2015-03-31

Le colombine di kamut con l'uovo per Pasqua

Posate Mori Italian Factory, piatto e ciotola Easy Life Design
Ecco nel post precedente vi parlavo della mia idea di brunch pasquale, in tale occasione non può mancare uno dei classici pani ricchi decorati come da tradizione con le uova, io innovando un poco ho realizzato delle colombine di pan brioche con farina biologica di kamut.
Colombine di kamut con l'uovo
Ingredienti per 8 colombine:
500 g di farina biologica di kamut
12 g di lievito di birra
50 g di burro fuso
50 g di zucchero
10 g di sale
250 ml di acqua
1 uovo
8 uova per decorare

16 chiodi di garofano per gli occhi
Impastare farina, zucchero e uovo aggiungendo il lievito sciolto nell'acqua, aggiungere dopo il sale e il burro fuso non caldo. Lasciar lievitare la massa per circa tre ore, suddividerla in otto parti ed allungarne ciascuna a bastoncino di circa 30 cm, annodare il bastoncino e nel nodo inserire un uovo crudo, intagliare l'estremità inferiore formando la coda e praticare un piccolo taglio orizzontale in quella superiore formando il becco, inserire ai lati della testa due chiodi di garofano formando gli occhi. Lasciar lievitare ancora un'ora e poi infornare a 190° per 15-20 minuti circa.
Nei prossimi post le altre ricette per il brunch di Pasqua.

Le colombine di kamut con l'uovo per Pasqua

Posate Mori Italian Factory, piatto e ciotola Easy Life Design
Ecco nel post precedente vi parlavo della mia idea di brunch pasquale, in tale occasione non può mancare uno dei classici pani ricchi decorati come da tradizione con le uova, io innovando un poco ho realizzato delle colombine di pan brioche con farina biologica di kamut.
Colombine di kamut con l'uovo
Ingredienti per 8 colombine:
500 g di farina biologica di kamut
12 g di lievito di birra
50 g di burro fuso
50 g di zucchero
10 g di sale
250 ml di acqua
1 uovo
8 uova per decorare

16 chiodi di garofano per gli occhi
Impastare farina, zucchero e uovo aggiungendo il lievito sciolto nell'acqua, aggiungere dopo il sale e il burro fuso non caldo. Lasciar lievitare la massa per circa tre ore, suddividerla in otto parti ed allungarne ciascuna a bastoncino di circa 30 cm, annodare il bastoncino e nel nodo inserire un uovo crudo, intagliare l'estremità inferiore formando la coda e praticare un piccolo taglio orizzontale in quella superiore formando il becco, inserire ai lati della testa due chiodi di garofano formando gli occhi. Lasciar lievitare ancora un'ora e poi infornare a 190° per 15-20 minuti circa.
Nei prossimi post le altre ricette per il brunch di Pasqua.

2015-03-30

Il brunch di Pasqua

Pranzo, colazione, cena? Quest'anno per Pasqua preferisco un brunch, poco impegnativo e tanto tanto chic se la tavola è apparecchiata a dovere e sono servite le giuste pietanze.
Ho pensato ad una tavola in cui potesse esplodere la natura primaverile con fiori, uccelli e colori pastello un po' ovunque.
Per questa tavola ho scelto una tovaglia di un verde appena accennato e dei tovaglioli a contrasto lilla che ho disposto sui sottopiatti, ho completato con dei bellissimi piatti decorati con fiori e uccelli e delle ciotole con fiori e farfalle Easy Life Design, delle raffinate posate con manico bianco Mori Italian Factory, bicchieri e brocca di cristallo, alzate e vassoi per presentare ed esaltare le mie ricette.
Fantastici e variopinti uccellini segnaposto così come un cesto di fiori da me creato ed utilizzato come centrotavola hanno rafforzato l'aria di primavera che ho voluto conferire alla tavola.
Per l'occasione ho preparato delle ottime pietanze: dei muffin con ricotta canditi, pistacchi e cioccolato, una brioche molto particolare di lontane origini e delle colombine di pan brioche con l'uovo di cui vi darò le ricette nei prossimi post. Caffè, tè, latte, succhi (nel mio caso un succo biologico 100% mela Van Nahmen) completano il quadro
Ma la parte migliore del banchetto sono stati i miei commensali.
Voi cosa ne dite? Tornate domani per una delle tre ricette preparate per il brunch di Pasqua.

