2013-03-30

Un insolito centrotavola per Pasqua

Per rendere più bella la tavola di Pasqua ho "sacrificato" ben due eccellenti prodotti di Loison, in origine splendidamente confezionati come vedete in foto.
 La mitica colomba al mandarino che fa da base alla mia dolce creazione e la veneziana al mandarino che ho unito a della pasta di mandorle per realizzare i golosi tartufini che ho infilzato nella colomba.
E poiché Pasqua non è tale senza uova ho aggiunto anche degli ovetti di cioccolato. Qualche nastrino colorato arricchisce ulteriormente la composizione. Il vero sacrificio sarà consumare il tutto ma tant'è mi sento stavolta portata alla penitenza e quindi mi offro volontaria. 
Grazie a Dario Loison per avermi concesso di realizzare questo appetibile centrotavola e Buona Pasqua a tutti voi cari lettori.
Tartufini al marzapane
ingredienti:
120 g di colomba o veneziana al mandarino
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di liquore amaretto
1 tuorlo
cacao e cocco per ricoprire i tartufini
Frullare insieme tutti gli ingredienti, formare delle "polpettine e passarle nel cacao o nel cocco dopo averle un po' fatte rassodare in frigo. Rimettere i tartufini in frigo fino al momento di servirli.
*Per i tartufini andrà bene anche della colomba tradizionale o dei  semplici savoiardi.

Un insolito centrotavola per Pasqua

Per rendere più bella la tavola di Pasqua ho "sacrificato" ben due eccellenti prodotti di Loison, in origine splendidamente confezionati come vedete in foto.
 La mitica colomba al mandarino che fa da base alla mia dolce creazione e la veneziana al mandarino che ho unito a della pasta di mandorle per realizzare i golosi tartufini che ho infilzato nella colomba.
E poiché Pasqua non è tale senza uova ho aggiunto anche degli ovetti di cioccolato. Qualche nastrino colorato arricchisce ulteriormente la composizione. Il vero sacrificio sarà consumare il tutto ma tant'è mi sento stavolta portata alla penitenza e quindi mi offro volontaria. 
Grazie a Dario Loison per avermi concesso di realizzare questo appetibile centrotavola e Buona Pasqua a tutti voi cari lettori.
Tartufini al marzapane
ingredienti:
120 g di colomba o veneziana al mandarino
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di liquore amaretto
1 tuorlo
cacao e cocco per ricoprire i tartufini
Frullare insieme tutti gli ingredienti, formare delle "polpettine e passarle nel cacao o nel cocco dopo averle un po' fatte rassodare in frigo. Rimettere i tartufini in frigo fino al momento di servirli.
*Per i tartufini andrà bene anche della colomba tradizionale o dei  semplici savoiardi.

2013-03-29

Freselle di grano saraceno con gorgonzola, mele caramellate e lombo ai pepi

Stoviglie La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
I periodi di festa sono belli perché si vede più gente, ogni occasione è buona per frequentare parenti e amici e magari dopo il pranzo pasquale capita che la cena si salti pure in favore di cinema, teatro o passeggiata all'aria aperta secondo il clima e i gusti personali. Al ritorno però, se pure non ci si vuole sedere a tavola, si ha voglia di qualcosa per placare quel sicuro languorino ed avere il pretesto di stare in compagnia, allora perché non cogliere l'occasione e organizzare uno straordinario Tè, qualunque ora andrà bene di sera magari per "i più nervosi" si opterà per i nuovi tè deteinati di Twinings. Ma cosa serviremo con il Tè? Di idee dolci e salate nel mio blog ne trovate tante ma ne voglio aggiungere una che ritengo davvero speciale anche perché si può preparare in due tempi sono delle freselle di grano saraceno (che potete preparare anche oggi e conservare in freezer per poi tostarle al bisogno) farcite con gorgonzola al mascarpone, il duetto di Mauri nel mio caso, mele caramellate con Mielbio di melo Rigoni di Asiago e per finire fiammiferi di Lombo stagionato ai pepi di Corrado Benedetti che potete sostituire anche con del crudo o speck secondo le vostre preferenze.
Ingredienti
Per 30 freselle c.a.:
Padella linea Scala di BergHOFF Italia

