2014-06-27

Quando non sai a che Santo votarti

Piatto La Porcellana Bianca, Canovaccio Busatti
Oggi voglio giocare un po' con le parole per questo ho titolato così il mio post in realtà i santi non c'entrano poi tanto con il mio finger food a base di cipolla alla brace formaggio affinato al Negroamaro e Salsa DolcePiccante di mele cotogne VIS che ho arricchito con aceto balsamico e fiori di timo non fosse che il formaggio alle vinacce di Negroamaro di cui vi parlo è prodotto dalla Masseria Cinque Santi ,

un'azienda di Vernole (Le) specializzata nella produzione di specialità casearie tipiche pugliesi ancor oggi preparate con autentica passione utilizzando i tradizionali metodi di una volta.
Tra i particolari formaggi prodotti in masseria spicca in Colli Cinque Santi che mi ha ricordato nella forma a torta nuziale il piemontese Montébore, cinque piani di diverse dimensioni per assaporare strato dopo strato diversi gradi di stagionatura del prodotto.
Da non trascurare anche il caprino barricato in foglie di noce con i suoi sentori erbacei.
Voglio giocare ancora un po' con i "Santi" invitandovi a realizzare un menù con le loro ricette, come sapete ogni luogo ha i suoi santi ed ogni santo ha le sue ricette che si preparano normalmente in occasione delle festività a loro dedicate: sfinci e zeppole di San Giuseppe, minne di Sant'Agata, ... ma se proprio volete una ricetta per ogni festività vi suggerisco due originalissime pubblicazioni.

In cucina con i Santi Ricette di Cielo e di Terra di Andrea Ciucci e Paolo Sartor edito da San Paolo Libri, racconta i gusti dei Santi più amati, San Francesco e Santa Chiara, Giovanni Paolo II, San Pio da Pietralcina, Giovanni XXIII. Sessanta modi di scoprire (e gustare) gli aromi e i sapori che hanno accompagnato i santi e i beati più amati. Sessanta ricette che hanno in qualche modo segnato la vita dei santi o che sono ad essa ispirate. Con metodo scientifico, che rende comunque oltre che agevole anche piacevole la consultazione del volume, per ogni piatto proposto è descritta nei dettagli la ricetta e vi sono anche informazioni, curiosità e una breve biografia del santo.

In Dialogo ha pubblicato invece Santi in Padella. Il curioso volume è dedicato ai più piccoli e fornisce l'occasione o meglio il pretesto per stare con loro in cucina nei giorni di festa preparando deliziosi manicaretti ispirati a chi la propria vita l'ha vissuta accanto a Gesù. Un modo originale per far apprezzare ai piccoli la buona cucina e fargli conoscere le figure dei santi cui sono dedicate le più importanti festività del calendario. Si può seguire tutto il calendario mese per mese soffermandosi nelle festività più note. Scritto da due mamme, Maria Malacrida e Chiara Serenthà, coglie davvero nel segno con ricette in maggioranza gradite ai piccoli di casa, ogni ricetta è arricchita da curiosità sul santo. 
Il mio finger food l'ho dedicato tutto al Negroamaro e l'abbinamento con l'omonimo vino pugliese sarebbe stato scontato, ma a me piace fare voli pindarici oltre che con le parole anche lungo tutta la penisola e per questo crostino tutto sapore ho scelto in Alto Adige il vino con cui degustarlo. Un vino di struttura il Puntay Lagrein Riserva di Erste+Neue, fruttao e speziato, insieme ai miei crostini diventa un momento davvero piacevole di meditazione e degustazione da condividere con amici.
Ingredienti:
1 baguette ai cereali
formaggio affinato al Negroamaro
Cipolle di tropea divise a metà e cotte alla griglia sulla brace di legna d'ulivo, condite poi con olio e sale
Salsa di mele cotogne senapata
aceto balsamico*
fiori di timo
Scaldare la salsa di mele cotogne con due cucchiai di aceto balsamico. Affettare il pane e farne dei crostini adagiarvi sopra un tocchetto di formaggio, uno spicchio di cipolla e un po' della Salsa preparata, completare con un ciuffetto di timo fiorito.

