2013-02-28

Stracadenti ai frutti rossi per il mio caffè del cuore

Vassoio e bicchierini La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Tutti abbiamo dei ricordi piacevoli e a volte succede che un aroma, un sapore, una sfumatura abbiano il potere di riportarci indietro nel passato. Io ho studiato a Modena e lì in centro dov'era la mia facoltà c'era un caffè che era quasi un simbolo della città il Caffè Molinari...come scordare quell'odore che ti invadeva e riscaldava solo passando vicino alla vetrina del bar. Ecco ho avuto questo tuffo nel passato perché la Torrefazione 1808 Molinari, che produce degli ottimi caffè da più di due secoli, adesso ce li spedisce fino a casa ed ho potuto così riassaporare e ricordare i bei tempi che furono (parlo come un'anziana vero?). 
Caffettiera red Eccomi La Pausa Caffè GP&me
La produzione di Molinari è però molto vasta e come ogni azienda che si rispetti non è che son rimasti alla miscela tradizionale del bar, loro si sono evoluti e lo hanno fatto in tanti modi, con le miscele biologiche, con quelle aromatizzate e anche con le tisane che ho avuto il piacere di assaggiare nella versione sprint della Prontoenergy a base di ginseng e nella versione Prontorelax con erbe rilassanti per la sera.
Ecco è successo che mi sono innamorata di una miscela che è diventata per me quasi una droga, Irish cream, un miracolo non so come fanno l'aroma del caffè mescolato alla crema di whisky ma senza alcool, dicevo che crea dipendenza come i biscottini cui l'ho abbinato, confesso che per il caffè del pomeriggio, questo caffè, li ho già fatti due volte si chiamano Stracadenti ma chiamateli tozzetti, cantucci, come volete certo è che son buoni, ottimi nella mia versione preferita ai frutti rossi e mandorle e semplici da fare; giusto il tempo di una telefonata all'amica per invitarla a degustare insieme lo speciale caffè e i biscotti.
Stracadenti ai frutti rossi e mandorle
Ingredienti:
250 g di farina 00
175 g di zucchero a velo
100 g di frutti rossi essiccati
70 g di mandorle 
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 uova
2 cucchiai di Rum
1 pizzico di vanillina
Impastare la farina setacciata con il lievito insieme alle uova, lo zucchero, la vanillina e il liquore, impasto deve risultare morbido ma consistente pertanto se è il caso aggiungere poca acqua fredda, unire le mandorle e i frutti ammollati in acqua calda strizzati e asciugati. Formare due filoncini e disporli in una teglia foderata di carta forno Cuocere in forno a 180° finché appariranno dorati, con un coltello ben affilato (io mi sono affidata ad Arcos) tagliare i filoncini a fettine e disporle sulla teglia, porre ancora in forno qualche minuto a biscottare.

Stracadenti ai frutti rossi per il mio caffè del cuore

Vassoio e bicchierini La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Tutti abbiamo dei ricordi piacevoli e a volte succede che un aroma, un sapore, una sfumatura abbiano il potere di riportarci indietro nel passato. Io ho studiato a Modena e lì in centro dov'era la mia facoltà c'era un caffè che era quasi un simbolo della città il Caffè Molinari...come scordare quell'odore che ti invadeva e riscaldava solo passando vicino alla vetrina del bar. Ecco ho avuto questo tuffo nel passato perché la Torrefazione 1808 Molinari, che produce degli ottimi caffè da più di due secoli, adesso ce li spedisce fino a casa ed ho potuto così riassaporare e ricordare i bei tempi che furono (parlo come un'anziana vero?). 
Caffettiera red Eccomi La Pausa Caffè GP&me
La produzione di Molinari è però molto vasta e come ogni azienda che si rispetti non è che son rimasti alla miscela tradizionale del bar, loro si sono evoluti e lo hanno fatto in tanti modi, con le miscele biologiche, con quelle aromatizzate e anche con le tisane che ho avuto il piacere di assaggiare nella versione sprint della Prontoenergy a base di ginseng e nella versione Prontorelax con erbe rilassanti per la sera.
Ecco è successo che mi sono innamorata di una miscela che è diventata per me quasi una droga, Irish cream, un miracolo non so come fanno l'aroma del caffè mescolato alla crema di whisky ma senza alcool, dicevo che crea dipendenza come i biscottini cui l'ho abbinato, confesso che per il caffè del pomeriggio, questo caffè, li ho già fatti due volte si chiamano Stracadenti ma chiamateli tozzetti, cantucci, come volete certo è che son buoni, ottimi nella mia versione preferita ai frutti rossi e mandorle e semplici da fare; giusto il tempo di una telefonata all'amica per invitarla a degustare insieme lo speciale caffè e i biscotti.
Stracadenti ai frutti rossi e mandorle
Ingredienti:
250 g di farina 00
175 g di zucchero a velo
100 g di frutti rossi essiccati
70 g di mandorle 
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 uova
2 cucchiai di Rum
1 pizzico di vanillina
Impastare la farina setacciata con il lievito insieme alle uova, lo zucchero, la vanillina e il liquore, impasto deve risultare morbido ma consistente pertanto se è il caso aggiungere poca acqua fredda, unire le mandorle e i frutti ammollati in acqua calda strizzati e asciugati. Formare due filoncini e disporli in una teglia foderata di carta forno Cuocere in forno a 180° finché appariranno dorati, con un coltello ben affilato (io mi sono affidata ad Arcos) tagliare i filoncini a fettine e disporle sulla teglia, porre ancora in forno qualche minuto a biscottare.

