2014-11-28

Progettando le prossime feste: Dolcini pere e cioccolato

Piatto La Porcellana Bianca
Arriva Dicembre e per me è già Natale, ogni anno in effetti anticipo di qualche giorno in linea con il trend generale che vede ormai luci e addobbi presenti ovunque già da metà novembre. Il fatto è che l'attesa e la preparazione sono in effetti più emozionanti di qualsiasi evento e così propongo di utilizzare l'ultimo week-end di novembre  per pianificare decorazioni, regali, ricette e tutto quanto potrà rendere speciale il Natale.
Un dolcino casalingo si presta ad accompagnare un "grigio" fine settimana di passaggio, pomeriggi di studio ed organizzazione in cui trovare attraverso i giusti libri l'idea che stavamo cercando.
Perfetti i libri di Caterina Balivo risultato della trasmissione Detto Fatto pubblicati da Rizzoli.
Del volume dedicato alla casa vi avevo già parlato e ve lo richiamo perché vi sono ottimi spunti per decorazioni e regali home made.
Nel secondo volume Detto Fatto Il Look giorno per giorno troverete il modo per valorizzarvi in ogni occasione, anche e soprattutto nelle serate delle prossime festività. Moda, beauty, make-up, hair stylist e nail art adatti ad ogni occasione e inoltre tanti progetti per realizzare collanine, colletti, cerchietti e anche cosmetici fai da te per i regalini alle amiche.
Nel terzo volume Detto Fatto La cucina ricetta per ricetta sfiziose ed originali preparazioni direttamente dalla cucina di Detto Fatto, oltre 60 ricette alla portata di tutti per ricevere in modo perfetto, con i consigli dei tutor della trasmissione e anche qualche curiosità su Caterina e la sua famiglia.
Ma dicembre si sa è anche periodo di mercatini, soprattutto di quelli dedicati al Natale che fioccano ormai ovunque. Ma se solo l'idea di non saperne abbastanza vi scoraggia e vi fa perdere la voglia di mettervi in macchina alla ricerca di quella fiera dell'antiquariato o di quel mercatino vintage di cui avete sentito parlare in Mercati e Mercatini d'Italia di Simonetta Bosso pubblicato da Gribaudo troverete il dettaglio di oltre 1000 mercatini nazionali, appuntamenti da non perdere dislocati durante il corso dell'anno e su tutto il territorio nazionale per divertirsi, visitare bei posti e trovare articoli di ogni genere a prezzi imbattibili. E se siete di quelli che i mercatini li evitano per paura di non essere bravi a fare affari vi sono anche tanti consigli per concludere buoni affari. "Di bancarella in bancarella, tra piccoli ogge tti e grandi occasioni, acquisti e scambi in un viaggio nel tempo tra presente e passato".
Per il momento questi input possono bastare eccovi allora i miei dolcini pere e cioccolato che sfruttano come al solito la base del Ciambellone della mitica Ady, perfetta davvero in ogni variante.
Per profumarli Ratafià di pera Picciola di Lombardi &Visconti e succo di frutta dello stesso frutto e per arricchirli all'interno dell'ottima Fiordifrutta alla pera Rigoni di Asiago. Come olio ho scelto un semplice e delicato Olio di Oliva Dante  che non caratterizza il dolce nel gusto e il lievito Ar.Pa. Lieviti qualità Elefante. Sentirete che bontà! Se poi volete strafare completate i dolcini con crema di mascarpone montato con panna e zucchero a velo e una spolverata di cacao amaro, diventeranno irresistibili.
Dolcini pere e cioccolato
Ingredienti
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di semi o di oliva
130 g di succo di frutta alla pera
una bustina di lievito per dolci
30 ml di ratafià di pera (o altro liquore a piacere)
100 g di cioccolato extrafondente
Confettura di pere
Per completare:
250 g di mascarpone
125 g di panna
3 cucchiai di zucchero a velo
un cucchiaio di cacao amaro
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, il succo, il liquore, la farina ed infine il lievito setacciato e il cioccolato tritato.
Versare l'impasto negli stampini da muffin (poco più della metà) e aggiungere in ognuno un cucchiaino di confettura. Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti circa(dipende dal forno) provate comunque con lo stecchino.
All'uscita servire con zucchero a velo o con la crema di mascarpone e panna (montare insieme allo zucchero a velo panna e mascarpone) completata da un velo di cacao amaro.