Quando non sai a che Santo votarti

Piatto La Porcellana Bianca, Canovaccio Busatti
Oggi voglio giocare un po' con le parole per questo ho titolato così il mio post in realtà i santi non c'entrano poi tanto con il mio finger food a base di cipolla alla brace formaggio affinato al Negroamaro e Salsa DolcePiccante di mele cotogne VIS che ho arricchito con aceto balsamico e fiori di timo non fosse che il formaggio alle vinacce di Negroamaro di cui vi parlo è prodotto dalla Masseria Cinque Santi ,

un'azienda di Vernole (Le) specializzata nella produzione di specialità casearie tipiche pugliesi ancor oggi preparate con autentica passione utilizzando i tradizionali metodi di una volta.
Tra i particolari formaggi prodotti in masseria spicca in Colli Cinque Santi che mi ha ricordato nella forma a torta nuziale il piemontese Montébore, cinque piani di diverse dimensioni per assaporare strato dopo strato diversi gradi di stagionatura del prodotto.
Da non trascurare anche il caprino barricato in foglie di noce con i suoi sentori erbacei.
Voglio giocare ancora un po' con i "Santi" invitandovi a realizzare un menù con le loro ricette, come sapete ogni luogo ha i suoi santi ed ogni santo ha le sue ricette che si preparano normalmente in occasione delle festività a loro dedicate: sfinci e zeppole di San Giuseppe, minne di Sant'Agata, ... ma se proprio volete una ricetta per ogni festività vi suggerisco due originalissime pubblicazioni.

In cucina con i Santi Ricette di Cielo e di Terra di Andrea Ciucci e Paolo Sartor edito da San Paolo Libri, racconta i gusti dei Santi più amati, San Francesco e Santa Chiara, Giovanni Paolo II, San Pio da Pietralcina, Giovanni XXIII. Sessanta modi di scoprire (e gustare) gli aromi e i sapori che hanno accompagnato i santi e i beati più amati. Sessanta ricette che hanno in qualche modo segnato la vita dei santi o che sono ad essa ispirate. Con metodo scientifico, che rende comunque oltre che agevole anche piacevole la consultazione del volume, per ogni piatto proposto è descritta nei dettagli la ricetta e vi sono anche informazioni, curiosità e una breve biografia del santo.

In Dialogo ha pubblicato invece Santi in Padella. Il curioso volume è dedicato ai più piccoli e fornisce l'occasione o meglio il pretesto per stare con loro in cucina nei giorni di festa preparando deliziosi manicaretti ispirati a chi la propria vita l'ha vissuta accanto a Gesù. Un modo originale per far apprezzare ai piccoli la buona cucina e fargli conoscere le figure dei santi cui sono dedicate le più importanti festività del calendario. Si può seguire tutto il calendario mese per mese soffermandosi nelle festività più note. Scritto da due mamme, Maria Malacrida e Chiara Serenthà, coglie davvero nel segno con ricette in maggioranza gradite ai piccoli di casa, ogni ricetta è arricchita da curiosità sul santo. 
Il mio finger food l'ho dedicato tutto al Negroamaro e l'abbinamento con l'omonimo vino pugliese sarebbe stato scontato, ma a me piace fare voli pindarici oltre che con le parole anche lungo tutta la penisola e per questo crostino tutto sapore ho scelto in Alto Adige il vino con cui degustarlo. Un vino di struttura il Puntay Lagrein Riserva di Erste+Neue, fruttao e speziato, insieme ai miei crostini diventa un momento davvero piacevole di meditazione e degustazione da condividere con amici.
Ingredienti:
1 baguette ai cereali
formaggio affinato al Negroamaro
Cipolle di tropea divise a metà e cotte alla griglia sulla brace di legna d'ulivo, condite poi con olio e sale
Salsa di mele cotogne senapata
aceto balsamico*
fiori di timo
Scaldare la salsa di mele cotogne con due cucchiai di aceto balsamico. Affettare il pane e farne dei crostini adagiarvi sopra un tocchetto di formaggio, uno spicchio di cipolla e un po' della Salsa preparata, completare con un ciuffetto di timo fiorito.