2013-02-27

Rotolo con besciamella dolce e confettura di Pera Angelica

Stoviglie Easy Life Design, posate Broggi
E va bene le crostate, e va bene i biscottini e le ciambelle da colazione ma quando mi viene voglia di dolce per dolce intendo una torta o qualcosa di cremoso che vada mangiato rigorosamente nel piattino con la forchetta. Poi, siccome sono veramente golosa, mi succede che se ho in mano un libro di dolci di pasticceria di quelli belli, eleganti in cui le ricette sono ben fotografate e spiegate con dovizia di particolari da maestri pasticcieri di fama nazionale diventa per me irresistibile farmi in casa, e senza perdere tempo, un dolcetto. Stavolta avevo tra le mani I dolci segreti dei pasticcieri padovani un'opera edita da Terra Ferma in due volumi che ha tutte le caratteristiche appena dette e grazie alla quale ho fatto un bel giro virtuale tra le migliori pasticcerie del Padovano imparandone a conoscere le tradizioni e la storia prima che le innovazioni e tendenze del momento.
Nei due volumi dell'opera i migliori pasticcieri aderenti al Gruppo Pasticcieri Artigiani di Padova, si presentano al lettore goloso con il loro migliore biglietto da visita: il dolce più rappresentativo della loro attività. Un modo diverso per conoscere un territorio e chi questo territorio lo rende (con il lavoro, l'impegno e la dedizione) un luogo da cercare , visitare e ricordare. Onestamente non ho avuto il coraggio di cimentarmi con qualcuno dei dolci presentati nei libri, sono ricette fattibili che prima o poi realizzerò ma in maggioranza sono golosi e curati dolci di pasticceria che definirei da occasione. In molti casi si tratta quasi di una vera e propria scuola di pasticceria in cui i maestri prendono per mano il lettore nella realizzazione di dolci superbi come la Pazientina che sta in copertina sul primo volume o la torta alle fragole che regala la sua dolce immagine alla copertina del secondo volume.
Di eccellenti dolci della tradizione di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige si parla anche in Dolci & Biscotti delle Tre Venezie un curato volume di Giampiero Rorato pubblicato da Dario De Bastiani Editore in cui si mescolano storia, tradizioni e ricette delle tre regioni caratterizzate da un ricchissimo e variegato patrimonio dolciario frutto delle millenarie vicende storiche e degli influssi asburgici che hanno contrassegnato il territorio.
Una prima parte da leggere per soddisfare la voglia di conoscenza abbinata ad una seconda parte tutta da gustare composta dalle accattivanti e riproducibili ricette che provette massaie ed esperti pasticcieri hanno raccolto per ulteriormente impreziosire il volume riccamente illustrato.
Io ho soddisfatto la mia voglia di dolce con un rotolo dalla crema fresca senza uova che chiamo besciamella dolce perché somiglia molto nella preparazione alla famosa salsa  e con una golosa confettura di Pera Angelica dell'Azienda Agricola Si.Gi.  Per ricoprire e decorare il dolce il mio crumble al pistacchio del quale tengo sempre un sacchettino in freezer ma che potete sostituire anche con granella di amaretto.
Rotolo alla besciamella dolce e confettura di Pera Angelica
Ingredienti:
2 uova grandi
75 g di zucchero
75 g di farina
un limone biologico
250 ml di latte fresco intero
25 g farina 00 e fecola di patate miste
50 g di zucchero
25 g di burro
confettura di pere Angelica
crumble di pistacchi o granella di amaretto per completare
Montare per 15 minuti con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, unire la scorza di mezzo limone grattugiata e la farina setacciata, amalgamandola a mano con un cucchiaio. Versare il composto in una teglia rettangolare rivestita di carta forno imburrata e cuocere a 180° per 10 minuti circa. Appena cotto arrotolare il dolce ben stretto in un canovaccio umido e lasciarlo riposare. Preparare intanto la besciamella dolce. In una pentola sciogliere il burro, unire le farine e lo zucchero mescolando bene il tutto, diluire con il latte riscaldato con la scorza dell’altro mezzo limone e lasciare addensare. Lasciar raffreddare la crema poi srotolare il rotolo, spalmarlo di confettura e poi di crema, tenendone da parte circa un terzo. Riavvolgere il dolce e spalmare la superficie con la restante crema, cospargere di granella e lasciar raffreddare bene prima di tagliare a fette.

