2011-12-31

La ricetta dell'ultima ora: lo strudel salato


Piatto in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto collezione Opera Prima di Wald

Se a quest'ora siete in giro per il web navigando tra siti di ricette significa che probabilmente avete deciso all'ultimo momento di aderire a quel buffet di Capodanno organizzato dai vostri amici in cui ognuno deve portare un piatto o magari avete dimenticato di comprare la comoda pasta sfoglia per risolvere in modo pratico l'antipasto o l'aperitivo del cenone. Eccomi con un impasto di pasta fillo molto versatile che farà al caso vostro permettendovi di sbizzarrirvi con la forma ed il ripieno. Nella vostra dispensa immagino ci sia la manitoba, ecco io ho utilizzato quella di Rosignoli Molini che viene definita la "regina" delle farine dal momento che permette di dare forza anche alle farine cosiddette deboli dando ottimi risultati soprattutto con i lievitati, qualora vi mancasse la manitoba non vi perdete d'animo lo strudel fatelo comunque con quel che avete poi la prossima volta lo provate con la farina che vi dico io e noterete la differenza.
Per il ripeno invece ho utilizzato dei funghi, cardoncelli o orecchioni andranno benissimo, e della caciotta caprina al peperoncino dipasQuale Formaggi che dà carattere al piatto.
Strudel ai funghi e caprino piccante
Ingredienti:
150 g di farina manitoba
olio extravergine d'oliva
acqua calda
Per il ripieno:
3-4 funghi
1 pomodoro pelato
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 foglia d'alloro
sale
origano
150 g di caprino piccante
Preparate l'impasto con la farina, un cucchiaio di olio e acqua calda quanto basta ad ottenere un solido panetto che dividerete in due palline da far riposare mezz'ora prima di stenderle.
Soffreggete lo spicchio d'aglio con la foglia d'alloro in un tegame con l'olio, levate l'aglio e unite i funghi puliti e tagliati a fettine, salate, lasciate insaporire e unite il pomodoro schiacciato, fate cuocere ancora qualche minuto e poi spolverate con origano essiccato.
Su un largo foglio di carta forno ben unto d'olio stendete il primo panetto di pasta aiutandovi con altro olio fino a uno spessore di un millimetro, dev'essere un velo, oleate la superficie  e procedete allo stesso modo su un altro foglio con  il secondo panetto. Sovrapponete le due sfoglie con l'aiuto della carta forno. Lasciate sotto il primo foglio di carta e stendete il ripieno su un terzo circa della sfoglia, cospargete con il formaggio a tocchetti e arrotolate a formare uno strudel, pennellate la superficie di olio e infornate a 190° finché risulterà ben dorato.
Auguri di Buon Anno a tutti!

La ricetta dell'ultima ora: lo strudel salato


Piatto in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto collezione Opera Prima di Wald

Se a quest'ora siete in giro per il web navigando tra siti di ricette significa che probabilmente avete deciso all'ultimo momento di aderire a quel buffet di Capodanno organizzato dai vostri amici in cui ognuno deve portare un piatto o magari avete dimenticato di comprare la comoda pasta sfoglia per risolvere in modo pratico l'antipasto o l'aperitivo del cenone. Eccomi con un impasto di pasta fillo molto versatile che farà al caso vostro permettendovi di sbizzarrirvi con la forma ed il ripieno. Nella vostra dispensa immagino ci sia la manitoba, ecco io ho utilizzato quella di Rosignoli Molini che viene definita la "regina" delle farine dal momento che permette di dare forza anche alle farine cosiddette deboli dando ottimi risultati soprattutto con i lievitati, qualora vi mancasse la manitoba non vi perdete d'animo lo strudel fatelo comunque con quel che avete poi la prossima volta lo provate con la farina che vi dico io e noterete la differenza.
Per il ripeno invece ho utilizzato dei funghi, cardoncelli o orecchioni andranno benissimo, e della caciotta caprina al peperoncino dipasQuale Formaggi che dà carattere al piatto.
Strudel ai funghi e caprino piccante
Ingredienti:
150 g di farina manitoba
olio extravergine d'oliva
acqua calda
Per il ripieno:
3-4 funghi
1 pomodoro pelato
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 foglia d'alloro
sale
origano
150 g di caprino piccante
Preparate l'impasto con la farina, un cucchiaio di olio e acqua calda quanto basta ad ottenere un solido panetto che dividerete in due palline da far riposare mezz'ora prima di stenderle.
Soffreggete lo spicchio d'aglio con la foglia d'alloro in un tegame con l'olio, levate l'aglio e unite i funghi puliti e tagliati a fettine, salate, lasciate insaporire e unite il pomodoro schiacciato, fate cuocere ancora qualche minuto e poi spolverate con origano essiccato.
Su un largo foglio di carta forno ben unto d'olio stendete il primo panetto di pasta aiutandovi con altro olio fino a uno spessore di un millimetro, dev'essere un velo, oleate la superficie  e procedete allo stesso modo su un altro foglio con  il secondo panetto. Sovrapponete le due sfoglie con l'aiuto della carta forno. Lasciate sotto il primo foglio di carta e stendete il ripieno su un terzo circa della sfoglia, cospargete con il formaggio a tocchetti e arrotolate a formare uno strudel, pennellate la superficie di olio e infornate a 190° finché risulterà ben dorato.
Auguri di Buon Anno a tutti!

