2013-11-29

Sua maestà la POLPETTA

Piatto Villa dei Fiori La Porcellana Bianca e runner Busatti
"Non crediate che io abbia la propensione d'insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano". Ho voluto iniziare questo post dedicato a Sua maestà la polpetta con questa frase di Pellegrino Artusi che di cucina buona ne sapeva qualcosa e se si parla di buona cucina l'arte sublime di far polpette non si può certo omettere. 
Ce ne danno saggio Anna Scafuri e Giancarlo Roversi nel loro Una polpetta ci salverà edito da Giunti
Se pensiamo che la polpetta sia improvvisazione e approssimazione questo libro ci farà davvero ricredere.  Un libro in cui all'autorevole presentazione di Massimo Bottura fanno seguito gli interessanti interventi di noti personaggi del calibro di: Giovanni Ballarini, Francesco Barilli, Stefano Bencistà Falorni, Beatrice Buscaroli, Riccardo Cotarella, Mauro Defendente Febbrari, Gualtiero Marchesi, Marino Niola, Gavino Sanna, Ricky Tognazzi, Antonio Tubelli, Ciro Vestita. E di ricette? Ce ne sono per tutti i gusti, ben 120 realizzate da chef di tutta Italia per imparare a far polpette come Dio comanda.
Il libro me lo sto ancora leggendo e studiando e proverò senz'altro qualche ricetta, come non restare affascinati dalla Zuppa di polpo verace con polpettine, sedano e fagioli di Controne di Alfonso Caputo o dagli Arancini dolci di mele, tè affumicato e miele d'acacia di Nicola Batavia. 
Nel frattempo io ho tratto ispirazione da una ricetta dell'Artusi ed ho realizzato questa verza farcita da una grande polpetta, quasi una regina al centro del piatto.
Fiore di verza farcita
Ingredienti:
1 piccolo cavolo verza
50 g di mortadella*
200 g di carne mista maiale e manzo cotta in tegame con un rametto di rosmarino, sale, pepe e alloro
1 uovo
20 g di formaggio grana grattugiato
30 g di mollica di pane
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Togliere le foglie esterne alla verza, pareggiare il gambo e cuocerla in acqua bollente salata finché risulterà tenera ma non disfatta. Adagiarla in una teglia (io preferisco un tegame di coccio perché così non si asciuga troppo in cottura) e lasciarla raffreddare. Cuocere la carne rosolandola in tegame con gli odori, salare pepare e proseguire la cottura aggiungendo poca acqua finché la carne risulterà tenera. Pesarla poi da cotta, ne occorrono 200 g che andranno tritati con il tritacarne, aggiungere la mortadella tritata, l'uovo, il grana, la mollica di pane grattugiata e amalgamare bene l'impasto regolando eventualmente di sale.
Formare una grossa polpetta e dopo aver allargato le foglie della verza cotta, schiacciarla sul cuore, coprendola appena con le foglie più interne. Versare al fondo del tegame un filino d'olio e lo spicchio d'aglio in camicia, irrorare con il liquido di cottura della carne filtrato e infornare a 180° per 25 minuti circa, finché la verza prenderà colore. Servire irrorando ogni porzione con il brodo del fondo.
* Per la ricetta ho utilizzato Mortadella Bologna IGP La Blu di Felsineo

Sua maestà la POLPETTA

Piatto Villa dei Fiori La Porcellana Bianca e runner Busatti
"Non crediate che io abbia la propensione d'insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano". Ho voluto iniziare questo post dedicato a Sua maestà la polpetta con questa frase di Pellegrino Artusi che di cucina buona ne sapeva qualcosa e se si parla di buona cucina l'arte sublime di far polpette non si può certo omettere. 
Ce ne danno saggio Anna Scafuri e Giancarlo Roversi nel loro Una polpetta ci salverà edito da Giunti
Se pensiamo che la polpetta sia improvvisazione e approssimazione questo libro ci farà davvero ricredere.  Un libro in cui all'autorevole presentazione di Massimo Bottura fanno seguito gli interessanti interventi di noti personaggi del calibro di: Giovanni Ballarini, Francesco Barilli, Stefano Bencistà Falorni, Beatrice Buscaroli, Riccardo Cotarella, Mauro Defendente Febbrari, Gualtiero Marchesi, Marino Niola, Gavino Sanna, Ricky Tognazzi, Antonio Tubelli, Ciro Vestita. E di ricette? Ce ne sono per tutti i gusti, ben 120 realizzate da chef di tutta Italia per imparare a far polpette come Dio comanda.
Il libro me lo sto ancora leggendo e studiando e proverò senz'altro qualche ricetta, come non restare affascinati dalla Zuppa di polpo verace con polpettine, sedano e fagioli di Controne di Alfonso Caputo o dagli Arancini dolci di mele, tè affumicato e miele d'acacia di Nicola Batavia. 
Nel frattempo io ho tratto ispirazione da una ricetta dell'Artusi ed ho realizzato questa verza farcita da una grande polpetta, quasi una regina al centro del piatto.
Fiore di verza farcita
Ingredienti:
1 piccolo cavolo verza
50 g di mortadella*
200 g di carne mista maiale e manzo cotta in tegame con un rametto di rosmarino, sale, pepe e alloro
1 uovo
20 g di formaggio grana grattugiato
30 g di mollica di pane
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Togliere le foglie esterne alla verza, pareggiare il gambo e cuocerla in acqua bollente salata finché risulterà tenera ma non disfatta. Adagiarla in una teglia (io preferisco un tegame di coccio perché così non si asciuga troppo in cottura) e lasciarla raffreddare. Cuocere la carne rosolandola in tegame con gli odori, salare pepare e proseguire la cottura aggiungendo poca acqua finché la carne risulterà tenera. Pesarla poi da cotta, ne occorrono 200 g che andranno tritati con il tritacarne, aggiungere la mortadella tritata, l'uovo, il grana, la mollica di pane grattugiata e amalgamare bene l'impasto regolando eventualmente di sale.
Formare una grossa polpetta e dopo aver allargato le foglie della verza cotta, schiacciarla sul cuore, coprendola appena con le foglie più interne. Versare al fondo del tegame un filino d'olio e lo spicchio d'aglio in camicia, irrorare con il liquido di cottura della carne filtrato e infornare a 180° per 25 minuti circa, finché la verza prenderà colore. Servire irrorando ogni porzione con il brodo del fondo.
* Per la ricetta ho utilizzato Mortadella Bologna IGP La Blu di Felsineo