Il brunch di Pasqua

Pranzo, colazione, cena? Quest'anno per Pasqua preferisco un brunch, poco impegnativo e tanto tanto chic se la tavola è apparecchiata a dovere e sono servite le giuste pietanze.
Ho pensato ad una tavola in cui potesse esplodere la natura primaverile con fiori, uccelli e colori pastello un po' ovunque.
Per questa tavola ho scelto una tovaglia di un verde appena accennato e dei tovaglioli a contrasto lilla che ho disposto sui sottopiatti, ho completato con dei bellissimi piatti decorati con fiori e uccelli e delle ciotole con fiori e farfalle Easy Life Design, delle raffinate posate con manico bianco Mori Italian Factory, bicchieri e brocca di cristallo, alzate e vassoi per presentare ed esaltare le mie ricette.
Fantastici e variopinti uccellini segnaposto così come un cesto di fiori da me creato ed utilizzato come centrotavola hanno rafforzato l'aria di primavera che ho voluto conferire alla tavola.
Per l'occasione ho preparato delle ottime pietanze: dei muffin con ricotta canditi, pistacchi e cioccolato, una brioche molto particolare di lontane origini e delle colombine di pan brioche con l'uovo di cui vi darò le ricette nei prossimi post. Caffè, tè, latte, succhi (nel mio caso un succo biologico 100% mela Van Nahmen) completano il quadro
Ma la parte migliore del banchetto sono stati i miei commensali.
Voi cosa ne dite? Tornate domani per una delle tre ricette preparate per il brunch di Pasqua.

2015-03-27

Il salmone marinato in casa e la crema di broccolo romanesco

Piatto e bicchiere Ceramiche De Simone, canovaccio e tovagliolo Busatti

Ho scoperto che qualche conserva casalinga di facile preparazione permette di risparmiare soldini e tempo in cucina, perché la fatica (nemmeno tanta a dire il vero) si fa una volta sola e del risultato si gode poi per diverse volte. Vi ho parlato del filetto, ho accennato alla pancetta e anche del salmone marinato. Ora, approfittando degli ultimi broccoli romaneschi, vi do una buonissima ricetta per avere la cena pronta in pochissimi minuti una cena veloce e prelibata cui accompagnare una altrettanto prelibata birra, un'eccellenza che viene nientemeno che dalla Val Passiria.
Se avete la fortuna di andare in Alto Adige per le prossime vacanze pasquali valutate bene i luoghi da visitare ma io una sosta al Martinerhof's Brauhotel a San Martino in Passiria ve la consiglio davvero, è il primo birrificio-hotel dell'Alto Adige e sicuramente resterete attratti dalla calda e caratteristica accoglienza oltre che dalla bellezza del luogo e godrete di vero relax in un'atmosfera distesa e quasi senza tempo sia nel birrificio che nella tipica cantina dell'azienda.
Ho scelto la speciale Bockbier in abbinamento alla piadina biologica artigianale di Tumminia grano antico Artigianpiada 
Piadina con salmone marinato, prosciutto croccante e crema di broccolo romanesco
Ingredienti per 4 persone:
4 piadine artigianali
200 g di salmone marinato
50 g di prosciutto crudo
1 piccolo broccolo romanesco
1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare il broccolo a cimette e cuocerlo a vapore. Tenere da parte le cime più piccole e frullare le altre con olio, sale, pepe e qualche goccia di succo di limone, ottenendo una crema densa ed omogenea. Condire con olio e sale anche le cime di broccolo tenute da parte. tagliare a striscioline il crudo e renderlo croccante in padella, senza aggiungere condimenti. Scaldare le piadine sulla piastre e farcirle con la crema di broccoli, le fette di salmone marinato, il crudo croccante e le cime di broccolo intere. Servire la piadina ben calda.

