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2015-06-26

Nuovi progetti, prendiamo un caffè insieme?

Ebbene si qua siamo sempre in fermento tante idee nuove bollono in pentola e adesso vi invito a prendere un caffè con me così v'illustro l'ultima. 
La classica domanda dell'estate quando si entra nelle case calabresi al pomeriggio è che ti offro? Un caffè? Un latte di mandorla fresco? Ma siccome a me la testa mi frulla sempre ho pensato di unire le due cose per un caffè davvero davvero speciale, molto speciale perché il latte di mandorle l'ho fatto con le mie manine partendo dalle mandorle e non dai preparati, questo caffè poi è davvero speciale perché ve lo offro con degli ottimi mini tartufi d'Alba dolci di TartufLanghe acquistabili su Shop Piemonte: amaretto, cappuccino, nero, bianco, menta, i gusti presenti nella confezione...a voi la scelta.
Per il caffè invece un buon espresso e due cubetti di latte di mandorla ghiacciato vi stupiranno. 
Ed ora che vi ho offerto il caffè vi dico cosa bolle in pentola vi ho accennato a Shop Piemonte, tempo fa ebbi modo in altra occasione di parlarvi di questo negozio on-line e riprendo le mie stesse parole per dirvi che si tratta di una fornitissima enogastronomia on line, uno di quei posti dove perdersi per un po' per gratificarsi con un pacchetto pieno di bontà piemontesi di alta qualità. Quello che volevo comunicarvi è che dal mese prossimo troverete nel mio blog una rubrica in cui utilizzerò un prodotto tipicamente piemontese proveniente dal fornitissimo shop on-line in modo creativo facendolo sposare a qualche ingrediente o a qualche ricetta tipica della tradizione calabrese, quasi un matrimonio tra Piemonte e Calabria. Spero di darvi prova della mia inesauribile creatività oltre che farvi conoscere buoni prodotti piemontesi e ricette ed ingredienti calabresi.
Prima di lasciarvi vi do però la ricetta del latte di mandorla così nel fine settimana provate anche voi a dissetarvi in modo naturale e gustoso. La ricetta proviene dal fantastico libro Dolce senza zucchero di Ivy Moscucci di cui vi ho già parlato, non potevo non farla mia anche perché con le mandorle di scarto si ricava della farina da utilizzare per altre preparazioni per cui non si butta via niente e anzi la prossima volta vi do pure una ricetta per utilizzarla.
Latte di mandorla home made
Ingredienti:
250 g di mandorle
750 ml di acqua
1 pz di sale rosa
sciroppo di zucchero a piacere
Lasciare in ammollo le mandorle in acqua (altra acqua) per una notte, scolarle e frullarle con il sale aggiungendo un po' alla volta l'acqua prevista. Separare il liquido dalle mandorle frullate con un colino. Zuccherare a piacere se si desidera utilizzarlo quale bevanda dolce. Si conserva in frigo fino a tre giorni, in versione ghiaccio molto di più.

Nuovi progetti, prendiamo un caffè insieme?

Ebbene si qua siamo sempre in fermento tante idee nuove bollono in pentola e adesso vi invito a prendere un caffè con me così v'illustro l'ultima. 
La classica domanda dell'estate quando si entra nelle case calabresi al pomeriggio è che ti offro? Un caffè? Un latte di mandorla fresco? Ma siccome a me la testa mi frulla sempre ho pensato di unire le due cose per un caffè davvero davvero speciale, molto speciale perché il latte di mandorle l'ho fatto con le mie manine partendo dalle mandorle e non dai preparati, questo caffè poi è davvero speciale perché ve lo offro con degli ottimi mini tartufi d'Alba dolci di TartufLanghe acquistabili su Shop Piemonte: amaretto, cappuccino, nero, bianco, menta, i gusti presenti nella confezione...a voi la scelta.
Per il caffè invece un buon espresso e due cubetti di latte di mandorla ghiacciato vi stupiranno. 
Ed ora che vi ho offerto il caffè vi dico cosa bolle in pentola vi ho accennato a Shop Piemonte, tempo fa ebbi modo in altra occasione di parlarvi di questo negozio on-line e riprendo le mie stesse parole per dirvi che si tratta di una fornitissima enogastronomia on line, uno di quei posti dove perdersi per un po' per gratificarsi con un pacchetto pieno di bontà piemontesi di alta qualità. Quello che volevo comunicarvi è che dal mese prossimo troverete nel mio blog una rubrica in cui utilizzerò un prodotto tipicamente piemontese proveniente dal fornitissimo shop on-line in modo creativo facendolo sposare a qualche ingrediente o a qualche ricetta tipica della tradizione calabrese, quasi un matrimonio tra Piemonte e Calabria. Spero di darvi prova della mia inesauribile creatività oltre che farvi conoscere buoni prodotti piemontesi e ricette ed ingredienti calabresi.
Prima di lasciarvi vi do però la ricetta del latte di mandorla così nel fine settimana provate anche voi a dissetarvi in modo naturale e gustoso. La ricetta proviene dal fantastico libro Dolce senza zucchero di Ivy Moscucci di cui vi ho già parlato, non potevo non farla mia anche perché con le mandorle di scarto si ricava della farina da utilizzare per altre preparazioni per cui non si butta via niente e anzi la prossima volta vi do pure una ricetta per utilizzarla.
Latte di mandorla home made
Ingredienti:
250 g di mandorle
750 ml di acqua
1 pz di sale rosa
sciroppo di zucchero a piacere
Lasciare in ammollo le mandorle in acqua (altra acqua) per una notte, scolarle e frullarle con il sale aggiungendo un po' alla volta l'acqua prevista. Separare il liquido dalle mandorle frullate con un colino. Zuccherare a piacere se si desidera utilizzarlo quale bevanda dolce. Si conserva in frigo fino a tre giorni, in versione ghiaccio molto di più.