2013-11-27

Chitarrone all'Oro

Piatto conchiglia La Porcellana Bianca
Stavolta ho messo l'oro nel piatto, non foglie d'oro e altre simili inutilità, ma l'Oro di Cabras, la rinomata Bottarga di muggine o cefalo che producono con dedizione e professionalità i fratelli Manca  sulla costa centro occidentale della Sardegna. 
La bottarga è un prodotto di lunghissima tradizione sarda, realizzata con le uova di muggine o cefalo salate e stagionate. Era una preziosa merce di scambio, ambitissima in tutto il mediterraneo, ben nota ai Fenici non era disdegnata neppure dai Romani che anzi ne consumavano in grandi quantità.
I fratelli Manca lavorano artigianalmente la bottarga secondo tradizione, esportando quella che è la bandiera, il simbolo stesso di Cabras.
Ma siccome amo unire l'Italia a tavola non potevo esimermi proprio stavolta e l'Oro di Cabras l'ho sposato agli Spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo di Filotea, la pasta marchigiana realizzata con uova fresche e farina come la faceva la nonna ma con quell'estro di modernità in più. Ingredienti di prima qualità e lavorazione sapiente rendono la sfoglia Filotea giustamente ruvida, quel che basta per assorbire e trattenere i condimenti.
Pochi altri ingredienti hanno fatto di questo piatto, un piatto speciale e siccome un buon vino lo meritava, ho proseguito il mio giro per l'Italia fermandomi in Campania e scegliendo in abbinamento uno dei miei vini preferiti in assoluto il Greco di Tufo DOCG annata 2012 Villa Raiano che non ha di sicuro bisogno di presentazioni.
Chitarrone all'oro
Ingredienti per 4 persone:
250 g di spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo
300 g di calamari
2 zucchine
bottarga di muggine
olio extravergine d'oliva
sale e pepe bianco
scorza di limone
Tagliare a striscioline i calamari già puliti , saltarli con un filo d'olio, e le zucchine a dadini, salare, pepare e grattugiarvi sopra la scorza di limone. Lessare gli spaghetti e condirli con quanto preparato, aggiungendo se è il caso un mestolo di acqua di cottura della pasta. Completare con una grattugiata di bottarga.

Chitarrone all'Oro

Piatto conchiglia La Porcellana Bianca
Stavolta ho messo l'oro nel piatto, non foglie d'oro e altre simili inutilità, ma l'Oro di Cabras, la rinomata Bottarga di muggine o cefalo che producono con dedizione e professionalità i fratelli Manca  sulla costa centro occidentale della Sardegna. 
La bottarga è un prodotto di lunghissima tradizione sarda, realizzata con le uova di muggine o cefalo salate e stagionate. Era una preziosa merce di scambio, ambitissima in tutto il mediterraneo, ben nota ai Fenici non era disdegnata neppure dai Romani che anzi ne consumavano in grandi quantità.
I fratelli Manca lavorano artigianalmente la bottarga secondo tradizione, esportando quella che è la bandiera, il simbolo stesso di Cabras.
Ma siccome amo unire l'Italia a tavola non potevo esimermi proprio stavolta e l'Oro di Cabras l'ho sposato agli Spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo di Filotea, la pasta marchigiana realizzata con uova fresche e farina come la faceva la nonna ma con quell'estro di modernità in più. Ingredienti di prima qualità e lavorazione sapiente rendono la sfoglia Filotea giustamente ruvida, quel che basta per assorbire e trattenere i condimenti.
Pochi altri ingredienti hanno fatto di questo piatto, un piatto speciale e siccome un buon vino lo meritava, ho proseguito il mio giro per l'Italia fermandomi in Campania e scegliendo in abbinamento uno dei miei vini preferiti in assoluto il Greco di Tufo DOCG annata 2012 Villa Raiano che non ha di sicuro bisogno di presentazioni.
Chitarrone all'oro
Ingredienti per 4 persone:
250 g di spaghetti alla chitarra con aglio e prezzemolo
300 g di calamari
2 zucchine
bottarga di muggine
olio extravergine d'oliva
sale e pepe bianco
scorza di limone
Tagliare a striscioline i calamari già puliti , saltarli con un filo d'olio, e le zucchine a dadini, salare, pepare e grattugiarvi sopra la scorza di limone. Lessare gli spaghetti e condirli con quanto preparato, aggiungendo se è il caso un mestolo di acqua di cottura della pasta. Completare con una grattugiata di bottarga.