Il salmone marinato in casa e la crema di broccolo romanesco

Piatto e bicchiere Ceramiche De Simone, canovaccio e tovagliolo Busatti

Ho scoperto che qualche conserva casalinga di facile preparazione permette di risparmiare soldini e tempo in cucina, perché la fatica (nemmeno tanta a dire il vero) si fa una volta sola e del risultato si gode poi per diverse volte. Vi ho parlato del filetto, ho accennato alla pancetta e anche del salmone marinato. Ora, approfittando degli ultimi broccoli romaneschi, vi do una buonissima ricetta per avere la cena pronta in pochissimi minuti una cena veloce e prelibata cui accompagnare una altrettanto prelibata birra, un'eccellenza che viene nientemeno che dalla Val Passiria.
Se avete la fortuna di andare in Alto Adige per le prossime vacanze pasquali valutate bene i luoghi da visitare ma io una sosta al Martinerhof's Brauhotel a San Martino in Passiria ve la consiglio davvero, è il primo birrificio-hotel dell'Alto Adige e sicuramente resterete attratti dalla calda e caratteristica accoglienza oltre che dalla bellezza del luogo e godrete di vero relax in un'atmosfera distesa e quasi senza tempo sia nel birrificio che nella tipica cantina dell'azienda.
Ho scelto la speciale Bockbier in abbinamento alla piadina biologica artigianale di Tumminia grano antico Artigianpiada 
Piadina con salmone marinato, prosciutto croccante e crema di broccolo romanesco
Ingredienti per 4 persone:
4 piadine artigianali
200 g di salmone marinato
50 g di prosciutto crudo
1 piccolo broccolo romanesco
1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare il broccolo a cimette e cuocerlo a vapore. Tenere da parte le cime più piccole e frullare le altre con olio, sale, pepe e qualche goccia di succo di limone, ottenendo una crema densa ed omogenea. Condire con olio e sale anche le cime di broccolo tenute da parte. tagliare a striscioline il crudo e renderlo croccante in padella, senza aggiungere condimenti. Scaldare le piadine sulla piastre e farcirle con la crema di broccoli, le fette di salmone marinato, il crudo croccante e le cime di broccolo intere. Servire la piadina ben calda.

2015-03-24

Gratin alle noci di rana pescatrice e broccolo romanesco

Americano Busatti, terrina e forchetta Wald

Con il pescivendolo più che con il macellaio (di carne quasi tutti ne capiamo un po' di più) bisogna instaurare un rapporto di fiducia, se ci si serve sempre allo stesso banco è più facile ma non sempre è possibile, dipende poi in effetti da chi si ha di fronte. Personalmente ho sempre sognato un libro in cui trovare le risposte ai miei perché in fatto di pesci, cosa acquistare e quando, come prepararlo e anche magari come conservarlo oltre che cucinarlo.

Davide Valsecchi nel suo Che pesci pigliare? edito da Vallardi ha fornito molte risposte ai miei perché.  Non è «il solito libro di cucina» ma la base indispensabile per ottenere il massimo da qualsiasi piatto di pesce, non è un cuoco che scrive ma un "tecnico" e la differenza si scopre pagina dopo pagina. "La scelta del prodotto giusto è l’unica vera ricetta che serve imparare per non sbagliare, andare sul sicuro e ottenere un piatto perfetto." 