300 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
12 g di lievito di birra fresco
250 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Per le mele caramellate:
2 mele rosse qualità Modì

2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di melo

Per completare:
gorgonzola al mascarpone 
lombo stagionato ai pepi o speck o prosciutto a piacere
Preparare le freselle: Amalgamare il lievito con un po’ di farina e acqua appena tiepida, tanta da formare un composto molle. Lasciarlo riposare per 15- 20 minuti finché inizierà a gonfiare. Unire il composto alla restante farina, l’acqua, il sale e l’olio e lasciare lievitare fino al raddoppio. Sgonfiare il composto e ricavarne 15 pagnottine tonde che andranno schiacciate. Lasciar lievitare le focaccine ottenute sulla teglia, prima di infornarle alla massima temperatura. Tolte dal forno dividere in due metà ogni focaccina tagliandola come per farcirla, rimetterla in teglia, con la parte tagliata rivolta verso l’alto e procedere allo stesso modo con le altre, porre le focaccine di nuovo in forno a biscottare.
Preparare le mele caramellate: Fondere il burro in un padellino versarvi le mele a cubetti con la buccia e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. 
Una volta pronte le mele spalmare le freselle con gorgonzola al mascarpone, versarvi sopra una cucchiaiata di mele caramellate e completare con fiammiferi di lombo stagionato ai pepi.


Se l'idea della bruschetta sfiziosa risolvi serata, o da abbinare al tè del pomeriggio vi è piaciuta non posso che segnalarvi una pubblicazione dedicata all'argomento Le bruschette 52 ricette tradizionali e creative è il titolo del libro che la nota blogger Giulia Nekorkina, ai più conosciuta come Rossa di sera, ha pubblicato nella collana Pantagruel di Morganti editore. Piccolo nel formato e nel prezzo il libro, splendidamente illustrato, è una vera miniera di "croccanti" e veloci idee.  L'autrice, russa, interpreta magistralmente e in modo piuttosto originale, com'è facile intuire, uno dei piatti  simbolo della cucina italiana. Tanta tanta fantasia trasforma una fetta di pane in un vero peccato di gola salato o anche dolce per accontentare tutti in ogni momento della giornata. Certamente replicherò qualcuna delle ricette del libro, del resto il pensiero della bruschetta con cozze cannellini e sedano non mi sta facendo dormire la notte. 
Tornando a noi anche con la golosa ricetta di oggi voglio partecipare al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate indetto da Rigoni di Asiago

Freselle di grano saraceno con gorgonzola, mele caramellate e lombo ai pepi

Stoviglie La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
I periodi di festa sono belli perché si vede più gente, ogni occasione è buona per frequentare parenti e amici e magari dopo il pranzo pasquale capita che la cena si salti pure in favore di cinema, teatro o passeggiata all'aria aperta secondo il clima e i gusti personali. Al ritorno però, se pure non ci si vuole sedere a tavola, si ha voglia di qualcosa per placare quel sicuro languorino ed avere il pretesto di stare in compagnia, allora perché non cogliere l'occasione e organizzare uno straordinario Tè, qualunque ora andrà bene di sera magari per "i più nervosi" si opterà per i nuovi tè deteinati di Twinings. Ma cosa serviremo con il Tè? Di idee dolci e salate nel mio blog ne trovate tante ma ne voglio aggiungere una che ritengo davvero speciale anche perché si può preparare in due tempi sono delle freselle di grano saraceno (che potete preparare anche oggi e conservare in freezer per poi tostarle al bisogno) farcite con gorgonzola al mascarpone, il duetto di Mauri nel mio caso, mele caramellate con Mielbio di melo Rigoni di Asiago e per finire fiammiferi di Lombo stagionato ai pepi di Corrado Benedetti che potete sostituire anche con del crudo o speck secondo le vostre preferenze.
Ingredienti
Per 30 freselle c.a.:
Padella linea Scala di BergHOFF Italia

300 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
12 g di lievito di birra fresco
250 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Per le mele caramellate:
2 mele rosse qualità Modì