2011-12-29

Il torrone di casa Flamigni

Piattino dessert in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto collezione Opera Prima di Wald

Per realizzare un buon gelato al torrone il punto di partenza è un buon torrone e il torrone di casa Flamigni, vi assicuro, non teme rivali. E' il segreto del successo dell'azienda e per tale motivo la sua ricetta è rimasta immutata sin dal 1930, quando i tre fratelli Flamigni aprirono il loro laboratorio di pasticceria in piazza a Forlì. Oggi il laboratorio ha lasciato spazio ad un moderno stabilimento ed allo stabilimento di Forlì, dove si continuano a produrre torroni e altre tipicità, se n'è aggiunto un'altro nel Cuneese specializzato nella produzione di panettoni e colombe e l'azienda esporta in ben 35 paesi del mondo, ma quel che non è mutato è il metodo di produzione artigianale che garantisce la qualità dei prodotti dalla scelta degli ingredienti naturali e di primissima qualità al controllo meticoloso di quanto viene prodotto.
Con le Scaglie di Supremo torrone friabile con mandorle ho realizzato un delizioso gelato che ho poi servito con delle cialdine modellate a coppetta, guarnito con amarena e ricoperto di cioccolato, anzi di Kroccant, la glassa al cioccolato Fabbri che a contatto con il freddo diventa croccante. Un ottimo e facile dessert per il cenone di Capodanno.
Gelato al torrone croccante in coppetta di cialda
Ingredienti per 6
Per il gelato:
100 g di torrone
250 ml di latte
150 ml di panna
3 tuorli
75 g di zucchero
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 presa di maizena
4 g di gelatina in fogli
la scorza di 1 limone
Per le cialde:
2 albumi
90 g di zucchero a velo
50 g di farina
Per completare:
6 amarene sciroppate
glassa al cioccolato (o cioccolato fondente sciolto a bagnomaria)
Preparare il gelato: Ammollare la gelatina in acqua fredda. Portare a bollore il latte con la scorza di limone. Frullare le scaglie di torrone fino a ridurle quasi in polvere. Montare la panna con lo zucchero a velo. Sbattere i tuorli con lo zucchero finché diventano spumosi, aggiungere la maizena e diluire con il latte mescolando. Portare il composto sul fuoco lasciar addensare continuando a mescolare senza portare la crema a bollore. Unire la gelatina strizzata e la panna poi mantecare nella gelatiera o a mano ponendo la ciotola in freezer e mescolando bene ogni quarto d'ora finché il gelato avrà raggiunto la giusta consistenza.
Preparare le cialde: sbattere gli albumi con lo zucchero, senza montarli, unire la farina e lasciar riposare il composto mezz'ora. Imburrare e infarinare per bene una grande teglia rettangolare e stendervi il composto agli albumi in uno strato sottilissimo. Infornare a 180° finché la superficie inizierà a prendere colore. Sformare e tagliare sei dischi con un coppapasta porli su altrettante ciotoline capovolte per dare la forma a coppa e lasciar raffreddare.
Montaggio del dolce: Con un porzionatore da gelato ricavare sei palline di gelato, poggiare le sei palline nelle coppette di cialda, porre sopra ognuna un'amarena e nappare con la glassa al cioccolato.

Il torrone di casa Flamigni

Piattino dessert in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto collezione Opera Prima di Wald