2013-11-25

W i bambini e i topini dolci

Piatto in foglia di palma e tovagliolo non sbiancato VERDIAMO
Il 20 novembre è la data in cui il mondo intero celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il 20 novembre è passato e con questo post voglio semplicemente dire che per il resto dell'anno non dobbiamo dimenticare che i minori hanno dei diritti e noi, in qualità di adulti abbiamo tanti doveri verso di loro. L'art. 31 della Convenzione sui diritti dell'infanzia sancisce il diritto al gioco, e se questo è un loro diritto abbiamo il dovere di stimolarli e fare in modo che attraverso il gioco e le attività ricreative possano svilupparsi in modo armonioso.
Il Gruppo Lisciani, da sempre attento  all'educazione dei piccoli attraverso il gioco, ha rinnovato il proprio portale che si presenta con una nuovissima impostazione grafica, uno store online ricco di offerte (in vista delle prossime festività è d'obbligo farci un salto) e una piattaforma con contenuti multimediali. Attendo con impazienza anche il Club della didattica dedicato a  blogger, mamme, maestre e  tutti coloro che sono interessati al mondo dei bambini. Intanto sbirciando nello store ho trovato qualcosa di veramente carino.
Tra i giochi creativi il nuovo Barbie diventa cake designer coglie giusto una delle mode del momento permettendo alle signorinelle di diventare brave nella realizzazione di dolci fashion quasi quanto Marica Coluzzi, la blogger Mucca sbronza che ha realizzato con Lisciani la scatola gioco. La scatola contiene oltre alla guida con le istruzioni passo passo, 12 formine in silicone, un matterello, un'alzatina per cupcake Barbie, un cappello da chef Barbie (molto ambito tra i piccoli) e uno strumento per lavorare la pasta di zucchero.
Irresistibile davvero anche il Libro Scuola Cucina piccoli pic-nic  uno di quelli che avrei voluto ricevere da piccola perché oltre al libro con le deliziose ricette per pic-nic e merendine speciali da imparare e replicare con mamma e papà, c'è anche un vero servizio da the in porcellana incluso nella confezione. Da condividere con le amichette per giocare insieme a fare le signore.
In casa Edicart tra le novità troviamo Hello Kitty Che bontà! 100 ricette sfiziose, semplici, colorate, d'effetto, per imparare a cucinare con la simpatica gattina  Hello Kitty che diventa per l'occasione  Chef d'eccezione.
Un libro bello e molto curato, anche abbastanza forte con la rilegatura a spirale si presta ad essere compagno inseparabile di cucina per aspiranti piccoli chef.
Ci sono poi dei libri adatti a bimbi e ragazzi che stimolano la fantasia e aiutano molto a crescere, non ricettari ma storie legate al mondo del food.
Che pasticcio Clementina! di Lorenza Bernardi pubblicato da Edizioni EL è la storia di Clementina una giovane aspirante chef che è stata ammessa all'accademia parigina di alta cucina, l’Ecole d’Haute Cuisine Jean Fresnay, dove si troverà a confrontarsi con altri giovani aspiranti chef provenienti da tutto il mondo. Clementina è bravina ma va in panico quando entra il direttore e il pasticcio è assicurato come per noi lo è il divertimento.
Molto originale sia nella trama che nelle illustrazioni di Sara Grigoli Gli spaghetti dell'imperatore scritto da Guido Quarzo e pubblicato da Coccole e Caccole. Kublai Kan, imperatore della Cina dovrà decidere la lunghezza degli spaghetti e per non sbagliare chiederà l'aiuto delle tre sagge e famose scimmie. Atmosfere d'oriente per spiegare anche ai lettori in erba la vera origine dei nostri amati spaghetti.
Ma senza una ricetta per merenda non vi voglio proprio lasciare. Capita, avendo in casa bambini, che le confezioni di biscotti vengano aperte e poi lasciate lì dopo averne mangiato appena qualcuno. Ecco un modo per riutilizzare gli avanzi in tal caso frollini al cacao ma non occorre formalizzarsi più di tanto potendo modificare la ricetta secondo quanto si ha a disposizione.
Per rendere ancora più appetitosi i dolcetti ho scelto di dargli la forma di topini con un apposito stampo in silicone ma si può creare la forma anche con le mani o realizzare delle palline da infilzare agli spiedi tipo cakepop. Date spazio alla fantasia con i piccoli è così che funziona.
Topini dolci
Ingredienti:
250 g c.a. di frollini al cacao
150 g di crema di marroni
100 g di cioccolato fondente
100 ml c.a. di latte
cocco rapé per completare
Frullare i biscotti fino a ridurli in farina, sciogliere il cioccolato con un po' di latte e unirlo ai biscotti, aggiungere la crema di marroni e il latte rimanente fino a raggiungere la giusta consistenza. Lasciar rassodare il composto in frigo e poi dare la forma desiderata compattando bene l'impasto. Passare i topini o le palline nella farina di cocco e tenere ancora in frigo prima di servire.

