2014-05-30

La tavola di Barbie: chiccherie per i più piccoli

Piatti bianchi, ciotoline e bicchieri in cellulosa Ecobioshopping
Colore a tutto spiano per questa tavola dedicata ai più piccoli, non è mai troppo presto per insegnargli a curare i dettagli, un po' di ricercatezza e chiccheria per divertirsi ad apparecchiare insieme una tavola sulla quale poter gustare i piatti che più preferiscono.
Complice una scatola gioco della collana Barbie  Lisciani Giochi Scuola di Cucina Barbie con tanti dolcetti e ricette in stile Barbie e molte attività creative per decorare la tavola ho deciso che il tema sarebbe stato a lei ispirato, ho accostato al fuxia l'arancio per un sorprendente effetto vitaminico che ai bambini piace oltre misura.
Come centrotavola abbiamo realizzato dei fiori in carta con lo stelo di cannuccia che abbiamo inserito in un secchiello di latta arancione. L'idea è del G-Baby di Maggio che suggeriva la realizzazione delle rose (con tanto di stelo e vasetto in carta) per la festa della mamma. Noi abbiamo preso qualche scorciatoia, i bimbi sono piccoli e io tanta pazienza non l'ho più da parecchio tempo, ma alla fine il risultato è stato gradevole.
Abbiamo utilizzato gli stampini fuxia per biscotti della scatola di Barbie come segnaposto e decorazione per la tavola, ai piatti in cellulosa abbiamo abbinato piatti in porcellana arancione perché anche i piccoli devono fare attenzione ed abituarsi ad utilizzare stoviglie da grandi, i bicchieri li abbiamo inseriti in cestini di latta colorata arancione e fuxia, via libera ai tovagliolini in carta visto che i bambini di tovaglioli ne sporcano parecchi. Nella foto che segue i miei aiutanti sorridono soddisfatti pronti a degustare il banchetto a loro destinato.
La pizza a cuore con cuore di wurstel (idea presa dal libro gioco di Casa Lisciani di cui vi ho detto) è il piatto principale.Per la ricetta della pizza fate pure riferimento alla ricetta base, per il wurstel a cuore basta tagliarlo in verticale lasciandone un centimetro attaccato e piegarlo al contrario fermandolo con una stecchino che eliminerete dopo la cottura. I wurstel in questa forma sono perfetti anche con un uovo al centro come suggeriva il libro su Barbie.
 Non manca un goloso dessert a base di pacake alla crema di nocciole realizzato con la ricetta e gli stampini fiore e stella del n. 33 de I dolci di Benedetta la raccolta Fabbri Publishing di cui vi ho già detto diverse volte. Ho scelto una ricetta del n. 11 dell'opera perché non contenendo zucchero permette di farcire i pancake anche con condimenti salati.
Pancake con crema di nocciole
Ingredienti:
170 g di farina 00
300 ml di latte fresco intero
1 uovo
50 g di burro
1 cucchiaino di lievito chimico
1 cucchiaino scarso di bicarbonato
1 pz di sale
crema di nocciole per completare
Setacciare farina, lievito e bicarbonato in una ciotola, unire il burro sciolto, l'uovo, il sale e gradatamente il latte fino a formare una pastella senza grumi. Cuocere in un tegame unto versando un mestolino per volta nello stampino scelto (o anche senza stampino) girando la "frittella" appena rassodata per dorarla da ambo i lati. Servire con crema di nocciole o semplicemente con zucchero semolato.
Se pensate che non sia una buona mamma a viziare con un menù così i miei pargoli sappiate che non gli preparo ogni giorno tutte queste cose e neppure gli apparecchio la tavola  in questo modo, questo voleva solo essere un gioco e poi tranquilli quanto meno Aurelia ha preferito di gran lunga le fragole ai pancake...lei è una vera golosa di "natura".