Il piatto giusto con il pesce giusto e chiunque davvero può imparare come dove e quando prendere un pesce grazie al libro-diario-testamento di un grande "tecnico" dei mari Carlo Brizzi, marinaio dell'Isola del Giglio. Il libro uscito postumo ricalca il suo quaderno di bordo meticoloso e preciso ed è edito da Effequ con il titolo Il testamento del Marinaio. Interessante il nutrito glossario del marinaio, i consigli dispensati tra le pagine e le semplici ricette da marinaio. Un modo per approfondire la conoscenza di un uomo e della sua isola Il Giglio.
La pescatrice o coda di rospo è uno dei miei pesci preferiti, l'acquisto sempre fresca e intera non preoccupandomi della testa che sembrerebbe la parte sprecata perché con essa ottengo ottimi brodi e basi per zuppe e risotti davvero ineguagliabili. La pescatrice si legge nel libro di Valsecchi è un "Pesce davvero prelibato, offre un tipo di carne magra (con un apporto calorico inferiore alle 100 kcal ogni 100 g di parte edibile) e ricca in sali minerali, in particolare potassio, fosforo, selenio e sodio; essendo così magra, non può essere considerata fonte ottimale di grassi polinsaturi. La parte proteica è di importante entità: sfiora infatti i 20 g ogni 100 g; ottima la fonte di glutammina. Ben rappresentate le vitamine del complesso B." La pescatrice mi piace molto negli umidi stavolta però ho utilizzato le sue delicate carni in una gustosa ricetta al gratin insieme a broccolo romanesco e golosa besciamella arricchita da un trito di noci. A questo piatto ho abbinato un Pinot bianco Tenuta Luisa, un vino delicato e raffinato che ben rappresenta la regione da cui proviene.
Gratin alle noci di rana pescatrice e broccolo romanesco


Ingredienti per 4 persone:
1 piccolo broccolo romano
500 g di rana pescatrice o coda di rospo
un bicchiere di besciamella
20 noci*
50 g di burro
olio extravergine d'oliva
scorza di limone

sale e pepe
Dividere il broccolo a cimette e cuocerle a vapore. Intanto tagliare la polpa del pesce a tocchetti e condirli con olio, sale pepe e scorzetta di limone. Sbucciare le noci tritarle e d amalgamarle alla besciamella. Imburrare quattro terrine da forno monoporzione. Disporre le cime di broccolo a raggiera e al centro i tocchetti di pesce. Nappare con la besciamella alle noci, distribuirvi sopra qualche tocchetto di burro e cuocere in forno a 190° per 15 minuti circa, appena la superficie risulterà dorata le terrine saranno pronte

* per la ricetta ho utlizzato la Noce d'oro Il Noceto

Gratin alle noci di rana pescatrice e broccolo romanesco

Americano Busatti, terrina e forchetta Wald

Con il pescivendolo più che con il macellaio (di carne quasi tutti ne capiamo un po' di più) bisogna instaurare un rapporto di fiducia, se ci si serve sempre allo stesso banco è più facile ma non sempre è possibile, dipende poi in effetti da chi si ha di fronte. Personalmente ho sempre sognato un libro in cui trovare le risposte ai miei perché in fatto di pesci, cosa acquistare e quando, come prepararlo e anche magari come conservarlo oltre che cucinarlo.

Davide Valsecchi nel suo Che pesci pigliare? edito da Vallardi ha fornito molte risposte ai miei perché.  Non è «il solito libro di cucina» ma la base indispensabile per ottenere il massimo da qualsiasi piatto di pesce, non è un cuoco che scrive ma un "tecnico" e la differenza si scopre pagina dopo pagina. "La scelta del prodotto giusto è l’unica vera ricetta che serve imparare per non sbagliare, andare sul sicuro e ottenere un piatto perfetto." 

Il piatto giusto con il pesce giusto e chiunque davvero può imparare come dove e quando prendere un pesce grazie al libro-diario-testamento di un grande "tecnico" dei mari Carlo Brizzi, marinaio dell'Isola del Giglio. Il libro uscito postumo ricalca il suo quaderno di bordo meticoloso e preciso ed è edito da Effequ con il titolo Il testamento del Marinaio. Interessante il nutrito glossario del marinaio, i consigli dispensati tra le pagine e le semplici ricette da marinaio. Un modo per approfondire la conoscenza di un uomo e della sua isola Il Giglio.
La pescatrice o coda di rospo è uno dei miei pesci preferiti, l'acquisto sempre fresca e intera non preoccupandomi della testa che sembrerebbe la parte sprecata perché con essa ottengo ottimi brodi e basi per zuppe e risotti davvero ineguagliabili. La pescatrice si legge nel libro di Valsecchi è un "Pesce davvero prelibato, offre un tipo di carne magra (con un apporto calorico inferiore alle 100 kcal ogni 100 g di parte edibile) e ricca in sali minerali, in particolare potassio, fosforo, selenio e sodio; essendo così magra, non può essere considerata fonte ottimale di grassi polinsaturi. La parte proteica è di importante entità: sfiora infatti i 20 g ogni 100 g; ottima la fonte di glutammina. Ben rappresentate le vitamine del complesso B." La pescatrice mi piace molto negli umidi stavolta però ho utilizzato le sue delicate carni in una gustosa ricetta al gratin insieme a broccolo romanesco e golosa besciamella arricchita da un trito di noci. A questo piatto ho abbinato un Pinot bianco Tenuta Luisa, un vino delicato e raffinato che ben rappresenta la regione da cui proviene.
Gratin alle noci di rana pescatrice e broccolo romanesco