Rotolo con besciamella dolce e confettura di Pera Angelica

Stoviglie Easy Life Design, posate Broggi
E va bene le crostate, e va bene i biscottini e le ciambelle da colazione ma quando mi viene voglia di dolce per dolce intendo una torta o qualcosa di cremoso che vada mangiato rigorosamente nel piattino con la forchetta. Poi, siccome sono veramente golosa, mi succede che se ho in mano un libro di dolci di pasticceria di quelli belli, eleganti in cui le ricette sono ben fotografate e spiegate con dovizia di particolari da maestri pasticcieri di fama nazionale diventa per me irresistibile farmi in casa, e senza perdere tempo, un dolcetto. Stavolta avevo tra le mani I dolci segreti dei pasticcieri padovani un'opera edita da Terra Ferma in due volumi che ha tutte le caratteristiche appena dette e grazie alla quale ho fatto un bel giro virtuale tra le migliori pasticcerie del Padovano imparandone a conoscere le tradizioni e la storia prima che le innovazioni e tendenze del momento.
Nei due volumi dell'opera i migliori pasticcieri aderenti al Gruppo Pasticcieri Artigiani di Padova, si presentano al lettore goloso con il loro migliore biglietto da visita: il dolce più rappresentativo della loro attività. Un modo diverso per conoscere un territorio e chi questo territorio lo rende (con il lavoro, l'impegno e la dedizione) un luogo da cercare , visitare e ricordare. Onestamente non ho avuto il coraggio di cimentarmi con qualcuno dei dolci presentati nei libri, sono ricette fattibili che prima o poi realizzerò ma in maggioranza sono golosi e curati dolci di pasticceria che definirei da occasione. In molti casi si tratta quasi di una vera e propria scuola di pasticceria in cui i maestri prendono per mano il lettore nella realizzazione di dolci superbi come la Pazientina che sta in copertina sul primo volume o la torta alle fragole che regala la sua dolce immagine alla copertina del secondo volume.
Di eccellenti dolci della tradizione di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige si parla anche in Dolci & Biscotti delle Tre Venezie un curato volume di Giampiero Rorato pubblicato da Dario De Bastiani Editore in cui si mescolano storia, tradizioni e ricette delle tre regioni caratterizzate da un ricchissimo e variegato patrimonio dolciario frutto delle millenarie vicende storiche e degli influssi asburgici che hanno contrassegnato il territorio.
Una prima parte da leggere per soddisfare la voglia di conoscenza abbinata ad una seconda parte tutta da gustare composta dalle accattivanti e riproducibili ricette che provette massaie ed esperti pasticcieri hanno raccolto per ulteriormente impreziosire il volume riccamente illustrato.
Io ho soddisfatto la mia voglia di dolce con un rotolo dalla crema fresca senza uova che chiamo besciamella dolce perché somiglia molto nella preparazione alla famosa salsa  e con una golosa confettura di Pera Angelica dell'Azienda Agricola Si.Gi.  Per ricoprire e decorare il dolce il mio crumble al pistacchio del quale tengo sempre un sacchettino in freezer ma che potete sostituire anche con granella di amaretto.
Rotolo alla besciamella dolce e confettura di Pera Angelica
Ingredienti:
2 uova grandi
75 g di zucchero
75 g di farina
un limone biologico
250 ml di latte fresco intero
25 g farina 00 e fecola di patate miste
50 g di zucchero
25 g di burro
confettura di pere Angelica
crumble di pistacchi o granella di amaretto per completare
Montare per 15 minuti con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, unire la scorza di mezzo limone grattugiata e la farina setacciata, amalgamandola a mano con un cucchiaio. Versare il composto in una teglia rettangolare rivestita di carta forno imburrata e cuocere a 180° per 10 minuti circa. Appena cotto arrotolare il dolce ben stretto in un canovaccio umido e lasciarlo riposare. Preparare intanto la besciamella dolce. In una pentola sciogliere il burro, unire le farine e lo zucchero mescolando bene il tutto, diluire con il latte riscaldato con la scorza dell’altro mezzo limone e lasciare addensare. Lasciar raffreddare la crema poi srotolare il rotolo, spalmarlo di confettura e poi di crema, tenendone da parte circa un terzo. Riavvolgere il dolce e spalmare la superficie con la restante crema, cospargere di granella e lasciar raffreddare bene prima di tagliare a fette.