Per realizzare un buon gelato al torrone il punto di partenza è un buon torrone e il torrone di casa Flamigni, vi assicuro, non teme rivali. E' il segreto del successo dell'azienda e per tale motivo la sua ricetta è rimasta immutata sin dal 1930, quando i tre fratelli Flamigni aprirono il loro laboratorio di pasticceria in piazza a Forlì. Oggi il laboratorio ha lasciato spazio ad un moderno stabilimento ed allo stabilimento di Forlì, dove si continuano a produrre torroni e altre tipicità, se n'è aggiunto un'altro nel Cuneese specializzato nella produzione di panettoni e colombe e l'azienda esporta in ben 35 paesi del mondo, ma quel che non è mutato è il metodo di produzione artigianale che garantisce la qualità dei prodotti dalla scelta degli ingredienti naturali e di primissima qualità al controllo meticoloso di quanto viene prodotto.
Con le Scaglie di Supremo torrone friabile con mandorle ho realizzato un delizioso gelato che ho poi servito con delle cialdine modellate a coppetta, guarnito con amarena e ricoperto di cioccolato, anzi di Kroccant, la glassa al cioccolato Fabbri che a contatto con il freddo diventa croccante. Un ottimo e facile dessert per il cenone di Capodanno.
Gelato al torrone croccante in coppetta di cialda
Ingredienti per 6
Per il gelato:
100 g di torrone
250 ml di latte
150 ml di panna
3 tuorli
75 g di zucchero
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 presa di maizena
4 g di gelatina in fogli
la scorza di 1 limone
Per le cialde:
2 albumi
90 g di zucchero a velo
50 g di farina
Per completare:
6 amarene sciroppate
glassa al cioccolato (o cioccolato fondente sciolto a bagnomaria)
Preparare il gelato: Ammollare la gelatina in acqua fredda. Portare a bollore il latte con la scorza di limone. Frullare le scaglie di torrone fino a ridurle quasi in polvere. Montare la panna con lo zucchero a velo. Sbattere i tuorli con lo zucchero finché diventano spumosi, aggiungere la maizena e diluire con il latte mescolando. Portare il composto sul fuoco lasciar addensare continuando a mescolare senza portare la crema a bollore. Unire la gelatina strizzata e la panna poi mantecare nella gelatiera o a mano ponendo la ciotola in freezer e mescolando bene ogni quarto d'ora finché il gelato avrà raggiunto la giusta consistenza.
Preparare le cialde: sbattere gli albumi con lo zucchero, senza montarli, unire la farina e lasciar riposare il composto mezz'ora. Imburrare e infarinare per bene una grande teglia rettangolare e stendervi il composto agli albumi in uno strato sottilissimo. Infornare a 180° finché la superficie inizierà a prendere colore. Sformare e tagliare sei dischi con un coppapasta porli su altrettante ciotoline capovolte per dare la forma a coppa e lasciar raffreddare.
Montaggio del dolce: Con un porzionatore da gelato ricavare sei palline di gelato, poggiare le sei palline nelle coppette di cialda, porre sopra ognuna un'amarena e nappare con la glassa al cioccolato.

2011-12-27

Cup Cake delle Feste

Portadolci collezione Il Giardino Segreto IVV
Cupe Cake al cacao e liquirizia con crema di panna e burro alla menta per il tè dei giorni di Festa. Per dare il gusto di liquirizia ho semplicemente aggiunto all'impasto un po' di intensa polvere di liquirizia Amarelli. Una preparazione semplice ma di grande effetto grazie ai decori realizzati in precedenza con della glassa reale tinta nei toni del rosso.
Ingredienti per 18 cake:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio
130 g di acqua
1 bustina di lievito per dolci
30 ml di brandy
3 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaio di polvere di liquirizia
Per la crema:
300 ml di panna fresca
75 g di burro
50 g di zucchero a velo
50 ml di sciroppo di menta
Per completare: decorazioni in glassa reale. Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere l'olio, l'acqua, il liquore, la farina, il lievito e le polveri di cacao e liquirizia setacciate.
Suddividere il composto in 18 pirottini appoggiati su una teglia da muffin. Cuocere in forno caldo a 180° per circa 20-25 minuti.
Montare la panna con lo zucchero, lo sciroppo di menta e il brro a temperatura ambiente. Versare la panna in un sac a poche e formare sui muffin un ciuffo consistente di crema. Decorare con stelline, cuori e palline di zucchero.

*Per la realizzazione dei dolcetti ho utilizzato degli stampi da muffin Guardini, lo sciroppo di menta è Fabbri.
 In abbinamento un infuso alla menta piperita di Twinings

Cup Cake delle Feste

Portadolci collezione Il Giardino Segreto IVV
Cupe Cake al cacao e liquirizia con crema di panna e burro alla menta per il tè dei giorni di Festa. Per dare il gusto di liquirizia ho semplicemente aggiunto all'impasto un po' di intensa polvere di liquirizia Amarelli. Una preparazione semplice ma di grande effetto grazie ai decori realizzati in precedenza con della glassa reale tinta nei toni del rosso.
Ingredienti per 18 cake:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio
130 g di acqua
1 bustina di lievito per dolci
30 ml di brandy
3 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaio di polvere di liquirizia
Per la crema:
300 ml di panna fresca
75 g di burro
50 g di zucchero a velo
50 ml di sciroppo di menta
Per completare: decorazioni in glassa reale. Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere l'olio, l'acqua, il liquore, la farina, il lievito e le polveri di cacao e liquirizia setacciate.
Suddividere il composto in 18 pirottini appoggiati su una teglia da muffin. Cuocere in forno caldo a 180° per circa 20-25 minuti.
Montare la panna con lo zucchero, lo sciroppo di menta e il brro a temperatura ambiente. Versare la panna in un sac a poche e formare sui muffin un ciuffo consistente di crema. Decorare con stelline, cuori e palline di zucchero.

*Per la realizzazione dei dolcetti ho utilizzato degli stampi da muffin Guardini, lo sciroppo di menta è Fabbri.
 In abbinamento un infuso alla menta piperita di Twinings

2011-12-23

Un trenino carico carico di...

