il pizzico di sale continuando a frullare, mettere il composto sul fuoco a bagnomaria e sbattere sempre finché non risulterà cremoso e facendo attenzione a non far bollire l'acqua.
Levare dal fuoco e continuare a sbattere fino a far raffreddare la crema. A parte montare il burro ammorbidito per 15 minuti fino a renderlo spumoso, aggiungere la polvere di liquirizia e poi unirvi con una frusta a mano la crema di uova preparata in precedenza. Versare la crema in una sac à poche e farcirvi gli éclair, posarvi sopra la calotta divisa in due per creare un gioco e guarnire la parte centrale con abbondante torrone tritato.