La tavola di Barbie: chiccherie per i più piccoli

Piatti bianchi, ciotoline e bicchieri in cellulosa Ecobioshopping
Colore a tutto spiano per questa tavola dedicata ai più piccoli, non è mai troppo presto per insegnargli a curare i dettagli, un po' di ricercatezza e chiccheria per divertirsi ad apparecchiare insieme una tavola sulla quale poter gustare i piatti che più preferiscono.
Complice una scatola gioco della collana Barbie  Lisciani Giochi Scuola di Cucina Barbie con tanti dolcetti e ricette in stile Barbie e molte attività creative per decorare la tavola ho deciso che il tema sarebbe stato a lei ispirato, ho accostato al fuxia l'arancio per un sorprendente effetto vitaminico che ai bambini piace oltre misura.
Come centrotavola abbiamo realizzato dei fiori in carta con lo stelo di cannuccia che abbiamo inserito in un secchiello di latta arancione. L'idea è del G-Baby di Maggio che suggeriva la realizzazione delle rose (con tanto di stelo e vasetto in carta) per la festa della mamma. Noi abbiamo preso qualche scorciatoia, i bimbi sono piccoli e io tanta pazienza non l'ho più da parecchio tempo, ma alla fine il risultato è stato gradevole.
Abbiamo utilizzato gli stampini fuxia per biscotti della scatola di Barbie come segnaposto e decorazione per la tavola, ai piatti in cellulosa abbiamo abbinato piatti in porcellana arancione perché anche i piccoli devono fare attenzione ed abituarsi ad utilizzare stoviglie da grandi, i bicchieri li abbiamo inseriti in cestini di latta colorata arancione e fuxia, via libera ai tovagliolini in carta visto che i bambini di tovaglioli ne sporcano parecchi. Nella foto che segue i miei aiutanti sorridono soddisfatti pronti a degustare il banchetto a loro destinato.
La pizza a cuore con cuore di wurstel (idea presa dal libro gioco di Casa Lisciani di cui vi ho detto) è il piatto principale.Per la ricetta della pizza fate pure riferimento alla ricetta base, per il wurstel a cuore basta tagliarlo in verticale lasciandone un centimetro attaccato e piegarlo al contrario fermandolo con una stecchino che eliminerete dopo la cottura. I wurstel in questa forma sono perfetti anche con un uovo al centro come suggeriva il libro su Barbie.
 Non manca un goloso dessert a base di pacake alla crema di nocciole realizzato con la ricetta e gli stampini fiore e stella del n. 33 de I dolci di Benedetta la raccolta Fabbri Publishing di cui vi ho già detto diverse volte. Ho scelto una ricetta del n. 11 dell'opera perché non contenendo zucchero permette di farcire i pancake anche con condimenti salati.
Pancake con crema di nocciole
Ingredienti:
170 g di farina 00
300 ml di latte fresco intero
1 uovo
50 g di burro
1 cucchiaino di lievito chimico
1 cucchiaino scarso di bicarbonato
1 pz di sale
crema di nocciole per completare
Setacciare farina, lievito e bicarbonato in una ciotola, unire il burro sciolto, l'uovo, il sale e gradatamente il latte fino a formare una pastella senza grumi. Cuocere in un tegame unto versando un mestolino per volta nello stampino scelto (o anche senza stampino) girando la "frittella" appena rassodata per dorarla da ambo i lati. Servire con crema di nocciole o semplicemente con zucchero semolato.
Se pensate che non sia una buona mamma a viziare con un menù così i miei pargoli sappiate che non gli preparo ogni giorno tutte queste cose e neppure gli apparecchio la tavola  in questo modo, questo voleva solo essere un gioco e poi tranquilli quanto meno Aurelia ha preferito di gran lunga le fragole ai pancake...lei è una vera golosa di "natura".