2015-06-14

Il caffè e le ciliegie 2: diamo vigore e freschezza all'estate

Piattino conchiglia e bicchieri La Porcellana Bianca
C'è una bevanda che si lega in modo indissolubile alle mie estati di diversi anni fa, una bevanda che qui in Calabria conosciamo bene ed amiamo da decenni ma che altrove fino a un po' di tempo fa non se ne conosceva neppure l'esistenza, sto parlando della tradizionale cosiddetta "Gassosa al caffè" una bevanda da gustare molto fredda a base di infuso di caffè, acqua, zucchero e anidride carbonica. Una bevanda che, come dicevo, qui in Calabria abbiamo amato e bevuto per decenni ma che è poi quasi sparita dalla circolazione per riapparire qualche anno dopo, prodotta seguendo incomprensibili leggi del profitto, troppo dolce e poco aromatica, quasi una copia stinta dell'originale.
Oggi invece c'è Moka instinct e davanti a questo coffee drink prodotto da Bevi più naturale S.r.l. con una selezione di 5 varietà di caffè provenienti da tutto il mondo sapientemente miscelate per un gusto armonioso e ricco di suggestioni, mi sono emozionata ritrovando  in gusto proibito delle estati della mia infanzia. Gli ingredienti di Moka instinct sono pochi e naturali ed il gusto rinvigorente e rinfrescante di questa bevanda è destinato a divenire protagonista di questa estate 2015. E' ottima anche come base per originali cocktail io richiamando l'accostamento che più adoro in questo periodo il caffè e le ciliegie di cui parlavo qualche giorno fa, l'ho servita con cubetti di ghiaccio in cui ho incastonato ciliegie fresche, ho accompagnato questa bevanda con uno stuzzichino salato sano e molto gustoso.
Stuzzichini di crepes di ceci e semi di lino
Ingredienti:
1 uovo
50 g di farina di ceci
100 g di latte
sale e pepe
2 cucchiai di semi di lino
Mescolare l'uovo con la farina, salare, pepare ed allungare la pastella con il latte formare le crepes e cuocerle in un padellino unto d'olio, prima che la superficie sia rappresa cospargerla con semi di lino, tagliare a spicchi le crepes e dorarle in forno caldo, servire con l'aperitivo o come spezza fame.

Il caffè e le ciliegie 2: diamo vigore e freschezza all'estate

Piattino conchiglia e bicchieri La Porcellana Bianca
C'è una bevanda che si lega in modo indissolubile alle mie estati di diversi anni fa, una bevanda che qui in Calabria conosciamo bene ed amiamo da decenni ma che altrove fino a un po' di tempo fa non se ne conosceva neppure l'esistenza, sto parlando della tradizionale cosiddetta "Gassosa al caffè" una bevanda da gustare molto fredda a base di infuso di caffè, acqua, zucchero e anidride carbonica. Una bevanda che, come dicevo, qui in Calabria abbiamo amato e bevuto per decenni ma che è poi quasi sparita dalla circolazione per riapparire qualche anno dopo, prodotta seguendo incomprensibili leggi del profitto, troppo dolce e poco aromatica, quasi una copia stinta dell'originale.
Oggi invece c'è Moka instinct e davanti a questo coffee drink prodotto da Bevi più naturale S.r.l. con una selezione di 5 varietà di caffè provenienti da tutto il mondo sapientemente miscelate per un gusto armonioso e ricco di suggestioni, mi sono emozionata ritrovando  in gusto proibito delle estati della mia infanzia. Gli ingredienti di Moka instinct sono pochi e naturali ed il gusto rinvigorente e rinfrescante di questa bevanda è destinato a divenire protagonista di questa estate 2015. E' ottima anche come base per originali cocktail io richiamando l'accostamento che più adoro in questo periodo il caffè e le ciliegie di cui parlavo qualche giorno fa, l'ho servita con cubetti di ghiaccio in cui ho incastonato ciliegie fresche, ho accompagnato questa bevanda con uno stuzzichino salato sano e molto gustoso.
Stuzzichini di crepes di ceci e semi di lino
Ingredienti:
1 uovo
50 g di farina di ceci
100 g di latte
sale e pepe
2 cucchiai di semi di lino
Mescolare l'uovo con la farina, salare, pepare ed allungare la pastella con il latte formare le crepes e cuocerle in un padellino unto d'olio, prima che la superficie sia rappresa cospargerla con semi di lino, tagliare a spicchi le crepes e dorarle in forno caldo, servire con l'aperitivo o come spezza fame.