Progettando le prossime feste: Dolcini pere e cioccolato

Piatto La Porcellana Bianca
Arriva Dicembre e per me è già Natale, ogni anno in effetti anticipo di qualche giorno in linea con il trend generale che vede ormai luci e addobbi presenti ovunque già da metà novembre. Il fatto è che l'attesa e la preparazione sono in effetti più emozionanti di qualsiasi evento e così propongo di utilizzare l'ultimo week-end di novembre  per pianificare decorazioni, regali, ricette e tutto quanto potrà rendere speciale il Natale.
Un dolcino casalingo si presta ad accompagnare un "grigio" fine settimana di passaggio, pomeriggi di studio ed organizzazione in cui trovare attraverso i giusti libri l'idea che stavamo cercando.
Perfetti i libri di Caterina Balivo risultato della trasmissione Detto Fatto pubblicati da Rizzoli.
Del volume dedicato alla casa vi avevo già parlato e ve lo richiamo perché vi sono ottimi spunti per decorazioni e regali home made.
Nel secondo volume Detto Fatto Il Look giorno per giorno troverete il modo per valorizzarvi in ogni occasione, anche e soprattutto nelle serate delle prossime festività. Moda, beauty, make-up, hair stylist e nail art adatti ad ogni occasione e inoltre tanti progetti per realizzare collanine, colletti, cerchietti e anche cosmetici fai da te per i regalini alle amiche.
Nel terzo volume Detto Fatto La cucina ricetta per ricetta sfiziose ed originali preparazioni direttamente dalla cucina di Detto Fatto, oltre 60 ricette alla portata di tutti per ricevere in modo perfetto, con i consigli dei tutor della trasmissione e anche qualche curiosità su Caterina e la sua famiglia.
Ma dicembre si sa è anche periodo di mercatini, soprattutto di quelli dedicati al Natale che fioccano ormai ovunque. Ma se solo l'idea di non saperne abbastanza vi scoraggia e vi fa perdere la voglia di mettervi in macchina alla ricerca di quella fiera dell'antiquariato o di quel mercatino vintage di cui avete sentito parlare in Mercati e Mercatini d'Italia di Simonetta Bosso pubblicato da Gribaudo troverete il dettaglio di oltre 1000 mercatini nazionali, appuntamenti da non perdere dislocati durante il corso dell'anno e su tutto il territorio nazionale per divertirsi, visitare bei posti e trovare articoli di ogni genere a prezzi imbattibili. E se siete di quelli che i mercatini li evitano per paura di non essere bravi a fare affari vi sono anche tanti consigli per concludere buoni affari. "Di bancarella in bancarella, tra piccoli ogge tti e grandi occasioni, acquisti e scambi in un viaggio nel tempo tra presente e passato".
Per il momento questi input possono bastare eccovi allora i miei dolcini pere e cioccolato che sfruttano come al solito la base del Ciambellone della mitica Ady, perfetta davvero in ogni variante.
Per profumarli Ratafià di pera Picciola di Lombardi &Visconti e succo di frutta dello stesso frutto e per arricchirli all'interno dell'ottima Fiordifrutta alla pera Rigoni di Asiago. Come olio ho scelto un semplice e delicato Olio di Oliva Dante  che non caratterizza il dolce nel gusto e il lievito Ar.Pa. Lieviti qualità Elefante. Sentirete che bontà! Se poi volete strafare completate i dolcini con crema di mascarpone montato con panna e zucchero a velo e una spolverata di cacao amaro, diventeranno irresistibili.
Dolcini pere e cioccolato
Ingredienti
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di semi o di oliva
130 g di succo di frutta alla pera
una bustina di lievito per dolci
30 ml di ratafià di pera (o altro liquore a piacere)
100 g di cioccolato extrafondente
Confettura di pere
Per completare:
250 g di mascarpone
125 g di panna
3 cucchiai di zucchero a velo
un cucchiaio di cacao amaro
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, il succo, il liquore, la farina ed infine il lievito setacciato e il cioccolato tritato.
Versare l'impasto negli stampini da muffin (poco più della metà) e aggiungere in ognuno un cucchiaino di confettura. Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti circa(dipende dal forno) provate comunque con lo stecchino.
All'uscita servire con zucchero a velo o con la crema di mascarpone e panna (montare insieme allo zucchero a velo panna e mascarpone) completata da un velo di cacao amaro.

