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2016-10-02

Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello

Una pasta che non è pasta, che è anzi l'anti pasta  con pochi carboidrati e tante proteine, esiste e si chiama Legù
Non è pasta ripeto, sono SOLO ceci, fagioli e piselli che hanno  facilità e modalità di consumo di un piatto di pasta pronto in 3 minuti. Grazie ai legumi, che ridotti in farina sono prima cotti dolcemente a vapore, Legù è ricca di proteine vegetali, un’alternativa alle proteine animali, adatta a chi vuole mangiare la pasta senza avere il problema della linea perché povera di carboidrati, ma ideale anche per vegani, sportivi, diabetici e celiaci. 
Io mi sono lasciata attrarre e l'ho voluta sperimentare nella mia cucina. Ora vi dico il risultato di questo esperimento: se la penso come pasta preferisco la pasta tradizionale ma se la penso come un prodotto diverso vi dirò che ha davvero un suo perché, e se poi per un attimo immagino di non poter più mangiare la pasta la ripenso come pasta e dico che in fondo Legù male non è anzi #LegùMiPiaciTu.
In questa preparazione ho accostato i gigli Legù ad un gustosissimo sauté di vongole e seppia ed ho servito il tutto con una calda e profumata cremina di fagioli bianchi scelti nella locale varietà poverello dell'area del Pollino, una sorta di tondino locale dalla buccia sottile.
Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello
Ingtredienti per 4 persone:
120 g di Gigli Legù
1 tazza di fagioli bianchi qualità poverello lessati
400 g di vongole
1 seppia
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
10-12 pomodorini
1/2 bicchiere di vino bianco
prezzemolo 
peperoncino
In un tegame largo versare un filo d'olio, l'aglio schiacciato, il peperoncino, un po' di code di prezzemolo tritate e i pomodorini a metà lasciar insaporire a fuoco vivace, unire il vino bianco e una volta sfumato levare l'aglio e unire  le vongole. Coprire il tegame e lasciar aprire le vongole, togliere il coperchio ed unire la seppia tagliata sottile. tenere sul fuoco appena il tempo che la seppia cambi colore. Prelevare un po' del liquido di cottura delle vongole e unirlo ai fagioli, frullarli a crema e tenere in caldo la crema ottenuta. Lessare legù in acqua salata a cui avremo aggiunto un po' d'olio. 
Servire legù su una base di crema di fagioli e suddividervi sopra il condimento preparato completando con foglie di prezzemolo tritate.

Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello

Una pasta che non è pasta, che è anzi l'anti pasta  con pochi carboidrati e tante proteine, esiste e si chiama Legù
Non è pasta ripeto, sono SOLO ceci, fagioli e piselli che hanno  facilità e modalità di consumo di un piatto di pasta pronto in 3 minuti. Grazie ai legumi, che ridotti in farina sono prima cotti dolcemente a vapore, Legù è ricca di proteine vegetali, un’alternativa alle proteine animali, adatta a chi vuole mangiare la pasta senza avere il problema della linea perché povera di carboidrati, ma ideale anche per vegani, sportivi, diabetici e celiaci. 
Io mi sono lasciata attrarre e l'ho voluta sperimentare nella mia cucina. Ora vi dico il risultato di questo esperimento: se la penso come pasta preferisco la pasta tradizionale ma se la penso come un prodotto diverso vi dirò che ha davvero un suo perché, e se poi per un attimo immagino di non poter più mangiare la pasta la ripenso come pasta e dico che in fondo Legù male non è anzi #LegùMiPiaciTu.
In questa preparazione ho accostato i gigli Legù ad un gustosissimo sauté di vongole e seppia ed ho servito il tutto con una calda e profumata cremina di fagioli bianchi scelti nella locale varietà poverello dell'area del Pollino, una sorta di tondino locale dalla buccia sottile.
Gigli Legù con vongole e seppia su passata di poverello
Ingtredienti per 4 persone:
120 g di Gigli Legù
1 tazza di fagioli bianchi qualità poverello lessati
400 g di vongole
1 seppia
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
10-12 pomodorini
1/2 bicchiere di vino bianco
prezzemolo 
peperoncino
In un tegame largo versare un filo d'olio, l'aglio schiacciato, il peperoncino, un po' di code di prezzemolo tritate e i pomodorini a metà lasciar insaporire a fuoco vivace, unire il vino bianco e una volta sfumato levare l'aglio e unire  le vongole. Coprire il tegame e lasciar aprire le vongole, togliere il coperchio ed unire la seppia tagliata sottile. tenere sul fuoco appena il tempo che la seppia cambi colore. Prelevare un po' del liquido di cottura delle vongole e unirlo ai fagioli, frullarli a crema e tenere in caldo la crema ottenuta. Lessare legù in acqua salata a cui avremo aggiunto un po' d'olio. 
Servire legù su una base di crema di fagioli e suddividervi sopra il condimento preparato completando con foglie di prezzemolo tritate.