Trenino di Natale
Vassoio collezione Metropolis IVV
Auguri e Regali per questo Natale.
Quest'anno invece della casetta o dell'alberello mi sono cimentatata nella realizzazione del trenino di biscotti, sicuramente più semplice di quanto a prima vista si possa immaginare grazie alle formine ed alle dettagliate istruzioni di Tescoma è stato infatti un gioco realizzarlo. Poi va be' con le decorazioni non sono particolarmente brava, ma alla fine il risultato è stato più che accettabile e siccome l'ho preparato per il mio Giulio (che Aurelia è ancora così piccola!) ho voluto che lo condividesse con i suoi amichetti dell'asilo e così è stato; per cui del trenino mi restano solo qualche foto e la buonissima ricetta dei biscotti di pan pepato alla marmellata, che ho relizzato con farina macinata a pietra Petra5 di Molino QuagliaFiordifrutta biologica al ribes rosso di Rigoni di Asiago.
Pan pepato alla marmellata
600 g di farina macinata a pietra per dolci
2 cucchiaini di bicarbonato
200 g di confettura di ribes rosso (o prugne)
200 g di zucchero semolato
2 uova
60 g di burro
60 g di latte
1 cucchiaino di vaniglia
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiato
1 cucciaino di cannella e chiodi di garofano macinati
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
latte per spennellare
glassa reale bianca e colorata per decorare
Impastare la farina con la marmellata e lo zucchero appena scaldati, unire le uova, il burro fuso, il latte con la vaniglia e tutti gli aromi. Avvolgere l'impasto in pellicola e farlo riposare una notte. Stenderlo sottile con il matterello e ricavarne le formine desiderate, pennellarle di latte e cuocerle in forno a 180° per circa 8 minuti. Una volta fredde decorarle a piacere con la glassa.
Oltre agli auguri il mio trenino vuole portare doni e tra i miei doni preferiti ci sono senz'altro golosità e libri. Per le golosità se non avete idee fate un giro tra i miei fornitori nella colonna di destra se non vi va di prepararne voi stessi, per i libri vi ho suggerito un paio di post fa tanti nuovi meravigliosi romanzi ma vorrei aggiungere ancora qualcosina di particolare per i bambini, per i ragazzi e per i vostri amici gourmet, giocherelloni o giramondo, che siano.

Per i bambini ho scovato due favolosi librini, da cui Giulio ormai difficilmente si separa pur essendo così piccolo e sono Camillo Fusillo e Fortunata Arancia Profumata entrambi di Chiara Patarino con illustrazioni di Elena Prette per Carthusia Edizioni.
Non si può non restare affascinati, qualunque sia l'età, dalle avventure del "Mondo Pastoso" che vedono protagonista il simpatico e curioso Camillo e i suoi amici Ughetto Spaghetto, Isotta Raviolina alla ricotta, Maccheronus il Maccherone mattacchione e gli altri, uniti in una "storia davvero al dente" nella lotta contro il perfido Mattarellik che vuole tramutarli tutti in lasagne. Una storia per scoprire caratteristiche, curiosità e provenienza degli abitanti del goloso mondo della pasta.
Tutt'altro che indifferenti ci lascia anche la storia di Fortunata Arancia Profumata e gli amici per la buccia del Mondo di Tuttifrutti. Seguiremo Fortunata e i suoi amici Limon Gino, Mela Carmela, Bana Nina, Cocca Albicocca e Simona Fragolona in una gita speciale nel Paese di Macedonia. Uno spunto ironico e divertente per parlare ai più piccoli dell'importanza di mangiare la frutta, scoprendo anche caratteristiche, curiosità e stagionalità.
Per i ragazzi più grandi Buon Appetito L'alimentazione in tutti i sensi di Editoriale Scienza per insegnare ai ragazzi, e non solo, a non mangiare tutto ciò che è a portata di bocca. Il libro, come la mostra di cui è il riflesso "Buon Appetito. L'alimentazione in tutti sensi" esposta al Museo Nazionale della Scienza  e della Tecnologia  Leonardo da Vinci di Milano dal 16 ottobre 2011 fino al 24 giugno 2012 articolata con exhibit interattivi, quiz, filmati e focus di approfondimento, insegna a star bene ed essere in forma usando il buon senso e le giuste conoscenze contribuendo a fornire un'educazione ampia e articolata come i suoi destinatari: gli adolescenti. 

Per gli amici giocherelloni Il grande quiz della cucina di Magazzini Salani, un divertente gioco composto da 50 carte con 150 domande a risposta multipla per sfidarsi e approfondire le proprie conoscenze culinarie.
Per gli amici giramondo fanno al caso Eat Parade di Bruno Gambacorta per Vallardi Editore in collaborazione con RaiEri,  tratto dall'omonima fortunata  rubrica del TG2 per compiere realmente o virtualmente un gustosissimo viaggio nell'Italia migliore. Ricette, racconti, paesaggi, prodotti, personaggi per scoprire tante piccole e positive realtà della nostra penisola. Una piacevolissima lettura per gli appassionati del gusto italiano.
E sempre ai cultori del mangiare bene è dedicata una particolare guida edita da Catering Meglio Prenotare 2012. Più che una guida in effetti è un libro che racconta le esperienze e le storie di passione e sacrifici di 160 ristoratori e dei loro altrettanti affermati locali sempre pieni in cui quindi è "meglio prenotare".
Per chi invece sogna isole lontane senza sentire il desiderio di calpestarle  una deliziosa agenda e uno specialissimo calendario interculturale come quelli di Sinnos editrice.
L'assaggenda del mare 2012 è fatta di brani letterari, ricette e riflessioni per una cucina di mare che non sia solo pessce ma un modo sano, economico e non consumistico di mangiare. 
Il calendario "Un filo d'olio, un pizzico di sale un'onda di mare raccoglie festività e ricorrenze di religioni e culture appartenenti ad alcune comunità presenti sul nostro territorio oltre a 12 gustose ricette a tema marino.