2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di melo

Per completare:
gorgonzola al mascarpone 
lombo stagionato ai pepi o speck o prosciutto a piacere
Preparare le freselle: Amalgamare il lievito con un po’ di farina e acqua appena tiepida, tanta da formare un composto molle. Lasciarlo riposare per 15- 20 minuti finché inizierà a gonfiare. Unire il composto alla restante farina, l’acqua, il sale e l’olio e lasciare lievitare fino al raddoppio. Sgonfiare il composto e ricavarne 15 pagnottine tonde che andranno schiacciate. Lasciar lievitare le focaccine ottenute sulla teglia, prima di infornarle alla massima temperatura. Tolte dal forno dividere in due metà ogni focaccina tagliandola come per farcirla, rimetterla in teglia, con la parte tagliata rivolta verso l’alto e procedere allo stesso modo con le altre, porre le focaccine di nuovo in forno a biscottare.
Preparare le mele caramellate: Fondere il burro in un padellino versarvi le mele a cubetti con la buccia e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. 
Una volta pronte le mele spalmare le freselle con gorgonzola al mascarpone, versarvi sopra una cucchiaiata di mele caramellate e completare con fiammiferi di lombo stagionato ai pepi.


Se l'idea della bruschetta sfiziosa risolvi serata, o da abbinare al tè del pomeriggio vi è piaciuta non posso che segnalarvi una pubblicazione dedicata all'argomento Le bruschette 52 ricette tradizionali e creative è il titolo del libro che la nota blogger Giulia Nekorkina, ai più conosciuta come Rossa di sera, ha pubblicato nella collana Pantagruel di Morganti editore. Piccolo nel formato e nel prezzo il libro, splendidamente illustrato, è una vera miniera di "croccanti" e veloci idee.  L'autrice, russa, interpreta magistralmente e in modo piuttosto originale, com'è facile intuire, uno dei piatti  simbolo della cucina italiana. Tanta tanta fantasia trasforma una fetta di pane in un vero peccato di gola salato o anche dolce per accontentare tutti in ogni momento della giornata. Certamente replicherò qualcuna delle ricette del libro, del resto il pensiero della bruschetta con cozze cannellini e sedano non mi sta facendo dormire la notte. 
Tornando a noi anche con la golosa ricetta di oggi voglio partecipare al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate indetto da Rigoni di Asiago

2013-03-27

Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce

Pirofila con coperchio La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
A Pasqua ci vuole l'agnello e per non presentarlo sempre allo stesso modo, il classico al forno con le patate o con i carciofi, l'ho arricchito con mele  in agrodolce e per rendere festivo il piatto ho pensato che richiedeva un vino molto particolare e quando cerco qualcosa di veramente particolare la risposta la trovo solo da Laurent-Perrier. Stavolta ho scelto una preziosa cuvée, il Brut Millesimé 2002. Un vino da uve Chardonnay e Pinot in parti uguali, il cui invecchiamento in cantina dura almeno sei anni. Caldo, e cremoso con note di arancia candita e agrumi. Perfetto con le carni bianche oltre che con i crostacei e i pesci pregiati. Va decisamente bene con piatti caldi, burrosi, con frutta cotta o secca o ancora con spezie come lo zafferano. Nel mio caso l'accostamento l'ho voluto con i toni caldi della mela, dei pinoli e dell'uvetta caramellati con Mielbio al timo Rigoni di Asiago e anche con questa ricetta pasquale partecipo al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate
Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce
Ingredienti per 4 persone:
600 g di polpa di agnello
1 cucchiaio di maizena
2 mele golden
1 costa di sedano
1 manciata di uvetta 
2 cucchiai di pinoli
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di miele al timo
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bicchierino di aceto bianco*
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a tocchetti la carne e mescolarvi la maizena. Pulire e affettare finemente la cipolla e il sedano. Lasciarli appassire in un filo d'olio, intanto pelare le mele e tagliarle a cubetti. Rosolarle a fuoco vivace nel tegame con la cipolla e il sedano. Unire l'uvetta ammollata e strizzata e i pinoli, aggiungere il miele e sfumare con l'aceto. Togliere dal tegame e tenere in caldo. Nella stessa padella rosolare a fuoco vivace la carne, salare, pepare, sfumare con il vino e proseguire la cottura aggiungendo se del caso un po' d'acqua. A cottura quasi ultimata unire le mele. Far insaporire e servire ben caldo.
*Ho utilizzato un delicatissimo condimento balsamico bianco Acetaia Guerzoni 
Padella in alluminio con rivestimento antiaderente
linea Hotel
 di BergHOFF Italia

Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce

Pirofila con coperchio La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
A Pasqua ci vuole l'agnello e per non presentarlo sempre allo stesso modo, il classico al forno con le patate o con i carciofi, l'ho arricchito con mele  in agrodolce e per rendere festivo il piatto ho pensato che richiedeva un vino molto particolare e quando cerco qualcosa di veramente particolare la risposta la trovo solo da Laurent-Perrier. Stavolta ho scelto una preziosa cuvée, il Brut Millesimé 2002. Un vino da uve Chardonnay e Pinot in parti uguali, il cui invecchiamento in cantina dura almeno sei anni. Caldo, e cremoso con note di arancia candita e agrumi. Perfetto con le carni bianche oltre che con i crostacei e i pesci pregiati. Va decisamente bene con piatti caldi, burrosi, con frutta cotta o secca o ancora con spezie come lo zafferano. Nel mio caso l'accostamento l'ho voluto con i toni caldi della mela, dei pinoli e dell'uvetta caramellati con Mielbio al timo Rigoni di Asiago e anche con questa ricetta pasquale partecipo al Contest Il miele Protagonista di ricette dolci e salate
Bocconcini di agnello alle mele in agrodolce
Ingredienti per 4 persone:
600 g di polpa di agnello
1 cucchiaio di maizena
2 mele golden
1 costa di sedano
1 manciata di uvetta 
2 cucchiai di pinoli
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di miele al timo
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bicchierino di aceto bianco*
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a tocchetti la carne e mescolarvi la maizena. Pulire e affettare finemente la cipolla e il sedano. Lasciarli appassire in un filo d'olio, intanto pelare le mele e tagliarle a cubetti. Rosolarle a fuoco vivace nel tegame con la cipolla e il sedano. Unire l'uvetta ammollata e strizzata e i pinoli, aggiungere il miele e sfumare con l'aceto. Togliere dal tegame e tenere in caldo. Nella stessa padella rosolare a fuoco vivace la carne, salare, pepare, sfumare con il vino e proseguire la cottura aggiungendo se del caso un po' d'acqua. A cottura quasi ultimata unire le mele. Far insaporire e servire ben caldo.
*Ho utilizzato un delicatissimo condimento balsamico bianco Acetaia Guerzoni 
Padella in alluminio con rivestimento antiaderente
linea Hotel
 di BergHOFF Italia

2013-03-25

Ci vuole poco a farli felici

Parlo ovviamente dei bambini...Mi piace ogni tanto soffermarmi a guardare il mondo con i loro occhi ed essendo ancora io nell'animo bambina mi immedesimo a tal punto da riuscire a capire spesso quello che potrebbe fare la loro felicità. Ecco allora questo cesto di biscotti a fiori che ha fatto la felicità di Giulio e Aurelia ma anche di tutti gli amichetti d'asilo di Giulio dal momento che l'ho preparato proprio per una loro festicciola, l'aspetto parla da sé ma vi assicuro il profumo e il gusto non erano da meno. Stavolta mi ritengo davvero soddisfatta. Del resto il lollipop resta sempre l'oggetto del desiderio dei piccoli ma anche (spesso) il sogno proibito dei grandi. 
Guardate un po' la faccetta soddisfatta di Aurelia con questa latta di Chupa Chups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia e vaniglia-cacao irresistibili davvero e non oso neppure pensare a quel che saranno i nuovi Chupa Chups ripieni di cioccolato, non vedo l'ora di assaggiarli. Del resto questa è un azienda che gode di tutta la mia ammirazione perché sa davvero come accontentare il consumatore di qualsiasi età, pensate un po' che differenziano i gusti a seconda dei paesi a cui sono destinati i prodotti immaginate qui i ChupaChups al tè (non li comprerebbe nessuno) o i nostri gusti pannosi in Cina.

