2013-05-31

Fiori di zucca agrocroccanti

Canovaccio Busatti, pirofila Wald
Ora vi racconto com'è nata la mia ricetta di Fiori di zucca agrocroccanti.
Ho partecipato di recente ad una bellissima iniziativa ASdoMAR e vorrei condividerne con voi l'esito.
Una mia ricetta è stata inclusa nel loro ricettario, potete dare un'occhiata sul nuovo sito Chef ASdoMAR, integralmente dedicato alla cucina, o cercare in giro il ricettario cartaceo.
Mentre assorbivo questa bella notizia e mi accingevo all'assaggio dei nuovi prodotti ASdoMAR tra cui le novità cuore di tonno, tonnetto pescato a canna e tonno in gelatina ho ricevuto la e-mail che mi avvertiva del tema della nuova sfida del concorso Ponti Tutti cuochi per te  
Cosa succede se i tuoi amici si auto invitano tutti insieme a casa tua il sabato sera? Con quale ricetta prepari un piatto veloce e li stupisci?
Per realizzare il  piatto a tema, bastava questa volta usare
- un pesce azzurro fresco o conservato
- fiori di zucca
- un frutto secco a scelta
- almeno due prodotti Ponti a scelta
Ho avuto un po' di esitazione ma poi quando per caso ho avuto tra le mani dei fiori di zucca freschi che andavano utilizzati entro poche ore dalla raccolta ho pensato che era la stessa cosa di un auto invito a cena e la ricetta ha preso forma da sé visto che non dovevo neppure di correre in pescheria avendo in dispensa i filetti di sgombro al naturale ASdoMAR.
Fiori di zucca agrocroccanti
Ingredienti per 4 persone:
16 fiori di zucca
1 fetta di zucca gialla
90 g di filetto di sgombro al naturale
150 g di ricotta fresca
1 fetta di pane raffermo
1 zucchina
2 cipolline all'agro
2 falde di peperone all'agro
2 cucchiai di mandorle a filetti 
1 cucchiaio di glassa al balsamico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare la zucca a piccoli dadi e cuocerli appena a vapore, condirli con olio, sale (se possibile fior di sale all'aglio orsino o se piace un niente di aglio) e glassa all'aceto balsamico, lasciar marinare la zucca.  Ammollare intanto il pane e strizzarlo per bene. Aggiungervi lo sgombro sminuzzato e la ricotta, tritare la zucchina anch'essa cotta a vapore, le cipolline e le faldine di peperone. Unirle alla preparazione, salare e pepare. Farcire con il composto i fiori di zucca. Oleare 4 terrine da forno e suddividervi i fiori ripieni. Completare con i dadini di zucca e i filetti di mandorle.Infornare a 190° per 10 minuti circa finché le mandorle e la zucca avranno preso colore.
* Per la ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisanoarricchito di vitamina D e Fiocchi di sale di cipro con aglio orsino Falksalt

Fiori di zucca agrocroccanti

Canovaccio Busatti, pirofila Wald
Ora vi racconto com'è nata la mia ricetta di Fiori di zucca agrocroccanti.
Ho partecipato di recente ad una bellissima iniziativa ASdoMAR e vorrei condividerne con voi l'esito.
Una mia ricetta è stata inclusa nel loro ricettario, potete dare un'occhiata sul nuovo sito Chef ASdoMAR, integralmente dedicato alla cucina, o cercare in giro il ricettario cartaceo.
Mentre assorbivo questa bella notizia e mi accingevo all'assaggio dei nuovi prodotti ASdoMAR tra cui le novità cuore di tonno, tonnetto pescato a canna e tonno in gelatina ho ricevuto la e-mail che mi avvertiva del tema della nuova sfida del concorso Ponti Tutti cuochi per te  
Cosa succede se i tuoi amici si auto invitano tutti insieme a casa tua il sabato sera? Con quale ricetta prepari un piatto veloce e li stupisci?
Per realizzare il  piatto a tema, bastava questa volta usare
- un pesce azzurro fresco o conservato
- fiori di zucca
- un frutto secco a scelta
- almeno due prodotti Ponti a scelta
Ho avuto un po' di esitazione ma poi quando per caso ho avuto tra le mani dei fiori di zucca freschi che andavano utilizzati entro poche ore dalla raccolta ho pensato che era la stessa cosa di un auto invito a cena e la ricetta ha preso forma da sé visto che non dovevo neppure di correre in pescheria avendo in dispensa i filetti di sgombro al naturale ASdoMAR.
Fiori di zucca agrocroccanti
Ingredienti per 4 persone:
16 fiori di zucca
1 fetta di zucca gialla
90 g di filetto di sgombro al naturale
150 g di ricotta fresca
1 fetta di pane raffermo
1 zucchina
2 cipolline all'agro
2 falde di peperone all'agro
2 cucchiai di mandorle a filetti 
1 cucchiaio di glassa al balsamico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare la zucca a piccoli dadi e cuocerli appena a vapore, condirli con olio, sale (se possibile fior di sale all'aglio orsino o se piace un niente di aglio) e glassa all'aceto balsamico, lasciar marinare la zucca.  Ammollare intanto il pane e strizzarlo per bene. Aggiungervi lo sgombro sminuzzato e la ricotta, tritare la zucchina anch'essa cotta a vapore, le cipolline e le faldine di peperone. Unirle alla preparazione, salare e pepare. Farcire con il composto i fiori di zucca. Oleare 4 terrine da forno e suddividervi i fiori ripieni. Completare con i dadini di zucca e i filetti di mandorle.Infornare a 190° per 10 minuti circa finché le mandorle e la zucca avranno preso colore.
* Per la ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisanoarricchito di vitamina D e Fiocchi di sale di cipro con aglio orsino Falksalt