2013-02-25

Minestra di seitan cipolle e verza

Canovaccio Busatti
Ci tenevo a preparare questa ricetta in tempo per Salutiamoci di Febbraio la raccolta di ricette "sane" ospitata questo mese dal blog La Cuoca Pasticciona. Il tema di Febbraio sono le cipolle e quindi che cipolle siano, cui però ho aggiunto le altrettanto salutari verze ancora in stagione. Via la carne da questo piatto (seppure ahime! molto buona)  e via libera al miracoloso seitan naturale biologico di Effegi Food che quanto a proteine e gusto nulla ha da invidiare alla carne.
Eccovi la ricetta mentre io mi preparo alla prossima a base di ceci come previsto per Marzo dal calendario degli ingredienti Salutiamoci
Ingredienti per 4 persone:
100 g di seitan biologico
1 cipolla bionda
1/2 kg di verza
salsa di soia*
250 g di trofie o altro formato di pasta a scelta
olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale
peperoncino
Affettare la cipolla e imbiondirla in un  tegame con un filo d'olio, unire la verza a striscioline, la passata di pomodoro e il peperoncino tritato e un pizzico di sale. A parte dorare il seitan tagliato a tocchetti con un cucchiaio d'olio e irrorare con salsa di soia, lasciar insaporire e unire alle verdure, allungare il fondo con acqua e cuocervi la pasta lasciandole assorbire il liquido e aggiungendo altra acqua bollente di volta in volta. Servire caldo.
* Anche la salsa di soia biologica utilizzata è Effegi Food

Minestra di seitan cipolle e verza

Canovaccio Busatti
Ci tenevo a preparare questa ricetta in tempo per Salutiamoci di Febbraio la raccolta di ricette "sane" ospitata questo mese dal blog La Cuoca Pasticciona. Il tema di Febbraio sono le cipolle e quindi che cipolle siano, cui però ho aggiunto le altrettanto salutari verze ancora in stagione. Via la carne da questo piatto (seppure ahime! molto buona)  e via libera al miracoloso seitan naturale biologico di Effegi Food che quanto a proteine e gusto nulla ha da invidiare alla carne.
Eccovi la ricetta mentre io mi preparo alla prossima a base di ceci come previsto per Marzo dal calendario degli ingredienti Salutiamoci
Ingredienti per 4 persone:
100 g di seitan biologico
1 cipolla bionda
1/2 kg di verza
salsa di soia*
250 g di trofie o altro formato di pasta a scelta
olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale
peperoncino
Affettare la cipolla e imbiondirla in un  tegame con un filo d'olio, unire la verza a striscioline, la passata di pomodoro e il peperoncino tritato e un pizzico di sale. A parte dorare il seitan tagliato a tocchetti con un cucchiaio d'olio e irrorare con salsa di soia, lasciar insaporire e unire alle verdure, allungare il fondo con acqua e cuocervi la pasta lasciandole assorbire il liquido e aggiungendo altra acqua bollente di volta in volta. Servire caldo.
* Anche la salsa di soia biologica utilizzata è Effegi Food

2013-02-24

Colora il tuo pranzo con una pizza al salmone e broccoli

Vassoio Easy Life Design, canovaccio e presina Busatti
Arrivato questo periodo dell'anno diventa per me imprescindibile utilizzare in un qualsiasi piatto uno degli abbinamenti gastronomici che più preferisco nel periodo invernale: i broccoli con il salmone e stavolta sono finiti sulla pizza senza impasto che impazza nel web, una delizia soffice come le migliori pizze al taglio che si trovano in commercio che si prepara in poche e semplici mosse. Una volta preparata una golositàdi tal fatta (anche in quantitativi maggiori a quelli necessari per la serata) propongo di portarsela il giorno dopo al lavoro per un pranzo sano e colorato, ecco che lo scaldì di Ariete viene in soccorso perché la pizza va gustata calda ed allora con questa ricetta partecipo proprio al contest Colora il tuo pranzo con Scaldì organizzato da Ariete in collaborazione con il blog Che schiscia
Pizza senza impasto con broccoli e salmone
250 g di farina 00

250 g di manitoba

5 g di lievito

15 g sale
2 cucchiai di olio
370 g acqua
1 cucchiaino di malto d'orzo o miele

Per la farcia:
200 g di salmone affumicato
500 g di broccoli
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale 
300 g di formaggio molle di latte misto (pecora e mucca)
Sciogliere il lievito e il malto nell'acqua, aggiungere l'olio e versare il tutto in una ciotola con le farine mescolate al sale. Mescolare con una forchetta in modo che tutta la farina sia inglobata dall'acqua. Chiudere la ciotola con della pellicola e lasciar riposare anche 6-7 ore. Versare poi l'impasto in due teglie unte, stenderlo aiutandosi con le mani unte d'olio e farcire le pizze con i broccoli cotti al vapore e conditi con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio, il salmone affumicato a fette e il formaggio a tocchetti.