2014-06-24

Come ti cucino i moscardini


Vassoio Ceramiche Maroso, canovaccio Busatti
Ecco nel panorama marino ho sempre avuto una certa antipatia per il piccolo moscardino, colpa della mamma credo che mi aveva inculcato l'idea che fosse un prodotto di serie B, non grande e non tenero come il verace polpo  liquidato di conseguenza con un secco e deciso no. Ora siccome inizio a fidarmi del pescivendolo e di quello che ha sul banco ho provato il moscardino in una gradevole insalata spiluccata tra le innumerevoli Ricette con pesce presenti in rete  adeguata ovviamente alle esigenze del mio frigo perché quando c'è il pesce bisogna preparalo subito e tutto il resto s'adegua. Asparagi ma anche fagiolini se gli asparagi non li trovate più, funghi prataioli e carote ad accompagnare i miei moscardini. Una bella bottiglia di vino Grecanico che ho scelto tra la produzione Cantine Settesoli e del pane croccante hanno fatto il resto, alla fine ci vuole poco a trasformare una ordinaria serata di settimana dimenticando in mezz'ora gli affanni della giornata.
Insalata di moscardini
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di moscardini
1 mazzetto d'asparagi
2 carote
200 g di funghi prataioli
sale
pepe rosa
1 limone
Olio extravergine d'oliva
prezzemolo
Pulire i moscardini (per me provvede il pescivendolo) e lessarli in acqua appena salata con le carote per trenta minuti dal bollore. Togliere le carote e lasciar raffreddare i moscardini nell'acqua di cottura. Lessare gli asparagi in acqua salata e tagliarli a tocchetti, pulire i funghi e affettarli sottilmente, disporre le verdure nel vassoio, aggiungere i moscardini raffreddati e tagliati a pezzi e le carote cotte affettate. Preparare un'emulsione con il succo del limone, il doppio di olio e sale. Versare il condimento sull'insalata, completare con qualche grano di pepe rosa schiacciato tra le dita e prezzemolo tritato.

Come ti cucino i moscardini


Vassoio Ceramiche Maroso, canovaccio Busatti
Ecco nel panorama marino ho sempre avuto una certa antipatia per il piccolo moscardino, colpa della mamma credo che mi aveva inculcato l'idea che fosse un prodotto di serie B, non grande e non tenero come il verace polpo  liquidato di conseguenza con un secco e deciso no. Ora siccome inizio a fidarmi del pescivendolo e di quello che ha sul banco ho provato il moscardino in una gradevole insalata spiluccata tra le innumerevoli Ricette con pesce presenti in rete  adeguata ovviamente alle esigenze del mio frigo perché quando c'è il pesce bisogna preparalo subito e tutto il resto s'adegua. Asparagi ma anche fagiolini se gli asparagi non li trovate più, funghi prataioli e carote ad accompagnare i miei moscardini. Una bella bottiglia di vino Grecanico che ho scelto tra la produzione Cantine Settesoli e del pane croccante hanno fatto il resto, alla fine ci vuole poco a trasformare una ordinaria serata di settimana dimenticando in mezz'ora gli affanni della giornata.
Insalata di moscardini
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di moscardini
1 mazzetto d'asparagi
2 carote
200 g di funghi prataioli
sale
pepe rosa
1 limone
Olio extravergine d'oliva
prezzemolo
Pulire i moscardini (per me provvede il pescivendolo) e lessarli in acqua appena salata con le carote per trenta minuti dal bollore. Togliere le carote e lasciar raffreddare i moscardini nell'acqua di cottura. Lessare gli asparagi in acqua salata e tagliarli a tocchetti, pulire i funghi e affettarli sottilmente, disporre le verdure nel vassoio, aggiungere i moscardini raffreddati e tagliati a pezzi e le carote cotte affettate. Preparare un'emulsione con il succo del limone, il doppio di olio e sale. Versare il condimento sull'insalata, completare con qualche grano di pepe rosa schiacciato tra le dita e prezzemolo tritato.