2013-05-29

Biscotti ChupaChups

Piatto La Porcellana Bianca
Per tornare bambini basta davvero poco...un cartone, un libro, una caramella o anche un biscotto hanno a volte il poter di riportarci parecchio indietro negli anni. 
Mi sono immersa letteralmente nella rotondità del gusto dei nuovi ChupaChups chocolate, un cuore di cioccolato racchiuso dai gusti fragola-banana e ciliegia-vaniglia ed ho immaginato questi biscotti rotondi e con diverse consistenze proprio come le caramelle che me li hanno ispirati.
Cacao e vaniglia per gli strati esterni e ChupaChups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia per il profumatissimo cuore.
Realizzare i Biscotti ChupaChups poi è stato ancora più divertente con l'aiuto di Giulio e Aurelia.
In realtà la piccolina ha partecipato più che altro alla degustazione oltre a spargere ovunque farina, mentre con Giulio stiamo facendo progressi. 
Questo è stato il primo impasto (escludendo la pizza) fatto quasi integralmente con le sue manine. 
Come si è divertito con il burro non vi so dire anche se lo aveva inizialmente scambiato per formaggio non è stato difficile fargli notare le differenze ed è stato bellissimo sentirgli dire "come profuma!" 

Per spiegare ai piccoli il mondo del formaggio ho trovato in libreria un volumetto davvero ben fatto che fa parte della collana Scopriamo Insieme dell'editore Tourbillon.
 Come si fa il formaggio? è il suo titolo ed è davvero divertente il modo in cui l'autrice Anne-Sophie Baumann ci aiuta a dare ai bambini le risposte che loro si aspettano.
Un libro utile ai genitori ma anche agli insegnanti oltre che divertente e interessante per i bambini dai cinque anni in su.

Questo l'ha fatto il mio bimbo! di Daniela Maniscalco e Carlotta Benedetti edito da Terre di Mezzo è il libro giusto per divertirsi con i bambini in cucina.
36 ricette facili, buone e di stagione adatte ai bambini dai quattro anni in su e tante divertenti storie e leggende che arricchiscono ogni piatto. 
Tanti spunti per portare in tavola ottimi manicaretti adatti a tutta la famiglia e per divertirsi leggendo le storie del libro, ideali per ingannare i tempi d'attesa tipici della cucina.

Attenta al tema dei bimbi in cucina anche l'azienda Amadori che presenta il ricettario Peopoll & figli in cucina la raccolta delle ricette finaliste del concorso culinario riservato ai dipendenti dell'azienda e giunto alla sua quinta edizione. 
30 ricette che hanno come protagonista indiscussa la carne bianca d'eccellenza e gli ingredienti della tradizione.

Se vi piace tornare bambini leggendo qualche bella storia nascondendovi dietro la scusa di leggerla ai piccoli di casa, è perfetto Il fico più dolce di Logos edizioni scritto da Chris Van Allsburg. 
La storia di un dentista alle prese con due fichi magici in grado di realizzare i sogni di chi li mangia...non mancano ovviamente i colpi di scena. La storia avvincente e le bellissime illustrazioni rendono il libro abbastanza appetibile anche ai più piccoli lettori.