*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato: Salmone Norvegese affumicato Bottega del Mare,  formaggio misto latte e pecora Settecolli Alibrandi Brunelli e Olio extravergine d'oliva Dante conDisano arricchito con vitamina D.

Colora il tuo pranzo con una pizza al salmone e broccoli

Vassoio Easy Life Design, canovaccio e presina Busatti
Arrivato questo periodo dell'anno diventa per me imprescindibile utilizzare in un qualsiasi piatto uno degli abbinamenti gastronomici che più preferisco nel periodo invernale: i broccoli con il salmone e stavolta sono finiti sulla pizza senza impasto che impazza nel web, una delizia soffice come le migliori pizze al taglio che si trovano in commercio che si prepara in poche e semplici mosse. Una volta preparata una golositàdi tal fatta (anche in quantitativi maggiori a quelli necessari per la serata) propongo di portarsela il giorno dopo al lavoro per un pranzo sano e colorato, ecco che lo scaldì di Ariete viene in soccorso perché la pizza va gustata calda ed allora con questa ricetta partecipo proprio al contest Colora il tuo pranzo con Scaldì organizzato da Ariete in collaborazione con il blog Che schiscia
Pizza senza impasto con broccoli e salmone
250 g di farina 00

250 g di manitoba

5 g di lievito

15 g sale
2 cucchiai di olio
370 g acqua
1 cucchiaino di malto d'orzo o miele

Per la farcia:
200 g di salmone affumicato
500 g di broccoli
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale 
300 g di formaggio molle di latte misto (pecora e mucca)
Sciogliere il lievito e il malto nell'acqua, aggiungere l'olio e versare il tutto in una ciotola con le farine mescolate al sale. Mescolare con una forchetta in modo che tutta la farina sia inglobata dall'acqua. Chiudere la ciotola con della pellicola e lasciar riposare anche 6-7 ore. Versare poi l'impasto in due teglie unte, stenderlo aiutandosi con le mani unte d'olio e farcire le pizze con i broccoli cotti al vapore e conditi con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio, il salmone affumicato a fette e il formaggio a tocchetti.

*Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato: Salmone Norvegese affumicato Bottega del Mare,  formaggio misto latte e pecora Settecolli Alibrandi Brunelli e Olio extravergine d'oliva Dante conDisano arricchito con vitamina D.

2013-02-21

Buon compleanno Sale e Pepe quanto basta

torta al cacao fragola e cioccolato bianco
Vassoio e piatti Easy Life Design, forchette Broggi
Ebbene si siamo arrivati al sesto compleanno del mio Sale e Pepe quanto basta. Ne sono successe di cose in questo lungo periodo, quasi un milione e mezzo di visitatori, ben 943 post pubblicati, 317 lettori fissi, un paio di centinaia di libri recensiti, tanti golosi prodotti d'eccellenza e altrettante operose aziende scovate sul territorio nazionale e poi piccole e grandi soddisfazioni e ancora una vita privata parallela in continua evoluzione e a volte anche in contrasto con il mio fantastico "hobby", uno studio legale messo in piedi con tanti sacrifici, un matrimonio con l'amore di sempre, due bellissimi bambini Giulio e Aurelia a scandire il tempo che passa e sempre lui, il mio blog in sottofondo accompagnato da alterne fortune. Insomma voglio festeggiare e voglio farlo a mio modo con una golosa tortina al cioccolato farcita con la confettura alle fragole dell'Azienda Agricola La Giasena, una delle mie ultime scoperte di cui vi ho parlato nel post precedente.
Per la base ho scelto il Cake all'acqua e cacao de La cucina di Asi che mi aveva molto attratto alla pubblicazione, e quella che sopra vi sembra panna è la mia mousse al cioccolato bianco, deliziosa nel contesto.