2014-06-19

Genova...il pesto e De Andrè

Piatto La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
E a 'ste panse veue cose che daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi (CREUZA DE MÄ di Fabrizio De Andrè)
Quando vidi epr la prima volta genova il mio sguardo di ragazzina di provincia non ne fu entusiata. Quella patina di sporco, tipica delle città di porto, proprio non mi piaceva. Apprezzai però (da buongustaia in erba) con entusiasmo la focaccia, anzi le focacce, e tutte le altre leccornìe tipiche del territorio. Imparai successivamente ad amare Genova e il suo innegabile fascino di città di transito attraverso le canzoni del grande De Andrè di cui vi ho lasciato alcuni versi (che parlano simpaticamente di cibo) in apertura.
Imparo oggi la Cucina di Genovesi attraverso il libro di Paolo Ligua pubblicato da Orme Tarka nella collana Cucine del Territorio. Popolo di ingegno e fantasia quello di Genova che chiusi tra mare e colline hanno saputo coniugare prodotti del bosco, dell'orto del mare e dei loro traffici mercantili. Nel libro sono nel dettaglio descritti la storia e le variazioni di ogni tipica ricetta del territorio. 
Ma se il ricco capitolo dedicato al pesto non dovesse esaurire la vostra sete di conoscenza sull'argomento ci ha pensato l'editore SAGEP con Pesto di Sergio Rossi, con testo a fronte in inglese, fra tradizione e innovazione nessun segreto avrà più per voi il cosmopolita pesto alla genovese. 
Sempre di SAGEP un'altra monografia dedicata alla Focaccia genovese che, unica nel suo genere, come il pesto, croccante fuori e morbida dentro, sarete sicuramente in grado di riprodurre a fine lettura (o almeno di prenotare una visita a Genova per degustarla in loco).
Mi sono lasciata ispirare da Genova e da De Andrè ed ho voluto chiamare il mio Cuscus condito con pesto, pomodori crudi, zucchine e salmone Cuscus di via del Campo, attraente e delicato come quella "graziosa" canatata dal poeta De Andrè
Cuscus di Via del Campo
Ingredienti per 4 persone:
200 g di cuscus precotto
400 g di salmone fresco
2 zucchine
2 cucchiaiate di pesto
2 pomodori 
olio extravergine d'oliva 
basilico
sale e pepe
Tagliare i pomodori a pezzetti privandoli dei semi e condirli con olio, sale e qualche foglia di basilico spezzettato. Tagliare il salmone e le zucchine a tocchetti e saltarli a fuoco vivace con un filo d'oli. Portare a ebollizione 200 g di acqua con un pizzico di sale e un filo d'olio, versarvi il cuscus, spegnere, coprire e lasciar gonfiare, condire il cus cus con il pesto, i pomodori e le zucchine saltate con il salmone, servire caldo o freddo a piacere aggiungendo ancora un filo d'olio.

Genova...il pesto e De Andrè

Piatto La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
E a 'ste panse veue cose che daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi (CREUZA DE MÄ di Fabrizio De Andrè)
Quando vidi epr la prima volta genova il mio sguardo di ragazzina di provincia non ne fu entusiata. Quella patina di sporco, tipica delle città di porto, proprio non mi piaceva. Apprezzai però (da buongustaia in erba) con entusiasmo la focaccia, anzi le focacce, e tutte le altre leccornìe tipiche del territorio. Imparai successivamente ad amare Genova e il suo innegabile fascino di città di transito attraverso le canzoni del grande De Andrè di cui vi ho lasciato alcuni versi (che parlano simpaticamente di cibo) in apertura.
Imparo oggi la Cucina di Genovesi attraverso il libro di Paolo Ligua pubblicato da Orme Tarka nella collana Cucine del Territorio. Popolo di ingegno e fantasia quello di Genova che chiusi tra mare e colline hanno saputo coniugare prodotti del bosco, dell'orto del mare e dei loro traffici mercantili. Nel libro sono nel dettaglio descritti la storia e le variazioni di ogni tipica ricetta del territorio. 
Ma se il ricco capitolo dedicato al pesto non dovesse esaurire la vostra sete di conoscenza sull'argomento ci ha pensato l'editore SAGEP con Pesto di Sergio Rossi, con testo a fronte in inglese, fra tradizione e innovazione nessun segreto avrà più per voi il cosmopolita pesto alla genovese. 
Sempre di SAGEP un'altra monografia dedicata alla Focaccia genovese che, unica nel suo genere, come il pesto, croccante fuori e morbida dentro, sarete sicuramente in grado di riprodurre a fine lettura (o almeno di prenotare una visita a Genova per degustarla in loco).
Mi sono lasciata ispirare da Genova e da De Andrè ed ho voluto chiamare il mio Cuscus condito con pesto, pomodori crudi, zucchine e salmone Cuscus di via del Campo, attraente e delicato come quella "graziosa" canatata dal poeta De Andrè
Cuscus di Via del Campo
Ingredienti per 4 persone:
200 g di cuscus precotto
400 g di salmone fresco
2 zucchine
2 cucchiaiate di pesto
2 pomodori 
olio extravergine d'oliva 
basilico
sale e pepe
Tagliare i pomodori a pezzetti privandoli dei semi e condirli con olio, sale e qualche foglia di basilico spezzettato. Tagliare il salmone e le zucchine a tocchetti e saltarli a fuoco vivace con un filo d'oli. Portare a ebollizione 200 g di acqua con un pizzico di sale e un filo d'olio, versarvi il cuscus, spegnere, coprire e lasciar gonfiare, condire il cus cus con il pesto, i pomodori e le zucchine saltate con il salmone, servire caldo o freddo a piacere aggiungendo ancora un filo d'olio.

