2014-04-30

Pane alle fave e panaché per il pic-nic del primo maggio

Cesto pic-nic ImballoREGALO.com, bicchieri piatti e posate con sacchetto di carta Verdiamo, runner Busatti
Se non si pensa a un pic-nic per domani  non si è normali. Scherzo per dirvi semplicemente che il pic-nic è per me l'essenza stessa della giornata relax per eccellenza e primavera è la stagione giusta per godersi il sole in campagna (in estate troppo calda). Ecco allora io averi pensato ad un pic-nic nell'erba in cui gustare pietanze semplici da realizzare e magari un po' ricercate nel gusto insieme a qualche speciale bevanda e Lurisia, a iniziare dalla purissima acqua, di bevande speciali che nulla hanno a che vedere con quelle ordinarie che portano gli stessi nomi, ne offre davvero tante: acqua tonica, succhi di frutta, aranciate, chinotto ma anche birra e gazzosa ed io ho deciso di provare finalmente il francese panaché, un cocktail alcolico realizzato con birra e gazzosa, molto fresco e dissetante adatto ad un pic-nic. Per realizzare questo cocktail basta mescolare bue parti di birra e una di gazzosa e sentirete che freschezza
In un pic-nic che si rispetti bandirei la plastica, poco gradevole alla vista e altamente inquinante e quindi via libera a piatti in foglia di palma e posate in legno Verdiamo così come i bicchieri in carta, tutto compostabile e biodegradabile per non avere neppure il fastidio di dividere i rifiuti a fine giornata.
Ho preparato un pane alle fave con un tocco speziato di Curry piccantissimo e del primo sale con latte di capra, perfetto per il primo maggio. Per dolce una golosa e semplice torta alle fragole.
Del pane alle fave vi lascio la ricetta qui di seguito, quella della Torta alle fragole potete leggervela su Creare in cucina dove è stata pubblicata qualche giorno fa.


Ingredienti:
500 g di farina con manitoba
1/2 bustina di lievito di birra secco AR.PA. Lieviti
200 g acqua
50 g latte
50 g olio
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 tazza di fave sgusciate
150 g di formaggio primosale
polvere di curry
Sciogliere nell'acqua mescolata al latte il lievito e lo zucchero. Miscelare le farine con il sale, aggiungere i liquidi e l'olio. Mettere a lievitare in un posto caldo e al riparo da correnti, per circa un'ora e 30 minuti.
Riprendere l'impasto stenderlo in un rettangolo, distribuirvi sopra le fave sbollentate con il sale, il primo sale a tocchetti e spolverizzare di curry, arrotolare il pane su sé stesso e adagiarlo in una teglia da plumcake. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi cuocere il pane  in forno caldo a 200° per 40 minuti circa ponendo alla base del forno una ciotola piena d'acqua per mantenere l'umidità.

Con la ricetta del pane alle fave che è perfetto abbinato ai salumi partecipo al contest di Alice"Nel cesto del picnic" del blog La cucina di Esme.

Pane alle fave e panaché per il pic-nic del primo maggio

Cesto pic-nic ImballoREGALO.com, bicchieri piatti e posate con sacchetto di carta Verdiamo, runner Busatti
Se non si pensa a un pic-nic per domani  non si è normali. Scherzo per dirvi semplicemente che il pic-nic è per me l'essenza stessa della giornata relax per eccellenza e primavera è la stagione giusta per godersi il sole in campagna (in estate troppo calda). Ecco allora io averi pensato ad un pic-nic nell'erba in cui gustare pietanze semplici da realizzare e magari un po' ricercate nel gusto insieme a qualche speciale bevanda e Lurisia, a iniziare dalla purissima acqua, di bevande speciali che nulla hanno a che vedere con quelle ordinarie che portano gli stessi nomi, ne offre davvero tante: acqua tonica, succhi di frutta, aranciate, chinotto ma anche birra e gazzosa ed io ho deciso di provare finalmente il francese panaché, un cocktail alcolico realizzato con birra e gazzosa, molto fresco e dissetante adatto ad un pic-nic. Per realizzare questo cocktail basta mescolare bue parti di birra e una di gazzosa e sentirete che freschezza
In un pic-nic che si rispetti bandirei la plastica, poco gradevole alla vista e altamente inquinante e quindi via libera a piatti in foglia di palma e posate in legno Verdiamo così come i bicchieri in carta, tutto compostabile e biodegradabile per non avere neppure il fastidio di dividere i rifiuti a fine giornata.
Ho preparato un pane alle fave con un tocco speziato di Curry piccantissimo e del primo sale con latte di capra, perfetto per il primo maggio. Per dolce una golosa e semplice torta alle fragole.
Del pane alle fave vi lascio la ricetta qui di seguito, quella della Torta alle fragole potete leggervela su Creare in cucina dove è stata pubblicata qualche giorno fa.