2015-07-27

Laura, io, il caffè e il tiramisù gelato

Resto impressionata da quanto io riesca a trovarmi in sintonia con alcune persone e questo mi accade ancor più quando io queste persone non le conosco o meglio non le conosco di persona (che giro di parole!). 
Ho conosciuto Laura , Laura Tosi, attraverso il suo Bollita e Ribollita Il mio amore per la cucina, gli affetti e tutto il resto edito da Iacobelli e mi sono lasciata stregare dalle sue parole e dal racconto della sua vita. Io e Laura (si firma così senza il cognome) a prima vista abbiamo poco in comune eppure so che nonostante la differenza d'età saremmo state ottime amiche. "Serena nei giudizi ed essenziale nella scrittura, Laura è capace di far accostare al suo mondo il lettore, accompagnandolo con discrezione, suscitando in lui una lieve, delicata empatia". Leggevo di lei e delle persone che ha incrociato e amato durante la sua vita e arrivata alla fine di questo straordinario libro sentivo quasi come se mancasse il capitolo mio e la relativa ricetta. "E' buffo come alcune ricette restino appiccicate alle persone. Per anni io sono stata Laura e il cuscus, mia sorella quella delle insalate, fantasiose, elaborate, estetiche. Mamma non si dissocerà mai dalla pizza con la scarola. Eliana al riso con l'anatra, Simone al gateau di patate e Orsola al pane fatto in casa...".
Nel libro a parte le frappe nessuna ricetta di dolci, Laura mi sembra così concreta e più orientata verso il salato ma ho pensato che se ci fosse stato un capitolo dedicato a me avrei voluto che Laura mi ricordasse per un tiramisù. 
Il Tiramisù è un dolce che adoro preparare in ogni versione (tradizionale, in coppa, torta, gelato) e gustare in ogni momento (mi trattengo solo per le calorie). Mi piace quel contrasto tra l'aroma del caffè dai toni amari e la dolcezza avvolgente della crema di mascarpone. In estate lo adoro in versione gelato  e così ve lo voglio presentare oggi, fresco e profumatissimo con lo speciale caffè preparato con le Cialde caffè Cialdamia. L'azienda commercializza i brand più conosciuti come Lavazza e Nescafè ed è facile capire che se il tiramisù è buono con il caffè della moka con quello preparato con la macchina espresso, utilizzando cialde o capsule, assume gusto e profumo più intenso risultando irresistibile.
Il Tiramisù gelato è una ricetta di una semplicità disarmante dal momento che potete partire dal gelato pronto, anche da quello industriale di qualità se lo lavorate un po' con la spatola prima dell'utilizzo, ma credetemi tutti penseranno che lo avete acquistato già pronto così.
Ingredienti:
600 g c.a di gelato alla crema e al caffè 
6 savoiardi
3 tazzine di caffè espresso
1 tazzina di marsala
cacao amaro 
Prendere sei stampini a semisfera (ottimi quelli in silicone), in mancanza andranno bene anche delle coppette e rivestirli con pellicola alimentare lasciandola debordare,  versare negli stampi uno strato di gelato alla crema e uno di gelato al caffè, premendo bene con una spatola in modo da non lasciare vuoti d'aria. Mescolare il caffè con il marsala e bagnarvi i savoiardi, chiudere ogni coppetta con un savoiardo diviso a metà e ripiegarvi sopra la pellicola, chiudendo bene. porre i gelati in freezer a rassodare e al momento di servire, levare la pellicola, capovolgere nel piatto e spolverizzare di abbondante cacao amaro.