2014-11-26

Arrosto di pancetta di suino con saba e mele


Le Cantine Provenza appartengono alla famiglia Contato che vanta appunto origini provenzali. L’Azienda Agricola Provenza nasce su un lembo di terra gardesana nel 1967 ad opera del sig. Walter, padre di Fabio e Patrizia Contato che con impegno e dedizione la portano avanti facendone una realtà vitivinicola fra le più stimate della zona. L’Azienda Agricola Provenza si compone di quattro cascine: la più antica, dal 1967 sede principale dell’attività Provenza, è Cà Maiöl, che prende nome dal notaio desenzanese Sebastiano Maioli che l'ha edificata nel 1710.
Mi sono innamorata del Negresco, un vino caldo, pieno di corpo con toni di frutta matura, tabacco e spezie e mi sono incuriosita anche del suo nome la cui  scelta è legata al famoso albergo della Costa Azzurra "Hotel Negresco" di Nizza. Le uve del Negresco provengono dai vigneti più vocati situati nella D.O.P. Garda Classico, sono: Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera idonee a produrre un vino moderno ma di temperamento. 
L'ho scelto per accompagnare un mio arrosto, un piatto particolarmente autunnale che vedrei bene anche nel prossimo periodo natalizio, l'arrosto di pancetta di suino con saba e mele. Non sarà un tacchino ma io anche per il ringraziamento lo vedo perfetto.
Arrosto di pancetta di suino con saba e mele

1 pezzo di pancetta di suino (1,5-1,6 Kg)
2 mele (meglio se cotogne)
1/2 bicchiere di mosto cotto o saba
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
2 foglie d'alloro
1 rametto di rosmarino
sale e pepe nero
Condire la pancetta dalla parte interna con sale, pepe nero, aglio schiacciato, aghi di rosmarino e foglie d'alloro spezzettate.Ripiegarla a libro su sé stessa e dopo averla legata per bene, rosolarla con pochissimo olio nella pentola a pressione, fino a che la cotenna formerà una crosticina dorata, salare la superficie. Aggiungere le mele a fettine (complete di buccia) e il mosto cotto, un bicchiere d'acqua e coprire, portare ad ebollizione, poi abbassare la fiamma e cuocere per un'ora. Al termine della cottura sollevare la carne e poggiarla in una teglia, metterla in forno a rosolare. Intanto sul fuoco far restringere il fondo, passarlo al passa verdure e condirvi l'arrosto una volta affettato. Io l'ho servito con patate e funghi ma anche con polenta o purè di patate lo trovo perfetto.
*Per la ricetta ho utilizzato la  Saba di Romagna di Luvirie Riccione