 E se anche Giulio non è indifferente al fascino dei lecca lecca l'ultima sua vera passione è Peppa Pig ma non parlo di una semplice passione è quasi una fissazione tanto che ormai io sono Mamma Pig, mio marito è Papà Pig, Giulio si chiama Giorge e Aurelia è semplicemente Peppa per tutti, nonni compresi. 

Ormai il cartone non ci basta più allora siamo alla continua ricerca di librini e giochini a tema, un successone quelli di Lisciani Giochi Il libro dei colori di PappaPig con i divertenti mini puzzle è nella classifica dei dieci libri più venduti per ragazzi e Giulio ovviamente non poteva farne a meno così come de Il libro ABC, un'ottimo strumento per imparare divertendosi con i personaggi che più ama.
Parlando di Peppa Pig Giulio mi ha chiesto addirittura di preparargli la sua Casetta di biscotto, non potevo esimermi l'ho fatta a modo mio ma dà l'idea, da lì al biscotto a fiore con la pasta di marshmallow sopra passando per i Chupa Chups di Aurelia il passo è stato breve ed i biscotti sono diventati dei leccalecca. 
Ad ogni età i bambini hanno le loro passioni e così la nipotina Rebecca è nella fase di lettura intensa di gialli di Geronimo Stilton e avventure di Tea Stilton. Per accontentare lei che ormai ha otto anni basta un librino delle Tea Sisters l'ultimo edito da Piemme nella collana Vita al College ha, guarda caso, a che fare con la cucina...La torta segreta è il titolo e racconta la storia di una gara ai fornelli tra gli studenti del College di Topford. 
Anche Iemme Edizioni ha pubblicato qualcosa di simpatico per i piccini Il Mangiarime di Rossana Bazzano, un libro illustrato di ricette filastroccate per bambini. Un modo diverso per avvicinarli alla cucina sana avvalendosi anche del supporto musicale delle filastrocche in rima. 
Stimola la fantasia di adulti e bambini il particolarissimo La storia che avanza di Alessandro Lumare, pubblicato da Artebambini. Una vera particolarità per  più fantasiosi, una storia di semplicità che si compone con piccoli pezzi di avanzi che diventano essi stessi immagini e racconto.
Ora la ricetta dei Fiori di biscotto o casette e alberi che vogliate realizzare e che state aspettando da inizio post

Fiori di frolla al miele 
Tegame in ghisa smaltata BergHOFF Italia
Ingredienti:

500 g di farina 00

200 g di zucchero

100 g di burro morbido

2 uova
1 cucchiaio di miele al limone*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la copertura ai marshmallow:
200 g di marshmallow
500 g c.a. di zucchero a velo
4-5 cucchiai di acqua
coloranti alimentari
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore tanti fiorellini anche di misure diverse infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti. Sciogliere in tegame dal fondo spesso le caramelle con l'acqua, unire fuori dal fuoco lo zucchero a velo (circa il doppio del peso delle caramelle) e il colorante fino a che diverti un impasto modellabile. Stendere la pasta di zucchero con il matterello e ritagliare le formine a fiore. Per attaccare i fiori di zucchero ai biscotti utilizzare della glassa preparata con zucchero a velo ed acqua.

Ci vuole poco a farli felici

Parlo ovviamente dei bambini...Mi piace ogni tanto soffermarmi a guardare il mondo con i loro occhi ed essendo ancora io nell'animo bambina mi immedesimo a tal punto da riuscire a capire spesso quello che potrebbe fare la loro felicità. Ecco allora questo cesto di biscotti a fiori che ha fatto la felicità di Giulio e Aurelia ma anche di tutti gli amichetti d'asilo di Giulio dal momento che l'ho preparato proprio per una loro festicciola, l'aspetto parla da sé ma vi assicuro il profumo e il gusto non erano da meno. Stavolta mi ritengo davvero soddisfatta. Del resto il lollipop resta sempre l'oggetto del desiderio dei piccoli ma anche (spesso) il sogno proibito dei grandi. 
Guardate un po' la faccetta soddisfatta di Aurelia con questa latta di Chupa Chups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia e vaniglia-cacao irresistibili davvero e non oso neppure pensare a quel che saranno i nuovi Chupa Chups ripieni di cioccolato, non vedo l'ora di assaggiarli. Del resto questa è un azienda che gode di tutta la mia ammirazione perché sa davvero come accontentare il consumatore di qualsiasi età, pensate un po' che differenziano i gusti a seconda dei paesi a cui sono destinati i prodotti immaginate qui i ChupaChups al tè (non li comprerebbe nessuno) o i nostri gusti pannosi in Cina.

