2012-09-29

La ricetta del sabato, una nuova avventura

Ebbene lettori, da oggi inizia per me una nuova avventura parte la mia rubrica di cucina La ricetta del sabato su Diritto di Cronaca, un quotidiano d'informazione locale on line di grande successo. Nella rubrica proporrò ogni settimana ai lettori del giornale una ricetta da realizzare nel week-end, quando abbiamo più tempo da dedicare ai fornelli e alla cura di parenti ed amici. Ricette facili da riprodurre con una speciale predilezione per gli ingredienti di stagione affinché siano per tutti di semplice reperibilità e perché seguendo i cicli della natura si spende meno e si mangia meglio.
Questa settimana Lasagne con verdure grigliate un piatto a base di ortaggi estivi per lasciarsi alle spalle la bella stagione e riconciliarsi gradualmente con i piatti tipici dei giorni di festa.

La ricetta del sabato, una nuova avventura

Ebbene lettori, da oggi inizia per me una nuova avventura parte la mia rubrica di cucina La ricetta del sabato su Diritto di Cronaca, un quotidiano d'informazione locale on line di grande successo. Nella rubrica proporrò ogni settimana ai lettori del giornale una ricetta da realizzare nel week-end, quando abbiamo più tempo da dedicare ai fornelli e alla cura di parenti ed amici. Ricette facili da riprodurre con una speciale predilezione per gli ingredienti di stagione affinché siano per tutti di semplice reperibilità e perché seguendo i cicli della natura si spende meno e si mangia meglio.
Questa settimana Lasagne con verdure grigliate un piatto a base di ortaggi estivi per lasciarsi alle spalle la bella stagione e riconciliarsi gradualmente con i piatti tipici dei giorni di festa.

2012-09-27

Verde come le zucchine

Zucchine alla parmigiana
Servizio Impronte verde di Wald
 
Verde, verde, verde..."il verde è il colore della natura, dell'equità, del buonsenso. Simboleggia la speranza, il rinnovamento, la neutralità, il relax. Mangiare verde sostiene il sistema nervoso, calma e armonizza". Interessante conoscere l'effetto della cromoterapia sul nostro organismo perché ci permette di vivere meglio. Dagli studi di cromoterapia di Deliah Giacoma Sottile e dalla cucina dello chef Nicola Michieletto esce fuori un prezioso libro che contiene ben 80 ricette e tante nozioni storiche e informazioni per andare alla scoperta delle origini e tradizioni degli alimenti organici e biologici proposti nelle ricette. La cucina dei colori pubblicato da Tecniche nuove - casa editrice particolarmente attenta al benessere psico-fisico dell'individuo - ci permette di portare a tavola l'arcobaleno. Le ricette, suddivise per colore degli ingredienti sono improntate al gusto ed al benessere che dal colore deriva. Anche le splendide immagini che corredano il volume sono state realizzate a impatto zero, utilizzando solo luce solare all'insegna del rispetto dell'ambiente.
Per realizzare la Parmigiana di zucchine e mortadella anch'io mi sono lasciata ispirare da un colore, il verde brillante delle zucchine, le ultime che l'orto ci offre, le più bruttine e grossine ma pur sempre gustose e splendidamente verdi perché cresciute al sole.
La mia parmigiana, lo ammetto, non è proprio l'emblema della salute, il fritto, il grasso di mortadella e formaggio ma è di sicuro l'emblema del gusto e, credetemi, anche questo ha ottimi effetti sulla persona.
Eccovene la ricetta
Ingredienti per 4 persone:
500 g di zucchine
4 cucchiai di farina
2 cucchiai di pangrattato
olio per friggere
250 g di scamorza
200 g di mortadella
100 g di formaggio grana*
1/2 kg di pomodori da sugo
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale e pepe
basilico
Affettare sottilmente le zucchine, passarle nella farina mescolata al pangrattato e friggerle in abbondante olio bollente. Soffriggere l'aglio in un fondo d'olio unirvi i pomodori pelati a pezzetti, salare, pepare e lasciar cuocere, profumare con basilico e passare il sughetto al passaverdure. Versare al fondo della teglia un po' di sugo, disporvi uno strato di zucchine, ancora sugo, scamorza, mortadella a cubetti e grana, proseguire così fino ad esaurimento degli ingredienti (tre strati dovrebbero essere sufficienti) completare l'ultimo strato con abbondante grana e infornare a 180° per circa 20 minuti.
* per la realizzazione della ricetta ho utilizzato il formaggio Gran Kinara di Fattorie Fiandino prodotto con solo caglio vegetale, mortadella Oro di Felsineo e i preziosi strumenti I colorati di Ariete: Saladino cordless per affettare le zucchine, Gratì per grattugiare il formaggio e Passì per passare il sughetto di pomodori.