A proposito di magia ed incanti chi non ha amato la saga del Signore degli Anelli? Traggono ispirazione proprio dalla Terra di Mezzo le 90 ghiotte ricette che Cinzia Gregorutti e Luisa Vassallo ci propongono nel libro A Tavola con gli Hobbit, edito da Ancora.
Tolkien considerava il cibo un elemento tutt'altro che marginale della storia e succulenti cibi e buone bevande imbandiscono le tavole della Terra di Mezzo nei momenti più salienti del racconto. 
Un libro ben fatto arricchito da citazioni gastronomiche della saga e curiosità letterarie in grado di stuzzicare i palati tolkieniani. 
Preparare un pranzo o una cena, organizzare una festa o un pic-nic in puro stile "fantasy" non sarà difficile grazie al libro, senza contare che potrebbe essere un bel modo per placare qualche inevitabile conflitto con i figli adolescenti.
Ma ora la ricetta dei miei Biscotti ChupaChups
Ingredienti:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo vanigliato
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
6 ChupaChups o caramelle dure
Setacciare insieme la farina, la fecola, lo zucchero e il sale. Miscelare bene ed amalgamare il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungere l'albume e lavorare velocemente l'impasto. Dividere in due l'impasto ed aggiungere ad una metà il cacao, lavorare finché risulterà assorbito. Lasciar riposare gli impasti avvolti in pellicola per circa mezz’ora poi stenderli con il mattarello e servendosi di tre tagliapasta tondi di misure differenti ricavare cerchi di due diverse dimensioni da posizionare invertendo i colori, l'uno dentro l'altro.
Con il terzo tagliapasta ricavare un foro più piccolo centrale nel quale mettere la polvere ottenuta pestando finemente le caramelle. Infornare a 180° per 10 minuti, poi lasciar raffreddare e servire i biscotti con un bicchiere di latte o un caffé alla Omorzo o Olorin seguendo le ricette degli Hobbit.
*Ho utilizzato zucchero a velo, cacao e fecola di patate AR.PA Lieviti.

Biscotti ChupaChups

Piatto La Porcellana Bianca
Per tornare bambini basta davvero poco...un cartone, un libro, una caramella o anche un biscotto hanno a volte il poter di riportarci parecchio indietro negli anni. 
Mi sono immersa letteralmente nella rotondità del gusto dei nuovi ChupaChups chocolate, un cuore di cioccolato racchiuso dai gusti fragola-banana e ciliegia-vaniglia ed ho immaginato questi biscotti rotondi e con diverse consistenze proprio come le caramelle che me li hanno ispirati.
Cacao e vaniglia per gli strati esterni e ChupaChups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia per il profumatissimo cuore.
Realizzare i Biscotti ChupaChups poi è stato ancora più divertente con l'aiuto di Giulio e Aurelia.
In realtà la piccolina ha partecipato più che altro alla degustazione oltre a spargere ovunque farina, mentre con Giulio stiamo facendo progressi. 
Questo è stato il primo impasto (escludendo la pizza) fatto quasi integralmente con le sue manine. 
Come si è divertito con il burro non vi so dire anche se lo aveva inizialmente scambiato per formaggio non è stato difficile fargli notare le differenze ed è stato bellissimo sentirgli dire "come profuma!" 

Per spiegare ai piccoli il mondo del formaggio ho trovato in libreria un volumetto davvero ben fatto che fa parte della collana Scopriamo Insieme dell'editore Tourbillon.
 Come si fa il formaggio? è il suo titolo ed è davvero divertente il modo in cui l'autrice Anne-Sophie Baumann ci aiuta a dare ai bambini le risposte che loro si aspettano.
Un libro utile ai genitori ma anche agli insegnanti oltre che divertente e interessante per i bambini dai cinque anni in su.

Questo l'ha fatto il mio bimbo! di Daniela Maniscalco e Carlotta Benedetti edito da Terre di Mezzo è il libro giusto per divertirsi con i bambini in cucina.
36 ricette facili, buone e di stagione adatte ai bambini dai quattro anni in su e tante divertenti storie e leggende che arricchiscono ogni piatto. 
Tanti spunti per portare in tavola ottimi manicaretti adatti a tutta la famiglia e per divertirsi leggendo le storie del libro, ideali per ingannare i tempi d'attesa tipici della cucina.