 E se anche Giulio non è indifferente al fascino dei lecca lecca l'ultima sua vera passione è Peppa Pig ma non parlo di una semplice passione è quasi una fissazione tanto che ormai io sono Mamma Pig, mio marito è Papà Pig, Giulio si chiama Giorge e Aurelia è semplicemente Peppa per tutti, nonni compresi. 

Ormai il cartone non ci basta più allora siamo alla continua ricerca di librini e giochini a tema, un successone quelli di Lisciani Giochi Il libro dei colori di PappaPig con i divertenti mini puzzle è nella classifica dei dieci libri più venduti per ragazzi e Giulio ovviamente non poteva farne a meno così come de Il libro ABC, un'ottimo strumento per imparare divertendosi con i personaggi che più ama.
Parlando di Peppa Pig Giulio mi ha chiesto addirittura di preparargli la sua Casetta di biscotto, non potevo esimermi l'ho fatta a modo mio ma dà l'idea, da lì al biscotto a fiore con la pasta di marshmallow sopra passando per i Chupa Chups di Aurelia il passo è stato breve ed i biscotti sono diventati dei leccalecca. 
Ad ogni età i bambini hanno le loro passioni e così la nipotina Rebecca è nella fase di lettura intensa di gialli di Geronimo Stilton e avventure di Tea Stilton. Per accontentare lei che ormai ha otto anni basta un librino delle Tea Sisters l'ultimo edito da Piemme nella collana Vita al College ha, guarda caso, a che fare con la cucina...La torta segreta è il titolo e racconta la storia di una gara ai fornelli tra gli studenti del College di Topford. 
Anche Iemme Edizioni ha pubblicato qualcosa di simpatico per i piccini Il Mangiarime di Rossana Bazzano, un libro illustrato di ricette filastroccate per bambini. Un modo diverso per avvicinarli alla cucina sana avvalendosi anche del supporto musicale delle filastrocche in rima. 
Stimola la fantasia di adulti e bambini il particolarissimo La storia che avanza di Alessandro Lumare, pubblicato da Artebambini. Una vera particolarità per  più fantasiosi, una storia di semplicità che si compone con piccoli pezzi di avanzi che diventano essi stessi immagini e racconto.
Ora la ricetta dei Fiori di biscotto o casette e alberi che vogliate realizzare e che state aspettando da inizio post

Fiori di frolla al miele 
Tegame in ghisa smaltata BergHOFF Italia
Ingredienti:

500 g di farina 00

200 g di zucchero

100 g di burro morbido

2 uova
1 cucchiaio di miele al limone*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la copertura ai marshmallow:
200 g di marshmallow
500 g c.a. di zucchero a velo
4-5 cucchiai di acqua
coloranti alimentari
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore tanti fiorellini anche di misure diverse infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti. Sciogliere in tegame dal fondo spesso le caramelle con l'acqua, unire fuori dal fuoco lo zucchero a velo (circa il doppio del peso delle caramelle) e il colorante fino a che diverti un impasto modellabile. Stendere la pasta di zucchero con il matterello e ritagliare le formine a fiore. Per attaccare i fiori di zucchero ai biscotti utilizzare della glassa preparata con zucchero a velo ed acqua.