Laura, io, il caffè e il tiramisù gelato

Resto impressionata da quanto io riesca a trovarmi in sintonia con alcune persone e questo mi accade ancor più quando io queste persone non le conosco o meglio non le conosco di persona (che giro di parole!). 
Ho conosciuto Laura , Laura Tosi, attraverso il suo Bollita e Ribollita Il mio amore per la cucina, gli affetti e tutto il resto edito da Iacobelli e mi sono lasciata stregare dalle sue parole e dal racconto della sua vita. Io e Laura (si firma così senza il cognome) a prima vista abbiamo poco in comune eppure so che nonostante la differenza d'età saremmo state ottime amiche. "Serena nei giudizi ed essenziale nella scrittura, Laura è capace di far accostare al suo mondo il lettore, accompagnandolo con discrezione, suscitando in lui una lieve, delicata empatia". Leggevo di lei e delle persone che ha incrociato e amato durante la sua vita e arrivata alla fine di questo straordinario libro sentivo quasi come se mancasse il capitolo mio e la relativa ricetta. "E' buffo come alcune ricette restino appiccicate alle persone. Per anni io sono stata Laura e il cuscus, mia sorella quella delle insalate, fantasiose, elaborate, estetiche. Mamma non si dissocerà mai dalla pizza con la scarola. Eliana al riso con l'anatra, Simone al gateau di patate e Orsola al pane fatto in casa...".
Nel libro a parte le frappe nessuna ricetta di dolci, Laura mi sembra così concreta e più orientata verso il salato ma ho pensato che se ci fosse stato un capitolo dedicato a me avrei voluto che Laura mi ricordasse per un tiramisù. 
Il Tiramisù è un dolce che adoro preparare in ogni versione (tradizionale, in coppa, torta, gelato) e gustare in ogni momento (mi trattengo solo per le calorie). Mi piace quel contrasto tra l'aroma del caffè dai toni amari e la dolcezza avvolgente della crema di mascarpone. In estate lo adoro in versione gelato  e così ve lo voglio presentare oggi, fresco e profumatissimo con lo speciale caffè preparato con le Cialde caffè Cialdamia. L'azienda commercializza i brand più conosciuti come Lavazza e Nescafè ed è facile capire che se il tiramisù è buono con il caffè della moka con quello preparato con la macchina espresso, utilizzando cialde o capsule, assume gusto e profumo più intenso risultando irresistibile.
Il Tiramisù gelato è una ricetta di una semplicità disarmante dal momento che potete partire dal gelato pronto, anche da quello industriale di qualità se lo lavorate un po' con la spatola prima dell'utilizzo, ma credetemi tutti penseranno che lo avete acquistato già pronto così.
Ingredienti:
600 g c.a di gelato alla crema e al caffè 
6 savoiardi
3 tazzine di caffè espresso
1 tazzina di marsala
cacao amaro 
Prendere sei stampini a semisfera (ottimi quelli in silicone), in mancanza andranno bene anche delle coppette e rivestirli con pellicola alimentare lasciandola debordare,  versare negli stampi uno strato di gelato alla crema e uno di gelato al caffè, premendo bene con una spatola in modo da non lasciare vuoti d'aria. Mescolare il caffè con il marsala e bagnarvi i savoiardi, chiudere ogni coppetta con un savoiardo diviso a metà e ripiegarvi sopra la pellicola, chiudendo bene. porre i gelati in freezer a rassodare e al momento di servire, levare la pellicola, capovolgere nel piatto e spolverizzare di abbondante cacao amaro.