Ingredienti:
500 g di farina con manitoba
1/2 bustina di lievito di birra secco AR.PA. Lieviti
200 g acqua
50 g latte
50 g olio
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 tazza di fave sgusciate
150 g di formaggio primosale
polvere di curry
Sciogliere nell'acqua mescolata al latte il lievito e lo zucchero. Miscelare le farine con il sale, aggiungere i liquidi e l'olio. Mettere a lievitare in un posto caldo e al riparo da correnti, per circa un'ora e 30 minuti.
Riprendere l'impasto stenderlo in un rettangolo, distribuirvi sopra le fave sbollentate con il sale, il primo sale a tocchetti e spolverizzare di curry, arrotolare il pane su sé stesso e adagiarlo in una teglia da plumcake. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi cuocere il pane  in forno caldo a 200° per 40 minuti circa ponendo alla base del forno una ciotola piena d'acqua per mantenere l'umidità.

Con la ricetta del pane alle fave che è perfetto abbinato ai salumi partecipo al contest di Alice"Nel cesto del picnic" del blog La cucina di Esme.

2014-04-27

Pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata

Piatti La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Ideando, preparando e soprattutto degustando questo piatto ho compreso il concetto di lusso a tavola.
Concludere così un pasto o trascorrere un'ora felice sbocconcellando questo pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata insieme ad un bicchiere di dorato e amabile Verduzzo Friulano Castello di Porcìa non ha prezzo. 
Il pane l'ho fatto io con farina di grano saraceno, yogurt, uvetta e mandorle e nel realizzarlo mi sono divertita a dargli una forma palmata che mi ha concesso di ricavare con facilità i bocconcini che vedete il foto. 
Ma i buoni prodotti che ho scelto di abbinarvi sono leccornie di Romagna che potevo trovare solo presso Luvirie, produttore artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola. 
Il Formaggio di Fossa di Sogliano sul Rubicone è un pecorino puro che viene infossato dopo tre mesi di stagionatura, questo lo rende più pregiato, ricco di profumi e dal sapore soprendente. Delicato e dolce all'assaggio diventa più piccante in bocca lasciando poi un retrogusto amaro, ho trovato che fosse il compagno ideale della Luviriata, non un porodotto tipico romagnolo ma una creazione esclusiva di Luvirie, una dolcezza caramellata che non sazia, a base di pera, zucca, noci e zenzero. Un prodotto che sta benissimo con una vasta gamma di formaggi ma che può essere utilizzato anche semplicemente come confettura e che insieme al Formaggio di Fossa ha  completato in modo sorprendente quel ricco sapore con note dolci del mio pane.
Assaggiandolo è delizioso e sorprendente, perché al primo impatto può sembrare dolce e delicato per poi farsi sempre più piccante lasciando un retrogusto amaro sul palato. - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.MTSPYLEC.dpuf
Dico semplicemente che a volte vale la pena attraversare tutta la penisola per degustare prodotti così e quando mi capita di farlo...bè so rispondere con ragionevole certezza cosa sia il lusso a tavola.
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
Pane ricco allo yogurt
Ingredienti:
350 g di farina 0*
150 g di farina di grano saraceno
100 g di yogurt denso
10 g di lievito di birra
200 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 manciata di uvetta
mandorle q.b. 
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua tiepida e aggiungervi 100 g di farina, formando una pastellina. Lasciar agire il lievito per qualche ora, poi miscelare la restante farina con quella di grano saraceno, aggiungervi il sale e poi il lievito preparato, lo yogurt e una bella manciata di uvetta, aggiungere altra acqua in modo da formare un impasto solido. Formare una palla liscia e lasciar lievitare fino al raddoppio in una ciotola infarinata coperta da pellicola. Ricavare dall'impasto dei rotolini e dopo averli tagliati in pezzi da 4-5 cm, arrotondarli tra le mani e attaccarli tra loro a raggiera formando una sorta di "palma". Inserire sopra ogni sporgenza una mandorla e infornare a 200° per 25-30 minuti. Serivre il pane con scaglie di formaggio di fossa e Luviriata.
* Per la ricetta ho utilizzato farina "Senz'altro" W350 Garofalo

Pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata

Piatti La Porcellana Bianca, americano e tovagliolo Busatti
Ideando, preparando e soprattutto degustando questo piatto ho compreso il concetto di lusso a tavola.
Concludere così un pasto o trascorrere un'ora felice sbocconcellando questo pane ricco allo yogurt con Formaggio di Fossa di Sogliano e Luviriata insieme ad un bicchiere di dorato e amabile Verduzzo Friulano Castello di Porcìa non ha prezzo. 
Il pane l'ho fatto io con farina di grano saraceno, yogurt, uvetta e mandorle e nel realizzarlo mi sono divertita a dargli una forma palmata che mi ha concesso di ricavare con facilità i bocconcini che vedete il foto. 
Ma i buoni prodotti che ho scelto di abbinarvi sono leccornie di Romagna che potevo trovare solo presso Luvirie, produttore artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola. 
Il Formaggio di Fossa di Sogliano sul Rubicone è un pecorino puro che viene infossato dopo tre mesi di stagionatura, questo lo rende più pregiato, ricco di profumi e dal sapore soprendente. Delicato e dolce all'assaggio diventa più piccante in bocca lasciando poi un retrogusto amaro, ho trovato che fosse il compagno ideale della Luviriata, non un porodotto tipico romagnolo ma una creazione esclusiva di Luvirie, una dolcezza caramellata che non sazia, a base di pera, zucca, noci e zenzero. Un prodotto che sta benissimo con una vasta gamma di formaggi ma che può essere utilizzato anche semplicemente come confettura e che insieme al Formaggio di Fossa ha  completato in modo sorprendente quel ricco sapore con note dolci del mio pane.
Assaggiandolo è delizioso e sorprendente, perché al primo impatto può sembrare dolce e delicato per poi farsi sempre più piccante lasciando un retrogusto amaro sul palato. - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.MTSPYLEC.dpuf
Dico semplicemente che a volte vale la pena attraversare tutta la penisola per degustare prodotti così e quando mi capita di farlo...bè so rispondere con ragionevole certezza cosa sia il lusso a tavola.
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
produzione artigianale di specialità alimentari tratte dalla cucina tradizionale romagnola - See more at: http://www.luvirie.com/prodotti-tipici-romagnoli/formaggio-di-fossa-di-sogliano.html#sthash.aG4QtauE.dpuf
Pane ricco allo yogurt
Ingredienti:
350 g di farina 0*
150 g di farina di grano saraceno
100 g di yogurt denso
10 g di lievito di birra
200 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 manciata di uvetta
mandorle q.b. 
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua tiepida e aggiungervi 100 g di farina, formando una pastellina. Lasciar agire il lievito per qualche ora, poi miscelare la restante farina con quella di grano saraceno, aggiungervi il sale e poi il lievito preparato, lo yogurt e una bella manciata di uvetta, aggiungere altra acqua in modo da formare un impasto solido. Formare una palla liscia e lasciar lievitare fino al raddoppio in una ciotola infarinata coperta da pellicola. Ricavare dall'impasto dei rotolini e dopo averli tagliati in pezzi da 4-5 cm, arrotondarli tra le mani e attaccarli tra loro a raggiera formando una sorta di "palma". Inserire sopra ogni sporgenza una mandorla e infornare a 200° per 25-30 minuti. Serivre il pane con scaglie di formaggio di fossa e Luviriata.
* Per la ricetta ho utilizzato farina "Senz'altro" W350 Garofalo