Arrosto di pancetta di suino con saba e mele


Le Cantine Provenza appartengono alla famiglia Contato che vanta appunto origini provenzali. L’Azienda Agricola Provenza nasce su un lembo di terra gardesana nel 1967 ad opera del sig. Walter, padre di Fabio e Patrizia Contato che con impegno e dedizione la portano avanti facendone una realtà vitivinicola fra le più stimate della zona. L’Azienda Agricola Provenza si compone di quattro cascine: la più antica, dal 1967 sede principale dell’attività Provenza, è Cà Maiöl, che prende nome dal notaio desenzanese Sebastiano Maioli che l'ha edificata nel 1710.
Mi sono innamorata del Negresco, un vino caldo, pieno di corpo con toni di frutta matura, tabacco e spezie e mi sono incuriosita anche del suo nome la cui  scelta è legata al famoso albergo della Costa Azzurra "Hotel Negresco" di Nizza. Le uve del Negresco provengono dai vigneti più vocati situati nella D.O.P. Garda Classico, sono: Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera idonee a produrre un vino moderno ma di temperamento. 
L'ho scelto per accompagnare un mio arrosto, un piatto particolarmente autunnale che vedrei bene anche nel prossimo periodo natalizio, l'arrosto di pancetta di suino con saba e mele. Non sarà un tacchino ma io anche per il ringraziamento lo vedo perfetto.
Arrosto di pancetta di suino con saba e mele

1 pezzo di pancetta di suino (1,5-1,6 Kg)
2 mele (meglio se cotogne)
1/2 bicchiere di mosto cotto o saba
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
2 foglie d'alloro
1 rametto di rosmarino
sale e pepe nero
Condire la pancetta dalla parte interna con sale, pepe nero, aglio schiacciato, aghi di rosmarino e foglie d'alloro spezzettate.Ripiegarla a libro su sé stessa e dopo averla legata per bene, rosolarla con pochissimo olio nella pentola a pressione, fino a che la cotenna formerà una crosticina dorata, salare la superficie. Aggiungere le mele a fettine (complete di buccia) e il mosto cotto, un bicchiere d'acqua e coprire, portare ad ebollizione, poi abbassare la fiamma e cuocere per un'ora. Al termine della cottura sollevare la carne e poggiarla in una teglia, metterla in forno a rosolare. Intanto sul fuoco far restringere il fondo, passarlo al passa verdure e condirvi l'arrosto una volta affettato. Io l'ho servito con patate e funghi ma anche con polenta o purè di patate lo trovo perfetto.
*Per la ricetta ho utilizzato la  Saba di Romagna di Luvirie Riccione