2014-05-28

Lasagne di primavera

Pirofila termica con coperchio Mori Italian Factory, piatto Ceramiche Maroso, canovaccio Busatti
Come vi dicevo nel post precedente io e mio marito abbiamo deciso di mettere la testa a posto (almeno a tavola): cibi sani, senza troppi grassi e in quantità modeste. Ora però almeno la domenica qualche piccola coccola ce la vogliamo concedere. Ho scoperto che le lasagne sono un piatto unico eccellente che si può declinare in tante varianti, anche meno grasse di quel che solitamente conosciamo, con notevoli vantaggi anche per lo spirito. 
E' essenziale si sa gratificare anche lo spirito e il cibo ha questa eccellente funzione, le nostre preferenze alimentari sono determinate da molti fattori, soprattutto psicologici e socio-ambientali.  
Conoscere il significato e l'origine dei cibi può essere molto importante, ho trovato particolarmente gradevole un libro sull'argomento pubblicato da Sovera Edizioni Una Psicologa in cucina di Carla Nuti. Si può cucinare per noi stessi come autogratificazione. Cucinare per gli altri con varie finalità (quali trasmettere affetto, rafforzare legami sociali e familiari); cucinare in compagnia per rafforzare un'intimità amichevole o per scambiare ricette e rafforzare le nostre conoscenze culinarie. Le finalità strettamente psicologiche legate al cibo sono: confortante (in situazioni stressanti pasta, pane, biscotti e torte possono migliorare il tono dell'umore rievocando situazioni piacevoli o calore domestico); simbolico (ad esempio il latte che richiama l'amore materno, la carne rossa associata a passioni, rabbia e aggressività il cioccolato segno di lusso e ricompensa); sessuale (cibo e matrimonio vanno d'accordo persino nel lessico, infatti si dice consumare).  Nel libro sono raccolte ricette di varie regioni d'Italia tutte accompagnate da una nota di storia e curiosità relative alla preparazione. Non manca la ricetta delle Lasagne romagnole con tanto di nota sulla besciamella ma la nostra ricetta di oggi è altra storia.
Le lasagne di primavera che vi propongo oggi sono davvero ricche di verdure e presentano il vantaggio di dare un forte senso di sazietà appagando anche la vista. Le verdure che ho scelto, piselli, zucchine, carote e cipollotti per il sugo, dolci di loro natura risultano gradite anche a molti bambini (escluso Giulio che anche frullate le riconosce). Ho aggiunto delle polpettine di carne di tacchino e prosciutto cotto e tanta buona mozzarella per rendere il piatto ancora più appetitoso eliminando la besciamella.
Leggevo su Cucina Naturale di Maggio che i piselli contengono vitamine, ferro e acido folico aiutano quindi a contrastare la stanchezza di primavera e sono efficaci contro l'intestino pigro. Se poi vi disturba sgranarli e dover gettar via tutti quei baccelli statevi tranquilli se cotti con del porro e poi frullati danno vita ad un'ottima vellutata ricca di sali minerali come consiglia la rivista. Se la vellutata non è nelle vostre corde anche degli sfiziosi cake pops se ne possono realizzare con la ricetta di Cucina Naturale. Non tralasciate poi le virtù dei cipollotti  che stimolano le difese immunitarie per la ricchezza di vitamnine B e C e aiutano a controllare i livelli di glicemia nel sangue. A proposito di carote e di altre verdure c'è poi un articolo utile ad avvicinare i piccoli al mondo vegetale senza i soliti discorsi sulla sana alimentazione (chissà se prima o poi anche Giulio capitolerà).
Lasagne di primavera
Ingredienti per 6 persone
Per il sugo:
olio extravergine d'oliva 
2 cipollotti freschi
1 spicchio d'aglio
1 barattolo di passata di pomodoro
basilico
sale e pepe
Per le polpette:
200 g di carne di tacchino macinata
100 g di prosciutto cotto
1 uovo
1 fetta di pane bagnata nel latte
sale e pepe
2 cucchiai di formaggio grana 
aglio
prezzemolo
Per completare:
2 zucchine verdi
1 tazza di piselli freschi 
2 carote
12 sfoglie fresche per lasagne
300 g di fior di latte
1 bicchiere di latte
4 cucchiaiate di grana grattugiato
Preparare le polpette: Amalgamare la carne con il prosciutto, il pane, l'uovo, il formaggio grattugiato, unire una puntina d'aglio grattugiato e il prezzemolo tritato. Regolare di sale e pepe e formare tra i palmi delle piccole polpette. Preparare il sugo: appassire aglio e i cipollotti in un fondo d'olio, unire la passata di pomodoro, un bicchiere d'acqua e lasciar cuocere a fuoco dolce finché il sugo si restringerà, aggiungere qualche foglia di basilico, salare e pepare. Unire le polpette e mezzo bicchiere d'acqua, far restringere il sugo. Frullare la mozzarella (fior di latte) con il latte.
Tagliare a dadini il verde delle zucchine e le carote pelate, lessare le verdure separatamente in acqua bollente salata per pochissimo tempo (devono restare croccanti)
Sul fondo della teglia versare un po' di sugo e crema di mozzarella. Coprire con uno strato di sfoglia, mozzarella, dadini di verdure, sugo con polpettine e formaggio grana, proseguire così per altri tre - 4 strati al amssimo. Infornare la lasagne per 25-30 minuti, finché avrà formato una bella crosticina e servire calda.
Con questo piatto dal risultato piuttosto gustoso un bicchiere di Cabernet Sauvignon sisiliano delle Cantine Settesoli alla fine ce lo siamo concessi.