Verde come le zucchine

Zucchine alla parmigiana
Servizio Impronte verde di Wald
 
Verde, verde, verde..."il verde è il colore della natura, dell'equità, del buonsenso. Simboleggia la speranza, il rinnovamento, la neutralità, il relax. Mangiare verde sostiene il sistema nervoso, calma e armonizza". Interessante conoscere l'effetto della cromoterapia sul nostro organismo perché ci permette di vivere meglio. Dagli studi di cromoterapia di Deliah Giacoma Sottile e dalla cucina dello chef Nicola Michieletto esce fuori un prezioso libro che contiene ben 80 ricette e tante nozioni storiche e informazioni per andare alla scoperta delle origini e tradizioni degli alimenti organici e biologici proposti nelle ricette. La cucina dei colori pubblicato da Tecniche nuove - casa editrice particolarmente attenta al benessere psico-fisico dell'individuo - ci permette di portare a tavola l'arcobaleno. Le ricette, suddivise per colore degli ingredienti sono improntate al gusto ed al benessere che dal colore deriva. Anche le splendide immagini che corredano il volume sono state realizzate a impatto zero, utilizzando solo luce solare all'insegna del rispetto dell'ambiente.
Per realizzare la Parmigiana di zucchine e mortadella anch'io mi sono lasciata ispirare da un colore, il verde brillante delle zucchine, le ultime che l'orto ci offre, le più bruttine e grossine ma pur sempre gustose e splendidamente verdi perché cresciute al sole.
La mia parmigiana, lo ammetto, non è proprio l'emblema della salute, il fritto, il grasso di mortadella e formaggio ma è di sicuro l'emblema del gusto e, credetemi, anche questo ha ottimi effetti sulla persona.
Eccovene la ricetta
Ingredienti per 4 persone:
500 g di zucchine
4 cucchiai di farina
2 cucchiai di pangrattato
olio per friggere
250 g di scamorza
200 g di mortadella
100 g di formaggio grana*
1/2 kg di pomodori da sugo
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale e pepe
basilico
Affettare sottilmente le zucchine, passarle nella farina mescolata al pangrattato e friggerle in abbondante olio bollente. Soffriggere l'aglio in un fondo d'olio unirvi i pomodori pelati a pezzetti, salare, pepare e lasciar cuocere, profumare con basilico e passare il sughetto al passaverdure. Versare al fondo della teglia un po' di sugo, disporvi uno strato di zucchine, ancora sugo, scamorza, mortadella a cubetti e grana, proseguire così fino ad esaurimento degli ingredienti (tre strati dovrebbero essere sufficienti) completare l'ultimo strato con abbondante grana e infornare a 180° per circa 20 minuti.
* per la realizzazione della ricetta ho utilizzato il formaggio Gran Kinara di Fattorie Fiandino prodotto con solo caglio vegetale, mortadella Oro di Felsineo e i preziosi strumenti I colorati di Ariete: Saladino cordless per affettare le zucchine, Gratì per grattugiare il formaggio e Passì per passare il sughetto di pomodori.