Un trenino carico carico di...

Trenino di Natale
Vassoio collezione Metropolis IVV
Auguri e Regali per questo Natale.
Quest'anno invece della casetta o dell'alberello mi sono cimentatata nella realizzazione del trenino di biscotti, sicuramente più semplice di quanto a prima vista si possa immaginare grazie alle formine ed alle dettagliate istruzioni di Tescoma è stato infatti un gioco realizzarlo. Poi va be' con le decorazioni non sono particolarmente brava, ma alla fine il risultato è stato più che accettabile e siccome l'ho preparato per il mio Giulio (che Aurelia è ancora così piccola!) ho voluto che lo condividesse con i suoi amichetti dell'asilo e così è stato; per cui del trenino mi restano solo qualche foto e la buonissima ricetta dei biscotti di pan pepato alla marmellata, che ho relizzato con farina macinata a pietra Petra5 di Molino QuagliaFiordifrutta biologica al ribes rosso di Rigoni di Asiago.
Pan pepato alla marmellata
600 g di farina macinata a pietra per dolci
2 cucchiaini di bicarbonato
200 g di confettura di ribes rosso (o prugne)
200 g di zucchero semolato
2 uova
60 g di burro
60 g di latte
1 cucchiaino di vaniglia
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiato
1 cucciaino di cannella e chiodi di garofano macinati
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
latte per spennellare
glassa reale bianca e colorata per decorare
Impastare la farina con la marmellata e lo zucchero appena scaldati, unire le uova, il burro fuso, il latte con la vaniglia e tutti gli aromi. Avvolgere l'impasto in pellicola e farlo riposare una notte. Stenderlo sottile con il matterello e ricavarne le formine desiderate, pennellarle di latte e cuocerle in forno a 180° per circa 8 minuti. Una volta fredde decorarle a piacere con la glassa.
Oltre agli auguri il mio trenino vuole portare doni e tra i miei doni preferiti ci sono senz'altro golosità e libri. Per le golosità se non avete idee fate un giro tra i miei fornitori nella colonna di destra se non vi va di prepararne voi stessi, per i libri vi ho suggerito un paio di post fa tanti nuovi meravigliosi romanzi ma vorrei aggiungere ancora qualcosina di particolare per i bambini, per i ragazzi e per i vostri amici gourmet, giocherelloni o giramondo, che siano.

Per i bambini ho scovato due favolosi librini, da cui Giulio ormai difficilmente si separa pur essendo così piccolo e sono Camillo Fusillo e Fortunata Arancia Profumata entrambi di Chiara Patarino con illustrazioni di Elena Prette per Carthusia Edizioni.
Non si può non restare affascinati, qualunque sia l'età, dalle avventure del "Mondo Pastoso" che vedono protagonista il simpatico e curioso Camillo e i suoi amici Ughetto Spaghetto, Isotta Raviolina alla ricotta, Maccheronus il Maccherone mattacchione e gli altri, uniti in una "storia davvero al dente" nella lotta contro il perfido Mattarellik che vuole tramutarli tutti in lasagne. Una storia per scoprire caratteristiche, curiosità e provenienza degli abitanti del goloso mondo della pasta.
Tutt'altro che indifferenti ci lascia anche la storia di Fortunata Arancia Profumata e gli amici per la buccia del Mondo di Tuttifrutti. Seguiremo Fortunata e i suoi amici Limon Gino, Mela Carmela, Bana Nina, Cocca Albicocca e Simona Fragolona in una gita speciale nel Paese di Macedonia. Uno spunto ironico e divertente per parlare ai più piccoli dell'importanza di mangiare la frutta, scoprendo anche caratteristiche, curiosità e stagionalità.
Per i ragazzi più grandi Buon Appetito L'alimentazione in tutti i sensi di Editoriale Scienza per insegnare ai ragazzi, e non solo, a non mangiare tutto ciò che è a portata di bocca. Il libro, come la mostra di cui è il riflesso "Buon Appetito. L'alimentazione in tutti sensi" esposta al Museo Nazionale della Scienza  e della Tecnologia  Leonardo da Vinci di Milano dal 16 ottobre 2011 fino al 24 giugno 2012 articolata con exhibit interattivi, quiz, filmati e focus di approfondimento, insegna a star bene ed essere in forma usando il buon senso e le giuste conoscenze contribuendo a fornire un'educazione ampia e articolata come i suoi destinatari: gli adolescenti. 