Lasagne di primavera

Pirofila termica con coperchio Mori Italian Factory, piatto Ceramiche Maroso, canovaccio Busatti
Come vi dicevo nel post precedente io e mio marito abbiamo deciso di mettere la testa a posto (almeno a tavola): cibi sani, senza troppi grassi e in quantità modeste. Ora però almeno la domenica qualche piccola coccola ce la vogliamo concedere. Ho scoperto che le lasagne sono un piatto unico eccellente che si può declinare in tante varianti, anche meno grasse di quel che solitamente conosciamo, con notevoli vantaggi anche per lo spirito. 
E' essenziale si sa gratificare anche lo spirito e il cibo ha questa eccellente funzione, le nostre preferenze alimentari sono determinate da molti fattori, soprattutto psicologici e socio-ambientali.  
Conoscere il significato e l'origine dei cibi può essere molto importante, ho trovato particolarmente gradevole un libro sull'argomento pubblicato da Sovera Edizioni Una Psicologa in cucina di Carla Nuti. Si può cucinare per noi stessi come autogratificazione. Cucinare per gli altri con varie finalità (quali trasmettere affetto, rafforzare legami sociali e familiari); cucinare in compagnia per rafforzare un'intimità amichevole o per scambiare ricette e rafforzare le nostre conoscenze culinarie. Le finalità strettamente psicologiche legate al cibo sono: confortante (in situazioni stressanti pasta, pane, biscotti e torte possono migliorare il tono dell'umore rievocando situazioni piacevoli o calore domestico); simbolico (ad esempio il latte che richiama l'amore materno, la carne rossa associata a passioni, rabbia e aggressività il cioccolato segno di lusso e ricompensa); sessuale (cibo e matrimonio vanno d'accordo persino nel lessico, infatti si dice consumare).  Nel libro sono raccolte ricette di varie regioni d'Italia tutte accompagnate da una nota di storia e curiosità relative alla preparazione. Non manca la ricetta delle Lasagne romagnole con tanto di nota sulla besciamella ma la nostra ricetta di oggi è altra storia.
Le lasagne di primavera che vi propongo oggi sono davvero ricche di verdure e presentano il vantaggio di dare un forte senso di sazietà appagando anche la vista. Le verdure che ho scelto, piselli, zucchine, carote e cipollotti per il sugo, dolci di loro natura risultano gradite anche a molti bambini (escluso Giulio che anche frullate le riconosce). Ho aggiunto delle polpettine di carne di tacchino e prosciutto cotto e tanta buona mozzarella per rendere il piatto ancora più appetitoso eliminando la besciamella.
Leggevo su Cucina Naturale di Maggio che i piselli contengono vitamine, ferro e acido folico aiutano quindi a contrastare la stanchezza di primavera e sono efficaci contro l'intestino pigro. Se poi vi disturba sgranarli e dover gettar via tutti quei baccelli statevi tranquilli se cotti con del porro e poi frullati danno vita ad un'ottima vellutata ricca di sali minerali come consiglia la rivista. Se la vellutata non è nelle vostre corde anche degli sfiziosi cake pops se ne possono realizzare con la ricetta di Cucina Naturale. Non tralasciate poi le virtù dei cipollotti  che stimolano le difese immunitarie per la ricchezza di vitamnine B e C e aiutano a controllare i livelli di glicemia nel sangue. A proposito di carote e di altre verdure c'è poi un articolo utile ad avvicinare i piccoli al mondo vegetale senza i soliti discorsi sulla sana alimentazione (chissà se prima o poi anche Giulio capitolerà).
Lasagne di primavera
Ingredienti per 6 persone
Per il sugo:
olio extravergine d'oliva 
2 cipollotti freschi
1 spicchio d'aglio
1 barattolo di passata di pomodoro
basilico
sale e pepe
Per le polpette:
200 g di carne di tacchino macinata
100 g di prosciutto cotto
1 uovo
1 fetta di pane bagnata nel latte
sale e pepe
2 cucchiai di formaggio grana 
aglio
prezzemolo
Per completare:
2 zucchine verdi
1 tazza di piselli freschi 
2 carote
12 sfoglie fresche per lasagne
300 g di fior di latte
1 bicchiere di latte
4 cucchiaiate di grana grattugiato
Preparare le polpette: Amalgamare la carne con il prosciutto, il pane, l'uovo, il formaggio grattugiato, unire una puntina d'aglio grattugiato e il prezzemolo tritato. Regolare di sale e pepe e formare tra i palmi delle piccole polpette. Preparare il sugo: appassire aglio e i cipollotti in un fondo d'olio, unire la passata di pomodoro, un bicchiere d'acqua e lasciar cuocere a fuoco dolce finché il sugo si restringerà, aggiungere qualche foglia di basilico, salare e pepare. Unire le polpette e mezzo bicchiere d'acqua, far restringere il sugo. Frullare la mozzarella (fior di latte) con il latte.
Tagliare a dadini il verde delle zucchine e le carote pelate, lessare le verdure separatamente in acqua bollente salata per pochissimo tempo (devono restare croccanti)
Sul fondo della teglia versare un po' di sugo e crema di mozzarella. Coprire con uno strato di sfoglia, mozzarella, dadini di verdure, sugo con polpettine e formaggio grana, proseguire così per altri tre - 4 strati al amssimo. Infornare la lasagne per 25-30 minuti, finché avrà formato una bella crosticina e servire calda.
Con questo piatto dal risultato piuttosto gustoso un bicchiere di Cabernet Sauvignon sisiliano delle Cantine Settesoli alla fine ce lo siamo concessi.