2012-09-25

Spiedini profumati di pere caramellate e Lou Blau

Le iscrizioni al contest Fiandino sono ormai chiuse, poche ore sono bastate a raggiungere il numero previsto dei 100 fortunati bloggers che riceveranno in questi giorni il goloso kit di prodotti Fiandino e a suon di "creazioni" si contenderanno l'ambito premio finale.
Da privilegiata blogger capofila ho ricevuto anch'io il pacco contenente i buoni prodotti di Casa Fiandino e quando si hanno ottimi ingredienti a disposizione come resistere alla voglia di utilizzarli per nuove proposte culinarie?
Ecco a voi una ricetta-non ricetta, il classico dei classici formaggio e pere, per assaporare al meglio il nuovo Lou Blau, il primo formaggio erborinato prodotto con solo caglio vegetale da Fattorie Fiandino.
Ho realizzato degli spiedini con cubetti di pera caramellata con il buon miele di castagno Rigoni di Asiago e il burro 1889 salato di Casa Fiandino alternati a cubetti di Lou Blau. Gli spiedini sono fatti con rametti di rosmarino per conferire alla preparazione quel particolare aroma. Ideali sia all'aperitivo con un calice di bollicine, sia come dessert a base di formaggio con un vino passito.
Ingredienti:
2 pere non troppo mature
2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di castagno
formaggio erborinato Lou Blau
rametti di rosmarino
Fondere il burro in un padellino versarvi i cubetti di pera pelati e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. Togliere gli aghi più in basso ai rametti di rosmarino ed alternare i cubetti di pera con cubetti di formaggio.

Spiedini profumati di pere caramellate e Lou Blau

Le iscrizioni al contest Fiandino sono ormai chiuse, poche ore sono bastate a raggiungere il numero previsto dei 100 fortunati bloggers che riceveranno in questi giorni il goloso kit di prodotti Fiandino e a suon di "creazioni" si contenderanno l'ambito premio finale.
Da privilegiata blogger capofila ho ricevuto anch'io il pacco contenente i buoni prodotti di Casa Fiandino e quando si hanno ottimi ingredienti a disposizione come resistere alla voglia di utilizzarli per nuove proposte culinarie?
Ecco a voi una ricetta-non ricetta, il classico dei classici formaggio e pere, per assaporare al meglio il nuovo Lou Blau, il primo formaggio erborinato prodotto con solo caglio vegetale da Fattorie Fiandino.
Ho realizzato degli spiedini con cubetti di pera caramellata con il buon miele di castagno Rigoni di Asiago e il burro 1889 salato di Casa Fiandino alternati a cubetti di Lou Blau. Gli spiedini sono fatti con rametti di rosmarino per conferire alla preparazione quel particolare aroma. Ideali sia all'aperitivo con un calice di bollicine, sia come dessert a base di formaggio con un vino passito.
Ingredienti:
2 pere non troppo mature
2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di castagno
formaggio erborinato Lou Blau
rametti di rosmarino
Fondere il burro in un padellino versarvi i cubetti di pera pelati e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. Togliere gli aghi più in basso ai rametti di rosmarino ed alternare i cubetti di pera con cubetti di formaggio.

2012-09-23

Invito a pranzo con insolito dessert


Piatti dessert Wald
Invito a pranzo è il titolo dell'ultimo libro di ricette del Club del Fornello di Lucca pubblicato da Maria Pacini Fazzi Editore.
Tutta l'esperienza delle Fornelle di Lucca racchiusa in 25 menù stagionali, più altri 5 tipici della cucina Lucchese e numerose ricette da rinfreschi che sono ottimi suggerimenti e spunti per i buffet.
Un libro senza inutili orpelli ma con strepitose ricette, tutte valide dalla prima all'ultima e soprattutto con menù ben strutturati dall'antipasto al dolce completati da liste di vini da abbinare ad ogni piatto per rendere facile in ogni stagione la difficile arte del ricevere.