2014-04-22

Tatin di pomodori e olive

Piatti ISI Milano, canovaccio Busatti
E la Pasqua 2014 se ne va in archivio: tanto da fare, parenti, uscite programmate e non, influenza e acciacchi vari non previsti, altri imprevisti dell'ultimo minuto e nessun attimo per riposare. Ora iniziamo con le feste di primavera, le gite e i pic-nic, rinfreschiamo i menù e leviamo in alto i calici per brindare alla bella stagione. Vi propongo una Tatin con pomodori datterini, olive, feta e profumatissimo origano, una ricetta facile da gustare sotto un portico assaporando i primi raggi di vero sole. In abbinamento ho scelto un Grillo Cantine Settesoli, bianco piacevolmente sapido e persistente con note di fiori d’arancio e sentori di ananas e limone.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia fresca
300 g c.a. di pomodori datterini
100 g di feta greca
1 manciata di oliveverdi
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
origano
sale e zucchero
Sfregare il fondo di una teglia (28 cm di diametro) con uno spicchio d'aglio, olearne per bene la superficie, sbriciolarvi sopra la feta e le olive denocciolate a rondelle, allinearvi i pomodorini tagliati a metà e conditi con sale, zucchero e origano, facendo in modo che la parte tagliata si adagi sul fondo. Passare la teglia in forno caldo per 10 minuti circa (i pomodorini dovranno inizare a colorire risultando un po' appassiti). Estrarre la teglia dal forno e srotolare sopra i pimodorini la pasta sfoglia cercando diinserire in basso i bordi. Infornare nuovamente, finché la pasta risulterà gonfia e dorata. Servire la tatin calda o tiepida.

Tatin di pomodori e olive

Piatti ISI Milano, canovaccio Busatti
E la Pasqua 2014 se ne va in archivio: tanto da fare, parenti, uscite programmate e non, influenza e acciacchi vari non previsti, altri imprevisti dell'ultimo minuto e nessun attimo per riposare. Ora iniziamo con le feste di primavera, le gite e i pic-nic, rinfreschiamo i menù e leviamo in alto i calici per brindare alla bella stagione. Vi propongo una Tatin con pomodori datterini, olive, feta e profumatissimo origano, una ricetta facile da gustare sotto un portico assaporando i primi raggi di vero sole. In abbinamento ho scelto un Grillo Cantine Settesoli, bianco piacevolmente sapido e persistente con note di fiori d’arancio e sentori di ananas e limone.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia fresca
300 g c.a. di pomodori datterini
100 g di feta greca
1 manciata di oliveverdi
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
origano
sale e zucchero
Sfregare il fondo di una teglia (28 cm di diametro) con uno spicchio d'aglio, olearne per bene la superficie, sbriciolarvi sopra la feta e le olive denocciolate a rondelle, allinearvi i pomodorini tagliati a metà e conditi con sale, zucchero e origano, facendo in modo che la parte tagliata si adagi sul fondo. Passare la teglia in forno caldo per 10 minuti circa (i pomodorini dovranno inizare a colorire risultando un po' appassiti). Estrarre la teglia dal forno e srotolare sopra i pimodorini la pasta sfoglia cercando diinserire in basso i bordi. Infornare nuovamente, finché la pasta risulterà gonfia e dorata. Servire la tatin calda o tiepida.