2015-05-26

Cupcake soffici alla barbabietola rossa con crema di gorgonzola e noci


Mi piace muovermi fisicamente o virtualmente per l'Italia scoprendo nuovi prodotti, quel che da noi quasi non si usa a due passi da casa viene considerato un ingrediente indispensabile per qualche ricetta di tradizione, questo per me ha sempre dell'incredibile. Certo è la ricchezza della gastronomia italiana che non ha pari nel mondo e sempre ci mette al centro della scena peccato che siamo noi stessi ad avere difficoltà a valorizzarla. Io personalmente non ho mai abbastanza di scoprire e conoscere tutto il bello e il buono che l'Italia offre. E' stato di recente pubblicato un altro libro sui sapori della penisola I Sapori d'Italia dalla A alla Z di Licia Granello pubblicato da Gribaudo ed è diventato per me, come forse sarà per tutti i gourmet, oggetto del desiderio, ha la forma di un glossario ma non v'aspettate la classica enciclopedia, si alla fine i prodotti stanno in ordine per iniziale ma senza nessuna pretesa di esaurire la produzione nazionale (del resto sarebbe impossibile in meno di 250 pagine). Sono più di 100 i prodotti raccontati in questo alfabeto di sapori e tante sono le curiosità e le chicche che arricchiscono il libro, articolato come   un percorso alla ricerca di volti, mani e storie di uomini e donne che con il loro lavoro hanno dato e continuano a dare vita alle migliori produzioni del Made in Italy degne di essere raccontate. Mi sono soffermata al capitolo dedicato alle radici attratta da una suggestiva foto che ritrae colorate carote e barbabietole rosse e dal titolo La rivincita delle sottoterra e riflettendo sulla varietà delle radici e sul fatto che anche la liquirizia ne fa parte (nel libro l'autrice si sofferma proprio sull'Amarelli di Rossano) mi sono detta che in fondo io la barbabietola rossa (ingrediente molto trascurato dalle mie parti) io non l'avevo mai utilizzata per nessuna ricetta. Il passo verso la comoda barbabietola cotta al vapore e venduta sottovuoto (con quel che non si conosce bisogna in qualche modo prendere confidenza) che ho utilizzato per insaporire e dare colore ai miei soffici muffin è stato breve. Il risultato mi è piaciuto soprattutto con la cremina di gorgonzola e le noci con cui ho guarnito la superficie e nemmeno a dirlo proprio nel libro si fa cenno ad un famoso risotto con barbabietola e gorgonzola, diciamo che non ho scelto strade ostiche ma mi sono avventurata con successo su un sentiero già battuto. Per l'abbinamento ho scelto una birra consistente, una tripel artigianale la Fraden del calabrese Birrificio Blandino che con i suoi 11 gradi ha ben sostenuto il gusto del gorgonzola. Se vi va di provare vi lascio la ricetta.
Cupecake alla barbabietola con crema di gorgonzola e noci

Ingredienti per 10 cupcake:
160 g di barbabietola rossa cotta al vapore
120 g di farina
100 g di burro morbido
40 g di grana grattugiato
30 g di fecola
15 g latte
4 g di lievito in polvere per torte salate
3 uova
sale e pepe
200 g di gorgonzola dolce
3-4 cucchiai di latte
noci
Frullare la barbabietola in modo da ottenere una sorta di purè. Montare la crema ottenuta usando le fruste elettriche con il burro per 15 minuti. Unire i tuorli, la farina, la fecola, il lievito, il grana, il latte, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Incorporare poi gli albumi a neve ben ferma con un po' di sale. Versare il composto in 10 formine da muffin e infornare a 180° per 20-25 minuti.
Lavorare con una frusta il gorgonzola con il latte fino a renderlo una crema. Completare la superficie dei muffin con la crema e decorare con noci tritate. Servire con una buona birra artigianale.