Ingredienti per 4 persone:
1 piccolo broccolo romano
500 g di rana pescatrice o coda di rospo
un bicchiere di besciamella
20 noci*
50 g di burro
olio extravergine d'oliva
scorza di limone

sale e pepe
Dividere il broccolo a cimette e cuocerle a vapore. Intanto tagliare la polpa del pesce a tocchetti e condirli con olio, sale pepe e scorzetta di limone. Sbucciare le noci tritarle e d amalgamarle alla besciamella. Imburrare quattro terrine da forno monoporzione. Disporre le cime di broccolo a raggiera e al centro i tocchetti di pesce. Nappare con la besciamella alle noci, distribuirvi sopra qualche tocchetto di burro e cuocere in forno a 190° per 15 minuti circa, appena la superficie risulterà dorata le terrine saranno pronte

* per la ricetta ho utlizzato la Noce d'oro Il Noceto

2015-03-23

Agriturismo-Masseria Torre di Albidona la sosta ideale in primavera

Leggete il mio ultimo Percorso del gusto su Diritto di Cronaca.
Con l'arrivo della primavera la voglia di natura arriva prepotente e anche per un pranzo o una cena i posti più gettonati per le feste di primavera sono gli agriturismi che consentono di riconciliarsi con la natura che proprio in questo periodo rifiorisce dando il meglio di sé. All'agriturismo Masseria Torre di Albidona c'è questo ma c'è anche di più perché immerso in una natura rigogliosa questo agriturismo è a due passi dal mare e il mare si può ammirare dalle ampie vetrate del ristorante e respirare e sentire appena fuori dal locale. La sala ristorante di impianto moderno ha quei richiami rustici tipici di un agriturismo come i grandi camini in pietra e le sedie paesane ma i colori sono quelli tenui di beige e verdino che si addicono a un posto di mare. Lo stile è proprio quello di una moderna masseria pugliese in cui mare e campagna, acqua e terra, rustico e chic si amalgamano e fondono alla perfezione. 
Il connubio tra modernità e tradizione lo si ritrova nella cucina di questo ristorante, calabrese con influenze lucane dal momento che il personale di cucina gode e fa tesoro della collaborazione e del supporto del grande maestro Federico Valicenti.

L'impronta lucana la troviamo nel primo piatto dell'antipasto che ci viene presentato, al centro tra rape e salsiccia e un golosissimo tortino di patate e 'nduja con crema di pecorino campeggia un croccante e profumato peperone crusco. In un cestino di formaggio e mais ci vengono presentati i cardoncelli della produzione aziendale strapazzati con le uova.  La crepe rossa è arricchita da un ripieno di prosciutto e formaggio ed alleggerita nel gusto dal semplice sughetto di pomodoro che fa da base.
La gustosa zuppa di legumi misti con bietole e carote servita con i classici crostini di pane, coccola perfetta vicino al fuoco del camino, ci ricorda che siamo in un agriturismo dov'è il gusto della natura a farla da padrone. 
Difficile da dimenticare il primo, cavatelli preparati rigorosamente a mano e conditi con crema di zucca violina che trovano un prezioso completamento di sapidità nei tocchetti di croccante guanciale e nella consistenza dei cardoncelli, un ulteriore pizzico di brio oltre che di colore lo conferisce la polvere di peperone rosso che orna ad arte il piatto.