Per gli amici giocherelloni Il grande quiz della cucina di Magazzini Salani, un divertente gioco composto da 50 carte con 150 domande a risposta multipla per sfidarsi e approfondire le proprie conoscenze culinarie.
Per gli amici giramondo fanno al caso Eat Parade di Bruno Gambacorta per Vallardi Editore in collaborazione con RaiEri,  tratto dall'omonima fortunata  rubrica del TG2 per compiere realmente o virtualmente un gustosissimo viaggio nell'Italia migliore. Ricette, racconti, paesaggi, prodotti, personaggi per scoprire tante piccole e positive realtà della nostra penisola. Una piacevolissima lettura per gli appassionati del gusto italiano.
E sempre ai cultori del mangiare bene è dedicata una particolare guida edita da Catering Meglio Prenotare 2012. Più che una guida in effetti è un libro che racconta le esperienze e le storie di passione e sacrifici di 160 ristoratori e dei loro altrettanti affermati locali sempre pieni in cui quindi è "meglio prenotare".
Per chi invece sogna isole lontane senza sentire il desiderio di calpestarle  una deliziosa agenda e uno specialissimo calendario interculturale come quelli di Sinnos editrice.
L'assaggenda del mare 2012 è fatta di brani letterari, ricette e riflessioni per una cucina di mare che non sia solo pessce ma un modo sano, economico e non consumistico di mangiare. 
Il calendario "Un filo d'olio, un pizzico di sale un'onda di mare raccoglie festività e ricorrenze di religioni e culture appartenenti ad alcune comunità presenti sul nostro territorio oltre a 12 gustose ricette a tema marino.

2011-12-21

Terrina di cavolfiore e Piacentinu ennese

Piatto  in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e runner in lino collezione Opera Prima di Wald

Una ricetta facile facile, quasi stupida, ma capace di fare la sua figura anche sulla tavola delle feste.
Può fare da antipasto, da contorno extra-ricco o, in periodi non festivi, da secondo piatto in alternativa alla carne. Per realizzarlo solo tre ingredienti: cavolfiore, Piacentinu ennese (un particolare pecorino siciliano impreziosito da pepe nero e zafferano) e poi uova per legare. Qualora vi fosse impossibile reperire il formaggio che vi indico utilizzate un buon pecorino a pasta semidura e arricchite la preparazione con grani di pepe e una bustina di zafferano che inserirete nel bicchieredel mixer al momento di frullare il cavolfiore.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di cime di cavolfiore lessate
120 g di Piacentinu ennese
1 uovo
sale
Frullare le cime di cavolfiore lessate con il formaggio e l'uovo, regolare di sale. Versare il composto in una teglia da plum cake foderata di carta forno ben oleata e infornare a 180° per 25 minuti circa, finché il composto si rapprende e la superficie appare dorata. Lasciar intiepidire la terrina poi rovesciarla e tagliarla a fette.

Per la ricetta ho utilizzato Piacentinu Ennese dipasQuale Formaggi e per la cottura mi sono servita dello stampo da plumcake Guardini della linea Thermomagie.

Terrina di cavolfiore e Piacentinu ennese

Piatto  in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto e runner in lino collezione Opera Prima di Wald

Una ricetta facile facile, quasi stupida, ma capace di fare la sua figura anche sulla tavola delle feste.
Può fare da antipasto, da contorno extra-ricco o, in periodi non festivi, da secondo piatto in alternativa alla carne. Per realizzarlo solo tre ingredienti: cavolfiore, Piacentinu ennese (un particolare pecorino siciliano impreziosito da pepe nero e zafferano) e poi uova per legare. Qualora vi fosse impossibile reperire il formaggio che vi indico utilizzate un buon pecorino a pasta semidura e arricchite la preparazione con grani di pepe e una bustina di zafferano che inserirete nel bicchieredel mixer al momento di frullare il cavolfiore.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di cime di cavolfiore lessate
120 g di Piacentinu ennese
1 uovo
sale
Frullare le cime di cavolfiore lessate con il formaggio e l'uovo, regolare di sale. Versare il composto in una teglia da plum cake foderata di carta forno ben oleata e infornare a 180° per 25 minuti circa, finché il composto si rapprende e la superficie appare dorata. Lasciar intiepidire la terrina poi rovesciarla e tagliarla a fette.

Per la ricetta ho utilizzato Piacentinu Ennese dipasQuale Formaggi e per la cottura mi sono servita dello stampo da plumcake Guardini della linea Thermomagie.

