Da quando ho iniziato a svezzare Giulio (ormai tre mesi fa) mi si è aperto letteralmente un mondo...quello delle pappe. Ovviamente non mi ero mai prima d'ora interessata all'argomento e pensavo anzi che fosse tutto semplice e lineare, in fondo ho sempre visto nei supermercati scaffali pieni di vasetti di omogeneizzati.
La realtà però è ben diversa e seppure crediamo che chi produce questi prodotti sia esperto e attento a quel che fabbrica considerato che andrà poi somministrato a bambini piccoli, leggendo le etichette e confrontando i vari prodotti tra loro ci rendiamo conto che in effetti tocca solo a noi genitori stare veramente attenti a quello che diamo ai nostri "uomini di domani". Che responsabilità ragazzi! Se ci penso mi prende il magone.
Ho iniziato quindi a documentarmi pensando che se sono così attenta a quello che mangio io e le scatolette (se non altro tal quali) non le metterei mai nel mio piatto, a maggior ragione non devo fare ciò con la dieta di mio figlio.
Per fortuna gli esperti esistono e sono stati pubblicati dei libri veramente chiarificatori sull’argomento per cui istruirmi è stato più facile del previsto.
Ho trovato particolarmente esaustivo Il libro delle pappe edizioni San Paolo che elargisce consigli e ricette che ci permettono di proporre ai nostri bambini piatti sempre nuovi e stuzzicanti, nel rispetto delle loro esigenze nutritive. Possiamo trovarvi, oltre ad un approfondimento sugli aspetti psicologici dello svezzamento, tanti suggerimenti utili ad introdurre ingredienti sempre nuovi sin dai primi mesi di svezzamento. Gli omogeneizzati si che li possiamo dare ai nostri figli ma elaborando con essi piattini appetitosi e non vuotandoli meccanicamente nel piatto, senza alcuna personalizzazione. Le ricette del libro sono corredate da divertenti filastrocche che certamente invoglieranno i bambini ad assaporare con gusto quanto è stato posto nel loro piatto.
Ma c’è chi sostiene, e sono completamente d’accordo, che l’educazione al gusto inizi ben prima della nascita e quindi nel grembo materno. Non è mai troppo presto allora per seguire i suggerimenti proposti da Emanuela Barbero e Antonella Sagone nel loro La Cucina Etica per mamma e bambino per formare i buongustai di domani.
Il libro, edito da Sonda, è rivolto principalmente ai vegani ma è utilissimo vi assicuro per tutti fornendo valide indicazioni per un nutrimento sano, bilanciato e rispettoso della natura. E' illustrato con disegni e foto dei piatti più appetitosi tra cui le ricette “diorama” per divertirsi anche a tavola.
Fa riflettere il volume Indovina chi c’è nel piatto? , scritto e illustrato da Ruby Roth e pubblicato sempre da Sonda, è rivolto ai bambini ma è utilissimo anche per gli adulti, se non altro per quelli che gli animali li amano. Pur non essendo vegana effettivamente ho provato un certo imbarazzo e una punta di dolore al pensiero che esseri speciali come le mucche, i cavalli, i maiali e altri animali di campagna, non troppo dissimili dai cani e dai gatti che pur tanto rispettiamo, finiscono quotidianamente nei nostri piatti. E se pure alla fine ci giustifichiamo dicendo che è la catena alimentare che ci porta a questo, nessuna giustificazione può avere l’uomo per le condizioni di vita alle quali costringe tali esseri. 

Per risolvere poi l’annoso problema, tipico con i bimbi più grandi, ovvero il rifiuto quasi totale per frutta e verdura e in generale per i cibi più sani ho trovato illuminante La verdura non la mangio! di Giuliana Lomazzi per RED! edizioni, che riporta trucchi, consigli e ricette gustose e semplici da realizzare per invogliare al maggior consumo di frutta e verdura adulti e bambini. Nell’era in cui svrappeso, diabete, allergie e intolleranze alimentari sono sempre più diffuse anche tra i bambini, il libro si propone di favorire e mantenere la salute nostra e dei nostri figli.
E se l’impresa di riuscire a far mangiare cose semplici ai bambini vi scoraggia tenete presente che è più facile del previsto infatti, come afferma l’autrice, il loro palato è ancora “vergine”, pronto ad apprezzare i sapori naturali che molti adulti hanno scordato e che considerano difficili da recuperare.
Fatte queste premesse e perché alla fine non pensiate che sono solo parole, colgo l’occasione per lasciarvi la ricetta di una merendina a base di frutta che Giulio apprezza molto e che gli preparo con pochi e semplici gesti. Inauguro così una nuova sezione del mio blog dedicata alle pappe dei bebè.
Merendina al Kiwi
Ingredienti:
la parte verde di un kiwi (la più dolce)
qualche tocchetto di pera matura
2-3 cucchiai di succo di mela
2 biscottini (tipo Plasmon)
Frullare tutto fino a ridurre la preparazione ad una crema omogenea.
Al posto del kiwi e della pera si può usare mezza banana oppure mischiare tra loro frutti diversi.