Cupcake soffici alla barbabietola rossa con crema di gorgonzola e noci


Mi piace muovermi fisicamente o virtualmente per l'Italia scoprendo nuovi prodotti, quel che da noi quasi non si usa a due passi da casa viene considerato un ingrediente indispensabile per qualche ricetta di tradizione, questo per me ha sempre dell'incredibile. Certo è la ricchezza della gastronomia italiana che non ha pari nel mondo e sempre ci mette al centro della scena peccato che siamo noi stessi ad avere difficoltà a valorizzarla. Io personalmente non ho mai abbastanza di scoprire e conoscere tutto il bello e il buono che l'Italia offre. E' stato di recente pubblicato un altro libro sui sapori della penisola I Sapori d'Italia dalla A alla Z di Licia Granello pubblicato da Gribaudo ed è diventato per me, come forse sarà per tutti i gourmet, oggetto del desiderio, ha la forma di un glossario ma non v'aspettate la classica enciclopedia, si alla fine i prodotti stanno in ordine per iniziale ma senza nessuna pretesa di esaurire la produzione nazionale (del resto sarebbe impossibile in meno di 250 pagine). Sono più di 100 i prodotti raccontati in questo alfabeto di sapori e tante sono le curiosità e le chicche che arricchiscono il libro, articolato come   un percorso alla ricerca di volti, mani e storie di uomini e donne che con il loro lavoro hanno dato e continuano a dare vita alle migliori produzioni del Made in Italy degne di essere raccontate. Mi sono soffermata al capitolo dedicato alle radici attratta da una suggestiva foto che ritrae colorate carote e barbabietole rosse e dal titolo La rivincita delle sottoterra e riflettendo sulla varietà delle radici e sul fatto che anche la liquirizia ne fa parte (nel libro l'autrice si sofferma proprio sull'Amarelli di Rossano) mi sono detta che in fondo io la barbabietola rossa (ingrediente molto trascurato dalle mie parti) io non l'avevo mai utilizzata per nessuna ricetta. Il passo verso la comoda barbabietola cotta al vapore e venduta sottovuoto (con quel che non si conosce bisogna in qualche modo prendere confidenza) che ho utilizzato per insaporire e dare colore ai miei soffici muffin è stato breve. Il risultato mi è piaciuto soprattutto con la cremina di gorgonzola e le noci con cui ho guarnito la superficie e nemmeno a dirlo proprio nel libro si fa cenno ad un famoso risotto con barbabietola e gorgonzola, diciamo che non ho scelto strade ostiche ma mi sono avventurata con successo su un sentiero già battuto. Per l'abbinamento ho scelto una birra consistente, una tripel artigianale la Fraden del calabrese Birrificio Blandino che con i suoi 11 gradi ha ben sostenuto il gusto del gorgonzola. Se vi va di provare vi lascio la ricetta.
Cupecake alla barbabietola con crema di gorgonzola e noci

Ingredienti per 10 cupcake:
160 g di barbabietola rossa cotta al vapore
120 g di farina
100 g di burro morbido
40 g di grana grattugiato
30 g di fecola
15 g latte
4 g di lievito in polvere per torte salate
3 uova
sale e pepe
200 g di gorgonzola dolce
3-4 cucchiai di latte
noci
Frullare la barbabietola in modo da ottenere una sorta di purè. Montare la crema ottenuta usando le fruste elettriche con il burro per 15 minuti. Unire i tuorli, la farina, la fecola, il lievito, il grana, il latte, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Incorporare poi gli albumi a neve ben ferma con un po' di sale. Versare il composto in 10 formine da muffin e infornare a 180° per 20-25 minuti.
Lavorare con una frusta il gorgonzola con il latte fino a renderlo una crema. Completare la superficie dei muffin con la crema e decorare con noci tritate. Servire con una buona birra artigianale.