2014-04-18

Biscottini centrotavola per Pasqua

Regalare dei fiori arricchiti con golosi biscottini al cacao o decorare una tavola pasquale con un centrotavola tutto da gustare potrebbe essere un'idea simpatica. La ricetta è molto semplice e i biscotti possono essere anche un modo per trascorrere un paio d'ore con i bambini di casa.
 Vi lascio la semplice ricetta per realizzare i biscottini centrotavola per Pasqua ed anche un'idea per una tavola meno formale della precedente perfetta per una cena o un pranzo pasquale in famiglia o anche per Pasquetta.
Sulla mia tavola bicchieri acqua La Porcellana Bianca, acqua Lurisia, vino Nero d'Avola Cantine Settesoli
Biscottini centrotavola
Ingredienti:
450 g di farina 00 
50 g di cacao amaro
200 g di zucchero
100 g di burro morbido 2 uova
1 cucchiaio di miele*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la glassa:
200 g c.a. di zucchero a velo
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore, a uovo e nelle forme desiderate tanti biscottini anche di misure diverse infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti.Amalgamare lo zucchero a velo con qualche cucchiaio di acqua per formare una glassa densa. Versare la glassa in un conetto di carta e decorare a piacere la superficie dei biscotti.
Per la ricetta ho utilizzato cacao amaro, lievito atomico e zucchero a velo Ar.Pa. Lieviti, Mielbio Rigoni di Asiago e farina "Senz'altro" W170 Garofalo.
Ecco la foto di un vasetto che ho regalato.
Per relaizzare vasetti così basta inserire i biscotti con lo spiedino in un vasetto fiorito, coprire il vasetto con una busta di carta Verdiamo e legare il tutto con un fiocco di rafia colorata. BUONA PASQUA A TUTTI e non dimenticate di dare un'occhiata alla mia pagina Facebook, qualche idea dell'ultimo minuto ci scappa sempre.


Biscottini centrotavola per Pasqua

Regalare dei fiori arricchiti con golosi biscottini al cacao o decorare una tavola pasquale con un centrotavola tutto da gustare potrebbe essere un'idea simpatica. La ricetta è molto semplice e i biscotti possono essere anche un modo per trascorrere un paio d'ore con i bambini di casa.
 Vi lascio la semplice ricetta per realizzare i biscottini centrotavola per Pasqua ed anche un'idea per una tavola meno formale della precedente perfetta per una cena o un pranzo pasquale in famiglia o anche per Pasquetta.
Sulla mia tavola bicchieri acqua La Porcellana Bianca, acqua Lurisia, vino Nero d'Avola Cantine Settesoli
Biscottini centrotavola
Ingredienti:
450 g di farina 00 
50 g di cacao amaro
200 g di zucchero
100 g di burro morbido 2 uova
1 cucchiaio di miele*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la glassa:
200 g c.a. di zucchero a velo
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore, a uovo e nelle forme desiderate tanti biscottini anche di misure diverse infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti.Amalgamare lo zucchero a velo con qualche cucchiaio di acqua per formare una glassa densa. Versare la glassa in un conetto di carta e decorare a piacere la superficie dei biscotti.
Per la ricetta ho utilizzato cacao amaro, lievito atomico e zucchero a velo Ar.Pa. Lieviti, Mielbio Rigoni di Asiago e farina "Senz'altro" W170 Garofalo.
Ecco la foto di un vasetto che ho regalato.
Per relaizzare vasetti così basta inserire i biscotti con lo spiedino in un vasetto fiorito, coprire il vasetto con una busta di carta Verdiamo e legare il tutto con un fiocco di rafia colorata. BUONA PASQUA A TUTTI e non dimenticate di dare un'occhiata alla mia pagina Facebook, qualche idea dell'ultimo minuto ci scappa sempre.