Attenta al tema dei bimbi in cucina anche l'azienda Amadori che presenta il ricettario Peopoll & figli in cucina la raccolta delle ricette finaliste del concorso culinario riservato ai dipendenti dell'azienda e giunto alla sua quinta edizione. 
30 ricette che hanno come protagonista indiscussa la carne bianca d'eccellenza e gli ingredienti della tradizione.

Se vi piace tornare bambini leggendo qualche bella storia nascondendovi dietro la scusa di leggerla ai piccoli di casa, è perfetto Il fico più dolce di Logos edizioni scritto da Chris Van Allsburg. 
La storia di un dentista alle prese con due fichi magici in grado di realizzare i sogni di chi li mangia...non mancano ovviamente i colpi di scena. La storia avvincente e le bellissime illustrazioni rendono il libro abbastanza appetibile anche ai più piccoli lettori.

A proposito di magia ed incanti chi non ha amato la saga del Signore degli Anelli? Traggono ispirazione proprio dalla Terra di Mezzo le 90 ghiotte ricette che Cinzia Gregorutti e Luisa Vassallo ci propongono nel libro A Tavola con gli Hobbit, edito da Ancora.
Tolkien considerava il cibo un elemento tutt'altro che marginale della storia e succulenti cibi e buone bevande imbandiscono le tavole della Terra di Mezzo nei momenti più salienti del racconto. 
Un libro ben fatto arricchito da citazioni gastronomiche della saga e curiosità letterarie in grado di stuzzicare i palati tolkieniani. 
Preparare un pranzo o una cena, organizzare una festa o un pic-nic in puro stile "fantasy" non sarà difficile grazie al libro, senza contare che potrebbe essere un bel modo per placare qualche inevitabile conflitto con i figli adolescenti.
Ma ora la ricetta dei miei Biscotti ChupaChups
Ingredienti:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo vanigliato
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
6 ChupaChups o caramelle dure
Setacciare insieme la farina, la fecola, lo zucchero e il sale. Miscelare bene ed amalgamare il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungere l'albume e lavorare velocemente l'impasto. Dividere in due l'impasto ed aggiungere ad una metà il cacao, lavorare finché risulterà assorbito. Lasciar riposare gli impasti avvolti in pellicola per circa mezz’ora poi stenderli con il mattarello e servendosi di tre tagliapasta tondi di misure differenti ricavare cerchi di due diverse dimensioni da posizionare invertendo i colori, l'uno dentro l'altro.
Con il terzo tagliapasta ricavare un foro più piccolo centrale nel quale mettere la polvere ottenuta pestando finemente le caramelle. Infornare a 180° per 10 minuti, poi lasciar raffreddare e servire i biscotti con un bicchiere di latte o un caffé alla Omorzo o Olorin seguendo le ricette degli Hobbit.
*Ho utilizzato zucchero a velo, cacao e fecola di patate AR.PA Lieviti.

2013-05-27

La creme brulée del Peccato

Piatto e cucchiaino EasyLifeDesign, americano e tovagliolo Busatti
La mia creme brulée del peccato trae origine dal Peccato di Partenope, un particolare dolce napoletano che nasce per celebrare la fondazione della città e il mito della dea Partenope, e di cui vi ho già detto attraverso un libro
Il dolce avrebbe, secondo il mito incantato, la sirena Partenope facendola cadere tra le braccia del fiume Sebeto. Un abbraccio di sapori che armonizza ed esalta ogni singolo ingrediente. Un guscio di pasta frolla disposta in cerchi concentrici racchiude un profumato ripieno a base di vino e amarene.
Il Peccato di Partenope è un dolce preparato artigianalmente dall'Antica Pasticceria Vincenzo Bellavia, che da ben quattro generazioni rappresenta a Napoli il crocevia tra l'arte dolciaria napoletana e quella siciliana, tra il luogo d'arrivo e quello d'origine del suo fondatore Antonio. 
Tante le specialità dolci e salate della pasticceria, tra cui spiccano torte sopraffine, gustosi babà gastronomici e inarrivabili taralli napoletani ; ma il Peccato di Partenope è diventato il simbolo di questa pasticceria e me ne sono servita per rendere speciale la mia creme brulée che, finalmente caramellata con l'apposita torcia e non con i consueti mezzi di fortuna, in omaggio al leggendario dolce non potevo non chiamare
Creme brulée del Peccato
Teglia rettangolare GP&me