Particolare tavola: servizio piatti e tessuti Wald

Invito a pranzo non è solo il titolo del libro di cui vi ho dianzi detto ma è diventato anche il titolo di questo post nel quale voglio riprendere la trascurata rubrica dei menù a tema con cui mi e vi dilettavo tempo fa.
Oggi immagino di invitarvi ad un Pranzo domenicale settembrino e compongo il mio menù partendo dall'ultima portata: Pesche ripiene di panettone al mandarino.
Una ricetta che utilizza un frutto ancora di stagione con un ripieno che strizza l'occhio alla stagione che verrà essendovi dentro il panettone al mandarino di Loison. Consiglio di accompagnare questo dolce con una pallina di gelato alla panna e qualche goccia di topping Toschi al cioccolato o alla fragola secondo i vostri gusti.
Ecco la ricetta
Ingredienti:
3 pesche
100 g di panettone al mandarino
2 cucchiai di zucchero di canna
1 noce di burro
1 tuorlo
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di liquore al mandarino
Dividere a due le pesche e scavarle attorno al nocciolo, mettere la polpa asportata insieme a mezza pesca ridotta a pezzetti in un pentolino e carammellarla con lo zucchero di canna e burro. Intanto cuocere le restanti mezze pesche scavate nel forno a micorronde alla massima potenza per 2 minuti e mezzo (al fine di asciugarle e cuocerle parzialmente. Frullare il panettone ed unirlo alla polpa caramellata, aggiungere il tuorlo il cucchiaio di zucchero e il liquore. farcire le mezze pesche con il composto preparato e infornarle per 30 minuti circa a 200°.
 Ma ora vediamo cosa vi invito a mangiare prima del dolce:
Antipasto

Primo piatto


Secondo

Invito a pranzo con insolito dessert


Piatti dessert Wald
Invito a pranzo è il titolo dell'ultimo libro di ricette del Club del Fornello di Lucca pubblicato da Maria Pacini Fazzi Editore.
Tutta l'esperienza delle Fornelle di Lucca racchiusa in 25 menù stagionali, più altri 5 tipici della cucina Lucchese e numerose ricette da rinfreschi che sono ottimi suggerimenti e spunti per i buffet.
Un libro senza inutili orpelli ma con strepitose ricette, tutte valide dalla prima all'ultima e soprattutto con menù ben strutturati dall'antipasto al dolce completati da liste di vini da abbinare ad ogni piatto per rendere facile in ogni stagione la difficile arte del ricevere.




Particolare tavola: servizio piatti e tessuti Wald

Invito a pranzo non è solo il titolo del libro di cui vi ho dianzi detto ma è diventato anche il titolo di questo post nel quale voglio riprendere la trascurata rubrica dei menù a tema con cui mi e vi dilettavo tempo fa.
Oggi immagino di invitarvi ad un Pranzo domenicale settembrino e compongo il mio menù partendo dall'ultima portata: Pesche ripiene di panettone al mandarino.
Una ricetta che utilizza un frutto ancora di stagione con un ripieno che strizza l'occhio alla stagione che verrà essendovi dentro il panettone al mandarino di Loison. Consiglio di accompagnare questo dolce con una pallina di gelato alla panna e qualche goccia di topping Toschi al cioccolato o alla fragola secondo i vostri gusti.
Ecco la ricetta
Ingredienti:
3 pesche
100 g di panettone al mandarino
2 cucchiai di zucchero di canna
1 noce di burro
1 tuorlo
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di liquore al mandarino
Dividere a due le pesche e scavarle attorno al nocciolo, mettere la polpa asportata insieme a mezza pesca ridotta a pezzetti in un pentolino e carammellarla con lo zucchero di canna e burro. Intanto cuocere le restanti mezze pesche scavate nel forno a micorronde alla massima potenza per 2 minuti e mezzo (al fine di asciugarle e cuocerle parzialmente. Frullare il panettone ed unirlo alla polpa caramellata, aggiungere il tuorlo il cucchiaio di zucchero e il liquore. farcire le mezze pesche con il composto preparato e infornarle per 30 minuti circa a 200°.
 Ma ora vediamo cosa vi invito a mangiare prima del dolce:
Antipasto