2015-03-27

Il salmone marinato in casa e la crema di broccolo romanesco

Piatto e bicchiere Ceramiche De Simone, canovaccio e tovagliolo Busatti

Ho scoperto che qualche conserva casalinga di facile preparazione permette di risparmiare soldini e tempo in cucina, perché la fatica (nemmeno tanta a dire il vero) si fa una volta sola e del risultato si gode poi per diverse volte. Vi ho parlato del filetto, ho accennato alla pancetta e anche del salmone marinato. Ora, approfittando degli ultimi broccoli romaneschi, vi do una buonissima ricetta per avere la cena pronta in pochissimi minuti una cena veloce e prelibata cui accompagnare una altrettanto prelibata birra, un'eccellenza che viene nientemeno che dalla Val Passiria.
Se avete la fortuna di andare in Alto Adige per le prossime vacanze pasquali valutate bene i luoghi da visitare ma io una sosta al Martinerhof's Brauhotel a San Martino in Passiria ve la consiglio davvero, è il primo birrificio-hotel dell'Alto Adige e sicuramente resterete attratti dalla calda e caratteristica accoglienza oltre che dalla bellezza del luogo e godrete di vero relax in un'atmosfera distesa e quasi senza tempo sia nel birrificio che nella tipica cantina dell'azienda.
Ho scelto la speciale Bockbier in abbinamento alla piadina biologica artigianale di Tumminia grano antico Artigianpiada 
Piadina con salmone marinato, prosciutto croccante e crema di broccolo romanesco
Ingredienti per 4 persone:
4 piadine artigianali
200 g di salmone marinato
50 g di prosciutto crudo
1 piccolo broccolo romanesco
1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare il broccolo a cimette e cuocerlo a vapore. Tenere da parte le cime più piccole e frullare le altre con olio, sale, pepe e qualche goccia di succo di limone, ottenendo una crema densa ed omogenea. Condire con olio e sale anche le cime di broccolo tenute da parte. tagliare a striscioline il crudo e renderlo croccante in padella, senza aggiungere condimenti. Scaldare le piadine sulla piastre e farcirle con la crema di broccoli, le fette di salmone marinato, il crudo croccante e le cime di broccolo intere. Servire la piadina ben calda.

Il salmone marinato in casa e la crema di broccolo romanesco

Piatto e bicchiere Ceramiche De Simone, canovaccio e tovagliolo Busatti

Ho scoperto che qualche conserva casalinga di facile preparazione permette di risparmiare soldini e tempo in cucina, perché la fatica (nemmeno tanta a dire il vero) si fa una volta sola e del risultato si gode poi per diverse volte. Vi ho parlato del filetto, ho accennato alla pancetta e anche del salmone marinato. Ora, approfittando degli ultimi broccoli romaneschi, vi do una buonissima ricetta per avere la cena pronta in pochissimi minuti una cena veloce e prelibata cui accompagnare una altrettanto prelibata birra, un'eccellenza che viene nientemeno che dalla Val Passiria.
Se avete la fortuna di andare in Alto Adige per le prossime vacanze pasquali valutate bene i luoghi da visitare ma io una sosta al Martinerhof's Brauhotel a San Martino in Passiria ve la consiglio davvero, è il primo birrificio-hotel dell'Alto Adige e sicuramente resterete attratti dalla calda e caratteristica accoglienza oltre che dalla bellezza del luogo e godrete di vero relax in un'atmosfera distesa e quasi senza tempo sia nel birrificio che nella tipica cantina dell'azienda.
Ho scelto la speciale Bockbier in abbinamento alla piadina biologica artigianale di Tumminia grano antico Artigianpiada 
Piadina con salmone marinato, prosciutto croccante e crema di broccolo romanesco
Ingredienti per 4 persone:
4 piadine artigianali
200 g di salmone marinato
50 g di prosciutto crudo
1 piccolo broccolo romanesco
1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare il broccolo a cimette e cuocerlo a vapore. Tenere da parte le cime più piccole e frullare le altre con olio, sale, pepe e qualche goccia di succo di limone, ottenendo una crema densa ed omogenea. Condire con olio e sale anche le cime di broccolo tenute da parte. tagliare a striscioline il crudo e renderlo croccante in padella, senza aggiungere condimenti. Scaldare le piadine sulla piastre e farcirle con la crema di broccoli, le fette di salmone marinato, il crudo croccante e le cime di broccolo intere. Servire la piadina ben calda.

2015-02-25

Waffles salati e buona birra artigianale


Piatto Ceraniche De Simone
Al sabato se non vado fuori mi piace inventare dei giochi pure a tavola. Oramai con la mia piastra per Waffles comprata su MeinCupcake.de uno shop on line fornitissimo ci faccio di tutto, non potevo allora non provare i waffles salati che ho poi farcito con la mia aromatica pancetta home made (si vi parlerò anche della recente produzione domestica di salumi e affini cui mi sono con diletto dedicata) e una crema di yogurt colato sempre fatta in casa. A tutto questo produrre a casa ho abbinato una buona birra artigianale senza spostarmi dalla mia Calabria, attingendo alla produzione del Birrificio Blandino e scegliendo per l'occasione l'ambrata Janet. Davvero soddisfatta di questa cenetta da gustare sul divano senza nessuna formalità.
Waffles salati
Ingredienti:
250 g di farina
2 uova
500 ml di latte
1/2 bustina di lievito
30 g di burro fuso
20 g di zucchero
pepe nero
sale qb
Mescolare farina, lievito, zucchero e un bel pizzico di sale. Aggiungere i tuorli e allungare la pastella con il latte. Lasciar riposare mezz'ora in frigo poi unire gli albumi montati a neve e il burro fuso. Cuocere nell'apposita cialdiera e farcire a piacere.
Per la crema di yogurt basta mettere a scolare dello yogurt bianco naturale in un colino a maglia fine per 24 ore, poi condirlo con sale, pepe,olio ed erbe aromatiche a piacere.