2014-05-27

La palestra, mio marito e Danio Snack

Con un blog di cucina i problemi di sovrappeso (salvo se non vi piace soltanto fotografarli i piatti) prima o poi vengono fuori e soprattutto per noi che stiamo molto tempo seduti davanti ad un monitor (e nel tempo libero in cucina o a tavola) il girovita si allarga quasi senza rendercene conto! Degusta di qua, assaggia di là, alla fine la taglia aumenta. Per evitare che l'allargamento avvenga a dismisura occorre un'alimentazione bilanciata (con qualche strappo alla dieta per esigenze di blog) e un po' di movimento. Io ritengo che di movimento, in casa, con due piccini ne faccio, se non abbastanza, di sicuro tanto. Il problema in realtà si pone per mio marito, che però, con molta determinazione, da un paio di settimane ha deciso di rispolverare la sua attrezzatura da palestra e riprendere l'attività fisica con cadenza quotidiana.
La vita da sportivo necessita di molta energia, carboidrati e grassi nelle giuste proporzioni e proteine, per permettere il mantenimento e la crescita della massa muscolare.. Per chi pratica attività fisica regolare è ancora più importante assumerne ogni giorno le giuste quantità. Non devono mancare minerali come calcio e vitamine per reintegrare quelli persi durante l'attività fisica.
Ovviamente, il problema ricade su di me, che mi devo occupare dei pasti dosando al meglio quello di cui ha bisogno, senza mai dimenticare che il menù dello sportivo dev'essere completo di nutrienti e facilmente digeribile. Allenarsi a stomaco pieno non è consigliabile ed è quindi importante che i pasti principali siano non troppo vicini all’allenamento. Inoltre, è opportuno fare spuntini leggeri e spezzafame che diano energia immediata per gli esercizi. Per lo spuntino ho scelto Danio Snack di DANONE, ricco in proteine e povero di grassi, che può aiutare chi pratica attività sportiva ad assumere con gusto e leggerezza i nutrienti necessari per il work-out.
Danio, in seguito al suo esclusivo processo di colatura del siero e all’utilizzo di un quantitativo doppio di latte è naturalmente ricco di proteine: basti pensare che il 20% delle calorie che contiene derivano da proteinead alto valore biologico (in quanto contengono tutti gli aminoacidi essenziali di cui l’organismo ha bisogno). Danio Snack è povero di grassi e quindi perfetto anche per chi è attento al proprio peso, perché se è vero che anche i grassi sono importanti nella dieta, perché forniscono energia e contribuiscono a numerosi processi metabolici e cellulari dell’organismo, è pur vero che è meglio evitare di farsene una scorta! Gli sportivi più di tutti devono assumere proteine e aminoacidi essenziali nelle giuste quantità ogni giorno per far si che la massa muscolare si accresca.

Nell’alimentazione dello sportivo le proteine dovrebbero essere presenti sia nei pasti che precedono l’ allenamento che in quelli che lo seguono. Una dieta corretta, che sia idonea a distribuire il fabbisogno di energia e nutrienti nei diversi momenti della giornata, si compone di 3 pasti principali e 2 spuntini. Ora, risolta la questione spuntino, con Danio Snack, capirete che a me rimangono da organizzare nel modo giusto i restanti pasti...
Che fatica ragazzi! Menomale che alla fine un Danio Snack scappa anche per me! :P

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La palestra, mio marito e Danio Snack

Con un blog di cucina i problemi di sovrappeso (salvo se non vi piace soltanto fotografarli i piatti) prima o poi vengono fuori e soprattutto per noi che stiamo molto tempo seduti davanti ad un monitor (e nel tempo libero in cucina o a tavola) il girovita si allarga quasi senza rendercene conto! Degusta di qua, assaggia di là, alla fine la taglia aumenta. Per evitare che l'allargamento avvenga a dismisura occorre un'alimentazione bilanciata (con qualche strappo alla dieta per esigenze di blog) e un po' di movimento. Io ritengo che di movimento, in casa, con due piccini ne faccio, se non abbastanza, di sicuro tanto. Il problema in realtà si pone per mio marito, che però, con molta determinazione, da un paio di settimane ha deciso di rispolverare la sua attrezzatura da palestra e riprendere l'attività fisica con cadenza quotidiana.
La vita da sportivo necessita di molta energia, carboidrati e grassi nelle giuste proporzioni e proteine, per permettere il mantenimento e la crescita della massa muscolare.. Per chi pratica attività fisica regolare è ancora più importante assumerne ogni giorno le giuste quantità. Non devono mancare minerali come calcio e vitamine per reintegrare quelli persi durante l'attività fisica.
Ovviamente, il problema ricade su di me, che mi devo occupare dei pasti dosando al meglio quello di cui ha bisogno, senza mai dimenticare che il menù dello sportivo dev'essere completo di nutrienti e facilmente digeribile. Allenarsi a stomaco pieno non è consigliabile ed è quindi importante che i pasti principali siano non troppo vicini all’allenamento. Inoltre, è opportuno fare spuntini leggeri e spezzafame che diano energia immediata per gli esercizi. Per lo spuntino ho scelto Danio Snack di DANONE, ricco in proteine e povero di grassi, che può aiutare chi pratica attività sportiva ad assumere con gusto e leggerezza i nutrienti necessari per il work-out.
Danio, in seguito al suo esclusivo processo di colatura del siero e all’utilizzo di un quantitativo doppio di latte è naturalmente ricco di proteine: basti pensare che il 20% delle calorie che contiene derivano da proteinead alto valore biologico (in quanto contengono tutti gli aminoacidi essenziali di cui l’organismo ha bisogno). Danio Snack è povero di grassi e quindi perfetto anche per chi è attento al proprio peso, perché se è vero che anche i grassi sono importanti nella dieta, perché forniscono energia e contribuiscono a numerosi processi metabolici e cellulari dell’organismo, è pur vero che è meglio evitare di farsene una scorta! Gli sportivi più di tutti devono assumere proteine e aminoacidi essenziali nelle giuste quantità ogni giorno per far si che la massa muscolare si accresca.