Primo piatto


Secondo

2012-09-20

La duplice veste di un piatto a base di mele

Piatto Vega, americano Busatti
Il post di oggi affronta due aspetti importanti legati al piatto: il primo è quello imprescindibile relativo al gusto poiché in ogni preparazione dev'esservi un certo equilibrio tra i sapori; il secondo aspetto, non meno trascurabile, è quello relativo all'estetica, la più gustosa preparazione mal presentata non invoglierà certo all'assaggio.
Tenendo conto di questi due aspetti l'attenzione quasi maniacale che ho nei confronti della ricerca degli ingredienti è supportata da una altrettanto puntigliosa attenzione nella scelta di stoviglie e quant'altro possa servire a rendere appetibili e soddisfacenti le mie preparazioni.
E' così che navigando ho scoperto una miniera di cose meravigliose sull'e-shop di VEGA  un'azienda di forniture alberghiere, hotellerie e anche abbigliamento professionale. C'è un impressionante assortimento di linee per la tavola, servizi di piatti dalle originali forme, bicchieri, posate e quant'altro possa servire per ben apparecchiare la tavola. Per il momento mi sono limitata all'acquisto di piatti (quello che vedete in foto ne è un esempio) ma come mi tenta una giacca o un cappello da cuoco! Proprio io che non porto nemmeno i grembiuli!
Affrontando il piatto dal punto di vista strettamente culinario mi sono lasciata tentare da un abbinamento per me piuttosto inconsueto, mele e prosciutto con quella punta di senape che riesce ad amalgamarne i sapori alla perfezione. Dicevo abbinamento inconsueto e sottolineo per me dal momento che in Alto Adige con le mele, vista la notevole varietà ed abbondanza su cui possono fare affidamento, di abbinamenti se ne fanno anche di più inconsueti. 
Ho trovato questa ricetta, o meglio l'idea di essa perché ho apportato alcune mie variazioni, su un bellissimo libro recentemente pubblicato da Athesia che di ricette a base di mele ne conta ben 75. Alcune creative, altre di cucina contadina o casalinga, altre ancora più mediterranee. Il libro si chiama Le mele nella cucina delle Dolomiti e la sua realizzazione, in collaborazione con Marlene il noto marchio  con cui vengono commercializzate le mele altoatesine, è stata possibile grazie a grandi nomi come Herbert Hintner, Othmar Raich, Philip Hafner, Moika Sholzhorn, Martin Lercher e Andreas Acherer che hanno prestato la loro esperienza alla realizzazione delle ricette del volume. Non vi dico neppure che le immagini che corredano il libro lo arricchiscono a tal punto da renderlo una vera fonte d'ispirazione per una serie infinita di manicaretti a base di uno dei frutti più antichi e chiacchierati.
Ma ora la ricetta, nell'originale il prosciutto era pancetta (con suggerimento dell'autrice Monica Scholzhorn di utilizzare prosciutto crudo o anche bresaola)  e completava il piatto il formaggio di montagna a scaglie. Io al posto del formaggio ho utilizzato cialdine di formaggio grana ai cereali Grok, perfette per la presentazione nel bicchierino. Tutto qua, aggiungo solo che la varietà di mele consigliata dal libro è la Jonagold, una mela succosa, dolce-acidula e molto aromatica, io ci vedo bene anche una Royal Gala sicuramente più facile da reperire.
Finger food di mele e prosciutto
Ingredienti:
2 mele
qualche stelo di erba cipollina
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaino di senape
1 spruzzata di succo di limone
12 fette di prosciutto tagliate sottili
cialdine di grana
Sbucciare le mele, eliminarne i semi e tagliarle a piccoli dadini. Condire con l'erba cipollina tritata, l'olio, l'aceto, la senape e una spruzzata di succo di limone. Disporre una fettina di prosciutto in ogni bicchierino. Distribuirvi sopra i dadini di mela conditi e completare con una cialdina di grana.