Waffles salati e buona birra artigianale


Piatto Ceraniche De Simone
Al sabato se non vado fuori mi piace inventare dei giochi pure a tavola. Oramai con la mia piastra per Waffles comprata su MeinCupcake.de uno shop on line fornitissimo ci faccio di tutto, non potevo allora non provare i waffles salati che ho poi farcito con la mia aromatica pancetta home made (si vi parlerò anche della recente produzione domestica di salumi e affini cui mi sono con diletto dedicata) e una crema di yogurt colato sempre fatta in casa. A tutto questo produrre a casa ho abbinato una buona birra artigianale senza spostarmi dalla mia Calabria, attingendo alla produzione del Birrificio Blandino e scegliendo per l'occasione l'ambrata Janet. Davvero soddisfatta di questa cenetta da gustare sul divano senza nessuna formalità.
Waffles salati
Ingredienti:
250 g di farina
2 uova
500 ml di latte
1/2 bustina di lievito
30 g di burro fuso
20 g di zucchero
pepe nero
sale qb
Mescolare farina, lievito, zucchero e un bel pizzico di sale. Aggiungere i tuorli e allungare la pastella con il latte. Lasciar riposare mezz'ora in frigo poi unire gli albumi montati a neve e il burro fuso. Cuocere nell'apposita cialdiera e farcire a piacere.
Per la crema di yogurt basta mettere a scolare dello yogurt bianco naturale in un colino a maglia fine per 24 ore, poi condirlo con sale, pepe,olio ed erbe aromatiche a piacere.

2015-02-13

W il Carnevale e le chiacchiere al forno

Piatti Mangiallegro Ceramiche De Simone, Americani, canovacci e tovaglioli Busatti, posate Mori Italian Factory, cestino pane ImballoREGALO.com
Quest'anno San Valentino e Carnevale si sono quasi accavallati, un'idea per il preludio alla cena di San Valentino ve l'ho data nello scorso post ma adesso è arrivata l'ora per me (chi a casa a bambini capirà!) di dedicarmi totalmente all'atmosfera e alle ricette di Carnevale.
Vi propongo una tavola giocosa e festosa  per divertirsi insieme grandi e piccini, una tavola perfetta per un pranzo, una cena ma ancor meglio per un brunch o una ricchissima merenda.
Ho pensato a tanti colori da mescolare insieme a mascherine, stelle filanti, trombette e cappellini e quali i piatti più adatti se non quelli della linea Mangiallegro Ceramiche De Simone?
 Tra le classiche ricette carnevalesche  ho scelto le chiacchiere , le mie preferite che in otto anni di blog vi ho proposto solo in versione salata, ma poiché odio davvero friggere le ho preparate al forno, croccanti, sottili e leggere come quelle fritte grazie all'aiuto dei miei cuccioli che hanno spennellato di olio con cura certosina teglie e chiacchiere prima di infornarle.
Ho deciso di accompagnare le chiacchiere con un gustoso cocktail a base di succo di rabarbaro, limonata e frutti di bosco sciroppati, colore e gusto perfetti per una merenda spumeggiante. Ho scelto il Nettare di Rabarbaro Van Nahmen, un marchio tedesco di succhi di frutta 100% naturali creati per preservare la tipicità delle antiche varietà di frutta regionali, distribuito in Italia da Cuzziol Spa, che ha sede nel Trevigiano.  In un sorso di succo sembra davvero di assaporare il frutto, ho assaggiato il succo di ciliegie morelle e sembra davvero di mangiare i frutti dolci e aciduli allo stesso tempo, così come nel succo di pesca bianca sembra di sentire l'estate e il profumo dolce e succoso delle pesche. Il succo di rabarbaro cattura già con il suo colore rosa è ottimo in purezza, ma anche mescolato con prosecco per un raffinato aperitivo o con le bollicine della limonata come nel mio caso. Per le dosi diciamo due di succo e una di limonata.
Ho arricchito la mia bibita con frutti di bosco sciroppati Cascina San Cassiano, una golosa merenda di Carnevale. Ora vi lascio con la ricetta delle chiacchiere promettendovi però qualcos'altro di buono prima di Carnevale (altre idee bollono in pentola).
Chiacchiere al forno
Ingredienti:
250 g di farina
40 g di burro
2 uova
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di grappa
1 cucchiaino di lievito per dolci
scorza di limone
olio leggero*
zucchero a velo
Impastare tutti gli ingredienti, formare un panetto e lasciarlo riposare stenderlo con la sfogliatrice o il matterello in una sfoglia sottilissima e ricavarne dei quadrati, con una rotella tagliapasta praticare dei tagli interni. Oleare le teglie e adagiarvi sopra le chiacchiere, pennellare e infornare a 200° per pochi minuti, finché prendono colore.  Se tra la stesura e il forno riposano in frigo vengono ancora più buone. Completare con zucchero a velo.
* Ho utilizzato olio Friggì specifico per fritture di Oleifici Mataluni.