Nell’alimentazione dello sportivo le proteine dovrebbero essere presenti sia nei pasti che precedono l’ allenamento che in quelli che lo seguono. Una dieta corretta, che sia idonea a distribuire il fabbisogno di energia e nutrienti nei diversi momenti della giornata, si compone di 3 pasti principali e 2 spuntini. Ora, risolta la questione spuntino, con Danio Snack, capirete che a me rimangono da organizzare nel modo giusto i restanti pasti...
Che fatica ragazzi! Menomale che alla fine un Danio Snack scappa anche per me! :P

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2014-05-23

Una ricetta per due piatti: Brasato di muscolo con le fave

Pirofila La Porcellana Bianca, Tessuto Busatti
Ancora le fave si trovano e se come me avete poco tempo a disposizione vi suggerisco una succulenta ricetta, di facilissima realizzazione che permette di essere sfruttata in due maniere differenti, una ricetta per due piatti sostanzialmente. Brasato di muscolo con le fave, perfetto come base e condimento per un fantastico risotto. E siccome sul piatto, che ho già detto essere semplice, non voglio oltre soffermarmi, alla vigilia di Cantine Aperte (a proposito date un'occhiata a quelle che aderiscno alla manifestazione è sempre molto interessante far visita ad un produttore) mi soffermo sul vino che l'accompagna.
Ho scelto un vino simbolo della regione Puglia: il Negroamaro, un rosso piacevole e di corpo, prodotto dall'omonimo e autoctono vitigno salentino in questo caso dalla Masseria Altemura, un'azienda del gruppo Casa Vinicola Zonin che annovera in sè ben 10 tenute distribuite su tutto il territorio nazionale per preservare la tradizione vitivinicola di igni area e permetterne la conoscenza in tutto il mondo. La Masseria Altemura sorge in un luogo magico nel cuore della penisola salentina, una terra dal carattere mediterraneo in cui Gianni Zonin ha individuato  il potenziale progetto di contribuire alla rinascita della vitivinicoltura pugliese. Viti che affiancano ulivi secolari ed un copus di edifici restaurato con materiali originali fanno della Msseria un luogo di ricercata ospitalità e un fiore all’occhiello tra le aziende agricole della Puglia.
Piatti La Porcellana Bianca, tovagliolo Busatti
Il piatto, anzi i piatti ce li abbiamo e il vino anche. O ra, se vi mancano gli argomenti da sciorinare a tavola provvedo anche a quelli. Noi italiani siamo l'unico popolo che adora parlare di cibo almeno quanto mangiare e spesso facciamo le due cose insieme. 
Ci interroghiamo sull'origine degli alimenti (ed è cosa buona) e sulla storia di ogni piatto. Quelle conversazioni di fine pasto, briciole d'intelligenza, così come quelle briciole che prima del dessert venivano raccolte (e non buttate), sono state raccolte in un libro per non disperderle. Un libro che ha il sapore di una vivanda gustosa e piacevole da accompagnare alla "bevanda calda dell'intelletto". La cucina dei numeri primi di Giovanni Ballarini pubblicato da Orme Tarka con prefazione di Massimo Montanari è un libro sui mille segreti della cultura del cibo. Molto da apprendere dalle sue pagine: antiche consuetudini spesso ormai perdute, tante etimologie. Storie di cibi e frivolezze di cucina mirabilmente narrate.
Il genio del gusto di Alessandro Marzo Magno pubblicato da Garzanti ci racconta invece come il mangiare italiano ha conquistato il mondo. La nostra cucina ha accolto nel tempo ingredienti da tutto il mondo, li ha reinventati e li ha fatti propri costruendo intorno al cibo una cultura originale e una identità collettiva. Chi avrebbe mai detto che la pizza, la pasta, il caffè e il cornetto non hanno origini italiane? Eppure è così, ecco il genio della cultura gastronomica italiana, assorbire l'esotico mescolarlo al casalingo e ridarlo al mondo in versione nuova del tutto personale, imponendosi come sinonimo di qualità, benessere e autenticità. Tante sono le scoperte che farete leggendo questo libro in cui vi sono narrate storie di innovazione e coraggio imprenditoriale tutte italiane.
Brasato di muscolo con le fave 
Ingredienti:
1-1,2 kg di muscolo bovino
2 cipollotti
1 tazza di fave sgusciate
salsa di soia
olio extravergine d'oliva
Legare il muscolo e rosolarlo in un fondo d'olio, unire i cipollotti affettati e lasiar appassire, aggiungere la salsa di soia (mezzo bicchiere circa) e 1 bicchiere d'acqua e lasciar cuocere per due ore circa, rabboccando d'acqua se dovesse asciugare troppo. Quando manca mezz'ora aggiungere anche le fave, assaggiare e aggiungere eventualmente ancora un po' di salsa di soia che farà da sugo. Quando è pronta affettare la carne e servire con l'intigolo e le fave. 
Con l'avanzo di carne e intingolo si può preparare un ottimo
Risotto al brasato di muscolo con le fave
Ingredienti per 4 persone:
2-3 fette di muscolo brasato con l'intingolo di fave e cipollotto
160 g di riso carnaroli
brodo di carne
1 noce di burro
parmigiano grattugiato
Tostare il riso in un tegame senza aggiungere condimenti, unire la carne a tocchetti e l'intingolo del brasato con le fave avanzate, aggiungere brodo un mestolo alla volta e portare così a cottura il risotto. A fuoco spento mantecare con burro e abbondante parmigiano grattugiato.