La duplice veste di un piatto a base di mele

Piatto Vega, americano Busatti
Il post di oggi affronta due aspetti importanti legati al piatto: il primo è quello imprescindibile relativo al gusto poiché in ogni preparazione dev'esservi un certo equilibrio tra i sapori; il secondo aspetto, non meno trascurabile, è quello relativo all'estetica, la più gustosa preparazione mal presentata non invoglierà certo all'assaggio.
Tenendo conto di questi due aspetti l'attenzione quasi maniacale che ho nei confronti della ricerca degli ingredienti è supportata da una altrettanto puntigliosa attenzione nella scelta di stoviglie e quant'altro possa servire a rendere appetibili e soddisfacenti le mie preparazioni.
E' così che navigando ho scoperto una miniera di cose meravigliose sull'e-shop di VEGA  un'azienda di forniture alberghiere, hotellerie e anche abbigliamento professionale. C'è un impressionante assortimento di linee per la tavola, servizi di piatti dalle originali forme, bicchieri, posate e quant'altro possa servire per ben apparecchiare la tavola. Per il momento mi sono limitata all'acquisto di piatti (quello che vedete in foto ne è un esempio) ma come mi tenta una giacca o un cappello da cuoco! Proprio io che non porto nemmeno i grembiuli!
Affrontando il piatto dal punto di vista strettamente culinario mi sono lasciata tentare da un abbinamento per me piuttosto inconsueto, mele e prosciutto con quella punta di senape che riesce ad amalgamarne i sapori alla perfezione. Dicevo abbinamento inconsueto e sottolineo per me dal momento che in Alto Adige con le mele, vista la notevole varietà ed abbondanza su cui possono fare affidamento, di abbinamenti se ne fanno anche di più inconsueti. 
Ho trovato questa ricetta, o meglio l'idea di essa perché ho apportato alcune mie variazioni, su un bellissimo libro recentemente pubblicato da Athesia che di ricette a base di mele ne conta ben 75. Alcune creative, altre di cucina contadina o casalinga, altre ancora più mediterranee. Il libro si chiama Le mele nella cucina delle Dolomiti e la sua realizzazione, in collaborazione con Marlene il noto marchio  con cui vengono commercializzate le mele altoatesine, è stata possibile grazie a grandi nomi come Herbert Hintner, Othmar Raich, Philip Hafner, Moika Sholzhorn, Martin Lercher e Andreas Acherer che hanno prestato la loro esperienza alla realizzazione delle ricette del volume. Non vi dico neppure che le immagini che corredano il libro lo arricchiscono a tal punto da renderlo una vera fonte d'ispirazione per una serie infinita di manicaretti a base di uno dei frutti più antichi e chiacchierati.
Ma ora la ricetta, nell'originale il prosciutto era pancetta (con suggerimento dell'autrice Monica Scholzhorn di utilizzare prosciutto crudo o anche bresaola)  e completava il piatto il formaggio di montagna a scaglie. Io al posto del formaggio ho utilizzato cialdine di formaggio grana ai cereali Grok, perfette per la presentazione nel bicchierino. Tutto qua, aggiungo solo che la varietà di mele consigliata dal libro è la Jonagold, una mela succosa, dolce-acidula e molto aromatica, io ci vedo bene anche una Royal Gala sicuramente più facile da reperire.
Finger food di mele e prosciutto
Ingredienti:
2 mele
qualche stelo di erba cipollina
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaino di senape
1 spruzzata di succo di limone
12 fette di prosciutto tagliate sottili
cialdine di grana
Sbucciare le mele, eliminarne i semi e tagliarle a piccoli dadini. Condire con l'erba cipollina tritata, l'olio, l'aceto, la senape e una spruzzata di succo di limone. Disporre una fettina di prosciutto in ogni bicchierino. Distribuirvi sopra i dadini di mela conditi e completare con una cialdina di grana.