W i bambini e i topini dolci

Piatto in foglia di palma e tovagliolo non sbiancato VERDIAMO
Il 20 novembre è la data in cui il mondo intero celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il 20 novembre è passato e con questo post voglio semplicemente dire che per il resto dell'anno non dobbiamo dimenticare che i minori hanno dei diritti e noi, in qualità di adulti abbiamo tanti doveri verso di loro. L'art. 31 della Convenzione sui diritti dell'infanzia sancisce il diritto al gioco, e se questo è un loro diritto abbiamo il dovere di stimolarli e fare in modo che attraverso il gioco e le attività ricreative possano svilupparsi in modo armonioso.
Il Gruppo Lisciani, da sempre attento  all'educazione dei piccoli attraverso il gioco, ha rinnovato il proprio portale che si presenta con una nuovissima impostazione grafica, uno store online ricco di offerte (in vista delle prossime festività è d'obbligo farci un salto) e una piattaforma con contenuti multimediali. Attendo con impazienza anche il Club della didattica dedicato a  blogger, mamme, maestre e  tutti coloro che sono interessati al mondo dei bambini. Intanto sbirciando nello store ho trovato qualcosa di veramente carino.
Tra i giochi creativi il nuovo Barbie diventa cake designer coglie giusto una delle mode del momento permettendo alle signorinelle di diventare brave nella realizzazione di dolci fashion quasi quanto Marica Coluzzi, la blogger Mucca sbronza che ha realizzato con Lisciani la scatola gioco. La scatola contiene oltre alla guida con le istruzioni passo passo, 12 formine in silicone, un matterello, un'alzatina per cupcake Barbie, un cappello da chef Barbie (molto ambito tra i piccoli) e uno strumento per lavorare la pasta di zucchero.
Irresistibile davvero anche il Libro Scuola Cucina piccoli pic-nic  uno di quelli che avrei voluto ricevere da piccola perché oltre al libro con le deliziose ricette per pic-nic e merendine speciali da imparare e replicare con mamma e papà, c'è anche un vero servizio da the in porcellana incluso nella confezione. Da condividere con le amichette per giocare insieme a fare le signore.
In casa Edicart tra le novità troviamo Hello Kitty Che bontà! 100 ricette sfiziose, semplici, colorate, d'effetto, per imparare a cucinare con la simpatica gattina  Hello Kitty che diventa per l'occasione  Chef d'eccezione.
Un libro bello e molto curato, anche abbastanza forte con la rilegatura a spirale si presta ad essere compagno inseparabile di cucina per aspiranti piccoli chef.
Ci sono poi dei libri adatti a bimbi e ragazzi che stimolano la fantasia e aiutano molto a crescere, non ricettari ma storie legate al mondo del food.
Che pasticcio Clementina! di Lorenza Bernardi pubblicato da Edizioni EL è la storia di Clementina una giovane aspirante chef che è stata ammessa all'accademia parigina di alta cucina, l’Ecole d’Haute Cuisine Jean Fresnay, dove si troverà a confrontarsi con altri giovani aspiranti chef provenienti da tutto il mondo. Clementina è bravina ma va in panico quando entra il direttore e il pasticcio è assicurato come per noi lo è il divertimento.
Molto originale sia nella trama che nelle illustrazioni di Sara Grigoli Gli spaghetti dell'imperatore scritto da Guido Quarzo e pubblicato da Coccole e Caccole. Kublai Kan, imperatore della Cina dovrà decidere la lunghezza degli spaghetti e per non sbagliare chiederà l'aiuto delle tre sagge e famose scimmie. Atmosfere d'oriente per spiegare anche ai lettori in erba la vera origine dei nostri amati spaghetti.
Ma senza una ricetta per merenda non vi voglio proprio lasciare. Capita, avendo in casa bambini, che le confezioni di biscotti vengano aperte e poi lasciate lì dopo averne mangiato appena qualcuno. Ecco un modo per riutilizzare gli avanzi in tal caso frollini al cacao ma non occorre formalizzarsi più di tanto potendo modificare la ricetta secondo quanto si ha a disposizione.
Per rendere ancora più appetitosi i dolcetti ho scelto di dargli la forma di topini con un apposito stampo in silicone ma si può creare la forma anche con le mani o realizzare delle palline da infilzare agli spiedi tipo cakepop. Date spazio alla fantasia con i piccoli è così che funziona.
Topini dolci
Ingredienti:
250 g c.a. di frollini al cacao
150 g di crema di marroni
100 g di cioccolato fondente
100 ml c.a. di latte
cocco rapé per completare
Frullare i biscotti fino a ridurli in farina, sciogliere il cioccolato con un po' di latte e unirlo ai biscotti, aggiungere la crema di marroni e il latte rimanente fino a raggiungere la giusta consistenza. Lasciar rassodare il composto in frigo e poi dare la forma desiderata compattando bene l'impasto. Passare i topini o le palline nella farina di cocco e tenere ancora in frigo prima di servire.