2011-12-20

Clementine farcite di panettone e pistacchi

Piatto CHS Group
Ormai il Natale è arrivato e forse come me ancora dovete fare regali, organizzare cena, pranzo e quant'altro. Ma non preoccupatevi se è bello organizzarsi per tempo è altrettanto bello a volte stupire sè stessi prima degli altri con ricette di grande effetto che si eseguono però in poco tempo. Eccone una e ditemi se non sono insolite le mie clementine svuotate e farcite di un goloso miscuglio di panettone, il panettone Loison al prosecco, crema pasticcera, marmellata di mandarini e pistacchi. Per fare le cose davvero per bene voglio stavolta consigliarvi anche un vino in abbinamento perché la festa merita di distinguersi da tutto il resto.
Ecco un mio abbinamento sud nord e con le clementine un vino delicato ed amabile di casa Porcìa uno Spumante Dry Sauvignon per brindare alla festa più bella dell'anno.
La ricetta in effetti è quasi inesistente perché nelle dosi bisogna andare un po' a gusto personale ma alla fine il risultato è sorprendente.
Per 6-8 clementine:
2 fette di panettone
2 cucchiaiate di crema pasticcera* 
2 cucchiai di marmellata di mandarini
2 cucchiai di pistacchi tostati
Tagliare a dadini le fette di panettone, mescolarle alla crema, unire la marmellata e metà dei pistacchi appena spezzettati.
Tagliare la calotta superiore ai frutti, svuotarli completamente dalla polpa e farcirli con il composto preparato mantenendosi un po' sotto al bordo. Decorare con i restanti pistacchi e infornare a 180° per 10 minuti circa. Servire tiepidi.
*Per la Crema Pasticcera scaldiamo 250 ml di latte con un pezzetto di vaniglia, montiamo due tuorli con quattro cucchiai di zucchero, aggiungiamo due cucchiai di farina e poi il latte a filo sempre mescolando. Poniamo sul fuoco continuando a mescolare finché la crema non si sarà ben addensata.
Per la ricetta ho utilizzato pistacchi Noberasco e  marmellata biologica di mandarini Fiordifrutta Rigoni di Asiago.
Con questa ricetta partecipo al contest "E tu a Natale che dolce fai?"di Panna cioccolato e fantasia.

Clementine farcite di panettone e pistacchi

Piatto CHS Group
Ormai il Natale è arrivato e forse come me ancora dovete fare regali, organizzare cena, pranzo e quant'altro. Ma non preoccupatevi se è bello organizzarsi per tempo è altrettanto bello a volte stupire sè stessi prima degli altri con ricette di grande effetto che si eseguono però in poco tempo. Eccone una e ditemi se non sono insolite le mie clementine svuotate e farcite di un goloso miscuglio di panettone, il panettone Loison al prosecco, crema pasticcera, marmellata di mandarini e pistacchi. Per fare le cose davvero per bene voglio stavolta consigliarvi anche un vino in abbinamento perché la festa merita di distinguersi da tutto il resto.
Ecco un mio abbinamento sud nord e con le clementine un vino delicato ed amabile di casa Porcìa uno Spumante Dry Sauvignon per brindare alla festa più bella dell'anno.
La ricetta in effetti è quasi inesistente perché nelle dosi bisogna andare un po' a gusto personale ma alla fine il risultato è sorprendente.
Per 6-8 clementine:
2 fette di panettone
2 cucchiaiate di crema pasticcera* 
2 cucchiai di marmellata di mandarini
2 cucchiai di pistacchi tostati
Tagliare a dadini le fette di panettone, mescolarle alla crema, unire la marmellata e metà dei pistacchi appena spezzettati.
Tagliare la calotta superiore ai frutti, svuotarli completamente dalla polpa e farcirli con il composto preparato mantenendosi un po' sotto al bordo. Decorare con i restanti pistacchi e infornare a 180° per 10 minuti circa. Servire tiepidi.
*Per la Crema Pasticcera scaldiamo 250 ml di latte con un pezzetto di vaniglia, montiamo due tuorli con quattro cucchiai di zucchero, aggiungiamo due cucchiai di farina e poi il latte a filo sempre mescolando. Poniamo sul fuoco continuando a mescolare finché la crema non si sarà ben addensata.
Per la ricetta ho utilizzato pistacchi Noberasco e  marmellata biologica di mandarini Fiordifrutta Rigoni di Asiago.
Con questa ricetta partecipo al contest "E tu a Natale che dolce fai?"di Panna cioccolato e fantasia.