Ingredienti per 6 piccole porzioni:
2 fette di torta Peccato di Partenope
150 g di panna fresca
150 g di latte intero
75 g di zucchero semolato
1 uovo e 2 tuorli
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di liquore all'arancia
zucchero di canna per caramellare
Portare a bollore il latte con la panna e i semi di vaniglia.
Lavorare l'uovo e i tuorli con lo zucchero, versarvi il liquido caldo mescolando, profumare con il liquore e suddividere la crema negli appositi stampini nei quali avremo prima suddiviso la torta a pezzetti. Infornare a bagnomaria a 160° per 30-35 minuti circa. Lasciar raffreddare la crema negli stampi prima di cospargere la superficie di zucchero di canna e caramellare con la torcia.


La creme brulée del Peccato

Piatto e cucchiaino EasyLifeDesign, americano e tovagliolo Busatti
La mia creme brulée del peccato trae origine dal Peccato di Partenope, un particolare dolce napoletano che nasce per celebrare la fondazione della città e il mito della dea Partenope, e di cui vi ho già detto attraverso un libro
Il dolce avrebbe, secondo il mito incantato, la sirena Partenope facendola cadere tra le braccia del fiume Sebeto. Un abbraccio di sapori che armonizza ed esalta ogni singolo ingrediente. Un guscio di pasta frolla disposta in cerchi concentrici racchiude un profumato ripieno a base di vino e amarene.
Il Peccato di Partenope è un dolce preparato artigianalmente dall'Antica Pasticceria Vincenzo Bellavia, che da ben quattro generazioni rappresenta a Napoli il crocevia tra l'arte dolciaria napoletana e quella siciliana, tra il luogo d'arrivo e quello d'origine del suo fondatore Antonio. 
Tante le specialità dolci e salate della pasticceria, tra cui spiccano torte sopraffine, gustosi babà gastronomici e inarrivabili taralli napoletani ; ma il Peccato di Partenope è diventato il simbolo di questa pasticceria e me ne sono servita per rendere speciale la mia creme brulée che, finalmente caramellata con l'apposita torcia e non con i consueti mezzi di fortuna, in omaggio al leggendario dolce non potevo non chiamare
Creme brulée del Peccato
Teglia rettangolare GP&me

Ingredienti per 6 piccole porzioni:
2 fette di torta Peccato di Partenope
150 g di panna fresca
150 g di latte intero
75 g di zucchero semolato
1 uovo e 2 tuorli
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di liquore all'arancia
zucchero di canna per caramellare
Portare a bollore il latte con la panna e i semi di vaniglia.
Lavorare l'uovo e i tuorli con lo zucchero, versarvi il liquido caldo mescolando, profumare con il liquore e suddividere la crema negli appositi stampini nei quali avremo prima suddiviso la torta a pezzetti. Infornare a bagnomaria a 160° per 30-35 minuti circa. Lasciar raffreddare la crema negli stampi prima di cospargere la superficie di zucchero di canna e caramellare con la torcia.


2013-05-25

Crostatine di farro ai frutti di bosco

Tessuto Busatti, bottiglia GreenGate
Il contest "La prova del Farro" volge aormai al termine, si possono inviare ricette a base di farro fino al 29 maggio. 
Io voglio partecipare oltre che con i nidi di farrette già postati anche con le mie crostatine di farro ai frutti di bosco, preparate con farina integrale di di farro Prometeo Urbino
Fragranti, gustose e naturali le ho farcite con la Fiordifrutta ai Frutti di bosco Rigoni di Asiago, nel cestino con la bottiglia del latte vintage sembrano proprio le crostatine di Cappuccetto Rosso.
Crostatine di farro ai frutti di bosco

Ingredienti per 24 crostatine:
90 g di farina integrale di farro
70 g di farina 00
40 g di maizena
80 g di burro
20 g di olio caldo
100 g di zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito*
1 barattolo di confettura ai frutti di bosco
Mescolare le polveri (farine, lievito e zucchero unire il burro morbido l'olio caldo e l'uovo. Imburrare e infarinare gli stampi da tartelletta o da muffin e rivestirne il fondo con una pallina di impasto, stendervi sopra un cucchiaino di confettura senza arrivare ai bordi. procedere così per le altre crostatine. Con l'impasto restante formare i cordoncini e disporli a croce sulle crostatine infornare a 180° per 15 minuti circa, fino a doratura.
*Ho utilizzato lievito e maizena AR.PA Lieviti per formare le crostatine mi sonos ervita degli stampi da muffin Guardini
P.S.
Avete visto che il mio blog sta prendendo una nuova faccia? Molti avranno pensato entrando di aver sbagliato l'indirizzo ma in effetti sono sempre io, ci voleva proprio un po' di restyling dopo anni di abbandono a me stessa!