2014-04-15

Ciambelline per Pesach

Alzatina La Vecchia Faenza
Cade oggi il primo giorno di Pesach, la pasqua ebraica che si protrae per una settimana. La prima sera è caratterizzata dal Seder (ordine della festa) la cena pasquale che raduna parenti amici e forestieri per la lettura dell'Aggadà (narrazione). Una cena e un rituale prestabiliti come in ogni religione seppure io consideri quella ebraica più di una religione, una cultura, un modo di essere che esige ammirazione e rispetto per tutti coloro che sono riusciti a preservarne intatti "i segni" distintivi nonostante le avversità. La comunità ebraica in Italia è ormai scarna ma estremamente legata alle proprie tradizioni e ritualità anche in cucina. Regole precise dicevo anche a tavola dove tante son le limitazioni, possono essere consumati solo alimenti kasher, cibi adatti ovvero preparati in conformità con le particolari regole alimentari ebraiche. Mi sono fatta molte domande sulla loro cultura e tante risposte le ho ricevute attraverso dei libri di cucina.
 La mia cucina Kasher - Assaggiando qua e là è il libro di Giuliana Giannetti pubblicato da Sovera Edizioni, come suggerisce il sottotitolo raccoglie ricette di tradizione tratte da vari ricettari trovati nelle soffitte e nei cassetti delle varie case di famiglia dell'autrice. Altre vengono da amiche e dai viaggi, fino a Gerusalemme dove la Giannetti si è alla fine trasferita. Ricette che non sono solo una maniera per far da mangiare ma ma per tramandare un mondo. Segreti e trame di vita differenti legate da gesti comuni. Non solo ricette di cultura ebraica nel libro ma anche contaminazioni, classici della cucina tradizionale ed internazionale rivisitati e proposti in chiave kasher.
La mia cucina ebraico romanesca è il libro di Bruna Tedeschi pubblicato da Logart Press. Un manuale di cucina ricco di storia e cultura che si sfoglia con vero piacere grazie anche alle immagini che ci parlano di Roma e dei suoi mercati. E' a Roma che principalmente la comunità ebraica autocnona e il resto della cittadinanza si sono integrati e hanno culturalmente interagito dando luogo a rari esempi di commistione e convivenza tra culture. Espressione di questa commistione è anche la cultura gastronomica, ne sono valido esempio i carciofi alla giudìa. La cucina della comunità ebraica e quella romanesca sono unite dagli stessi poveri ingredienti spesso trattati diversamente così tanto da assumere nuovi sapori. Nel libro Bruna Tedeschi  ci rende partecipi di questo mondo a noi sconosciuto, la ricerca del nuovo attraverso il passato, la ricerca della tradizione attraverso i ricordi di famiglia. Alcune ricette del libro hanno provenienza antichissima e sono vere e proprie "ricette di antiquariato gastronomico" come le definisce lei stessa, altre sono "nuove proposte".
Alcune ricette tradizionali le ho ritrovate in entrambi i volumi, da molte sono stata attratta ma alla fine ho scelto questi semplici e profumati biscotti tipici del periodo pasquale. Ho scelto la versione di mamma Elena riportata dalla Tedeschi più dettagliata nelle dosi e piena di aromi. Mi raccomando il lievito non è una dimenticanza nel periodo di Pesach i lieviti sono banditi dagli alimenti.
Ciambelline per Pesach
Ingredienti:
150 g di zucchero
3 uova
6 mezzi gusci di olio di semi
cannella
scorza di 1/2 arancia
scorza di 1/2 limone
sale 
500 g c.a. di farina 
Disporre la farina a fontana e mettere al centro gli altri ingredienti. Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto morbido, modellare i bastoncini e chiuderli a ciambelle. Cuocere in forno a 170° finché risultano appena colorite. Ho completato di mia iniziativa con zucchero a velo.