Torta al cacao e acqua con confettura di fragole mousse di cioccolato bianco

Ingredienti
Per la base:

200 g di zucchero semolato
2 uova
100 di olio di semi
200 g di farina
100 g di latte
50 g di cacao amaro in polvere
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale fino
150 g di acqua bollente
Per la mousse di cioccolato bianco:
125 g di cioccolato bianco
250 ml di panna fresca
1 cucchiaio di zucchero a velo
Per completare 
1 vasetto di confettura di fragole
cacao amaro e scaglie di coccolato fondente
Preparare la torta: mescolare tutti gli ingredienti senza montarli aggiungendo per ultimo l’acqua bollente fino ad avere un composto molto cremoso e fluido. Imburrare ed infarinare lo stampo di 20-22 cm di diametro, versarvi l'impasto e cuocere in forno a 180 °C per circa 40/45 minuti.
Intanto sciogliere il cioccolato a bagnomaria con metà della panna. A parte montare la restante panna ben fredda con lo zucchero a velo, unire la panna al composto di cioccolato una volta che lo stesso si sarà raffreddato. Lasciar riposare la crema in frigo finché la torta si sarà raffreddata. Tagliare in due la torta, farcirla con la confettura di fragole e con un terzo della mousse preparata. utilizzare la s
restante mousse per coprire la superficie del dolce. Decorare con cacao e scaglie o riccioli di cioccolato fondente.
* Per la realizzazione del dolce ho utilizzato lievito per dolci e cacao amaro AR.PA. Lieviti
Aurelia e Giulio oggi a rappresentare il tempo che passa

Buon compleanno Sale e Pepe quanto basta

torta al cacao fragola e cioccolato bianco
Vassoio e piatti Easy Life Design, forchette Broggi
Ebbene si siamo arrivati al sesto compleanno del mio Sale e Pepe quanto basta. Ne sono successe di cose in questo lungo periodo, quasi un milione e mezzo di visitatori, ben 943 post pubblicati, 317 lettori fissi, un paio di centinaia di libri recensiti, tanti golosi prodotti d'eccellenza e altrettante operose aziende scovate sul territorio nazionale e poi piccole e grandi soddisfazioni e ancora una vita privata parallela in continua evoluzione e a volte anche in contrasto con il mio fantastico "hobby", uno studio legale messo in piedi con tanti sacrifici, un matrimonio con l'amore di sempre, due bellissimi bambini Giulio e Aurelia a scandire il tempo che passa e sempre lui, il mio blog in sottofondo accompagnato da alterne fortune. Insomma voglio festeggiare e voglio farlo a mio modo con una golosa tortina al cioccolato farcita con la confettura alle fragole dell'Azienda Agricola La Giasena, una delle mie ultime scoperte di cui vi ho parlato nel post precedente.
Per la base ho scelto il Cake all'acqua e cacao de La cucina di Asi che mi aveva molto attratto alla pubblicazione, e quella che sopra vi sembra panna è la mia mousse al cioccolato bianco, deliziosa nel contesto.

Torta al cacao e acqua con confettura di fragole mousse di cioccolato bianco

Ingredienti
Per la base:

200 g di zucchero semolato
2 uova
100 di olio di semi
200 g di farina
100 g di latte
50 g di cacao amaro in polvere
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale fino
150 g di acqua bollente
Per la mousse di cioccolato bianco:
125 g di cioccolato bianco
250 ml di panna fresca
1 cucchiaio di zucchero a velo
Per completare 
1 vasetto di confettura di fragole
cacao amaro e scaglie di coccolato fondente
Preparare la torta: mescolare tutti gli ingredienti senza montarli aggiungendo per ultimo l’acqua bollente fino ad avere un composto molto cremoso e fluido. Imburrare ed infarinare lo stampo di 20-22 cm di diametro, versarvi l'impasto e cuocere in forno a 180 °C per circa 40/45 minuti.
Intanto sciogliere il cioccolato a bagnomaria con metà della panna. A parte montare la restante panna ben fredda con lo zucchero a velo, unire la panna al composto di cioccolato una volta che lo stesso si sarà raffreddato. Lasciar riposare la crema in frigo finché la torta si sarà raffreddata. Tagliare in due la torta, farcirla con la confettura di fragole e con un terzo della mousse preparata. utilizzare la s
restante mousse per coprire la superficie del dolce. Decorare con cacao e scaglie o riccioli di cioccolato fondente.
* Per la realizzazione del dolce ho utilizzato lievito per dolci e cacao amaro AR.PA. Lieviti
Aurelia e Giulio oggi a rappresentare il tempo che passa