Crostatine di farro ai frutti di bosco

Tessuto Busatti, bottiglia GreenGate
Il contest "La prova del Farro" volge aormai al termine, si possono inviare ricette a base di farro fino al 29 maggio. 
Io voglio partecipare oltre che con i nidi di farrette già postati anche con le mie crostatine di farro ai frutti di bosco, preparate con farina integrale di di farro Prometeo Urbino
Fragranti, gustose e naturali le ho farcite con la Fiordifrutta ai Frutti di bosco Rigoni di Asiago, nel cestino con la bottiglia del latte vintage sembrano proprio le crostatine di Cappuccetto Rosso.
Crostatine di farro ai frutti di bosco

Ingredienti per 24 crostatine:
90 g di farina integrale di farro
70 g di farina 00
40 g di maizena
80 g di burro
20 g di olio caldo
100 g di zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito*
1 barattolo di confettura ai frutti di bosco
Mescolare le polveri (farine, lievito e zucchero unire il burro morbido l'olio caldo e l'uovo. Imburrare e infarinare gli stampi da tartelletta o da muffin e rivestirne il fondo con una pallina di impasto, stendervi sopra un cucchiaino di confettura senza arrivare ai bordi. procedere così per le altre crostatine. Con l'impasto restante formare i cordoncini e disporli a croce sulle crostatine infornare a 180° per 15 minuti circa, fino a doratura.
*Ho utilizzato lievito e maizena AR.PA Lieviti per formare le crostatine mi sonos ervita degli stampi da muffin Guardini
P.S.
Avete visto che il mio blog sta prendendo una nuova faccia? Molti avranno pensato entrando di aver sbagliato l'indirizzo ma in effetti sono sempre io, ci voleva proprio un po' di restyling dopo anni di abbandono a me stessa!