Ciambelline per Pesach

Alzatina La Vecchia Faenza
Cade oggi il primo giorno di Pesach, la pasqua ebraica che si protrae per una settimana. La prima sera è caratterizzata dal Seder (ordine della festa) la cena pasquale che raduna parenti amici e forestieri per la lettura dell'Aggadà (narrazione). Una cena e un rituale prestabiliti come in ogni religione seppure io consideri quella ebraica più di una religione, una cultura, un modo di essere che esige ammirazione e rispetto per tutti coloro che sono riusciti a preservarne intatti "i segni" distintivi nonostante le avversità. La comunità ebraica in Italia è ormai scarna ma estremamente legata alle proprie tradizioni e ritualità anche in cucina. Regole precise dicevo anche a tavola dove tante son le limitazioni, possono essere consumati solo alimenti kasher, cibi adatti ovvero preparati in conformità con le particolari regole alimentari ebraiche. Mi sono fatta molte domande sulla loro cultura e tante risposte le ho ricevute attraverso dei libri di cucina.
 La mia cucina Kasher - Assaggiando qua e là è il libro di Giuliana Giannetti pubblicato da Sovera Edizioni, come suggerisce il sottotitolo raccoglie ricette di tradizione tratte da vari ricettari trovati nelle soffitte e nei cassetti delle varie case di famiglia dell'autrice. Altre vengono da amiche e dai viaggi, fino a Gerusalemme dove la Giannetti si è alla fine trasferita. Ricette che non sono solo una maniera per far da mangiare ma ma per tramandare un mondo. Segreti e trame di vita differenti legate da gesti comuni. Non solo ricette di cultura ebraica nel libro ma anche contaminazioni, classici della cucina tradizionale ed internazionale rivisitati e proposti in chiave kasher.
La mia cucina ebraico romanesca è il libro di Bruna Tedeschi pubblicato da Logart Press. Un manuale di cucina ricco di storia e cultura che si sfoglia con vero piacere grazie anche alle immagini che ci parlano di Roma e dei suoi mercati. E' a Roma che principalmente la comunità ebraica autocnona e il resto della cittadinanza si sono integrati e hanno culturalmente interagito dando luogo a rari esempi di commistione e convivenza tra culture. Espressione di questa commistione è anche la cultura gastronomica, ne sono valido esempio i carciofi alla giudìa. La cucina della comunità ebraica e quella romanesca sono unite dagli stessi poveri ingredienti spesso trattati diversamente così tanto da assumere nuovi sapori. Nel libro Bruna Tedeschi  ci rende partecipi di questo mondo a noi sconosciuto, la ricerca del nuovo attraverso il passato, la ricerca della tradizione attraverso i ricordi di famiglia. Alcune ricette del libro hanno provenienza antichissima e sono vere e proprie "ricette di antiquariato gastronomico" come le definisce lei stessa, altre sono "nuove proposte".
Alcune ricette tradizionali le ho ritrovate in entrambi i volumi, da molte sono stata attratta ma alla fine ho scelto questi semplici e profumati biscotti tipici del periodo pasquale. Ho scelto la versione di mamma Elena riportata dalla Tedeschi più dettagliata nelle dosi e piena di aromi. Mi raccomando il lievito non è una dimenticanza nel periodo di Pesach i lieviti sono banditi dagli alimenti.
Ciambelline per Pesach
Ingredienti:
150 g di zucchero
3 uova
6 mezzi gusci di olio di semi
cannella
scorza di 1/2 arancia
scorza di 1/2 limone
sale 
500 g c.a. di farina 
Disporre la farina a fontana e mettere al centro gli altri ingredienti. Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto morbido, modellare i bastoncini e chiuderli a ciambelle. Cuocere in forno a 170° finché risultano appena colorite. Ho completato di mia iniziativa con zucchero a velo.

2014-04-11

La tavola di Pasqua e la pastiera salata

Tovaglia Busatti, Piatti, tazzine fiori e bicchieri acqua La Porcellana Bianca, piattini candele Easy Life Design, teiera Laboratorio Pesaro
Ormai ci siamo e voglio che questa Pasqua sia davvero la festa di Primavera, per i colori, i profumi e tutto il bello di cui possiamo e dobbiamo circondarci.
Ho pensato ad una tavola fresca, elegante e tenue come solo la Primavera sa essere: piatti bianchi che richiamano nella forma i fiori, tovaglia in rosa, un po' di verde per i nastri e qualche nota più vivace ma in tono nei fiori, un mix di roselline rampicanti e fiori di campo.

Su una tavola così anche le pietanze devono essere in tema, pasquali sì, magari di tradizione e perché non cedere anche a qualche innovazione?
Su Cucina Naturale di Aprile vi è un intero menu di festa vegetariano e tante variazioni alle ricette classiche. 
Anch'io ho voluto variare un classico dolce in chiave salata e vegetariana. 
La dolce pastiera di grano è diventata salata per un antipasto pasquale gustoso e sorprendente.