2015-06-30

Torta di farro e mandorle nel vasetto

Ormai pare che la mania del dolce sano abbia preso piede a casa mia, certo per la colazione è bello avere una coccola preparata con le proprie mani, ma più di una volta a settimana è difficile riuscire a preparare una torta e quindi, coperti i primi tre giorni il resto del dolce o lo si regala subito o va a finire dopo il terzo giorno nel pattume anche perché i bambini sono ancora un po' refrattari alla parola sano. Sapevo che una soluzione doveva esserci (alternativa al congelamento) e così mi sono avvicinata con tanta curiosità ed estrema sorpresa per il risultato a quella tecnica che va sotto il nome di "vasocottura" applicabile a tutte le pietanze con diverse modalità di cottura, bagnomaria sul fuoco, forno, bagnomaria in forno. E' una tecnica veloce e molto pratica che consente di ottenere cibi sani e molto gustosi. 
 Mi sono procurata i vasetti adatti, quelli classici della WECK distribuiti da MCM Emballages ed ho provato la torta nel vasetto. Preparata più di una settimana fa giuro di averne gustato, l'ultimo fragrante vasetto questa mattina  a colazione tenendo semplicemente i vasetti chiusi ermeticamente in frigo.
La ricetta che vi do prevede l'utilizzo della farina di mandorle se avete lo scarto del latte di mandorla di cui vi parlavo la scorsa volta è perfetto. Come frutta ho utilizzato le perine estive e le albicocche dei miei alberi ma potete utilizzare pesche, mele, arance, ciliegie secondo la stagione.
Torta di farro e mandorle nel vasetto
Ingredienti:
3 uova
150 g di farina di farro
100 g di farina di mandorle
250 g di zucchero di canna
130 ml di olio di arachidi
130 ml di latte di mandorla (non zuccherato)
30 ml di liquore
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
albicocche e pere estive o altra frutta a piacere
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere i liquidi e poi le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato.
Imburrare i barattolini e suddividervi il composto, senza superare la metà del vasetto, aggiungere una perina privata del torsolo o mezza albicocca. Adagiare i vasetti in teglia e cuocerli a 180° per 15 minuti circa. Tappare i vasetti ermeticamente appena fuori dal forno, si creerà il sottovuoto e si manterranno per un bel poco.

Torta di farro e mandorle nel vasetto

Ormai pare che la mania del dolce sano abbia preso piede a casa mia, certo per la colazione è bello avere una coccola preparata con le proprie mani, ma più di una volta a settimana è difficile riuscire a preparare una torta e quindi, coperti i primi tre giorni il resto del dolce o lo si regala subito o va a finire dopo il terzo giorno nel pattume anche perché i bambini sono ancora un po' refrattari alla parola sano. Sapevo che una soluzione doveva esserci (alternativa al congelamento) e così mi sono avvicinata con tanta curiosità ed estrema sorpresa per il risultato a quella tecnica che va sotto il nome di "vasocottura" applicabile a tutte le pietanze con diverse modalità di cottura, bagnomaria sul fuoco, forno, bagnomaria in forno. E' una tecnica veloce e molto pratica che consente di ottenere cibi sani e molto gustosi. 
 Mi sono procurata i vasetti adatti, quelli classici della WECK distribuiti da MCM Emballages ed ho provato la torta nel vasetto. Preparata più di una settimana fa giuro di averne gustato, l'ultimo fragrante vasetto questa mattina  a colazione tenendo semplicemente i vasetti chiusi ermeticamente in frigo.
La ricetta che vi do prevede l'utilizzo della farina di mandorle se avete lo scarto del latte di mandorla di cui vi parlavo la scorsa volta è perfetto. Come frutta ho utilizzato le perine estive e le albicocche dei miei alberi ma potete utilizzare pesche, mele, arance, ciliegie secondo la stagione.
Torta di farro e mandorle nel vasetto
Ingredienti:
3 uova
150 g di farina di farro
100 g di farina di mandorle
250 g di zucchero di canna
130 ml di olio di arachidi
130 ml di latte di mandorla (non zuccherato)
30 ml di liquore
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
albicocche e pere estive o altra frutta a piacere
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere i liquidi e poi le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato.
Imburrare i barattolini e suddividervi il composto, senza superare la metà del vasetto, aggiungere una perina privata del torsolo o mezza albicocca. Adagiare i vasetti in teglia e cuocerli a 180° per 15 minuti circa. Tappare i vasetti ermeticamente appena fuori dal forno, si creerà il sottovuoto e si manterranno per un bel poco.