2011-12-17

Uno zabaione cioccolato e caffè e nove irresistibili romanzi

Tazze da caffé con piattini Vetri delle Venezie
Cosa c'è di meglio per scaldare un freddo (non troppo per la verità) pomeriggio festivo?
Voglio condividere con voi questa gustosa e semplice ricetta da proporre in accostamento a qualche biscottino al caffé di casa Loison (per non avere neppure il pensiero di preparare i biscotti) e ad un libro da scegliere tra ben nove  irresistibili romanzi che hanno come argomento in senso stretto o in senso lato la cucina.
Un paio di mesi fa mi sono imbattuta in un romanzo che aveva un titolo particolarmente interessante Gli ingredienti segreti dell'amore di Nicolas Barreau edito da Feltrinelli, ho iniziato a leggere la trama e quando ho visto che il nome della protagonista chef e proprietaria del ristorante Le Temps des cerises era Aurélie (il nome della mia bambina in francese) non ho potuto resistere. Altro punto a favore l'ambientazione parigina. In pratica ho letto il libro d'un fiato e se pure il titolo richiama la cucina e in fondo al libro ci sono anche le ricette del menù d'amore di Aurélie, la cucina resta al margine della storia che  più che altro si incentra sul mistero di un libro, del suo scrittore e di una serie di coincidenze.
Come Aurélie anche Sophie, la protagonista de Il gusto segreto del cioccolato amaro di Kevin Alan Milne per Sperling & Kupfer esce da una delusione d'amore e delusa dalla vita, che già a nove anni le ha strappato bruscamente i genitori, la affronta con un pessimismo estremo che la porta addirittura a creare e vendere nella sua cioccolateria i Biscotti della Sfortuna, "deliziosi" biscottini ricoperti di cioccolato amaro con dentro messaggi cinici e crudamente realistici. Ma anche Sophie dovrà credere che la felicità non è solo un'illusione e da una stupida scommessa imparerà che se la felicità si vuole non bisogna mai smettere di cercarla.
Da leggere assolutamente La cucina degli ingredienti magici di Jean McHenry per Corbaccio editrice, che avrete certamente già visto in libreria dato il successo annunciato. Anche a Ginny, la prota-gonista di questo romanzo, la vita sembra incomprensibile dopo aver perso i genitori, cerca consolazione nella cucina di casa e tra le ricette di famiglia richiamando attraverso esse i fantasmi dei suoi cari che l'aiuteranno a risolvere un mistero e ad intraprendere la via per trovare se stessa. Un romanzo sulla famiglia pieno di suspense, magia e ricette.
Ha fatto parlare di sè già la scorsa estate Un regalo da Tiffany il best seller di Melissa Hill edito da Newton Compton che, a dispetto del titolo ha molto a che fare con la cucina. La storia prende le mosse dallo scambio di due scatoline blu all'uscita della gioielleria Tiffany ma la protagonista della storia Rachel è una chef e la cucina diventa lo scenario della storia. Una bellissima storia d'amore per inguaribili romantiche.
Permette di passare qualche ora di estrema spensieratezza Le ricette di Nefertiti il romanzo di Bruno Gambarotta per Garzanti Libri . Il libro narra, con piglio ironico, le vicende dell'egittologo Paolo Maria Barbarasa che, venuto in possesso di dodici frammenti di papiri su cui pare siano annotate altrettante ricette afrodisiache della regina Nefertiti, si troverà suo malgrado coinvolto in una comica e paradossale "guerra dei papiri" in cui ognuno cercherà di sfruttare il rinvenimento dello straordinario documento a proprio vantaggio.
Un romanzo che rimane sempre attuale e che anche dopo la scomparsa della sua autrice Maria Orsini Natale continua ad essere ripubblicato dalla casa editrice Avagliano è Fracesca e Nunziata che molti di voi conosceranno almeno per la trasposizione cinematografica firmata da Lina Wertmuller che vedeva protagonisca la Loren. Il romanzo, di quelli che si divorano con la vana speranza che non abbiano mai fine, narra la storia due donne imprenditrici, Francesca e la figlia Nunziata, di un secolo di vita di una famiglia patriarcale di pastai che dalla costiera amalfitana si trasferisce ai piedi del Vesuvio trasformando l'azienda artigianale in una moderna azienda industriale.
Narra invece le vicende altalenanti  di una "dinastia agricola" che fugge dalla Spagna franchista alla Francia in cerca di fortuna Frutta & Verdura di Anthony Palou pubblicato da Barbès. Una cronaca sociale e familiare che è lo spaccato di un epoca "difficile", gli anni Settanta. Scritto con ironia e nostalgia il libro di Palou  ha incontrato il favore di pubblico e critica e leggendolo non si può che concordare con i più.
Di cultura contadina parla anche Il Mestiere più antico del mondo di Antonio Leotti per Fandango Libri, la storia tragicomica di un agricoltore che vive impotente con effetti disastrosi sulla propria pelle l'avvento del mercato globale. Un libro per capire quale sia oggi nella nostra società il ruolo dell'agricoltura.

Se come me amate le biografie non potrete non apprezzare il romanzo di Maria Cristina Magni Il principe dei cuochi, Cairo editore dedicato a martino da Como, il cuoco che con le sue meravigliose ricette deliziò Duchi e Papi segnando il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. La storia di un grande innovatore, uno spirito libero che conquistò il favore dei potenti senza mai restarne schiavo. Nel libro sono contenute anche alcune ricette originali riproducibili ai giorni nostri, si sa mai che si abbia voglia di organizzare per il Natale una cena in stile rinascimentale.
E adesso zabaione per tutti
Ingredienti per 6 tazzine:
2 tuorli
40 g di zucchero
50 ml di marsala secco
50 ml di caffè ristretto
2 cucchiaini colmi di cacao amaro
cioccolato fondente per decorare
Mescolare i tuorli con lo zucchero finché diventano spumosi, aggiungere il cacao poi il marsala ed il caffé e continuare a mescolare portando il recipiente sul fuoco a bagnomaria senza mai arrivare al bollore ma fino al punto in cui lo zabaione si inspessisce. Versare nelle tazzine e decorare con cioccolato fondente grattugiato. Servire con biscottini al caffè.