Pastiera salata
Eccovi la mia ricetta
Ingredienti per 4 monoporzioni
Per la frolla:
200 g di farina
100 g di burro
1 pz di sale
1 tuorlo
3-4 cucchiai di acqua
Per il ripieno:
150 g di verdure miste (piselli, carote e zucchine)
100 g di ricotta fresca
1 uovo
150 g di grano cotto
1 dl di latte
1 scalogno
2 cucchiai di grana grattugiato
sale e pepe 
Lavorare velocemente la farina con il burro freddo fino a renderla sabbiosa, unire il sale, il tuorlo el'acqua, formare una palla e lasciarla riposare in frigo.
Tagliare a cubetti piccolissimi le verdure, tritare lo scalogno e dopo averlo appassito in un tegame con un filo d'olio e un pizzico di sale, saltarvi il grano già lessato, aggiungere il latte e lasciarlo assorbire mescolando, unire anche la ricotta e scioglierla per bene, aggiungere le verdure tagliare a dadini (delle zucchine solo il verde) e lessate appena, lasciar intiepidire, aggiungere il grana e l'uovo, regolare di sale e pepe.
Stendere la frolla in una sfoglia sottile, foderarvi quattro stampi da crostatine e bucherellare il fodno, distribuire negli stampi l'impasto di grano preparato e completare con i classici bastoncini di impasto ricavati dai ritagli, infornare a 180° per 25-30 minuti, fino a doratura. Servirecon un Fiano di Avellino Villa Raiano.

La tavola di Pasqua e la pastiera salata

Tovaglia Busatti, Piatti, tazzine fiori e bicchieri acqua La Porcellana Bianca, piattini candele Easy Life Design, teiera Laboratorio Pesaro
Ormai ci siamo e voglio che questa Pasqua sia davvero la festa di Primavera, per i colori, i profumi e tutto il bello di cui possiamo e dobbiamo circondarci.
Ho pensato ad una tavola fresca, elegante e tenue come solo la Primavera sa essere: piatti bianchi che richiamano nella forma i fiori, tovaglia in rosa, un po' di verde per i nastri e qualche nota più vivace ma in tono nei fiori, un mix di roselline rampicanti e fiori di campo.

Su una tavola così anche le pietanze devono essere in tema, pasquali sì, magari di tradizione e perché non cedere anche a qualche innovazione?
Su Cucina Naturale di Aprile vi è un intero menu di festa vegetariano e tante variazioni alle ricette classiche. 
Anch'io ho voluto variare un classico dolce in chiave salata e vegetariana. 
La dolce pastiera di grano è diventata salata per un antipasto pasquale gustoso e sorprendente.

Pastiera salata
Eccovi la mia ricetta
Ingredienti per 4 monoporzioni
Per la frolla:
200 g di farina
100 g di burro
1 pz di sale
1 tuorlo
3-4 cucchiai di acqua
Per il ripieno:
150 g di verdure miste (piselli, carote e zucchine)
100 g di ricotta fresca
1 uovo
150 g di grano cotto
1 dl di latte
1 scalogno
2 cucchiai di grana grattugiato
sale e pepe 
Lavorare velocemente la farina con il burro freddo fino a renderla sabbiosa, unire il sale, il tuorlo el'acqua, formare una palla e lasciarla riposare in frigo.
Tagliare a cubetti piccolissimi le verdure, tritare lo scalogno e dopo averlo appassito in un tegame con un filo d'olio e un pizzico di sale, saltarvi il grano già lessato, aggiungere il latte e lasciarlo assorbire mescolando, unire anche la ricotta e scioglierla per bene, aggiungere le verdure tagliare a dadini (delle zucchine solo il verde) e lessate appena, lasciar intiepidire, aggiungere il grana e l'uovo, regolare di sale e pepe.
Stendere la frolla in una sfoglia sottile, foderarvi quattro stampi da crostatine e bucherellare il fodno, distribuire negli stampi l'impasto di grano preparato e completare con i classici bastoncini di impasto ricavati dai ritagli, infornare a 180° per 25-30 minuti, fino a doratura. Servirecon un Fiano di Avellino Villa Raiano.