2015-02-03

Waffles tiramisù

Piatto in canna da zucchero  SDG, americano Busatti e cucchiaino Mori Italian Factory
Da quanto tempo desideravo cimentarmi con i waffles? Troppo direi ma fra i mille attrezzi posseduti rimandavo sempre l'acquisto di quella piastra elettrica. Non avevo molta fiducia a dire il vero pensavo fosse l'ennesimo accrocco che dopo un paio d'utilizzi avrei accantonato in garage.
Ecco finalmente l'ho comprata su MeinCupcake.deuno shop on line dove ho scoperto pirottini e decorazioni di ogni genere e non credo che la lascerò invecchiare nuova perché si usa davvero con la facilità di un tostapane e il risultato è garantito waffles perfetti per merenda con zucchero a velo o da guarnire facendo ricorso al gusto ed alla fantasia per poter assaporare un dessert estemporaneo ogni volta che se ne ha voglia
Mi sono divertita a trasformare i miei waffles (buoni già da soli) in un goloso dessert tiramisù con la golosa e per nulla calorica Crema tiramisù Cascina San Cassiano dolcificata con Stevia. Provatela ne vale la pena.
C'è più gusto a ad assaporare un dolce così se si accompagna con una piacevole lettura.
Ho trovato davvero godibile Tutto panna chantilly di Erika Gallini pubblicato da Atmosphere libri. La storia di una famiglia che ruota attorno all'arte pasticciera del capofamiglia, un grande maestro che fa del suo laboratorio di pasticceria e dell'annesso negozio ragione di vita "imponendo" questo ingombrante ruolo all'intera famiglia, il tutto visto dagli occhi della figlia adolescente. 
La narrazione ruota intorno a lui, genio burbero e molto esigente con familiari e collaboratori che risultano divisi tra solerti aiutanti e irriducibili oppositori. 
Pur immersi in nuvole di zucchero a velo e volute di golosa panna gli occhi della giovane Agnese vedono chiaramente la realtà che di dolce ha davvero poco. Uno spaccato reale di vita quotidiana raccontato in modo spontaneo, frizzante e senza pose, tanto da far meritare al libro, opera prima dell'autrice, una segnalazione al Premio Calvino XXVI.
Waffles tiramisù
Ingredienti:
150 ml di latte
2 tuorli
3 albumi
90 g di burro
130 g di farina
1 cucchiaino di lievito per dolci
30 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella
vaniglia
scorza di limone
Per completare:
zucchero a velo
crema Tiramisù
cacao amaro
Scaldare il latte con la vaniglia, il burro e la scorza di limone. Lasciar riposare e tolti gli aromi, versare il latte caldo sulla farina mescolata al lievito e alla cannella in polvere e poi i tuorli. Montare a neve ferma gli albumi con lo zucchero e aggiungerli all'impasto preparato con una frusta mescolando dal basso verso l'alto. Cuocere nell'apposita piastra, guarnire con zucchero a velo ed a piacere con crema Tiramisù e cacao amaro.

Waffles tiramisù

Piatto in canna da zucchero  SDG, americano Busatti e cucchiaino Mori Italian Factory
Da quanto tempo desideravo cimentarmi con i waffles? Troppo direi ma fra i mille attrezzi posseduti rimandavo sempre l'acquisto di quella piastra elettrica. Non avevo molta fiducia a dire il vero pensavo fosse l'ennesimo accrocco che dopo un paio d'utilizzi avrei accantonato in garage.
Ecco finalmente l'ho comprata su MeinCupcake.deuno shop on line dove ho scoperto pirottini e decorazioni di ogni genere e non credo che la lascerò invecchiare nuova perché si usa davvero con la facilità di un tostapane e il risultato è garantito waffles perfetti per merenda con zucchero a velo o da guarnire facendo ricorso al gusto ed alla fantasia per poter assaporare un dessert estemporaneo ogni volta che se ne ha voglia
Mi sono divertita a trasformare i miei waffles (buoni già da soli) in un goloso dessert tiramisù con la golosa e per nulla calorica Crema tiramisù Cascina San Cassiano dolcificata con Stevia. Provatela ne vale la pena.
C'è più gusto a ad assaporare un dolce così se si accompagna con una piacevole lettura.
Ho trovato davvero godibile Tutto panna chantilly di Erika Gallini pubblicato da Atmosphere libri. La storia di una famiglia che ruota attorno all'arte pasticciera del capofamiglia, un grande maestro che fa del suo laboratorio di pasticceria e dell'annesso negozio ragione di vita "imponendo" questo ingombrante ruolo all'intera famiglia, il tutto visto dagli occhi della figlia adolescente. 
La narrazione ruota intorno a lui, genio burbero e molto esigente con familiari e collaboratori che risultano divisi tra solerti aiutanti e irriducibili oppositori. 
Pur immersi in nuvole di zucchero a velo e volute di golosa panna gli occhi della giovane Agnese vedono chiaramente la realtà che di dolce ha davvero poco. Uno spaccato reale di vita quotidiana raccontato in modo spontaneo, frizzante e senza pose, tanto da far meritare al libro, opera prima dell'autrice, una segnalazione al Premio Calvino XXVI.
Waffles tiramisù
Ingredienti:
150 ml di latte
2 tuorli
3 albumi
90 g di burro
130 g di farina
1 cucchiaino di lievito per dolci
30 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella
vaniglia
scorza di limone
Per completare:
zucchero a velo
crema Tiramisù
cacao amaro
Scaldare il latte con la vaniglia, il burro e la scorza di limone. Lasciar riposare e tolti gli aromi, versare il latte caldo sulla farina mescolata al lievito e alla cannella in polvere e poi i tuorli. Montare a neve ferma gli albumi con lo zucchero e aggiungerli all'impasto preparato con una frusta mescolando dal basso verso l'alto. Cuocere nell'apposita piastra, guarnire con zucchero a velo ed a piacere con crema Tiramisù e cacao amaro.