2012-09-17

Merluzzo con lardo di suino nero e cipolle di Tropea

Piatti Ceramiche Maroso

Un piatto a base di pesce estremamente gustoso e facile da realizzare che stupisce perchè non va alla ricerca di chissà quale pesce pregiato ma si accontenta di semplici filetti di merluzzo. Se si tratta di merluzzo fresco è meglio ma congelato (se di ottima qualità) va bene lo stesso perché questa dev'essere una ricetta da poter replicare ogni volta che se ne ha voglia.Un'attenzione particolare l'ho messa negli ingredienti che corredano il piatto, dolci cipolle di Tropea, qualche capperino e Lardo di suino nero di Calabria Tenuta Corone di Madeo. Se il lardo non vi piace anche del prosciutto crudo grasso o della pancetta potranno andar bene.
Con questo piatto ho abbinato un calice di Brucisco un bianco Umbro prodotto da Marco Merli con uve biologiche provenienti da vitigni Trebbiano 60% Grechetto 20% e Malvasia 20% in vendita su Naturavino, dov'è possibile acquistare vini naturali provenienti da piccole selezionate cantine del nostro territorio.
Ingredienti per 4 persone:
600 g di filetti di merluzzo
2 grosse cipolle di Tropea
2 cucchiai di capperi
100 g di lardo di suino nero
1/2 bicchiere di vino bianco
2 foglie d'alloro
origano
olio
sale e pepe
Tagliate il lardo a fiammiferi e rosolatelo in una larga padella finché diventa dorato. Nella stessa padella dorate le cipolle tagliate a fettine sottili con un velo d'olio, le foglie d'alloro e i capperi tritati, bagnate con acqua e lasciate cuocere. Aggiungete i filetti di pesce, bagnate con il vino e proseguite la cottura facendo in modo che il fondo resti morbido, unite il lardo rosolato in precedenza, regolate di sale e pepe spolverizzate d'origano e lasciate insaporire prima di servite ben caldo.

Merluzzo con lardo di suino nero e cipolle di Tropea

Piatti Ceramiche Maroso

Un piatto a base di pesce estremamente gustoso e facile da realizzare che stupisce perchè non va alla ricerca di chissà quale pesce pregiato ma si accontenta di semplici filetti di merluzzo. Se si tratta di merluzzo fresco è meglio ma congelato (se di ottima qualità) va bene lo stesso perché questa dev'essere una ricetta da poter replicare ogni volta che se ne ha voglia.Un'attenzione particolare l'ho messa negli ingredienti che corredano il piatto, dolci cipolle di Tropea, qualche capperino e Lardo di suino nero di Calabria Tenuta Corone di Madeo. Se il lardo non vi piace anche del prosciutto crudo grasso o della pancetta potranno andar bene.
Con questo piatto ho abbinato un calice di Brucisco un bianco Umbro prodotto da Marco Merli con uve biologiche provenienti da vitigni Trebbiano 60% Grechetto 20% e Malvasia 20% in vendita su Naturavino, dov'è possibile acquistare vini naturali provenienti da piccole selezionate cantine del nostro territorio.
Ingredienti per 4 persone:
600 g di filetti di merluzzo
2 grosse cipolle di Tropea
2 cucchiai di capperi
100 g di lardo di suino nero
1/2 bicchiere di vino bianco
2 foglie d'alloro
origano
olio
sale e pepe
Tagliate il lardo a fiammiferi e rosolatelo in una larga padella finché diventa dorato. Nella stessa padella dorate le cipolle tagliate a fettine sottili con un velo d'olio, le foglie d'alloro e i capperi tritati, bagnate con acqua e lasciate cuocere. Aggiungete i filetti di pesce, bagnate con il vino e proseguite la cottura facendo in modo che il fondo resti morbido, unite il lardo rosolato in precedenza, regolate di sale e pepe spolverizzate d'origano e lasciate insaporire prima di servite ben caldo.