2013-11-22

OLIO CARLI: Aiuto Chef Cercasi

Il post di oggi è dedicato ai miei colleghi food blogger, ai blogger in genere e a tutti gli appassionati di gusto e il messaggio è "Basta postare è arrivato il momento di cucinare". Non è il mio caso ragazzi, che mouse e tastiera mi bastano per il momento, ma so che molti di voi sognano una vera cucina in cui mettersi alla prova e dimostrare quanto realmente valgono. Se siete tra questi è arrivato Aiuto Chef Cercasi il nuovo contest firmato Olio Carli che mette in palio per chi risulterà il più preparato una giornata di workshop nella cucina del noto chef Davide Oldani e un ricco assortimento di prodotti Olio Carli. Per i votanti ci saranno appetitosi premi come il "Ricettario Fratelli Carli" e gustosi assaggi saranno riservati anche ai selezionati dalla giuria di qualità e ai finalisti. Se vi ho incuriositi guardatevi il video e leggetevi il regolamento completo, vedrete che la procedura di autenticazione del blog non è affatto complicata.
Basta caricare la ricetta inserendo titolo, foto originale, tempo di preparazione e di cottura, portata, ingredienti e preparazione. Confermato il caricamento la piattaforma genera un'immagine contenente titolo e foto della ricetta, nome e logo del concorso e username del partecipante e la invia per e-mail all'iscritto che potrà quindi pubblicarla nel proprio blog utilizzando l'immagine generata dalla piattaforma. Dopo aver pubblicato si accede nuovamente alla piattaforma si effettua il log-in, si accede alla sezione Conferma URL ricetta e si inserisce l'URL del post pubblicato nel blog. Una volta ottenuta la conferma, la ricetta è sottoposta a moderazione e approvata dal team Fratelli Carli. 
Io ho una paura tremenda di lasciare la tastiera, il mouse e la mia piccola rassicurante cucina per cui sto ancora pensando se iscrivermi o meno però, con il video spero di stimolare voi che siete più coraggiosi a farlo. Dico a tutti ma in particolare penso a Milena, a Luca e Sabrina, a Francesca, a Mirtill@, a Clara a ltri amici blogger che invito a iscriversi, io voterò senz'altro.
Detto ciò una ricetta ve la voglio lasciare - e non è una ricetta a caso questa signori - è la ricetta con la quale ho preso per la gola il mio fidanzato, oggi mio marito. E' la ricetta che son sicura non tema confronti, se gli assaggiatori sono i miei congiunti ovviamente. E' la pasta dell'università (così noi continuiamo a chiamarla in ricordo del periodo in cui la prepararvo sempre), la cosa bella è che oggi piace anche ai miei bambini. Nell'originale si aggiungeva la panna al sugo ma l'ho sostiuita con della mozzarella non perché la panna non sia più alla moda in cucina, ma davvero perché il risultato finale è ancora migliore. La salsiccia che va utilizzata è quella Calabra DOP, piccante ci sta benissimo ma nel mio caso dolce perché anche i bambini gradiscono. Nella ricetta ci va un olio extravergine di qualità, mi raccomando, nel mio caso proprio l'Olio Carli
Pasta dell'università
Ingredienti per 4 persone:
400 g di trofie o mezze maniche 
1/2 cipolla bionda
olio extravergine d'oliva
250 ml di passata di pomodoro
basilico
2 zucchine
150 g di Salsiccia Calabra DOP
150 g di fiordilatte
parmigiano grattugiato
sale 
Affettare a rondelle sottili la salsiccia e le zucchine, soffriggerle con la cipolla tritata e un filo d'olio, unire la passata di pomodoro e mezzo bicchiere d'acqua e lasciar restringere il sugo, salare e aromatizzare con foglie di basilico. Lassare la pasta e frullare la mozzarella con un filo d'oilo. Condire la pasta con il sugo e la mozzarella frullata. Servire ben caldo con il parmigiano grattugiato.
Articolo sponsorizzato