2014-07-11

Di pizze di pasta con formaggi strapuzzoni, gelatini allo yogurt e giochi per l'estate

Finita la scuola il problema di ogni mamma penso sia cosa inventarsi per la giornata dei piccoli di casa? Cosa gli faccio mangiare (due volte al giorno)? Come occupiamo il tempo libero? Fino a che non si parte per le vacanze vere e proprie riempire gli spazi dei più piccoli, tanto più se come me si continua a lavorare e quando si torna a casa non si sa che fare prima diventa davvero un dramma.
Come al solito libri, riviste e fantasia sono i necessari alleati del momento.

Facciamo gelatini per evitare di mangiare solo quelli confezionati e soprattutto per imparare l'attesa che inganniamo leggendo, colorando o giocando con l'inesauribile fonte che è il G-Baby di Edizioni San Paolo.
Abbiamo scoperto un mondo con gli stampini per ghiaccioli, in questo caso nella divertente  forma di animali Martellato, lo yogurt e la frutta fresca diventano in poco tempo gustosi gelatini da assaporare nelle ore più calde. 
Per il pranzo poi la solita pasta al pomodoro la trasformiamo in pizza, un'idea davvero semplice, ispirandoci alle storie lette la condiamo con formaggi strapuzzoni in pieno stile Geronimo Stilton. 

Lo strano caso dei formaggi strapuzzoni è una delle divertenti storie del Topo giornalista che i bambini tanto amano pubblicata da Edizioni PIEMME in una fortunata serie scritta da Elisabetta Dami con lo pseudonimo di Geronimo Stilton.
Nell'Isola di Topazia, Geronimo Stilton si trova stavolta ad indagare insieme al suo amico investigatore Ficcanaso Squitt su una misteriosa fabbrica di formaggi.
Una storia gradevole e accattivante che non vi stancherete di leggere insieme ai bambini.
Il G-Baby quando arriva il periodo estivo si moltiplica, per mia fortuna, e così al ricco numero di luglio con storie, fumetti, progetti e giochi, si aggiunge uno speciale dedicato ai giochi (molto più bello di quei costosi e noiosi libri per le vacanze che ci facevano acquistare a scuola) in cui cimentarsi con penne, colori, forbici e colla per inventare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Vi lascio le semplici ricette delle pizzette di pasta e dei gelatini allo yogurt così per stasera la cena è risolta.
Pizza di pasta ai formaggi strapuzzoni
Ingredienti per 2:
100 g di pasta formato tubetti
mozzarella
due cucchiai di grana grattugiato
sughetto di pomodoro preparato con aglio olio origano basilico e pomodoro fresco (frullato)
sale 
olio extravergine d'oliva
Lessare la pasta in acqua salata e condirla con un filo d'olio e in grana. sistemarla su un foglio di carta da forno formando sue mucchietti appiattiti, versarvi sopra il sugo, e la mozzarella e infornare finché la pasta inizierà a formare una dorata crosticina e la mozzarella si scioglierà. Si posso no aggiungere altri formaggi per renderla davvero strapuzzona nel mio caso ho evitato visto che i miei pargoli mangiano pochi ingredienti.
Gelatini yogurt e pesca
Ingredienti per 3 gelati:
50 ml di acqua
1 cucchiaio colmo di zucchero
125 g di yogurt intero all'albicocca
la polpa di una pesca bianca
Frullare tutto insieme e versare negli stampi. Porre in freezer a congelare per 4-5 ore.
Quando poi di caldo non se ne può più, ma non è il caso di questi giorni, un tuffo in vasca risolve il problema.