2014-06-16

Esperimenti dolci al microonde

Tazza, piattino, cucchiaino e tovagliolo Easy Life Design
Ci sono ricette che ti cambiano la vita...sto certamente esagerando ma non vi nascondo un mal celato stupore e una gioia sottile che mi pervade tutta nell'apprendere che anche d'estate (qualora io ne abbia voglia) possa  deliziare il mio palato in ogni momento e senza sopportarmi il caldo del forno tradizionale con una coccolosa tortina al burro da cuocere in massimo sei minuti di microonde restando spiaccicata dietro lo sportellino come una bimba sciocchina nel vederla cuocere sotto ai miei occhi.
Tutto è iniziato con questo post di Le chat egoiste, ho provato prima la sua ricetta attenendomi ai suoi suggerimenti e modificando soltanto i tempi di cottura (il suo forno fa 570W il mio o 680W o 850W ho optato per la seconda lasciando il dolce un minuto in meno nel forno) e sono rimasta stupita quando Giulio mi ha chiesto il bis.
Siccome poi delle modifiche io non posso fare mai a meno ho realizzato la versione senza cacao (bianca davvero visto che è cotta senza grill ma gustosa e delicatissima) aggiungendo sopra crema e frutta anzi frutta e una deliziosa confettura di amarena light (senza zuccheri aggiunti), Più Frutta Light di Vis.
 In basso vedete la versione originale al cacao farcita con nutella e panna in pari quantità, davvero sorprendente. Penso già a tutte le volte che anche al mare (dove mio marito ha bandito l'uso del forno) potrò preparare una colazione speciale!
E mentre mi godo questa deliziosa torta non posso non riflettere sull'evoluzione del dolce nel tempo con Il Dolce - Il piacere del gusto nella storia, una esaustiva e preziosa pubblicazione Aboca a firma di Ettore Franca e Alfredo Taracchini Antonaros. Il libro interessante anche per le numerose tavole e illustrazioni che lo corredano ripercorre millenni di dolcezza, dall'assaggio dei primi frutti alle nuove frontiere chimiche e naturali della dolcezza. Dolce in tutte le sue declinazioni come sensazione appagante che elargisce piacere gratificandoci. "Dolci sono le carezze, dolce è un suono, dolce è una persona".
Eccovi allora la ricetta del Dolce al microonde
Ingredienti:
125 g di farina
125 g di zucchero
100 g di burro morbido
5 cucchiai di latte
30 g di cacao amaro (oppure per la bianca un pizzico di vaniglia e uno di cannella)
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
Crema, frutta e confettura per completare nella versione bianca.
200 g di panna e 200 g di crema di nocciole per farcire quella al cacao
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, unire le uova, il latte, la farina e il lievito (io utilizzo direttamente il frullatore ad immersione. Versare in composto nella tortiera in silicone e cuocere 6 minuti a 850W o 7 minuti a 75oW. Con la dose dell'impasto si possono fare anche le tazze (due cucchiaiate di impasto per tazza (ho cotto 3 minuti a 850W). Da una dose ho realizzato due tazze e una tortina bassa che ho cotto 5 minuti sempre a 850W.
Ora provo la versione a caffè...