OLIO CARLI: Aiuto Chef Cercasi

Il post di oggi è dedicato ai miei colleghi food blogger, ai blogger in genere e a tutti gli appassionati di gusto e il messaggio è "Basta postare è arrivato il momento di cucinare". Non è il mio caso ragazzi, che mouse e tastiera mi bastano per il momento, ma so che molti di voi sognano una vera cucina in cui mettersi alla prova e dimostrare quanto realmente valgono. Se siete tra questi è arrivato Aiuto Chef Cercasi il nuovo contest firmato Olio Carli che mette in palio per chi risulterà il più preparato una giornata di workshop nella cucina del noto chef Davide Oldani e un ricco assortimento di prodotti Olio Carli. Per i votanti ci saranno appetitosi premi come il "Ricettario Fratelli Carli" e gustosi assaggi saranno riservati anche ai selezionati dalla giuria di qualità e ai finalisti. Se vi ho incuriositi guardatevi il video e leggetevi il regolamento completo, vedrete che la procedura di autenticazione del blog non è affatto complicata.
Basta caricare la ricetta inserendo titolo, foto originale, tempo di preparazione e di cottura, portata, ingredienti e preparazione. Confermato il caricamento la piattaforma genera un'immagine contenente titolo e foto della ricetta, nome e logo del concorso e username del partecipante e la invia per e-mail all'iscritto che potrà quindi pubblicarla nel proprio blog utilizzando l'immagine generata dalla piattaforma. Dopo aver pubblicato si accede nuovamente alla piattaforma si effettua il log-in, si accede alla sezione Conferma URL ricetta e si inserisce l'URL del post pubblicato nel blog. Una volta ottenuta la conferma, la ricetta è sottoposta a moderazione e approvata dal team Fratelli Carli. 
Io ho una paura tremenda di lasciare la tastiera, il mouse e la mia piccola rassicurante cucina per cui sto ancora pensando se iscrivermi o meno però, con il video spero di stimolare voi che siete più coraggiosi a farlo. Dico a tutti ma in particolare penso a Milena, a Luca e Sabrina, a Francesca, a Mirtill@, a Clara a ltri amici blogger che invito a iscriversi, io voterò senz'altro.
Detto ciò una ricetta ve la voglio lasciare - e non è una ricetta a caso questa signori - è la ricetta con la quale ho preso per la gola il mio fidanzato, oggi mio marito. E' la ricetta che son sicura non tema confronti, se gli assaggiatori sono i miei congiunti ovviamente. E' la pasta dell'università (così noi continuiamo a chiamarla in ricordo del periodo in cui la prepararvo sempre), la cosa bella è che oggi piace anche ai miei bambini. Nell'originale si aggiungeva la panna al sugo ma l'ho sostiuita con della mozzarella non perché la panna non sia più alla moda in cucina, ma davvero perché il risultato finale è ancora migliore. La salsiccia che va utilizzata è quella Calabra DOP, piccante ci sta benissimo ma nel mio caso dolce perché anche i bambini gradiscono. Nella ricetta ci va un olio extravergine di qualità, mi raccomando, nel mio caso proprio l'Olio Carli
Pasta dell'università
Ingredienti per 4 persone:
400 g di trofie o mezze maniche 
1/2 cipolla bionda
olio extravergine d'oliva
250 ml di passata di pomodoro
basilico
2 zucchine
150 g di Salsiccia Calabra DOP
150 g di fiordilatte
parmigiano grattugiato
sale 
Affettare a rondelle sottili la salsiccia e le zucchine, soffriggerle con la cipolla tritata e un filo d'olio, unire la passata di pomodoro e mezzo bicchiere d'acqua e lasciar restringere il sugo, salare e aromatizzare con foglie di basilico. Lassare la pasta e frullare la mozzarella con un filo d'oilo. Condire la pasta con il sugo e la mozzarella frullata. Servire ben caldo con il parmigiano grattugiato.
Articolo sponsorizzato

2013-11-20

Ancora benessere a tavola


Nell'ultimo post mi sono soffermata sul benessere che può e deve derivare al nostro organismo da quello che ingeriamo. Oltre ai libri ci sono diversi siti dove poter approfondire l'argomento benessere. Ho trovato molto interessante la sezione dedicata alle proprietà medicinali degli alimenti del sito uellness.com. In particolare, visto che è stagione e i frantoi sono in piena attività, ricordatevi di quante siano le proprietà benefiche dell'olio extravergine d'oliva e preferitelo sempre ai grassi animali per quanto ciò risulti possibile.
Ora vi lascio un'altra proposta di zuppa con la verza i fagioli e il farro, in queste serate fredde un vero toccasana per il nostro organismo. 
Zuppa di farro a modo mio
Ingredienti per 4 persone:
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
2 zucchine
1/2 cavolo verza
1 tazza di fagioli cannellini lessati
1 tazza di farr
1 foglia d'alloro
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Tritare sedano, carota e cipolla, soffriggerli insieme all'aglioschiacciato con un filo d'olio e la foglia d'alloro, aggiungere il farro lavato e lasciarlo tostare, mescolando di continuo, aggiungere la verza a striscioline e le zucchine a tocchetti, lasciar insaporire, salare, pepare e coprire d'acqua, quando il farro risulterà quasi cotto, aggiungere i fagioli e lasciar insaporire. Coprire la pentola e lasciar riposare qualche minuto a fuoco spento prima di servire con un filo d'olio crudo.

Ancora benessere a tavola


Nell'ultimo post mi sono soffermata sul benessere che può e deve derivare al nostro organismo da quello che ingeriamo. Oltre ai libri ci sono diversi siti dove poter approfondire l'argomento benessere. Ho trovato molto interessante la sezione dedicata alle proprietà medicinali degli alimenti del sito uellness.com. In particolare, visto che è stagione e i frantoi sono in piena attività, ricordatevi di quante siano le proprietà benefiche dell'olio extravergine d'oliva e preferitelo sempre ai grassi animali per quanto ciò risulti possibile.
Ora vi lascio un'altra proposta di zuppa con la verza i fagioli e il farro, in queste serate fredde un vero toccasana per il nostro organismo. 
Zuppa di farro a modo mio
Ingredienti per 4 persone:
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
2 zucchine
1/2 cavolo verza
1 tazza di fagioli cannellini lessati
1 tazza di farr
1 foglia d'alloro
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Tritare sedano, carota e cipolla, soffriggerli insieme all'aglioschiacciato con un filo d'olio e la foglia d'alloro, aggiungere il farro lavato e lasciarlo tostare, mescolando di continuo, aggiungere la verza a striscioline e le zucchine a tocchetti, lasciar insaporire, salare, pepare e coprire d'acqua, quando il farro risulterà quasi cotto, aggiungere i fagioli e lasciar insaporire. Coprire la pentola e lasciar riposare qualche minuto a fuoco spento prima di servire con un filo d'olio crudo.