Di pizze di pasta con formaggi strapuzzoni, gelatini allo yogurt e giochi per l'estate

Finita la scuola il problema di ogni mamma penso sia cosa inventarsi per la giornata dei piccoli di casa? Cosa gli faccio mangiare (due volte al giorno)? Come occupiamo il tempo libero? Fino a che non si parte per le vacanze vere e proprie riempire gli spazi dei più piccoli, tanto più se come me si continua a lavorare e quando si torna a casa non si sa che fare prima diventa davvero un dramma.
Come al solito libri, riviste e fantasia sono i necessari alleati del momento.

Facciamo gelatini per evitare di mangiare solo quelli confezionati e soprattutto per imparare l'attesa che inganniamo leggendo, colorando o giocando con l'inesauribile fonte che è il G-Baby di Edizioni San Paolo.
Abbiamo scoperto un mondo con gli stampini per ghiaccioli, in questo caso nella divertente  forma di animali Martellato, lo yogurt e la frutta fresca diventano in poco tempo gustosi gelatini da assaporare nelle ore più calde. 
Per il pranzo poi la solita pasta al pomodoro la trasformiamo in pizza, un'idea davvero semplice, ispirandoci alle storie lette la condiamo con formaggi strapuzzoni in pieno stile Geronimo Stilton. 

Lo strano caso dei formaggi strapuzzoni è una delle divertenti storie del Topo giornalista che i bambini tanto amano pubblicata da Edizioni PIEMME in una fortunata serie scritta da Elisabetta Dami con lo pseudonimo di Geronimo Stilton.
Nell'Isola di Topazia, Geronimo Stilton si trova stavolta ad indagare insieme al suo amico investigatore Ficcanaso Squitt su una misteriosa fabbrica di formaggi.
Una storia gradevole e accattivante che non vi stancherete di leggere insieme ai bambini.
Il G-Baby quando arriva il periodo estivo si moltiplica, per mia fortuna, e così al ricco numero di luglio con storie, fumetti, progetti e giochi, si aggiunge uno speciale dedicato ai giochi (molto più bello di quei costosi e noiosi libri per le vacanze che ci facevano acquistare a scuola) in cui cimentarsi con penne, colori, forbici e colla per inventare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Vi lascio le semplici ricette delle pizzette di pasta e dei gelatini allo yogurt così per stasera la cena è risolta.
Pizza di pasta ai formaggi strapuzzoni
Ingredienti per 2:
100 g di pasta formato tubetti
mozzarella
due cucchiai di grana grattugiato
sughetto di pomodoro preparato con aglio olio origano basilico e pomodoro fresco (frullato)
sale 
olio extravergine d'oliva
Lessare la pasta in acqua salata e condirla con un filo d'olio e in grana. sistemarla su un foglio di carta da forno formando sue mucchietti appiattiti, versarvi sopra il sugo, e la mozzarella e infornare finché la pasta inizierà a formare una dorata crosticina e la mozzarella si scioglierà. Si posso no aggiungere altri formaggi per renderla davvero strapuzzona nel mio caso ho evitato visto che i miei pargoli mangiano pochi ingredienti.
Gelatini yogurt e pesca
Ingredienti per 3 gelati:
50 ml di acqua
1 cucchiaio colmo di zucchero
125 g di yogurt intero all'albicocca
la polpa di una pesca bianca
Frullare tutto insieme e versare negli stampi. Porre in freezer a congelare per 4-5 ore.
Quando poi di caldo non se ne può più, ma non è il caso di questi giorni, un tuffo in vasca risolve il problema.