2014-11-23

Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo

Sembra così complicato il titolo di questa ricetta eppure è così semplice da essere quasi banale. A volte però i giusti accostamenti regalano emozioni e questo è stato il caso. Sono partita da un Salmone affumicato con alga nori  Fjord e da una splendida piadina biologica con farina di grano Khorasan Kamut di Artigianpiada per realizzare questi cestini. Come farcia ho scelto di sfruttare le innumerevoli doti della soia e del sesamo, tanto gusto e tanta salute. Quel che è complicato è in effetti solo il discorso che sottende la realizzazione di questo accostamento.
Le mie ispirazioni come sapete arrivano sempre da più fronti e anche stavolta ho trovato validi alleati in libreria.
Semi & Cereali è il titolo di un bellissimo libro di Amy Ruth Finegold pubblicato da RED! Quel che mi ha stupito di questo libro è che alimenti generalmente trascurati nella dieta diventano protagonisti di piatti appetitosi illustrati tra l'altro da splendide fotografie. Colazioni, zuppe, insalate, spuntini, piatti principali, dessert sfruttano le potenti proprietà salutari di orzo, bulgur, miglio, amaranto, quinoa, semi di chia, canapa, sesamo, girasole e tanti altri. Ricette buone, sane e belle tutte davvero facilmente replicabili, un libro che fa davvero venire appetito.
Su Le alghe della salute di Ulrich Arndt uscito per Edizioni L'Età dell'Acquario ho potuto apprendere le doti naturali di forza, bellezza e benessere insite nelle alghe. Sono da considerare veri superfood le microalghe delle qualità Spirulina, Corella e AFA diffusamente affrontate nel volume e capaci di disintossicare il nostro organismo da metalli pesanti e veleni. R afforzano le difese immunitarie e rendono tutto il nostro organismo, cervello compreso, più vitale e reattivo nei confronti di Alzheimer e altre malattie degenerative. Tante sono le ricette presentate nel libro per poter assumere questi superfood in modo costante e anche gustoso.
Anche le altre alghe non sono comunque da sottovalutare, così come aiutano il mare a purificarsi dalle sostanze inquinanti senza assorbirle aiutano il nostro organismo a eliminare le sostanze nocive assorbite e accumulate. Le nori,  dette anche lattuga di mare, di origine europea e atlantica tra le tante proprietà hanno quella di ridurre il colesterolo.  Anche nel sesamo sono presenti antiossidanti naturali che regolano il tasso di colesterolo nel sangue ed è ricco di omega 6 e omega 3, utili a proteggere l'organismo da malattie cardiocircolatorie e ipertensione. La soia è ricchissima di nutrimenti proteici ed è priva di grassi e colesterolo. Ottimi per l'organismo anche i prodotti che da essa derivano come il tofu, il tamari, che è la salsa di soia tradizionale orientale e il miso.
Le virtù di questi alimenti e di molti altri sto imparando a conoscerle in Pasti chiari di Sergio Mambrini edito da Iacobelli. Tante proposte, consigli e ricette per imparare una cucina più naturale idonea a vivere una vita sana. Pasti corretti dal punto di vista nutrizionale, accettabili sotto l'aspetto ecologico e sociale, gradevoli al gusto ma senza contraffazioni. "Oltre ai condimenti tradizionali usate l'amore e la gioia" si legge sulla quarta e ancora "Riempite la vostra cucina di amici con serenità e semplicità e soprattutto non trascuratela: è una sincera compagna che sta con voi tutta la vita", come dargli torto?
Ricette idonee a sfruttare l'energia dei cibi per raggiungere un buon equilibrio psico-fisico sono quelle di Cinque stagioni in cucina di Cristina Fusi per Terra Nuova Edizioni. L'energia che è la base della vita, presente negli alimenti che consumiamo viene ripartita in cinque elementi legati alle stagioni della natura che sono cinque e non quattro. Energia acqua legata all'inverno, energia albero della primavera, energia fuoco tipica dell'estate, energia terra della tarda estate (la quinta stagione) ed energia metallo associata all'autunno. 116 le ricette sane e naturali ripartite per stagione e raccolte il 23 menù vegani pensati per far circolare meglio l'energia di cui necessitiamo.  Ricette buone, belle anche nella presentazione e degnamente illustrate.
Le alghe fanno parte dell'energia acqua e il libro consiglia di accompagnarle ai legumi per rendere più facilmente assimilabili i minerali che contengono.
Ora ho spiegato abbastanza e posso darvi la ricetta
Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo
Ingredienti per 8 cestini:
2 piadine biologiche di grano kamut
1 tazza colma di fagioli di soia lessati*
1 puntina di aglio
2 cucchiai di semi di sesamo
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di tamari (salsa di soia)
1 pizzico di peperoncino
sale
8 fette di salmone affumicato con alga nori
Tagliare in quattro ogni piadina, bagnare i triangoli ottenuti leggermente e foderarvi otto stampi da muffin, infornare a 180° finché i bordi prenderanno colore. Tostare i semi di sesamo tenerne da parte un terzo e frullare gli altri con i fagioli di soia, l'aglio, il peperoncino, la soia, qualche cucchiaio di acqua e olio a filo fino ad ottenere una salsa densa ma morbida, regolare di sale. Versare la salsa nei cestini di piadina, completare con una fettina di salmone alle alghe e  decorare con i semi di sesamo tenuti da parte.
* Per la ricetta ho utilizzato Soia gialla Schioppi

Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo

Sembra così complicato il titolo di questa ricetta eppure è così semplice da essere quasi banale. A volte però i giusti accostamenti regalano emozioni e questo è stato il caso. Sono partita da un Salmone affumicato con alga nori  Fjord e da una splendida piadina biologica con farina di grano Khorasan Kamut di Artigianpiada per realizzare questi cestini. Come farcia ho scelto di sfruttare le innumerevoli doti della soia e del sesamo, tanto gusto e tanta salute. Quel che è complicato è in effetti solo il discorso che sottende la realizzazione di questo accostamento.
Le mie ispirazioni come sapete arrivano sempre da più fronti e anche stavolta ho trovato validi alleati in libreria.
Semi & Cereali è il titolo di un bellissimo libro di Amy Ruth Finegold pubblicato da RED! Quel che mi ha stupito di questo libro è che alimenti generalmente trascurati nella dieta diventano protagonisti di piatti appetitosi illustrati tra l'altro da splendide fotografie. Colazioni, zuppe, insalate, spuntini, piatti principali, dessert sfruttano le potenti proprietà salutari di orzo, bulgur, miglio, amaranto, quinoa, semi di chia, canapa, sesamo, girasole e tanti altri. Ricette buone, sane e belle tutte davvero facilmente replicabili, un libro che fa davvero venire appetito.
Su Le alghe della salute di Ulrich Arndt uscito per Edizioni L'Età dell'Acquario ho potuto apprendere le doti naturali di forza, bellezza e benessere insite nelle alghe. Sono da considerare veri superfood le microalghe delle qualità Spirulina, Corella e AFA diffusamente affrontate nel volume e capaci di disintossicare il nostro organismo da metalli pesanti e veleni. R afforzano le difese immunitarie e rendono tutto il nostro organismo, cervello compreso, più vitale e reattivo nei confronti di Alzheimer e altre malattie degenerative. Tante sono le ricette presentate nel libro per poter assumere questi superfood in modo costante e anche gustoso.
Anche le altre alghe non sono comunque da sottovalutare, così come aiutano il mare a purificarsi dalle sostanze inquinanti senza assorbirle aiutano il nostro organismo a eliminare le sostanze nocive assorbite e accumulate. Le nori,  dette anche lattuga di mare, di origine europea e atlantica tra le tante proprietà hanno quella di ridurre il colesterolo.  Anche nel sesamo sono presenti antiossidanti naturali che regolano il tasso di colesterolo nel sangue ed è ricco di omega 6 e omega 3, utili a proteggere l'organismo da malattie cardiocircolatorie e ipertensione. La soia è ricchissima di nutrimenti proteici ed è priva di grassi e colesterolo. Ottimi per l'organismo anche i prodotti che da essa derivano come il tofu, il tamari, che è la salsa di soia tradizionale orientale e il miso.
Le virtù di questi alimenti e di molti altri sto imparando a conoscerle in Pasti chiari di Sergio Mambrini edito da Iacobelli. Tante proposte, consigli e ricette per imparare una cucina più naturale idonea a vivere una vita sana. Pasti corretti dal punto di vista nutrizionale, accettabili sotto l'aspetto ecologico e sociale, gradevoli al gusto ma senza contraffazioni. "Oltre ai condimenti tradizionali usate l'amore e la gioia" si legge sulla quarta e ancora "Riempite la vostra cucina di amici con serenità e semplicità e soprattutto non trascuratela: è una sincera compagna che sta con voi tutta la vita", come dargli torto?
Ricette idonee a sfruttare l'energia dei cibi per raggiungere un buon equilibrio psico-fisico sono quelle di Cinque stagioni in cucina di Cristina Fusi per Terra Nuova Edizioni. L'energia che è la base della vita, presente negli alimenti che consumiamo viene ripartita in cinque elementi legati alle stagioni della natura che sono cinque e non quattro. Energia acqua legata all'inverno, energia albero della primavera, energia fuoco tipica dell'estate, energia terra della tarda estate (la quinta stagione) ed energia metallo associata all'autunno. 116 le ricette sane e naturali ripartite per stagione e raccolte il 23 menù vegani pensati per far circolare meglio l'energia di cui necessitiamo.  Ricette buone, belle anche nella presentazione e degnamente illustrate.
Le alghe fanno parte dell'energia acqua e il libro consiglia di accompagnarle ai legumi per rendere più facilmente assimilabili i minerali che contengono.
Ora ho spiegato abbastanza e posso darvi la ricetta
Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo
Ingredienti per 8 cestini:
2 piadine biologiche di grano kamut
1 tazza colma di fagioli di soia lessati*
1 puntina di aglio
2 cucchiai di semi di sesamo
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di tamari (salsa di soia)
1 pizzico di peperoncino
sale
8 fette di salmone affumicato con alga nori
Tagliare in quattro ogni piadina, bagnare i triangoli ottenuti leggermente e foderarvi otto stampi da muffin, infornare a 180° finché i bordi prenderanno colore. Tostare i semi di sesamo tenerne da parte un terzo e frullare gli altri con i fagioli di soia, l'aglio, il peperoncino, la soia, qualche cucchiaio di acqua e olio a filo fino ad ottenere una salsa densa ma morbida, regolare di sale. Versare la salsa nei cestini di piadina, completare con una fettina di salmone alle alghe e  decorare con i semi di sesamo tenuti da parte.
* Per la ricetta ho utilizzato Soia gialla Schioppi