Esperimenti dolci al microonde

Tazza, piattino, cucchiaino e tovagliolo Easy Life Design
Ci sono ricette che ti cambiano la vita...sto certamente esagerando ma non vi nascondo un mal celato stupore e una gioia sottile che mi pervade tutta nell'apprendere che anche d'estate (qualora io ne abbia voglia) possa  deliziare il mio palato in ogni momento e senza sopportarmi il caldo del forno tradizionale con una coccolosa tortina al burro da cuocere in massimo sei minuti di microonde restando spiaccicata dietro lo sportellino come una bimba sciocchina nel vederla cuocere sotto ai miei occhi.
Tutto è iniziato con questo post di Le chat egoiste, ho provato prima la sua ricetta attenendomi ai suoi suggerimenti e modificando soltanto i tempi di cottura (il suo forno fa 570W il mio o 680W o 850W ho optato per la seconda lasciando il dolce un minuto in meno nel forno) e sono rimasta stupita quando Giulio mi ha chiesto il bis.
Siccome poi delle modifiche io non posso fare mai a meno ho realizzato la versione senza cacao (bianca davvero visto che è cotta senza grill ma gustosa e delicatissima) aggiungendo sopra crema e frutta anzi frutta e una deliziosa confettura di amarena light (senza zuccheri aggiunti), Più Frutta Light di Vis.
 In basso vedete la versione originale al cacao farcita con nutella e panna in pari quantità, davvero sorprendente. Penso già a tutte le volte che anche al mare (dove mio marito ha bandito l'uso del forno) potrò preparare una colazione speciale!
E mentre mi godo questa deliziosa torta non posso non riflettere sull'evoluzione del dolce nel tempo con Il Dolce - Il piacere del gusto nella storia, una esaustiva e preziosa pubblicazione Aboca a firma di Ettore Franca e Alfredo Taracchini Antonaros. Il libro interessante anche per le numerose tavole e illustrazioni che lo corredano ripercorre millenni di dolcezza, dall'assaggio dei primi frutti alle nuove frontiere chimiche e naturali della dolcezza. Dolce in tutte le sue declinazioni come sensazione appagante che elargisce piacere gratificandoci. "Dolci sono le carezze, dolce è un suono, dolce è una persona".
Eccovi allora la ricetta del Dolce al microonde
Ingredienti:
125 g di farina
125 g di zucchero
100 g di burro morbido
5 cucchiai di latte
30 g di cacao amaro (oppure per la bianca un pizzico di vaniglia e uno di cannella)
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
Crema, frutta e confettura per completare nella versione bianca.
200 g di panna e 200 g di crema di nocciole per farcire quella al cacao
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, unire le uova, il latte, la farina e il lievito (io utilizzo direttamente il frullatore ad immersione. Versare in composto nella tortiera in silicone e cuocere 6 minuti a 850W o 7 minuti a 75oW. Con la dose dell'impasto si possono fare anche le tazze (due cucchiaiate di impasto per tazza (ho cotto 3 minuti a 850W). Da una dose ho realizzato due tazze e una tortina bassa che ho cotto 5 minuti sempre a 850W.
Ora provo la versione a caffè...

2014-06-12

La delizia dell'imam

Piatto ISI Milano
Come non restare attratti da una ricetta con un nome così? E' quel che è successo a me sfogliando le pagine de La cucina dell'anima il libro di Giuseppe Conte e Maria Rosa Teodori pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore goloso.
Un libro buono per la cucina almeno quanto per la biblioteca in cui si intrecciano  ricordi, esperienza, viaggi. Sei percorsi alla ricerca delle ricette in cui le dimensioni del cibo prendono forma e sapore: dall’India al Profondo Nord, dai Nativi americani all’estremo Oriente, dal deserto alle cucine dei nostri monasteri e del nostro mare. "Questo libro dà la parola al mito (il grande racconto universale delle origini e dei perché) che viviamo in cucina. Il miracolo che avviene ogni volta che mangiamo. Qualunque cosa mangiamo. A casa, in una trattoria modesta, nel più famoso ristorante stellato. In ristrettezze o nella più grande opulenza. Che è un miracolo semplice ma anche segreto e dimenticato. Tanto che per svelarcelo non basta la cultura specialistica anche vastissima di un gastronomo, di un nutrizionista, di un sociologo. Occorre qualcosa di più". Un libro che è anche un cammino di sapienza, di conoscenza delle cose. Ricette buone e «facili da eseguire», e scelte accuratamente pensando che il loro potere nutritivo «si moltiplicherà, perché gioverà anche all’anima»
 Da questo libro è proprio la sezione dedicata all'Islam e intitolata La rinuncia  che ha catturato la mia attenzione ed ho deciso di riprodurre una ricetta turca assolutamente e squisitamente vegetariana La delizia dell'Imam che vi riporto pari pari dal libro
La delizia dell’imam
(Turchia - Medio Oriente)
Per 4 persone
2 melanzane tagliate a metà nel senso della lunghezza e senza semi • 2 grosse cipolle tagliate a fette sottili • 2 spicchi di aglio schiacciati • 1 peperone verde, senza semi e tagliato a fette • 400 g di pomodori tritati • 40 g di zucchero • 5 ml di coriandolo in polvere • olio • sale • pepe nero macinato • coriandolo fresco tritato per la presentazione
Fai alcune incisioni nelle melanzane, salale e mettile in un colapasta. Lasciale spurgare 30 minuti, poi asciugale. Fai cuocere a fuoco basso le melanzane 5 minuti nell’olio, sgocciolale e mettile in un piatto da forno. Nella stessa padella fai cuocere, anche qui a fuoco basso per 10 minuti cipolle, aglio e peperone aggiungendo olio se necessario. Scalda il forno a 190°. Intanto versa pomodori, zucchero, coriandolo, sale e pepe nella padella e fai ridurre tutto per circa 15 minuti. Unisci poi il coriandolo tritato.
Dopo aver tolto un po’ della polpa, riempi ogni melanzana con il composto, copri e fai cuocere nel forno per 30-35 minuti. Una volta cotto, estrai il piatto, fai raffreddare e decora con coriandolo.