2013-05-23

Ravioli al vapore con tofu un piatto sano e creativo

Tovaglioli GreenGate
Quando utilizzo prodotti vegan mi sento in vena salutista, se poi preparo dei ravioli al vapore con tofu e tante belle verdurine mi sento leggera come una farfalla e penso che oltre che far bene a me stessa sto pensando a tutta l'umanità. Ma non è una rondine che fa la primavera! Restare in salute mangiando in modo appropriato si può e mi fa rabbia a volte non riuscire a tenere il giusto stile a tavola cedendo troppo spesso alla gola ed ai piatti super elaborati, mi fa rabbia soprattutto quando scopro che dei piatti sani e leggeri sono però tanto buoni.
La cottura a vapore è un validissimo aiuto per mangiare leggero cuocendo i cibi nel modo forse più salutare, a questa meravigliosa tecnica di cottura tanto rispettosa dell'alimento è dedicato un utilissimo manuale di Tecniche Nuove. Cucina a vapore di Giuseppe Capano raccoglie i  suggerimenti, le tecniche e le ricette dello chef per imparare a cuocere a vapore e/o utilizzando tutte le tecniche che sfruttano il vapore come il bagnomaria, il cartoccio e il microonde. Impareremo in un centinaio di ricette che quasi tutto si può cuocere servendoci del vapore e mantenendo inalterati sapori, profumi e contenuti naturali.
Mangiare sano e in modo appropriato aiuta anche a prevenire diverse patologie. Prevenire il cancro a tavola è un altro manuale di Tecniche Nuove, in cui gli autori Bruno Brigo e Giuseppe Capano ci parlano del legame diretto tra molti tipi di tumore e l'alimentazione seguita. La prevenzione, ormai in molti lo sappiamo, si fa soprattutto a tavola e quindi il libro dopo averci bene illustrato i principi che sono alla base di uno stile di vita preventivo ci suggerisce menu e ricette in grado di aiutarci a prevenire questi tremendi mali senza dover rinunciare ai piaceri della buona tavola.
La dieta più antica del mondo, di recente pubblicato da Baldini Castoldi e Dalai ci parla del segreto della "vera" dieta mediterranea: il digiuno intermittente che avrebbe il potere di farci vivere meglio e più a lungo. Secondo Fabio Piccini, autore del libro nonché medico e psicoanalista esperto in disturbi del comportamento alimentare,  si può ritrovare la salute oltre che la linea seguendo questo regime alimentare che ci illustra alla perfezione nelle pagine del libro.
Una volta effettuata la nostra difficile scelta di darci ad un più sano regime alimentare ci occorre poi qualche manuale per imparare magari a realizzare dei dolci golosissimi con ingredienti sani e naturali. Senza zucchero bianco, farine raffinate, proteine animali e grassi saturi (che traduco in uova e burro) si possono ottenere risultati davvero sbalorditivi anche in pasticceria. Pasticceria naturale è il titolo del libro di Anna Maria Marconato ed Emanuela Sacconago pubblicato da RED! in cui possiamo apprezzare, anche attraverso le bellissime foto poste a corredo del volume una cinquantina di dolci naturali sani e genuini da riprodurre nella nostra cucina imparando ad utilizzare frutta secca, malto ricavato dai cereali, latte di mandorla e tanti aromi naturali.
Spesso bombardati da messaggi pubblicitari mendaci e prodotti offerti in bella mostra, a buon mercato e senza alcuna difficoltà di approvvigionamento in ogni supermercato ci viene difficile abbandonare la vecchia via per darci ad una  nuova più difficile e tortuosa.
Per non scoprirlo mangiando... pubblicato da Instar Libri parla della sicurezza (o dovremmo dire della mancanza di sicurezza) alimentare nel nostro Paese. Varie e molteplici sono le insidie nascoste negli alimenti e partendo dal presupposto il rischio zero non esiste e non possiamo escluderlo totalmente da alcun cibo, il libro di Maria Caramelli ci porta a scoprire il vasto mondo delle malattie alimentari attraverso l'analisi dei principali casi che negli ultimi anni sono stati oggetto  dell'attenzione mediatica nazionale ed estera. Troveremo risposta su molti degli interrogativi che ci affliggono sul caso Mucca pazza piuttosto che sulla Mozzarella blu o il Germoglio Killer. Informazioni utili a capire che se mangiare è un'attività a rischio importante è tutelarsi seguendo i buoni consigli che il libro dispensa. Dopo averlo letto non sarà facile tornare all'alimentazione di prima...
Ecco i miei ravioli con tofu, leggerissimi preparati con tanta cura e cotti nella mia nuova verde vaporiera in silicone Lékué una vera comoda chicca che si adatta ad ogni pentola e si ripone con facilità anche nelle cucine superpiene come la mia.
Ravioli al vapore con tofu
Ingredienti
per la pasta:
150 g di farina 00
75 g c.a. di acqua
per il ripieno:
a cipolla
1 carota
1/4 di cespo di lattuga iceberg o verza 
150 g di tofu al naturale
salsa di soia
Tritare le verdure ed il tofu condirli con salsa di soia ed asciugarli in padella senza altri condimenti. Impastare la farina con l'acqua e ricavarne una sfoglia sottilissima, tagliare dei dischi farcirli con una cucchiaiata di ripieno e chiuderli a fagotto. Poggiarli nel cestello della vaporiera ben distanziati e cuocerli a vapore per 20-25 minuti circa. Servire irrorando a piacere con salsa di soia.
Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato tofu naturale e salsa di soia Sapore di Sole Effegi Food