2014-03-31

Plum-cake classico

Teira con tazza La Porcellana Bianca, vassoietto in primo piano Lékué, tessuto Busatti
Difficile leggere la parola classico sul mio blog, nessuna ricetta resta com'è e tutto viene rivisitato, ma quella di oggi è la ricetta classica del plum-cake, quello con burro, uvetta e canditi nell'impasto che mi ricorda tanto l'infanzia e di cui mi sono rinnamorata attraverso la raccolta I dolci di Benedetta. Un vero successo editoriale, è arrivata al n.29, la pagina fan Facebook dedicata conta oltre 2200 attivi seguaci  e continua a stupirci ogni settimana per le nuove idee e la generosità degli utilissimi strumenti allegati (spesso sono due gli utensili che si trovano con il fascicolo).
Ma ritornando alla ricetta del plum-cake classico  indovinate un poco? La ricetta l'ho modificata (è più forte di me) cinque uova e 250g di burro mi sembravano troppi per i miei gusti, dalla raccolta ho preso l'idea, il metodo e soprattutto gli stampini in silicone da mini muffin e poi il resto l'ho messo io. Troppo bello fare i plum-cake formato brioscina in casa e visto che mi sono divertita e il risultato vi è piaciuto ve lo racconto. Per le dosi indicate  occorrerebbero 12 stampini ma io ne avevo 6 e con il restante impasto ho fatto un plum-cake medio con un altro particolare stampo Lékué, ha i bordi in silicone e la base in ceramica bianca proprio quella che vedete in primo piano in foto. In pratica tolti i bordi si serve il dolce così come uscito dal forno, davvero una genialata.
Plum-cake classico
 
 Ingredienti: 
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro
80 g di uvetta
70 g di canditi misti
70 ml di rum
 4 uova
1 bustina di lievito
zucchero a velo per completare
Ammollare le uvette e i canditi nel rum lasciandole immerse per un'ora circa. Tamponarle e passarle nella farina. Anche con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito.Unire le uvette e i canditi al composto e versarlo nello strampo o negli stampi scelti. Infornare a 160° per 50 minuti (se unico stampo) per 30 circa se si tratta di stampini (conviene sempre provare la cottura con uno stecchino. Dopo aver sformato e raffreddato i dolcini spolverizzarli di zucchero a velo e servirli.

Plum-cake classico

Teira con tazza La Porcellana Bianca, vassoietto in primo piano Lékué, tessuto Busatti
Difficile leggere la parola classico sul mio blog, nessuna ricetta resta com'è e tutto viene rivisitato, ma quella di oggi è la ricetta classica del plum-cake, quello con burro, uvetta e canditi nell'impasto che mi ricorda tanto l'infanzia e di cui mi sono rinnamorata attraverso la raccolta I dolci di Benedetta. Un vero successo editoriale, è arrivata al n.29, la pagina fan Facebook dedicata conta oltre 2200 attivi seguaci  e continua a stupirci ogni settimana per le nuove idee e la generosità degli utilissimi strumenti allegati (spesso sono due gli utensili che si trovano con il fascicolo).
Ma ritornando alla ricetta del plum-cake classico  indovinate un poco? La ricetta l'ho modificata (è più forte di me) cinque uova e 250g di burro mi sembravano troppi per i miei gusti, dalla raccolta ho preso l'idea, il metodo e soprattutto gli stampini in silicone da mini muffin e poi il resto l'ho messo io. Troppo bello fare i plum-cake formato brioscina in casa e visto che mi sono divertita e il risultato vi è piaciuto ve lo racconto. Per le dosi indicate  occorrerebbero 12 stampini ma io ne avevo 6 e con il restante impasto ho fatto un plum-cake medio con un altro particolare stampo Lékué, ha i bordi in silicone e la base in ceramica bianca proprio quella che vedete in primo piano in foto. In pratica tolti i bordi si serve il dolce così come uscito dal forno, davvero una genialata.
Plum-cake classico
 
 Ingredienti: 
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro
80 g di uvetta
70 g di canditi misti
70 ml di rum
 4 uova
1 bustina di lievito
zucchero a velo per completare
Ammollare le uvette e i canditi nel rum lasciandole immerse per un'ora circa. Tamponarle e passarle nella farina. Anche con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito.Unire le uvette e i canditi al composto e versarlo nello strampo o negli stampi scelti. Infornare a 160° per 50 minuti (se unico stampo) per 30 circa se si tratta di stampini (conviene sempre provare la cottura con uno stecchino. Dopo aver sformato e raffreddato i dolcini spolverizzarli di zucchero a velo e servirli.