2013-03-22

Crema di ceci e porcini, un piatto di montagna

Piatti Laboratorio Pesaro, canovaccio GreenGate
E' vero la primavera ha fatto il suo ingresso con un bel sole e temperature piuttosto altine qui da noi, ma non illudiamoci di freddo ancora ce ne resta un po' e con esso l'esigenza di piatti  caldi, invitanti e rassicuranti come solo quelli della cucina di montagna sanno essere.
L'ultima pubblicazione della Collana Il Lettore goloso di Ponte alle Grazie è dedicata proprio a La cucina di montagna e com'è nello stile de Il lettore goloso l'autrice del libro Francesca Negri ci fa, con metodo rigoroso e scientifico ma non per questo poco allettante, conoscere l'Italia di alta quota in 315 ricette della tradizione. Tanto famosi classici quanto vere e proprie chicche tipiche dei luoghi più impervi, chiusi e isolati del territorio nazionale, sono raccolti nel volume che diventa perciò il più ampio e completo repertorio della cucina di montagna italiana. La cucina di un universo a sé stante dove usanze e tradizioni sono state tramandate di generazione in generazione, anche in cucina. Piatti ricchi di storia, leggende e sapori antichi che sono anche un favoloso esempio di semplicità e sostenibilità. Dalla Valle d'Aosta alla Calabria, senza dimenticare le isole nessun luogo è stato tralasciato con particolare riguardo alla cucina delle Alpi, cui è dedicata la prima parte del libro ed alle minoranze linguistiche che con le loro tradizioni a tavola hanno particolarmente influenzato il patrimonio enogastronomico tradizionale italiano.

Se si parla di montagna e di sue tradizioni la parte da leone la fanno sempre e giustamente le Alpi e vi richiamo quindi un libro pubblicato diaPriuli & Verlucca dedicato proprio alla cucina di questo territorio Le Alpi a Tavola di Elma Schena e Adriano Ravera, un viaggio attraverso il retrogusto dei saperi e dei sapori della montagna. Una finestra aperta su un territorio dalla forte identità. Un libro che è nato dallo studio certo ma ancor più dalla frequentazione della gente del luogo, delle botteghe, dei mercati e delle osterie. Più di 220 ricette di tutto l'arco alpino sono un modo per descrivere attraverso l'analisi del cibo e delle tradizioni la civiltà alpina. 
Se si parla di cucina di montagna non si può certo prescindere dai legumi, ricchissimi di proteine e facilmente conservabili, una volta essiccati, hanno nutrito e sfamato generazioni e i ceci, come ho appreso nel libro appena citato, sono stati uno dei primi alimenti di cui si è nutrito l'uomo ed hanno una forte valenza simbolica per la loro forma triangolare sono associati infatti alla Trinità. 

Altro alimento tipico della cucina d'alta quota sono i funghi ed ai funghi, alla loro conoscenza ed alle ricette che con essi si possono preparare è dedicato un altro interessantissimo libro di Giovanni Capnist I funghi nella cucina veneta Ricette della tradizione, dal bosco alla tavola pubblicato postumo da Scripta Edizioni. Ricette minuziosamente descritte con cura, semplici e nel contempo straordinarie che fanno rivivere tradizioni e trasmettono un sapere ed una cultura che solo chi a fondo conosce può a sua volta far conoscere con tale amore e piacere anche a chi legge. 
Ecco io nel mio semplice piatto che è una minestra di ceci e porcini ho voluto omaggiare la cultura di montagna proponendovi due degli ingredienti più rappresentativi.

Ingredienti per 4 persone:
300 g di pasta mista
2 tazze di ceci lessati
2 funghi porcini
2 rametti di rosmarino
2 spicchi d'aglio
1 foglia d'alloro
olio extravergine d'oliva

sale
In una pentola capace, insaporire i ceci con olio, aglio, sale e rosmarino. Eliminare l'aglio e il rosmarino e frullare i ceci, allungare con acqua e cuocervi la pasta. A parte soffriggere i porcini affettati con ancora un po' d'olio, l'altro spicchio d'aglio, la foglia d'alloro e un pizzico di sale. Eliminare l'aglio e l'alloro e unire i porcini alla pasta quando è a metà cottura. Portare a cottura e poi servire con un filo d'olio a crudo.


Con questo piatto "sano" oltre che buono voglio partecipare alla raccolta Salutiamoci  che questo mese, ospitata dal blog Pappa & Cicci, prevede come ingrediente principale i ceci.