2013-11-18

La zuppa benessere

Piatti La Porcellana Bianca, canovaccio e tovagliolo Busatti
Come ben sapete sono estremamente golosa e molto spesso mi lascio andare ai piaceri della gola senza pensare alle conseguenze che questi possono avere sulla mia salute. 
Il cibo è un grande responsabile del nostro benessere e appena posso attraverso le letture giuste cerco di capire qualcosa in più in merito ed evito poi di offendere il mio corpo con i cibi sbagliati. 
In questi momenti di consapevolezza che, per fortuna a casa mia diventano più frequenti, mi rendo conto che per gratificare il palato non c'è affatto bisogno di mangiare solo cibi che nuocciono alla salute, al contrario inizio a pensare che la natura abbia proprio pensato a tutto regalandoci lei stessa quello di cui abbiamo bisogno per stare bene. Ecco perché la mia zuppa benessere non ha nessun ingrediente proveniente dal mondo animale.
Una fonte a cui mi disseto quando ho voglia di conoscenza in fatto di stili di vita sani è la biblioteca Sonda.
Tra gli ultimi nati di casa Super cibi per la mente ha catturato la mia attenzione e non solo. Mio marito è un mesetto circa lo incontro per casa con il libro sottobraccio. Per noi che con la testa ci lavoriamo è di estrema importanza preservarla in salute. Il libro suggerisce programma alimentare per proteggere il cervello e rafforzare la memoria. E' importante imparare ad alimentarsi correttamente onde arrestare lo sviluppo di quelle alterazioni che lentamente ma inesorabilmente si accumulano all'interno del cervello compromettendone il funzionamento. Il dottor Bernard attraverso il suo libro ci trasmette informazioni efficaci e semplici da mettere in pratica (con qualche rinuncia certo) per arrestare la demenza di Alzheimer, l'ictus cerebrale e altre gravi condizioni che possono interferire con la vita di relazione. Nel saggio sono illustrati nel dettaglio i migliori cibi per far funzionare il cervello, i pericoli che derivano dall'assunzione di grassi animali, i danni causati dall'eccessiva assunzione di metalli. Completano il volume ricette, organizzate anche in menu settimanali e consigli di cucina.
Visto che i formaggi sono tra gli alimenti che il dottor Bernard incrimina nel suo saggio perché contenenti troppi grassi animali nocivi per l'organismo Formaggi Veg potrebbe fare al caso di chi vuole abbracciare in toto una dieta che ne sia priva. Di Grazia Cacciola pubblicato da Sonda ci fa scoprire un mondo nuovo fatto di latte, yogurt e formaggi vegetali rigorosamente prodotti in casa partendo da legumi e cereali. Ingolosiscono  persino me le ricette presentate nel volume. Splendide illustrazioni e foto passo passo delle procedure per realizzare golosi e sani sostituti dei comuni latticini arricchiscono l'originale opera.
Per ricordarci durante tutto il prossimo anno di fare i bravi a tavola iniziando dall'essere più sensibili verso le sofferenze del mondo animale la Vegagenda 2014 Sonda, giunta al decimo anno di pubblicazione. Contiene anche la guida  aggiornata dei ristoranti e gastronomie vegan e vegetariani italiani, suddivisa per regione. Sono oltre 100 e non sarà molto difficile trovarne uno in cui assaggiare prelibatezze vegane se siamo restii a iniziare a prepararne da soli.
Di Edizioni Età dell'Acquario è invece La rivoluzione degli smoothies, tanti frullati verdi proposti da Victoria Boutenko per ripristinare il giusto equilibrio nelle abitudini alimentari quotidiane ed essere sempre sani, in forma e pieni d'energia.
Oltre 200 ricette semplici da realizzare e utili per riappropriarsi del corretto fabbisogno di ingredienti crudi, salutari e nutrienti. Una vera rivoluzione come promette il titolo.
Nella mia zuppa benessere ho utilizzato roveja e amaranto, rispettivamente un legume dimenticato e uno “pseudo-cereale” altamente digeribile e fortemente proteico, entrambi di Ecor.
Zuppa benessere
Ingredienti per 4 persone:
300 g di funghi misti
1/2 cavolo verza
1/2 cipolla
2 spicchi d'aglio
2 foglie d'alloro
4 tazzine di amaranto
1 tazza di roveja
1 tazza di castagne scottate e pelate
3 cucchiai di passata di pomodoro
1 peperoncino
olio extravergine d'oliva
sale
Ammollare la roveja per una notte poi cuocerla come i fagioli in acqua con aglio e alloro.
Soffriggere in un fondo d'olio con l'altro spicchio d'aglio tritato, il peperoncino e l'altra foglia d'alloro la cipolla, unire la verza a striscioline e lasciare insaporire, unire la passata di pomodoro, i funghi, le castagne e una tazza d'acqua, salare e proseguire la cottura per qualche minuto, aggiungere la roveja e l'amaranto con il doppio dell'acqua, lasciar gonfiare a fuoco dolce tenendo la pentola coperta e senza mescolare di continuo. Amalgamare bene la zuppa, regolare di sale e di consistenza aggiungendo se necessario altra acqua o lasciando restringere quella in eccesso. Servire ben caldo.