2013-02-19

Il mio Giasena Cocktail e i dieci che sconvolsero il mondo

Canovaccio GreenGate
Giasena in dialetto bellunese significa Mirtillo ed è proprio questo il nome tradizionale che Rino Bernard ha scelto per la sua azienda La Giasena ubicata nel Comune di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, nella frazione di Vich, piccolo paese rurale alle pendici del Nevegal, montagna apprezzata come località sciistica e meta di escursioni durante tutto l’anno. Mirtilli, lamponi, fragoline bellunesi ma anche verdure e fagioli sono i prodotti che Bernard coltiva in modo naturale (praticando la lotta integrata) in un piccolo terreno di proprietà sulle Alpi bellunesi. E questi frutti, già di per sé capolavori, Bernard li trasforma in succhi, confetture altre delizie che conservano il gusto dei frutti appena raccolti come il succo di mirtillo,  il prodotto di punta de La Giasena, un succo e polpa  al 50 % minimo di mirtillo,   molto denso e ricco di fibra, un concentrato di benessere che è anche estremamente buono, e visto che le cose buone vanno a braccetto io il succo di mirtillo La Giasena l'ho trasformato in un delizioso, profumato e spumeggiante cocktail realizzato con Prosecco superiore DOCG Conegliano Valdobbiadene, una Cuvée Storica Carpenè Malvolti prodotta con metodo Charmat, un vino perfetto come aperitivo, eccellente con piatti leggeri della cucina mediterranea e ottimo con cocktail.
Non che io sia un'esperta di cocktail ma devo dire che l'argomento, recentemente trattato in un simpatico e completo libro edito da La Linea ha catturato il mio interesse. I dieci cocktail che sconvolsero il mondo è scritto da Tim Collins e racchiude, insieme alle storie e leggende sui dieci miscugli alcolici più conosciuti al mondo, le storie ad alta gradazione alcolica di uomini e donne più o meno famosi. Dal Martini allo Spritz passando per un Margarita e un Negroni il libro è fatto di storie vere o verosimili per rivivere atmosfere, momenti, personaggi, luoghi e miti del secolo appena trascorso. Completano il libro le ricette dei cocktail raccontati, le loro varianti e i consigli del barman per personalizzare i più famosi miscugli alcolici.
Per questo cocktail mi sono ispirata ad uno dei dieci cocktail raccontati nel volume il Kir, o meglio alla sua variante il Kir Royal che invece del vino bianco secco prevede l'utilizzo dello Champagne Brut insieme al famoso liquore di ribes nero Créme de Cassis. Le proporzioni sarebbero di nove a uno nel mio caso sette a tre (sette parti di prosecco e tre di succo e polpa di mirtillo) per ottenere una bevanda profumatissima e a basso contenuto alcolico da sorseggiare in compagnia ogni qual volta si abbia voglia di un momento speciale. Ora vi lascio ma sulla Giasena torniamo prestissimo.

Il mio Giasena Cocktail e i dieci che sconvolsero il mondo

Canovaccio GreenGate
Giasena in dialetto bellunese significa Mirtillo ed è proprio questo il nome tradizionale che Rino Bernard ha scelto per la sua azienda La Giasena ubicata nel Comune di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, nella frazione di Vich, piccolo paese rurale alle pendici del Nevegal, montagna apprezzata come località sciistica e meta di escursioni durante tutto l’anno. Mirtilli, lamponi, fragoline bellunesi ma anche verdure e fagioli sono i prodotti che Bernard coltiva in modo naturale (praticando la lotta integrata) in un piccolo terreno di proprietà sulle Alpi bellunesi. E questi frutti, già di per sé capolavori, Bernard li trasforma in succhi, confetture altre delizie che conservano il gusto dei frutti appena raccolti come il succo di mirtillo,  il prodotto di punta de La Giasena, un succo e polpa  al 50 % minimo di mirtillo,   molto denso e ricco di fibra, un concentrato di benessere che è anche estremamente buono, e visto che le cose buone vanno a braccetto io il succo di mirtillo La Giasena l'ho trasformato in un delizioso, profumato e spumeggiante cocktail realizzato con Prosecco superiore DOCG Conegliano Valdobbiadene, una Cuvée Storica Carpenè Malvolti prodotta con metodo Charmat, un vino perfetto come aperitivo, eccellente con piatti leggeri della cucina mediterranea e ottimo con cocktail.
Non che io sia un'esperta di cocktail ma devo dire che l'argomento, recentemente trattato in un simpatico e completo libro edito da La Linea ha catturato il mio interesse. I dieci cocktail che sconvolsero il mondo è scritto da Tim Collins e racchiude, insieme alle storie e leggende sui dieci miscugli alcolici più conosciuti al mondo, le storie ad alta gradazione alcolica di uomini e donne più o meno famosi. Dal Martini allo Spritz passando per un Margarita e un Negroni il libro è fatto di storie vere o verosimili per rivivere atmosfere, momenti, personaggi, luoghi e miti del secolo appena trascorso. Completano il libro le ricette dei cocktail raccontati, le loro varianti e i consigli del barman per personalizzare i più famosi miscugli alcolici.
Per questo cocktail mi sono ispirata ad uno dei dieci cocktail raccontati nel volume il Kir, o meglio alla sua variante il Kir Royal che invece del vino bianco secco prevede l'utilizzo dello Champagne Brut insieme al famoso liquore di ribes nero Créme de Cassis. Le proporzioni sarebbero di nove a uno nel mio caso sette a tre (sette parti di prosecco e tre di succo e polpa di mirtillo) per ottenere una bevanda profumatissima e a basso contenuto alcolico da sorseggiare in compagnia ogni qual volta si abbia voglia di un momento speciale. Ora vi lascio ma sulla Giasena torniamo prestissimo.