Ravioli al vapore con tofu un piatto sano e creativo

Tovaglioli GreenGate
Quando utilizzo prodotti vegan mi sento in vena salutista, se poi preparo dei ravioli al vapore con tofu e tante belle verdurine mi sento leggera come una farfalla e penso che oltre che far bene a me stessa sto pensando a tutta l'umanità. Ma non è una rondine che fa la primavera! Restare in salute mangiando in modo appropriato si può e mi fa rabbia a volte non riuscire a tenere il giusto stile a tavola cedendo troppo spesso alla gola ed ai piatti super elaborati, mi fa rabbia soprattutto quando scopro che dei piatti sani e leggeri sono però tanto buoni.
La cottura a vapore è un validissimo aiuto per mangiare leggero cuocendo i cibi nel modo forse più salutare, a questa meravigliosa tecnica di cottura tanto rispettosa dell'alimento è dedicato un utilissimo manuale di Tecniche Nuove. Cucina a vapore di Giuseppe Capano raccoglie i  suggerimenti, le tecniche e le ricette dello chef per imparare a cuocere a vapore e/o utilizzando tutte le tecniche che sfruttano il vapore come il bagnomaria, il cartoccio e il microonde. Impareremo in un centinaio di ricette che quasi tutto si può cuocere servendoci del vapore e mantenendo inalterati sapori, profumi e contenuti naturali.
Mangiare sano e in modo appropriato aiuta anche a prevenire diverse patologie. Prevenire il cancro a tavola è un altro manuale di Tecniche Nuove, in cui gli autori Bruno Brigo e Giuseppe Capano ci parlano del legame diretto tra molti tipi di tumore e l'alimentazione seguita. La prevenzione, ormai in molti lo sappiamo, si fa soprattutto a tavola e quindi il libro dopo averci bene illustrato i principi che sono alla base di uno stile di vita preventivo ci suggerisce menu e ricette in grado di aiutarci a prevenire questi tremendi mali senza dover rinunciare ai piaceri della buona tavola.
La dieta più antica del mondo, di recente pubblicato da Baldini Castoldi e Dalai ci parla del segreto della "vera" dieta mediterranea: il digiuno intermittente che avrebbe il potere di farci vivere meglio e più a lungo. Secondo Fabio Piccini, autore del libro nonché medico e psicoanalista esperto in disturbi del comportamento alimentare,  si può ritrovare la salute oltre che la linea seguendo questo regime alimentare che ci illustra alla perfezione nelle pagine del libro.
Una volta effettuata la nostra difficile scelta di darci ad un più sano regime alimentare ci occorre poi qualche manuale per imparare magari a realizzare dei dolci golosissimi con ingredienti sani e naturali. Senza zucchero bianco, farine raffinate, proteine animali e grassi saturi (che traduco in uova e burro) si possono ottenere risultati davvero sbalorditivi anche in pasticceria. Pasticceria naturale è il titolo del libro di Anna Maria Marconato ed Emanuela Sacconago pubblicato da RED! in cui possiamo apprezzare, anche attraverso le bellissime foto poste a corredo del volume una cinquantina di dolci naturali sani e genuini da riprodurre nella nostra cucina imparando ad utilizzare frutta secca, malto ricavato dai cereali, latte di mandorla e tanti aromi naturali.
Spesso bombardati da messaggi pubblicitari mendaci e prodotti offerti in bella mostra, a buon mercato e senza alcuna difficoltà di approvvigionamento in ogni supermercato ci viene difficile abbandonare la vecchia via per darci ad una  nuova più difficile e tortuosa.
Per non scoprirlo mangiando... pubblicato da Instar Libri parla della sicurezza (o dovremmo dire della mancanza di sicurezza) alimentare nel nostro Paese. Varie e molteplici sono le insidie nascoste negli alimenti e partendo dal presupposto il rischio zero non esiste e non possiamo escluderlo totalmente da alcun cibo, il libro di Maria Caramelli ci porta a scoprire il vasto mondo delle malattie alimentari attraverso l'analisi dei principali casi che negli ultimi anni sono stati oggetto  dell'attenzione mediatica nazionale ed estera. Troveremo risposta su molti degli interrogativi che ci affliggono sul caso Mucca pazza piuttosto che sulla Mozzarella blu o il Germoglio Killer. Informazioni utili a capire che se mangiare è un'attività a rischio importante è tutelarsi seguendo i buoni consigli che il libro dispensa. Dopo averlo letto non sarà facile tornare all'alimentazione di prima...
Ecco i miei ravioli con tofu, leggerissimi preparati con tanta cura e cotti nella mia nuova verde vaporiera in silicone Lékué una vera comoda chicca che si adatta ad ogni pentola e si ripone con facilità anche nelle cucine superpiene come la mia.
Ravioli al vapore con tofu
Ingredienti
per la pasta:
150 g di farina 00
75 g c.a. di acqua
per il ripieno:
a cipolla
1 carota
1/4 di cespo di lattuga iceberg o verza 
150 g di tofu al naturale
salsa di soia
Tritare le verdure ed il tofu condirli con salsa di soia ed asciugarli in padella senza altri condimenti. Impastare la farina con l'acqua e ricavarne una sfoglia sottilissima, tagliare dei dischi farcirli con una cucchiaiata di ripieno e chiuderli a fagotto. Poggiarli nel cestello della vaporiera ben distanziati e cuocerli a vapore per 20-25 minuti circa. Servire irrorando a piacere con salsa di soia.
Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato tofu naturale e salsa di soia Sapore di Sole Effegi Food