2014-11-20

Un tuffo nella storia: Osteria Palazzo Genchi


Il mio ultimo percorso del gusto pubblicato oggi su Diritto di Cronaca è stato un piacevole tuffo nella storia.
La storia ha sempre il suo fascino e percorrere i vicoletti del centro storico di Fagnano Castello per varcare la soglia di Palazzo Genchi non fa eccezione. Si lascia il mondo esterno fuori per accomodarsi ad uno dei tavoli dell'Osteria Palazzo Genchi davanti a un crepitante focolare. Il palazzo nobiliare in cui ha sede l'osteria ha la sua storia, edificato nel XVII secolo da Scipione Genco, giunto in Calabria al seguito di Ferdinando di Borbone, il palazzo, che è stato anche sede della caserma come dimostrano le celle ancora presenti, è stato acquistato dalla famiglia Franco, attuale proprietaria del palazzo e dell'osteria, nel 1947. 
L'impianto originale è stato rispettato, le travi a vista e la pietra dei muri accolgono perfettamente i curati arredi in legno restituendoci un ambiente caldo e giustamente integrato con il territorio. Stupisce anche la cucina moderna nelle forme ma con un richiamo quasi al medioevo. Carne di capra, cervo, cinghiale, capriolo elaborati alla perfezione con funghi, tartufi, castagne, uvetta, vino e altre prelibatezze stagionali. Ma la carta è davvero vastissima ed è impossibile non trovare qualcosa che incontri il gusto degli avventori. 
Oltre alle proposte di terra all'Osteria Palazzo Genchi si cucina e si serve anche dell'ottimo pesce e non poteva essere diversamente vista la passione dello chef per la pesca. Non manca una buona offerta di pizze ma noi personalmente decidiamo di farci assorbire dal territorio assaggiando qualche proposta a base di carne con una bottiglia di Cirò rosso Duca San Felice Librandi del 2010 che ci viene correttamente aperta e servita.
Il rustico di capra con mele e vino è un benvenuto che si fa ricordare, così come il carpaccio di manzo con grana e tartufo che lascia in bocca il sapore intenso del tartufo fresco e dell'olio buono.

I paccheri con 'nduja e caciocavallo sono un gradevole tributo alla Calabria ma la Crepe al capriolo è davvero indimenticabile con il suo gusto sorprendentemente rotondo e intenso.
Non passano inosservate le costolette d'agnello in crosta di castagne con il loro gustoso contorno di patate a ricordarci che siamo a Fagnano il paese in cui le castagne vengono celebrate nella popolarissima sagra da oltre un trentennio.