Piatto complesso e molto consistente la millefoglie di podolica con melanzane, scamorza affumicata e prosciutto su crema di funghi cardoncelli. Difficile trovare spazio per il dolce, basterebbe in effetti un bicchiere di buon liquore di mirto prodotto in azienda ma non si può dire di no ad una fetta di crostata casalinga con crema di limoni arricchita da una spolverata di liquirizia.
Insomma per un pranzo o una cena in famiglia, per un fine settimana o una vacanza più lunga, per un piccolo banchetto o una ricorrenza l'Agriturismo-Masseria Torre di Albidona è un posticino davvero da non perdere.
MASSERIA AGRITURISMO TORRE DI ALBIDONA
Loc. Piana (sul mare) - 87070 ALBIDONA (CS)
Tel+39 0981 507944 - Fax +39 0981 507967
Mail info@torredialbidona.it

https://www.facebook.com/pages/Masseria-Agriturismo-Torre-di-Albidona/134453016687983?sk=timeline

Agriturismo-Masseria Torre di Albidona la sosta ideale in primavera

Leggete il mio ultimo Percorso del gusto su Diritto di Cronaca.
Con l'arrivo della primavera la voglia di natura arriva prepotente e anche per un pranzo o una cena i posti più gettonati per le feste di primavera sono gli agriturismi che consentono di riconciliarsi con la natura che proprio in questo periodo rifiorisce dando il meglio di sé. All'agriturismo Masseria Torre di Albidona c'è questo ma c'è anche di più perché immerso in una natura rigogliosa questo agriturismo è a due passi dal mare e il mare si può ammirare dalle ampie vetrate del ristorante e respirare e sentire appena fuori dal locale. La sala ristorante di impianto moderno ha quei richiami rustici tipici di un agriturismo come i grandi camini in pietra e le sedie paesane ma i colori sono quelli tenui di beige e verdino che si addicono a un posto di mare. Lo stile è proprio quello di una moderna masseria pugliese in cui mare e campagna, acqua e terra, rustico e chic si amalgamano e fondono alla perfezione. 
Il connubio tra modernità e tradizione lo si ritrova nella cucina di questo ristorante, calabrese con influenze lucane dal momento che il personale di cucina gode e fa tesoro della collaborazione e del supporto del grande maestro Federico Valicenti.

L'impronta lucana la troviamo nel primo piatto dell'antipasto che ci viene presentato, al centro tra rape e salsiccia e un golosissimo tortino di patate e 'nduja con crema di pecorino campeggia un croccante e profumato peperone crusco. In un cestino di formaggio e mais ci vengono presentati i cardoncelli della produzione aziendale strapazzati con le uova.  La crepe rossa è arricchita da un ripieno di prosciutto e formaggio ed alleggerita nel gusto dal semplice sughetto di pomodoro che fa da base.
La gustosa zuppa di legumi misti con bietole e carote servita con i classici crostini di pane, coccola perfetta vicino al fuoco del camino, ci ricorda che siamo in un agriturismo dov'è il gusto della natura a farla da padrone. 
Difficile da dimenticare il primo, cavatelli preparati rigorosamente a mano e conditi con crema di zucca violina che trovano un prezioso completamento di sapidità nei tocchetti di croccante guanciale e nella consistenza dei cardoncelli, un ulteriore pizzico di brio oltre che di colore lo conferisce la polvere di peperone rosso che orna ad arte il piatto.

Piatto complesso e molto consistente la millefoglie di podolica con melanzane, scamorza affumicata e prosciutto su crema di funghi cardoncelli. Difficile trovare spazio per il dolce, basterebbe in effetti un bicchiere di buon liquore di mirto prodotto in azienda ma non si può dire di no ad una fetta di crostata casalinga con crema di limoni arricchita da una spolverata di liquirizia.
Insomma per un pranzo o una cena in famiglia, per un fine settimana o una vacanza più lunga, per un piccolo banchetto o una ricorrenza l'Agriturismo-Masseria Torre di Albidona è un posticino davvero da non perdere.
MASSERIA AGRITURISMO TORRE DI ALBIDONA
Loc. Piana (sul mare) - 87070 ALBIDONA (CS)
Tel+39 0981 507944 - Fax +39 0981 507967
Mail info@torredialbidona.it

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