2013-02-17

Favoleggiando di tè, giardini reali e insoliti muffin

muffin al panettone
Stoviglie Easy Life Design
Inizio dal tè, dai giardini reali o dai muffin? Procediamo in ordine sparso...I miei muffin sono insoliti perché si tratta di dolcetti salati preparati con panettone al mandarino Loison e pecorino toscano Seggiano Pecora Nera Brunelli, un delizioso accostamento perfetto con un bicchiere di vino come con un tè un po' sostenuto ed ho scelto di accostarli ad un Punch al tè una fantastica preparazione a base di tè, rhum e scorza d'agrumi la cui ricetta ho rubato (come parte del titolo del post) ad un bellissimo e interessantissimo libro dedicato alla più rituale delle bevande.  
Favoleggiando di tè è il titolo del libro di Mirella M.P.Grillo pubblicato da Selekta editore, un volume curato in ogni dettaglio con il doppio testo in italiano e inglese, seducente e raffinato come il tè di cui in esso si parla a tutto tondo.  Storia, proprietà, varietà, preparazione, conservazione ed altri aspetti sono affrontati per la prima volta in un libro italiano con dovizia di particolari. Non mancano richiami a celebri opere letterarie in cui si parla di tè né tanto meno singolari ricette a base dell'infuso più versatile e forse diffuso al mondo.
La rassicurante e sempre affascinante immagine di una tavola imbandita per la colazione con il tè è la copertina del libro di Patrizia Traverso Lo sguardo e il gusto pubblicato da Tea, non ricette ma scatti fotografici che richiamano il pacere della tavola unito a quello della lettura fanno del libro un volume da possedere, sfogliare, leggere, rileggere e riporre con cura. Un racconto per parole e immagini dedicato al cibo. L'ispirazione di questo lavoro è stato per l'autrice il pensiero gastronomico di poeti, romanzieri, umoristi e filosofi che ha sollecitato le sue fantasie fotografico-culinarie che hanno trovato il perfetto compendio nelle citazioni tratte dal capolavoro di Pellegrino Artusi La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Un volume in cui la cucina entra di sbieco ma ci sta a meraviglia. 
Sempre un po' di traverso è affrontato l'argomento culinario in un altro libro che ha come argomento principale le bellezze dell'arte e della natura dei giardini reali di Svezia. Giardini reali di Svezia è il titolo di questo libro edito da Polistampa a firma di Sonia Santella che ci propone "Un viaggio incantato fra arte e natura". Tra una suggestiva immagine e una gustosa ricetta l'autrice ci accompagna alla scoperta di cinque parchi reali della Svezia raccontandocene la storia e le evoluzioni nel tempo. Luoghi curati, tutelati e resi fruibili dalla cittadinanza,  angoli di paradiso in cui le caffetterie, spesso veri e propri bistrot gestiti da giovani chef di talento, propongono interessanti piatti come quelli a base di verdura che sono riportati nel libro.
Ora le ricette, intanto il Punch al tè
Ingredienti:
Tè English breakfast*
1 bicchierino di Rhum
1 cucchiaio di zucchero 
scorza di limone o arancia
preparare un buon tè forte e caldo versarlo in un bicchiere da punch o in una tazza riempiendola fino a tre quarti, aggiungere il rhum caldo con lo zucchero e servire con la scorzetta d'agrumi.
*Il mio preferito è Twinings
Ed ecco i miei Muffin al pecorino e panettone che di dolce hanno solo il panettone
Ingredienti:
200 g di panettone al mandarino
250 g di farina 00
90 g di pecorino toscano
1/2 bustina di lievito chimico
200 ml di latte
75 ml di olio
1 uovo
1 pz di sale
Versare in una ciotola la farina setacciata con il lievito, il sale, il panettone sbriciolato e il formaggio grattugiato con una grattugia a fori larghi. A parte battere l'uovo, unirvi il latte e l'olio e aggiungere il composto a quello solido preparato in precedenza, amalgamare e versare a cucchiaiate negli stampi da muffin. Cuocere in forno a 180° per 25-30 minuti.
P.S. Con questi insoliti muffin partecipo al contest di Grazia Cioce Muffinidea