Una ricetta per due piatti: Brasato di muscolo con le fave

Pirofila La Porcellana Bianca, Tessuto Busatti
Ancora le fave si trovano e se come me avete poco tempo a disposizione vi suggerisco una succulenta ricetta, di facilissima realizzazione che permette di essere sfruttata in due maniere differenti, una ricetta per due piatti sostanzialmente. Brasato di muscolo con le fave, perfetto come base e condimento per un fantastico risotto. E siccome sul piatto, che ho già detto essere semplice, non voglio oltre soffermarmi, alla vigilia di Cantine Aperte (a proposito date un'occhiata a quelle che aderiscno alla manifestazione è sempre molto interessante far visita ad un produttore) mi soffermo sul vino che l'accompagna.
Ho scelto un vino simbolo della regione Puglia: il Negroamaro, un rosso piacevole e di corpo, prodotto dall'omonimo e autoctono vitigno salentino in questo caso dalla Masseria Altemura, un'azienda del gruppo Casa Vinicola Zonin che annovera in sè ben 10 tenute distribuite su tutto il territorio nazionale per preservare la tradizione vitivinicola di igni area e permetterne la conoscenza in tutto il mondo. La Masseria Altemura sorge in un luogo magico nel cuore della penisola salentina, una terra dal carattere mediterraneo in cui Gianni Zonin ha individuato  il potenziale progetto di contribuire alla rinascita della vitivinicoltura pugliese. Viti che affiancano ulivi secolari ed un copus di edifici restaurato con materiali originali fanno della Msseria un luogo di ricercata ospitalità e un fiore all’occhiello tra le aziende agricole della Puglia.
Piatti La Porcellana Bianca, tovagliolo Busatti
Il piatto, anzi i piatti ce li abbiamo e il vino anche. O ra, se vi mancano gli argomenti da sciorinare a tavola provvedo anche a quelli. Noi italiani siamo l'unico popolo che adora parlare di cibo almeno quanto mangiare e spesso facciamo le due cose insieme. 
Ci interroghiamo sull'origine degli alimenti (ed è cosa buona) e sulla storia di ogni piatto. Quelle conversazioni di fine pasto, briciole d'intelligenza, così come quelle briciole che prima del dessert venivano raccolte (e non buttate), sono state raccolte in un libro per non disperderle. Un libro che ha il sapore di una vivanda gustosa e piacevole da accompagnare alla "bevanda calda dell'intelletto". La cucina dei numeri primi di Giovanni Ballarini pubblicato da Orme Tarka con prefazione di Massimo Montanari è un libro sui mille segreti della cultura del cibo. Molto da apprendere dalle sue pagine: antiche consuetudini spesso ormai perdute, tante etimologie. Storie di cibi e frivolezze di cucina mirabilmente narrate.
Il genio del gusto di Alessandro Marzo Magno pubblicato da Garzanti ci racconta invece come il mangiare italiano ha conquistato il mondo. La nostra cucina ha accolto nel tempo ingredienti da tutto il mondo, li ha reinventati e li ha fatti propri costruendo intorno al cibo una cultura originale e una identità collettiva. Chi avrebbe mai detto che la pizza, la pasta, il caffè e il cornetto non hanno origini italiane? Eppure è così, ecco il genio della cultura gastronomica italiana, assorbire l'esotico mescolarlo al casalingo e ridarlo al mondo in versione nuova del tutto personale, imponendosi come sinonimo di qualità, benessere e autenticità. Tante sono le scoperte che farete leggendo questo libro in cui vi sono narrate storie di innovazione e coraggio imprenditoriale tutte italiane.
Brasato di muscolo con le fave 
Ingredienti:
1-1,2 kg di muscolo bovino
2 cipollotti
1 tazza di fave sgusciate
salsa di soia
olio extravergine d'oliva
Legare il muscolo e rosolarlo in un fondo d'olio, unire i cipollotti affettati e lasiar appassire, aggiungere la salsa di soia (mezzo bicchiere circa) e 1 bicchiere d'acqua e lasciar cuocere per due ore circa, rabboccando d'acqua se dovesse asciugare troppo. Quando manca mezz'ora aggiungere anche le fave, assaggiare e aggiungere eventualmente ancora un po' di salsa di soia che farà da sugo. Quando è pronta affettare la carne e servire con l'intigolo e le fave. 
Con l'avanzo di carne e intingolo si può preparare un ottimo
Risotto al brasato di muscolo con le fave
Ingredienti per 4 persone:
2-3 fette di muscolo brasato con l'intingolo di fave e cipollotto
160 g di riso carnaroli
brodo di carne
1 noce di burro
parmigiano grattugiato
Tostare il riso in un tegame senza aggiungere condimenti, unire la carne a tocchetti e l'intingolo del brasato con le fave avanzate, aggiungere brodo un mestolo alla volta e portare così a cottura il risotto. A fuoco spento mantecare con burro e abbondante parmigiano grattugiato.