2012-09-14

Crostata con more e pasta di mandorle

Piatto torta e tovagliolo Wald

Per il fine settimana un dolcetto sulla tavola è d'obbligo che ci sia. Magari avete un bel vasetto di confettura di more di rovo appena preparata visto che siamo ancora in stagione o magari potete raccogliere le more e prepararla al momento per la torta oppure siete pigri (come me) ed utilizzate quella ottima dell'Azienda Agricola Si.Gi. Qualunque sia la vostra scelta e anche se le more non vi piacciono e volete cambiare frutto la torta fatela perché è qualcosa di eccezionale.
Ah! Dimenticavo, non so se avete guardato la mia pagina Facebook di recente ma la scorsa settimana alla pagina dell'Azienda Santa Cristina vini è stata pubblicata una mia intervista nell'ambito di un progetto di promozione della cultura del cibo e del vino tramite la presentazione dei food bloggers da loro considerati i più esperti "alfieri della buona tavola" sulla scena digitale e social. Vi invito a leggerla e invito l' Azienda Santa Cristina a trovare un buon abbinamento per la mia torta chissà che si possa fare uno scambio culturale...una bella bottiglia di vino in cambio di una mia tortina.
Ingredienti
Per la base di frolla:
200 g di farina 00
100 g di zucchero semolato fine
100 g di burro
1 uovo
Per l'impasto alle mandorle:
100 g di burro
120 g di pasta di mandorle
3 tuorli
2 albumi
40 g di zucchero
60 g di farina
Confettura di more di rovo per il ripieno
Zucchero a velo per decorare
preparare la frolla nel modo consueto: amalgamare velocemente burro freddo e farina, unire lo zucchero e l'uovo, formare una palla e lasciarla riposare in pellicola per mezz'ra prima di stenderla. Foderare con la frolla una tortiera imburrata e infarinata, bucherellare il fondo e stendervi la confettura. Intanto montare il burro morbido  finché diventa spumoso, unire la pasta di mandorle a pezzetti e  i tuorli mescolando sempre con la frusta elettrica. A parte montare a neve gli albumi con lo zucchero. Unire i due impasti con delicatezza ed aggiungere la farina facendo attenzione a non smontare il composto. Versare l'impasto nella tortiera sopra la confettura e infornare a 180° per circa mezz'ora controllando la cottura.
Decorare* con zucchero a velo prima di servire.
* Per la decorazione del dolce ho utilizzato un'apposito disco decorativo Tescoma
Per gli zuccheri mi sono rivolta alla vasta gamma Eridania

Crostata con more e pasta di mandorle

Piatto torta e tovagliolo Wald

Per il fine settimana un dolcetto sulla tavola è d'obbligo che ci sia. Magari avete un bel vasetto di confettura di more di rovo appena preparata visto che siamo ancora in stagione o magari potete raccogliere le more e prepararla al momento per la torta oppure siete pigri (come me) ed utilizzate quella ottima dell'Azienda Agricola Si.Gi. Qualunque sia la vostra scelta e anche se le more non vi piacciono e volete cambiare frutto la torta fatela perché è qualcosa di eccezionale.
Ah! Dimenticavo, non so se avete guardato la mia pagina Facebook di recente ma la scorsa settimana alla pagina dell'Azienda Santa Cristina vini è stata pubblicata una mia intervista nell'ambito di un progetto di promozione della cultura del cibo e del vino tramite la presentazione dei food bloggers da loro considerati i più esperti "alfieri della buona tavola" sulla scena digitale e social. Vi invito a leggerla e invito l' Azienda Santa Cristina a trovare un buon abbinamento per la mia torta chissà che si possa fare uno scambio culturale...una bella bottiglia di vino in cambio di una mia tortina.
Ingredienti
Per la base di frolla:
200 g di farina 00
100 g di zucchero semolato fine
100 g di burro
1 uovo
Per l'impasto alle mandorle:
100 g di burro
120 g di pasta di mandorle
3 tuorli
2 albumi
40 g di zucchero
60 g di farina
Confettura di more di rovo per il ripieno
Zucchero a velo per decorare
preparare la frolla nel modo consueto: amalgamare velocemente burro freddo e farina, unire lo zucchero e l'uovo, formare una palla e lasciarla riposare in pellicola per mezz'ra prima di stenderla. Foderare con la frolla una tortiera imburrata e infarinata, bucherellare il fondo e stendervi la confettura. Intanto montare il burro morbido  finché diventa spumoso, unire la pasta di mandorle a pezzetti e  i tuorli mescolando sempre con la frusta elettrica. A parte montare a neve gli albumi con lo zucchero. Unire i due impasti con delicatezza ed aggiungere la farina facendo attenzione a non smontare il composto. Versare l'impasto nella tortiera sopra la confettura e infornare a 180° per circa mezz'ora controllando la cottura.
Decorare* con zucchero a velo prima di servire.
* Per la decorazione del dolce ho utilizzato un'apposito disco decorativo Tescoma
Per gli zuccheri mi sono rivolta alla vasta gamma Eridania