W il Carnevale e le chiacchiere al forno

Piatti Mangiallegro Ceramiche De Simone, Americani, canovacci e tovaglioli Busatti, posate Mori Italian Factory, cestino pane ImballoREGALO.com
Quest'anno San Valentino e Carnevale si sono quasi accavallati, un'idea per il preludio alla cena di San Valentino ve l'ho data nello scorso post ma adesso è arrivata l'ora per me (chi a casa a bambini capirà!) di dedicarmi totalmente all'atmosfera e alle ricette di Carnevale.
Vi propongo una tavola giocosa e festosa  per divertirsi insieme grandi e piccini, una tavola perfetta per un pranzo, una cena ma ancor meglio per un brunch o una ricchissima merenda.
Ho pensato a tanti colori da mescolare insieme a mascherine, stelle filanti, trombette e cappellini e quali i piatti più adatti se non quelli della linea Mangiallegro Ceramiche De Simone?
 Tra le classiche ricette carnevalesche  ho scelto le chiacchiere , le mie preferite che in otto anni di blog vi ho proposto solo in versione salata, ma poiché odio davvero friggere le ho preparate al forno, croccanti, sottili e leggere come quelle fritte grazie all'aiuto dei miei cuccioli che hanno spennellato di olio con cura certosina teglie e chiacchiere prima di infornarle.
Ho deciso di accompagnare le chiacchiere con un gustoso cocktail a base di succo di rabarbaro, limonata e frutti di bosco sciroppati, colore e gusto perfetti per una merenda spumeggiante. Ho scelto il Nettare di Rabarbaro Van Nahmen, un marchio tedesco di succhi di frutta 100% naturali creati per preservare la tipicità delle antiche varietà di frutta regionali, distribuito in Italia da Cuzziol Spa, che ha sede nel Trevigiano.  In un sorso di succo sembra davvero di assaporare il frutto, ho assaggiato il succo di ciliegie morelle e sembra davvero di mangiare i frutti dolci e aciduli allo stesso tempo, così come nel succo di pesca bianca sembra di sentire l'estate e il profumo dolce e succoso delle pesche. Il succo di rabarbaro cattura già con il suo colore rosa è ottimo in purezza, ma anche mescolato con prosecco per un raffinato aperitivo o con le bollicine della limonata come nel mio caso. Per le dosi diciamo due di succo e una di limonata.
Ho arricchito la mia bibita con frutti di bosco sciroppati Cascina San Cassiano, una golosa merenda di Carnevale. Ora vi lascio con la ricetta delle chiacchiere promettendovi però qualcos'altro di buono prima di Carnevale (altre idee bollono in pentola).
Chiacchiere al forno
Ingredienti:
250 g di farina
40 g di burro
2 uova
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di grappa
1 cucchiaino di lievito per dolci
scorza di limone
olio leggero*
zucchero a velo
Impastare tutti gli ingredienti, formare un panetto e lasciarlo riposare stenderlo con la sfogliatrice o il matterello in una sfoglia sottilissima e ricavarne dei quadrati, con una rotella tagliapasta praticare dei tagli interni. Oleare le teglie e adagiarvi sopra le chiacchiere, pennellare e infornare a 200° per pochi minuti, finché prendono colore.  Se tra la stesura e il forno riposano in frigo vengono ancora più buone. Completare con zucchero a velo.
* Ho utilizzato olio Friggì specifico per fritture di Oleifici Mataluni.

2014-04-30

Pane alle fave e panaché per il pic-nic del primo maggio

Cesto pic-nic ImballoREGALO.com, bicchieri piatti e posate con sacchetto di carta Verdiamo, runner Busatti
Se non si pensa a un pic-nic per domani  non si è normali. Scherzo per dirvi semplicemente che il pic-nic è per me l'essenza stessa della giornata relax per eccellenza e primavera è la stagione giusta per godersi il sole in campagna (in estate troppo calda). Ecco allora io averi pensato ad un pic-nic nell'erba in cui gustare pietanze semplici da realizzare e magari un po' ricercate nel gusto insieme a qualche speciale bevanda e Lurisia, a iniziare dalla purissima acqua, di bevande speciali che nulla hanno a che vedere con quelle ordinarie che portano gli stessi nomi, ne offre davvero tante: acqua tonica, succhi di frutta, aranciate, chinotto ma anche birra e gazzosa ed io ho deciso di provare finalmente il francese panaché, un cocktail alcolico realizzato con birra e gazzosa, molto fresco e dissetante adatto ad un pic-nic. Per realizzare questo cocktail basta mescolare bue parti di birra e una di gazzosa e sentirete che freschezza
In un pic-nic che si rispetti bandirei la plastica, poco gradevole alla vista e altamente inquinante e quindi via libera a piatti in foglia di palma e posate in legno Verdiamo così come i bicchieri in carta, tutto compostabile e biodegradabile per non avere neppure il fastidio di dividere i rifiuti a fine giornata.
Ho preparato un pane alle fave con un tocco speziato di Curry piccantissimo e del primo sale con latte di capra, perfetto per il primo maggio. Per dolce una golosa e semplice torta alle fragole.
Del pane alle fave vi lascio la ricetta qui di seguito, quella della Torta alle fragole potete leggervela su Creare in cucina dove è stata pubblicata qualche giorno fa.