2014-05-21

Osteria Porta del Vaglio: la Calabria che non t'aspetti.


In Calabria siamo un po' abituati a piegare la testa, a piangerci addosso, a dire che se qualcosa non si riesce a fare come si vuole la colpa non è nostra ma di chi ci circonda, ammetto i nostri difetti e gioisco quando mi accorgo che qualcuno invece la testa la alza e fiero punta un obiettivo e cerca in ogni modo di raggiungerlo.  
Saracena è un piccolo paese dell'entroterra cosentino, non uno di quei bellissimi borghi che pur abbiamo ma un luogo ordinario con qualche bella chiesa, una straodinaria natura che diventa insuperabile salendo verso il Piano di Novacco e qualche mostro dell'edilizia nato negli anni in cui l'abusivismo era di casa ma, vuoi o non vuoi, Saracena ha sempre fatto parlare di sé e continua a farlo. E' un paese con picchi di genialità, si produce un Moscato Passito unico divenuto presidio Slow Food, annovera tra i suoi cittadini  gente capace e caparbia che ha dato il meglio in diverse discipline e mercoledì scorso ho avuto finalmente la fortuna di conoscere Gennaro Di Pace, il saracenaro che forse sta più di tutti facendo parlare di sé in questo periodo. Gennaro è un apprezzato chef di 29 anni che ha creduto in un progetto e lo ha realizzato insieme alla sua giovane compagna Rossana Gallo aprendo il suo ristorante proprio in una "vinella" del suo paese dopo un lungo peregrinare per il mondo dove lo ha portato la sua sete di conoscere il "mestiere". 
 Entrando all'Osteria Porta del Vaglio si ha come la sensazione che lo spazio e il tempo si annullino, l'atmosfera è rilassante, i toni soft e la musica jazz accompagna il servizio scandendo l'ordine dei piatti, essi stessi brani ben orchestrati. Un connubio perfetto tra la cucina che esalta la materia prima, in maggioranza di provenienza locale, e le opere d'arte di Claudia Zicari disseminate ovunque nell'ambiente. 
La passione di Gennaro Di Pace per la sua arte la riconosci nei dettagli: l'accoglienza riservata all'ospite, il pane e i grissini (anche alla liquirizia) sfornati ogni giorno, il burro d'olio lievemente aromatizzato al limone e rosmarino che viene servito con il pane caldo, la cura con cui cerca accostamenti inconsueti e l'attenzione che ritrovi nella presentazione di ogni piatto. 
Le materie prime sono accuratamente scelte dallo chef e variano di volta in volta così come la carta che si adegua al susseguirsi delle stagioni privilegiando prodotti ecosostenibili e di stagione, niente primizie e nessuna specie a rischio, preparazioni accurate che valorizzano ogni ingrediente appagando parimenti la vista e il palato.
 Ho assaggiato il Polipo al pistacchio su crema di ceci con polvere di pancetta e olive con un bellissimo fiore d'erba cipollina al centro e un insuperabile profumo d'olio calabrese, unione tra terra e mare, un riuscito matrimonio di gusto e sapidità.
 Mi sono felicemente inebriata del gusto complesso e ricercato di un Tortino di semolino con porcini scottati, salsa alla senape grezza e Moscato di Saracena e riduzione di aceto balsamico e miele di fichi.
 Sono rimasta colpita dai toni pieni e decisi di un piatto di Paccheri aglio, olio e polvere di peperone dolce con alici scottate e briciole di pane al nero di seppia.
Ho assaporato quasi con ingordigia la rotondità e delicatezza di gusto degli gnocchi di patate su crema di piselli e curcuma con polvere di piselli.
Ho gustato con una sorta di devozione la tenerezza e l'esatta mescolanza di dolcezza e acidità di un Filetto di manzo podolico al pepe verde e magliocco. Lo stesso vino  Tenute Ferrocinto annata 2012 che ha egregiamente accompagnato la cena.
Mi sono infine lasciata coccolare dal piatto dei desserts belli a vedersi, buoni da mangiare, perfettamente presentati che ho degustato secondo il suggerimento della cucina partendo dal Biancomangiare alle mandorle e crema di limoni con mandorle croccanti, proseguendo con il Semifreddo di formaggio e fragole su crema di yogurt con croccante di biscotti al burro e gelatina di fragole, concludendo con la Marquise al cioccolato nero e caffè con crema inglese e meringa.
Quando entri all'Osteria Porta del Vaglio il tempo si ferma dicevo e ti dimetichi dove sei, accorgendoti che sei stato davvero bene quando quella dolce fatina che è Rossana dopo il dessert ti chiede se gradisci il caffè e ti trovi, senza neppure saperlo, a rispondere di no per conservare ancora un po' in bocca il gusto del dolce appena assaporato. 
Stavolta insisto andateci anche se considerate Saracena fuori mano, non vi pentirete davvero di aver vissuto un'esperienza unica.
OSTERIA PORTA DEL VAGLIO
vico I° S. M. Maddalena
Saracena - Cosenza
0981 1904655
340 8712279