Crema di ceci e porcini, un piatto di montagna

Piatti Laboratorio Pesaro, canovaccio GreenGate
E' vero la primavera ha fatto il suo ingresso con un bel sole e temperature piuttosto altine qui da noi, ma non illudiamoci di freddo ancora ce ne resta un po' e con esso l'esigenza di piatti  caldi, invitanti e rassicuranti come solo quelli della cucina di montagna sanno essere.
L'ultima pubblicazione della Collana Il Lettore goloso di Ponte alle Grazie è dedicata proprio a La cucina di montagna e com'è nello stile de Il lettore goloso l'autrice del libro Francesca Negri ci fa, con metodo rigoroso e scientifico ma non per questo poco allettante, conoscere l'Italia di alta quota in 315 ricette della tradizione. Tanto famosi classici quanto vere e proprie chicche tipiche dei luoghi più impervi, chiusi e isolati del territorio nazionale, sono raccolti nel volume che diventa perciò il più ampio e completo repertorio della cucina di montagna italiana. La cucina di un universo a sé stante dove usanze e tradizioni sono state tramandate di generazione in generazione, anche in cucina. Piatti ricchi di storia, leggende e sapori antichi che sono anche un favoloso esempio di semplicità e sostenibilità. Dalla Valle d'Aosta alla Calabria, senza dimenticare le isole nessun luogo è stato tralasciato con particolare riguardo alla cucina delle Alpi, cui è dedicata la prima parte del libro ed alle minoranze linguistiche che con le loro tradizioni a tavola hanno particolarmente influenzato il patrimonio enogastronomico tradizionale italiano.

Se si parla di montagna e di sue tradizioni la parte da leone la fanno sempre e giustamente le Alpi e vi richiamo quindi un libro pubblicato diaPriuli & Verlucca dedicato proprio alla cucina di questo territorio Le Alpi a Tavola di Elma Schena e Adriano Ravera, un viaggio attraverso il retrogusto dei saperi e dei sapori della montagna. Una finestra aperta su un territorio dalla forte identità. Un libro che è nato dallo studio certo ma ancor più dalla frequentazione della gente del luogo, delle botteghe, dei mercati e delle osterie. Più di 220 ricette di tutto l'arco alpino sono un modo per descrivere attraverso l'analisi del cibo e delle tradizioni la civiltà alpina. 
Se si parla di cucina di montagna non si può certo prescindere dai legumi, ricchissimi di proteine e facilmente conservabili, una volta essiccati, hanno nutrito e sfamato generazioni e i ceci, come ho appreso nel libro appena citato, sono stati uno dei primi alimenti di cui si è nutrito l'uomo ed hanno una forte valenza simbolica per la loro forma triangolare sono associati infatti alla Trinità. 

Altro alimento tipico della cucina d'alta quota sono i funghi ed ai funghi, alla loro conoscenza ed alle ricette che con essi si possono preparare è dedicato un altro interessantissimo libro di Giovanni Capnist I funghi nella cucina veneta Ricette della tradizione, dal bosco alla tavola pubblicato postumo da Scripta Edizioni. Ricette minuziosamente descritte con cura, semplici e nel contempo straordinarie che fanno rivivere tradizioni e trasmettono un sapere ed una cultura che solo chi a fondo conosce può a sua volta far conoscere con tale amore e piacere anche a chi legge. 
Ecco io nel mio semplice piatto che è una minestra di ceci e porcini ho voluto omaggiare la cultura di montagna proponendovi due degli ingredienti più rappresentativi.

Ingredienti per 4 persone:
300 g di pasta mista
2 tazze di ceci lessati
2 funghi porcini
2 rametti di rosmarino
2 spicchi d'aglio
1 foglia d'alloro
olio extravergine d'oliva

sale
In una pentola capace, insaporire i ceci con olio, aglio, sale e rosmarino. Eliminare l'aglio e il rosmarino e frullare i ceci, allungare con acqua e cuocervi la pasta. A parte soffriggere i porcini affettati con ancora un po' d'olio, l'altro spicchio d'aglio, la foglia d'alloro e un pizzico di sale. Eliminare l'aglio e l'alloro e unire i porcini alla pasta quando è a metà cottura. Portare a cottura e poi servire con un filo d'olio a crudo.


Con questo piatto "sano" oltre che buono voglio partecipare alla raccolta Salutiamoci  che questo mese, ospitata dal blog Pappa & Cicci, prevede come ingrediente principale i ceci.