Ingredienti:
500 g di farina con manitoba
1/2 bustina di lievito di birra secco AR.PA. Lieviti
200 g acqua
50 g latte
50 g olio
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 tazza di fave sgusciate
150 g di formaggio primosale
polvere di curry
Sciogliere nell'acqua mescolata al latte il lievito e lo zucchero. Miscelare le farine con il sale, aggiungere i liquidi e l'olio. Mettere a lievitare in un posto caldo e al riparo da correnti, per circa un'ora e 30 minuti.
Riprendere l'impasto stenderlo in un rettangolo, distribuirvi sopra le fave sbollentate con il sale, il primo sale a tocchetti e spolverizzare di curry, arrotolare il pane su sé stesso e adagiarlo in una teglia da plumcake. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi cuocere il pane  in forno caldo a 200° per 40 minuti circa ponendo alla base del forno una ciotola piena d'acqua per mantenere l'umidità.

Con la ricetta del pane alle fave che è perfetto abbinato ai salumi partecipo al contest di Alice"Nel cesto del picnic" del blog La cucina di Esme.

Pane alle fave e panaché per il pic-nic del primo maggio

Cesto pic-nic ImballoREGALO.com, bicchieri piatti e posate con sacchetto di carta Verdiamo, runner Busatti
Se non si pensa a un pic-nic per domani  non si è normali. Scherzo per dirvi semplicemente che il pic-nic è per me l'essenza stessa della giornata relax per eccellenza e primavera è la stagione giusta per godersi il sole in campagna (in estate troppo calda). Ecco allora io averi pensato ad un pic-nic nell'erba in cui gustare pietanze semplici da realizzare e magari un po' ricercate nel gusto insieme a qualche speciale bevanda e Lurisia, a iniziare dalla purissima acqua, di bevande speciali che nulla hanno a che vedere con quelle ordinarie che portano gli stessi nomi, ne offre davvero tante: acqua tonica, succhi di frutta, aranciate, chinotto ma anche birra e gazzosa ed io ho deciso di provare finalmente il francese panaché, un cocktail alcolico realizzato con birra e gazzosa, molto fresco e dissetante adatto ad un pic-nic. Per realizzare questo cocktail basta mescolare bue parti di birra e una di gazzosa e sentirete che freschezza
In un pic-nic che si rispetti bandirei la plastica, poco gradevole alla vista e altamente inquinante e quindi via libera a piatti in foglia di palma e posate in legno Verdiamo così come i bicchieri in carta, tutto compostabile e biodegradabile per non avere neppure il fastidio di dividere i rifiuti a fine giornata.
Ho preparato un pane alle fave con un tocco speziato di Curry piccantissimo e del primo sale con latte di capra, perfetto per il primo maggio. Per dolce una golosa e semplice torta alle fragole.
Del pane alle fave vi lascio la ricetta qui di seguito, quella della Torta alle fragole potete leggervela su Creare in cucina dove è stata pubblicata qualche giorno fa.


Ingredienti:
500 g di farina con manitoba
1/2 bustina di lievito di birra secco AR.PA. Lieviti
200 g acqua
50 g latte
50 g olio
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 tazza di fave sgusciate
150 g di formaggio primosale
polvere di curry
Sciogliere nell'acqua mescolata al latte il lievito e lo zucchero. Miscelare le farine con il sale, aggiungere i liquidi e l'olio. Mettere a lievitare in un posto caldo e al riparo da correnti, per circa un'ora e 30 minuti.
Riprendere l'impasto stenderlo in un rettangolo, distribuirvi sopra le fave sbollentate con il sale, il primo sale a tocchetti e spolverizzare di curry, arrotolare il pane su sé stesso e adagiarlo in una teglia da plumcake. Lasciar riposare ancora mezz'ora poi cuocere il pane  in forno caldo a 200° per 40 minuti circa ponendo alla base del forno una ciotola piena d'acqua per mantenere l'umidità.

Con la ricetta del pane alle fave che è perfetto abbinato ai salumi partecipo al contest di Alice"Nel cesto del picnic" del blog La cucina di Esme.