Ad oriente decisamente guarda anche Cucina vegetariana indiana di Jack Santa Maria pubblicato da Orme TarkaUn tripudio di spezie e sapori per imparare che anche il mondo non strettamente animale (carne e pesce) può costituire cibo completo e soprattutto estremamente gradevole e ben bilanciato. Più di 250 ricette raccolte dalle varie regioni indiane, con spiegazioni sulle spezie, gli ingredienti di base, le tecniche di preparazione dei piatti, le combinazioni dei sapori, raffinate in secoli di consuetudine vegetariana: una vera scoperta per chi è interessato a una cucina gustosa e "diversa". Un viaggio fatto di esperienze gastronomiche per nutrire quotidianamente il corpo in modo sano arricchendo lo spirito di conoscenza.

La delizia dell'imam

Piatto ISI Milano
Come non restare attratti da una ricetta con un nome così? E' quel che è successo a me sfogliando le pagine de La cucina dell'anima il libro di Giuseppe Conte e Maria Rosa Teodori pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore goloso.
Un libro buono per la cucina almeno quanto per la biblioteca in cui si intrecciano  ricordi, esperienza, viaggi. Sei percorsi alla ricerca delle ricette in cui le dimensioni del cibo prendono forma e sapore: dall’India al Profondo Nord, dai Nativi americani all’estremo Oriente, dal deserto alle cucine dei nostri monasteri e del nostro mare. "Questo libro dà la parola al mito (il grande racconto universale delle origini e dei perché) che viviamo in cucina. Il miracolo che avviene ogni volta che mangiamo. Qualunque cosa mangiamo. A casa, in una trattoria modesta, nel più famoso ristorante stellato. In ristrettezze o nella più grande opulenza. Che è un miracolo semplice ma anche segreto e dimenticato. Tanto che per svelarcelo non basta la cultura specialistica anche vastissima di un gastronomo, di un nutrizionista, di un sociologo. Occorre qualcosa di più". Un libro che è anche un cammino di sapienza, di conoscenza delle cose. Ricette buone e «facili da eseguire», e scelte accuratamente pensando che il loro potere nutritivo «si moltiplicherà, perché gioverà anche all’anima»
 Da questo libro è proprio la sezione dedicata all'Islam e intitolata La rinuncia  che ha catturato la mia attenzione ed ho deciso di riprodurre una ricetta turca assolutamente e squisitamente vegetariana La delizia dell'Imam che vi riporto pari pari dal libro
La delizia dell’imam
(Turchia - Medio Oriente)
Per 4 persone
2 melanzane tagliate a metà nel senso della lunghezza e senza semi • 2 grosse cipolle tagliate a fette sottili • 2 spicchi di aglio schiacciati • 1 peperone verde, senza semi e tagliato a fette • 400 g di pomodori tritati • 40 g di zucchero • 5 ml di coriandolo in polvere • olio • sale • pepe nero macinato • coriandolo fresco tritato per la presentazione
Fai alcune incisioni nelle melanzane, salale e mettile in un colapasta. Lasciale spurgare 30 minuti, poi asciugale. Fai cuocere a fuoco basso le melanzane 5 minuti nell’olio, sgocciolale e mettile in un piatto da forno. Nella stessa padella fai cuocere, anche qui a fuoco basso per 10 minuti cipolle, aglio e peperone aggiungendo olio se necessario. Scalda il forno a 190°. Intanto versa pomodori, zucchero, coriandolo, sale e pepe nella padella e fai ridurre tutto per circa 15 minuti. Unisci poi il coriandolo tritato.
Dopo aver tolto un po’ della polpa, riempi ogni melanzana con il composto, copri e fai cuocere nel forno per 30-35 minuti. Una volta cotto, estrai il piatto, fai raffreddare e decora con coriandolo.