Il tortino di cinghiale con la sua base di pane croccante e l'uvetta ci parla della bontà della cucina di montagna. La cremosa mascarponata dello chef è il dolce ideale per concludere in modo eccelso un pranzo che ha mantenuto decisamente costanti le alte aspettative in esso riposte.

Il posto è da rivedere in estate perché il giardino esterno lascia presagire indimenticabili e fresche serate, perfetto direi anche per banchetti.
Da tenere sempre sott'occhio la pagina facebook perché si organizzano di frequente serate speciali con menù degustazioni a prezzo fisso.
Osteria Palazzo Genchi
Via Guglielmo Marconi n. 40
centro storico di Fagnano Castello (CS)
Tel. 348.1229723 345.0150561

Un tuffo nella storia: Osteria Palazzo Genchi


Il mio ultimo percorso del gusto pubblicato oggi su Diritto di Cronaca è stato un piacevole tuffo nella storia.
La storia ha sempre il suo fascino e percorrere i vicoletti del centro storico di Fagnano Castello per varcare la soglia di Palazzo Genchi non fa eccezione. Si lascia il mondo esterno fuori per accomodarsi ad uno dei tavoli dell'Osteria Palazzo Genchi davanti a un crepitante focolare. Il palazzo nobiliare in cui ha sede l'osteria ha la sua storia, edificato nel XVII secolo da Scipione Genco, giunto in Calabria al seguito di Ferdinando di Borbone, il palazzo, che è stato anche sede della caserma come dimostrano le celle ancora presenti, è stato acquistato dalla famiglia Franco, attuale proprietaria del palazzo e dell'osteria, nel 1947. 
L'impianto originale è stato rispettato, le travi a vista e la pietra dei muri accolgono perfettamente i curati arredi in legno restituendoci un ambiente caldo e giustamente integrato con il territorio. Stupisce anche la cucina moderna nelle forme ma con un richiamo quasi al medioevo. Carne di capra, cervo, cinghiale, capriolo elaborati alla perfezione con funghi, tartufi, castagne, uvetta, vino e altre prelibatezze stagionali. Ma la carta è davvero vastissima ed è impossibile non trovare qualcosa che incontri il gusto degli avventori. 
Oltre alle proposte di terra all'Osteria Palazzo Genchi si cucina e si serve anche dell'ottimo pesce e non poteva essere diversamente vista la passione dello chef per la pesca. Non manca una buona offerta di pizze ma noi personalmente decidiamo di farci assorbire dal territorio assaggiando qualche proposta a base di carne con una bottiglia di Cirò rosso Duca San Felice Librandi del 2010 che ci viene correttamente aperta e servita.
Il rustico di capra con mele e vino è un benvenuto che si fa ricordare, così come il carpaccio di manzo con grana e tartufo che lascia in bocca il sapore intenso del tartufo fresco e dell'olio buono.

I paccheri con 'nduja e caciocavallo sono un gradevole tributo alla Calabria ma la Crepe al capriolo è davvero indimenticabile con il suo gusto sorprendentemente rotondo e intenso.
Non passano inosservate le costolette d'agnello in crosta di castagne con il loro gustoso contorno di patate a ricordarci che siamo a Fagnano il paese in cui le castagne vengono celebrate nella popolarissima sagra da oltre un trentennio.

Il tortino di cinghiale con la sua base di pane croccante e l'uvetta ci parla della bontà della cucina di montagna. La cremosa mascarponata dello chef è il dolce ideale per concludere in modo eccelso un pranzo che ha mantenuto decisamente costanti le alte aspettative in esso riposte.

Il posto è da rivedere in estate perché il giardino esterno lascia presagire indimenticabili e fresche serate, perfetto direi anche per banchetti.
Da tenere sempre sott'occhio la pagina facebook perché si organizzano di frequente serate speciali con menù degustazioni a prezzo fisso.
Osteria Palazzo Genchi
Via Guglielmo Marconi n. 40
centro storico di Fagnano Castello (CS)
Tel. 348.1229723 345.0150561