La zuppa benessere

Piatti La Porcellana Bianca, canovaccio e tovagliolo Busatti
Come ben sapete sono estremamente golosa e molto spesso mi lascio andare ai piaceri della gola senza pensare alle conseguenze che questi possono avere sulla mia salute. 
Il cibo è un grande responsabile del nostro benessere e appena posso attraverso le letture giuste cerco di capire qualcosa in più in merito ed evito poi di offendere il mio corpo con i cibi sbagliati. 
In questi momenti di consapevolezza che, per fortuna a casa mia diventano più frequenti, mi rendo conto che per gratificare il palato non c'è affatto bisogno di mangiare solo cibi che nuocciono alla salute, al contrario inizio a pensare che la natura abbia proprio pensato a tutto regalandoci lei stessa quello di cui abbiamo bisogno per stare bene. Ecco perché la mia zuppa benessere non ha nessun ingrediente proveniente dal mondo animale.
Una fonte a cui mi disseto quando ho voglia di conoscenza in fatto di stili di vita sani è la biblioteca Sonda.
Tra gli ultimi nati di casa Super cibi per la mente ha catturato la mia attenzione e non solo. Mio marito è un mesetto circa lo incontro per casa con il libro sottobraccio. Per noi che con la testa ci lavoriamo è di estrema importanza preservarla in salute. Il libro suggerisce programma alimentare per proteggere il cervello e rafforzare la memoria. E' importante imparare ad alimentarsi correttamente onde arrestare lo sviluppo di quelle alterazioni che lentamente ma inesorabilmente si accumulano all'interno del cervello compromettendone il funzionamento. Il dottor Bernard attraverso il suo libro ci trasmette informazioni efficaci e semplici da mettere in pratica (con qualche rinuncia certo) per arrestare la demenza di Alzheimer, l'ictus cerebrale e altre gravi condizioni che possono interferire con la vita di relazione. Nel saggio sono illustrati nel dettaglio i migliori cibi per far funzionare il cervello, i pericoli che derivano dall'assunzione di grassi animali, i danni causati dall'eccessiva assunzione di metalli. Completano il volume ricette, organizzate anche in menu settimanali e consigli di cucina.
Visto che i formaggi sono tra gli alimenti che il dottor Bernard incrimina nel suo saggio perché contenenti troppi grassi animali nocivi per l'organismo Formaggi Veg potrebbe fare al caso di chi vuole abbracciare in toto una dieta che ne sia priva. Di Grazia Cacciola pubblicato da Sonda ci fa scoprire un mondo nuovo fatto di latte, yogurt e formaggi vegetali rigorosamente prodotti in casa partendo da legumi e cereali. Ingolosiscono  persino me le ricette presentate nel volume. Splendide illustrazioni e foto passo passo delle procedure per realizzare golosi e sani sostituti dei comuni latticini arricchiscono l'originale opera.
Per ricordarci durante tutto il prossimo anno di fare i bravi a tavola iniziando dall'essere più sensibili verso le sofferenze del mondo animale la Vegagenda 2014 Sonda, giunta al decimo anno di pubblicazione. Contiene anche la guida  aggiornata dei ristoranti e gastronomie vegan e vegetariani italiani, suddivisa per regione. Sono oltre 100 e non sarà molto difficile trovarne uno in cui assaggiare prelibatezze vegane se siamo restii a iniziare a prepararne da soli.
Di Edizioni Età dell'Acquario è invece La rivoluzione degli smoothies, tanti frullati verdi proposti da Victoria Boutenko per ripristinare il giusto equilibrio nelle abitudini alimentari quotidiane ed essere sempre sani, in forma e pieni d'energia.
Oltre 200 ricette semplici da realizzare e utili per riappropriarsi del corretto fabbisogno di ingredienti crudi, salutari e nutrienti. Una vera rivoluzione come promette il titolo.
Nella mia zuppa benessere ho utilizzato roveja e amaranto, rispettivamente un legume dimenticato e uno “pseudo-cereale” altamente digeribile e fortemente proteico, entrambi di Ecor.
Zuppa benessere
Ingredienti per 4 persone:
300 g di funghi misti
1/2 cavolo verza
1/2 cipolla
2 spicchi d'aglio
2 foglie d'alloro
4 tazzine di amaranto
1 tazza di roveja
1 tazza di castagne scottate e pelate
3 cucchiai di passata di pomodoro
1 peperoncino
olio extravergine d'oliva
sale
Ammollare la roveja per una notte poi cuocerla come i fagioli in acqua con aglio e alloro.
Soffriggere in un fondo d'olio con l'altro spicchio d'aglio tritato, il peperoncino e l'altra foglia d'alloro la cipolla, unire la verza a striscioline e lasciare insaporire, unire la passata di pomodoro, i funghi, le castagne e una tazza d'acqua, salare e proseguire la cottura per qualche minuto, aggiungere la roveja e l'amaranto con il doppio dell'acqua, lasciar gonfiare a fuoco dolce tenendo la pentola coperta e senza mescolare di continuo. Amalgamare bene la zuppa, regolare di sale e di consistenza aggiungendo se necessario altra acqua o lasciando restringere quella in eccesso. Servire ben caldo.