Ad oriente decisamente guarda anche Cucina vegetariana indiana di Jack Santa Maria pubblicato da Orme TarkaUn tripudio di spezie e sapori per imparare che anche il mondo non strettamente animale (carne e pesce) può costituire cibo completo e soprattutto estremamente gradevole e ben bilanciato. Più di 250 ricette raccolte dalle varie regioni indiane, con spiegazioni sulle spezie, gli ingredienti di base, le tecniche di preparazione dei piatti, le combinazioni dei sapori, raffinate in secoli di consuetudine vegetariana: una vera scoperta per chi è interessato a una cucina gustosa e "diversa". Un viaggio fatto di esperienze gastronomiche per nutrire quotidianamente il corpo in modo sano arricchendo lo spirito di conoscenza.

2014-06-10

La schiscetta perfetta? Dolce ovviamente

Cucchiaini Easy Life Design, americano Busatti
E voi per pranzo cosa mangiate? Se come me fate orario continuato a lavoro certamente vi sarete organizzati per non ricorrere quanto meno ogni giorno a bar, distributori e quant'altro possa risultare nell'immediato certamente comodo e appetibile ma di sicuro poco salutare e più costoso. Visti i tempi che corrono e l'imminente spauracchio della prova costume vi consiglio di organizzare i vostri pasti in modo ragionato, quel poco di fatica in più vi ripagherà di certo nel tempo. 
Ma qual è la vostra schiscetta perfetta? Nel libro Schiscetta perfetta- Mi porto il pranzo da casa di Alessandro Vannicelli, food blog Schisciando, che celebra il lunch box come “stile di vita”,  pubblicato da De Agostini troverete sicuramente tra le oltre 100 ricette proposte tante idee per organizzare al meglio la pausa pranzo in ufficio ma anche (aggiungo io) per le gite fuori porta, le giornate in spiaggia ed ogni occasione in cui è gradito il "preparo prima" così poi mi rilasso anch'io.
Cover di grandi classici, confortanti zuppe da trasportare ma anche sexy insalate, tutto proprio tutto per accontentare onnivori e vegetariani compresa una sezione dedicata alla schiscia dolce per "spezzare la vostra giornata con bocconcini di bontà". In questa sezione ho trovato però classici dolcetti abbastanza energetici come brownies, cookies, muffin, scones, ricette golose, burrose e cioccolatose ho allora immaginato una schiscetta dolce con quanto normalmente consumo nei miei spuntini dolci. Frutta e yogurt assemblati insieme in barattolo per una pausa dolce, gustosa e sana davvero oltre che comoda.
Il mio pensiero va sempre ovviamente a vegetariani, vegani e anche a crudisti, mondi che cerco di conoscere e a cui -carnivora impenitente - continuo a strizzare l'occhio affascinata da una cultura ancora lontana dal mio modo di essere ma da cui piano piano sto cercando di acquisire il gusto per cibi "nuovi" o nuovi modi per gustare quelli già conosciuti.
Meglio crudo è la nuova pubblicazione di Sonda a firma di Rosanna Gosamo ed ora vi spiego perché trovo il libro estremamente interessante.
E' un libro adatto a tutti coloro che vogliono restare in forma ed in salute per un periodo di vita più lungo possibile. 
Si rivolge agli onnivori che iniziano a sentire un "rimescolio" interno ma che come me continuano a mangiare in modo tradizionale, ai vegetariani che spesso cadono nell'errore di abbondare con latticini e legumi, ai vegani che esagerano col glutine consumando poca frutta e verdure e a tutti coloro che voglio intraprendere la strada del crudismo ma non sanno da dove iniziare. 
C'è un periodo di transizione in cui l'organismo si deve depurare anche in questo periodo il libro si rivela prezioso fornendo consigli pratici  riguardo alle tecniche di rilassamento e meditazione oltre che almeno settanta gustose ricette da sperimentare quotidianamente.
Vasett di yogurt e frutta:
Ingredienti per 2:
150 g di yogurt naturale denso
150 g di yogurt ai frutti di bosco
1 cucchiaio di limoncello
1 cucchiaino di miele integrale
2 fettine di melone
1 pesca bianca
more allo sciroppo*
Condire lo yogurt bianco con il miele e il limoncello, formare uno strato di cubetti di melone, mettervi sopra lo yogurt al limoncello, aggiungere i cubetti di pesca, lo yogurt ai frutti di bosco e completare con le more sciroppate, chiudere il barattolo e conservarlo al fresco fino al momento di servire.
Per la ricetta ho utilizzato more sciroppate Cascina San Cassiano